L'Atterraggio VFR . Indicatori di assetto, velocità, e rispetto del sentiero di discesa.
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Gruppo Prove Micro Pillola n° 9 L’Atterraggio VFR . Indicatori di assetto, velocità, e rispetto del sentiero di discesa. Vediamo uno dei modi coi quali possono svolgersi le operazioni di atterraggio manuale sfruttando alcune caratteristiche offerte da Falcon. Siete ad una decina di miglia dall’aeroporto, avete appena dato l’Inbound alla Torre di Controllo, acceso le luci esterne e di atterraggio, disabilitato le armi e state volando a circa 2000 piedi e circa 200 nodi in avvicinamento. Siete allineati alla pista e la vedete dall’HUD (Fig.1) uno o due gradi sotto la linea dell’orizzonte. Il vostro aereo è “clean” e sta volando a quota e velocità più o meno costanti. Il vostro consumo di carburante è di 2000-2200 galloni/ora con la manetta a 75-80%. Fig.1 “Pulite” l’HUD da tutte le informazioni inutili in questa fase del volo e che potrebbero nuocervi nella lettura dei dati che vi interessano, premendo SHIFT- CTRL-ALT-S (Fig.2). Mettete la vista HUD ingrandita (SHIFT-1) per una miglior lettura o addirittura la vista senza cabina (1) se lo preferite. Fig.2 Aspettate che la testata pista scenda a - 2,5° sotto la linea dell’orizzonte dell’HUD (quindi a metà strada tra l’orizzonte e l’indice -5° della scala di beccheggio). In quel momento estraete i freni aerodinamici ed il carrello. Per compensare il brusco abbassamento di velocità, date manetta al fine di non far scendere la velocità al di sotto di 180 nodi circa e tirate a voi la barra per compensare la tendenza a picchiare. 1
Guardate ora nell’HUD (Fig.3) i due nuovi simboli che saranno apparsi dopo l’estensione del carrello, che sono: una specie di parentesi (AOA Bracket) che indicherà due valori Fig.3 1- L’Angolo di Attacco (AOA) minimo e massimo che l’aereo dovrà tenere per un corretto atterraggio. Quando il FPM (Flight Path Marker) si troverà allineato alla parte superiore della parentesi, l’aereo starà volando con un AOA di 11°, alla parte inferiore con un AOA di 15°. Dato che l’Angolo d’Attacco desiderabile in atterraggio è di circa 13°, nel momento in cui le ruote toccheranno la pista, il FPM dovrà trovarsi circa a metà della parentesi. 2- La conferma che la velocità di discesa è corretta indipendentemente dal peso dell’aereo in quel momento e dalle condizioni atmosferiche (vento,) quando il simbolo del FPM si trova la suo interno. Infatti la velocità di atterraggio potrà variare da un minimo di 140 ad un massimo di 170 nodi in funzione del carico ma di questo voi potrete non preoccuparvi perché il mantenimento del FPM all’interno dell’AOA compenserà tutte queste Fig.4 variabili. Per chiarire ulteriormente il concetto si può dire che se per mantenere l’FPM su un AOA di 13° in un aereo senza carico sarà necessaria una velocità di 140 nodi, la stessa cosa richiederà una velocità di 170 nodi in un aereo a pieno carico. In entrambi i casi però il pilota dovrà soltanto mantenere l’FPM su 13° ottenendo due velocità diverse per uno stesso assetto senza bisogno di fare calcoli di alcun tipo. Fig.5 Una linea tratteggiata a -2,5° sulla scala di beccheggio che se portata e mantenuta allineata alla testata della pista con l’FPM al suo centro, indicherà che state volando sul corretto sentiero di discesa. Quindi, una volta imboccato il sentiero di discesa con un angolo di 2,5°, con la linea orizzontale di beccheggio di 2,5° stabilmente allineata alla testata della pista, con il FPM posizionato in testata pista tra i due bracci della linea di beccheggio, con la parentesi dell’AOA che con la sua parte alta (11°) tocca l’FPM, vi ritroverete a dover tentare di mantenere ragionevolmente stabili nelle loro posizioni reciproche questi tre segnali. Vediamo come: - il FPM e la linea di beccheggio con leggeri movimenti della barra per cercare di mantenerli sulla testata pista, - la manetta per far aumentare o diminuire l’AOA. Può sembrare innaturale ma è con piccole variazioni della velocità che possiamo cambiare l’AOA, non con la barra. Fig.6 2
Se si darà manetta, l’AOA diminuirà (l’aereo tenderà a mettersi parallelo rispetto al suolo aumentando la velocità). Se si toglierà manetta, l’AOA aumenterà (l’aereo tenderà a puntare di più la prua verso l’alto per tentare di mantenere la sua traiettoria pur in presenza di una velocità in diminuzione). Fate attenzione che Fig.7 quando aumenterete o diminuirete la velocità avrete talvolta la sensazione, guardando l’HUD, che starete facendo spostare il FPM ma non è così. Ricordate che il FPM vi indica soltanto dove vi state dirigendo e che occorrono, al variare delle condizioni di volo, continue opportune correzioni con la barra per mantenerlo là dove volete che stia. Per contro sarà invece la parentesi dell’AOA che si allontanerà anche vistosamente dall’FPM. Questo significherà che la vostra velocità sarà troppo bassa (AOA in alto) o troppo alta (AOA in basso) per cui dovrete trovare quell’unica fascia di velocità che in quella specifica situazione vi permetterà di mantenere l’FPM all’interno dell’AOA. Fig.8 Quindi ricordate: mantenete costantemente l’FPM all’interno della parentesi AOA agendo sulla manetta e la vostra velocità sarà sempre corretta. Apportate correzioni con la barra per mantenere l’FPM e la linea di beccheggio – 2,5° sulla testata pista. Vi sarete accorti che non ho ancora menzionato l’indicatore di assetto che sta a sinistra dell’HUD (Fig.16) . Ebbene, la ragione è che questo indicatore di AOA è un po’ troppo “grezzo” per l’atterraggio. A colpo d’occhio vi dirà se state tenendo l’assetto corretto (cerchio verde) o se il vostro muso è troppo alto o basso (frecce gialla e rossa), ma non vi dirà di quanto. Per l’atterraggio quindi basatevi unicamente sulle informazioni dell’HUD, ben più complete e precise, mentre questo indicatore vi tornerà molto utile durante la navigazione perché senza complicazioni vi dirà se il vostro assetto di volo sarà giusto o se avrà bisogno di correzioni e quali correzioni. Fig.9 3
Arrivati sulla pista, ad un’altezza di circa 100 piedi iniziate un leggero richiamo per far scorrere l’FPM dalla testata verso la fine della pista (Flare) (Fig.10). Fig.10 Togliete manetta (magari gradualmente), mantenete l’FPM al centro della parentesi con leggere correzioni di assetto se necessario e lasciate che le ruote tocchino la pista sulla quale vi poserete con il muso alzato di circa 13° (Fig.12). Allo scopo di frenare la corsa dell’aereo, mantenete il muso alzato di circa 10° (Fig.13 – notate il mirino che si trova appena sotto i 10°) tirando leggermente a voi la barra. Mantenete il centro della pista con piccole correzioni del timone fino a che la velocità non sarà scesa a 90-100 nodi. A questo punto il muso si abbasserà ed il ruotino anteriore toccherà la pista. Azionate i freni ed abilitate subito la direzionabilità del ruotino (SHIFT -) per poter manovrare. Sul torrino di destra (Fig.17) si accenderà la scritta verde AR/NWS, che vuol dire Air Refueling/Nose Wheel Steering. In questo caso ci interessa solo il significato di NWS che è appunto Direzionalità del Ruotino Anteriore. AR ha a che fare con il rifornimento in volo ed indica che il tubo di carico del carburante si è agganciato. Fig.11 Inutile aggiungere che atterrare con AOA superiori ai 15° farà toccare la coda con danni anche gravi, con angoli inferiori a 11° si rischierà di far toccare prima il ruotino anteriore rompendolo. Il punto di touchdown ritenuto corretto dalla USAF è entro i 1000 piedi dal pettine della pista. Fig.12 4
Una volta a terra e decelerato sotto i 60 nodi, potrete uscire dalla pista. Se non avete la bretella d’uscita sott’occhio, andate in vista satellitare (ALT \) e date un’occhiata (Fig.14). Fig.13 Chiudete i freni aerodinamici. Seguite la Taxiway fino al piazzale. Parcheggiate, inserite i freni di parcheggio, spegnete le luci, disabilitate il seggiolino ejettabile, spegnete l’avionica, spegnete il motore agendo sull’idle detent, spegnete le batterie, mettete su off la Master Power ed il Feed, aprite la capottina (Fig.15). F ig.14 Fig.15 Fig.16 Fig.17 5
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