Gennaio 2013127 La legge Gelmini due anni dopo Il Processo di Bologna in Germania Internazionalizzazione e corruzione - Giovanni Bachelet
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S t u d i e D o c u m e n t a z i o n e d i V i t a U n i v e r s i t a r i a 127 La legge Gelmini due anni dopo Il Processo di Bologna in Germania Internazionalizzazione e corruzione g e n n a i o 2 0 1 3 Sommario
Universitas 127 Sommario editoriale • Elezioni politiche / Appelli per l'università...................................... 3 App per Iphone e Ipad il trimestre la legge gelmini due anni dopo • La Legge Gelmini due anni dopo La versione iPhone e iPad di UNIVERSITAS ripropone Andrea Lombardinilo....................................................................... … 6 i contenuti della rivista cartacea e ne consente la • I nuovi statuti e la riorganizzazione dipartimentale Cristina Coccimiglio ed Elena Valentini................................................ … 13 lettura in forma ancora più agile, grazie a un visore • Verso un nuovo modello di finanziamento dell'università? che permette di selezionare visivamente qualunque … 19 Sonia Caffù.................................................................................... pagina in base al suo contenuto. Le pagine possono • Quando non si riconosce il valore dell'università.......................... … 23 essere ingrandite a video per agevolare la lettura • Forum sulla Legge Gelmini Mariastella Gelmini, Giuseppe Valditara, Walter Tocci, Giovanni Bachelet, degli articoli e la rivista può essere consultata con scarica l’app iPhone o iPad in posizione verticale od orizzontale. Mario Morcellini............................................................................. … 25 note italiane Sviluppata da Click’nTap, l’applicazione è disponibile su Itunes, nella categoria Libri • Comunicatore universitario, un manager della conoscenza Paolo Pomati................................................................................ … 31 • I nuovi rettori L'Archivio di Universitas tutti i numeri tutti gli articoli Isabella Ceccarini.......................................................................... … 34 • L'università italiana nel Rapporto Censis 2012 UNIVERSITAS Maria Luisa Marino........................................................................ … 37 anno XXXIV, n° 127, gennaio 2013 analisi Direttore responsabile Pier Giovanni Palla • La mobilità internazionale per motivi di studio Domenico Lovecchio........................................................................ … 40 Redazione Isabella Ceccarini (segretaria di redazione), il dibattito Giovanni Finocchietti, Stefano Grossi Gondi, Fabio Monti, Emanuela Stefani • La corruzione: una sfida cruciale per l'internazionalizzazione Philip G. Altbach............................................................................. … 45 Editore • La lotta alla corruzione non è più rinviabile Associazione Rui a cura di Manuela Borraccino............................................................. … 49 Direzione, redazione, pubblicità, Registrazione Viale XXI Aprile, 36 - 00162 Roma Tribunale di Roma n. 300 del 6/9/1982, dimensione internazionale già Tribunale di Bari n. 595 del 2/11/1979 Tel. 06/86321281 Fax 06/86322845 www.rivistauniversitas.it • Le università tedesche e il Processo di Bologna Iscrizione al Registro degli Operatori di E-mail: direzione@rivistauniversitas.it Ewald Berning.............................................................................. … 52 redazione@rivistauniversitas.it comunicazione n. 5462 • University World News compie cinque anni Danilo Gentilozzi.......................................................................... … 56 Trasmissione in formato digitale dal server In copertina: provider Bluesoft, via Ticino 30, Monza foto: iStockphoto/Thinkstock.com indici 2012 a cura di Isabella Ceccarini............................... 58
Universitas 127 vai al sommario 3 editoriale Elezioni politiche agli studenti. È ora di metterli in testa all'agen- da, e questo significa fare scelte molto precise Appelli per l'università e verificabili nel tempo a partire da una forte attenzione alla cura e al miglioramento della didattica e dell'insegnamento attraverso: • un deciso investimento nelle strutture logistiche a supporto degli studenti: pensionati, mense, sale studio, biblioteche, aule, laboratori didattici; • lo sviluppo di percorsi di docenza che valo- A rizzino la qualità della didattica e il tempo ad un mese dalle elezioni politiche si turo del paese. Fra questi, l'istruzione a tutti i essa dedicato, specialmente ai livelli più alti moltiplicano appelli, documenti, pe- livelli e gradi non sembra aver sinora conqui- dell’offerta formativa; tizioni intesi a presentare alle forze stato le prime posizioni. Si tratta di un'evidente • l'allargamento di una delle esperienze che più in campo le aspirazioni della società grave omissione, alla quale la nostra rivista – in hanno modificato le culture degli ultimi anni: su temi di vitale interesse per il fu- questo numero dedicato in particolare all'ana- è tempo di pensare a un Erasmus per i docenti, lisi del percorso della nuova normativa univer- estendendo le chance di internazionalizzazio- sitaria nel trascorso biennio – intende ovviare ne della docenza e della ricerca e finanziando dando spazio a due appelli-documenti che pro- in maniera significativa la mobilità temporanea vengono dal mondo accademico. Di quello del dei docenti, in uscita ma soprattutto in ingresso. Coordinamento nazionale delle Conferenze dei Altri importanti e necessari interventi a soste- Presidi e Direttori di strutture universitarie (In- gno degli studenti sono: terconferenza), a firma dei due portavoce, Ma- • l'adozione di programmi selettivi e verifica- rio Morcellini e Vito Cardone, pubblichiamo le bili tendenti a contenere la perdita di imma- parti dedicate agli studenti e al reclutamento. tricolazioni, soprattutto nei settori strategici, con un forte impegno nell'orientamento e «L'Interconferenza intende offrire alla politica nella programmazione. Le immatricolazioni le proprie considerazioni e proposte sui nodi te- sono calate del 6,3% nel 2010-2011 e del 3% matici più acuti perché ne tenga eventualmen- nel 2011-2012 (Istat, 2012). Le politiche scelte po- te conto nella redazione dei programmi per il trebbero essere concordate non solo con le As- Governo e per il Parlamento che usciranno dalle sociazioni studentesche, ma anche con quelle elezioni del 24 febbraio 2013. [omissis] di giovani laureati che possono offrire una vi- sione più disinteressata delle priorità; Sostegno agli studenti • la previsione di specifiche risorse per borse Nonostante le retoriche di maniera del passato, di studio in favore degli immatricolati o per non è mai partita una vera politica di sostegno rimborsi delle rette universitarie su capitoli
Universitas 127 vai al sommario 4 editoriale distinti da quelli relativi al finan- clutamento nei prossimi anni per ziamento delle strutture universi- offrire certezze ai giovani miglio- tarie, estendendo ad altre aree la ri, assicurare uno sviluppo medi- positiva esperienza pilota già in tato e frutto di scelte trasparenti atto in alcuni corsi di laurea; dei settori scientifici, e non mera [omissis] conseguenza di pensionamenti. Andrebbero inoltre promosse po- Per un reclutamento sostenibile litiche di incoraggiamento e di ve- Nei prossimi anni l’università per- rifica del tempo parziale». derà buona parte del suo perso- nale a causa dei pensionamenti, Del secondo appello, che ha come senza nessuna prospettiva certa di primo firmatario Luciano Modi- reintegro per il blocco sostanzia- ca e come sottoscrittori docenti ed le del turnover. Allo stesso tempo esperti noti per l'impegno da anni stiamo perdendo i nostri giovani profuso a favore dell'università e più brillanti, che si trasferiscono della ricerca, nonché collaboratori all'estero a causa dell'assenza di della nostra rivista come Blasi, Ma- prospettive di carriera in Italia. tarazzo, Laudisa, Capano, Catalano, Per contrastare queste tendenze, Moscati, pubblichiamo ampi stralci. occorre superare la politica delle promesse per i concorsi e restitui- Diamo speranza all'università re autonomia alle università per la per dare speranza all’Italia scelta del personale, ovviamente «[…] Facciamo appello alla mi- legata alla valutazione ex post del- gliore politica, a tutti i partiti che le scelte fatte. Le politiche devono si confronteranno nelle prossime basarsi su accurate simulazioni, con elezioni, all’opinione pubblica che particolare attenzione a non perde- ha a cuore il destino dell'Italia, re interi settori scientifici, e su una perché si impegnino a dare nuove programmazione consapevole del prospettive al sistema unitario del turnover. Non c'è alternativa, o la sapere costituito da scuola, univer- Istockphoto/Thinkstock.com crisi dell'università di domani sarà la sità e ricerca pubbliche. La politica conseguenza della miopia di oggi. ritrovi, al di là delle maggioranze, È dunque necessario un intervento una concordia di fondo sulle strate- deciso che permetta di program- gie: sono necessari anni per vedere mare in maniera sostenibile il re- i frutti degli investimenti in forma-
Universitas 127 vai al sommario 5 editoriale zione e ricerca, ma servono decen- L’università e la ricerca non han- mondo avanzato in termini di nu- Nello stesso tempo si ricordi che ni per rimettere in sesto un sistema no bisogno di ulteriori riforme mero di laureati va colmato, incen- non c’è università se non c’è ricer- colpito da estesi disinvestimenti. epocali quanto piuttosto di esse- tivando l’iscrizione all’università e ca e non c’è ricerca se non c’è ricer- Non c'è più tempo da perdere. re liberate dai mille laccioli che le l’ingresso tempestivo dei laureati ca universitaria pubblica e libera […] Certo, non tutto funziona hanno progressivamente soffo- nel mondo del lavoro, dedicando […] Università e ricerca non pos- come dovrebbe e occorre ricono- cate in un labirinto tecnocratico molto maggior sostegno ai meno sono fare a meno delle migliori in- scere gli errori commessi. Ma si ab- di minute regole quantitative o abbienti, restituendo all'alta for- telligenze delle nuove generazio- bandonino sterili schemi censori e burocratiche. Occorre sfrondare mazione il ruolo di equo ascensore ni, quelle che stiamo costringen- autoritari, diffusi anche dall’agen- senza remore questa giungla: sa- sociale e di promotrice di benes- do all'estero in decine di migliaia zia nazionale di valutazione e ta- rebbe una prima riforma positiva sere. Agli studenti meritevoli si ogni anno. lora basati su parametri inaffida- senza costi. Occorre credere sen- aprano le porte delle lauree magi- I nuovi meccanismi di reclutamen- bili. Si punti invece a un continuo e za esitazioni, conformemente al strali e dei dottorati di ricerca per to si sono rivelati fallimentari. diffuso miglioramento qualitativo dettato della nostra lungimirante dare all'Italia una classe dirigente Mai l'università era apparsa tan- delle attività didattiche e di ricer- Costituzione, nell'autonomia del- ben preparata e una spinta decisa to chiusa ai giovani brillanti come ca, senza concentrarsi esclusiva- le università e degli enti di ricerca, all'innovazione in ogni campo. Il oggi, mai la carriera universitaria mente sulle pur benemerite isole innalzando nel contempo la loro potenziamento del capitale uma- tanto incerta anche per i più me- di eccellenza. piena responsabilità e associan- no è la prima politica pubblica da ritevoli tra i docenti in servizio. È L’università e la ricerca hanno bi- dovi una credibile valutazione dei recuperare, l'unica affinché l'Italia urgente rimediare perché il virus sogno di fiducia e di sicurezza del loro risultati. Il divario formati- imbocchi di nuovo un cammino di della resa sfiduciata di professori quadro normativo e finanziario. vo che ci separa dall’Europa e dal crescita e di successi. e ricercatori non si diffonda come La fiducia è la condizione essen- un'epidemia. ziale per arrestare l'emorragia di Siamo consapevoli che l’Italia è risorse finanziarie e umane e per in difficoltà, sappiamo che non predisporre subito, a imitazione possiamo chiedere la luna e non delle politiche anticicliche adot- la chiediamo. Ma vogliamo che tate dalla quasi totalità dei Paesi parlamento e governo prossimi avanzati negli ultimi anni di crisi, mettano in cima alla loro agenda un quadro certo di investimenti scuola, università e ricerca. Mostri- per la crescita mirati sulla cultura e no attenzione e rispetto per loro, sull'innovazione, con l'obiettivo di per le persone più appassionate e riallinearli gradualmente almeno competenti che vi lavorano, per i agli standard medi europei. Senza giovani. Sicuramente lo meritano. fiducia e senza sicurezza le attivi- Un Paese che non ama la sua uni- tà di didattica e ricerca avanzate versità non ha speranze, perché sono destinate a deperire. non ama il suo futuro».
Universitas 127 vai al sommario 6 il trimestre la legge gelmini due anni dopo La Legge Gelmini “ L'università italiana è un cantiere aperto, due anni dopo afflitto da ipertrofia normativa ed emergenza Andrea Lombardinilo, Dipartimento di Scienze economico-quantitative e filosofico-pedagogiche, finanziaria ” Università "G. D'Annunzio” di Chieti-Pescara U n processo di riforma ancora in- verno Monti, che con un taglio netto di 400 compiuto, avviato a costo zero e milioni di euro fissa il Fondo di finanziamento privo di reali prospettive occupa- ordinario 2013 a 6,2 miliardi di euro: una cifra zionali. Si potrebbe condensare che si situa al di sotto dell’ammontare neces- in questi termini la fase di rin- sario per coprire i soli costi del personale degli novamento che vive oggi l’università italiana atenei, stimato sui 6,62 miliardi. dopo il varo della legge 240/2010, recepita da- L’università italiana rimane un cantiere aper- gli atenei sulla scorta dei numerosi decreti at- to, afflitto da un’ipertrofia normativa che non tuativi che ne scandiscono l’applicazione1. consente la decantazione degli effetti prodot- Del resto non sono poche le incertezze che ti dalle riforme promosse nelle ultime quattro gravano sul sistema universitario, alle pre- legislature, e da un’emergenza finanziaria che se con il nuovo esercizio di valutazione quin- non agevola la vita degli studenti in termini di quennale della ricerca, con la sfida dell’abili- qualità ed efficienza dei servizi. tazione scientifica nazionale, con la complessa Come ricorda Edgar Morin, «la riforma dell’u- revisione della governance e dell’assetto di- niversità non dovrebbe accontentarsi di una partimentale, con il nodo delle risorse e del re- democratizzazione dell’insegnamento uni- clutamento. versitario e della generalizzazione dello status Ma a occupare gli spazi della cronaca è soprat- tutto l’ormai cronica emergenza finanziaria, 1 Sull’iter di approvazione dei decreti attuativi e sulle principali novità introdot- te cfr. A. Lombardinilo, La riforma Gelmini e il nodo dei decreti attuativi, in acuita dalla legge di stabilità voluta dal Go- Universitas n. 124, maggio 2012, pp. 10-14.
Universitas 127 vai al sommario 7 il trimestre la legge gelmini due anni dopo Gli atenei non potranno più inde- Una delle novità già entrate a re- bitarsi, pena il commissariamen- gime è l’attivazione di un sistema to. Inoltre, saranno potenziati i di accreditamento delle sedi e dei nuclei interni di valutazione, ed corsi di studio e di un meccani- è stato istituito un fondo spe- smo di valutazione della qualità, ciale per il merito, finalizzato a dell’efficienza e dell’efficacia sia promuovere l’eccellenza tra gli della didattica che della ricerca6, studenti. Tra i nodi più delica- basato anche sul potenziamento ti vi sono certamente la riorga- del sistema di autovalutazione nizzazione e la semplificazione interno degli atenei: per attivare dell’articolazione interna degli l’offerta formativa, le universi- atenei, con l’attribuzione al di- tà dovranno ottenere una sorta partimento delle responsabilità di autorizzazione preventiva dal iStockphoto/Thinkstock.com e delle funzioni inerenti allo svol- 2 E. Morin, La testa ben fatta, Raffaello Cortina editore, gimento della ricerca scientifica, Milano 2000, p. 86. 3 Di «accanimento riformistico» e di «modernizzazione in- delle attività didattiche e forma- compiuta» ha parlato il portavoce dell’Interconferenza dei Presidi, Mario Morcellini, al convegno “La rappresen- tive. Com’è noto, le strutture di tanza accademica dell’ingegneria italiana con l’attuazio- ne della nuova governance delle università” promosso di studente. La riforma dovrebbe risorse, la revisione delle proce- raccordo (o Scuole) potranno co- dalla Conferenza dei presidi delle facoltà di Ingegneria il 12 dicembre 2012 presso la Sapienza Università di Roma. concernere la nostra attitudine a dure concorsuali, il deficit di ac- ordinare un determinato nume- 4 Sulla storia recente del riformismo universitario cfr. A. organizzare la conoscenza, cioè a countability, la carenza di mobili- ro di dipartimenti, raggruppati Masia, M. Morcellini (a cura di), L’Università al futuro. Si- stema, progetto, innovazione, Giuffrè, Milano 2009. Per pensare»2. tà internazionale4. in relazione a criteri di affinità o un inquadramento di sistema delle riforme più recenti cfr. M. Grassi, E. Stefani, Il sistema universitario italiano. Per il momento, ci si deve accon- Sono molte le novità introdotte complementarità disciplinare. Normativa e operatività, Cedam, Padova 2007. Sull’evo- luzione delle innovazioni normative promosse dal Miur tentare di una legge che rappre- dalla legge 240/2010, e tutte po- I dipartimenti dovranno possede- negli ultimi dieci anni, cfr. A. Lombardinilo, Università: la sfida del cambiamento. Analisi delle riforme e società senta soltanto l’ultima prova di tenzialmente utili per l’efficienza re almeno 35 tra professori e ri- della conoscenza, e Id., L’Università in divenire, Innova- «accanimento riformistico»3 im- del sistema: la revisione della go- cercatori (40 nelle università più zione, riforme prospettive nell’ultimo decennio, Rub- bettino, Soveria Mannelli 2010. Sulle azioni promosse (in posta ai nostri atenei, impegnati vernance degli atenei, la nascita grandi): un vincolo di numerosità particolare) nel corso della XIV Legislatura, cfr. V. Marti- no, E. Valentini (a cura di), Il sistema università nella XIV in un lungo (e complesso) proces- del ricercatore a tempo determi- che ha provocato tutta una serie Legislatura. Riforme e questioni aperte, Pensa MultiMe- dia, Lecce 2007. so di modernizzazione formati- nato in regime di tenure track, di anomalie in merito alla con- 5 Dm 159/2012, Rideterminazione dei settori concorsuali, in attuazione dell’art. 15, comma 2 della legge 240/2010. va, scientifica e culturale. l’introduzione dell’abilitazione gruità scientifico-disciplinare di 6 Introdotto dal Decreto legislativo 27 gennaio 2012, n. 19, La legge 240/2010 costituisce il nazionale per la docenza (è recen- taluni accorpamenti. Allo stesso Valorizzazione dell’efficienza delle università e conse- guente introduzione di meccanismi premiali nella distri- tassello più recente di un piano te la notizia dell’avvio delle pro- modo sono stati rideterminati gli buzione di risorse pubbliche sulla base di criteri definiti ex ante anche mediante la previsione di un sistema di di rinnovamento volto a risolvere cedure per la seconda tornata di attuali settori concorsuali, al fine accreditamento periodico delle università e la valoriz- zazione della figura dei ricercatori a tempo indetermi- alcune delle criticità storiche del- valutazione per gli aspiranti com- di accorpare o sopprimere i setto- nato non confermati al primo anno di attività, a norma dell’articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 30 dicem- le nostre università: il nodo dei missari), la scomparsa delle facoltà ri privi del requisito di numerosi- bre 2010, n. 240. Sui contenuti del provvedimento cfr. A. ricercatori, l’insufficienza delle e la riduzione dei corsi di laurea. tà di 30 ordinari5. Masia, A. Lombardinilo, Università: la sfida dell’accredi- tamento, in Universitas n. 125, luglio 2012, pp. 35-38.
Universitas 127 vai al sommario 8 il trimestre la legge gelmini due anni dopo Miur, sulla base dell’analisi delle catori universitari a tempo pieno strutture e dei requisiti organiz- di svolgere attività di ricerca pres- zativi. Successivamente, saranno so un ente pubblico e ai ricercatori valutati anche il conseguimento di ruolo degli enti pubblici di ri- degli obiettivi formativi, scientifi- cerca di svolgere attività didattica ci e organizzativi dell’ateneo e il e di ricerca presso un’università. rendimento dei singoli professori. Le convenzioni potranno avere In evidenza anche le nuove di- una durata minima di un anno, sposizioni sul diritto allo studio, con possibilità di rinnovo fino a introdotte dal decreto 68 del 29 cinque anni. Con l’accordo del marzo 20127: il provvedimento, professore o del ricercatore inte- «in attuazione degli articoli 3 e 34 ressato, la convenzione determi- della Costituzione, detta norme nerà la ripartizione dell’impegno finalizzate a rimuovere gli osta- annuo e delle attività da svolgere Herrera/Thinkstock.com coli di ordine economico e sociale che limitano l’uguaglianza dei cit- 7 Decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68, Revisione della normativa di principio in materia di diritto tadini nell’accesso all’istruzione allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti, in attuazione della delega superiore e, in particolare, a con- le borse di studio scendono al di (la cui bozza di regolamento è prevista dall’articolo 5, comma 1, lettere a), secondo periodo, e d), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, e sentire ai capaci e meritevoli, an- sotto dei 100 milioni di euro, ri- ferma al Consiglio di Stato) e sul secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti al comma che se privi di mezzi, di raggiun- spetto agli oltre 125 milioni stan- nuovo sistema di formazione dei 3, lettera f), e al comma 6. Sulle innovazioni introdotte dal provvedimento cfr. A. Lombardinilo, Più merito, più gere i gradi più alti degli studi. ziati in prima battuta8. professori di scuola primaria e qualità, più risorse?, in Universitas n. 126, ottobre 2012, pp. 11-14. A tale fine, la Repubblica pro- Per quanto riguarda la sinergia secondaria (introdotto dopo ol- 8 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 maggio 2012, Riparto del Fondo di intervento muove un sistema integrato di con il mondo del lavoro, vanno tre due anni di gestazione), che integrativo tra le regioni e le province autonome per la concessione dei prestiti d’onore e l’erogazione delle strumenti e servizi per favorire segnalate le novità introdotte dal introduce l’obbligo del tirocinio borse di studio, per l’anno 2011, ai sensi dell’articolo la più ampia partecipazione agli Testo unico sull’apprendistato, formativo attivo di durata an- 16, comma 4, della legge 2 dicembre 1991, n. 390. Sui limiti delle attuali politiche per il diritto allo studio studi universitari sul territorio entrato in vigore nel novembre nuale per gli aspiranti docenti10. universitario e su alcune possibili soluzioni migliorative cfr. P. Ichino, D. Terlizzese, Facoltà di scelta. L’Università nazionale» (art. 2). Ma anche in 2011, finalizzato a fornire ai gio- Buone notizie, invece, sul versan- salvata dagli studenti. Una modesta proposta, Rizzoli, Milano 2012. questo caso le buone intenzioni vani iscritti alle università la pos- te della mobilità dei ricercatori: da 9 Dal 14 novembre è in vigore il decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, che riforma il contratto devono fare i conti con la spen- sibilità di sottoscrivere veri e pro- oggi università ed enti pubblici di di apprendistato sulla base della delega contenuta ding review: per effetto dei ta- pri contratti con le aziende, così ricerca potranno scambiarsi pro- nell’articolo 1, comma 30, della legge n. 247 del 2007 (e nell’art. 46 della legge n. 183 del 2010). Per una sintesi gli lineari approvati dal Governo da incentivare la conoscenza del fessori e ricercatori, come stabili- delle novità introdotte cfr. A. Lombardinilo, La riforma dell’apprendistato, in Universitas n. 122, dicembre 2011, Monti, le risorse a disposizione mondo del lavoro e affrettare i sce il decreto ministeriale che de- pp. 23-26. 10 Sull’argomento si rimanda ad A. Lombardinilo, La del Fondo di intervento integrati- tempi necessari per l’assunzione9. finisce la Convenzione quadro tra nuova formazione degli insegnanti, Universitas n. 120, marzo 2011, pp. 39-43. Sulle prospettive euristiche vo per la concessione dei prestiti Prematuri, invece, i giudizi sulla atenei ed enti pubblici di ricerca della nuova formazione insegnanti cfr. C. Crivellari, d’onore e per l’erogazione del- riforma del dottorato di ricerca per consentire a professori e ricer- Educazione e comparazione oggi, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2012.
Universitas 127 vai al sommario 9 il trimestre la legge gelmini due anni dopo interventi messi in cantiere dal- concorso, obbligo per i rettori di la nuova riforma dell’università, divulgare i risultati della ricerca, privi di costi aggiuntivi per le fi- scatti stipendiali dei professori nanze pubbliche11. non più automatici (ma legati al Come si diceva in apertura, si merito), la creazione di un’ana- tratta di un processo riformistico grafe dei professori e delle attivi- ispirato ai criteri della razionaliz- tà didattiche svolte, interventi di- zazione del sistema, peraltro già retti per favorire il rientro dei cer- avviato nel corso della XV Legi- velli in Italia, maggior sostegno slatura, quando fu messo a punto al diritto allo studio e all’edilizia il Patto per l’Università e la Ricer- residenziale universitaria. ca, al cui interno è contenuto il Questo piano ha ispirato la nuo- Pacchetto serietà, volto a frenare va legge di riforma del sistema talune distorsioni del sistema di- universitario, approvata non sen- venute croniche, come la prolife- za incontrare problemi legati al razione dei corsi di studio e delle nodo dei ricercatori e agli ostaco- sedi decentrate, l’elevato nume- li provocati dagli ingorghi parla- ro di crediti riconosciuti in base mentari. Inoltre si aggiungono le all’esperienza professionale, l’ac- difficoltà legate al decollo dell’e- creditamento incontrollato di sercizio di valutazione quinquen- nuove università telematiche, lo nale della ricerca avviato dall’An- stop imposto al rilascio di lauree vur (Vqr 2004-2008) e alle pro- honoris causa, la coriandolizza- cedure (complesse) relative allo zione dei corsi di studio12. svolgimento della prima tornata La legge 240/2010 è dunque l’ul- iStockphoto/Thinkstock.com timo tassello di un lungo pro- 11 Sulle prospettive di rinnovamento del sistema nella fase di applicazione della riforma Gelmini cfr. G. Vittadi- gramma di rinnovamento, pro- ni, L’Università possibile. Note a margine della riforma, Guerini e Associati, Milano 2012; A. Arcari, G. Grasso (a seguito nella XVI legislatura con cura di), Ripensare l’Università, Giuffrè, Milano 2011; R. Calvano, La legge e l’Università pubblica. I principi co- la conversione in legge del decre- stituzionali e il riassetto dell’Università italiana, Jovene presso l’ente o l’ateneo di destina- diali. Senza, comunque, nessun to legge n. 180 del 2008 (legge Editore, Napoli 2012. 12 Sui contenuti del Pacchetto serietà cfr. A. Lombardi- zione, con particolare riferimento aggravio di spese per l’erario. 1/2009), che stabilisce tutta una nilo, Università: la sfida del cambiamento, cit., pp. 257- 279. Per un’analisi degli effetti prodotti dalla riforma agli (eventuali) impegni didattici. serie di azioni volte a rendere più del doppio livello e sulle criticità ad essa collegate cfr. M. Morcellini, N. Vittorio (a cura di), Il cantiere aperto della Sulla base di queste informazioni La legge 240/2010, il nodo delle efficienti e più trasparenti i nostri didattica. La riforma degli ordinamenti alla prova dell’in- novazione, Pensa MultiMedia, Lecce 2007. In riferimen- saranno poi definite le modalità risorse e il rischio default atenei: nuovi criteri per la com- to al campo della sociologia, cfr. A. Fasanella (a cura di), di ripartizione degli oneri stipen- Sono questi soltanto alcuni degli posizione delle commissioni di L’impatto della Riforma universitaria del 3+2 sulla forma- zione sociologica, Franco Angeli, Milano 2007.
Universitas 127 vai al sommario 10 il trimestre la legge gelmini due anni dopo per il conseguimento dell’abilita- zione scientifica nazionale: pro- cedure che hanno preso il via in uno stato di mobilitazione gene- rale, sollevando un acceso dibat- tito sui criteri utilizzati per l’indi- viduazione delle riviste scientifi- che più accreditate e per la defi- nizione dei criteri di valutazione iStockphoto/Thinkstock.com bibliometrici. È opportuno comunque ricordare che l’abilitazione scientifica, una volta conseguita, non dà alcun di- ritto di accesso ai gradi universitari, Situazione che non è certamen- La Crui aveva espresso «viva preoc- d’Europa rispetto alla popolazio- e che l’attuale contrazione finan- te migliorata con gli ultimi prov- cupazione per la perdurante as- ne. Con l’approvazione del taglio ziaria del sistema non lascia spera- vedimenti adottati dal governo senza di qualunque risorsa fina- le università italiane statali e non re in nuove tornate concorsuali che tecnico guidato da Mario Mon- lizzata al sostegno del sistema statali «non sarebbero in grado possano soddisfare l’elevato nume- ti. Eppure i primi segnali del suo universitario. Si deve constatare di far fronte alla situazione». ro di aspiranti professori. mandato si erano rivelati inco- una oggettiva contraddizione Una prospettiva che si è purtrop- A ben vedere, è proprio il taglio raggianti: nella seduta del 20 giu- tra la volontà di avviare una fase po concretizzata con l’approva- delle risorse il problema più gra- gno 2012, la Crui aveva espresso di crescita da un lato, specie a fa- zione della legge di stabilità. Il si- ve da affrontare per un’istituzio- apprezzamento per la volontà di vore delle giovani generazioni, e gnificativo taglio dell’Ffo rispet- ne che dovrebbe correre al passo puntare sulla crescita come ele- la mancanza di seri investimenti to al 2012 determina infatti una dell’Europa in termini di qualità mento imprescindibile per il su- sulle università che di tale cresci- dell’offerta formativa, mobilità peramento della crisi. ta costituiscono l’asse portante e 13 Per un confronto tra la realtà accademica italiana e i principali sistemi universitari europei cfr. A. L. Trom- del capitale umano, prospettive L’annunciato decreto legge per indispensabile dall’altro». betti, A. Stanchi, L’università italiana e l’Europa, Rub- bettino, Soveria Mannelli 2010. Per una rivalutazione occupazionali, valorizzazione del la crescita del Paese introduceva, I numeri parlano chiaro: gli ate- complessiva della qualità dei nostri atenei rispetto allo scenario europeo cfr. M. Regini, Malata e denigrata. merito, investimenti sull’attività «seppure in maniera ancora trop- nei sono stati sottoposti, a parti- L’università italiana a confronto con l’Europa, Donzelli, di ricerca, applicata o di base13. po timida», misure volte ad age- re dal 2009, a una riduzione del Roma 2009. Per un inquadramento pedagogico dell’a- zione formativa universitaria cfr. E. M. Bruni, C. Crivel- Il problema delle risorse si è acui- volare e a coordinare la ricerca Fondo di finanziamento ordina- lari, La formazione universitaria nell’Europa della cono- scenza, Aracne, Roma 2008. Sugli effetti socioculturali to nell’attuale fase di applicazio- d’impresa mediante gli strumenti rio del 7,2%; l’organico dei do- delle riforme attuate nei nostri atenei cfr. M. Morcellini, V. Martino, Contro il declino dell’Università. Appunti e ne della riforma universitaria, in del credito d’imposta e dell’am- centi e dei ricercatori è sceso da idee per una comunità che cambia, Il Sole 24 Ore, Mi- lano 2005; R. Moscati, M. Regini, M. Rostan (a cura di), termini soprattutto di gestione pliamento delle competenze del 64 a 54 mila unità, arrivando a Torri d’avorio in frantumi? Dove vanno le università contabile e programmazione Miur nell’ambito della ricerca in- costituire una delle forze-ricerca europee, Il Mulino, Bologna 2010, e R. Moscati (a cura di), Come e perché cambiano le università in Italia e in economico-finanziaria. dustriale. proporzionalmente più basse Europa. Nuove politiche dell’istruzione superiore e resi- stenza al cambiamento, Liguori, Napoli 2010.
Universitas 127 vai al sommario 11 il trimestre la legge gelmini due anni dopo situazione che non ha precedenti che hanno gli incentivi premiali, Contro il declino dell’università: ziamento ordinario 2013, condivi- nella storia dell’università italia- si tratta di situazioni penalizzan- la voce degli organi di dendo perciò le medesime istanze na: per la prima volta le risorse ti sul piano del reclutamento, dal rappresentanza poste a contenuto della mozione statali erogate agli atenei non momento che la riforma impedi- Lo stop alle assunzioni e l’allar- Crui del 25 ottobre 2012»16. saranno sufficienti a coprire le sce agli atenei che abbiano supe- me indebitamento sono soltanto Nel richiedere (invano) al Gover- spese fisse per i costi di personale, rato il tetto dell’80% di ampliare due delle incognite che gravano no di scongiurare il taglio e di riducendo (e di molto) gli spazi gli organici14. sul nostro sistema universitario, riassestare così l’Ffo 2013 sullo destinati allo sviluppo, alla ricer- Con il taglio che si profila per il costretto a fare i conti con risorse stesso livello del 2012, il Cun ha ca, al turnover. 2013, saranno così 32 gli atenei sempre più ridotte e con un’incer- denunciato gli effetti negativi di Una situazione di difficile solu- destinati a superare il rapporto tezza politica che non facilita la questa (non inopinata) contrazio- zione, che la dote aggiuntiva di entrate stabili/costi fissi. La salute definizione di indirizzi program- ne delle risorse, destinata a gene- 100 milioni non contribuisce a finanziaria degli atenei è misura- matici a lunga scadenza, come pa- rare nel sistema «una situazione risolvere, e che comunque sta- bile anche analizzando il rappor- ventato dagli organi di rappresen- di crisi irreversibile, condizionan- bilizza il taglio dell’Ffo su una to tra le spese di ammortamento tanza del sistema universitario. do negativamente la capacità de- percentuale che si aggira intor- e le entrate stabili depurate delle A partire dal Cun, che nella mo- gli atenei di attivare processi di ri- no al 4,3%. Numeri preoccupan- spese di personale e fitti passivi: zione del 7 novembre 2012 ha organizzazione e di gestione del- ti, che hanno spinto il ministro anche in questo caso, lo sbarra- giudicato «particolarmente al- le proprie risorse, anche umane, a Francesco Profumo a parlare di mento imposto dal decreto at- larmante la previsione di un’ul- fronte di spese fisse non riducibili «rischio default» e il presidente tuativo della legge (al 15%) pone teriore riduzione di 400 milioni di nel breve termine, fino a metter- della Crui, Marco Mancini, a de- fuori norma altri cinque atenei15. euro a carico del Fondo di finan- ne a rischio le prospettive di fun- nunciare «l’incredibile mancanza zionamento e sviluppo». di sensibilità di Governo e Parla- Concretizzatosi il taglio dei 400 mento». milioni, a sua volta la Crui ha de- La situazione finanziaria di alcuni nunciato, nella mozione del 22 atenei è già molto grave. Tra gli dicembre 2012, «le gravissime e indicatori di sofferenza in grado irresponsabili scelte del Governo di evidenziare il dissesto in cui e del Parlamento contenute nel gravano le nostre università vi è il 14 Nella parte attuata dal D. lgs. 49/2012 (art. 5, com- rapporto tra le entrate stabili e le ma,6), Disciplina per la programmazione, il monito- spese di personale: in alcuni ate- raggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega nei meridionali le buste paga del prevista dall’articolo 5, comma 1, della legge 30 dicem- bre 2010, n. 240 e per il raggiungimento degli obiettivi 2011 hanno drenato oltre l’85% previsti dal comma 1, lettere b) e c), secondo i principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4, lettere delle entrate stabili, mentre in b), c), d), e) ed f) e al comma 5. Herrera/Thinkstock.com 15 Cfr. G. Trovati, Atenei, fondi sotto i costi di personale, altri 10 atenei tale rapporto su- in “Il Sole 24 Ore”, 20 dicembre 2012, p. 8. pera l’80%. Senza contare il peso 16 Il parere del Consiglio è disponibile sul sito www.cun. it, sezione “Pareri, mozioni e raccomandazioni”.
Universitas 127 vai al sommario 12 il trimestre la legge gelmini due anni dopo titivamente al programma inter- sitario. Un impoverimento che nazionale Horizon 2020. non è soltanto economico, ma La previsione della Crui è che le anche (e soprattutto) culturale, università saranno in grado di as- anche in considerazione del fatto sicurare le spese del solo persona- che sono mancate «prese di po- le in servizio, costrette come sa- sizione decise dinanzi ai ripetuti ranno alla riduzione di non meno attacchi al sistema»18, perpetrati del 20-25% dei servizi essenziali in particolare dagli organi di in- per il funzionamento, con rica- formazione e dalla politica. dute dirette sul funzionamento Di qui la necessità di restituire delle strutture, sull’offerta for- agli organi di rappresentanza del mativa, sulle immatricolazioni, sistema il ruolo di vigilanza attiva sul diritto allo studio. e di contrasto alle azioni di depo- Per queste ragioni la Crui ritiene tenziamento scientifico degli ate- necessario promuovere «un di- nei, chiamati a riportare lo stu- battito sulle nuove scelte per il dente al centro della loro azione futuro del sistema con tutti gli in- formativa. E per riuscire in questa iStockphoto/Thinkstock.com terlocutori coinvolti, a comincia- missione, «occorre tener conto re dagli studenti e dalle famiglie, anzitutto della nuova qualità del in vista di un’assemblea aperta progetto culturale e sociale di cui da tenersi prima delle elezioni l’università rappresenta oggi la ddl di stabilità», sottolineando fossamento del sistema univer- politiche per rilanciare un’idea naturale depositaria nel paese»19. che esse risultano perfettamente sitario nazionale, statale e non diversa di università nel Paese». coerenti con «il piano di destrut- statale» (che si misura nel taglio A sua volta l’Interconferenza dei turazione del sistema avviato con del 12% delle risorse pubbliche Presidi indica nell’incentivazio- le leggi 133/2008 e 126/2008 nella nel triennio), la Crui ha annun- ne della prospettiva europea, 17 Il documento è consultabile sulla home page del sito della Conferenza dei Rettori. legislatura appena conclusasi, a ciato non solo l’impossibilità, per nella promozione della qualità 18 Questo il parere di Mario Morcellini illustrato nel corso del citato convegno promosso dalla Conferenza dei pre- carico di un sistema universitario gli atenei, di avviare alla ricerca i formativa e nella valorizzazione sidi delle facoltà di Ingegneria presso la Sapienza Uni- versità di Roma il 12 dicembre 2012. notoriamente e pesantemente giovani meritevoli e di sostenere del ruolo degli organi di rappre- 19 M. Morcellini, V. Martino, Contro il declino dell’univer- sottofinanziato rispetto alle altre il piano triennale inviato al Miur, sentanza del sistema le tre strade sità, cit., p. 6. Sulla valenza sociale dell’azione formativa svolta dalle Università cfr. E. Morin, La testa ben fatta. realtà internazionali»17. ma anche l’assenza delle condi- maestre per rilanciare il ruolo so- Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Raf- faello Cortina, Milano 2000, pp. 65-75; J. Derrida, A. Ro- Nell’annunciare la fuoriuscita zioni necessarie per rispettare le cioculturale degli atenei. vatti, L’Università senza condizione, Raffaello Cortina, Milano 2002; Z. Bauman, La società individualizzata, Il dell’università italiana dai para- scadenze indicate dall’Anvur re- Questi gli ingredienti necessari Mulino, Bologna 2001, pp. 157-176. Sulla missione so- ciale dell’università sono preziose le considerazioni di F. metri europei e nel respingere «il lative alla valutazione della di- per porre un freno all’impoveri- Ferrarotti, L’università ieri, oggi… e domani?, in I. Cecca- disegno politico che porta all’af- dattica e per partecipare compe- mento del nostro sistema univer- rini, P. G. Palla, Perché l’Università. Riflessioni sull’etica del sapere, Edimond, Città di Castello 2007, pp. 227-231.
Universitas 127 vai al sommario 13 il trimestre la legge gelmini due anni dopo I nuovi statuti e la “ La semplificazione non è stata ancora riorganizzazione dipartimentale raggiunta: si generano sovrapposizioni e confusione, e talora le strutture di raccordo ” Cristina Coccimiglio ed Elena Valentini, Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale, Sapienza Università di Roma1 non sono state create U no dei livelli di intervento della re- maggio 1989, istitutiva dell’allora Murst, gli visione degli statuti e in particolare statuti universitari erano di origine statale. della governance2 riguarda il fun- Con la nuova legge agli atenei vengono rico- zionamento e le caratteristiche delle nosciuti specifica personalità giuridica, auto- strutture responsabili per le attività nomia didattico-scientifica, organizzativa, fi- didattiche: «Si tratta, se non del cuore del dise- nanziaria e contabile e la facoltà di elaborare gno di riassetto della governance, del suo aspet- ordinamenti con regolamenti propri4. to a maggiore valenza esterna e potenzialmen- te destinato ad avere effetti molto rilevanti sulla 1 L’articolo è frutto di un percorso di riflessione e stesura condiviso nell’ambito del quale Cristina Coccimiglio, assegnista di ricerca sul tema “Innovazione cultu- funzionalità dell’università italiana»3. rale e nuove politiche per gli stakeholders dell’università”, è autrice del primo paragrafo e Elena Valentini, responsabile scientifico del progetto di ateneo “Im- È prematuro valutare queste conseguenze, patto della Riforma Gelmini: monitoraggio e analisi dei processi di attuazione e tuttavia, a partire da una panoramica gene- punti di vista degli stakeholders del sistema universitario” ha scritto il secondo. 2 Roberta Calvano in La legge e l’università pubblica. I principi costituzionali e il rale sul processo di revisione statutaria, una riassetto dell’università italiana, Jovene editore, Napoli 2012 – rinviando a Fran- cesco Merloni, Il rettore nell’assetto di governo delle università italiane, in Diritto preliminare analisi di alcuni adempimenti e Pubblico n. 3/2010) – sottolinea che il termine è scorretto e sarebbe più appro- priato parlare di government, sebbene governance sia ormai di uso comune. Si innovazioni attraverso i quali gli atenei han- rinvia al volume di R. Calvano per un’analisi critica del testo della Legge 240/10. 3 Cfr. A. Amendola, Statuti e nuova governance degli atenei, in “Meno di Zero”, no concretamente dato attuazione al detta- anno II, n. 6, luglio-settembre 2011, p. 4. Tradizionalmente vengono distinti due li- to normativo rispetto alle strutture diparti- velli di governance: il primo si riferisce alle funzioni e alla struttura degli organi di governo degli atenei (Rettore, Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione mentali consente di aggiungere un tassello a ecc.), il secondo al funzionamento delle strutture che si occupano della didattica e della ricerca. Adalgiso Amendola richiama un preliminare livello disciplinato e un’indispensabile attività di monitoraggio e riformato dalla Legge 240/10, ossia il «governo del “sistema universitario” nel suo complesso e in particolare dei rapporti tra Ministero, atenei, strutture per la valu- valutazione delle politiche riformistiche. tazione, singoli atenei e organi dell’autonomia universitaria» (Ivi, p. 1). 4 Da più parti è stato tuttavia rilevato un modello verticistico cui la normativa orien- Fino all’approvazione della Legge 168 del 9 ta la riorganizzazione della governance con un conseguente ritorno al centralismo. Herrera/Thinkstock.com
Universitas 127 vai al sommario 14 il trimestre la legge gelmini due anni dopo verso una delibera adottata dalla Gli ultimi articoli sono riservati a maggioranza dei 3/5 dei membri disposizioni transitorie e comuni, degli organi competenti o a mag- collegate ad esempio alla durata gioranza assoluta, a seconda che dei mandati. Rispetto al passato, fossero in discussione, rispettiva- si rileva una più spiccata tenden- mente, i rilievi di legittimità o le za, da parte degli atenei, a quali- osservazioni di merito6. ficare se stessi innanzitutto come In assenza di richiesta motivata «luogo di produzione di cono- di riesame da parte del Ministro scenza fondato sul legame inscin- competente o dopo le eventua- dibile tra ricerca e didattica». li revisioni apportate seguendo Centralità assume anche l’aspet- le indicazioni del Tavolo tecnico, to dell’internazionalizzazione 9 tutti gli statuti delle università come obiettivo strategico, in coe- statali sono entrati in vigore. renza con gli impegni indicati Dall’analisi di quelli adottati da- nei trattati dell’Unione Europea, gli atenei statali aderenti alla che vanno nella direzione di un Crui prima della riforma Gelmini, più forte legame con il contesto emerge che essi erano strutturati sociale e produttivo dei rispettivi iStockphoto/Thinkstock.com in un numero di articoli compresi territori. tra cinquanta e ottanta7. Il confronto con le attuali e rifor- 5 I primi atenei statali a completare il procedimento di revisione dello statuto sono state l’Università di Venezia mate carte statuarie8 mostra una “Ca’ Foscari”, il cui statuto è stato approvato nel marzo 2011, e l’Università degli Studi “Magna Graecia” di La Legge 240/10 ha previsto la Il Miur ha costituito un Tavolo lunghezza media e una struttura Catanzaro con decreto rettorale del 4 luglio 2011 revisione degli statuti entro sei tecnico con il compito di produr- analoghe: è mantenuta la suddi- pubblicato in GU n. 160 del 12 settembre 2011. Anche la Sapienza ha approvato lo Statuto prima dell’approvazione mesi dall’entrata in vigore della re osservazioni e richieste di mo- visione in titoli, varia l’ordine in della Legge 240, con decreto rettorale del 4 agosto 2010 pubblicato in GU n. 188 del 13 agosto 2010. Ha legge medesima, affidandola a difica per garantire il recepimen- cui vengono trattate le disposi- successivamente avviato un’ulteriore processo di revisione che si è concluso recentemente con l’approvazione commissioni designate dai pre- to delle novità introdotte dalla ri- zioni relative alle attività didat- avvenuta il 29 ottobre 2012, e in vigore dall’8 novembre 2012, data di pubblicazione sulla GU n. 261. cedenti organi di governo uni- forma, esercitando così il control- tiche, agli organi di governo, al 6 Cfr. AA.VV., La revisione degli statuti universitari, in versitari. Alla fine di luglio 2011, lo di legittimità e merito previsto personale e all’organizzazione Universitas, n. 124. e G. Paruto, Gli statuti dell’autonomia universitaria, Cacucci, Bari 2011. scaduto il primo termine imposto dall’art 6 della Legge 168/89. tecnico-amministrativa ma gli 7 Sugli aspetti generali, le finalità e le caratteristiche degli statuti degli atenei italiani aderenti alla Crui, prima della dall’art. 2 della Legge 240, solo Nel rispetto dell’autonomia de- incipit restano solitamente dedi- Legge 240/10 cfr. E. D’Orsi Villani, Statuti delle università italiane e principio di autonomia, Fondazione Crui, Roma pochi atenei avevano approvato gli atenei, è stata comunque la- cati alla presentazione e ai prin- 2009. 8 L’analisi presentata in questo articolo è stata fatta a gli statuti5; la maggior parte ha sciata loro la possibilità di non cipi che ispirano l’Ateneo, alla partire dal confronto sinottico tra gli Statuti disponibile usufruito della proroga concessa conformarsi ai rilievi ministeriali, deontologia e alle libertà acca- all’indirizzo http://www.crui.it. 9 Più esplicitamente questo aspetto si rileva ad esempio fino a ottobre 2011. esprimendo tale volontà attra- demiche. negli statuti delle Università di Catanzaro, Firenze e Palermo.
Universitas 127 vai al sommario 15 il trimestre la legge gelmini due anni dopo to essere necessariamente di tipo La riorganizzazione dipartimen- elettivo poiché, laddove il legi- tale: i diversi volti del rapporto slatore ha voluto parlare di elet- tra didattica e ricerca tività, l’ha fatto espressamente L’organizzazione interna degli come nel caso del Senato Acca- atenei è di fatto orientata verso demico. Su tale questione, il Miur un processo di dipartimentalizza- sta attendendo gli esiti del pare- zione13: istituti con il Dpr 382/80 re del Consiglio di Stato, a segui- con il ruolo di promuovere e co- to dei pronunciamenti del Tar. ordinare le attività di ricerca14, i Negli statuti è stata recepita la 10 La Legge 168/89 rimetteva agli statuti la definizione di durata del mandato rettorale una composizione dei Senati Accademici e dei Consigli di Amministrazione rappresentative ma la L. 240/10, abro- per sei anni (non accademici) ma gandone le disposizioni, compie scelte diverse da quelle Wavebreak Media/Thinkstock.com del legislatore del 1989 «in materia di autogoverno, ma è ancora aperto e controverso il anche dal punto di vista strutturale, ovvero della tecnica dibattito sulle proroghe previste normativa utilizzata». Cfr. R. Calvano, L’autonomia uni- versitaria stretta tra legislatore e giudici amministrativi, dalla Legge 240. in “Rivista AIC” 4/2012, p. 2. Sul tema dell’autonomia statutaria cfr. anche C. Pinelli, L’autonomia universitaria: Un altro tema di rilievo nei nuo- libertà della scienza e valutazione dell’attività scientifica, in “Rivista AIC”, 3/2011. Diversi sono stati i nodi maggior- na le prerogative del Senato Ac- vi statuti su cui ha vigilato il Ta- 11 Cfr. art. 2 della L. 240 comma 1 lettere h, i, l, m, numero componenti e modalità di designazione del consiglio di mente discussi tra gli stakeholder cademico e riserva al Consiglio volo tecnico è stato quello della amministrazione. 12 Il numero dei componenti viene ridimensionato e la no- del sistema universitario, sia negli di Amministrazione 10 oltre ai rappresentanza studentesca ne- vità è che i soggetti che ne fanno parte potranno anche essere designati e scelti tra candidature individuate «an- atenei, sia nell’ambito del Tavolo compiti gestionali e amministra- gli organi collegiali: il dettato che mediante avvisi pubblici» tra personalità in possesso di comprovata esperienza gestionale e professionale. Viene tecnico che ha infatti formulato tivi anche indicazioni di indiriz- normativo prevede che almeno il inoltre espressamente introdotta la necessità del rispetto osservazioni in diversi casi. Tra zo strategico, ampliando di fat- 15% dei componenti degli orga- del principio delle pari opportunità nella composizione dei rappresentanti. I membri del Senato Accademico e del questi, i rapporti tra gli organismi to i suoi poteri, anche sul fronte nismi debba essere rappresenta- Consiglio di Amministrazione per la prima volta non do- vranno rivestire incarichi di natura politica durante il man- decisionali negli atenei e l’orga- dell’intervento sulle strutture e to dagli studenti e nelle varie car- dato né essere inseriti nelle governance di altre università. 13 Michele Rosboch sottolinea che questa “dipartimenta- nizzazione dipartimentale. sull’offerta formativa. te statutarie è stato confermato lizzazione” si traduce di fatto in un “favor” dell’organiz- zazione scientifica dipartimentale poiché l’articolazio- Per quanto riguarda il primo Sulla revisione delle funzioni ri- il principio per il quale la percen- ne interna delle università è basata prima di tutto sulla dimensione scientifica e l’introduzione delle strutture aspetto, alcuni temi sui quali si è servate ai Consigli di Amministra- tuale indicata debba essere arro- di raccordo va nella direzione di «correggere e indiriz- zare, anche a beneficio della didattica e dei servizi agli concentrato il dibattito – peraltro zione e sulle modalità di scelta e tondata per eccesso. studenti, tale favor dell’organizzazione scientifica dipar- timentale». Cfr. M. Rosboch, Autonomia universitaria e in continuità con quanto avvenu- designazione dei componenti si Prendiamo a questo punto in organizzazione didattica, in G. Vittadini, L’Università pos- sibile. Note a margine della riforma, Guerini e Associati, to anche prima dell’approvazio- sono concentrati gran parte dei esame nel dettaglio la questione Milano 2012, p. 69. 14 In base all’art. 82, c. 2 del Decreto del Presidente della ne della Legge 240/10 – sono la malumori delle rappresentanze e relativa all’organizzazione di- Repubblica 382/1980 “La riforma universitaria” i dipar- composizione e le funzioni degli dei movimenti studenteschi11. partimentale che, come i prece- timenti «promuovono e coordinano le attività di ricerca nelle università ferma restando l’autonomia di ogni sin- organi decisionali e le rappresen- Secondo il Tavolo tecnico del denti temi, è stata tra i nodi og- golo docente ricercatore. Essi organizzano le strutture per la ricerca e ad essi vengono affidati, di norma, i pro- tanze studentesche. Miur, le modalità di scelta del getto di rilievo da parte del Tavo- grammi di ricerca che si svolgono nell’ambito dell’univer- sità. Le attività di consulenza e di ricerca su contratto o La Legge di riforma ridimensio- Consiglio12 non avrebbero dovu- lo tecnico. convenzione da eseguirsi all’interno delle università si svolgono, di norma, nell’ambito dei dipartimenti».
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