FONDO PENSIONE BILANCIO CONSUNTIVO AL 31.12.2017 - UBIFONDO

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FONDO PENSIONE

                         BILANCIO CONSUNTIVO
                              AL 31.12.2017

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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
Sommario
1. ORGANI DEL FONDO E SOGGETTI INCARICATI ............................................................................................. 3
2.       RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ...................................................................................... 4
     2.1 Commento sintetico sull’andamento delle linee di investimento ........................................................ 4
     2.2 Fatti significativi dell’anno 2017 ...................................................................................................................... 6
     2.3 Eventi di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio ...................................................................... 8
     2.4 Dati sugli associati nell’anno ........................................................................................................................... 8
     2.5 Anticipazioni del conto individuale ............................................................................................................... 8
     2.6 Le prestazioni pensionistiche complementari............................................................................................. 9
     2.7 La Previdenza Complementare in Italia: dati di sintesi per il 2017 su adesioni e rendimenti. ..... 10
     2.8 Il Contesto macroeconomico di riferimento............................................................................................. 11
     2.9 Relazione sintetica sulla performance finanziaria delle gestioni ......................................................... 14
         2.9.1 Linea “Crescita”........................................................................................................................ 15
         2.9.2 Linea “Prudente” ...................................................................................................................... 16
         2.9.3 Linea “Garantita” ..................................................................................................................... 17
         2.9.4 Polizza collettiva “Rendita INA” ........................................................................................... 18
         2.9.5 Investimenti immobiliari – “Primula Srl” ............................................................................... 18
     2.10 Valorizzazione del patrimonio ..................................................................................................................... 19
     2.11 Costi complessivi del Fondo e incidenza delle commissioni sul Patrimonio Netto (dati in
     migliaia di Euro)........................................................................................................................................................ 19
     2.12 Investimenti socialmente responsabili – informativa ex articolo 6, comma 14, del D.Lgs.
     252/2005. .................................................................................................................................................................... 20
     2.13 Ulteriori informazioni ....................................................................................................................................... 20
BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2017.............................................................................................................................. 22
STATO PATRIMONIALE ................................................................................................................................................. 22
CONTO ECONOMICO ................................................................................................................................................ 24
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2017 .................................................................................. 26
IL RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2017 DEL COMPARTO 1............................................................................... 42
IL RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2017 DEL COMPARTO 2............................................................................... 58
IL RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2017 DEL COMPARTO 5............................................................................... 74
IL RENDICONTO DEL COMPARTO GENERALE AL 31 DICEMBRE 2017 ............................................................. 82

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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
1. ORGANI DEL FONDO E SOGGETTI INCARICATI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente                                                 Dioni Stefano
Vice Presidente                                            Lo Bianco Graziano
Consiglieri                                                Bonifazi Luca
                                                           Galli Luca
                                                           Ligonzo Marco
                                                           Mazzucchelli Massimo
                                                           Massa Stefano
                                                           Pelosato Ivan Achille
                                                           Ponzoni Angelo
                                                           Urbani Stefano

COLLEGIO SINDACALE
Presidente                                                 Minervini Cristiana
Sindaci effettivi                                          Masetti Zannini Alessandro
                                                           Capelli Silvia
                                                           Cacciamani Claudio
Sindaci supplenti                                          Ballerio Eugenio
                                                           Dotti Luciana

RESPONSABILE                                               Martinelli Paolo

SEGRETARIO                                                 Ferrari Alberto

SOCIETA’ INCARICATA DELLA REVISIONE KPMG S.p.a
CONTABILE DEL BILANCIO E DEL CONTROLLO
CONTABILE

GESTORE AMMINISTRATIVO E CONTABILE                               Parametrica Pension Fund S.p.a.

BANCA DEPOSITARIA                                                State Street International GmbH –
                                                                 Succursale Italia

CONTROLLO INTERNO                                                Bruni Marino & C. S.r.l

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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
2. RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Gentili Associati,
sottoponiamo alla Vostra attenzione il bilancio d’esercizio dell’anno 2017 del Fondo Pensione
Complementare dei lavoratori di società del Gruppo UBI aderenti (di seguito, per brevità, anche il
“Fondo”) che ha chiuso il suo 60° anno di attività. Questa, in sintesi, l’elencazione degli eventi
maggiormente caratterizzanti dell’anno trascorso che troveranno successivamente, nella
Relazione stessa e nella Nota Integrativa, una maggiore estensione espositiva:

-         Approvazione da parte della Commissione di Vigilanza delle modifiche agli articoli 2 e 18
del vigente Statuto ed il conseguente riconoscimento della personalità giuridica del Fondo con
iscrizione nell’apposito Registro tenuto presso la Commissione stessa.
-         Il rinnovo del Contratto di assicurazione con Generali Italia per la gestione del patrimonio
della Linea Garantita.
-         Elezione da parte dell’Assemblea del Fondo dei membri del Consiglio di Amministrazione
per il triennio 2017/2020.
-         Rinnovo dell’incarico alla Società di revisione legale dei conti per la revisione dei Bilanci del
Fondo relativi agli anni 2017 – 2018 e 2019.
-         Fusione per incorporazione delle Banche rete del Gruppo in UBI Banca. Cessazione di
alcune società del Gruppo UBI aderenti al fondo.
-         Predisposizione della bozza del Service Level Agreement per la disciplina dei rapporti tra il
Fondo, il Service Amministrativo, la Banca Depositaria e i Gestori.

2.1 Commento sintetico sull’andamento delle linee di investimento

•        la Linea “Crescita, bilanciata azionaria (benchmark 60% azionario e 40% obbligazionario) è
stata gestita, a partire dal 1 dicembre 2016 da Anima Sgr. La linea ha realizzato nel corso del 2017
una performance positiva dell’ 8,48% superiore al benchmark di riferimento di quasi un punto
percentuale (+0,90%) con la componente azionaria che ha contribuito per i 2/3 alla realizzazione
di tale differenziale positivo. Le previsioni di inizio 2017 prevedevano, da parte del gestore della
linea, un’ipotesi di crescita sincronizzata e diffusa delle economie mondiali, accompagnata da
una ripresa del tasso di inflazione e da un movimento progressivo di rialzo dei tassi di interesse.
Sebbene il tasso di inflazione effettivamente registrato sia stato più moderato delle attese ed i tassi
di rendimento siano saliti solo negli ultimi mesi dell’anno, la crescita generalizzata ha favorito i titoli
ciclici e legati ai consumi, su cui il portafoglio era maggiormente allocato. Durante tutto l’anno il
gestore ha mantenuto il sottopeso della componente obbligazionaria governativa, in particolar
modo dell’Area Euro, (maggiormente esposta a movimenti di tasso e che partono da livelli di
rendimento bassi), a favore di titoli corporate, soprattutto posizionati nella parte a breve/media
scadenza della curva. La gestione dinamica del portafoglio ha inoltre aiutato a superare i tre
momenti di maggior incertezza verificatisi durante l’anno per via della volatilità dei prezzi
dell’energia, la dinamica dei tassi durante la fase estiva e la presa di beneficio generalizzata sul
finire d’anno.

•       la Linea “Prudente”, bilanciata obbligazionaria (benchmark 75% obbligazionario e 25%
azionario) è stata gestita da Candriam Investors Group dal 1 dicembre 2016 in continuità con il
mandato precedente. Il patrimonio della linea ha realizzato nel 2017 una performance positiva del
3,41% rispetto alla performance del benchmark del 3,92%. Le cause che hanno generato il
differenziale negativo verso benchmark sono attribuibili alla detenzione di liquidità, all’impatto
delle divise non coperte, ed alla selezione di titoli azionari sui listini americani ed europei; la
gestione SRI ha generato un “alpha sostenibile” negativo sia sui listini europei, per la mancata
allocazione su titoli legati al settore dell’energia, aerospaziale o industriale, sia sui listini americani
per la mancata allocazione su titoli legati ai settori aerospaziale, difesa e tecnologia. La
performance è stata ottenuta con un livello di rischio allineato al benchmark, con una volatilità
allineata al benchmark ed un utilizzo limitato del budget di Tracking Error Volatility.

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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
Entrambe le linee hanno avuto a fine anno rendimenti superiori rispetto agli obiettivi finanziari
definiti nel DPI del Fondo (cap.2 lettera c).

•        la Linea “Garantita”, assicurativa “ramo V”, affidata in ragione dell' 83,9% a Generali Italia
Spa e del 16,1% ad Allianz Spa, ha mantenuto come sempre il proprio ruolo di comparto di
“sicurezza”. A fine 2017 le tre gestioni separate nelle quali viene investito il patrimonio di
competenza di Generali Italia spa dopo il rinnovo della Convenzione di gestione del marzo 2017, e
precisamente GESAV, RISPAV e EUROFORTE RE hanno conseguito un rendimento lordo
rispettivamente del 3,57%, del 4,16% e del 4,29% mentre la gestione separata VITARIV GROUP di
Allianz ha conseguito un rendimento lordo del 3,33%; il rendimento netto ponderato calcolato
sulla base dei dati pervenuti dalle compagnie (Generali Italia e Allianz), al netto dei rendimenti
retrocessi alle compagnie e delle imposte è risultato a fine 2017 pari al 2,47%.

•       L'investimento immobiliare, attuato attraverso la controllata Immobiliare Primula Srl, ha
confermato anche per il 2017 un sostanziale equilibrio finanziario. Parimenti inalterata anche la
percentuale di occupazione degli spazi immobiliari di quasi tutti gli immobili. Sul fronte delle
locazioni i canoni proseguono ancora la fase di moderato ribasso. Sul versante delle locazioni sia la
situazione locativa del Symbol che quella del complesso Forum hanno registrato alcuni casi di
morosità o di ritardi nei pagamenti ora in fase di risoluzione. Lo stato patrimoniale della società
evidenzia per il 2017 un utile di esercizio di euro 21.276. Il patrimonio netto ammonta a euro
6.844.942 ed il valore della produzione a euro 536.844. L’assenza degli oneri derivanti dal mutuo
ipotecario, estinto nel 2014, e i flussi di cassa generati dalle locazioni, hanno generato una
disponibilità, in termini di liquidità che è stata investita nel mese di novembre 2016 nell’acquisto di
una porzione di immobile di circa 110 mq. ad uso ufficio sempre nella zona di Brescia 2 sfruttando
l’attuale momento favorevole del mercato. Le perizie di stima affidate ad una società
specializzata (Duff & Phelps Real Estate Advisory Group) hanno valutato il valore complessivo degli
immobili di proprietà in euro 7.205.000 al 31.12.2017 (+ 925.000). Ricordiamo che per specifica
previsione regolamentare, i valori di perizie degli immobili concorrono a determinare il fair value
della società immobiliare che viene utilizzato per la determinazione del patrimonio delle linee
Crescita e Prudente, immediatamente dopo l’approvazione del bilancio della partecipata.

Informazioni su eventuali investimenti per i quali si configurino situazioni di conflitto di interessi.

Relativamente alla fattispecie delle operazioni in conflitto di interesse a fronte degli investimenti in
titoli emessi da soggetti appartenenti al Gruppo delle società promotrici del Fondo Pensione
ovvero al Gruppo del Gestore o comunque sugli eventuali investimenti per i quali si configurino
situazioni di conflitto di interessi come disciplinato dal Decreto del Ministero del Tesoro n. 166/2014,
si rimanda al dettaglio presentato nella nota integrativa di ciascuna linea.

Di seguito diamo una breve informazione sui rendimenti lordi storici del Fondo fino al 2002 e dei
rendimenti netti delle Linee dal 2003 al 2015 rapportati al TFR e al tasso di inflazione

Rendimenti netti conseguiti dalle linee

    Anno           Linea 1        Linea 2      Linea 3      Linea 4       Linea 5    TFR           Inflazione

    2003            5,99%          4,61%                                            3,20%             2,50%
    2004            6,59%          6,90%                                            2,79%             2,30%
    2005           14,73%          8,39%                     7,36%                  2,95%             1,90%
    2006            4,36%          0,97%                     2,93%                  2,75%             2,00%
    2007           -0,66%          1,30%        -3,13%       2,42%         1,12%    3,48%             2,65%
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
2008          -13,32%         -7,69%       -4,22%       -6,75%        3,07%      2,73%          2,00%
    2009           11,07%          9,43%        2,02%       10,23%        3,06%      1,98%          0,80%
    2010            7,19%          6,59%        1,17%        3,89%        3,23%      2,61%          1,50%
    2011           -1,66%         -0,98%       -0,48%        0,25%        3,34%      3,45%          2,80%
                  Crescita                   Prudente                    Garantita
    2012           12,95%                      8,50%                      3,20%      2,94%          2,40%
    2013           11,89%                      3,11%                      3,28%      1,71%          0,56%
    2014            7,03%                      7,66%                      3,02%      1,24%          0,19%
    2015            4,86%                      2,75%                       2,56%     1,24%          0,09%
    2016            4,85%                      2,80%                       2,60%     1,79%          0,40%
    2017            6,54%                      2,58%                       2,47%     1,70%          0,80%

Il Turnover di portafoglio

l’indicazione del tasso di movimentazione annuale (turnover) del portafoglio è stata richiesta per la
prima volta dalla Covip con Circolare del 2 marzo 2012. Questo indice esprime la quota di
portafoglio del Fondo che nel periodo di riferimento viene “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli
o forme di investimento. E’ ritenuto quindi un significativo indice sulla presenza di costi (oneri di
negoziazione) e sullo stile di gestione adottato e in quanto tale viene stabilmente inserito nei dati
annuali richiesti dalla Commissione ai Fondi Pensione. Il dato va fornito distintamente per ciascuna
linea di investimento in cui si articola la forma pensionistica. Anche il Documento sulla politica di
investimento del Fondo, redatto ai sensi delle disposizioni impartite dalla Covip con delibera
16.03.2012, ha inserito la verifica trimestrale del tasso di turnover tra i presidi su cui si basa la
procedura di controllo della gestione finanziaria. Dopo la ristrutturazione dei portafogli dovuti al
cambio di gestore dal 1 dicembre 2016 per la linea Crescita e con il cambio di benchmark per la
linea Prudente, sempre dal 1 dicembre 2016, i dati rilevati alla fine dell’anno 2017 sono risultati i
seguenti (per le 2 linee finanziarie attive presenti alla fine del 2017): 0,96 per la linea Crescita contro
l’ 1,02 del 2016, 0,58 per la linea Prudente contro lo 0,43 del 2016.

2.2 Fatti significativi dell’anno 2017

Di seguito vengono commentati alcuni degli eventi che maggiormente hanno caratterizzato la
vita del Fondo nel corso del 2017:

Approvazione da parte della COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE (COVIP) delle
modifiche agli articoli 2 e 18 dello Statuto del Fondo e riconoscimento della personalità giuridica
del Fondo.
Nel mese di febbraio 2017 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (Covip) ha comunicato
al Fondo l’approvazione delle modifiche agli articoli 2 e 18 dello Statuto con accoglimento
dell’istanza per il riconoscimento della personalità giuridica e per l’iscrizione nell’apposito Registro
tenuto presso la Commissione di Vigilanza stessa.

Rinnovo della Convenzione Assicurativa con Generali Italia Spa per la gestione non esclusiva del
patrimonio della Linea Garantita.
In data 8 marzo 2017 è scaduta la convenzione attiva con Generali Italia S.p.A. per la gestione di
parte del patrimonio della Linea Garantita del Fondo. Il Consiglio di Amministrazione, prima della
scadenza, coadiuvato dal proprio advisor, ha inviato ad alcune compagnie leader nel mercato
assicurativo italiano una richiesta di manifestazione di interesse per la gestione del patrimonio della
linea assicurativa. Esaurita la procedura senza che fossero pervenute proposte da parte di altri
potenziali gestori, a conferma del particolare momento che sta attraversando il mercato delle
gestioni assicurative, il Fondo ha intavolato con l’attuale compagnia una trattativa alla cui
conclusione il Consiglio di Amministrazione, nel mese di febbraio, ha deliberato l’accoglimento

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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
dell’offerta economica concordata con Generali per il rinnovo della convenzione. Le condizioni
rinegoziate hanno previsto:
-       la riallocazione del capitale in tre diversi contratti di capitalizzazione collegati a tre diverse
gestioni separate (Gesav; Rispav; Euroforte R.E.);
-       Il rendimento minimo garantito pari allo 0, 50% a scadenza, con il capitale assicurato pari
almeno ai premi versati;
-       la durata del contratto di 5 anni;
-       nessun costo in caso di smobilizzi per liquidare le prestazioni richieste dagli associati;
-       i costi di gestione trattenuti sul rendimento sono pari allo 0,85% più commissioni di over
performance per rendimenti superiori al 2%.

Rinnovo della composizione del Consiglio di Amministrazione del Fondo e delle cariche sociali.
Con l’assemblea ordinaria del 28 aprile 2017 di approvazione del bilancio del Fondo al 31.12.2016,
si è concluso il mandato del Consiglio di Amministrazione in carica per il triennio 2014 - 2016. In data
23 gennaio 2017 è stato indetto il referendum tra gli associati per la scelta della componente
elettiva del Consiglio. Per espressa previsione statutaria non potevano essere eletti o nominati
nuovamente i consiglieri già al loro terzo mandato consecutivo. La Commissione Elettorale
appositamente istituita ha seguito tutte le fasi referendarie fino allo spoglio delle schede elettorali
avvenuto nel corso del mese di aprile alla presenza del Notaio. Alla votazione ha partecipato il
52,90% degli aventi diritto al voto. La Capogruppo ha provveduto alla nomina dei componenti di
propria spettanza in rappresentanza delle società aderenti. Nella riunione del 12 giugno 2017 il
nuovo Consiglio di Amministrazione ha provveduto alle nomine per le cariche sociali ed ha
proceduto alla verifica del possesso, da parte di tutti i componenti del Consiglio stesso, dei requisiti
di onorabilità e professionalità previsti per i componenti degli Organi di amministrazione e controllo
dei Fondi pensione. Nella stessa riunione il nuovo Consiglio di Amministrazione ha provveduto alla
elezione delle cariche sociali del Fondo. Presidente è stato eletto il consigliere Stefano Dioni e
quale Vicepresidente il consigliere Graziano Lo Bianco. L’elenco completo dei componenti il
Consiglio di Amministrazione e gli altri organi sociali è riportato a pag. 2 della Relazione. Nella
medesima riunione sono stati nominati anche i membri della Funzione Finanza di cui al Documento
sulla Politica di Investimento del Fondo (DPI), istituito a norma della Deliberazione COVIP del
16.03.2012.
I membri nominati, che passano da tre a quattro, sono i consiglieri Luca Bonifazi e Stefano Massa, il
Responsabile del Fondo e l’ex consigliere Paolo Florioli.

Rinnovo della Contratto con la società KPMG per la revisione legale dei bilanci del Fondo e del
controllo contabile per il triennio 2017-2018-2019.
Con l’assemblea ordinaria del 28 aprile 2017 di approvazione del bilancio del Fondo al 31.12.2016,
si è concluso anche il mandato alla società KPMG Spa per la revisione legale dei conti per il
triennio 2014 - 2016. Il Consiglio di Amministrazione ha raccolto le offerte di altre due società, oltre a
quella di rinnovo di KPMG stessa e le ha proposte all’Organo di Controllo come previsto dallo
Statuto. L’Organo di Controllo, valutate tutte le offerte, ha poi formulato il proprio parere motivato
all’Assemblea Ordinaria del Fondo per il rinnovo, per un ulteriore triennio, del mandato a KPMG
Spa. La proposta è stata accolta dall’Assemblea del Fondo.

Fusione per incorporazione delle Banche rete del Gruppo in UBI Banca. Cessazione di alcune
società del Gruppo UBI aderenti.
Tra il mese di ottobre 2016 e il mese di febbraio 2017 si è concluso il processo di fusione per
incorporazione delle banche territoriali del Gruppo (c.d. Banche Rete) in UBI Banca. In particolare
è cessata, di conseguenza, l’adesione al Fondo del Banco di Brescia San Paolo CAB Spa.

Predisposizione della bozza del Service Level Agreement (SLA) per la disciplina dei rapporti tra il
Fondo, il Service Amministrativo, la Banca Depositaria e i Gestori finanziari.
In data 27 novembre 2017 il Consiglio di Amministrazione ha licenziato la bozza del Service Level
Agreement per disciplinare i rapporti tra la Banca Depositaria, il Service Amministrativo e i Gestori
Finanziari. Con tale documento vengono formalmente definite le modalità operative di ciascuna

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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
parte. Il testo è stato sottoposto alla visione delle controparti per la condivisione e la stesura del
testo definitivo.

2.3 Eventi di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio

Nel mese di febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere alla selezione,
con gara pubblica, della Banca Depositaria per ricercare sul mercato la migliore soluzione in
relazione alle esigenze del Fondo.

Sempre nel mese di febbraio il Consiglio del Fondo ha deciso proporre al gestore della Linea
Prudente (Candriam IG), l’innalzamento del limite della Tracking Error Volatility (TEV), previsto
nell’Allegato B) della Convenzione di gestione dal 3% al 6%. Analogamente una proposta di
innalzamento del limite previsto nell’Allegato B) della Convenzione di gestione per Anima Sgr,
gestore della Linea Crescita, dall’attuale 5% al 7%. Ricordiamo che la TEV rappresenta il “budget di
rischi” gestionale a disposizione del gestore ed è un efficace strumento per una gestione attiva del
portafoglio. Per quanto riguarda la gestione della Linea Prudente è stato consentito al gestore,
attenendosi nei limiti previsti dal mandato, l’utilizzo dei derivati (futures).

2.4 Dati sugli associati nell’anno

Evoluzione del numero di iscritti nel corso del 2017
Al punto 6.2 della Nota Integrativa è riportata la tabella con la situazione degli iscritti al 31.12.2017
divisi per tipologia, il numero delle entrate e delle uscite e il saldo totale e per singola tipologia di
associato al 31 dicembre. A fine anno gli iscritti totali erano 4.790, in diminuzione di 12 unità rispetto
al dato di fine anno 2016 (4.802). In particolare il saldo tra entrate e uscite tra gli iscritti non versanti
(associati che, cessato il rapporto di lavoro hanno mantenuto totalmente o parzialmente la
posizione nel fondo senza alimentarla)è particolarmente significativo (+45 unità e +11% la crescita).
Altrettanto positivo e significativo il trend di crescita delle iscrizioni dei familiari fiscalmente a carico
(+28 unità e +9%).

       Percentuale      0,00   0,50    1,00    1,50     2,00    2,50    3,00     3,50   4,00   4,25    4,50 e
                                                                                                        oltre

       Numero           22      599    410     175      796     168     583      84     407      1      589

Alla fine dell’anno risultano 22 associati a “contribuzione zero”. Di questi, 10 versano
volontariamente solo il TFR (non accompagnato dalla contribuzione individuale e aziendale)
mentre 12 posizioni versano “tacitamente” il TFR.

2.5 Anticipazioni del conto individuale

Diminuisce nel 2017 il numero degli associati che hanno fatto richiesta di anticipazioni del conto
individuale ex art. 14 del D.Lgs. 252/2005 (-45 il numero dei richiedenti pari a circa un -15%);
conseguentemente diminuisce anche l’ammontare delle somme erogate rispetto all’anno
precedente per effetto della diminuzione delle anticipazioni con diritto alla riscossione del 30%
della posizione personale dell’associato (-23,2% il decremento) e delle prestazioni con diritto alla
riscossione del 75% della posizione personale (-12,9% il decremento).

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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
2014            2015               2016                   2017
    Numero associati che hanno ottenuto
                                                     307             289               317                    272
    anticipazioni nell’anno
    Per spese sanitarie                               0               0                    1                   0
    Per acquisto di prima casa e/o
                                                     28               35                   47                  41
    ristrutturazione
    Per ulteriori esigenze (D.Lgs. 252/05
                                                     279             254               269                    231
    art.11,c.7)
    Ammontare delle anticipazioni erogate
                                                  4.114.283       4.648.547          5.140.891              4.144.799
    nell’anno
    Percentuale delle anticipazioni erogate
    rispetto all' ATTIVO NETTO DESTINATO           1,56%            1,65%             1,72%                  1.38%
    ALLE PRESTAZIONI

2.6 Le prestazioni pensionistiche complementari
Le riserve matematiche dei pensionati rivalutate al 31.12.2017, comunicate dalla Compagnia di
Assicurazioni, risultano essere:

                                          2012            2013        2014         2015             2016             2017
    polizza collettiva n. 70477      2.552.270     2.354.476     2.190.582 2.026.882            2.146.329     2.066.663
    polizza collettiva n. 70478        490.400       473.730      439.538        422.196         468.551        442.617
    polizza collettiva n. 70480        198.483       193.967      188.949        181.937         176.987        169.351
    polizza collettiva n. 79491                                                                  202.283      1.114.603
                                     3.241.153     3.022.173     2.819.069 2.961.611            3.094.150     3.793.234

La Riserva Matematica Pensionati è stata affidata dal 2009 alla Compagnia Generali Italia S.p.a.
(che era già investita del compito del pagamento delle pensioni). Il valore della riserva mantiene
valori in diminuzione sulle polizze “chiuse” e in aumento per le nuove opzioni di erogazione in
rendita.

Nel corso dell’anno le pensioni erogate sono state 164, di cui 113 dirette e 51 di reversibilità a 107
uomini (età media 78 anni) ed a 57 donne (età media 83 anni). Per il dettaglio e per la situazione
puntuale al 31.12.2017, si rimanda al punto 6.4.2 della Nota Integrativa.

Il Fondo, a norma dell’art. 14 comma 4 del Regolamento, ha contribuito, ponendo il relativo onere
a carico del Fondo di Equilibrio, con un versamento di 18.724 Euro quale premio alla Compagnia di
assicurazione, per adeguamento della riserva matematica al fine di mantenere invariato per il 2017
l’importo lordo di rendita indicata nel contratto della polizza Rendite Adeguabili n. 70477 con
Generali Italia S.p.a..

Nell’ambito delle informazioni rese con la Nota Integrativa al Bilancio vengono successivamente
prodotti report di dettaglio dei dati relativi a:

-         Distribuzione degli iscritti in base alle società di appartenenza
-         Distribuzione degli iscritti in base alle linee di investimento
-         Distribuzione degli iscritti in base alla qualifica associativa
-         Distribuzione degli iscritti per classi di età e per sesso
-         Distribuzione degli iscritti attivi in base alle percentuali di contribuzione individuale
-         Distribuzione degli iscritti percettori di pensione complementare al 31 dicembre 2017 per
          tipologia di prestazione e per sesso
-         Distribuzione delle pensioni erogate nel corso dell’esercizio

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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
2.7 La Previdenza Complementare in Italia: dati di sintesi per il 2017 su adesioni e
rendimenti.

Come consuetudine, nel mese di febbraio la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP)
ha diffuso i dati statistici provvisori conclusivi dell’anno 2017 sulla previdenza complementare in
Italia che confermano la crescita delle adesioni che, al netto delle uscite, dall’inizio anno segnano
un più 7,1%. L’incremento è particolarmente marcato nei fondi negoziali (+8,0%) trainati dal
meccanismo di adesione contrattuale ai fondi dei lavoratori edili. Si incrementa ancora il numero
di iscritti ai fondi pensione aperti (+9,2%) e di iscritti alle forme di previdenza individuali (c.d. PIP
“nuovi” che registrano un +8,1% rispetto al 2016).

Adesioni
(dati di fine periodo; dati provvisori per il 2017 – fonte Covip)

                                                    dic-16               dic-17              var. % dic17/dic16
   fondi pensione negoziali                             2.597.022           2.805.459                         +8,0
   fondi pensione aperti                                1.258.979           1.374.211                         +9,2
   Pip "nuovi"                                          2.869.477           3.103.213                         +8,1
   Pip "vecchi"                                          411.242                 411.000                          0,00
   fondi pensione preesistenti                           653.971                 653.000                          0,00

Rimane sostanzialmente immutato il dato provvisorio riferito al numero degli associati ai Fondi
preesistenti; categoria questa nella quale rientrano i Fondi bancari.

Risorse destinate alle prestazioni
(dati di fine periodo; dati provvisori per il 2017 – fonte Covip)

                                                    dic-16               dic-17              var. % dic17/dic16
   fondi pensione negoziali                        45.931.000.000     49.466.000.000                               7,7
   fondi pensione aperti                           17.092.000.000     19.145.000.000                              12,0
   Pip "nuovi"                                     23.711.000.000     27.597.000.000                              16,4
   Pip "vecchi"                                     6.931.000.000      6.930.000.000                              0,00
   fondi pensione preesistenti                     57.538.000.000     57.540.000.000                              0,00

Le risorse destinate alle prestazioni registrano un modesto incremento, sostanzialmente in linea con
l’incremento dell’anno precedente (+7,3%), al netto dei dati dei fondi preesistenti e dei PIP
“vecchi” i cui dati sono riferiti alla fine del 2016.

Rendimenti
(dati provvisori per il 2017; valori percentuali – fonte Covip)

                                  2010      2011      2012     2013       2014        2015      2016      2017

Fondi pensione negoziali           3,0       0,1       8,2      5,4        7,3         2,7       2,7       2,6

              Garantito (2) 0,2      -0,5    7,7    3,1      4,6      1,9     0,8       0,8
      Obbligazionario puro 0,4       1,7     3,0    1,2      1,2      0,5     0,2      -0,2
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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
Obbligazionario misto              3,6         1,1       8,1        5,0           8,1         2,4         2,9          2,6
                 Bilanciato              3,6        -0,6       9,2        6,6           8,5         3,3         3,4          3,1
                  Azionario              6,2        -3,2       11,4       12,8          9,8         5,0         54,1         5,9

Fondi pensione aperti                    4,2        -2,4        9,1        8,1          7,5         3,0          2,2          3,3
             Garantito (2)               0,7        -0,3       6,6        2,0           4,3         0,9          0,7          0,6
     Obbligazionario puro                1,0        1,0        6,4        0,9           6,9         1,0          1,6         -0,3
    Obbligazionario misto                2,6         0,4       7,9        3,6           8,0         2,2          2,3          0,4
                Bilanciato               4,7        -2,3       10,0       8,3           8,7         3,8          2,6          3,7
                 Azionario               7,2        -5,3       10,8       16,0          8,7         4,3          3,7          7,2

PIP "nuovi"
Gestioni separate (3)                    3,2        3,5        3,3         3,2          2,9         2,5          2,1           ..
Unit Linked                              4,7        -5,7       7,9        10,9          6,8         3,2          3,6         2,2
              Obbligazionario            0,6        0,9        4,9        -0,3          3,3         0,6          0,4         -0,7
                       Bilanciato        2,5        -4,0       6,4         5,8          8,2         1,9          1,5         2,3
                        Azionario        6,7        -8,8       9,6        17,2          7,1         4,5          6,0         3,2

Rivalutazione TFR                        2,6        3,5         2,9        1,7          1,3         1,2          1,5          1,7
(1)I rendimenti sono al netto dei costi di gestione e dell’imposta sostitutiva per tutte le forme pensionistiche incluse nella tavola;
 anche per il TFR la rivalutazione è al netto dell’imposta sostitutiva I rendimenti dei PIP sono stati nettizzati sulla base dell’aliquota
 fiscale tempo per tempo vigente; secondo la metodologia di calcolo standardizzata definita dalla Covip.
(2) I rendimenti dei comparti garantiti non incorporano il valore della garanzia.
(3) I dati sui rendimenti delle gestioni separate in corso d’anno non sono disponibili.

Nel 2017 i rendimenti aggregati, al netto dei costi di gestione e della fiscalità, sono stati in media
positivi per tutte le tipologie di forma pensionistica. I fondi negoziali e i fondi aperti hanno reso in
media, rispettivamente, il 2,6% e il 3,6%. Nello stesso periodo il TFR si è rivalutato, al netto
dell’imposta sostitutiva, dell1,7%

2.8 Il Contesto macroeconomico di riferimento

Lo scenario economico
Nel corso del 2017 la crescita economica globale si è progressivamente rafforzata registrando
incrementi superiori a quelli dell’anno precedente (3,6% dai dati finora diffusi, rispetto al 2,9% del
2016) grazie alla sincronizzazione della ripresa a livello mondiale, a cui hanno contribuito
principalmente politiche economiche accomodanti, favorevoli condizioni finanziarie e una
maggiore fiducia degli operatori.
Gli andamenti sono risultati migliori delle aspettative in tutte le aree avanzate mentre, tra le
principali economie emergenti, la crescita cinese ha mostrato una relativa maggiore regolarità
rispetto alle attese e in Russia e Brasile la ripresa, dopo le recessioni degli anni passati, sembra
proseguire in modo graduale.
Negli Stati Uniti, i dati provvisori sulla crescita del quarto trimestre indicano una variazione del PIL
per l’intero 2017 pari al 2,3%. La composizione della domanda ha confermato la solida dinamica
dell’economia con il rafforzamento di consumi e investimenti interni che ha più che compensato il
minor contributo derivante dall’aggiustamento delle scorte e dalla ripresa delle importazioni. Tale
dinamica non sembra per altro ancora incorporare gli effetti della riforma fiscale particolarmente
espansiva approvata a fine anno.
Nell’area EMU, l’attività economica si è via consolidata ed in base ai dati sinora rilasciati sul quarto
trimestre, si dovrebbe registrare una crescita del PIL per il 2017 pari al 2,5%. A livello generale, si è

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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
osservato un rilevante sostegno dalla domanda interna - favorito dal miglioramento del clima di
fiducia dei consumatori che a fine anno si è portato ai massimi da agosto 2000 - e dalle
esportazioni in un contesto di politiche economiche accomodanti e di recupero del commercio
mondiale. L’inflazione media dell’area si è attestata all’1,5%, riflettendo soprattutto l’incremento
dei prezzi energetici, tuttavia gli indicatori di mercato collocano le attese inflattive di medio
termine ancora al di sotto degli obiettivi della BCE. La crescita economica si è consolidata anche
in Italia che dovrebbe aver registrato un tasso di variazione del PIL pari all’1,5%: il rafforzamento
della crescita dei partner europei, la riduzione del rischio politico dell’area nel suo complesso, il QE
della Bce ed, infine, il cumularsi di politiche fiscali moderatamente meno restrittive, sono tutti fattori
che hanno spinto la crescita italiana su livelli che non si raggiungevano da anni.
Il prezzo del petrolio ha registrato un progressivo incremento portandosi poco sotto i 70 dollari al
barile, intorno ai massimi da metà 2015. La tendenza rialzista ha ricevuto nuovo impulso con
l'estensione dei tagli produttivi fino alla fine del 2018 decisa lo scorso novembre, in un contesto di
crescente domanda. Hanno influito anche tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente, e
comportamenti speculativi.
In prospettiva, il punto focale rimane la sostenibilità della crescita a livello globale che, nonostante
il deciso miglioramento degli ultimi trimestri, permane inferiore a quella dei cicli passati. In
particolare resta delicata la definizione del punto di equilibrio delle politiche economiche, in primis
nei paesi avanzati che - dopo aver sperimentato politiche monetarie non convenzionali - si stanno
dirigendo gradualmente verso la ricerca del tasso di interesse di equilibrio in attesa che vi siano
contributi più delineati delle politiche fiscali. Naturalmente sulle aspettative potrà giocare un ruolo
importante l’evoluzione della situazione geopolitica che al momento non sembra aver manifestato
particolari effetti.
Nella tabella seguente sono riportati i tassi di crescita annuale delle principali variabili
macroeconomiche internazionali sulla base dei dati attualmente disponibili.

      Principali variabili internazionali
      (var.% media annuale)                                                         2016       2017
      PIL reale mondiale                                                              2,9        3,6
      Commercio internazionale                                                        1,7        4,9
      Prezzo in dollari dei manufatti                                                -3,5        2,8
      Prezzo brent: $ per barile - livello medio                                     45,1       54,9
      Tasso di cambio $/€ - livello medio                                            1,11       1,13

      PIL reale (1)                                                                 2016       2017
          USA                                                                         1,5        2,3
          Giappone                                                                    0,9        1,6
          EMU                                                                         1,8        2,5
               - Germania                                                             1,9        2,5
               - Italia                                                               1,1        1,5
               - Francia                                                              1,1        1,9
               - Spagna                                                               3,3        3,1
          UK                                                                          1,9        1,8
          Cina                                                                        6,7        6,8

      Inflazione (2)                                                                2016       2017
          USA                                                                         1,3        2,1
          Giappone                                                                   -0,1        0,5
          EMU                                                                         0,2        1,5
               - Germania                                                             0,4        1,7
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- Italia                                                                           -0,1          1,3
                 - Francia                                                                           0,3          1,2
                 - Spagna                                                                           -0,3          2,0
          UK                                                                                         0,7          2,7
          Cina                                                                                       1,9          2,9

      Fonte: Thomson Reuters, elaborazioni Prometeia.
      (1) Per i Paesi EMU, dati corretti per il diverso numero di giorni lavorati.
      (2) Per i Paesi europei indice armonizzato dei prezzi al consumo; per la Cina deflatore della domanda interna.

Mercati finanziari
La FED, in linea con le attese, ha proseguito il rialzo dei tassi portandoli a dicembre nel range 1,25%-
1,50; nonostante il miglioramento delle prospettive di crescita e del mercato del lavoro, i membri
del FOMC per il 2018 continuano ad attendersi tre ulteriori rialzi (come emerge anche dalla survey
degli analisti di mercato).
La BCE ha invece annunciato ad ottobre 2017 che a partire dal 2018 gli acquisti mensili
continueranno a un ritmo più contenuto: 30 miliardi di euro al mese (almeno fino settembre 2018). Il
programma rimane «open-ended»: non è stato annunciato un termine definitivo degli acquisti ed
è stato ribadito che il piano resterà flessibile, inoltre la BCE reinvestirà i rimborsi principali dei titoli in
scadenza per un periodo esteso di tempo. Successivamente a tale annuncio, dalle dichiarazioni di
alcuni membri BCE è comunque emersa la possibilità che il QE possa non essere prolungato ed è
stato anche considerato - se la ripresa economica si rafforzasse ancora - un graduale
cambiamento della comunicazione per orientare i mercati.
Nel corso del 2017 si sono registrati graduali rialzi dei tassi soprattutto nell’area EMU, con livelli che,
pur restando storicamente contenuti, sono cresciuti di ca. 20-30 centesimi sulla parte lunga man
mano che si sono manifestati segnali di miglioramento della crescita economica. Negli Stati Uniti gli
incrementi dei tassi sono stati più consistenti sulla parte a breve e medio termine della curva
mentre sulla parte a lungo termine i rendimenti sono rimasti relativamente stabili avendo già
anticipato nell’anno precedente le attese manovre di politica monetaria. L'approvazione
definitiva della riforma fiscale USA potrebbe tuttavia portare a un rialzo della crescita economica –
statunitense e globale – e quindi dell'inflazione, favorendo un ulteriore incremento dei tassi
governativi nel corso del 2018.
Per quanto riguarda l’Italia l'avvicinarsi delle elezioni politiche ha contribuito nell’ultima parte del
2017 - nonostante l’upgrade del rating di S&P - a un aumento dello spread BTP-Bund, arrivato
intorno a 160 punti base (leggermente più contenuto comunque dei livelli di inizio anno); negli altri
paesi periferici europei è invece proseguita la riduzione dei rendimenti.
Sui mercati corporate, gli spread si sono ulteriormente ridotti nel corso del 2017: sul segmento
investment grade i livelli sono ormai prossimi a quelli del 2007 mentre sulla componente high yield il
calo è stato ancora più marcato, soprattutto negli USA, dopo l’approvazione della riforma fiscale e
in funzione dell’aumento del prezzo del petrolio. Anche gli spread tra titoli sovrani dei paesi
emergenti e il Treasury hanno registrato una forte riduzione, soprattutto nell’ultima parte d’anno.
Nel 2017 le redditività dei principali indici di mercato evidenziano:
-        risultati positivi per le obbligazioni (in particolare per le emissioni a maggior contenuto di
rischio) se pur inferiori a quelli degli anni precedenti;
-        un anno decisamente positivo per i mercati azionari, con rendimenti in valuta locale
generalmente a due cifre: negli Stati Uniti l’indice è cresciuto del 22% ca. mentre nell’area EMU i
rialzi sono stati più contenuti e prossimi al 13%; anche i listini dei paesi emergenti hanno evidenziato
un sensibile rialzo (pari in media al 38% ca.).
L’euro in tale contesto si è progressivamente rafforzato su tutte le valute; rispetto al dollaro
l’apprezzamento è stato particolarmente sensibile (oltre 12%), anche in questo caso
consolidandosi in corrispondenza dell’approvazione della riforma fiscale USA e nonostante la
conferma della fase restrittiva della FED. Il cambio dollaro/euro si è portato quindi sopra 1.20, con
un andamento in contrasto con quello del differenziale tra i tassi EMU e USA.
Nella tabella seguente sono elencate le variazioni delle principali classi di attività nell’ultimo anno
(in valuta locale, indici total return).

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Classi di attività                                                                                   2017
Liquidità e strumenti a breve EMU                                                                     -0,3

Indici obbligazionari governativi
    Italia                                                                                            0,8
    EMU                                                                                               0,1
    USA                                                                                               2,4
    Giappone                                                                                          0,1
    UK                                                                                                1,9
    Paesi emergenti (in u$)                                                                           9,3

Indici obbligazionari corporate I.G.
    Euro                                                                                              2,4
    Dollari                                                                                           6,5
Indici obbligazionari corporate H.Y.
    Euro                                                                                              6,7
    Dollari                                                                                           7,5

Indice inflation linked EMU                                                                           1,6

Indici obbligazionari convertibili
    EMU                                                                                               5,8
    USA                                                                                              16,0

Indici azionari
    Italia                                                                                           13,8
    EMU                                                                                              13,4
    USA                                                                                              21,9
    Giappone                                                                                         20,1
    UK                                                                                               11,8
    Paesi emergenti (in u$)                                                                          37,8

Commodity (S&P GSCI Commodity Index in U$)                                                            5,8

Cambi nei confronti dell'euro
  Dollaro                                                                                            -12,2
  Yen                                                                                                 -9,1
  Sterlina                                                                                            -3,8
  Fonte: Thomson Reuters, elaborazioni Prometeia.
  Nota: indici obbligazionari all maturities; cambi WM/Reuters (i segni negativi
  indicano un apprezzamento dell'euro).

2.9 Relazione sintetica sulla performance finanziaria delle gestioni

Di seguito sono illustrate le politiche di gestione per ciascun comparto e la valutazione delle
relative performance:

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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
2.9.1 Linea “Crescita”

                  Linea Crescita 2017 – Gestore – Anima Sgr dal 01.12.2016
La linea Crescita è gestita dal 1° dicembre 2016 da ANIMA Sgri a seguito della selezione dei gestori
effettuata nel corso del 2016 triennale per il triennio 2017/2019.

Mandato dal 01.12.2016 (Anima)

–        dal 1 dicembre 2016: 60% azionario globale (massimo 70%) – 40% obbligazionario
diversificato (con esposizione al segmento corporate massima pari al 20%). Mandato con limite di
tracking error volatility (TEV annuale minore/uguale 5% da convenzione).

Benchmark di riferimento: 20% Bofa ml plan Europe Gov. All mats hedged, 10% Bofa ml plan Europe
large cap corporate all mats hedged, 10% Bofa ml US large cap corporate all mats hedged, 35%
MSCI EMU Daily Net Total Return, 20% MSCI World ex Emu Daily Net Total Return, 5% MSCI Emerging
markets daily Net Total Return.

Totale patrimonio in gestione finanziaria al 31.12.2017                                            € 78.992.210

-       Performance lorda                                                                            + 8,48%
-       Benchmark                                                                + 7,58% (differenza + 90 bps)
-       Valore quota al 31.12.2017                                                           € 20,535 (+6,54%)

La performance del comparto e l’operatività dei portafogli.
Il risultato di gestione della linea Crescita si è confermato positivo anche nel 2017 superando il
benchmark di riferimento registrando una overperformance (+0,90%).

Ptf% 8,48    Bmk% 7.58      diff. +0,90

Per quanto riguarda il comparto obbligazionario il portafoglio è stato caratterizzato da
un’esposizione al rischio di tasso sottopeso rispetto al benchmark di riferimento; l’entità di tale
posizione è stata maggiore nella seconda metà dell’anno, in quanto i livelli dei rendimenti
obbligazionari riflettevano un premio per il rischio basso in un contesto di accelerazione della
crescita globale e ripresa delle aspettative di inflazione. Nel corso dell’anno il peso delle
obbligazioni societarie è stato superiore al benchmark di riferimento dato uno scenario di crescita
positiva e abbondante liquidità sui mercati, elementi favorevoli a un restringimento dei differenziali
di rendimento rispetto ai titoli governativi. Nell’ambito delle obbligazioni societarie il portafoglio ha
avuto una prevalenza di emissioni denominate in euro rispetto a quelle in dollari dato il costo di
copertura penalizzante su queste ultime, in particolare sulle scadenze brevi.
Nel corso del 1° semestre, sulla base sia dei dati congiunturali positivi in Europa e USA, che delle
decisioni intraprese dalle banche centrali (BCE e Fed), il portafoglio è stato impostato con un bias
ciclico caratterizzato da un’accentuata esposizione al tema del “reflation trade”. Tale
impostazione ciclica è stata rappresentata da un sovrappeso sui settori Energy, Industrial,
Technology e Consumer Discretionary e da un sottopeso sui settori più difensivi, in particolare
Telecom, Utility e Real Estate.
Mentre in particolare nel corso del 1° trimestre tale posizionamento ha sofferto sia per il crescente
scetticismo circa l’effettiva capacità dell’Amministrazione Trump di realizzare le promesse della
campagna elettorale che per l’atteggiamento attendista della Federal Reserve, nella seconda
metà del 2017 il contesto di mercato è stato più favorevole: crescita sincronizzata tra le diverse
aree del mondo, buoni dati macro, banche centrali compiacenti e inflazione moderata e riforma
fiscale finalmente proposta dall’Amministrazione Trump, approvata dal Congresso e gradita dal
mercato, come è stato evidenziato dal rally di fine anno basato su una revisione al rialzo degli utili,
specialmente in quei settori che maggiormente beneficeranno dei tagli fiscali. Proprio sui titoli di tali
settori si è spostata parte del portafoglio che ha comunque mantenuto un’impostazione
prociclica, con un sovrappeso in particolare sui settori Technology (ridotti solo dopo la brillante
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reporting season), Industrial e Financial (entrambi incrementati in Usa, mentre in Europa i Financial
sono stati parzialmente ridotti a causa dell’incertezza sulla regolamentazione dei Non Performing
Loans). Negli stessi mesi è stato inoltre incrementato: 1) il settore Energy, sulla base di buoni dati di
Free Cash Flow e del movimento al rialzo del prezzo del petrolio in area 70 dollari al barile; 2) il
settore Consumer Discretionary, oltre che sulla componente del lusso già in sovrappeso, sulle auto,
sia per le valutazioni attraenti, sia per i dati robusti sulle vendite.
Per quanto riguarda in particolare l’Area Emergenti, nel corso dell'anno l’esposizione è stata
mantenuta intorno alla neutralità. Il quadro macro positivo e le valutazioni, entrambi fattori
favorevoli ad una sovraesposizione all'area, sono stati temperati dall'incertezza geopolitica creata
da un lato dalle politiche protezionistiche di Trump e dall'altro dagli avvenimenti politici interni che
hanno coinvolto alcuni dei principali paesi (Brasile, Sudafrica in primis ma anche la Russia e le
tensioni tra le Coree). Da qui la scelta di mantenere una esposizione stabilmente intorno alla
neutralità.

2.9.2 Linea “Prudente”

                 Linea Prudente 2017 – Gestore CANDRIAM Investors Group

La linea Prudente è gestita dal 1° dicembre 2012 da Candriam Investors Group secondo un primo
mandato triennale con scadenza il 30 novembre 2015. Dal 1° dicembre 2015 a Candriam IG è
stato prorogato il mandato di gestione per un anno e fino al 30 novembre 2016 con revisione del
benchmark di riferimento e con l’assunzione di nuove linee guida e limiti per gli investimenti. In
seguito alla selezione dei gestori per il triennio 01/12/2016 – 30/11/2019, la Linea Prudente è stata
nuovamente affidata in gestione a Candriam IG.

Mandato (dal 01.12.2016)

–      dal 1 dicembre 2016: 75% obbligazionario diversificato e 25% azionario globale. Mandato
con limite di tracking error volatility (TEV annuale minore/uguale 3% da convenzione).

Benchmark di riferimento: 35% Bofa ml pan Europe Gov. all mats hedged, 15% Bofa ml pan Europe
large cap corporate all mats hedged, 10% Barclays EGILB all markets ex Greece EMU HICP all mats
total return, 15% Bofa ml US large cap corporate all mats hedged, 10% MSCI World ex EMU Daily
Net Total Return, 15% MSCI EMU Daily Net Total Return.

Totale patrimonio in gestione finanziaria al 31.12.2017                                        € 103.868.725
-       Performance lorda                                                                          + 3,41%
-       Benchmark                                                                +3.92% (differenza -51 bps)
-       Valore quota al 31.12.2017                                                       € 16,728 (+2,58%)

La performance del comparto e l’operatività dei portafogli.

Il risultato di gestione della linea Prudente si è confermato positivo anche nel 2017 sebbene in
ritardo rispetto al benchmark di 51 bps.

Ptf% 3,41    Bmk% 3,92      diff. -0,51

Nel 2017 il rendimento lordo della Gestione Candriam è risultato pari a +3.41%, a differenza del
benchmark che ha chiuso a +3.92%.
Nonostante il periodo in analisi sia stato ricco di eventi politicamente rilevanti, il vero fattore
caratterizzante si è dimostrato essere la ripresa sincronizzata della crescita globale.
Proprio grazie a questo elemento, si è assistito ad un importante rally del mercato azionario, che ha
ampiamente superato in termini di performance la controparte reddito fisso (sia corporate che
governativo).

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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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Bilancio e Nota Integrativa al 31 dicembre 2017
Il ritardo nei confronti dell’indice di riferimento da parte della gestione è principalmente derivato
dal contributo relativo negativo della componente valutaria proveniente sia dalla copertura del
rischio cambio che dal sovrappeso sul dollaro americano (svalutatosi in modo significativo nel
periodo), oltre che dalla stock selection effettuata sull’Europa e sul Nord America.
Al tempo stesso, positive sono invece risultate le scelte effettuate in ambito di allocazione per
classe di investimento e in ambito di gestione del portafoglio obbligazionario (singolarmente
preso). Tuttavia tali contributi sono risultati in termini assoluti inferiori a quanto menzionato al
paragrafo precedente.
Dal punto di vista dell’asset allocation, il gestore ha mantenuto un posizionamento privilegiato
verso la classe azionaria da intendersi come classe azionaria “sostenibile” in conformità alla politica
di investimento nel corso di tutti i dodici mesi, alla luce delle seguenti condizioni favorevoli:
•        accelerazione nel commercio internazionale accompagnata da una ripresa sincronizzata,
che si è estesa a livello globale
•        graduale normalizzazione delle politiche monetarie da parte delle Banche Centrali, avente
sullo sfondo limitate pressioni inflazionistiche
•        revisioni costantemente al rialzo dei profitti corporate
All’interno del portafoglio azionario, la preferenza del gestore è andata ai i titoli dell’Eurozona
rispetto all’equity britannico o statunitense; inoltre, a partire dal mese di settembre, ha
incrementato anche l’esposizione al mercato azionario giapponese.
Per quanto riguarda la componente obbligazionaria, nel corso del 2017 il gestore ha ritenuto
opportuno conservare un sottopeso, specialmente in termini di duration (non a caso, dato il
contesto precedentemente descritto di politiche monetarie in via di normalizzazione e di
fondamentali economici segnalanti un miglioramento).
Con riferimento alle scelte effettuate all’interno di questa classe di investimento, si sono posizionati
con maggiore convinzione sul segmento corporate rispetto al governativo e, all’interno di
quest’ultimo, gli investimenti si sono diretti sostanzialmente verso i Paesi « Periferici » a scapito dei
Paesi «Core», mentre, volgendo lo sguardo alle emissioni corporate, Candriam ha preferito cogliere
opportunità sul settore finanziario piuttosto che sul non-finanziario.

2.9.3 Linea “Garantita”

            Linea 5 “Garantita” – Gestori – GENERALI ITALIA SPA e ALLIANZ SPA

La linea Garantita, a gestione assicurativa di ramo V con previsione di garanzia della restituzione
del capitale riveniente dai versamenti contributivi e dal TFR versato, è stata attivata nel 2007 nel
rispetto della previsione contenuta nel D.lgs. 252/05. A partire dal 1 luglio 2013 a Generali Italia Spa
è stata affiancata una seconda compagnia (Allianz Spa) per la gestione di una quota del
patrimonio della linea. Dal mese di aprile 2017, a seguito del rinnovo quinquennale della
Convenzione Assicurativa, la quota di capitale in gestione a Generali viene investita su tre distinte
gestioni separate (Gesav, Rispav e Euroforte RE).

Totale patrimonio in gestione finanziaria al 31.12.2017                               € 125.334.773
-       Performance lorda + 3,90% Generali Italia Spa (media delle 3 gestioni) e + 3,33% Allianz Spa
-       Valore quota al 31.12.2017                                              € 13,547 (+ 2,47%)

Il rendimento netto annuo della gestione separata “GESAV” nel mese di dicembre, è stato del
2,72% (3,57% al lordo del rendimento minimo trattenuto dello 0,85%) e dell’eventuale commissione
di overperformance) ed è parametrato all’investimento al netto dei caricamenti anticipati (0,05%)
sui premi versati, come da convenzione in essere.
Di seguito elenchiamo i rendimenti lordi della gestione separata “GESAV” dell’anno 2017.

                                                        2017
 Genn.      Febb.      Mar.      Apr.     Mag.       Giu.    Lug.       Ago.     Sett.   Ott.     Nov.       Dic.
  3,63%     3,61%     3,68%     3,67%     3,55%     3,53%     3,53%     3,52%    3,48%   3,47%   3,51%       3,57%

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Fondo Pensione Complementare dei lavoratori di Società del Gruppo Ubi Aderenti
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