Emergenza Ebola Esperienza in Sierra Leone Rainbow Ebola Response Team

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Emergenza Ebola Esperienza in Sierra Leone Rainbow Ebola Response Team
Emergenza Ebola
       Esperienza in
       Sierra Leone

Rainbow Ebola Response Team
Emergenza Ebola Esperienza in Sierra Leone Rainbow Ebola Response Team
Emergenza Ebola Esperienza in Sierra Leone Rainbow Ebola Response Team
Ebola deaths in West Africa
                                     Up to 9 November
                                     5,160
                                     Deaths - probable, confirmed and
                                     suspected
                                     (Includes one death in US and four in
                                     Mali)
                                     2,836 Liberia
                                     1,169 Sierra Leone
                                     1,142 Guinea
                                     8 Nigeria
                                     Source: WHO

Cumulative deaths up to 9 November
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COME FUNZIONA UN CENTRO PER LA OSSERVAZIONE/CURA DI EBOLA

                   AREA ADIBITA AI PASSAGGI PER INDOSSARE LE
                   TUTE E GLI SCAFANDRI
                   Per vestirsi , operazione complessa perché bisogna
                   indossare tutte le dotazioni protettive, occorrono
                   almeno 15 minuti.

                                   INGRESSO
                            AREA ESAMI PRELIMINARI

                         AREA OSSERVAZIONE E AREA RICOVERO
                         I malati vengono idratati, viene dato loro del
                         cibo e, se disponibili, antidolorifici : purtroppo
                         non esiste cura contro ebola (in Africa,
                         ovviamente), solo chi è più forte ha speranza a
                         volte di salvarsi.
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AREA DECONTAMINAZIONE
Prima di uscire da un’area a rischio bisogna
procedere alla decontaminazione con una
soluzione di cloro e alla svestizione dai PPE
(circa 25 minuti in due persone)

            AREA ACCESSO VISITATORI
I visitatori, parenti o amici, spruzzati con
disinfettanti di cloro, possono, oltre la doppia
barriera, vedere i parenti o amici in grado di
camminare, senza alcun contatto per evitare il
contagio.

              AREA MORTUARIA
La mortalità di questo virus di ebola è del 50 %,
quindi uno su due malati muore. I cadaveri
sono altamente infettivi e quindi vanno subito
eliminati.
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AREA RIFIUTI
I dispositivi di Protezione (PPE) possono essere
altamente infettivi e quindi vanno subito
eliminati, bruciandoli.
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La diagnosi certa è di laboratorio seguendo questo algoritmo,
      ma in Sierra Leone viene sempre fatto un solo test
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A conferma di un grande "sconfitta" nella lotta contro Ebola, i funzionari delle
organizzazioni internazionali che combattono l'epidemia in Sierra Leone hanno
approvato i piani per aiutare le famiglie che tengono i pazienti a casa, riconoscendo che
ci sono poche possibilità di ottenere un numero sufficiente di posti letto di trattamento.
La decisione indica un cambiamento significativo nella lotta contro la furia della
malattia.
I funzionari hanno detto che avrebbero iniziato la distribuzione di antidolorifici,
soluzione reidratante e guanti a centinaia di famiglie di pazienti Ebola in Sierra Leone,
sostenendo che gli aiuti che arrivano non sono abbastanza veloci o abbastanza ampi per
tenere il passo con un focolaio che raddoppia ogni mese.

"E‘ fondamentale ammettere la sconfitta", ha detto il dottor Peter H. Kilmarx, il leader
CDC alla squadra di prevenzione in Sierra Leone, aggiungendo che “ora che dovremmo
prendere cura di queste persone a casa. "
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DISASTRO NEL DISASTRO : non vengono curate le altre patologie

In Sierra Leone sta diventando sempre più chiaro che l'impatto va ben oltre tutto ciò che
può essere contato. Per molti aspetti, il danno collaterale è stato trascurato fino ad ora,
ma non può più essere ignorato nella nostra risposta umanitaria.
Ogni giorno porta storie di drammi nascosti in tutti gli aspetti della vita delle persone, tra
cui l'istruzione, l'assistenza sanitaria materna, la sicurezza alimentare e i mezzi di
sussistenza. Una cosa è evidente: le donne sono particolarmente vulnerabili al virus.
Le donne costituiscono il 51% della popolazione della Sierra Leone: sono la chiave per lo
sviluppo sociale ed economico del paese. Si stima che il 60% dei decessi totali in Africa
occidentale sono state le donne . La Sierra Leone ha uno dei più alti tassi di mortalità
materna al mondo: 89 ogni 1.000 donne muoiono per cause legate alla gravidanza. Grazie
all'iniziativa nazionale di assistenza sanitaria gratuita (per le donne incinte, madri che
allattano e bambini sotto i cinque anni), si erano fatti alcuni passi avanti per permettere
alle donne in gravidanza di allontanarsi dall'utilizzo di levatrici tradizionali. Ora gli
ospedali sono in gran parte chiusi e quindi si è azzerata qualsiasi assistenza al parto
(compresi i cesarei con le ovvie conseguenze). Come pure non vengono più trattati i
traumi, le forme gravi di malaria o diarrea. Sono interrotti i programmi di vaccinazione
infantile.
Questi parzialissimi dati dimostrano che i decessi sono in maggior parte
                                    per pazienti NON Ebola

                                                         Source Bombali CDC Team

I campioni di sangue nel 56% sono positivi, nel 41% sono negativi ... che pone la
domanda : cosa ha dato origine ai sintomi che hanno causato il ricovero all’ Holding
Center per il test (malaria, tifo ...)
I grafici a torta mostrano esami del sangue (in vita) e tamponi (presi dai cadaveri). Come
mai solo il 40% dei cadaveri ha test positivo per Ebola ... tutti gli altri muoiono per… ???
Il modello matematico è stato fino ad ora molto preciso
Continuando solo con gli interventi messi in campo finora dicono i ricercatori, il virus
continuera’ a espandersi al ritmo di 224 nuovi casi al giorno entro il 1 dicembre, e 348 nuovi
casi giornalieri entro il 30 dicembre. Tuttavia, con una vasta implementazione, fatta con la
massima urgenza, delle 4 misure raccomandate dall’Organizzazione mondiale della sanita’
(funerali non pubblici, quarantena per i sospetti contagi, isolamento dei casi e una migliore
protezione per gli operatori sanitari), si dovrebbe arrivare a poter controllare l’epidemia
dalla meta’ di marzo. Data la mancanza di terapie e vaccini, e’ importante applicare subito
queste misure di tipo ‘non farmaceutico’, la cui efficacia e’ stata valutata dai ricercatori con
un modello matematico sulla trasmissione di ebola, da cui si e’ visto che un singolo
intervento da solo non e’ sufficiente.

Ma dalla semplicità delle misure proposte si può anche capire come dovrebbe essere facile
fermare l’epidemia: si tratta solo di impegnare le giuste risorse. Potevano essere pochi
milioni di dollari 6 mesi fa, saranno alcuni miliardi nei prossimi mesi.
Ma molto più difficile sarà evitare la prossima epidemia, solo migliorando le condizioni di
vita e della sanità di miliardi di persone eviteremo un’altra Ebola, forse più rapida e
distruttiva, forse con trasmissione aerea e insensibile ai comuni disinfettanti. Le epidemie
nascono dalla povertà, già Tucidite descrivendo la peste di Atene nel 430 a.C. parla di una
malattia che si spande sulla città assediata, in particolari condizioni di clima,di affollamento
e miseria dovuta alla guerra. Questa da 2500 anni la sfida del dopo Ebola
Rainbow4Africa ed Engim : Il nostro intervento

                               Invio per via aerea fin dai primi
                               giorni di settembre di aiuti
                               (guanti, maschere, tute, occhiali,
                               farmaci) con il supporto di
                               Honeywell, Draeger, Banco
                               Farmaceutico
Rainbow4Africa ed Engim : Il nostro intervento

Acquisizione e testing di dispositivi di protezione
High Level (BSL4) e studio protocollo di vestizione e svestizione
Rainbow4Africa ed Engim : Il nostro intervento

Attivazione sostegno ospedali St. John of God a Lunsar (Port Loko District) e Holy Spirit a
Makeni (Bombali district)
Rainbow4Africa ed Engim : Il nostro intervento

                     Formazione del personale locale ai nuovi
                     dispositivi di protezione individuale

                     Verifica Triage Pre-Ingresso in ospedale

                     Verifica percorsi

                     Supporto Holding Center e Isolation Tent
                     fuori dal perimetro degli ospedali

                     Programma di riapertura progressiva dei
                     Reparti

                     Supporto a 60 comunità rurali afferenti
                     agli ospedali fornendo ad ognuna termometro,
                     telefono, DPI e formazione al riconoscimento
                     di un caso sospetto
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