GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino

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GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino
• ANNO XXXIV • N° 5 • 1 maggio 2021 - Euro 2.00 •

IL FERMAGLIO
DEL DIRETTORE
                                     GLI ANNI SI CONTANO
di Paola Gualfetti                        A MAGGIO
C       i sono molti motivi, quest'anno, per
        tornare a progettare, a maggio, qualco-
        sa di più di un semplice passaggio di
stagione, anche se non interamente, ancora,
un anno pieno di impegni e di attività. Vari
                                                   di essere pronti, di anticipare, quasi, l'uscita
                                                   dall'ondata dell'epidemia. Ciò presuppone,
                                                   appunto, che la città nel suo insieme possa
                                                   contare su eventi, su appuntamenti, su inizia-
                                                   tive e su alternative in grado di sopperire - da
appuntamenti ci aspettano, da quelli legati        qui alla fine dell'anno, strutturalmente e non
alla ripresa delle attività economiche e turi-     casualmente - al blackout "stagionale" che il
stiche alle celebrazioni dei riti e delle feste    virus può causare. Se anche noi gli muoviamo
della comunità locale a quelli istituzionali       contro, sulla scacchiera, le risorse e le idee ri-
per il rinnovo del Consiglio Comunale e del        nomate che abbiamo, se spostiamo abilmente
Sindaco. Dal combinarsi e dall'intersecarsi di     le pedine degli eventi nostri, possiamo guada-
tutti questi appuntamenti dipenderà il rilancio    gnare punti su di lui. Questo "consiglio" è ba-
della città di Assisi. E naturalmente nessuno      sato sulla semplice lettura dei tanti appunta-
di noi può azzardarsi in previsioni credibili      menti di natura politica, economica, culturale
circa la natura e la portata di questo rilancio.   e spettacolare ai quali Assisi ha dovuto rinun-
Possiamo solo augurarci che esso sia il mi-        ciare, dal Calendimaggio al Palio del Cupolo-
gliore possibile e, intanto, mettere a disposi-    ne, dall'incontro sull'economia di Francesco
zione Il Rubino per chiunque voglia dare un        agli stessi riti - duole dirlo - della Settimana
contributo culturale e sociale all'impresa. Un     Santa. Poiché su ognuno di questi fronti sem-
suggerimento però, un consiglio, mi sento di       bra che le cose siano in ripresa - e immenso
darlo in prima persona, col cuore e svinco-        è il mio piacere nel constatare questo fatto -
lato dall'appartenenza a qualunque credo e a       colgo l'occasione di questo augurio di maggio
qualunque missione ognuno di noi si senta          2021 per consigliare vivamente a chi è impe-
votato. Il "consiglio" è questo. Sarà sempre       gnato sui tanti fronti della ripresa di Assisi di
più fondamentale per la ripresa dell'economia      operare al meglio di ciò che il cuore detta e di
e della società di Assisi poter disporre di pro-   ciò che una ragione sottoposta a dure prove
grammi che possano contare, di volta in volta,     conferma. Nel concreto: il Calendimaggio e il
su attività spalmate sull'intero arco di un anno   Palio del Cupolone, ad esempio, non possono
e progettate per vivere di scadenze plurienna-     più non mettere in campo edizioni adeguate
li. Abbiamo visto, infatti, quanto l'insidia che   alla pandemia, così come i ristoranti, i negozi
un virus può recare sia subdola e imprevedi-       e la ricettività in genere non possono non ria-
bile, tale da mettere in crisi dall'oggi al do-    prire con regole impegnative ma duttili quan-
mani comparti interi. Abbiamo anche capito,        to basta. Così come, infine, Assisi non potrà
però, che, anche senza ritorno immediato alla      non contare su un'amministrazione all'altezza
"normalità", in determinati periodi dell'anno      del ruolo che la città ha universalmente.
si può recuperare un po' delle perdite, a patto                         gualfettipaola@gmail.com

   La terra di Santa                     Là dove stavano                  Fausto Becchetti: i nostri                    La via
   Maria degli Angeli                       i lebbrosi                      luoghi in miniatura                      di Francesco
       di Giovanni Zavarella                  di Elvio Lunghi               di Alessandro Luigi Mencarelli         di Giuseppe Bambini

         Servizio pag. 3                   Servizio pagg. 4-5                    Servizio pag. 13                   Servizio pagg. 16-17
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                                                                                                                       Maggio 2021

N        el secolo XVII si re-
         gistra un dinamismo
         edificatorio in Assisi
di tutto rispetto.
Per la precisione si legge in
                                                                                                     a concedere finanziamenti
                                                                                                     e il suo regale Patronato.
                                                                                                     Allo scopo veniva apposto
                                                                                                     in rilievo lo stemma regale
                                                                                                     di Filippo III ed ai lati, di
"Chiesa Nuova" di P. Leone                                                                           minor proporzione poneva-
Bracaloni che "per proce-                                                                            si lo stemma francescano
dere con passo misurato e                                                                            e quello di Mons. Antonio
piede sicuro, cominciamo                                                                             Vescovo di Cartagena. La
qui a prendere atto di un                                                                            lapide recitava: PHILIPPUS
fatto incontrastato, quale è                                                                         III HISPANIORUM REX/
quello operato dal Nobiluo-                                                                          PRECIBUS FRATRIS AN-
mo Giov. Battista Bini, colla                                                                        TONII DE TRESO/GE-
vendita della casa di sua abi-                                                                       NERALIS ORDINIS DIVI
tazione, fatta con istrumento                                                                        FRANCISCI /NUNC EPI-
del 2 maggio 1615, alla Re-                                                                          SCOPI CARTHAGINEN-
ligione Francescana dell'Os-                                                                         SIS/EIUSDEM DIVI DO-
servanza".                                                                                           MUM IN TEMPLUM ERI-
L'autore, nell'intento di for-
nirci un quadro di riferi-         Assisi nel Seicento: dinamismo                                    GI IUSSIT/A.D. MDCXVI.
mento contestuale ci avverte
che "la città serafica era in
                                  edificatorio di Basiliche e Chiese
                                  di Giovanni Zavarella
condizioni abbastanza flori-
de, quando nel secolo XVII        S. Maria della Minerva".         costruire la Basilica di S.
vedevasi illustrata colle arti,   Peraltro l'autore ci informa     Maria degli Angeli, col fa-
sviluppata nell'edilizia ed       che "dal 1569 al 1679 si at-     vore di un pontefice santo
intensificata nella vita dei      tese alla costruzione della      quale Pio V, come deplora-
francescani conventi, con il      grande Basilica di S. Maria      va il P. Salvatore Vitali “si
culto delle serafiche memo-       degli Angeli". Ci permet-        distrussero le pie dimore
rie e dei devoti santuario,       tiamo di aggiungere che          di tanti illustri e santi fran-
allora più che mai ricercati.     proprio nel 1610 venivano        cescani, che ne serbavano
Alle numerose famiglie, dei       "traslocate" le 26 cannelle e    tanto mistico profumo”. E,
Minori Conventuali, dei Mi-       appoggiate alla parete della     per elevare il tempio neo-
nori Osservanti e Riformati,      Basilica di Santa Maria de-      classico di Chiesa Nuova, si
fin dal 1535 si erano aggiun-     gli Angeli. Tutto ciò avveni-    veniva a demolire gran parte
ti i Minori Cappuccini, sta-      va per consentire la edifica-    della Casa del Santo, che si
biliti prima alle Carcerelle e    zione, dal 1616 al 1618 del      voleva onorare. Ma il gusto
poi presso la Porta S. An-                                                                           Nel 1860 la Chiesa Nuova
                                  Palazzetto del Capitano del      del secolo portava così, e        ha rischiato
tonio verso il monte; e nel       Perdono.                         noi non formuleremo giu-
1612 si affermavano pure in                                                                          di diventare teatro
                                  Sempre P. Bracaloni a dirci      dizi ma esporremo intan-
Assisi i Terziari Regolari di     che "dal 1599 al 1640 si la-     to i fatti che riguardano la      La Chiesa Nuova dava-
S. Francesco, che nel 1612                                                                           si quasi finita nel 1618 e
                                  vorò per la chiesa di Rivo-      nostra storia; dove entra in      dicesi che si cominciò ad
avevano la concessione d'i-       torto. E questa espansione       azione il Vicario Generale        officiare nel 1621.
niziare la nuova chiesa di S.     di culto nei luoghi consa-       dei frati minori della Rego-      Indubbiamente – ci dice
Antonio: mentre intanto nel       crati alla memoria del Sera-     lare Osservanza, il Rev.mo        sempre P. Bracaloni che
1613 ottenevano la chiesa di      fico Santo nella sua fortu-      P. Antonio da Trejo".             "è riconoscere che le be-
                                  nata patria, era la migliore     All'acquisto della Casa di        nemerenze della Corona
                                  espressione dei tempi e il       San Francesco e della “Stal-      di Spagna, a riguardo di
                                  maggior segno del rinnova-       letta” e all'edificazione del-    questo Santuario france-
                                  to gusto per il decoro este-     la Chiesa Nuova ebbero a          scano, sono reali e mol-
                                  riore; nel cui spirito meglio    contribuire, oltre al sunno-      teplici; né i Frati Minori le
                                                                                                     dimenticarono, mostran-
                                  si comprende e ben s'inqua-      minato Vicario Generale,          dosi grati e nello stesso
                                  dra l'erezione della Chiesa      anche P. Paolo da Sulmo-          tempo interessati a porre
                                  Nuova nel centro di Assisi".     na, Commissario Generale          la Chiesa Nuova sotto il
                                  Eppure ci furono voci dis-       della Famiglia Cismontana         Patronato dei Re Cattolici,
                                  senzienti. In tal senso ci ri-   dell'Osservanza, e soprattut-     e non venendo meno alla
                                  porta P. Bracaloni che "Per      to il Re di Spagna che ebbe       confidenza in essi, parti-
                                                                                                     colarmente nelle maggiori
                                                                                                     necessità economiche e
                                                                                                     politiche". Nondimeno lo
                                                                                                     storico francescano ci ri-
                                                                                                     corda che "Recentemente,
                                                                                                     solo per il Patronato della
                                                                                                     Corona di Spagna fu evi-
                                                                                                     tata nel 1860 la soppres-
                                                                                                     sione e l'incameramento di
                                                                                                     questo convento, quando
                                                                                                     l'invadente spirito settario
                                                                                                     e massonico voleva fare di
                                                                                                     questa chiesa un teatro".
GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino
Pag. 3
Maggio 2021

L       a piana che si smi-
        sura da Perugia
        a Spoleto fu de-
scritta da San Francesco
con le parole "Nihil vidi
                                                                                                                 testimonianza dei vecchi
                                                                                                                 abitanti, soleva essere de-
                                                                                                                 signato anche col nome di
                                                                                                                 Santa Maria degli Angeli.
                                                                                                                 Il Padre beato soleva dire
iucundius valle mea spo-                                                                                         essergli stato rivelato da
letana". È una terra stra-                                                                                       Dio che la beata Vergine,
ordinariamente fertile e                                                                                         tra le altre chiese costruite
verde, attraversata da co-                                                                                       nel mondo in suo onore,
piosi fiumi che ambisco-                                                                                         quella prediligeva: e per-
no a congiungersi con le                                                                                         ciò anche il Santo l'amava
bionde acque del Tevere.                                                                                         più delle altre." Indi per
Le sue colline ubertose                                                                                          cui noi angelani, fortunati
digradano dolcemente a                                                                                           e prediletti, dobbiamo es-
valle, punteggiate dall'ar-                                                                                      sere orgogliosi di poggiare
gentato ulivo e dalle                                                                                            i nostri calzari, là dove eb-
gialle ginestre, mentre                                                                                          bero a posarli Francesco e
volteggiano e friniscono                                                                                         Chiara... e dove gli angeli
in cielo le rondini. Non-                                                                                        amano incontrarsi
dimeno geometrici orditi                                                                                         Abbiamo il dovere non
urbani si arrampicano                                                                                            solo di goderne la bellezza,
sulle coste, quasi come a                                                                                        ma anche di custodirne, per
voler ascendere al cielo                                                                                         tutti i cristiani del mondo
per cogliere, dall'alto di                                                                                       la memoria magico - spi-

                                      La terra di Santa Maria
verande sospese, l'armo-                                                                                        rituale che ne fa un luogo
nia di verdi campi di grano e di                                                                            unico ed irripetibile, laddove si

                                            degli Angeli
assolati girasoli. Con ordinati                                                                             respira un'atmosfera di incanto
filari di viti, maritate allo stuc-                                                                         e di religiosità.
chio. In bellezza e in atmosfere                                                                            Benedetta geografia sacra! La
d'incanto. Rotte dal suono di-                                                                              terra di Santa Maria degli An-
steso di campane che dal mon-                                                                               geli che evoca l'apparizione
te si uniscono, in controcanto,                                                                             degli Angeli, di incendi spiri-
a quelle della pianura. In un                                                                               tuali, di fenomeni mistici e di
abbraccio d'amore e di fede.                                                                                avvenimenti miracolistici, è il
Mentre il contadino rialza le                                                                               luogo santo per eccellenza di
spalle, si terge il sudore... e si                                                                          Francesco e noi che siamo i
segna con la croce. Si tratta di                                                                            suoi indegni eredi non possia-
una valle che in tempi remo-                                                                                mo che amare la Porziuncola,
ti era invasa dalle acque e vi                                                                              Santa Maria degli Angeli e la
pascolavano mansueti niveos                                                                                 gente che vi vive. All'ombra
boves. Era denominata "Lacus                                                                                della bella Cupola dell'Alessi
umber". E proprio al centro di                                                                              e sotto la protezione della Ma-
questa ubertosa terra che nel                                                                               donna degli Angeli.
medioevo era caratterizzata                                                                                               Giovanni Zavarella
da boschi di querce e di lecci,
si elevava una piccola chiesa.
Dice Tommaso da Celano che
"Certo non senza una profetica
ispirazione fin dai tempi anti-
chi fu chiamato Porziuncola
quel luogo che doveva toccare                                                                               Foto in alto: veduta della
in sorte a coloro i quali brama-      che il Santo amò sopra ogni        e si esprime con un cestello di    Valle Umbra.
vano non possedere nulla al           altro, questo comandò ai frati     lasche da consegnare annual-
mondo. Ivi era stata costruita        di venerare in modo speciale,      mente ai legittimi proprietari     In basso: Henri Edmond
una chiesa della Vergine Ma-          e questo volle custoditi nell'u-   benedettini. Che fraternamente     Joseph Delacroix (Francia,
dre, la quale per l'umiltà sua        miltà e nella più alata povertà    rispondono alla carità cristiana   1856/1910) "La Chiesa di
merita di essere, dopo il Figlio,     come specchio dell'Ordine,         con un piccolo orciuolo di olio    Santa Maria degli Angeli
capo di tutti i santi. E là ebbe      riservandone perciò ad altri la    del Subasio. E ci ricorda sem-     di Assisi" Olio su tela,
origine l'Ordine dei minori e         proprietà, (ossia ai benedettini   pre il beato Tommaso da Cela-      73,5X92 cm, datato 1909.
vi sorse e crebbe il loro nobile      del monte Subasio) e ritenen-      no ne "La vita di San France-      Dal 1948 è conservato nel
edificio come su stabile fon-         done per sé l'uso soltanto". Un    sco" che il luogo era veramente    museo Hermitage di San
damento. Questo fu il luogo           uso comodato che si espresse       santo "poiché quel luogo per       Petroburgo, Russia
GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino
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                                                                                                                         Maggio 2021

                                                                                                      Chiesa di Santa Maria
                                                                                                      Maddalena sulla via
                                                                                                      dell'Arce

                                                                                                      "Non c’è luogo più
                                                                                                      vicino di questo allo
                                                                                                      spirito di Francesco in
                                                                                                      tutta la Valle Umbra.
                                                                                                      Ogni volta che passo
                                                                                                      per la strada mi
                                                                                                      verrebbe da dire Ti
                                                                                                      adoriamo Signore per
                                                                                                      tutte le chiese che sono
                                                                                                      nel mondo e per la
                                                                                                      tua Santa Croce che
                                                                                                      ha redento il mondo.
                                                                                                      Poi sto attento alle
                                                                                                      macchine che passano
                                                                                                      e i buoni propositi
                                                                                                      vanno a farsi friggere.
                                                                                                      Volendo ce ne sarebbe

Là dove stavano i lebbrosi
                                                                                                      di che vergognarsi".
                                                                                                                     Elvio Lunghi

D       a molti anni mi por-     sco, il giorno seguente il de-    chi dice da tempo che la           monumentale di San Fran-
        to dietro una voglia     cesso avvenuto nell’ora del       sosta avvenisse presso la          cesco per ospitare i resti del
        - ho più voglie che      vespro del 3 ottobre 1226,        chiesa di San Salvatore del-       nostro santo: uno dei tanti e
capelli in testa - cioè scri-    quando il corteo fece una         le Pareti, dove è l’odierna        ne nascono ancora. E poi,
vere una guida della via         sosta presso il monastero di      villa Gualdi; nell’Ottocen-        cosa poteva significare per
dell’Arce che risale il colle    San Damiano per consentire        to hanno messo anche una           Francesco l’ospedale di San
di Assisi. So benissimo che      un ultimo saluto di Chiara,       targa che lo dice, ma se è         Salvatore a confronto con la
non lo farò mai, ma che vita     “e paion sì al vento esser        come i tanti cartelli stradali     chiesa di Santa Maria Mad-
sarebbe senza desideri? E        leggeri” come Paolo e Fran-       sbagliati che mettono oggi         dalena?
poi in realtà questa voglia      cesca nei versi di Dante. Fu      siamo freschi. Solo che da lì
me la sono già tolta scriven-    questa la strada che France-      non doveva essere agevole          Ricovero dei lebbrosi
do anni fa un testo sull’arte    sco percorse nel suo ultimo       la vista della città antica pri-   Alla Maddalena facevano
nei luoghi di Francesco per      viaggio dal palazzo vescovi-      ma dell’ampliamento delle          capo i lebbrosi nella piana
un libro dedicato all’Umbria     le alla Porziuncola, quando,      mura urbiche avvenuto sul-         sottostante Assisi. La Mad-
terra francescana uscito nel     giunto in prossimità di un        lo scorcio del XIII secolo, e      dalena era la chiesa più vi-
2013.                            ospedale, chiese ai suoi frati    soprattutto prima che fosse        cina al tugurio di Rivotorto,
                                 di voltare la lettiga per con-    fondata nel 1228 la chiesa         presso il quale Francesco
Lungo la via dell'Arce           sentirgli di dare un ultimo
La via dell’Arce è una strada    sguardo alla città del cuo-
di campagna che s’imbocca        re, secondo il racconto di
recandosi da Santa Maria         fra Leone nella Compilatio
degli Angeli a Rivotorto e       Assisiensis: “Signore, cre-
svoltando a sinistra all’al-     do che questa città sia stata
tezza del cimitero nuovo.        anticamente rifugio e dimo-
Chi la prende - io la prendo     ra di malvagi iniqui uomini,
spesso, perché porta a San       malfamati in tutte queste re-
Masseo dove sono i mona-         gioni. Ma per la tua copiosa
ci di Bose - è difficile pensi   misericordia, nel tempo che
che qui è passato Francesco.     piacque a te, vedo che hai
A chi viene in mente lo stra-    mostrato la sovrabbondan-
ordinario interesse storico      za della tua bontà, così che
e spirituale di questo trivio    la città è diventata rifugio
di strade? Oggi percorse da      e soggiorno di quelli che ti
sporadici autoveicoli e da       conoscono e dànno gloria al
pochi mezzi agricoli, ma un      tuo nome e spandono profu-
tempo la via principale per      mo di vita santa, di retta dot-
la quale Francesco o i suoi      trina e buona fama di tutto il
primi compagni si recavano       popolo cristiano”.
in città o tornavano a casa,     L’ospedale è quello di San
alla Porziuncola. Fu questa      Lazzaro che si trovava ac-
la via percorsa per riportare    canto alla chiesa di Santa
in città la salma di France-     Maria Maddalena, ma c’è
GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino
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aveva trovato rifugio con i       sempre lì, che un camion
suoi primi compagni prima         non sia andato a sbatterci
di posare il capo alla Por-       contro, buttandola a terra e
ziuncola. E poi Francesco è       togliendoci finalmente l’im-
un nostro antenato - ad Assi-     piccio. Cosa avrà di così im-
si siamo un po’ tutti suoi fra-   portante? È un modesto edi-
telli, siamo un po’ tutti figli   ficio che ha tutte le caratteri-
di Pietro Bernardoni, tutti       sche tipiche dell'architettura
un po’ mercanti - e ognuno        rurale umbra: un edificio
può raccontare la sua vita        dalle dimensioni minuscole
come meglio crede. E allora       che si affacciava un tempo
lasciatemi dire che France-       su una strada in mezzo a
sco dové sempre tenere que-       campi coltivati, simile nelle
sto luogo nel cuore, perché       dimensioni e nell'aspetto ad
da qui ebbe inizio la sua av-     altri edifici che s'incontrano
ventura, come racconta nel        lungo il medesimo itinera-
suo Testamento: “Il Signore       rio: la Trinità, la Porziunco-
concesse a me, frate France-      la, Campiglione, San Paolo
sco, d’incominciare così a        delle Abbadesse. Oggi la            La parete dell'altare si apre con un'abside semicirco-
far penitenza, poiché, essen-     Maddalena ha una copertura          lare decorata da un pallido affresco con una Croci-
do io nei peccati, mi sem-        con un tetto a travature li-        fissione e alcune figure di santi, databile ai decenni
brava cosa troppo amara ve-       gnee ma in origine era prov-        finali del XVI secolo, quando la diocesi di Assisi vide
dere i lebbrosi; e il Signore     vista da una volta in pietra        attuata la riforma tridentina. Verso l’esterno, la fac-
stesso mi condusse tra loro e     a tutto sesto, come si vede         ciata ha un campaniletto a vela aggiunto a mattoni
usai con essi misericordia. E     dall'impronta lasciata sulla        in data posteriore. L’abside ha una calotta costruita a
allontanandomi da essi, ciò       parete interna di facciata.         gradinate, come nei principali edifici romanici della
che mi sembrava amaro mi          La parete dell'altare si apre       città, San Rufino e Santa Maria Maggiore.
fu cambiato in dolcezza di        con un'abside semicircolare
anima e di corpo”.                decorata da un pallido affre-      principale differenza dalla      compagnati a Francesco in
                                  sco con una Crocifissione          chiesa della Maddalena, ma       una stalla lungo il ruscel-
Dov'è situata                     e alcune figure di santi, da-      è probabile che anche qui        lo di Rivotorto, nel luogo
Cosa sia oggi la Maddalena        tabile ai decenni finali del       l’originaria volta a tutto se-   dove fu costruita nel XVI
possiamo vederlo agevol-          XVI secolo, quando la dio-         sto fosse stata ricostruita in   secolo una chiesa e un con-
mente. Si prende la strada        cesi di Assisi vide attuata la     un primo tempo a schiena         vento per i frati.
che dalla Stazione ferrovia-      riforma tridentina. Chi sia il     d’asino, e in un successivo      Volete che Francesco non
ria va in direzione di Ri-        pittore non lo so, o meglio        restauro a travature lignee.     abbia restaurata anche la
votorto, e poco prima del         non lo so ancora, domani                                            Maddalena passandoci da-
cavalcavia che fa la SS.3         chissà. Verso l’esterno, la        Il terzo edificio restaurato     vanti tutti i santi giorni?
per sorpassare i binari del-      facciata ha un campaniletto        da Francesco?                    Prima di dedicarsi alla pe-
la Ferrovia Centrale Umbra        a vela aggiunto a mattoni in       Si sa che Francesco spese i      sca, cioè diventare pesca-
la strada fa uno scarto im-       data posteriore. L’abside ha       primi anni della sua scelta      tore di uomini? Forse, se
provviso per superare una         una calotta costruita a gra-       di vita cristiana dedican-       avesse continuato a fare
chiesetta che sta proprio lì      dinate, come nei principali        dosi al restauro di svariati     l’appaltatore edile - non la-
in mezzo.                         edifici romanici della città,      edifici in rovina della zona:    vorava più solo, aveva ora-
                                  San Rufino e Santa Maria           San Damiano, la Porziun-         mai un’impresa - qualche
La proposta                       Maggiore.                          cola, un terzo edificio del      palazzina lì intorno avrebbe
Ma non la possono togliere?       Una soluzione pressoché            quale le prime fonti tac-        finito per costruirla. E inve-
Non ci sono già tante, troppe     identica compare alla Por-         ciono l’identità ma che          ce oggi v’incontriamo una
chiese in giro? Tutte le volte    ziuncola, la quale aveva           viene identificato da san        casa colonica tra un caval-
che vado da Santa Maria a         anch'essa una volta in pietra      Bonaventura in una chiesa        cavia ferroviario e una fab-
Rivotorto, a comprare fiori       a tutto sesto prima che fos-       intitolata a San Pietro. C’è     brica di manufatti cementi-
per la mia sposa nelle serre      se ricostruita a sesto acuto       chi dice che doveva essere       zi: proprio uno spreco.
in via della Spina, mi mera-      con il coinvolgimento di           l’abbazia di San Pietro alle     Non c’è luogo più vicino di
viglio che questa chiesa stia     Francesco e soci: è questa la      porte di Assisi, e chi dice      questo allo spirito di Fran-
                                                                     un San Pietro della Spina        cesco in tutta la Valle Um-
                                                                     indicandolo in un rudere in      bra. Ogni volta che passo
                                                                     mezzo ai campi tra Rivotor-      per la strada mi verrebbe da
                                                                     to, Castelnuovo e Cannara,       dire Ti adoriamo Signore
                                                                     che a tutto somiglia meno        per tutte le chiese che sono
                                                                     che a un edificio cristiano      nel mondo e per la tua San-
                                                                     del XII secolo. A mio pare-      ta Croce che ha redento il
                                                                     re la terza chiesa restaurata    mondo. Poi sto attento alle
                                                                     poteva benissimo essere la       macchine che passano e i
                                                                     Maddalena, dove stavano i        buoni propositi vanno a far-
                                                                     lebbrosi e dove si recava-       si friggere. Volendo ce ne
                                                                     no anche i frati per sentire     sarebbe di che vergognarsi.
                                                                     messa, quando si erano ac-
                                                                                                                       Elvio Lunghi
GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino
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T      empo di bilanci alla
       Scuola Secondaria di
       1° grado “Galeazzo
Alessi” di Santa Maria degli
Angeli; da sempre attenta
                                   Gli alunni della scuola media "Alessi" di Santa
                                   Maria degli Angeli hanno appreso il significato
                                   dell'usura che, allora come oggi, genera rovina
                                                                                              te, iconografiche, materiali,
                                                                                              utili alla ricostruzione, nel
                                                                                              nostro caso, dell’ambiente
                                                                                              medievale in cui nacquero
                                                                                              e si svilupparono i Monti di
alle opportunità culturali
offerte dal territorio, non
                                   Economia Medioevale a scuola                               Pietà, nel nostro territorio.
                                                                                              Gli interventi preziosi della
poteva passare sotto silenzio      La nascita dei Monti di Pietà                              dottoressa Romani si sono
quella costituita dalla Mo-
stra documentaria “I Monti                   ad Assisi                                        alternati a quelli altrettan-
                                                                                              to utilissimi del professor
di Pietà di Assisi”, aperta                                                                   Dino Renato Nardelli: gra-
nell’Ottobre scorso e corre-                                                                  zie all’apporto e allo stimolo
data da una proposta didat-                                                                   di entrambi, gli alunni sono
tica percorribile in DAD. La                                                                  stati sollecitati, partendo da
mostra traeva origine dal-                                                                    quadri di vita relativi ai se-
la quinta edizione de “Gli                                                                    coli del Basso Medioevo,
Aghi di Assisi”, proposta                                                                     a ricercare le cause degli
da Giampiero Italiani quale                                                                   eventi proposti, formulare
contributo di divulgazione e                                                                  ipotesi, prevedere possibili
di approfondimento storico                                                                    conseguenze ed esiti, calcan-
dell’evento internazionale                                                                    do le orme del lavoro dello
“The Economy of France-                                                                       storico di professione. Par-
sco”, tenuto in Assisi nel                                                                    ticolarmente interessanti si
Novembre 2020. L’intento                                                                      sono rivelati i contributi, dai
dell’iniziativa, da un lato,                                                                  professori sopra citati, in cui
era quello di recuperare, dal                                                                 è stato trattato il tema delle
punto di vista storico, l’ap-                                                                 pandemie, flagelli ricorrenti
proccio francescano nell’of-                                                                  che piombano sull’umanità
frire risposte alle persone                                                                   impreparata, in ogni tempo!
meno protette nei momenti                                                                     Nel Medioevo, varie onda-
di crisi economica e sociale;                                                                 te di peste sconvolsero gli
dall’altro, suggerire l’”Ago                                                                  abitanti d’Europa, della pe-
di Assisi” come metafora                                                                      nisola e di Assisi: da quegli
della necessaria ricucitura                                                                   anni, la malattia infettiva
dell’attuale contesto sociale                                                                 rimase sempre in maniera
generato da una moderni-                                                                      endemica, diventando parte
tà edonistica ed aggravato                                                                    integrante delle comunità,
dall’attuale situazione pan-                                                                  le quali si affannavano, con
demica. Il Progetto ha preso                                                                  Regolamenti, Editti e Bol-
avvio nel mese di Novembre                                                                    lettini di Sanità a diffondere
con una lezione registrata e                                                                  misure di igiene, suggerire
condivisa online, a cura della                                                                comportamenti,         ordinare
dottoressa Federica Romani,                                                                   proibizioni e restrizioni va-
responsabile dell’Archivio
di Stato di Assisi, la quale       A   nalizzando vari capitoli dello Statuto di fondazio-
                                       ne del 1468 e delle successive nuove redazioni,
                                   gli alunni si sono divertiti a considerare il genere di
                                                                                              rie per contrastare il dilagare
                                                                                              dei contagi. Facilmente gli
ha illustrato ai nostri alunni                                                                alunni hanno potuto mette-
il ruolo e il compito di ogni      “pegni” che venivano lasciati in garanzia, in cambio       re in relazione il passato e
Archivio di Stato, attraverso      di piccole somme di denaro elargite a un tasso di          l’oggi: le attuali misure anti-
la visione e l’analisi di docu-    interesse molto basso ( 2-5% contro il 30% e oltre dei     Covid richiamano le misure
menti di vari periodi storici,     banchi ebrei): povere file di collanine, anellini con      antiche (elaborate da specia-
in esso conservati. L’approc-      pietruzze di poco valore, caldari da mosto e da buca-      li Commissioni che si occu-
cio al documento storico,          to, capofochi, lenzuola, tappetini, maniche di cami-       pavano di salute pubblica)
che è alla base della scrittura    cie…; a leggere testamenti in cui si lasciava al Monte     col divieto ad accogliere e
e dello studio della Storia, ha    la carità di alcuni fiorini; ad immaginare scene di vita   ospitare forestieri, ad uscire
permesso poi di presentare         collocabili in quel contesto: ne sono nati via via rac-    dal territorio assisano senza
tutta una scelta di fonti scrit-   conti godibili di scrittura creativa.                      la necessaria autorizzazio-
GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino
Pag. 7
Maggio 2021

ne, sospendendo anche la
frequentatissima Fiera del
Perdono con chiusura delle
locande intorno alla Por-
ziuncola e a San Francesco,
custodendo le porte della
città e sorvegliando eventua-
li malintenzionati sprovvisti
del Bollettino di Sanità, atte-
stanti la buona salute!
Dall’infuriare di queste on-
date pandemiche si origina-
vano gravi crisi economiche
e sociali che consegnavano
le popolazioni ad indigen-
ze per noi inimmaginabili,
con l’urgente necessità di
trovare sostegni sociali per
sopravvivere. Fu proprio in
un clima cupo e ammorba-
to di questo genere, e sulla
spinta delle predicazioni dei
Francescani contro il pec-
cato dell’usura, largamente
praticata dagli Ebrei in quel
tempo e che generava rovina
nelle famiglie e nei rapporti      D   i grande sostegno anche l’attività del Monte Frumentario, sorto con lo scopo
                                       di prestare grano ai contadini più in difficoltà, al momento della semina, con
                                   l’impegno a restituirlo dopo il raccolto, con un modesto aumento: si prestava “a
sociali, che nacquero i primi
Monti di Pietà e Monti Fru-        misura rasa” e si ridava “a misura colma”. I Monti di Pietà, che rappresentarono
mentari. Figure centrali nel       per secoli un concreto aiuto economico per tanti cittadini, artigiani e piccoli im-
loro sorgere furono i frati        prenditori, contrastando l’esercizio del prestito usuraio, sono tornati, in alcune
Barnaba Manassei (medico,          realtà, come ad esempio Napoli e Roma, a svolgere un ruolo determinante, nel
custode della Porziuncola,         sostegno di chi è stato provato dall’attuale fermo delle attività lavorative, dalla di-
vicario provinciale dei Frati      soccupazione e conseguente impoverimento del tessuto sociale!
Minori, ritiratosi poi all’ere-
mo delle Carceri dov’è la sua     i ragazzi, parlando di eco-
tomba), Fortunato Coppoli,        nomia medievale e dell’o-
Agostino da Perugia, sempre       riginalità francescana nella
vicini ai bisogni dei sempli-     visione ecumenica del cre-
ci e fautori di un’”economia      ato, tema assai caro a Papa
circolare”, cioè fraterna, di     Francesco e ai più aperti
scambio, in cui tutti possano     economisti del nostro tem-
giovarsi dei beni disponibili,    po. Ad arricchire ulterior-
come il nostro Santo amava        mente questo percorso, sono
raccomandare! I personaggi        state offerte letture guidate
nominati sono stati fatti og-     di immagini sacre relative a
getto di ricerche personali       “Madonne della Misericor-
o di gruppo, attingendo alla      dia” (col loro ampio man-
Biblioteca della Porziunco-       tello a protezione dei fedeli
la, agli Atti dell’Accademia      imploranti), particolarmente    territorio circostante, alla ri-   Al Progetto hanno aderito
Properziana del Subasio e a       invocate durante l’imperver-    cerca di iconografie similari,     le classi 1^, 2^, 3^ A ( prof.
contributi cercati in Internet.   sare delle epidemie, eviden-    tanto care alla pietà popolare     Ascani, Carpentieri); 1^, 2^,
Nella trattazione di questo       ziando personaggi, colori e     del tempo. Il Progetto, di cui     3^ B (prof. Bellucci, Bosimi-
tema, fondamentale è stato        materiali, piani, simbologie    si è cercato di tratteggiare       ni, Colazingari, Gorietti);
l’apporto di padre Marcello       e messaggi espliciti e cela-    i momenti più interessan-          2^, 3^ C (prof. Olivieri); 1^,
Fadda, del Terz’Ordine Re-        ti ad uso dei devoti, e pro-    ti, proseguirà nel prossimo        2^, 3^ D (prof. Masciotti,
golare, che ha dialogato con      muovendo una indagine, nel      anno scolastico, nella spe-        Rossi); 1^, 2^, 3^ E (prof.
                                                                  ranza di poter mostrare, pan-      Aucone, Parini, Tini); 1^, 3^
                                                                  demia permettendo, ad un           F (prof. Bratti).
                                                                  pubblico più vasto, i percorsi     Un vivo ringraziamento ai
                                                                  effettuati dalla nostra scuola,    vari esperti che hanno reso
                                                                  impegnata nell’indagare pa-        possibile questo significati-
                                                                  gine di Storia locale dove è       vo percorso didattico.
                                                                  sempre sorprendente imbat-
                                                                  tersi in tracce di vita così si-   Nella foto della pagina
                                                                  mili alla nostra attualità!        accanto: il Monte di Pietà
                                                                                                     nel Palazzo dei Priori.
                                                                       Prof.ssa Rossana Parini,      Qui sopra: il Monte
                                                                       responsabile del Progetto     Frumentario (1907)
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L      a nostra città, da un
       punto di vista storico,
       risulta direttamente
ed indirettamente legata alla
dinastia degli Staufen (gli
                                                                                                 tere comitale imperiale che,
                                                                                                 a quel tempo, aveva una
                                                                                                 estensione paragonabile alla
                                                                                                 vecchia diocesi di Assisi,
                                                                                                 prima del suo allargamento
Svevi), Federico I Barba-                                                                        a Nocera e Gualdo Tadino.
rossa e Federico II, sotto i                                                                     I confini territoriali del co-
quali ha avuto momenti di                                                                        mitatus furono poi ricopiati
autentico splendore. Le pri-                                                                     nel 1198 da un diploma di
me notizie certe del legame                                                                      Innocenzo 3° (Ildebrando
di Assisi con Federico Bar-                                                                      da Soana (1161-1216) (da
barossa risalgono al 21 no-                                                                      alcuni considerato falso),
vembre 1160, quando l’im-                                                                        che molti ritengono essere
peratore emana a Pavia un                                                                        stato il primo fondamento
diploma speciale, probabil-                                                                      del libero comune (la data
mente sollecitato dagli stes-                                                                    del 1198 pone di fatto in-
si maggiorenti della città                                                                       terrogativi di tipo ideologi-
(probabilmente, per contro-                                                                      co sulla struttura comunale
bilanciare il potere vescovi-                                                                    della città, presumibilmente
le), con il quale costituisce                                                                    molto più antica, che si era
la città serafica in Comita-                                                                     certamente affrancata dalla
tus, ovvero contea imperia-                                                                      tutela diretta dell’impera-
le indipendente, staccando-                                                                      tore e sulla quale il Papa-
la dal ducato longobardo                                                                         to cercava di mettere le …
di Spoleto. Lo stesso docu-                                                                      mani). In ogni caso, il duca-
mento riporta nel testo an-                                                                      to di Spoleto viene inizial-
che una importante, seppur                                                                       mente assegnato a Guelfo
generica, affermazione: così                                                                     VI della casata dei Welfen
come lo era stata al tempo                                                                       (1115–1191), già marchese
dell’imperatore Enrico IV                                                                        (margravio) di Toscana),
(1050-1106). Come ad af-                                                                         che entrerà più tardi in con-
fermare che il comitatus di                                                                      trasto con il Barbarossa,
Assisi non fosse di per sé                                                                       mentre la contea di Assisi
stesso una novità, ma che                                                                        è attribuita a Corrado von
affondasse le sue radici in                                                                      Lutzen o meglio a Corrado
tempi precedenti.                                                                                di Urslingen (1150-1202),

                                 Assisi e gli Svevi
La seconda notizia certa                                                                         detto anche “Moscaincer-
di questo rapporto si ri-                                                                        vello” (per i suoi improv-
ferisce al 1173, quando il                                                                       visi ed imprevedibili moti
Barbarossa, in occasione         di Massimo Jacopi                                               di collera). Nei primi anni
della sua discesa in Italia,                                                                     del suo governo i castel-
incarica l’arcivescovo Cri-      dell’ampio feudo del Duca-      si: una città feudo imperiale   li più importanti, occupati
stiano di Magonza (Mainz)        to di Spoleto, comprendente     (contea autonoma, affidata      da guarnigioni imperiali,
(1130-1183), Cancelliere         anche Assisi, dove lo stesso    ad un comes, rappresentan-      sono Assisi, Gualdo e Cesi,
del Regno di Germania, di        Barbarossa soggiorna per        te diretto dell’imperatore),    ai quali, nel 1186, il detto
riportare l’ordine nel ducato    un breve periodo verso la       che successivamente entre-      Corrado, comes Asisii, di-
longobardo di Spoleto, che       fine del 1177. Di fatto, Fe-    rà nuovamente alle dipen-       ventato uno dei luogotenen-
aveva già sottomesso nel         derico I trascorre oltre un     denze, ma a titolo persona-     ti più fidati di Enrico VI di
1155 ed alla cui città aveva     mese ad Assisi, rilasciando     le, del Duca di Spoleto. La     Hohenstaufen (1165-1197),
donato, in segno di pace,        alcuni diplomi datati, di cui   vecchia rocca cittadina, ere-   figlio del Barbarossa, potrà
l’icona della Madonna,           almeno un paio riguarda-        de delle evoluzioni archi-      aggiungere, in premio, an-
oggi custodita nel Duomo         no l’assetto della Rocca ed     tettoniche delle preesistenti   che il ducato di Spoleto e
spoletino. L’azione dell’ar-     il Duomo romanico della         fortificazioni gotiche longo-   tutta la zona al sud della re-
civescovo tedesco con-           stessa Assisi. Questo sog-      barde e bizantine, viene tra-   gione. Per inciso, nel 1186
sente, nel corso del 1174,       giorno conferma la nuova        sformata in castello feudale,   Enrico VI si era ufficial-
di recuperare il controllo       condizione politica di Assi-    diventando il centro del po-    mente sposato a Milano con
GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino
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Maggio 2021

Costanza di Ruggero d’Al-         Questa ipotesi è corroborata     sulla città e distruggendo-      ciato stretti legami con Frate
tavilla, aveva avuto come         dall’aquila imperiale pre-       ne la rocca, simbolo di tale     Elia Buonbarone da Corto-
precettore Goffredo da Vi-        sente all’esterno dell’abside    potere, ma anche, molto          na (1178-1253, successore
terbo e scriveva e parlava        della chiesa (foto in alto a     probabilmente, nella pro-        di San Francesco alla gui-
con facilità, oltre al tede-      sinistra) e forse anche dalle    spettiva di impedirvi l’inse-    da del movimento france-
sco, il francese ed il latino.    due teste presenti sotto la      diamento di un governatore       scano), tanto da chiamarlo
Ma ancora un altro grande         rappresentazione della Ma-       pontificio. In effetti, per un   “dilecto familiari et fideli
evento lega la città di Assisi    donna, nella lunetta del por-    certo periodo, i rapporti del    nostro“, contribuì finanzia-
alla dinastia degli Staufen:      tale principale del duomo        giovane comune di Assisi         riamente alla costruzione
nel dicembre 1194 nasce a         (foto in alto a destra), nelle   rimangono amichevoli an-         della Basilica, che venne
Jesi Federico II di Svevia        quali qualcuno ha voluto,        che con il nuovo imperato-       condotta a termine nella pri-
(1194-1250), futuro re di         con interessanti argomenta-      re, tanto che una pergamena      mavera del 1230. Sulle cam-
Sicilia, re dei Romani ed         zioni, ravvisarvi i riferimen-   diploma del 1205, giacen-        pane, fatte fondere nel 1239
imperatore di Germania. La        ti a Costanza d’Altavilla e      te negli archivi della città,    da Frate Elia, verrà, infatti,
madre, imperatrice Costan-        ad Enrico VI. Comunque           attesta il contenuto di un       inciso il nome del “potentis-
za d'Altavilla (1154-1198),       sia, per le ragioni suddet-      messaggio dell’imperatore        simo” Federico II, accanto a
dopo il parto, affida il figlio   te, si ha ragione di credere     Federico II di Svevia, con       quelli di Gregorio IX e dello
alla duchessa Urslingen,          che il giovane Federico ab-      cui si concedono privilegi       stesso Elia: probabile testi-
una longobarda moglie del         bia soggiornato per qualche      al Comune di Assisi e se ne      monianza del tentativo di
duca di Spoleto, che, a quel      anno nella Rocca di Assisi,      riconosce l’autonomia. Co-       riconciliazione tra l’Impe-
tempo, abitava nella città di     almeno fino al 1197, anno        munque sia, ad Assisi, nel       ratore e il Papa. Col passare
Assisi e la coppia diventa,       di morte di suo padre e cer-     1210, il Governo dei Conso-      del tempo il legame della
di fatto, la tutrice del neo-     tamente prima della rivolta      li, appena costituito, decreta   città con gli Staufen tende-
nato. Dopo una spedizione         del 1198. In effetti lo stesso   l’abolizione di qualsiasi ser-   rà inevitabilmente ad affie-
militare in Sicilia (novem-       conte di Assisi, Corrado di      vitù feudale e il definitivo     volirsi fino ad offuscarsi,
bre 1194), nel 1196 l’impe-       Urslingen, nella sollevazio-     riconoscimento dell’auto-        per effetto della disputa per
ratore Enrico VI e Costanza       ne del 1198, perde anche il      nomia politica cittadina. Ciò    le investiture fra Papato ed
arrivano in Assisi per la ce-     ducato di Spoleto ad opera       nonostante, ancora nell’ago-     Impero e della feroce lotta
lebrazione del battesimo del      del Papato, venendo costret-     sto 1213 e nel giugno 1215,      condotta dai sovrani pon-
neonato, organizzato dalla        to a ritornare in Germania.      un certo Giacomo Conte di        tefici contro Federico II ed
duchessa nel fonte battesi-       Il suo primogenito Rainal-       Andria (cugino materno del       i suoi discendenti. Questa
male della Cattedrale di San      do, nato nel 1185, sarà nuo-     papa Innocenzo III, Lotario      lotta senza quartiere porte-
Rufino di Assisi ed al quale      vamente duca di Spoleto dal      dei conti di Segni, 1161-        rà, per mezzo degli Angiò,
avrebbe dovuto presenziare        1223 al 1230, sotto Federi-      1216), risulta rector Tuscie,    alla violenta estinzione
anche il papa Celestino III       co 2°, prima di cadere in di-    del contado di Assisi e del      della dinastia ghibellina e
(Giacinto di Bobone; 1106-        sgrazia nel 1231, essere im-     Ducato di Spoleto. Da ulti-      ad una quasi certa, ma non
1198). Al neonato vengono         prigionato e successivamen-      mo, vale la pena sottolineare    del tutto riuscita, “damna-
imposti i nomi augurali dei       te graziato. Ed è proprio in     che l’imperatore Federico II     tio memoriae” nei confronti
nonni: Federico e di Rug-         questo periodo di dominio        di Svevia, che aveva allac-      degli Svevi.
gero (i nomi del Barbarossa       svevo che ha inizio l’epoca
e del re Ruggero di Sicilia)      dei Comuni che porterà la
oltre a quello di Costantino.     città di Assisi a lotte inter-
Nello specifico, anche se         ne (maiores e minores) ed a
qualche autorevole storico        guerre, specie con la vicina
non riporta questo specifico      Perugia (che con grande ed
evento, il Duomo di Assisi,       opportunistica tempestività
la cui costruzione era stata      si era schierata con il Papa-
iniziata nel 1140/44, godeva      to). Di fatto, una sollevazio-
dei favori imperiali ed ebbe      ne popolare, nel 1198, dà un
un grande impulso per il suo      decisivo impulso all’epoca
completamento proprio dal         comunale, ponendo fine al
soggiorno del Barbarossa.         potere del duca Urslingen
GLI ANNI SI CONTANO A MAGGIO - Il Rubino
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                                   Istituto Alberghiero Assisi                                                          Maggio 2021
                                   Servizi per l'enogastronomia e ospitalità alberghiera

"Progetto dai banchi alla banca" L’Istituto Alberghiero di Assisi
vince il Primo Premio nella categoria Tecnici e Professionali

L       a Camera di Com-
        mercio dell'Umbria
        ha comunicato alla
5^ A indirizzo commerciale
e all'insegnante-tutor, Prof.
                                  L'orgoglio e la gratitudine
                                  della dirigente Tagliaferri
                                  "La scuola - dichiara con
                                  soddisfazione la dirigente
ssa Cristiana Pieraccini,         scolastica Bianca Maria
il conseguimento del pre-         Tagliaferri - è chiamata a
mio “Storie di Alternanza         formare cittadini consa-
2020”: la classe è la prima       pevoli e responsabili: per
classificata per la Categoria     questo abbiamo sostenu-
Istituti Tecnici e Professio-     to i nostri alunni in questo
nali – Progetto “Dai banchi       progetto e con orgoglio
alla Banca”. Al progetto          abbiamo accolto il loro
vincitore è riconosciuto un       risultato. Iniziative come
                                  questa sono occasione
premio di € 1.200 euro, che       di stimolo e confronto re-
l'Istituto ,diretto dalla di-     ciproco e consentono ai
rigente scolastica Bianca         ragazzi di mettersi in gio-
Maria Tagliaferri, utiliz-        co su terreni a loro anco-
zerà per l'acquisto di libri,     ra sconosciuti, fornendo
materiali scolastici o per        loro non solo nuove com-
la realizzazione di attività      petenze, ma anche con-
didattiche, nonché per la         sentendo di conoscere
realizzazione di attività for-    eventuali interessi ancora
mative legate all’orienta-        sconosciuti. Complimenti
                                  ai professori, e anche ai
mento e allo sviluppo delle       ragazzi, che hanno di-
competenze degli studenti,        mostrato le loro capacità
da svolgere o già svolte.         imprenditoriali e interes-
                                  se per quello che sarà il
La Banca d’Italia, a parti-       loro futuro, guadagnan-
re dal 2007, ha una colla-        do un set di competenze
borazione con il Ministero        trasversali, fondamentali
dell’Istruzione per promuo-       in qualsiasi ambito pro-
vere l’educazione finan-          fessionale o formativo".
ziaria nelle scuole di ogni
ordine e grado, proponendo
diverse attività, tra le qua-    so la sede di Perugia della         comunicazione, di organiz-       ro svolto in Banca d’Italia,
li dei Percorsi per le Com-      Banca d’Italia dal 17 al 21         zazione e gestione del tem-      hanno prontamente aderito
petenze Trasversali e per        febbraio 2020, per 25 ore           po, si sono messi in gioco       alla proposta di partecipare
l’Orientamento rivolti agli      complessive, gli studenti,          sviluppando così il pen-         all’iniziativa della Came-
alunni delle classi quarte       seguiti costantemente da            siero analitico, le capacità     ra di Commercio “Premio
della scuola secondaria di       due tutor aziendali e un tu-        decisionali e di problem-        Storie di Alternanza 2020”
secondo grado. Gli allievi       tor scolastico, hanno avuto         solving. Hanno messo in          e si sono subito attivati
dell’attuale 5 A indirizzo       modo di esprimere ciascu-           pratica le abilità informati-    per realizzare un breve vi-
commerciale,        nell’anno    no le proprie attitudini e i        che apprese nel loro corso       deo che raccontasse la loro
scolastico 2019/20, han-         propri talenti sviluppando          di studi per ricercare dati,     esperienza. E così, operan-
no partecipato a questa          e ampliando le loro capa-           analizzarli, rielaborarli e      do in sinergia e con grande
iniziativa con il progetto       cità di lavorare in gruppo.         costruire grafici, realizzare    serietà, il loro impegno è
“Il mestiere dell’analista       Allo stesso tempo, hanno            report e presentazioni mul-      stato premiato con il primo
economico”. Durante il           acquisito competenze di             timediali. Gli alunni soddi-     posto nella categoria Istituti
mini stage, tenutosi pres-       relazione interpersonale e          sfatti ed entusiasti del lavo-   Tecnici.
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Maggio 2021

 (Il dio) Giano                           con l'architetto Simone Menichelli

ARTE ARCHITETTURA AD ASSISI IERI E DOMANI
1954 Nasce il Calendimaggio di Assisi e il termine "Bene Culturale"
Giovanni Astengo getta le basi per il PRG Assisi, strumento di rinascita per progettazioni adeguate
                                                                                                   giati, necessari a codificare
                                                                                                   in modo preciso la conser-
                                                                                                   vazione e la trasformazione
                                                                                                   dei singoli elementi costi-
                                                                                                   tutivi dell’ambiente urbano
                                                                                                   esistente ed a caratterizzare
                                                                                                   l’espansione fuori le mura
                                                                                                   di Assisi. Riassumendo: lo
                                                                                                   studio dei particolari deve
                                                                                                   andare di pari passo o ad-
                                                                                                   dirittura precedere il piano
                                                                                                   generale. Questo argomento
                                                                                                   è tanto affascinante quanto
                                                                                                   complesso, ma quello su cui
                                                                                                   si dovrebbe puntare l’atten-
                                                                                                   zione oggi è sulle modalità
                                                                                                   che portano all’approccio
                                                                                                   progettuale per la conser-
                                                                                                   vazione del nostro patrimo-
                                                                                                   nio. Nel 2021 infatti abbia-
                                                                                                   mo a disposizione diverse
                                                                                                   possibilità per valorizzare
 E indovinate cos’è                                                                                i nostri beni culturali e il
 simbolo di rinascita?                                                                             nostro ambiente. Esistono
 La Primavera. Tutto                                                                               tecniche che segnalano un
 torna, o almeno, l’ho                                                                             orientamento del progetto
 fatto tornare.                                                                                    contemporaneo ben diverso
                                                                                                   da quello tradizionale, adot-
        Simone Menichelli                                                                          tando metodologie di elabo-
                                                                                                   razione interattive con l’am-

U
                                                                                                   biente puntando alla valo-
       n anno affascinan-        care tutto questo, nel 1954       per preservarli da distruzio-   rizzazione della storia. "Ma
       te e carico di signi-     nasce il Calendimaggio di         ne, furto o saccheggio. È la    perché ciò avvenga occorre
       ficato per la nostra      Assisi, una delle feste più       prima volta in cui si assi-     che il rinnovamento par-
amata Assisi. Vi chiederete:     importanti ed affascinanti        ste all’utilizzo del termine    ta soprattutto dall’interno,
"perché proprio il 1954?"        d’Italia. E quando si parla di    "bene culturale". Ma Assisi     dall’autocoscienza dei citta-
Questa è la pubblicazione        Calendimaggio non si può          deve proteggersi solo dalle     dini più responsabili". Così
di Maggio e quindi dovete        non pensare all’arte: mu-         guerre? Sempre in quegli        ci sarà terreno fertile per un
concedermi un parallelismo       sica, costumi, scenografie,       anni prende forma uno de-       piano regolatore che non
che a me sta particolarmen-      teatro e tanto tanto altro. Ri-   gli argomenti più in voga       rappresenti solo la necessi-
te a cuore. Assisi raggiunse     manendo in tema di guerre,        in questo periodo: Giovanni     tà di un "superiore control-
il massimo splendore nel         nello stesso anno, il 1954        Astengo getta le basi per il    lo" (come scriveva lo stes-
1300, periodo caratterizza-      appunto, Assisi e il mondo        Piano Regolatore Generale       so Astengo), ma che sia un
to dalla divisione della città   intero sono stati i protagoni-    di Assisi, documento redatto    possibile strumento di rina-
in "Parte de Sotto" e "Par-      sti di uno degli accordi che      con lo scopo di salvaguarda-    scita affiancato da modalità
te de Sopra", con famiglie       ha cambiato la storia: il 14      re uno dei centri più ricchi    di progettazione adeguate.
protagoniste di sanguinose       Maggio 1954 viene infat-          di testimonianza di storia,     E indovinate cos’è simbolo
lotte civili pur mantenendo      ti redatta una convenzione        d’arte e di valori ambienta-    di rinascita? La Primavera.
sempre viva la tradizione di     con lo scopo di tutelare i        li. Astengo intuì subito che    Tutto torna, o almeno, l’ho
celebrare la festa di Prima-     beni culturali durante una        questo piano andava inte-       fatto tornare.
vera. Nel tentativo di rievo-    guerra o un conflitto armato      grato da piani particolareg-
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                                                                                                                                Maggio 2021

                        Alla ricerca della propria identità
                        di mons. Vittorio Peri

IN LUI RISORTO, TUTTA LA VITA RISORGE
I   l titolo di questa riflessione è tratto da un prefazio di questo              I lebbrosi, confinati sempre in luoghi disabitati, potevano
    tempo pasquale; i contenuti riportano invece cinque                 dirsi morti sopravvissuti alla loro sventura. E dunque intoccabili.
    episodi tratti dal vangelo di Marco, il primo dei quattro in        Gesù – amante della vita - non esita a toccarne uno. Non ci sono
ordine cronologico, scritto una trentina di anni dopo la morte/         per lui barriere tanto solide da tenerlo lontano da chi soffre. Per
risurrezione di Gesù, negli anni 60.                                    ridargli la gioia di vivere.
           Questo vangelo, il più breve degli altri tre, ruota                   4. Cafarnao, sinagoga. “C’era un uomo che aveva
sostanzialmente attorno ad una domanda: “chi è Gesù?”.                  una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva
E la risposta, limpida e di assoluto valore teologico, sarà             in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all’uomo che
pronunciata, come vedremo più avanti, da un pagano sotto la             aveva la mano inaridita: “Mettiti nel mezzo!”. Poi domandò
croce, dopo aver visto come era spirato Gesù.                           loro ”E’ lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare
           Ogni episodio, riportato nei suoi elementi essenziali,       una vita o toglierla?”. Ma essi tacevano. E guardandoli
si conclude con qualche telegrafica nota esplicativa. Ma la             tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei
nuda lettura del testo di Marco, - scrive il biblista card. Ravasi      loro cuori disse: “Stendi la mano!”. La stese e la sua mano fu
– è la via migliore per cogliere la forza di questa prosa asciutta      risanata”. (3, 1-5)
e pur vivace e il fremito di un messaggio netto, incisivo, senza                  Pur di guarire un malato, Gesù non esita a trasgredire
                                                                        l’intoccabile legge del riposo sabbatico, uno dei pilastri della
concessioni sentimentali”.                                              tradizione ebraica. Prima di lui, nessuno aveva osato dire: “Il
           1. Cafarnao, sinagoga. “Allora un uomo che era nella         sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato”. Una
sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare:          specie di rivoluzione copernicana in campo socio-religioso.
“Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci!
Io so chi tu sei: il santo di Dio”. E Gesù lo sgridò: “Taci!            Conclusione
Esci da quell’uomo”. E lo spirito immondo, straziandolo e                        “Inizio del vangelo di Gesù Cristo, figlio di Dio”.
gridando forte, uscì da lui”. (1, 23-27)                                Cominciando il suo libro con queste parole, Marco compie un
          Gli israeliti convenivano nelle sinagoghe per la preghiera    atto di fede: Gesù è il Figlio di Dio. Una professione di fede
e per la lettura/spiegazione dei libri sacri. Nell’episodio qui sopra   posta all’inizio forse anche per opporsi all’incipiente eresia
riportato, senza ricorrere a formule o gesti magici in uso al suo
tempo, Gesù comandò seccamente allo “spirito immondo” di                dei cosiddetti “adozionisti” i quali sostenevano la bislacca
tacere e uscire da quell’uomo. E il poveretto, che era devastato da     teoria che Gesù sarebbe divenuto Figlio di Dio in forza dei
quella torbida presenza, tornò a rifiorire ad opera di Gesù, amante     meriti acquisiti durante la sua vita terrena.
della vita.                                                                      E’ inoltre significativo il fatto che la risposta alla
        2. Cafarnao: casa di Pietro e di Andrea. “Usciti dalla          domanda “chi è Gesù?” non fu data da un suo discepolo
sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea.             o da un devoto ebreo, ma da un centurione: un graduato
(…) La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli         soldato romano il quale, visto lo spirare in quel modo, disse.
parlarono di lei. Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per         “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio”.
mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli”. (1, 29-31)                “Benché l’ufficiale romano non abbia potuto mettere
          Due particolari qualificano il sintetico racconto: “la fece   in queste parole tutto il senso che noi le diamo – annota la
rialzare” (che nel linguaggio biblico allude alla risurrezione di       Bibbia di Gerusalemme – Marco certamente vede in esse
Gesù) , e “si mise a servirli”. Ridando alla donna le sue energie       la confessione, da parte di un pagano, della personalità
psico-fisiche, Gesù la rese simile a sé, venuto com’era “non per        sovrumana di Gesù”. Quella straordinaria personalità che
essere servito, ma per servire”.                                        lascia oggi indifferenti anche non pochi sedicenti cristiani.
        3. Guarigione di un lebbroso. “Allora venne a lui               Con esiti devastanti.
un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: “Se                        “Mia madre era ebrea e mio padre cattolico. Nessuno
vuoi, puoi guarirmi!”. Mosso a compassione, stese la mano,              dei due credeva abbastanza da trasmettermi la loro fede;
lo toccò e gli disse: “Lo voglio, guarisci!”. Subito la lebbra          nessuno dei due era abbastanza ateo da togliermi il bisogno di
scomparve ed egli guarì”. (1, 40-41)                                    averne”. Firmato: uno che, grazie ai genitori, non si sente né
                                                                        carne né pesce.
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Maggio 2021

Fausto Becchetti i nostri luoghi dalle sue abili
mani di miniaturista del legno
di Alessandro Luigi Mencarelli

           U         na vita fra il legno, dedita alla continua rap-
                     presentazione della propria città: questo è
                     quanto ho capito sull’angelano e artigiano
             Fausto Becchetti, classe 1939, non appena ho vi-
             sitato il suo laboratorio. In particolare, ciò che mi
                                                                            Ti ritieni un artista?
                                                                            No, mi considero un semplice artigiano con la passione di
                                                                       raccontare attraverso il legno la nostra Città. Ho imparato le
                                                                       basi del mestiere all’officina Becchetti, ma devo ringraziare
                                                                       un mio zio che, di sera, dopo cena, mi riportava in officina a
             ha spinto a visionare i suoi lavori è stata la realiz-    realizzare i modelli e questo mi è tornato davvero utile per le
            zazione della Piazza di Santa Maria degli Angeli           miniature. Avevo 16 anni, erano altri tempi.
negli anni ’50 (nella foto).                                                Qual è la tua soddisfazione più grande?
     Fausto, ormai hai riprodotto la maggior parte delle                    Stare a contatto con le persone che stimano i miei lavori. A tal
Basiliche e dei siti Unesco. Che altro rimane?                         proposito ricordo con piacere un fatto: circa 25 anni fa, durante
     Quello che vedete è l’ultimo lavoro realizzato, anche se          una mostra, avevo appena realizzato la Basilica di Santa Maria
mancano dei piccoli dettagli. Devo inserire il segnale di “via         degli Angeli e un’anziana signora di Roma, seduta lì vicino, ogni
Assisi”, ovvero l’odierna via Patrono d’Italia, perché ci tengo        tanto allungava il collo e a un certo punto mi disse: “Ne ho vi-
che tutto sia come era esattamente negli anni ’50. Ho ricreato         sti tanti di lavori, ma mai belli come questo”. Avrei apprezzato
anche il Monumento dei Caduti, dove andavo a giocare da                un interessamento da parte dell’amministrazione comunale af-
ragazzino. Di fatto, l’opera è compiuta.                               finché queste opere potessero essere fruibili al pubblico, invece
     Da angelano, per te cos’è la Piazza?                              sono nel mio laboratorio e nessuno può goderne.
     Tutti i paesi ne hanno una, è un punto di ritrovo per gli              Quali sono gli strumenti del lavoro?
abitanti che hanno così l’occasione di incontrarsi e vedersi.               Andavo spesso da un mio amico falegname per tagliare le
Ricordo che Santa Maria una volta era composta da “quat-               tavole e i tronchi delle piante, altrimenti nel mio laboratorio
tro case”, mentre nei soli ultimi 20 anni ha conosciuto uno            uso il tornio, la seghetta, il cacciavite, il martello e lo scalpel-
sviluppo senza precedenti nella sua storia. La mia famiglia,           lo. Nulla di particolare.
originaria della Romagna, venne qui proprio per lavorare nel                Hai mai realizzato la cattedrale di San Rufino?
cantiere della Basilica che dette una svolta significativa alla             No, ho sempre riprodotto solamente i siti francescani. Da
stessa piazza. Per me la piazza è tutto, è il cuore della Città e      questo punto di vista mi manca di ricreare il Sacro Tugurio di Ri-
il ritrovo degli angelani.                                             votorto, un’opera importante, ma, al momento, non è in “cantie-
     Come mai hai scelto di riprodurre la Piazza degli anni            re”, forse perché me lo prefiguro come un lavoro troppo facile.
’50 e non quella attuale?                                                   Quale messaggio vorresti inviare ai giovani?
     Perché quest’ultima la vediamo tutti i giorni, mentre quel-            È una domanda davvero complicata, perché oggi la gio-
la del passato contiene aspetti e particolari che un giovane           ventù non ha dei valori da cui trarre ispirazione. Posso consi-
non conosce e potrebbe apprezzare. Ad esempio, al posto del            gliare loro di riscoprire l’interesse per la propria Città e per i
Palazzetto c’erano le fonti che stavano a fianco della Basili-         mestieri che oggi stanno purtroppo scomparendo.
ca, così come la precedente facciata della chiesa, “coperta”
negli anni ’27 – ’30 da quella attuale. Nella mia opera la
Basilica presenta due campanili, perché questo era il proget-
to originario: la torre campanaria mancante era denominata
“veneziana” perché il finanziamento derivava dalla città di
Venezia. Non fu fatto più nulla in quanto quella costruzione
avrebbe dovuto essere in pietra e su uno stabile in mattoni
avrebbe stonato.
     Hai mai pensato di realizzare la Santa Maria del futu-
ro? Come la immagini?
     Bella domanda, magari potessi ancora essere qui fra dieci
anni per parlarne. Sicuramente ho ancora tantissimo materia-
le per realizzare i miei lavori, forse perché nella mia vita non
ho mai buttato nulla e ho sempre messo da parte. Considera
che quando trovo un pezzo di legno già capisco cosa ne può
uscire fuori.
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