Gente di casa "I Medici" - di Monica Giarrè - Consiglio regionale della Toscana
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Fotografie di Torquato Perissi Consiglio regionale della Toscana Progetto grafico e impaginazione: Patrizio Suppa Stampa: tipografia del Consiglio regionale
Presentazione E’ dal 2016 che il Consiglio regionale della Giarrè questa sfida l’ha vinta. Il mio augurio Toscana ha in comodato, nella sua esposi- più sincero perciò è che l’esposizione rap- zione permanente, un pregevole ritratto di presenti una nuova significativa tappa del Cosimo I de’ Medici attribuito alla scuola del suo percorso artistico e umano. Bronzino. Quest’opera è stata posta nella cappella di Palazzo Bastogi che oggi, insie- Eugenio Giani me a Palazzo Panciatichi, è stato ridenomi- Presidente del Consiglio regionale della Toscana nato Palazzo del Pegaso, sede del nostro Consiglio regionale. La scelta di esporre questo quadro ha molteplici significati ma, fondamentalmente, ritenevo giusto che la sede dell’Assemblea regionale onoras- se colui che il 27 agosto 1569, con la bol- la di Papa Pio V fu incoronato Granduca di Toscana in qualità di Magnus Dux Etru- riae, come a dire che la Toscana trovava il suo fondamento e le sue radici identitarie nell’essere stata territorio Etrusco. Quindi di Cosimo I nel 2019 ricorrerà una doppia ri- correnza: il 500° anniversario della nascita e proprio il 450° anniversario dall’incoronazio- ne a Granduca di Toscana, tanto che ho in- viato al Ministero dell’Economia la proposta per nuova emissione filatelica a lui dedicata. La Toscana di oggi deve un tributo partico- lare a questo uomo e, come sappiamo, a tutta la famiglia Medici. Potete quindi immaginare la mia soddisfa- zione quando ho saputo del progetto di Mo- nica Giarrè Gente di Casa “I Medici”, una serie di ritratti dell’immortale dinastia che ha reso Firenze e la Toscana assolutamente unica. Con le sue linee semplici, il lavoro di Giar- rè manifesta un’intensità che tocca nel pro- fondo. Scorrere insieme i volti che segnano nell’immaginario internazionale la fiorentinità è qualcosa che lascia il segno. Per un’arti- sta confrontarsi con questi soggetti rap- presenta sicuramente una sfida di cui, non è retorica, non è certo l’esito. Ecco, posso dire con assoluta convinzione, che Monica
Monica Giarrè: faccia a faccia con i Medici Nel 1611 per i tipi della Giunti viene pubbli- come tessere di un raffinato moderno mo- cata a Firenze la Vita del Serenissimo Signor saico. Cosimo de’ Medici scritta da Giovan Battista A partire dalle nature morte postcubiste Cini che così descrive il Granduca: ”Fu in degli esordi, transitando per materici pa- tutte le età di bellezza così di volto come esaggi espressionisti, negli anni l’indagine di corpo, incomparabile: fresco et colorito della Giarrè si viene sempre più orientando et con i capelli e barba bionda, ma mirabile verso la figura umana che diviene centro dei era senza dubbio in lui la maestà degli occhi propri interessi, di pari passo al rastremarsi et una certa real presenza, intanto che mol- della forma, sia nel colore sia nel disegno, ti che nuovi giungevano seco a neghotiare, fino a pervenire al ritratto, genere antico perdutisi d’animo per la reverenza di che quanto diffuso, che manifesta la fisica evi- pareva degno, non potevano molte volte il denza di un’impalpabile interiorità che l’ar- cominciato ragionamento seguire”. tista cerca di portare alla luce dal buio dei Credo che tale reverenziale timore sia fondi. stata anche l’emozione con la quale Monica Appare superfluo in questa breve sede Giarrè si è accostata ad un soggetto ad alta discorrere sul significato della ritrattistica densità semantica, come direbbero i critici la cui funzione, veicolando la vita e l’attività forbiti, nel “neghotiare” con i ritratti dei Me- della persona, oltre a tramandarne l’aspet- dici, dinastia la cui importanza per Firenze to trasmette qualità e concetti simbolici che e per la cultura mondiale non può sfuggire vanno oltre la semplice celebrazione della nemmeno al lettore più sprovveduto. memoria, ma per il nostro discorso biso- Va dato quindi atto, in prima battuta, del gna rilevare che Monica Giarrè, seguendo coraggio manifestato dall’artista per aver una viscerale ricerca che la porta a indaga- intrapreso tale impegnativo confronto i cui re tra apparenza e sostanza, visibile e invi- significativi esiti, riconosciuti anche dal sibile, sia giunta ai ritratti della famiglia de’ Consiglio regionale della Toscana, vengo- Medici come una naturale prosecuzione del no ora presentati nella mostra allestita nel proprio cammino, oltrepassando così una salone delle feste di Palazzo Bastogi dal 26 dimensione privata e domestica, quali i sog- maggio al 10 giugno del 2018. getti degli anni precedenti, per commisurar- L’esposizione nel Palazzo del Pegaso se- si con la storia e riflettere su di un’identità gna quindi una tappa rilevante del suo per- più ampia e condivisa. corso artistico che prendendo l’abbrivio da Facendo scorrere velocemente l’occhio una figurazione legata a modelli assicurati sulla galleria di ritratti medicei, questa “ope- dalla tradizione, declinati con consapevole razione” di reinterpretazione potrebbe for- autonomia, volge verso forme più essenziali se apparire elementare. Potremmo essere e schematiche, approdando ad una sintassi condotti a pensarlo per la facilità di fruizio- pittorica strettamente personale, di raziona- ne, per le composizioni semplificate, i colori le scomposizione/ricomposizione di super- monocromatici e le linee schematiche che fici che si articola in relazioni di piani e tagli ricapitolano anche un’evidenza illustrativa, a di consistenza geometrica e che, rimandan- cui i dipinti certamente possono richiamar- do all’astrattismo classico, innervano la tela si. A ben analizzare invece non sfugge che
è operazione ben più articolata e colta di re le radici culturali della propria comunità, quanto possa apparire a prima vista. Un’im- ritrovare una vera appartenenza identitaria magine infatti non è mai semplice, innocente che il processo di globalizzazione ha polve- o innocua, ma quanto più appare di facile rizzato e reso aleatoria. lettura tanto può celare una profonda ela- La Giarrè ha svolto un lavoro di indagine e borazione e più livelli interpretativi. studio sui Medici, propedeutico alle realizza- Se in superficie un primo livello tiene zione dei dipinti. Ne ha ripercorso gli aspetti conto dell’immediatezza, della freschezza privati e le vicende esistenziali per rivelare e del piacere estetico della raffigurazione, soprattutto la dimensione umana, oltre la il secondo invece introduce in una dimen- possibile maschera assegnata dal ruolo e sione del tutto diversa. Queste tele infatti si dalla storia, per sentirli più vicini, per avviare presentano come ritratti di ritratti, emble- un dialogo familiare, il cui sunto narrativo ha matiche rivisitazioni dei più celebri dipinti dei distillato nei titoli dei quadri, testimonianze regnanti de’ Medici, che nei secoli hanno as- didascaliche che indicano dove cercare. sunto il valore di vere e proprie icone mas- Forse è anche per questa ritrovata espres- smediali. Dai musei rimbalzando nell’univer- sione intima che i ritratti si impongono visiva- so della comunicazione di massa, a dispetto mente, caricati di personalità e di carattere di quello che affermava Benjamin, possie- ma al tempo stesso pervasi da una sorta di dono un’aura che si intensifica e rappresen- ineffabile distacco, con gli occhi a trapas- tano nell’immaginario collettivo il modello sare lo spettatore verso un infinito cui non è esemplare di dinastia: signori illuminati del dato sapere. Rinascimento, delle arti e della cultura che Per Monica Giarrè la ricerca artistica è un hanno alimentato e preservato, e della cui processo in evoluzione. Di pari passo alla eredità, patrimonio tangibile ed intangibile, ricerca esistenziale il percorso della pittu- ne traiamo ancora oggi notevoli benefici. ra diviene cartina tornasole di un lavoro di Operare sui ritratti quindi non corrisponde introspezione quotidiana e i dipinti si offro- semplicemente a “rifarli” ma significa con- no come specchio psichico e metafora frontarsi con una dimensione ben più vasta dell’animo. Allora possiamo percepire il bi- e complessa, in poche parole la Giarrè lanciamento di piani e di colori come ricer- espone e agisce anche su di un piano squi- ca di equilibrio emotivo, la rigidità delle linee sitamente concettuale, entrando neces- come asperità da addolcire, l’aspirazione sariamente in relazione con la stratificata alla sintesi come bisogno di pulizia ed es- iconosfera del contemporaneo, prospetta senzialità, tutte tessere di un puzzle da ri- nuove connessioni e analogie. comporre per ritrovare un nuovo modo di A questo livello l’artista pone un’ulteriore guardare il mondo e, rispecchiandosi nelle valutazione, ovvero sottraendo queste icone vite altrui, interrogarsi ancora su sé stessi. al dominio pubblico e rimontandole nel pro- prio linguaggio pittorico se ne può davvero Michele Loffredo riappropriare. E’ un intervento che appare maggio 2018 come un’esigenza ineluttabile, perché in questo modo può riconoscersi, riconosce-
Prefazione Monica Giarrè è un’artista che ha raggiun- del suo lungo, e ritengo anche tormentato to la piena maturità; lo si evince dal dominio percorso, è riuscita in maniera omogenea a totale che esercita sul suo lavoro riuscendo cucire il filo rosso della storia della casata a coniugarlo con le tematiche che affronta, medicea facendo emergere il senso della imponendo e amalgamando le sue cromie, continuità della stirpe che si è trasmessa il i suoi equilibri segnici, le familiari dime pa- segno del comando per centinaia di anni, at- terne, le consuete icone pittoriche (cani, traverso gli occhi che hanno una fissità me- gatti, papere, angioletti) mantenendo una tafisica. Sono, per Monica, il segno distintivo cifra stilistica ormai consolidata. Per questa di un dna dicotomico che ha visto convivere mostra ha lanciato una sfida a sé stessa, ha grandezza e efferatezza, splendori e cadu- scelto un tema impegnativo come quello di te, fasti di corte e trucidi misfatti. confrontarsi con la ritrattistica medicea, che vuol dire confrontarsi con tre secoli di sto- Fabrizio Borghini ria, con personaggi entrati ormai nell’imma- ginario collettivo in virtù della ricca e con- solidata iconografia giunta fino a noi, con un’introspezione psicologica già indagata da molti illustri suoi predecessori in opere che ormai sono esposte nei più importanti musei del mondo. Monica non si è sottrat- ta all’impegno, ha affrontato un lungo lavoro propedeutico di ricerca storica attingendo sopratutto alla memorialistica per entrare dentro ai personaggi, per analizzare il loro carattere o ricercare le stimmate del pote- re che potessero emergere dallo sguardo, dalla postura o da un tratto rivelatore della fisionomia. Ha lavorato per sottrazione scre- mando dalla ritrattistica d’epoca la proso- popea agiografica, riconducendo i perso- naggi evocati a una dimensione quotidiana, familiare per quanti sono fiorentini come lei, togliendo la regalità dagli sguardi imperio- si, l’imponenza dalle dure posture imposte dal rango, riportandoli ad essere quello che sono stati per Firenze e la Toscana: gente di casa. Ha traghettato la determinazione in- quietante verso la dolcezza rassicurante, il cinismo altero nella soavità di uno sguardo estatico, il ghigno ambiguamente sarcasti- co in un conciliante volto ieratico. Alla fine
Silenzio in sala - Giovanni di Bicci, Piccarda Bueri, Lorenzo il Vecchio, Cosimo il Vecchio 150 x 200 – anno 2017, Tecnica Mista
Fiore senza sole - Lucrezia Donati 80 x 80 – anno 2017, Tecnica Mista
Potere e nostalgia - Caterina de’ Medici, Regina di Francia 120 x 150 – anno 2017, Tecnica Mista
Io Re, Dux - Cosimo I 70 x 100 – anno 2017, Tecnica Mista
Nobile moglie - Eleonora di Toledo 50 x 70 – anno 2017, Tecnica Mista
Vita avvelenata - Francesco I 60 x 80 – anno 2017, Tecnica Mista
La straniera - Giovanna d’Austria 70 x 70 – anno 2017, Tecnica Mista
Penombra - Bianca Cappello 60 x 80 – anno 2017, Tecnica Mista
Divenne poi Regina - Maria di Francesco I de’ Medici 50 x 70 – anno 2017, Tecnica Mista
Mai luce - Lucrezia de’ Medici 80 x 80 – anno 2017, Tecnica Mista
Lacrime e splendore - Cosimo III, Margherita Luisa d’Orleans 100 x 150 – anno 2017, Tecnica Mista
Applausi - Anna Maria Luisa de’ Medici, “Elettrice Palatina” 100 x 150 – anno 2017, Tecnica Mista
C’era una volta ….. come nelle favole. Ecco la storia a modo mio di una famiglia che tutto il mondo conosce che ci ha lasciato monu- menti, dipinti, tesori, ricordi e leggende. Ho provato a dipingerla dall’inizio delle dinastia e ho cercato di entrare nella storia di singoli personaggi giocando con loro. Per ora un percorso breve ma lineare per entrare ancora nella loro “CASA” chiudendo il mio racconto con lei, Anna Maria Luisa de’ Medici “l’Elettrice Palatina” che ci ha lasciato quello che adesso ci circonda, che ci fa ricordare, sognare tutti i giorni in questa nostra Firenze che parla ancora e ancora parlerà di loro. Monica
Biografia Il percorso espositivo di Monica Giarrè, ne dell’evento Guarda Firenze (2014), per che dalla fine degli anni Novanta ha affinato Bandiera d’autore (2013, Antica Compagnia autonomamente la propria formazione, è or- della vela, Venezia) e per la celebrazione mai ventennale: dalle prime importanti per- del bicentenario dell’ Arma dei Carabinieri sonali del 2001 e 2002 a Firenze, a quella (2014, Fiesole, sala del Basolato). di Roma nel 2003, alle numerose rassegne L’ artista prosegue la sua ricerca, non più e premi a cui è stata invitata a partecipare. solo tematica e formale, ma anche relativa Ne citiamo alcune: nel 2010 è stata invitata a ai materiali. Giarrè consolida l’attaccamento partecipare alla rassegna itinerante “50 Ar- alle proprie radici e fa diventare gli strumen- tisti toscani per 50 cantanti toscani”, Socia ti del padre, noto artigiano mobiliere di Tosi, ANLA, ha partecipato a collettive all’Antica un innovativo pattern da inserire nella sua Compagnia del Paiolo, della quale fa parte, pittura. Quasi in una caparbia ricerca di recu- al Consiglio regionale della Toscana e alla pero della memoria paterna, elabora com- Galleria Mentana. posizioni in cui le dime usate nel mobilificio Nel ritrarre il suo mondo di affetti quoti- diventano insieme decorazione e struttura diani e memorie, Giarré ha sempre privile- del dipinto, e realizza “Notturno”: libreria in giato ambienti circoscritti, prossimi al pro- ciliegio e vetro colorato presentata ad Ar- prio quotidiano: i paesaggi di Vallombrosa, tparma Fair 2015 da Mirabili Arte d’Abitare. i fiori di casa, gli oggetti che affollano le Sempre nel 2015 espone a Londra (Affor- sue stanze e il suo immaginario. Nel 2012 dable art fair). Nello stesso anno partecipa si intensifica il suo lavoro di ricerca con la alla Mostra in Piazza 2015 con il Gruppo Do- produzione di ritratti e autoritratti con anima- natello; un dipinto di San Romolo, patrono di li, considerati come sorta di Lari protettori Fiesole, è stato acquistato ed esposto nella dell’esistenza, che appaiono sempre com- chiesa di Santa Maria Primerana. penetrati all’ambiente compositivo. Nasce Nel 2017 pqrtecipa alla rassegna Artisti quindi una teogonia privata e domestica che dal mondo a Firenze per il G7 della cultura si mescola alle figure classiche reinventa- e alla Collettiva “Il Sacro nell’arte” XIV° edi- te e interpretate attraverso lo sfaccettato zione - Convento SS. Annunziata dei Frati Io dell’ artista. Sempre nello stesso anno il Servi di S.Maria, Firenze. In quest’ anno inizia Comune di Fiesole le dedica infatti un’ampia un complesso ciclo di dipinti dedicati alla di- rassegna personale intitolata “Donne, angeli nastia medicea che costituirà il nucleo della e miti”, al Museo archeologico; un percorso mostra Gente di casa. I Medici, allestita, nel da cui emerge la particolare “religio” dell’ 2018 a Palazzo Bastogi (Firenze) con il patro- artista, cioè la sua spiritualità che anima inte- cinio del Consiglio regionale della Toscana. riormente cose e figure fino ad ammantarle Un omaggio, ancora una volta, non tanto all’ di una sacralità tutta terrena. identità storica del celebre casato, ma al Nel 2013 L’Art gallery Il cesello (Firenze) sentimento di appartenenza dell’ artista alla le ha dedicato una personale a cui sono cultura del proprio territorio; un’ interpreta- seguite partecipazioni all’Artexpo di Arez- zione, ancora, di figure storiche secondo un’ zo, al Museo del calcio e al Museo Alinari. ottica privata e d’ affezione. Ha inoltre realizzato immagini in occasio-
Mostre e premi 2001 2005 Personale “L’idea e il colore” al Palagio di Arte 2005, Galleria Mentana, Firenze Parte Guelfa a Firenze Collettiva, “Valori di continuità”, Galleria Personale a Villa Montalvo a Firenze Mentana, Firenze Collettiva “Il Mare” al Centro Espositivo Collettiva, “Marine d’autore”, Galleria Costa Fiorita a Castiglioncello (Livorno) Mentana, Firenze Galleria Le Lac, Lugano 2006 2002 Collettiva alla Galleria Frosecchi di Firenze” Personale a Galleria Mentana di Firenze Mini Strenna d’autore” Collettiva La Pasqua , al Centro Congressi Collettiva alla Galleria Frosecchi di Firenze” Convitto della Calza a Firenze Creatività donna” Collettiva allestita alla Saletta Boccuzzi “Situazione in rosso”, Teatro Romano, di Firenze dall’ Antica Compagnia del Fiesole Paiolo Collettiva, “Nudo e dintorni”, Galleria Free Trade, Centro d’Arte San Vidal a Mentana, Firenze Venezia Collettiva, “Valori di continuità”, Galleria Palagio di Parte Guelfa a Firenze Mentana, Firenze Centro d’Arte Puccini a Firenze Collettiva, “Opere e grafica d’Autore”, “Donne in Arte”, Villa Strozzi, Firenze Galleria Mentana, Firenze Collettiva “Pittura, scultura, grafica”, Antica Compagnia del Paiolo, Firenze 2003 Personale alla Galleria La Tartaruga a Roma 2007 Collettiva alla Rotonda di Livorno Collettiva “Trepiùtre” alla Galleria Frosecchi di Firenze Collettiva alla Galleria Mentana di Firenze Mostra Mercato d’Arte Moderna e Collettiva all’Antica Compagnia del Paiolo Contemporanea di Firenze Stand Galleria 8 marzo al femminile, Palagio di Parte Guelfa, Frosecchi Firenze Collettiva “Strenna d’autore” alla Galleria “Un quadro per la vita” Palazzo Vecchio, Frosecchi di Firenze Firenze Artefiera di Reggio Emilia, Stand Galleria Frosecchi 2004 Collettiva Opere su carta, Galleria Mentana Collettiva di pittura, Galleria Mentana di Firenze Firenze Collettiva “Pittura, scultura, grafica”, Antica Collettiva, “Spazio culturale Mentana”, Compagnia del Paiolo, Firenze Galleria Mentana, Firenze
2008 2012 Arte Fiera Genova 2008 Personale Stand “Donne, angeli e miti” Sala Costantini Museo Galleria d’Arte Frosecchi Archeologico di Fiesole Collettiva “Figure Fiori Frutta” alla Galleria Espone le sue opere in mostra permanen- Frosecchi di Firenze te alla Galleria del Teatro Romano di Esposizione “ La visione del Pensiero” al Fiesole Ristorante Garbo a Firenze Esposizione presso il Loggiato del Museo Collettiva “Donna” alla Galleria Frosecchi di Nazionale della fotografia Alinari a Firenze Firenze Mostra Collettiva, Antica Compagnia del Mostra Mercato Arte Expo di Arezzo Paiolo, Firenze “Art Spring”, Mostra Collettiva presso il Museo del Calcio di Firenze, Galleria del Teatro Romano di Fiesole 2010 Personale “Interno” al Ristorante Garbo a “L’arte di presentare Arte” presso Il Firenze Salviatino Hotel a Fiesole Personale a La Buchetta Caffè in Palazzo Collettiva CNA Arte , Galleria Pio Fedi Bardi a Firenze Firenze Artistrada Mostra d’arte contemporanea in “Verso la Terra Promessa”, Basilica di SS. Via dei Neri a Firenze Annunziata, Firenze 2011 2013 Rassegna itinerante “50 pittori toscani per “Il Coro degli Angeli” Art Gallery Il Cesello, 50 cantanti toscani” Firenze VIII Rassegna “Il sacro nell’arte” Basilica Volterra in Cornice, rassegna d’arte con- della SS Annunziata a Firenze “Il Cantico temporanea dei Cantici” Mostra Collettiva Celebrazioni Vespucciane, Manifestazione “ Libera Fantasia” Galleria “Il viaggio” Palazzo Comunale Pontassieve Mentana a Firenze (Fi) Collettiva presso l’Antica Compagnia del Vin-Art 2013, Mostra Collettiva, Fiesole Paiolo a Firenze Mostra Collettiva Gruppo Donatello Collettiva al Consiglio Regionale della “Presepe in piazza” Firenze Toscana, Firenze Personale “Percorsi” Gruppo Donatello, Collettiva alla Galleria Mentana, Firenze Firenze Mostra collettiva delle Artiste Paiolanti, “Bandiere dei due Mondi” Antica Compagnia Galleria “Via Larga”, Antica Compagnia della Vela, Isola di San Giorgio Venezia del Paiolo, Firenze La soffitta - Spazio delle Arti - Sesto Fiorentino - Tutti per l’Arte e l’Arte per tutti
Presepe in Piazza - Gruppo Donatello 2018 Collettiva “Quando l’arte è arte” 2014 Associazione culturale ART-ART Villa Concorso di pittura indetto dall’Associazione Corsini, Impruneta Nazionale Carabinieri per il bicentenario dell’Arma. Sala del Basolato di Fiesole Premi Mostra nella Limonaia del giardino di Boboli. Ha ottenuto riconoscimenti nell’ambito del L’Arma dei Carabinieri: 200 anni di storia. Premio Calindri (2001), del Premio Firenze “Guarda Firenze” Passeggiata turistica, (2001), del Premio Italia (2002) ed il Premio sportiva a Firenze, Arte in Toscana (2012), Premio “Sala del Basolato” di Fiesole (2014), Premio Tosca- Mostra Collettiva de Il Gruppo Donatello a na Cultura Donna (2015), Premio Europeo Palazzo Medici Riccardi, Firenze Lorenzo il Magnifico “Collare Laurenziano” “San Giovanni nel Cuore” per il Calcio Salone Dei Cinquecento Palazzo Vecchio Storico Fiorentino “I Verdi e il Battistero” Firenze (2015). a Palagio di Parte Guelfa, Firenze Del suo lavoro hanno scritto: Luciano Ar- tusi, Ugo Barlozzeti, Prof. Patrizio Borella, 2015 Fabrizio Borghini, Lia Bronzi, Sauro Cavalli- Personale alla “Affordable Art Fair” Londra ni, Carlo Cinelli, Eleonora d’Aquino, Vittorio Gruppo Donatello - Mostra in Piazza 2015 Esposito, Vera Giammacci, Giuseppe Leo, Pier Francesco Listri, Samanta Monco, Ni- Mostra Collettiva, Antica Compagnia del cola Nuti, Tommaso Paloscia, Sonia Salsi, Paiolo, Firenze Rodolfo Tommasi, Ferruccio Ulivi, Daniela “Notturno”: libreria in ciliegio e vetro colora- Pronestì, Samanta Monco, Anita Valentini, to presentata ad Artparma Fair 2015 da Barbara Santoro, Eugenio Giani. Mirabili Arte d’Abitare “San Giovanni nel Cuore” per il Calcio Storico Fiorentino” I verdi e il Battistero” Palagio di Parte Guelfa Firenze 2017 Artisti dal mondo a Firenze per il G7 della cultura Collettiva “Il Sacro nell’arte” XIV° edizione - Convento SS. Annunziata dei Frati Servi di S.Maria, Firenze Collettiva “Gioielli d’artista” Galleria d’anti- chità Via de’ Fossi a Firenze Personale Palazzo Nasi per Mirabili Arte d’Abitare
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