Fra Giorno della Memoria e Giorno del Ricordo: il patrimonio culturale ebraico e i beni degli esuli istriani, fiumani e dalmati nella Seconda ...

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Fra Giorno della Memoria e Giorno del Ricordo: il patrimonio culturale ebraico e i beni degli esuli istriani, fiumani e dalmati nella Seconda ...
Fra Giorno della Memoria e Giorno del Ricordo: il patrimonio culturale ebraico
  e i beni degli esuli istriani, fiumani e dalmati nella Seconda guerra mondiale

   I. La dispersione delle collezioni ebraiche nella Seconda guerra mondiale

                                  Elena Franchi
Fra Giorno della Memoria e Giorno del Ricordo: il patrimonio culturale ebraico e i beni degli esuli istriani, fiumani e dalmati nella Seconda ...
Woman in Gold, regia di Simon Curtis, 2015.
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Adele Bloch-Bauer e il suo ritratto.
Il film ripercorre la storia della confisca da parte dei nazisti, a Vienna,
del dipinto di Gustav Klimt Ritratto di Adele Bloch-Bauer I, e della
lunga battaglia intrapresa dalla nipote di Adele Bloch-Bauer, Maria
Altmann, contro il governo austriaco per recuperare il dipinto della
sua famiglia.
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Gustav Klimt, Ritratto di
Adele Bloch-Bauer I, olio
su tela, 138 x 138, 1907,
New York, Neue Galerie.

 La scheda del dipinto nel sito del Museo.
 https://www.neuegalerie.org/content/adel
 e-bloch-bauer-i
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Maria Altmann nel film:
“When people see the portrait of my
aunt, they see a masterpiece by one
of Austria’s finest artists. When I
see it, I see a woman who talked to
me about philosophy while I brushed
her hair and who told me off for
biting my nails”.

2006: manifesto esposto alla partenza
del dipinto di Klimt da Vienna.
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Fateful Choices: Art from the Gurlitt
                                   Trove, mostra all’Israel Museum di
                                   Gerusalemme,
                                   24 settembre 2019 - gennaio 2020.

                                   https://www.imj.org.il/en/events/naz
                                   i-looted-art-story-gurlitt-collection

Concealed Histories: Uncovering the Story of Nazi Looting, mostra presso il
Victoria and Albert Museum di Londra, 6 dicembre 2019-10 gennaio 2020.
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Alcuni degli oggetti esposti alla mostra del V&A

                                                                    Tabacchiera,
                                                                    realizzata da
                                                                    Johann Christian
                                                                    Neuber, 1780 ca.,
                                                                    Victoria and Albert
                                                                    Museum, Londra.

Manifattura Kiev, Ucraina, 1784 ca.,              Tabacchiera, 1775 ca., Victoria and
Victoria and Albert Museum, Londra.               Albert Museum, Londra.
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Il 10 settembre 1952, dopo mesi di trattative, la Claims Conference e il Governo della
Repubblica Federale di Germania, rappresentato dal Cancelliere Konrad Adenauer, firmarono
l’accordo noto come Luxembourg Agreements.

Claims Conference: Conference on Jewish Material Claims Against Germany
http://www.claimscon.org/
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https://www.lootedartcom
mission.com/Washington-
principles
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Camille Pissarro, Rue St. Honoré, après midi,
effet de pluie, 1898, Madrid, Thyssen-
Bornemisza Museum.

Nel 1939 la famiglia Cassirer era stata
costretta a cedere ai nazisti il dipinto, ora
esposto nel Museo Thyssen-Bornemisza di
Madrid. La richiesta di restituzione degli
eredi è stata rigettata in base alla legge
spagnola, per cui se un collezionista o un
museo ha acquisito l’opera “in buona fede”,
ne rimane il legittimo proprietario.
Il Cristo portacroce di Romanino era
esposto nella Pinacoteca di Brera, Milano.
Faceva parte della collezione di Federico
Gentili, cittadino italiano di religione
ebraica, rappresentante del Ministero delle
Finanze d’Italia a Parigi. Con l’occupazione
nazista di Parigi, gli eredi fuggirono negli
Stati Uniti. Le proprietà Gentili vennero
messe all’asta nel 1941.
Il dipinto è stato restituito agli eredi solo
nel 2012.
Restituzioni: principali problemi

•   Difficoltà nel rintracciare i proprietari.

•   Mancanza di documenti che attestino la proprietà del bene.

•   Difficoltà nel tracciare il percorso e le vendite degli oggetti nel corso degli anni.
    Facilità di trasportare un bene attraverso le frontiere da un paese all’altro.

•   Differenza di legislazione in proposito fra un paese e l’altro.

•   Difficoltà di accertare se un bene culturale sia stato trafugato da proprietari
    ebrei durante l’Olocausto.

•   Resistenza dei musei nello sviluppare pratiche di Provenance Research per
    individuare e accertare la provenienza lecita dell’opera.
Perché è importante restituire i beni culturali

•   Per la semplice logica che un bene trafugato deve essere restituito.

•   Perché i beni culturali trafugati alle famiglie ebree (e ai privati in genere)
    si caricano di un forte valore emotivo.

•   Spesso si tratta di oggetti tramandati da generazioni.

•   In molti casi si tratta di beni che costituiscono l’ultimo legame dei
    discendenti con la propria famiglia distrutta nell’Olocausto.
    Spesso questi oggetti sono finiti in musei di paesi diversi da quello dei
    proprietari e la famiglia non ha possibilità di rintracciarli.
Jozef Israëls, From Darkness to Light, 1871.
Il dipinto, trafugato dai nazisti nel 1933 dalla collezione dell’ebreo tedesco
Rudolf Mosse, è stato acquistato nel 1993 da un mercante d’arte di Tel Aviv,
sopravvissuto ad Auschwitz. Stern lo ha venduto a un privato che a sua volta lo
ha donato al Tel Aviv Museum of Art (TAMA), che lo restituirà ai discendenti
del proprietario.

(Karen Chernick, How a Nazi-looted painting entered an Israeli museum,
in “The Art Newspaper”, 6 gennaio 2020;
https://www.theartnewspaper.com/news/how-a-nazi-looted-painting-entered-
an-israeli-museum).
Principali organizzazioni a cui erano destinati i beni culturali

•   Führermuseum, Linz
    Il grande museo che Hitler progettava di realizzare nella città di Linz, in Austria.

•   Collezione privata di Hermann Göring

•   Ahnenerbe (eredità ancestrale)
    Organizzazione nazista il cui interesse principale era rivolto all’archeologia. Fondata da Heinrich
    Himmler, si proponeva di dimostrare la purezza della razza ariana, con l’appoggio di scienziati e
    studiosi.

•   Einsatzstab Reichsleiter Rosenberg (ERR)
    Dipartimento del Reich sotto la guida di uno dei massimi esponenti del partito nazista, Alfred
    Rosenberg. Operò principalmente in Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Intenzione iniziale:
    collezionare libri e oggetti ebraici per un futuro istituto antisemita, l’Istituto per la ricerca sulla
    questione ebraica, fondato a Francoforte nel 1940. In seguito, l’attività dell’ERR si estese a tutti i
    domini dell’arte, procedendo a vere e proprie razzie di collezioni d’arte e mobili.
    Rosenberg e Göring entreranno in contrasto per la guida e il controllo dell’ERR.
- Führermuseum, Linz
                  - Collezione privata di Hermann Göring

Hitler e Göring (e le grandi
organizzazioni), attraverso i
propri emissari, sceglievano le
opere d’arte per le proprie
collezioni. Gli oggetti
rimanenti venivano immessi
sul mercato dell’arte. Le opere
di “arte degenerata” venivano
utilizzate come merce di
scambio per acquistare le più
opportune opere dei maestri
antichi. Le opere finivano nel
mercato internazionale
dell’arte soprattutto attraverso
la Svizzera.

                                   Hitler e Göring davanti alla Falconiera di Hans Makart, 1938.
                                   Il dipinto oggi si trova nella Neue Pinakothek di Monaco di
                                   Baviera.
Hitler raccoglieva le foto dei dipinti destinati a
Linz in album fotografici.

   Hildebrand Gurlitt(al centro), uno dei principali agenti di
   Hitler.
Lost Art Database.
Banca dati della German Lost Art
Foundation per le opere trafugate in epoca
nazista soprattutto in Germania.
In gran parte dedicata ai beni delle famiglie
ebree, ma non solo.
Presenta la sezione Gurlitt Art Trove.
                                                La German Lost Art Foundation, istituita dal Governo
http://www.lostart.de/                          tedesco nel 2015, ha appena aperto a Berlino un Help-
                                                Desk per fornire consulenza storica e legale nell’ambito
                                                delle restituzioni di beni culturali trafugati durante il
                                                nazismo.
Jean-Marc Dreyfus, Le Catalogue Goering, Paris, Flammarion, 2015.
A destra, pagina manoscritta del catalogo.
Interno del castello di Carinhall di
Göring, a nord-est di Berlino.
Dopo aver fatto evacuare le opere d’arte,
il castello fu fatto saltare per ordine dello
stesso Göring nell’aprile del 1945, per
evitare che cadesse nelle mani
dell’Armata Rossa.
Hermann Wilhelm Göring al processo di Norimberga.
(Universal History Archive / UIG).
Ahnenerbe (eredità ancestrale)
Rivista Germanien, organo ufficiale
dell’Ahnenerbe dal 1934 al 1945.
Einsatzstab Reichsleiter Rosenberg (ERR)

       Alfred Rosenberg al processo di Norimberga.
       www.errproject.org
Mappa con l’attività dell’ERR nei paesi occupati.
ERR Archival Guide.
https://www.errproject.org/guide.php
Deposito ERR a Jeu de Paume, Parigi, novembre 1943.

                                                      In primo piano L’Age d’Airain di Auguste
                                                      Rodin, dalla collezione di Paul Rosenberg.
Parigi. Si scaricano gli oggetti trafugati da
personale dell’ERR durante la Möbel-Aktion.

         Registrazione degli oggetti trafugati
         durante la Möbel-Aktion.
Parigi. Sistemazione degli oggetti trafugati da appartamenti di famiglie ebree nell’ambito della
Möbel-Aktion, prima della loro partenza per la Germania.
Parigi. Arredi trafugati nell’ambito della Möbel-Aktion, organizzati come piccoli
soggiorni separati, in uno dei principali depositi della Möbel-Aktion, probabilmente
ad Austerlitz.
L’album che documenta l’attività della
Möbel-Aktion è stato inserito nel progetto
dell’artista tedesca Maria Eichhorn,
nell’ambito di documenta 14 a Kassel.

Maria Eichhorn, Unlawfully Acquired
Books from Jewish Ownership, 2017.
“E là sotto, nel magazzino Austerlitz-Tolbiac, a
partire dal 1942 è venuto accumulandosi tutto
ciò che la nostra civiltà ha prodotto per rendere
più bella l’esistenza o per semplice uso
domestico, a cominciare dai cassettoni Luigi
XVI, dalle porcellane di Meißen, dai tappeti
persiani e da intere biblioteche per arrivare fino
all’ultima saliera e pepaiola. [...]
Gli oggetti di maggior valore, come è naturale,
non furono mandati a casaccio nelle città
bombardate; dove siano finiti, oggi, non
interessa più a nessuno, e, del resto, l’intera
storia è sepolta, nel vero e proprio senso del
termine [...]”.

Winfried Georg Sebald, Austerlitz, (2001),
Milano, Adelphi, 2002, p. 305.
E. De Waal, Un’eredità di avorio e
ambra, Milano, Bollati Boringhieri,
2012.
                                      S. Goodman, L’Orologio di Orfeo, Milano,
                                      Electa, 2015.
https://www.errproject.org/j
eudepaume/card_advanced_
search.php
Inventari ERR pubblicati nel sito ERR Project. A destra inventario della Möbel-Aktion.

https://www.errproject.org/jeudepaume/
Sito Rose-Valland
Musées Nationaux Récupération (MNR).

Banca dati relativa a opere d’arte
trafugate durante la Seconda guerra mondiale e recuperate in Germania.
Sono state affidate ai musei francesi perché di probabile provenienza francese.

http://www2.culture.gouv.fr/documentation/mnr/MnR-pres.htm
Il sito Rose Valland - MNR presenta una
ricca documentazione storica con
interessanti foto d’epoca.

www.culture.gouv.fr/documentation/mn
r/MnR-pres.htm
Il castello di Neuschwanstein, 1945
(Archives of American Art,
Smithsonian Institution).
Importante deposito delle opere
trafugate dall’ERR.
Castello di Neuschwenstein. Arredi appartenenti
                                                alle famiglie Seligmann e Weil-Picard.

Castello di Neuschwenstein. Oggetti artistici
vari, con orologi dalla collezione Levy-
Hermanos, vasi in maiolica della collezione
Stern, busto italiano dalla collezione
Seligmann.
Castello di Neuschwenstein. Dipinti
trafugati esposti in occasione dell’arrivo
di Alfred Rosenberg, 28 luglio 1942.
Rose Valland, protagonista del
recupero delle opere d’arte
trafugate in Francia.
                                 Salle des Martyrs a Jeu de Paume, 1940 (Archivio del
                                 Ministero degli Esteri francese).
Collecting Points alleati

•   Nel dopoguerra il destino delle opere ricoverate nei depositi tedeschi fu diverso
    a seconda della zona di occupazione in cui si trovavano, inglese, americana o
    sovietica. Dopo lunghe discussioni, Usa e Gran Bretagna decisero di restituire le
    opere ai paesi da cui provenivano, mentre l’Unione Sovietica adottò una politica
    diversa.

•    Nelle zone di occupazione americana e britannica operava la MFAA
    (Monuments, Fine Arts and Archives Subcommission: i Monuments Men).

•   Nella zona di occupazione americana c’erano più di 1400 depositi tedeschi.
    Le opere e gli oggetti vennero raccolti in tre depositi, i Collecting Points:
     - Monaco di Baviera (opere d’arte destinate al Museo di Linz e alla collezione
       di Göring);
     - Wiesbaden (opere tedesche dei musei nazionali);
     - Offenbach (archivi e libri).
Il Collecting Point di Monaco di Baviera, 1946
(foto Herbert List).

https://pro.magnumphotos.com/image/NN11452264.html
https://pro.magnumphotos.com/image/NN11452259.html
Banca dati di biblioteche saccheggiate in
                                      Francia.
                                      http://www.memorialdelashoah.org/upload
                                      /minisites/bibliotheques_spoliees/

Collecting Point di Offenbach,
libri e documenti provenienti da
biblioteche e archivi saccheggiati.
Italia

1938: Leggi razziali.
Serie di provvedimenti (decreti, circolari, ecc.) antiebraici emanati dal
fascismo. Si trattava generalmente di atti di “estromissione” relativi a tutti
gli ambiti della vita sociale.
REGIO DECRETO-LEGGE 17 novembre 1938-XVII, n. 1728
                      Provvedimenti per la difesa della razza italiana

   […]
CAPO II
DEGLI APPARTENENTI ALLA RAZZA EBRAICA

Art. 8
     Agli effetti di legge:
     a) è di razza ebraica colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se appartenga a
     religione diversa da quella ebraica;
     b) è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori di cui uno di razza ebraica e l'altro di
     nazionalità straniera;
     c) è considerato di razza ebraica colui che è nato da madre di razza ebraica qualora sia ignoto il
     padre;
     d) è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da genitori di nazionalità italiana, di
     cui uno solo di razza ebraica, appartenga alla religione ebraica, o sia, comunque, iscritto ad una
     comunità israelitica, ovvero abbia fatto, in qualsiasi altro modo, manifestazioni di ebraismo.
     Non è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori di nazionalità italiana, di cui uno
     solo di razza ebraica, che, alla data del 1º ottobre 1938-XVI, apparteneva a religione diversa da
     quella ebraica.
[...]
Art. 14

Il Ministro per l'interno, sulla documentata istanza degli interessati, può, caso per caso, dichiarare
non applicabili le disposizioni dell'art. 10, nonché dell'art. 13, lett. h):

a) ai componenti le famiglie dei caduti nelle guerre libica, mondiale, etiopica e spagnola e dei caduti per la causa fascista;

b) a coloro che si trovino in una delle seguenti condizioni:

     1) mutilati, invalidi, feriti, volontari di guerra o decorati al valore nelle guerre libica, mondiale, etiopica, spagnola;

    2) combattenti nelle guerre libica, mondiale, etiopica, spagnola, che abbiano conseguito almeno la croce al merito di
       guerra;

    3) mutilati, invalidi, feriti della causa fascista;

    4) iscritti al Partito Nazionale Fascista negli anni 1919-20-21-22 e nel secondo semestre del 1924;

    5) legionari fiumani;

    6) abbiano acquisito eccezionali benemerenze, da valutarsi a termini dell'art. 16.

Nei casi preveduti alla lett. b), il beneficio può essere esteso ai componenti la famiglia delle persone ivi elencate, anche se
     queste siano premorte.
LEGGE 13 luglio 1939-XVII, n. 1024
          Norme integrative del R. decreto-legge 17 novembre 1938-XVII, n. 1728,
                             sulla difesa della razza italiana

[...]
Art. 1
      Fermo restando il disposto degli articoli 8 e 26 del Regio decreto-legge 17 novembre 1938-XVII, n.
      1728; convertito nella legge 5 gennaio 1939-XVII, n. 274, è facoltà del Ministro per l'interno di
      dichiarare, su conforme parere della Commissione di cui all'art. 2, la non appartenenza alla razza
      ebraica anche in difformità delle risultanze degli atti dello stato civile.

[...]
Art. 3
      La Commissione ha sede presso il Ministero dell'interno, ed ha facoltà di chiamare a deporre
      qualsiasi persona sia da essa ritenuta utile ai fini dell'istruttoria; può, inoltre, compiere tutte le
      altre indagini del caso, valendosi, ove d'uopo, anche dell'opera dei pubblici uffici.
      Tutti i pubblici uffici sono tenuti a corrispondere alle richieste della Commissione.
       [...]
      Il parere della Commissione è motivato.
      Il parere e tutti gli altri atti della Commissione hanno carattere segreto e di essi non può essere
      rilasciata copia a chicchessia e per nessuna ragione.
[...]
“Discriminazione”: il processo di “discriminazione” prevedeva un’applicazione meno rigida della
    normativa antiebraica. Veniva attivato su richiesta dell’interessato e poteva essere esteso agli
    ascendenti e discendenti fino al secondo grado compreso. Si applicava ai parenti dei caduti in
    guerra o per la causa fascista; a quei nuclei familiari in cui un componente avesse acquisito
    benemerenze di ordine bellico (es. volontario, ferito, decorato) o politico (es. iscrizione al PNF
    prima del 1923) o di altro “eccezionale” tipo.

“Arianizzazione”: in base alla Legge 13 luglio 1939-XVII, n. 1024, il Ministero per l’Interno poteva
    dichiarare, su conforme parere di apposita Commissione, la non appartenenza alla razza ebraica
    anche in contrasto con quanto dichiarato negli atti dello stato civile.
    All’ebreo “arianizzato” non venivano applicati vari divieti previsti dalle leggi razziali.
Fondazione Centro di
                                 Documentazione Ebraica
                                 Contemporanea
                                 http://www.cdec.it/
                                 http://www.cdec.it/home2_
                                 2.asp?idtesto=185&idtesto1=
                                 558&son=1&figlio=877&level
                                 =2

http://www.michelesarfatti.it/
Corriere della Sera, 18 settembre 1998.

La “Commissione per la ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato in Italia le attività
di acquisizione dei beni dei cittadini ebrei da parte di organismi pubblici e privati” venne
istituita con DPCM 1° dicembre 1998 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sotto la
presidenza dell’on. Tina Anselmi, da cui “Commissione Anselmi”.

Il Rapporto generale della Commissione (2001) è scaricabile da:
https://web.archive.org/web/20190331192831/http://presidenza.governo.it/DICA/7_ARCHI
VIO_STORICO/beni_ebraici/index.html
Organismi specifici consultati per le ricerche relative
                alla spoliazione dei beni culturali:

- Commissione interministeriale per il recupero delle opere d’arte
 (Archivio Siviero).

- Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico
 (oggi: Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale).

   http://www.carabinieri.it/cittadin
   o/tutela/patrimonio-culturale/la-
   banca-dati-tpc
Banca dati Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Ricerca: Codice pratica: 17336%.
Questa ricerca corrisponde ai beni trafugati durante la Seconda guerra mondiale.
Pubblicato nel 1995, il testo è una
buona base di partenza, ma non è
completamente affidabile in quanto,
ovviamente, non aggiornato. Varie
opere sono state recuperate nel
frattempo e molte altre, sempre
trafugate durante la Seconda guerra
mondiale, non erano state inserite
nella pubblicazione.
•   Sequestro: ha lo scopo di garantire la conservazione e l’indisponibilità di determinati beni
    per un determinato periodo (es. il tempo necessario alla soluzione di una controversia).
    I beni vengono affidati a un “sequestratario” affinché siano custoditi e quindi restituiti a chi
    risulterà vincitore della controversia.

•   Confisca: importa la definitiva espropriazione del bene, a differenza dal sequestro che è
    una forma temporanea.

                               Registro sequestri beni ebraici.
                               Mostra Le case e le cose. Le leggi razziali del 1938 e la
                               proprietà privata.
                               http://le-case-e-le-cose.fondazione1563.it/
In base alle relazioni della Commissione Anselmi, l’asportazione dei beni culturali
    ebraici rispose a criteri differenti in due diversi periodi:

•   1. periodo settembre 1938-luglio 1943;

•   2. periodo settembre 1943-aprile 1945.

              Adnkronos, 17 dicembre 1998.
1. Periodo settembre 1938-luglio 1943

•   In questo periodo, la Commissione Anselmi non ha rilevato particolari provvedimenti
    legislativi volti alla sottrazione dei beni culturali posseduti dagli ebrei. È però molto probabile
    che, in relazione alla crescente politica antiebraica, alcuni ebrei avessero deciso di vendere o
    donare i propri beni.

    Palazzo Morpurgo, Trieste. Studio con
    stampe giapponesi.
    (Fototeca, Civici Musei di Storia ed Arte,
    Trieste, inv. 33177;
    da C. Da Dalt, The Case of Morpurgo De
    Nilma’s Art Collection in Trieste:
    from a Jewish Legacy to a ‘German
    Donation’, in “Studi di Memofonte”, 22,
    2019, pp. 107-122).
    https://www.memofonte.it/files/Studi-
    di-
    Memofonte/rivista/XXII/XXII_2019_D
    ADALT.pdf
R.D.-L. 7 settembre 1938, n. 1381, Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri

    Stabiliva che gli ebrei stranieri arrivati nel Regno d’Italia, in Libia, o nei possedimenti dell’Egeo
    dopo il 1 gennaio 1919 dovessero lasciare il territorio del Regno entro sei mesi dalla data di
    pubblicazione del decreto.

    Anche a seguito di questo provvedimento, il Ministero dell’Educazione Nazionale emanò la:

•   Circolare n. 43, 4 marzo 1939, Provvedimenti in difesa del patrimonio artistico
    nazionale in mano agli ebrei
    con cui gli uffici addetti alle esportazioni venivano invitati a scoraggiare le esportazioni di oggetti
    di antichità e d’arte e a esercitare una rigorosa sorveglianza.

•   Circolare n. 63886, 13 settembre 1940, Divieto esercizio commercio di oggetti
    antichi e di arte agli appartenenti alla razza ebraica, anche se discriminati
    emanata dal Ministero dell’Interno, Direzione generale della pubblica sicurezza.
Sinagoghe e comunità ebraiche

•   In quegli anni non vennero varate leggi contro i beni culturali posseduti dalle
    Comunità ebraiche, che quindi non vennero confiscati.
    Ci furono però delle incursioni contro singole sinagoghe, come nel caso di Ferrara,
    settembre 1941; Spalato, giugno 1942; Trieste, luglio 1942. La sinagoga di Padova
    venne incendiata nel maggio 1943. La sinagoga di Torino venne invece distrutta nel
    corso di un bombardamento alleato nel novembre 1942, così come il Tempio di
    Reggio Emilia (1943) e quello di Milano (1943).

                    Sinagoga di Torino, distrutta da
                    bombardamento alleato, novembre 1942.
2. Periodo settembre 1943-aprile 1945

•   24 novembre 1943: su proposta del ministro dell’Educazione Nazionale, il Consiglio dei Ministri
    della RSI approvò il Decreto recante norme sul sequestro conservativo dei beni di facile
    esportazione appartenenti ad elementi di razza ebraica.

•   Il decreto non venne mai pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e non entrò in vigore.

    Venne però applicata la
•   Circolare n. 665, 1 dicembre 1943, Requisizione delle opere d’arte di proprietà
    ebraica
    che disponeva “il sequestro di tutte le opere d’arte appartenenti ad ebrei, anche se discriminati, o ad
    istituzioni israelitiche”, intendendo per opere d’arte “non solo le opere d’arte figurativa (pittura,
    scultura, incisione, ecc.) ma anche le opere d’arte applicata, quando, per il loro pregio, non possono
    essere considerate oggetti di uso comune”.

•   Le opere non denunciate, o denunciate con indicazioni false o incomplete, avrebbero potuto essere
    confiscate.
Archivio Centrale dello Stato, Verbali del Consiglio dei Ministri della Repubblica
Sociale Italiana, settembre 1943 - aprile 1945, vol. I, Roma, 2002, pp. 108-109.
http://www.archivi.beniculturali.it/index.php/news-home/biblioteca-
digitale/item/1291-biblioteca-digitale-%7C-verbali-del-consiglio-dei-ministri-della-
repubblica-sociale-italiana-settembre-1943-aprile-1945
•   Decreto legislativo del duce, 4 gennaio 1944, n. 2, Nuove disposizioni concernenti
    i beni posseduti dai cittadini di razza ebraica

•   Con questo decreto i capi delle province erano chiamati a procedere alla confisca dei beni di
    qualsiasi natura delle persone di razza ebraica, anche discriminate. Il decreto relativo alle opere
    d’arte, approvato il 24 novembre 1943 e non ancora pubblicato, venne di conseguenza riassorbito
    in questo decreto più generale.

•   Circolare n. 5, 13 aprile 1944, Ministero dell’Educazione Nazionale
    La circolare rafforzava la precedente circolare n. 665, disponendo che, per evitare che importanti
    opere d’arte potessero andare disperse, i soprintendenti alle Gallerie fossero nominati
    “sequestratari”.

•   Circolare n. 41 (9984), 7 luglio 1944, Ministero dell’Educazione Nazionale, indirizzata ai
    soprintendenti alle Gallerie e ai soprintendenti ai Monumenti e alle Gallerie.
    Poiché i beni di proprietà ebraica erano confiscati a favore dello Stato, era in corso una pratica con
    il Ministero delle Finanze per ottenere che le opere d’arte mobili e immobili di importante
    interesse, notificate, fossero sottratte alla vendita e assegnate alla Amministrazione delle Arti.
Modalità di distruzione e sottrazione
                             di beni culturali

1. Asportazione nel quadro della normativa esistente. In questo caso, il rispetto delle
   procedure facilitò, nel dopoguerra, la ricerca e l’eventuale restituzione dei beni.

2. Sottrazioni avvenute al di fuori del quadro normativo. Appropriazione dei beni,
   furto, saccheggio, eventuale vendita.
   Nelle due Zone di operazione amministrate direttamente dal Reich attraverso un
   Gauleiter (Prealpi e Litorale Adriatico), le autorità tedesche attuarono la confisca di
   tutti i beni di proprietà ebraica.

3. Devastazione di sinagoghe e rimozione di arredi artistici.

4. Distruzioni a causa di bombardamenti o di eventi bellici.
EGELI
                     Ente di Gestione e Liquidazione Immobiliare

Costituito con l’art. 11 del R.D.-L. 9 febbraio
1939 n. 126, Norme di attuazione ed integrazione
delle disposizioni di cui all’art. 10 del R. decreto-
legge 17 novembre 1938-XVII, n. 1728, relative ai
limiti di proprietà immobiliare e di attività
industriale e commerciale per i cittadini italiani di
razza ebraica, col compito di “provvedere
all’acquisto, alla gestione e alla vendita dei beni”
relativi alla “parte di patrimonio immobiliare
eccedente i limiti consentiti ai cittadini italiani di
razza ebraica”.

Con l’ingresso dell’Italia in guerra, l’EGELI assunse
la competenza anche sui beni dei cosiddetti
“sudditi nemici”, cittadini di nazionalità di paesi in
guerra contro l’Italia, residenti in Italia.

Dal gennaio 1945 all’ente venne attribuita la
competenza sui beni dei sudditi tedeschi in Italia
nei confronti dei quali venne applicata la legge di
guerra.
Istituti di credito fondiario delegati dall’EGELI

•   Credito fondiario dell’Istituto San Paolo di Torino per Piemonte e Liguria
•   Credito fondiario della Cassa di Risparmio delle provincie lombarde per Lombardia
•   Istituto di credito fondiario delle Venezie di Verona per Venezia euganea
•   Istituto di credito fondiario della regione tridentina per Trento e Bolzano
•   Credito fondiario della Cassa di risparmio di Gorizia per Gorizia
•   Credito fondiario della Cassa di risparmio di Bologna per Emilia
•   Credito fondiario Monte dei Paschi di Siena per Toscana
•   Credito fondiario Banca Nazionale del lavoro per Marche Umbria Abruzzi Lazio
•   Credito fondiario Banco di Napoli per Campania Puglie Lucania Calabria
•   Credito fondiario Banco di Sicilia per Sicilia
•   Credito fondiario sardo per Sardegna
•   Istituto italiano di Credito fondiario per Roma e Zara
•   Banca popolare di Cremona
•   Banca agricola mantovana
•   Cassa di risparmio di Parma
•   Cassa di risparmio di Reggio Emilia
•   Cassa di risparmio di Modena
•   Monte di Bologna
•   Cassa di risparmio di Forlì
http://old.fondazione1563.alicubi
                                     .it/it/archivio/patrimonio/archivi
                                     o-storico-compagnia-di-san-
                                     paolo/fondo-iii-gestione-egeli

Fondo EGELI nell’archivio storico
della Fondazione 1563, Compagnia
di San Paolo, Torino.

  http://archiviostorico.fondazion
  e1563.it/dalle-carte-dellegeli-
  1940-1950/
Archivio storico della Compagnia di
San Paolo, Torino.
http://old.fondazione1563.alicubi.it
/it/archivio/patrimonio/archivio-
storico-compagnia-di-san-
paolo/fondo-iii-gestione-egeli
Dettagli di inventari di beni
compilati per conto dell’EGELI.
Arnoldo Frigessi di Rattalma

(Elena Franchi, «The Chair with the Green Back and Yellow Flowers». Furniture
and other Property belonging to Jewish Families in Trieste during Second World
War: the Frigessi Affair, in “Studi di Memofonte”, 22, 2019, pp. 138-146).
https://www.memofonte.it/files/Studi-di-
Memofonte/rivista/XXII/XXII_2019_FRANCHI.pdf
Vittorio Emanuele III passa in        Frigessi a bordo della motonave Saturnia, durante i
rassegna il personale della RAS,      festeggiamenti per il centenario della RAS, 1939.
accompagnato da Arnoldo Frigessi
di Rattalma, 1933.

 (Luciano G. Sanzin, Arnoldo Frigessi di Rattalma, Trieste, Ed. RAS, 1955).
Abrogazione delle leggi razziali e restituzioni

•   R.D.-L. 20 gennaio 1944, n. 25, Disposizioni per la reintegrazione nei diritti
    civili e politici dei cittadini italiani e stranieri già dichiarati di razza ebraica
    o considerati di razza ebraica

•   R.D.-L. 20 gennaio 1944, n. 26, Disposizioni per la reintegrazione nei diritti
    patrimoniali dei cittadini italiani e stranieri già dichiarati di razza ebraica o
    considerati di razza ebraica

•   Questi due decreti posero le basi per l’elaborazione di una normativa sui temi dell’attività
    restitutoria, risarcitoria e riparatoria, che si sviluppò nell’arco di un cinquantennio.

•   Il nuovo compito dell’EGELI divenne quello di occuparsi della restituzione dei beni sottratti
    agli ebrei. Per tutti i beni gestiti, l'EGELI dopo la guerra chiese ai perseguitati il pagamento
    delle spese di gestione sostenute dagli istituti gestori, suscitando la viva opposizione dei
    perseguitati.
    La soppressione dell’EGELI venne decretata con D.P.R. 22 marzo 1957, ma solo con il
    D.M. 29 dicembre 1997 si giunse all’effettiva liquidazione dell’ente.
Siti e pagine Facebook

Holocaust Art Restitution Project.

Pagina FB molto aggiornata, con notizie di
convegni, progetti, casi di studio.
Fondata nel settembre 1997 a Washington DC,
da Ori Z. Soltes, Willi Korte e Marc Masurovsky.

FB: https://www.facebook.com/plunderedart/
Blog: https://plundered-art.blogspot.com/
Twitter: @plunderedart
Looted Art.
The Central Registry of Information on Looted Cultural Property 1933-1945.
Banca dati della Commission for Looted Art in Europe.
(https://www.lootedartcommission.com/).

www.lootedart.com/
German Sales 1901-1945.
Cataloghi di aste tenute in Germania, Austria e
Svizzera, digitalizzati.

https://www.arthistoricum.net/en/subjects/thematic-portals/german-sales/
Progetti INHA:
Répertoire des acteurs du marché de l'art en
France sous l'Occupation (RAMA).
Le marché de l’art en France sous l’occupation.
Catalogues de vente.

https://www.inha.fr/fr/recherche/le-departement-des-etudes-et-de-la-recherche/domaines-de-
recherche/histoire-des-collections-histoire-des-institutions-artistiques-et-culturelles-economie-de-l-
art/repertoire-des-acteurs-du-marche-de-l-art-en-france-sous-l-occupation-rama.html

https://ramainha.hypotheses.org/
Banca dati Entaerte Kunst – Arte
degenerata.
Opere di “arte degenerata” prelevate dai musei
tedeschi nel 1937-1938.

www.geschkult.fu-
berlin.de/e/db_entart_kunst/datenbank/
National Archives, Washington.
International Research Portal for Records Related to Nazi-Era Cultural Property.
Ricco sito di coordinamento fra archivi di vari paesi per unificare le ricerche relative al patrimonio
culturale disperso sotto il nazismo. Possibilità di scaricare documenti, foto e pubblicazioni.

https://www.archives.gov/research/holocaust/international-resources
Nazi-Era Provenance.
Sito dell’ American Alliance of Museums.
Banca dati di oggetti, presenti in 179 musei americani, che hanno cambiato
proprietà in Europa negli anni del nazismo.

http://www.nepip.org/
The Getty Research Institute.
Holocaust-Era Research Resources.
Collecting and Provenance Research.

https://www.getty.edu/research/tools/provenance/index.html
https://www.getty.edu/research/tools/guides_bibliographies/holocaust_pr
ovenance.html
Metropolitan Museum of Art (MET), New York.
Provenance Research Resources.

Portale lanciato nel 2018, in occasione del ventesimo anniversario
dei Principi di Washington.

https://www.metmuseum.org/about-the-met/provenance-research-resources
The Israel Museum, Jerusalem.
World War II Provenance Research.

                                                              Oggetti
Il museo conserva oggetti                                     provenienti
trafugati durante il                                          dall’Italia.
nazismo, di cui non si
conosce il proprietario.

http://museum.imj.org.il/i
magine/irso/en

                             Paul Signac, Vista della Senna
WJRO – World Jewish Restitution Organization.
Organizzazione che lavora con la Claims Conference e si occupa anche della restituzione di beni
culturali.

https://wjro.org.il/
http://art.claimscon.org/
Banche dati di singoli Stati

Austria
https://www.kunstdatenbank.at/home

Polonia
http://lootedart.gov.pl/en

                             Repubblica Ceca:
                             http://www.citem.cz/holocaust/
Max Stern Art Restitution Project.
Sito dedicato al recupero della collezione di Max Stern, titolare della
“Galerie Julius Stern” di Düsseldorf.

https://www.concordia.ca/arts/max-stern.html
Lost Music Project.
Progetto diretto da Carla Shapreau
(California), relativo al materiale
musicale (strumenti, spartiti, libri,
ecc.) trafugato durante il nazismo.

https://www.carlashapreau.com/
Commission for Art Recovery.
Istituita nel 1997, allo scopo di rintracciare e restituire i beni trafugati
durante il nazismo.
Il presidente è Ronald S. Lauder, acquirente, nel 2006, del Ritratto di
Adele Bloch-Bauer I di Gustav Klimt.

http://www.commartrecovery.org/index.php
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