Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica

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Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Fenomeno migratorio e dipendenza
          Sabina Tangerini, CCM
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Vulnerabilità sociale

«può essere sinteticamente definita come una situazione di vita in cui
l’autonomia e la capacità di autodeterminazione dei soggetti è
permanentemente minacciata da un inserimento instabile dentro i
principali sistemi di integrazione sociale»

«offre una chiave di lettura multidimensionale del fenomeno della
diseguaglianza e consente di capire le condizioni di difficoltà vissute dai
cittadini che vedono sgretolarsi i punti di riferimento sui quali fondavano
le loro decisioni»
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Struttura presentazione

1.   Dati fenomeno migratorio
2.   Vulnerabilità sanitaria del migrante
3.   Ricerche internazionali
4.   Consumo in Italia
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Struttura presentazione

1. Dati fenomeno migratorio
2. Vulnerabilità sanitaria del migrante
3. Ricerche internazionali
4. Consumo in Italia
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Piramidi di età
Italiani          Stranieri
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Fenomeno migratorio e dipendenza - Sabina Tangerini, CCM - Comitato Collaborazione Medica
Struttura presentazione

1.   Dati fenomeno migratorio
2.   Vulnerabilità sanitaria del migrante
3.   Ricerche internazionali
4.   Consumo in Italia
Struttura presentazione

1. Dati fenomeno migratorio
2. Vulnerabilità sanitaria del migrante
3. Ricerche internazionali
4. Consumo in Italia
Fattori di rischio in relazione al VIAGGIO

          • Fattori di rischio (ambientali, culturali, microbiologici)
 PRIMA    • Accesso ai servizi di salute

        • condizioni e durata del viaggio (a seconda di migrazione forzata
DURANTE   o meno)

          • Approdi intermedi in campi di raccolta o dispersi sul territorio
ARRIVO    • in/disponibilità di alloggio, lavoro, reti sociali e accesso alle cure
Migrante sano o.. «esausto»
L’effetto migrante sano indica che la maggior parte delle persone che
intraprende volontariamente (o forzatamente) un viaggio è di solito
giovane e in buona salute.

Tale patrimonio di salute, tuttavia tende a deteriorarsi rapidamente in
una finestra temporale che va dai 6 mesi ai 2 anni. Si parla pertanto di
effetto migrante esausto e dipende dalla tipologia di inserimento nel
paese ospitante, dalle opportunità, dal sistema di accoglienza e
dall’universalità dei servizi.

      MA… vale solo per chi parte volontariamente?
Stato di salute dei richiedenti asilo

                        Popolazione prevalentamente
                       giovane (oltre il 70% ha meno di
                          34 anni, in Italia oltre 80%)

                         ITALIA
Stato di salute dei richiedenti asilo
        Rispetto ad altri gruppi di migranti, chi intraprende un
       percorso di migrazione forzata può presentare maggiore
        vulnerabilità sanitaria (TB, scabbia, epatite A, fragilità
   mentale e ferite in relazione a quanto è stato lungo il viaggio,
   all’aver soggiornato in campi di detenzione e alle condizioni di
                          vita nel nostro paese

                TUTTAVIA I SISTEMI DI MONITORAGGIO
                    NON HANNO RILEVATO RISCHI
                 SIGNIFICATIVI PER LA POPOLAZIONE
                              RESIDENTE
«Malgrado la comune
impressione che vi sia un nesso
tra il fenomeno migratorio e
l’importazione di malattie
infettive,non esiste
un’associazione sistematica. Le
malattie infettive sono
primariamente associate alla
povertà»
Zsuzsanna Jakab, OMS
HIV
HIV
Tubercolosi
 «Il 23% della popolazione mondiale (WHO 2018) ha una tubercolosi
 latente. Ha incontrato il micobatterio della tubercolosi, senza sviluppare la
 malattia. La probabilità che si riattivi, causando malattia, si calcola sia
 circa del 5-10%, e dipende principalmente dalle (più povertà, più disagio,
 più riattivazione) e dalla durata della vita» Pres. Simit
Principali cause di ricovero. Stranieri da Pfpm, +18

Fonte: SDO, Ministero Salute, Osservasalute 2014
Struttura presentazione

1.   Dati fenomeno migratorio
2.   Vulnerabilità sanitaria del migrante
3.   Ricerche internazionali
4.   Consumo in Italia
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1. Dati fenomeno migratorio
2. Vulnerabilità sanitaria del migrante
3. Ricerche internazionali
4. Consumo in Italia
Ricerche sulla
                    dipendenza in EU
Dati frammentari

Mancanza di dati e problemi nell’acquisizione di dati su
migranti/minoranze etniche. Questi gruppi sono mappati in maniera
discontinua ed eteronegea nei diversi paesi EU ciò rende impossibile
fare generalizzazioni sui comportamenti di dipendenza
La letteratura indica che diverse circostanze rendono i migranti più
vulnerabili all’uso o abuso di sostanza. Tra queste: aver vissuto
esperienze traumatiche, disoccupazione e povertà, mancanza del
supporto della famiglia e delle reti sociali.
EMCDDA – European Monitoring Centre for Drugs and
               Drug Addiction, 2017
  Migrants, asylum seekers and refugees: an overview of the literature
           relatingi to drug use and access to services, 2017

• Tassi di consumo di sostanze modesto o inferiori rispetto
  alla popolazione generale
• Pratiche culturali del paese di origine relative all’uso di
  sostanze tendono a mantenere continuità (ex Khat)
• In alcuni casi (ex fasce giovanili) adozione di modelli di
  consumo per «volontà di acculturazione»
• Traumi e discriminazioni alla base delle partenze correlati a
  maggiore propensione al consumo di alcool e sostanze
• sintomi depressivi in misura maggiore rispetto al resto della
  popolazione ma minore il ricorso a percorsi di sostegno alla
  salute mentale
EMCDDA – European Monitoring Centre for Drugs and
               Drug Addiction, 2017
  Migrants, asylum seekers and refugees: an overview of the literature
           relatingi to drug use and access to services, 2017

EU DRUGS ACTION PLAN 2009 – 2012

NECESSARIO SVILUPPARE INTERVENTI SPECIFICI PER
RAGGIUNGERE LE MINORANZE ETNICHE

TUTTAVIA non molto è stato fatto per aumentare la
consapevolezza sulle vulnerabilità specifiche di questi gruppi
né per il più ampio obiettivo di ridurre la loro l’esclusione
sociale
FRA – EU UNION AGENCY FOR FUNDAMENTAL RIGHTS
                      (2017)
  Current migration situation in the EU: Torture, trauma and its possibile
                            impact on drug use

Analisi del possibile impatto sulla salute mentale e sul ricorso
alle droghe come auto-cura.

                 Scarsa attenzione, procedure e dati sulle
                 realtà dei casi di tortura si riflette sulla
                 conoscenza del fenomeno di consumo di droghe
                 come risposta ai traumi subiti
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1.   Dati fenomeno migratorio
2.   Vulnerabilità sanitaria del migrante
3.   Ricerche internazionali
4.   Consumo in Italia
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1. Dati fenomeno migratorio
2. Vulnerabilità sanitaria del migrante
3. Ricerche internazionali
4. Consumo in Italia
IL CONSUMO IN ITALIA

I dati epidemiologici sulle dipendenze degli stranieri in Italia
sono ancora molto parziali.

• Difficoltà di reperire dati statistici attendibili o di fare delle
  stime sulla prevalenza nella fascia degli irregolari
• Mancanza di rilevazioni sistematiche da parte dei servizi
  pubblici per le tossicodipendenze;
• Scarso accesso alle strutture sanitarie, da parte degli
  stranieri;
• Assenza di una politica organica d’intervento a livello
  nazionale, sul problema degli stranieri tossicodipendenti
IL CONSUMO IN ITALIA

                                           Uniche ricerche su stranieri
                                           tossicodipendenti… realizzate
                                           sulla popolazione detenuta.

                                           59.655 detenuti di cui 20.255
                                           stranieri (33%), di cui 4.706
                                           tossicodipendenti (circa 1/5)

                                           Detenuti presenti per violazione
                                           leggi sugli stupefacenti 21.080 di
                                           cui 7.599 stranieri

Fonte. XV rapporto sulle condizioni di detenzione Antigone
IL CONSUMO IN ITALIA
    Indagine sulla percezione degli operatori dei centri di accoglienza (76)
    relativamente al consumo di sostanze stupefacenti degli ospiti

Fonte. Dossier Fuori Luogo. Summer school2019
IL CONSUMO IN ITALIA

Fonte. Dossier Fuori Luogo. Summer school2019
IL CONSUMO IN ITALIA
«La sofferenza è una forma di incorporazione delle diseguaglianze»
                         Giovanni Pizza
Sitografia
http://www.emcdda.europa.eu/best-
practice/briefings/migrants-refugees-and-asylum-seekers_en
https://www.open.online/2019/10/02/giornata-del-migrante-
cosa-e-lo-ius-culturae-e-perche-e-il-momento-di-decidere-sulla-
cittadinanza-ai-nuovi-italiani/
https://www.fuoriluogo.it/formazione/summer-school-2019
http://www.antigone.it/quindicesimo-rapporto-sulle-
condizioni-di-detenzione/droghe-e-dipendenze/
https://www.epi.piemonte.it/
https://openmigration.org/
Quale accoglienza
I paesi di arrivo predispongono per gli «estranei» diversi possibili percorsi di
inserimento.

Facendo riferimento al solo sistema sanitario, l’Italia ha un atteggiamento
«universalista» nella norma (diritto alla salute riconosciuto a tutti gli esseri umani)
ma con diverse aree grigie nella sua applicazione.

Sono previsti, infatti, diversi percorsi per i migranti regolari, i richiedenti asilo e i
rifugiati e per i cosiddetti «irregolari» (coloro che sono entrati nel nostro paese
ma non sono stati registrati, coloro ai quali è scaduto il permesso di soggiorno,
coloro i quali hanno rvisto rifiutata la loro domanda di asilo e dunque dovrebbero
abbandonare il nostro paese ma si trovano ancora sul suolo italiano)
Corpo migrante
    «La sofferenza è una forma di incorporazione delle diseguaglianze»
                             Giovanni Pizza

La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale
ed è determinato da diversi fattori (i determinanti) che possono essere
genetici, ambientali economici e sociali.
La persona che migra dal proprio paese ad un paese straniero incorre
nella rottura e, in seguito ricostruzione, di alcuni di essi. La mancanza
di reti sociali, la ricerca di una casa e di un lavoro incidono fortemente
sul suo patrimonio di salute.
Il suo corpo reagisce a questi mutamenti in modo da riflettere la misura
in cui il paese che lo accoglie è in grado di provvedere al suo
benessere.
www.ccm-italia.org

           Via Ciriè 32/E
       10152 Torino, Italia
      Tel. +39 011 6602793
      Fax +39 011 3839455

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