Fisiologia cardiaca - Infermieristica
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
setto interatriale e interventricolare valvole cardiache: atrioventicolari semilunari lo spessore del miocardio è maggiore nel ventricolo sinistro
il ventricolo sinistro è il generatore della pressione del sangue nella circolazione sistemica o grande circolazione il ventricolo destro è il generatore della pressione del sangue nella circolazione polmonare o piccola circolazione
tessuti funzionali del cuore miocardio composto da fibre muscolari striate dette cardiomiociti: nuclei centrali, piccole (5-15 μm diametro, 20-30 μm lunghezza), non isolate tra loro (anche con diramazioni), connesse da dischi intercalari, presenza di bande Z desmosomi (giunzioni strette, unione meccanica) gap junctions (giunzioni comunicanti, unione elettrica, sincizio funzionale)
i miofilamenti (miosina, actina, troponina e tropomiosina) sono geneticamente diversi da quelli del muscolo scheletrico i tubuli T sono situati a livello della banda Z (non A-I come nei muscoli scheletrici), hanno maggior diametro e danno luogo a diadi
Old model of the cardiac intercalated disc, in which adherens junctions, desmosomes, and gap junctions are independent structures. Please note that these structures do not anchor the sarcomeres to the ID, although the steps of the ID correspond to the length of a sarcomere. At the lateral membrane, costameres ensure the anchoring of sarcomeric Z-discs to the extracellular matrix. Gap junctions bring the adjacent sarcolemmas close together, whereas desmosomes are visible at electron micrographs as relatively large electron-dense structures compared to adherens junctions.
Modello dei canali ionici e delle proteine annesse/connesse, presenti a livello degli ID (dischi intercalari). Fra essi, Nav1.5 è il più importante.
New model: spatial distribution of ID components. Large GJ (gap junction) plaques occur at the interplicate region, whereas smaller GJs are found in the apex of plicae of the plicate region. These GJs are surrounded by the perinexus and connexome. The connexome seems to be continuous with the area composita. Ion channels reside in the perinexus and area composita.
vie di conduzione del PA conduttività o dromotropismo nodo SA (pacemaker primario)--- tessuto nodale---miocardio atriale destro e poi sinistro---vie internodali anteriore, media, superiore, via interatriale anteriore- --sistema di conduzione AV nodo AV: pacemaker secondario, viene dominato dall’alta frequenza dei PA generati dal nodo SA sistema di conduzione AV: nodo AV, tronco comune del fascio AV (fascio di His), branche destra e sinistra del fascio di His, fascicoli dei fasci di His, fibre del Purkinje
il ritardo dell’eccitazione del nodo AV (bassa velocità di conduzione) permette l’attivazione ventricolare dopo l’eccitazione degli atrii la velocità di conduzione cresce progressivamente dal fascio di His alle fibre del Purkinje: rapido propagarsi del PA nei ventricoli e conseguente attivazione efficiente del miocardio contrattile ventricolare
automatismo o cronotropismo il nodo SA è il pacemaker primario (70-90 PA/min) il nodo AV (pacemaker secondario) genera 40-60 PA/min le fibre del Purkinje (pacemaker terziario) scaricano 15-40 PA/min in condizioni fisiologiche il nodo SA è l’unico centro autoritmico del cuore
i tessuti autoritmici hanno bassa velocità di conduzione il PA autoritmico ha minore ampiezza (fibre depolarizzate basalmente) dei PA scheletrici la ripolarizzazione (ca. -60 mV) attiva un canale cationico misto Na+ e K+, che genera una corrente If (“funny”): depolarizzazione della cellula si attiva anche una corrente Ca2+ di tipo T (ICa,T) che depolarizza ulteriormente la cellula fino al valore soglia (potenziale pacemaker)
caratteristiche del PA cardiaco - ad ogni PA corrisponde una contrazione muscolare che mantiene lo stesso ritmo - in generale, nelle fibre cardiache il PA ha durata maggiore rispetto alle altre cellule eccitabili - ha ampiezza minore del PA neuronale - la latenza dell’accoppiamento eccitazione-contrazione è maggiore rispetto al muscolo scheletrico, inferiore rispetto al muscolo liscio - la durata della contrazione è maggiore rispetto al muscolo scheletrico, inferiore rispetto al muscolo liscio
18
poco nei tessuti nodali 19
i PA cardiaci sono complessi e hanno caratteristiche diverse tra loro, ne esistono di due tipologie: PA delle fibre autoritmiche (nodo SA e AV), risposta lenta PA dei tessuti di conduzione e di lavoro, risposta veloce potenziale di membrana nel miocardio nodale = -40/-70 mV potenziale di membrana nel miocardio di lavoro = -70/-80 mV potenziale di membrana nel miocardio di conduzione =-90 mV
PA autoritmico
PA di conduzione e di lavoro lo stimolo insorge quando arriva un segnale che depolarizza la cellula a ca. -65 mV
Molto lungo
eccitabilità cardiaca batmotropismo: proprietà di rispondere a stimoli applicati dall’esterno soglia, stimolo subliminare e sopraliminare periodo refrattario assoluto (200-250 ms nel miocardio di lavoro) periodo refrattario relativo (25-30 ms nel miocardio di lavoro) possibile insorgere di un’extrasistole (forza minore)
il periodo refrattario relativo delle fibre a risposta lenta si protrae oltre la fase 3 la fibra riacquista la piena eccitabilità nel periodo tardivo della fase 4
la forza di contrazione della post-extrasistole è maggiore perché durante il periodo refrattario allungato il ventricolo si riempie maggiormente e anche i canali Ca2+ sono più disponibili
accoppiamento eccitazione-contrazione interessa il miocardio di lavoro reticolo sarcoplasmatico longitudinale diadi (scarso ruolo dell’apertura meccanica dei RyR) tubuli T a livello delle linee Z RyR2 e CICR
il ciclo dei ponti trasversali e lo scorrimento dei miofilamenti avviene in maniera simile al muscolo scheletrico ma con delle differenze ad es. la sensibilità al Ca2+:
l’elettrocardiogramma
triangolo di Einthoven
il ciclo cardiaco
controllo nervoso del cuore
ortosimpatico maggior entrata di Ca2+: potenziamento della depolarizzazione (cellule nodali) ed aumento della fase di plateau (cellule contrattili) aumento della sistole (ionotropo); maggior ampiezza del PA induce conduzione più veloce (dromotropo); maggior depolarizzazione induce più eccitabilità (batmotropo) e pacemaker più veloce (cronotropo)
parasimpatico apertura di un canale KAch dovuta a recettori muscarici M2 maggior uscita di K+: iperpolarizzazione diminuzione della sistole (ionotropo); minor conduzione (dromotropo); minor eccitabilità (batmotropo); pacemaker più lenti (cronotropo)
minor entrata di Ca2+ effetto cronotropo negativo e ionotropo negativo (a carico soprattutto degli atrii)
controllo ormonale del cuore catecolamine dalla surrenale: effetti simili alla stimolazione ortosimpatica ormoni tiroidei: aumentano la frequenza cardiaca e la sintesi proteica (ipertrofia) insulina: effetto Ca2+ ionotropo positivo (inibizione dei meccanismi di riassorbimento di Ca2+ nel reticolo) glucagone: effetto cronotropo e ionotropo positivo (simili alla stimolazione ortosimpatica β1-adrenergica) controllo chimico del cuore chemocettori centrali e periferici che controllano la respirazione ipossia moderata (o aumento della PCO2)= aumento della frequenza di scarica dei PA dei chemocettori periferici = aumento riflesso della frequenza cardiaca e della sistole l’azione diretta della CO2 sul cuore evoca risposte opposte a quelle riflesse l’ischemia riduce l’ATP, il pH e la quantità di Ca2+ liberata dal reticolo sarcoplasmatico sensibilità meccanica esistono dei recettori sensibili alla distensione (meccanocettori): volocettori (vene e atrii) barocettori cardiopolmonari o pressocettori (arteria polmonare, ventricoli, pericardio); altri pressocettori sono i barocettori arteriosi (arco dell’aorta e seni carotidei)
Puoi anche leggere