FOGLIETTO GIALLO bollettino settimanale della Parrocchia Ognissanti di Arzignano - Parrocchia ...
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FOGLIETTO GIALLO bollettino settimanale della Parrocchia Ognissanti di Arzignano Numero 1843 – 2a Domenica dopo Natale – Anno B – 3 gennaio 2021 ERA VENUTO TRA I SUOI, MA NON L’HANNO RICONOSCIUTO In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel 8 mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, 3i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. (Giovanni 1, 1-14) Un faro aveva illuminato la notte dell’umanità, ma per paura di rimanerne accecati, si sono nascosti, continuando ad annaspare nelle loro gallerie buie dove tutti parlano e ne dicono di tutti i colori, ma nessuno ascolta, e chi ascolta li compatisce, convinto che nel buio si possano fare soltanto ipotesi non dimostrabili. Questa era la situazione di pessimismo al tempo di Gesù, ma non è tanto diversa quella che viviamo noi, oggi. Giovanni ripete la parola “luce” venuta ad illuminare il mondo, sei volte, specificando chiaramente che si tratta di Gesù, Luce del mondo. Il suo sguardo sembra aver già spaziato oltre la stratosfera, in quell’universo completamente buio dove l’unica luce viene dalle stelle. L’arrivo di Gesù – luce che illumina il buio, e accende la mente umana in cerca di senso – è preannunciato, proprio da una stella, ci dice Matteo; da un luminoso angelo di nome Gabriele, prosegue Luca.
Abbiamo bisogno di luce. Non può starne senza nemmeno Dio che non amando lavorare al buio, prima delle altre cose crea la luce (“fiat lux”). Chi ha meno di 60 anni non ricorda le messe in latino che cominciavano ai piedi dell’altare con un lungo dialogo orante – Introibo ad altare Dei … ad Deum qui laetificat juventutem meam … – tra il celebrante e i chierichetti e finivano con una altrettanto lunga filastrocca, dopo la benedizione, che il prete leggeva su un quadro a lato dell’altare, ed era il vangelo di oggi che si concludeva con quel: “… plemun gratiae et veritatis” che faceva esultare di gioia noi bambini, ormai esausti per tutte quelle incomprensibili parole. Perché questo prologo del vangelo di Giovanni alla fine di ogni messa? Penso per ricordarci la desolazione dell’apostolo che aveva visto, toccato e goduto la meraviglia del Verbo fatto carne e non si spiegava perché l’atteso dalle genti per migliaia di anni, non fosse stato riconosciuto quando venne ad abitare in mezzo a noi. Siamo entrati in un nuovo anno, quello che più di ogni altro attendevamo per un radicale cambiamento e per il superamento dei problemi che ci hanno oppresso in quello passato, la tempesta virale per prima. Vogliamo che sia caratterizzato dalla scoperta di nuovi modi di vivere, di nuovi atteggiamenti verso i fratelli, da nuovo stile nei confronti della natura … o preferiamo fare le talpe e continuare a scavare procedendo senza meta, accontentandoci delle tenere radici da rosicchiarci al buio, ogni tanto, sotto terra? La risposta sembra ovvia, ma è già successo, suggerisce l’evangelista, che si vada in cerca di luce solo dopo il tramonto, poiché da stolti, quando il sole illuminava il mondo, eravamo a dormire. Chissà se qualcuno è sceso da Gerusalemme dove aveva cercato il Salvatore tra la gente che conta come avevano fatto dapprima i magi, dirigendosi piuttosto a Betlemme, tra i profughi, i depressi, gli ultimi … Giuseppe Corato AVVISI COMUNI PER L’UNITÀ PASTORALE Lunedì 4 gennaio alle 20.30: in ogni chiesa della nostra Unità Pastorale CELEBRAZIONE PENITENZIALE CON ASSOLUZIONE COMUNITARIA I vescovi del Triveneto, a causa della pandemia ancora purtroppo in corso, hanno dato la possibilità a tutti i fedeli, per il periodo tra il 10 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, di vivere e celebrare il Sacramento della Confessione nella formula di assoluzione comunitaria. L’abbiamo vissuto anche noi in questa forma e, con sorpresa, l’adesione è stata oltre ogni aspettativa. Da più voci è giunta il desiderio di darci un’altra possibilità. La proponiamo, perciò, in ogni singola parrocchia nella stessa sera (lunedì 4 gennaio) e alla stessa ora (ore 20.30).
CELEBRAZIONI dal 3 al 10 gennaio 2021 Ognissanti Castello Villaggio S. Zeno S. Bortolo Dom. 8.00 Messa 8.30 03/01 10.30 Messa 10.15 Messa 9.30 Messa 10.00 19.30 Messa 11.00 lun 4/01 Messa 19.30 Lunedì 4 gennaio alle 20.30 in tutte le parrocchie: CELEBRAZIONE PENITENZIALE CON ASSOLUZIONE COMUNITARIA Mart. Messa 8.00 5/1 Messa 18.30 Messa 17.00 Messa 19.30 Merc. Messa 8.00 Messa 8.30 06/01 Messa 10.30 Messa 9.30 Messa 10.00 EPIFANIA (benediz. bambini) Messa 11.00 Messa 10.15 Messa 19.30 Gio Messa 8.00 07/01 Messa 19.30 Ven 08/01 Messa 19.30 Sab 09/01 Messa 18.30 Messa 17.00 Messa 19.30 Messa 19.00 Domenica Messa 8.00 Messa 8.30 10/1 Messa 10.30 Messa 9.30 Messa 10.00 Battesimo Messa 11.00 Messa 10.15 di Gesù Messa 19.30 In sacrestia del Duomo sono disponibili i calendari “CINQUE PANI”, quest’anno c’è pure la novità “DUE PICCOLI PESCI” per i ragazzi!!! PARROCCHIA DI OGNISSANTI Mercoledì 6 gennaio - Epifania - alla S. Messa delle 10.30: Benedizione dei bambini Un GRAZIE SPECIALE al “NOI Associazione” per averci rallegrato con il Canto dela Stella. Ci avete riacceso la Speranza! Grazie a tutti!!!!! RICORDIAMO I NOSTRI FRATELLI E SORELLE DEFUNTE Lunedì 4 gennaio - 30° FELICE Fongaro ore 19.30 - 30° RENATA Bovo, MARIO e BRUNO Tascon - don ALFREDO Petucco - GEMMA Pellizzaro, SIMPLICIO Dalla Benetta, GIULIO Groppo e DANIELE Ferrarini - GIUSEPPE e MARIA Baldisserotto, IDA Marzotto - REGINA MAURA, KARL HEINZ, ANNA, ANGELO Martedì 5 gennaio ore 8 8.00 - CARLO e GIUSEPPINA Calearo ore 18.30 Mercoledì 6 gennaio EPIFANIA Sante Messe con orario festivo: 8.00; 10.30; 19.30 Giovedì 7 gennaio - CLARA Posenato ore 8.00 Venerdì 8 gennaio - GIUSEPPE, TERESA e FLAVIO Parise - ADOLFO Xotta e fam. def. ore 19.30 - CLELIA Lucato - ROBERTO e ODONE Frighetto e GIOVANNA Spiller Sabato 9 gennaio - GABRIELLA Pezzolato ore 18.30 - SANTA Sartori - ALMA Nascimben - VALTER Sabbadin
A PROPOSITO DI EPIFANIA... “E allora palpiterà e si dilaterà il tuo cuore” (Isaia 60). Epifania è la festa del cuore dilatato. È una gioia pensare oggi che Dio è di tutti. I Magi erano dei pagani, venivano da un Oriente misterioso, patria delle religioni più diverse, culla della vita. Vengono a dire che Dio appartiene a tutta l'umanità e che lo cercano l'intelligenza e il cuore di ogni uomo, la sapienza e la cultura di ogni popolo. È il Dio di chi crede e di chi non ce la fa a credere, dei cristiani e degli islamici, di chi è regolarmente sposato e di chi ha subito la lacerazione dell' amore, di chi è solo e di chi vive insieme ad un amato. È il Dio di tutti e per tutti fa sorgere una stella, per chiunque lo cerchi con cuore sincero. I Magi vedono molte cose in quella stella. È una stella con molte stelle dentro, un bambino, un re, un Dio. L'uomo è la stella. “E allora palpiterà e si dilaterà il tuo cuore” (Isaia 60). Se non ti apri all'uomo non vedrai nessuna stella. Dio non è il Dio degli scribi, ma della carne che spera ama soffre. C'è più verità in un solo grido di dolore che in interi trattati di filosofia. Perché Dio è la fiamma delle cose, l'anima della storia, stella in fondo al cuore. Di tutti. (Padre Ermes Ronchi)
10 dicembre 2020 Giornata internazionale dei diritti umani Giovedì 10 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti umani. Quest'anno sarà lotta contro la discriminazione. Il 10 dicembre 1948 veniva firmata a Parigi la Dichiarazione Universale dei diritti umani. “Tutti gli esseri umani…devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” (art. 1) ORARIO SANTE MESSE DELL’UNITA’ PASTORALE LUNEDÌ Ore 19.30 Duomo DOMENICA Ore 8.00 Duomo MARTEDÌ Ore 8.00 Duomo e festive Ore 8.30 Castello MERCOLEDÌ Ore 8.30 Castello Ore 9.30 San Zeno Ore 19.00 San Bortolo Ore 10.00 San Bortolo Ore 19.30 Villaggio G. Ore 10.15 Villaggio G. GIOVEDÌ Ore 8.00 Duomo Ore 10.30 Duomo Ore 19.30 San Zeno Ore 11.00 Castello VENERDÌ Ore 19.30 Duomo Ore 19.30 Duomo SABATO Ore 17.00 Villaggio G. e prefestive Ore 18.30 Duomo OSPEDALE Da lun. a ven. alle ore 6.45 Ore 19.00 San Bortolo al sab. alle ore 7.00 Ore 19.30 San Zeno Alla domenica alle ore 17.00 Per sostenere i lavori della Parrocchia Banco BPM: IT 11 X 050 346 0120 000 000 452 181 UniCredit Banca: IT 30 I 020 086 0122 000 004 432 649 Cassa di Risparmio del Veneto: IT 21 S 062 256 0122 000 000 228 482
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