Emissioni in atmosfera centrale ENEL - La Spezia 02 marzo 2016
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Emissioni in atmosfera centrale ENEL Fabrizia Colonna - direttore dipartimento Arpal La Spezia 02 marzo 2016 1
Centrale Termoelettrica ENEL La Centrale Termoelettrica gestita dalla soc. ENEL Produzione S.p.A. è stata realizzata negli anni 60 con 4 gruppi a carbone, attualmente autorizzata con Decreto Ministero Ambiente n. 244 del 06/09/2013 (Gazzetta Ufficiale n. 226 del 26/09/2013), con assetto impiantistico attuale che comprende 1 gruppo a carbone (attivo) e 2 gruppi a metano non attivi. Anni 60 oggi 2
Attività ARPAL Attività controllo Ordinaria a supporto ISPRA (verifica rispetto norme e con ispezioni annuali prescrizioni autorizzative) Straordinaria su segnalazioni o di iniziativa Attività Prescrizione 14 - area vasta monitoraggio (valuta pressioni a medio- Prescrizione 18 - scarico lungo termine) movimentazione carbone 3
Attività controllo Arpal L’attività di controllo consiste nella verifica del rispetto di norme e prescrizioni autorizzative. Dal rilascio del Decreto A.I.A. sono state eseguite due ispezioni annuali ordinarie con Ispra: nel 2014 (10- 13/11/2014) e nel 2015 (16-18/11/2015). Nel 2016 è prevista un’ispezione la cui data sarà indicata da Ispra. Dal rilascio del Decreto A.I.A. sono state eseguite numerose ispezioni straordinarie su segnalazioni (esposti, 118….) o di iniziativa propria. 4
Limiti emissioni atmosfera Dal 26/09/2013 al 31/12/2015 Dal 01/01/2016* Limite conc. Limite massa Limite conc. Limite massa Parametri medio annuale medio annuale mensile [T/anno] giornaliero [T/anno] [mg/Nm3] [mg/Nm3] SO2 350 4200 180 3000 NOx 200 3200 180 3000 CO 150 1800 150 1800 Polveri 25 220 15 200 *Valori limite applicabili al gruppo a carbone SP3 a seguito di comunicazione ENEL prot. n. 50447 dell’11/12/2015. 5
Obblighi AIA per emissioni atmosfera Macroinquinanti (NOx, SO2, CO, Polveri) monitoraggio in continuo con SME (Sistema Monitoraggio Emissioni). Ispra/Arpal validano e controllano lo SME (Arpal, Provincia, Comune possono visualizzare i dati di emissione non ancora validati sullo SDEE – Scambio Dati Enti Esterni). Microinquinanti (metalli, IPA, PCDD, PCDF, HF, HCl, NH3) campagne semestrali Arpal assiste all’attività 6
Visibilità pennacchio 04/02/2016 – 17:00 Potenza: 485 MW NOx: 156 mg/Nm3 SO2: 213 mg/Nm3 CO: 38 mg/Nm3 Polveri: 7,3 mg/Nm3 17/02/2016 – 17:00 Potenza: 491 MW NOx: 153 mg/Nm3 SO2: 149 mg/Nm3 CO: 56 mg/Nm3 Polveri: 5,3 mg/Nm3 9
Visibilità pennacchio 05/02/2016 – 19:00 Potenza: 492 MW NOx: 160 mg/Nm3 SO2: 110 mg/Nm3 CO: 58 mg/Nm3 Polveri: 7,7 mg/Nm3 25/02/2016 – 19:00 Potenza: 492 MW NOx: 155 mg/Nm3 SO2: 129 mg/Nm3 CO: 28 mg/Nm3 Polveri: 6,1 mg/Nm3 10
Visibilità pennacchio La visibilità dei fumi è legata al meteo. I fumi sono più caldi dell’aria circostante. La bocca della ciminiera è circa a 100°C: i fumi salgono, raffreddandosi per espansione e per il rimescolamento con l’aria circostante, fin quando riescono a galleggiare nell’aria circostante (Tfumi=Taria). Raggiunto l’equilibrio termico, la salita si arresta. In condizioni di marcata stabilità (come in data 17/02 o 25/02) si arriva a quote stimabili di 1500 m, evidenziate dall’allargamento orizzontale della nube. In questo contesto, durante la salita, l’umidità contenuta nei fumi condensa, rendendoli ben visibili anche a grandi distanze e con colorazioni differenti, a seconda dell’angolo di osservazione. 11
Visibilità pennacchio Ad esempio, nell'immagine è evidente lo sbuffetto dovuto all'inerzia che fa salire ancora i fumi pur con Tfumi
Prescrizione 14 “Si prescrive l’implementazione di campagne annuali di monitoraggio delle deposizioni atmosferiche, da realizzarsi con Arpal e Amministrazione Comunale, per il dosaggio di metalli (As, Pb, Cd, Ni, V, Cu, Cr, Mn, Hg e Tl), IPA cancerogeni, diossine e furani e PCB, con particolare riferimento a dioxin like. Anche garantendo la piena collaborazione con Enti Locali ed Arpal per l’attualizzazione dell’esistente PRQA”. 13
Prescrizione 14 14
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Prescrizione 18 “Considerata l’importanza delle attività di scarico, movimentazione, stoccaggio e manipolazione del carbone quale sorgente di inquinamento è auspicabile una verifica dell’efficacia delle iniziative adottate che consenta alle Autorità locali competenti un corretta gestione dei rischi per la salute. Si prescrive pertanto al Gestore, d’intesa con Arpal e Amministrazione comunale, l’attivazione di periodiche campagne di monitoraggio che, anche adottando tecniche di source apportionment, analizzino le deposizioni atmosferiche nelle aree prospicienti gli impianti in relazione alle potenziali sorgenti”. 16
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Gli strumenti • Deposimetri • Campionatori PM10 / Polveri Totali Sospese • Centraline meteo 19
Prescrizione 14: sviluppi • Dallo studio complessivo si evidenzia il rispetto delle norme con alcuni casi puntuali approfonditi già nel 2015, indagati effettuando anche campionamenti sui terreni circostanti. • Le prossime campagne di monitoraggio permetteranno di valutare meglio gli andamenti riscontrati, di comprendere le pressioni che hanno generato i dati più elevati e, quando il numero delle campagne sarà maggiore, di valutare l’apporto delle varie sorgenti antropiche locali. • Il modello diffusionale evidenzia il massimo di ricaduta nella zona Melara: a partire dal 2016, in accordo con con Comune e Provincia, è stata realizzata una postazione permanente di campionamento delle deposizioni nella scuola per l’infanzia ‘AcchiappaSogni’. 20
Prescrizione 14: sviluppi Deposizione totali polveri al suolo - run a carico nominale 5 anni (2009-2013) 21
Prescrizione 14: sviluppi MODELLO DIFFUSIONALE Deposizione totali polveri al suolo - run durante campagne 2014rico nominale 5 anni 22
Prescrizione 18: sviluppi La pressione dovuta alla movimentazione, scarico e stoccaggio del carbone può essere evidenziata più efficacemente con i deposimetri, rispetto ai campionatori PTS. Questo è dovuto probabilmente ai seguenti due fattori concomitanti: • le polveri disperse durante le operazioni di movimentazione e scarico carbone sono prevalentemente grossolane (come emerso dalle analisi al SEM) cioè con diametro aereodinamico maggiore di quello captabile con testa PTS (100 µm); • la complessa morfologia dell’area non ha consentito una efficace lettura dei dati considerando le ore sottovento alle sorgenti di polverosità. Nell’ottica di garantire una maggiore copertura delle attività oggetto dello studio nel 2016: • sono stati acquistati due campionatori ventoselettivi che, posti a monte e a valle di una fonte di pressione, serviranno per valutare il suo effettivo contributo e verranno utilizzati sperimentalmente a partire dalla campagna di primavera; • verrà aggiunto un deposimetro fisso a Bypass; • in primavera verrà effettuata una campagna di monitoraggio extra. 23
Prescrizione 18: sviluppi 24
Criticità ultima settimana gennaio: il meteo Dal 22 al 29 gennaio abbiamo avuto alta pressione, scarsa o nulla ventilazione, nessuna precipitazione e notevole subsidenza. Picco di inversione termica rilevato il 24: Monte Beverone (alture San Venerio a 220 s.l.m., temperatura minima 6° C), e La Spezia Comune, minima a 2°C. Tali condizioni intrappolano gli inquinanti nei bassi strati, fatto rilevato anche dalle centraline RQA in tutto il Nord Italia. Fino al 25 gennaio si è rilevata una marcata escursione termica con minime in linea con il periodo e significativo impiego del riscaldamento domestico. A partire dal 28 un incremento nella ventilazione ha prodotto un rilevabile ricambio d’aria nel golfo evidenziabile anche nei dati di qualità dell’aria che hanno visto una diminuzione nei valori di entrambe le frazioni normate del particolato. 25
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