Fatti e opinioni dalla Lombardia - Organo della Sezione Regionale Lombarda della Società Italiana di Psichiatria (SIP-Lo) - Psichiatria Oggi

Pagina creata da Simone Luciani
 
CONTINUA A LEGGERE
Fatti e opinioni dalla Lombardia - Organo della Sezione Regionale Lombarda della Società Italiana di Psichiatria (SIP-Lo) - Psichiatria Oggi
Fatti e opinioni dalla Lombardia
          Organo della Sezione Regionale Lombarda della Società Italiana di Psichiatria (SIP-Lo)

AnnoXXXII • n. 2 • luglio–dicembre 2019           Rivista fondata e diretta da Alberto Giannelli   Semestrale
PSICHIATRIA OGGI
                                 SOMMARIO                                                                  Fatti e opinioni dalla Lombardia
                                                                                                           Organo della Sezione Regionale Lombarda

                                 AnnoXXXII • n. 2 • luglio – dicembre
                                                                                                           della Società Italiana di Psichiatria (SIP-Lo)

                                                                                                           Fondata e Diretta da:
                                                                                                           Alberto Giannelli

                                                                                                           Comitato di Direzione:
                                                                                                           Massimo Rabboni (Bergamo)
                                                                                                           Massimo Clerici (Monza)
IN PRIMO PIANO
                                                        56    La tossicità comportamentale dell’uso
                                                              in cronico di farmaci antiepilettici         Comitato Scientifico:
                                                                                                           Claudio Mencacci (Milano, MI)

3          La vita inospitale
           di Giannelli A.
                                                              di Toscano M.                                Gianluigi Tomaselli (Treviglio, BG)
                                                                                                           Giorgio Cerati (Legnano)
                                                                                                           Emilio Sacchetti (Brescia)

17         Neuroscienze e psichiatria: quali            62    Programma Innovativo
                                                              Prevenzione e cura dei disturbi psichici
                                                                                                           Silvio Scarone (Milano)
                                                                                                           Gian Carlo Cerveri (Milano)
           relazioni?                                         per il periodo perinatale                    Arcadio Erlicher (Milano)
                                                                                                           Simone Vender (Varese)
           di Borgna E.                                       di Brenna V., Cauli G., Corbani I.,          Antonio Vita (Brescia)
                                                              Corno F., Fisogni A., Gozzini C.,            Giuseppe Biffi (Milano)
                                                                                                           Mario Ballantini (Sondrio)
                                                              Grecchi A., Iapichino E., Pari E.,           Franco Spinogatti (Cremona)
SEZIONE CLINICO-SCIENTIFICA                                   Piccinici G., Puzzini A., Quartieri B. M.,   Costanzo Gala (Milano)
                                                                                                           Gabriella Ba (Milano)
                                                              Scovazzi P., Valentini G., Mazza U.,
22         “Houston, we’ve had a problem”:                                                                 Cinzia Bressi (Milano)
                                                              Percudani E.M., Toscano M., Vergani L.       Claudio Cetti (Como)
           la rappresentazione femminile nei                                                               Giuseppe De Paoli (Pavia)
           contesti formativi psichiatrici                                                                 Nicola Poloni (Varese)
                                                                                                           Antonio Magnani (Castiglione delle Stiviere, MN)
           di Gesi C., Cerveri G., Carmassi C.,         PSICHIATRIA FORENSE                                Gianluigi Nobili (Desenzano, BS)
           Zanalda E., Merzagora F., Migliarese G.,                                                        Andrea Materzanini (Iseo, BS)

                                                        70
           Carpita B., Mencacci C.,Dell’Osso L.               Secondo la corte costituzionali in           Alessandro Grecchi (Varese)
                                                                                                           Francesco Bartoli (Monza)
                                                              alcuni casi non è punibile l’aiuto al        Lucia Volonteri (Milano)

32         Servizi psichiatrici e servizi per le
           dipendenze
                                                              suicidio
                                                              Come puo essere coinvolto lo psichiatra?
                                                                                                           Antonino Calogero (Castiglione delle Stiviere, MN)

                                                                                                           Segreteria di Direzione:
           Riflessioni sull’integrazione necessaria           di Mantovani R.                              Giancarlo Cerveri
           di Ballantini M.
                                                                                                           Art Director:
                                                                                                           Paperplane snc

36         L’epistemologia freudiana: dal
           Progetto a L’interpretazione dei sogni                                                          Gli articoli firmati esprimono esclusivamente
           Sull’essenza della psicoanalisi                                                                 le opinioni degli autori

           di Barbarossa M.                                                                                         COMUNICAZIONE AI LETTORI
                                                                                                           In relazione a quanto stabilisce la Legge 675/1996 si as-

44         Un Protocollo Diagnostico
           Terapeutico e Assistenziale (PDTA)
                                                                                                           sicura che i dati (nome e cognome, qualifica, indirizzo)
                                                                                                           presenti nel nostro archivio sono utilizzati unicamen-
                                                                                                           te per l’invio di questo periodico e di altro materiale
           interaziendale, tra pubblico e privato,                                                         inerente alla nostra attività editoriale. Chi non fosse
           per i disturbi del comportamento                                                                d’accordo o volesse comunicare variazioni ai dati in
           alimentare                                                                                      nostro possesso può contattare la redazione scrivendo a
                                                                                                           info@psichiatriaoggi.it.
           di Cozzaglio P., Greppo S., Cesena A.,
           Mascheroni A., Tamburelli B.                                                                    EDITORE:
                                                                                                           Massimo Rabboni, c/o Dipartimento di Salute Mentale

52         La suicidalità nei servizi territoriali di                                                      dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII Piazza
                                                                                                           OMS, 1 -24127 Bergamo
           un grande ospedale metropolitano                                                                Tel. 035 26.63.66 - info@psichiatriaoggi.it
           Studio descrittivo retrospettivo                                                                Registrazione Tribunale Milano n. 627 del 4-10-88
           di Porcellana M., Morganti C.,                                                                  Pubblicazione semestrale - Distribuita gratuitamente
                                                                                                           tramite internet.
           Giacometti M., Lopes C., Maggioni S.,
           Malagoli M., Martucci M., Papasidero J.,
           Turturiello C., Percudani M.                                                                           Gli Operatori interessati a ricevere
                                                                                                                  comunicazioni sulla pubblicazione
                                                                                                                    del nuovo numero della rivista

In copertina: Alberto Giacometti, Woman of Venice VII, 1956                                                         possono iscriversi alla newsletter
                                                                                                                           attraverso il sito:
              Art Gallery of New South Wales
                                                                                                                        www.psichiatriaoggi.it
alimentare” del 18 Aprile 2017, la prevalenza di Anoressia
     Un Protocollo Diagnostico
                                                                  Nervosa (AN), Bulimia Nervosa (BN) e altri disturbi
     Terapeutico e Assistenziale
                                                                  del comportamento alimentare più o meno aspecifici
     (PDTA) interaziendale, tra
                                                                  si approssima - tra gli adolescenti e le donne adulte –
     pubblico e privato, per i
                                                                  rispettivamente intorno allo 0.5-1% per AN (M 5-10%),
     disturbi del comportamento
                                                                  all’1-3% per BN (M 10-15%) e, nelle forme subcliniche
     alimentare
                                                                  caratterizzate da una minore gravità del quadro, intorno
     Paolo Cozzaglio 1, Stefania Greppo 2, Anna Cesena 3,
                                                                  all 6-10% dei soggetti di sesso femminile.
     Annalisa Mascheroni 4, Barbara Tamburelli 5
                                                                     In adolescenza, il rapporto di incidenza di malattia
                                                                  per genere (M:F) per AN è 1:9/10.
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)                        Secondo il Ministero della Salute, in Italia, le donne
(Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa, disturbo di ali-             con AN sono circa 25.000, mentre quelle con BN sono
mentazione incontrollata, ecc.) costituiscono un gruppo           circa 100.000.
eterogeneo di condizioni patologiche e psicopatologiche              Nell’Anoressia Nervosa e nella Bulimia Nervosa, l’età
complesse caratterizzate da sofferenza fisica e psichica          di esordio è in genere compresa tra i 15 e i 19 anni, mentre
ed alterazione della percezione del proprio corpo con             nel Binge Eating Disorder (BED) essa è distribuita in un
possibili gravi disfunzioni nell'integrazione bio-psico-          intervallo più ampio (dall’infanzia alla terza età).
sociale della persona.                                               I disturbi del comportamento alimentare sono caratte-
    Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità                rizzati da una patogenesi multifattoriale e da una clinica
(OMS) i Disturbi del Comportamento Alimentare                     complessa e variabile con manifestazioni psichiatriche e
(DCA) rappresentano un problema di salute pubblica                mediche. Sono patologie di variabile gravità contraddi-
in costante crescita nei Paesi Industrializzati: il tasso         stinte da: marcata morbilità fisica e psicosociale; decorso
d’incidenza tende a aumentare e l’età di insorgenza               protratto e tendenza alla cronicizzazione; elevata comor-
tende sempre più ad abbassarsi. Un esordio precoce può            bilità psichiatrica; aumento del rischio di morte e elevato
comportare un rischio maggiore di danni permanenti                tasso di mortalità. L’anoressia e la bulimia rappresentano
secondari alla malnutrizione a carico dei tessuti che non         la seconda causa di morte tra gli adolescenti di sesso
hanno ancora raggiunto una piena maturazione (ossa,               femminile, dopo gli incidenti stradali.
sistema nervoso centrale). È ampiamente documentato,                 Alla luce di quanto riportato, è necessario definire un
inoltre, che la prognosi sia influenzata soprattutto dalla        modello di intervento efficace in modo da disporre di
precocità e dalla continuità assistenziale e multiprofes-         un programma terapeutico ed organizzativo strutturato
sionalità dell’intervento.                                        quale condizione indispensabile al raggiungimento di
    Da qui nasce l’importanza di un intervento tempestivo         un’ efficace operazione di diagnosi e cura.
e precoce come indicato dalle linee guida internazionali,            A tale proposito, a fronte di una collaborazione già
le indicazioni di best practice della Consensus Conferen-         esistente tra ente pubblico e privato accreditato nel nostra
ce dell’Istituto Superiore di Sanità Italiana (Rapporto           ASST Melegnano-Martesana del territorio milanese, è
ISTISAN) dell’ottobre 2012.                                       stato istituito un gruppo di lavoro interdisciplinare, mul-
    Dalla recente pubblicazione in Regione Lombardia              tidimensionale e pluriprofessionale integrato costituito
del “Documento conclusivo del gruppo di approfondi-               da medici psichiatri, dietologi, psicologi psicoterapeuti,
mento tecnico regionale sui disturbi del comportamento            dietisti formati, infermieri specializzati ed educatori

Psichiatria Oggi XXXII, 2, 2019                              44
professionali, che garantisce una condivisione di intenti           tribuiscono a mantenere la psicopatologia del disturbo
e obiettivi terapeutici. È stato pertanto redatto un Piano          dell’alimentazione e ostacolano il trattamento psichia-
Diagnostico Terapeutico ed Assistenziale (PDTA)                     trico/psicoterapeutico; viceversa, se al recupero del peso
specifico per le patologie in oggetto.                              e all’eliminazione della restrizione dietetica calorica non
    Presso l’ASST di Melegnano e della Martesana è,                 si associa un miglioramento della psicopatologia ci sono
infatti, attivo da anni un Centro Ambulatoriale per la              alte probabilità di ricaduta.
Diagnosi e Cura dei DCA, nato dalla collaborazione tra                  Gli obiettivi a breve, medio e lungo termine della cura,
il Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica e la U.O.C.          possono dunque essere suddivisi per ambito di intervento:
Psichiatria che garantisce ai pazienti affetti da DCA
un setting di cura a livello ambulatoriale e di ricovero            1. Obiettivi medici: stabilizzazione delle condizioni
per acuzie e per riabilitazione in subcauto. Una presa                 cliniche e dei parametri vitali; stabilizzazione delle
in carico completamente efficace necessita però di un                  condizioni generali; recupero del peso naturale; su-
ampliamento dei livelli di cura che l’ASST non dispone                 peramento dei sintomi di controllo e discontrollo;
in toto, da qui è nata la necessità di creare un percorso              gestione della comorbilità psichiatrica.
strutturale completo capace di assicurare il bisogno                2. Obiettivi psicologici: lavoro sulla motivazione alla
assistenziale di tali pazienti. La legge regionale 23/2015             cura con il fine di acquisire una consapevolezza di
relativa alla presa in carico dei pazienti cronici prevede             malattia e promuovere la collaborazione al trattamen-
inoltre anche la possibilità di garantire una continuità               to da parte del paziente e, dove possibile, del nucleo
assistenziale mediante la creazione di percorsi integra-               familiare; ristrutturazione cognitiva dei pensieri
ti tra pubblico- privato. La collaborazione nel nostro                 disfunzionali che mantengono la condotta alimen-
caso avviene tra il Centro Ambulatoriale della ASST                    tare; attenuazione distorsioni cognitive e disturbo
di Melegnano e Martesana e il Centro Fatebenefratelli                  percezione immagine corporea; miglioramento
“Sant’Ambrogio”di Cernusco sul Naviglio (Centro di ria-                delle relazioni familiari; recupero della funzionalità
bilitazione psichiatrica dell’Ordine Fatebenefratelli di San           sociale, lavorativa e scolastica; prevenzione e gestione
Giovanni di Dio, privato accreditato e contrattualizzato               delle ricadute.
con la Regione Lombardia), per quanto riguarda la cura              3. Obiettivi nutrizionali: riformulazione del compor-
in residenzialità e semi-residenzialità presso la Comunità             tamento alimentare che porti il paziente verso il
Riabilitativa Alta intensità riabilitativa (CRA) e Centro              recupero di un peso naturale; riduzione degli episodi
Diurno “Beato Olallo Valdes “ agevolato dalla presenza                 di controllo/discontrollo alimentare (restrizione/
dello stesso nell’ambito territoriale della nostra ASST.               abbuffate) e le condotte compensatorie (vomito
                                                                       autoindotto, iperattività, uso di lassativi e diuretici);
   Per gestire in modo completo la psicopatologia del                  consolidamento dell’ autonomia nella gestione del
disturbo dell’alimentazione, l’intervento nutrizionale,                pasto e dei comportamenti disfunzionali; migliora-
volto a correggere i quadri di malnutrizione sia per difetto           mento della alterazione dell’immagine corporea e
che per eccesso, deve essere supportato da un approccio                della dispercezione di sé; autonomia nella gestione
psicologico che si declina nella valutazione psichiatrica,             della alimentazione a domicilio; acquisizione di
psicologica e nelle tecniche di intervento psicologico e               competenze nutrizionali del paziente e della sua
sociale. È necessario anche tenere conto del fatto che                 famiglia; diminuzione del conflitto con la famiglia
la malnutrizione e le sue complicanze, se presenti, con-               in merito al cibo.

                                                               45                                 Sezione Clinico-Scientifica
L’approccio psicologico e, in particolare, l’approccio                 Per facilitare la transizione del paziente tra i vari spazi
psicoterapeutico rappresentano un tassello fondamen-                   di cure è necessario attuare e mantenere la realizzazione
tale per il trattamento dei DCA. Meno spazio ha il                     di una rete assistenziale integrata dove i diversi livelli
trattamento psicofarmacologico, ove non esistano delle                 assistenziali coesistano. Questa modalità permette di
importanti comorbilità psichiatriche. I modelli presenti               diminuire il drop out. La definizione del percorso di cura
nel panorama teorico-clinico sono eterogenei e vengono                 maggiormente idoneo è collegiale e condiviso tra le equipe
declinati, proposti ed utilizzati in relazione al setting, alla        dei diversi servizi.
gravità della patologia e alle caratteristiche di personalità
del paziente. Un’adeguata motivazione al cambiamento                   1. Ambulatorio
e al trattamento stesso e la stabilizzazione organica dei              La presa in carico ambulatoriale può avvenire per lo più per
pazienti (escludendo stati di urgenza medica) sono con-                segnalazione da parte di altri medici (medico di medicina
dizioni necessarie e propedeutiche per intraprendere un                generale, pediatra, internista o altri specialisti) o diretta-
efficace percorso psicoterapico. Gli studi randomizzati                mente da parte di pazienti o loro familiari. In proporzione
controllati che valutano l'efficacia delle diverse psico-              minoritaria gli invii avvengono anche da parte dei medici
terapie sono ampiamente eterogenei tra di loro e non                   che lavorano nei centri di salute mentale o nei consultori.
giungono a decretare in modo assoluto la superiorità di                   Il primo contatto prevede un appuntamento con medico
un trattamento rispetto ad un altro. Alla luce del modello             nutrizionista. La valutazione diagnostica delle persone
biopsicosociale, gli assunti di riferimento per il programma           affette da DCA in ambulatorio deve comprendere diversi
di cura in oggetto sono riassumibili in: assunti cognitivo-            interventi in successione che hanno come obiettivo finale:
comportamentali; assunti psicoanalitici-psicodinamici;                 diagnosi della tipologia di DCA secondo criteri DSM-5;
assunti sistemico – relazionali; assunti medico-biologici.             definizione livello gravità sia dello stato fisico che mentale;
                                                                       valutazione dinamiche comportamentali, familiari, sociali.
MODALITÀ DI ACCESSO AI PROGRAMMI                                          La diagnosi internistico-metabolico-nutrizionale è
DI CURA E TRATTAMENTO                                                  indispensabile per definire le problematiche internistiche
Il setting terapeutico deve essere flessibile e personaliz-            e nutrizionali e consente di porre un giudizio medico sulle
zato, in funzione dell’età, del tipo di DCA, del livello di            possibilità di continuare il percorso in ambito ambulato-
rischio fisico e nutrizionale, del decorso e della fase e della        riale oppure di avviare il paziente ad altri livelli di intensità
eventuale comorbilità’. I livelli di cura definiti secondo             di cura. L’inquadramento diagnostico è caratterizzato da
la motivazione al trattamento (da buona a molto scarsa)                una valutazione anamnestica, da una valutazione delle
e la gravità degli indicatori medici e/o psichiatrici, sono:           condizioni cliniche e nutrizionali del paziente al fine di
1) Percorso ambulatoriale intensivo (MAC); 2) Percorso                 definire il grado di compromissione e di rischio organico,
semiresidenziale (Centro diurno); 3) Ricovero riabilitativo            la possibilità clinica di collaborazione ad un percorso
residenziale (comunità terapeutica); 4) Ospedalizzazione               psicologico e la valutazione dei deficit psico-fisici e della
in acuto e/o in subacuto.                                              competenza sociale presenti nel paziente al momento della
    I diversi setting di cura devono essere in stretto contatto        diagnosi. In considerazione delle particolari caratteristiche
tra di loro in una sorta di “filiera” assistenziale con inter-         psicopatologiche e di complessità del disturbo appare
venti appropriati e scalari, che garantiscano la continuità            fondamentale l’importanza del primo contatto con il
tra un livello assistenziale e l’altro per poter consentire            paziente per stabilire una buona relazione terapeutica e
una presa in carico continuativa e duratura del paziente.              un rapporto di collaborazione e fiducia.

Psichiatria Oggi XXXII, 2, 2019                                   46
Il primo colloquio di consulenza psicologica ha invece             idoneo da intraprendere per i nuovi casi presi in carico;
l’obiettivo di esaminare in modo dettagliato il problema               discutere dell’andamento dei casi in trattamento.
o i problemi per cui il paziente si è rivolto al servizio e               La fase diagnostica termina con il colloquio di resti-
capire quale sia il percorso migliore per affrontarli. Viene           tuzione in occasione del quale il dietologo case manager
raccolta l’anamnesi fisiologica, familiare e socio-lavorativa          “restituisce” verbalmente in modo trasparente e con
del paziente, viene indagata la sua storia clinica, ponendo            una relazione scritta per il medico inviante, gli aspetti
attenzione all’esordio del disturbo alimentare. Il com-                diagnostici emersi dalle valutazioni psichiatriche e dalle
portamento alimentare disfunzionale viene indagato                     valutazioni internistiche, ed illustra il progetto terapeu-
attraverso la descrizione della sua evoluzione e soprat-               tico integrato ritenuto più appropriato per le specifiche
tutto attraverso il significato che assume per il paziente             esigenze individuali.
soprattutto a livello relazionale.                                        La terapia ambulatoriale è considerata l’approccio
    La consulenza termina di regola con una proposta                   di elezione per le persone affette da DCA e consente di
terapeutica e una delle valutazioni che vengono fatte                  mantenere in atto il progetto terapeutico senza modifi-
con i pazienti durante la consultazione è quale forma                  care l’assetto di vita del paziente. È necessario però che
di intervento sia più indicata per il loro caso specifico:             tale intervento garantisca un reale approccio integrato
una psicoterapia individuale; un coinvolgimento della                  che comprenda sia l’aspetto nutrizionale sia quello psi-
coppia; in alcuni casi si valuta la possibilità di attivare            cologico. L’intero iter terapeutico prevede un numero di
tutte le risorse includendo, per tutte o per alcune fasi               10 incontri ripetibili interdisciplinari in regime MAC.
del lavoro terapeutico, i membri della famiglia. Il coin-
volgimento della famiglia avviene sempre quando il/la                  2. Percorso semiresidenziale (Centro diurno)
paziente è un/a minore, viene concordato con pazienti                  La dimensione semiresidenziale extraospedaliera rap-
maggiorenni ma che vivono e dipendono materialmente                    presenta un’opportunità di proseguimento terapeutico
ed affettivamente dalla famiglia d’origine e in tutti quei             in ambiente protetto dopo una degenza ospedaliera
casi in cui tra il paziente e i familiari si genera un parados-        resa necessaria dalla presenza di acuzie di tipo organico
so tra l’appartenenza alla propria famiglia d’origine e la             o anche un’alternativa possibile quando il trattamento
necessità di autodefinirsi. L’approccio clinico utilizzato,            ambulatoriale del disturbo sia insufficiente. Subentra qui,
qualunque sia l’intervento terapeutico concordato,è                    come per la successiva residenzialità, la collaborazione con
sistemico-relazionale.                                                 il privato accreditato (Centro diurno “Olallo Valdes”)
    Infine, in caso di sospetto di comorbilità, la consulenza          che offre un percorso di cura riabilitativo. L’invio per
dello psichiatra del servizio pubblico valuta l’assetto psico-         contatto diretto da parte dell’ambulatorio ospedaliero
patologico del disturbo dell’alimentazione e la presenza o             con l’equipe del CD privato. Viene poi fissata ed effettuata
meno di altri disturbi psichiatrici concomitanti (disturbo             una prima visita con il paziente.
di personalità, disturbi dell’umore,quadri psicotici).                    Il colloquio iniziale valuta l’assetto psicopatologico
    L’equipe del centro ambulatoriale si incontra settima-             del disturbo dell’alimentazione e l’eventuale disturbo
nalmente per definire i seguenti punti: designare il case              psichiatrico concomitante (per lo più disturbo di perso-
manager che si occupa di tenere una visione di insieme                 nalità, disturbo dell’umore e d’ansia, quadri psicotici). È
del trattamento del paziente e che tiene i contatti con i              opportuno verificare che il programma proposto in CD sia
servizi invianti, la famiglia e i medici invianti; discutere           idoneo per il paziente e che il disturbo dell’alimentazione
la tipologia del percorso terapeutico (setting terapeutico)            non sia sintomatico di quadri clinici che necessitano di un

                                                                  47                                 Sezione Clinico-Scientifica
percorso in strutture più idonee per patologia psichiatrica.         gravi sintomi che rendono problematico il mantenimento
Se il paziente è idoneo a tale percorso si rende necessaria          delle condizioni metaboliche: grave restrizione alimentare,
la formulazione di una richiesta del CPS di competenza               episodi multipli di vomito giornaliero e/o intenso abuso
in seguito alla quale il paziente viene inserito nelle liste         di lassativi/diuretici, grave iperattività fisica.
d’attesa per il CD.                                                      Il focus del trattamento semiresidenziale in CD è
    Le indicazioni alle cure in CD è indicato per pazienti           diretto a: affrontare in modo più intensivo gli specifici
che hanno difficoltà a modificare le loro abitudini alimen-          ostacoli al trattamento ambulatoriale standard; proseguire
tari con la terapia ambulatoriale standard e che hanno               e stabilizzare il programma di riabilitazione psiconutri-
un ambiente familiare discretamente collaborativo con la             zionale dopo un ricovero residenziale, come livello di cura
terapia. Solitamente le indicazioni prevedono: la mancata            propedeutico al trattamento ambulatoriale.
risposta alle normali cure ambulatoriali; pazienti sottopeso             Il trattamento semiresidenziale in CD include una
che provengono da ricovero ospedaliero e devono conso-               combinazione dei seguenti interventi: tre pasti assistiti al
lidare o implementare gli obiettivi raggiunti e proseguire           giorno; un colloquio psicologico settimanale; una visita
il recupero di un corretto approccio all’alimentazione;              psichiatrica settimanale; una visita internistica settimana-
pazienti non sottopeso con elevata frequenza di episodi              le; il programma settimanale con la nutrizionista; attività
di abbuffate e vomito autoindotto o comunque che                     riabilitative di gruppo; attività espressive psico-corporee.
manifestano un difficile controllo dei sintomi; pazienti                 Nelle fasi finali del trattamento semiresidenziale, il
con lunga durata di malattia (“poor responders”) che non             paziente deve essere incoraggiato a consumare sempre
hanno risposto a numerosi trattamenti ambulatoriali ben              più pasti al di fuori dalla struttura così da agevolare il
condotti. In altri casi il trattamento in struttura semire-          passaggio del trattamento al regime ambulatoriale stan-
sidenziale può essere indicato come prima forma di cura,             dard. Il trattamento semi-residenziale ha il vantaggio di
se il paziente ha bisogno di un supporto continuativo ai             consentire al paziente di continuare ad affrontare il DA
pasti. La terapia riabilitativa semiresidenziale è invece            all’interno di una condizione più vicina a quella della
controindicata nei pazienti con condizioni di rischio                vita ordinaria.
fisico moderato-grave.
    La lista d’attesa per il ricovero semiresidenziale, così         3. Ricovero riabilitativo residenziale in comunità
come per quello residenziale, segue i criteri di gravità che         terapeutica
rendono prioritario l’eventuale accoglimento del paziente e          Il trattamento riabilitativo dei DCA in Comunità Tera-
lo pongono nei primi posti. Essi sono: ricovero ospedaliero          peutica prevede un intervento multidisciplinare integrato
in corso recente, correttivo dello stato di denutrizione,            ad alta intensità di cura sulle 24 ore. Il contesto è quello
con raggiungimento di una condizione metabolica e un                 della Comunità Terapeutica psichiatrica che prevede la
BMI ancora a rischio di rapido peggioramento dopo la                 partecipazione attiva del paziente al trattamento, favo-
dimissione (
in CD o ambulatoriale siano ancora prematuri sulla                 l’ambulatorio inviante, che autorizza anche le eventuali
   base della valutazione clinica integrata (pazienti                 prosecuzioni ritenute necessarie.
   sottopeso che devono ancora recuperare sufficienti                    Il percorso terapeutico offerto è analogo a quello del
   obiettivi psiconutrizionali e aderire a un corretto                CD, ma più intensivo e continuativo, con la presenza
   approccio all’alimentazione).                                      di personale infermieristico ed educativo sulle 24 ore.
– Il livello di gravità e comorbilità (disturbi di perso-             Anche il percorso psicoterapico, individuale e di gruppo,
   nalità) è elevato, ma le condizioni metabolico-nutri-              è più intensivo. Non ultimo è lo “scambio relazionale
   zionali non richiedono un ricovero ospedaliero (la                 informale” che avviene con il personale di continuo,
   presenza di rischio fisico derivante da comportamenti              al di fuori delle attività riabilitative terapeutiche e
   inappropriati che rende insufficiente il trattamento               strutturate. È noto e validato nella letteratura inter-
   ambulatoriale o semiresidenziale).                                 nazionale come questo scambio relazionale informale
– L’impatto del DCA sulla disabilità e sulla qualità                  contribuisca in modo rilevate alla terapeuticità del
   di vita del paziente è importante.                                 percorso comunitario.
– Il paziente necessita di un opportuno e momentaneo                     Il percorso residenziale dei pazienti trattati e dimessi
   allontanamento dal proprio ambiente di vita per                    da un ricovero ospedaliero può prevedere l’accesso in
   difficoltà psicosociali (ad esempio per detendere                  regime di post-acuzie residenziale psichiatrico, per
   l’emotività intrafamigliare o i conflitti).                        continuare e favorire l’intervento riabilitativo.
– Gli interventi da mettere in atto sono numerosi e                      Al momento della dimissione dalla CRA Olallo
   complessi ed è opportuno, per ragioni sia cliniche                 Valdes il paziente viene rinviato al Centro Ambula-
   che economiche, concentrarli in tempi medio-brevi                  toriale per la diagnosi e cura DCA, previa discussione
   secondo un progetto coordinato                                     equipe allargata per l’individuazione dell’eventuale
– Pazienti con lunga durata del DCA (“poor respon-                    prosecuzione dell’intervento terapeutico nutrizio-
   ders”) che non hanno risposto a numerosi trattamenti               nale. Qualora sia possibile la psicoterapia sarà svolta
   ambulatoriali ben condotti e per cui il trattamento                nell’ambito dell’Ambulatorio DCA da psicologi in
   in CD non è sufficiente.                                           collaborazione con la psichiatra consulente.
– I precedenti percorsi a minore intensità non hanno                     In carenza di figure psicoterapiche stabili all’interno
   dato i risultati attesi e il rischio per lo stato di salute        dell’Ambulatorio sono consigliate terapie psicologiche,
   del paziente tende ad aumentare.                                   possibile collaborazione con scuole o associazioni psi-
   Gli obiettivi del trattamento residenziale mirano                  coterapiche specializzate nella cura dei DCA.
all’incremento dell’indice di massa corporea (da valu-                   In casi di acuzie psichiatrica durante il ricovero in
tare per ogni singolo caso); al mantenimento del peso                 residenzialità il paziente viene riaffidato al SPDC di
entro oscillazioni fisiologiche (circa 3 kg) per i pazienti           competenza previo accordo con il Centro inviante.
normopeso; alla riduzione delle condotte di compenso;                 Nel caso, invece, di condizioni psichico-metaboliche
alla riduzione delle abbuffate; al miglioramento della                critiche o peggiorate è indicato il ricovero ospedaliero
sintomatologia psichiatrica generale.                                 nel reparto di Dietologia.
   Gli obiettivi terapeutici vengono raggiunti, in genere,
in un periodo di 6 mesi prolungabile di volta in volta e              4. Ospedalizzazione in acuto o in subacuto
fino ad un massimo di 18 mesi per i casi più gravi sulla              I DCA sono malattie mentali che comportano gravi
base della valutazione clinica e in collaborazione con                danni somatici. In alcune situazioni critiche si rende

                                                                 49                                Sezione Clinico-Scientifica
necessario il ricovero in acuto che ha principalmente                  Conclusioni
lo scopo di risolvere o tamponare una fase critica ad                  Abbiamo illustrato nel dettaglio il PDTA concordato tra
alto rischio per la vita, trattare le complicanze mediche              le nostre strutture per evidenziare come il trattamento dei
e indirizzare a trattamenti successivi già in corso o da               disturbi del comportamento alimentare sia complesso,
istituire ex novo. La durata del ricovero è protratta solo             articolato e necessiti di un approccio multifattoriale e
per il tempo necessario a garantire il superamento della               multidisciplinare. Nell’articolare il programma ci sia-
fase acuta.                                                            mo imbattuti con alcune criticità che dovranno essere
    Il ricovero può essere attuato in reparti internistici per         affrontate ulteriormente e che qui accenniamo.
il trattamento delle complicanze mediche urgenti e della               1. I criteri di accreditamento per le strutture psichiatri-
malnutrizione grave o in reparti psichiatrici per la gestione               che sono ancora troppo rigidi e non tengono conto
del rischio suicidiario e della comorbilità psichiatrica.                   a sufficienza della specificità della cura. Nel caso dei
    Le indicazioni per il ricovero medico riguardano, oltre                 DCA, ad esempio, non è previsto in organico per le
che un sottopeso grave (BMI < 13), situazioni di gravità                    attività riabilitative la figura del medico internista
metabolica, cardiologica o di disfunzione d’organo (bra-                    (o dietologo o endocrinologo) e del dietista, figure
dicardia grave, aritmia cardiaca o QTc abnormemente                         che sono indispensabili al trattamento. Vi è il limite
allungato, ipotensione ortostatica grave, squilibri elettro-                assoluto di accoglimento in comunità psichiatrica a
litici, disidratazione grave, ecc.). In alcuni casi selezionati             partire dalla maggiore età, quando i dati epidemio-
durante il ricovero ospedaliero può essere proposta la                      logici vedono una progressiva diminuzione dell’età
nutrizione artificiale tramite sondino naso-gastrico,                       di insorgenza dei DCA e la fascia più rappresenta-
affiancandola precocemente ad una concomitante alimen-                      tiva tra i 15 e i 22 anni. Il CRA Olallo Valdes sta
tazione naturale. In ambito psichiatrico gli indicatori di                  promuovendo una richiesta di deroga ad hoc presso
gravità condizionante l’utilità di un ricovero in SPDC                      la Regione Lombardia, con tutte le difficoltà che si
riguardano per lo più il comportamento suicidario, gli                      possono immaginare nel promuoverla.
atti autolesivi pericolosi e la comorbilità psichiatrica grave.        2. L’eccessiva territorialità delle cure psichiatriche che
    È fondamentale considerare come l’emergenza interni-                    impongono una presa in carico dei pazienti che afflu-
stica dei DCA è spesso anche un’emergenza psichiatrica.                     iscono agli ambulatori per DCA e alla residenzialità
Il ricovero deve pertanto essere possibilmente sempre                       da parte di CPS anche territorialmente distanti.
multispecialistico integrato, ovvero in un ambito in cui                    Questo comporta una evidente difficoltà di contatto
le due funzioni internistiche e psichiatriche possano                       e di continuità delle cure, oltre che un rallentamento
essere ben integrate.                                                       dei tempi di ricovero.
    Il ricovero ospedaliero può essere proposto anche in               3. La poca sensibilità, a tutt’oggi, dei servizi psichiatrici
caso di sub-acuzie, con lo scopo di creare un alleanza tera-                territoriali alla presa in carico di pazienti con disturbi
peutica col paziente assicurando comprensione, empatia,                     del comportamento alimentare. Queste patologie
ascolto, gestire le difficoltà del paziente alla compliance                 psichiatriche – e ribadiamo: non certo solo medi-
terapeutica, valutare i fattori che perpetuano la malattia                  che – vengono ancora misconosciute nonostante la
e il comportamento alimentare anomalo e migliorare lo                       rilevanza che viene data al fenomeno dai mass-media.
stato di nutrizione e metabolico. La durata massima della                   Soprattutto sono considerate patologie di ambito
degenza è di 40 giorni e prevede un intervento dietologico                  eccessivamente specialistico con la conseguente
e psicologico/psichiatrico quotidiano.                                      riluttanza alla presa in carico nei servizi pubblici.

Psichiatria Oggi XXXII, 2, 2019                                   50
Questa considerazione vale anche per la valutazione di
    questi pazienti quando giungono in Pronto Soccorso
    o sono ricoverati in reparti di medicina generale o
    in pediatria.

Afferenza degli autori
1. Primario Area Psichiatrica Centro Sant’Ambrogio FBF
  Cernusco s/N;
2. Aiuto psichiatra CRA Olallo Valdes;
3. Psichiatra UOC Psichiatria ASST Melegnano e Martesana;
4. Responsabile UOSD Dietologia e Nutrizione Clinica ASST
  Melegnano e Martesana;
5. Dietista UOSD Dietologia e Nutrizione Clinica ASST
  Melegnano e Martesana.

                                                             51   Sezione Clinico-Scientifica
COME SI COLLABORA A
Tutti i Soci e i Colleghi interessati possono collaborare alla redazione
del periodico, nelle diverse sezioni in cui esso si articola.
Per dare alla rivista la massima ricchezza di contenuti, è opportuno, per
chi lo desidera, concordare con la Redazione i contenuti di lavori di
particolare rilevanza inviando comunicazione al Direttore o la segre-                     Presidenti:
teria di redazione, specificando nome cognome e numero di telefono,             Mauro Percudani e Massimo Clerici
all’indirizzo redazione@psichiatriaoggi.it                                                Segretario:
                                                                                         Carlo Fraticelli
NORME EDITORIALI                                                                        Vice-Segretario:
Lunghezza articoli: da 5 a 15 cartelle compresa bibliografia e figure.                 Giovanni Migliarese
Cartella: Interlinea singola carattere 12, spaziatura 2 cm sopra e sotto                   Tesoriere:
2,5 cm sin/dx.                                                                         Gianluigi Tomaselli
Ogni articolo deve contenere nell’ordine:                                              Consiglieri eletti:
– Titolo                                                                                 Mario Ballantini
                                                                                        Franco Spinogatti
– Cognome e Nome di tutti gli autori (c.vo, preceduto da di e seguito                  Gianmarco Giobbio
   da asterischi)                                                                         Luisa Aroasio
                                                                                         Carla Morganti
– Testo della ricerca                                                                   Federico Durbano
– Affiliazione di tutti gli autori                                                     Alessandro Grecchi
                                                                                        Camilla Callegari
– Indirizzo email per corrispondenza da riportare nella rivista                         Antonio Magnani
– Eventuali figure tabelle e grafici devono trovare specifico riferimento                  Laura Novel
                                                                                       Pasquale Campajola
   nel testo                                                                            Giancarlo Belloni
– Ringraziamenti ed eventuali finanziamenti ricevuti per la realizzazione                Marco Toscano
                                                                                        Antonio Amatulli
   della ricerca                                                                         Caterina Viganò
– Bibliografia: inserire solo i riferimenti bibliografici essenziali: massimo
                                                                                       Rappresentanti
   25 titoli, numerati, disposti secondo ordine di citazione nel testo, se
   citati secondo le norme dell’INDEX medico, esempio:                            Sezione “Giovani Psichiatri”:
                                                                                        Francesco Bartoli
    1. Cummings J.L., Benson D.F., Dementia of the Alzheimer                            Giacomo D’Este
      type. An inventory of diagnostic clinical features. J Am Geriatr                  Filippo Dragona
                                                                                        Claudia Palumbo
      Soc., 1986; 34: 12-19.                                                             Lorenzo Mosca
   Nel testo l’indicazione bibliografica dovrà essere riportata                         Matteo Rocchetti
   indicando tra parentesi il cognome del primo autore e l’anno                        Membri di diritto:
   di pubblicazione, ad esempio (Cummings, 1986).                                      Claudio Mencacci
                                                                                       Giancarlo Cerveri
                                                                                           Emi Bondi
I lavori vanno inviati all’indirizzo e-mail redazione@psichiatriaoggi.it in              Pierluigi Politi
                                                                                        Emilio Sacchetti
formato .doc o .odt. Nella mail dovrà essere indicato nome e cognome
dell’autore che effettuerà la corrispondenza ed un suo recapito telefonico.         Consiglieri Permanenti:
                                                                                      Alberto Giannelli
Nella stesura del testo si chiede di evitare: rientri prima riga paragrafo,             Simone Vender
tabulazioni per allineamenti, più di uno spazio tra una parola e l’altra, a              Antonio Vita
                                                                                        Giuseppe Biffi
capo manuale salvo inizio nuovo paragrafo e qualunque operazione che                  Massimo Rabboni
trascenda la pura battitura del testo.
Puoi anche leggere