Dott.Noemi De Felice Dott. Reposi Simone Ospedale di Melegnano (Mi) Direttore Dott. Alfredo Pece

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Dott.Noemi De Felice Dott. Reposi Simone Ospedale di Melegnano (Mi) Direttore Dott. Alfredo Pece
Dott.Noemi De Felice Dott. Reposi Simone Ospedale di Melegnano (Mi)
                      Direttore Dott. Alfredo Pece
Dott.Noemi De Felice Dott. Reposi Simone Ospedale di Melegnano (Mi) Direttore Dott. Alfredo Pece
L’occhio secco è la
patologia oculare
più diffusa al
mondo
•11% di persone di
età compresa tra
30 e 60 anni
•14.6% di persone
> 65 anni (4.3
milioni)
Dott.Noemi De Felice Dott. Reposi Simone Ospedale di Melegnano (Mi) Direttore Dott. Alfredo Pece
“L’occhio secco (dry-eye) è una malattia multifattoriale
delle lacrime e della superficie oculare che determina
sintomi di irritazione (discomfort), disturbo della visione
e instabilità del film lacrimale con potenziale danno della
superficie oculare.

Il dry-eye è accompagnato da iperosmolarità del film
lacrimale e da infiammazione della superficie oculare”
(DEWS dry eye workshop 2007)
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IL SISTEMA SUPERFICIE OCULARE

•FILM LACRIMALE trasporto-nutrizione-
pulizia-difesa

•CORNEA sensibilità-stimolo-protezione-
pulizia

•CONGIUNTIVA difesa-risposta immune-
riparazione

•GIUNZIONE MUCOEPITELIALE controllo
spessore film
lacrimale-regolarità film lacrimale-barriera
verso contaminanti esterni
Dott.Noemi De Felice Dott. Reposi Simone Ospedale di Melegnano (Mi) Direttore Dott. Alfredo Pece
Alterazioni quali-quantitative del film lacrimale determinano
     diversi quadri clinici identificati come sindromi da occhio
                                 secco

                            DRY-EYE

 Da ridotta produzione                 Da iperevaporazione lacrimale
 lacrimale
             Non-sjogren
Sjogren                          Intrinseche         Estrinseche
             Deficienza
Primario                         Blefarite           Carenza vit A
             lacrimale
Secondario                       Alterazioni         Conservanti
             Ostruzione
                                 anatomiche          LAC
             ghiandola
                                 Ridotto             Malattie superficie
             lacrimale
                                 ammiccament         oculare (es.allergie)
             Riduzione
                                 o
             sensibilità
                                 Effetti
             corneale
                                 collaterali di
             Farmaci
                                 farmaci
             sistemici
                                 (Accutane)
Ipolacrimie

 Nelle forme di ipolacrimie tipo Sjogren o non
  Sjogren il difetto principale è la carenza della
  componente acquosa che può essere
  reintegrata con l ' utilizzo di lacrime con
  sostanze mucomimentiche è da preferire
  l'utilizzo di prodotti senza conservanti, in
  quanto la terapia va protratta per lunghi
  periodi quindi monodose,oppure multidose
  con sistemi filtranti o con conservanti che si
  autoeliminano alla instillazione.
Forme di tipo evaporativo
 Cause fisiche :rima palpebrale troppo ampia, rarità
  dell’ammiccamento etc
 Alterazione strato lipidico
 Il processo evaporativo è aumentato con il
  cambiamento di alcuni parametri ambientali
  (temperatura, vento etc.)
 In caso di irregolarità della superficie oculare,
  congiuntiviti,blefariti
 Aumento della concentrazione dei soluti disciolti
  nel film lacrimale con conseguente fenomeno di
  ipersmolarità il quale innesca il meccanismo della
  cascata infiammatoria .
Terapia forme
           iperevaporative
 Le lacrime artificiali teoricamente più adatte
  sono quelle ipotoniche, in grado di
  correggere la iperosmolarità e con buone
  caratteristiche diluenti: da privilegiare quindi
  lacrime artificiali equilibrate con sostanze
  mucomimetiche che garantiscano una
  discreta viscosità evitando quelle a
  concentrazione troppo elevata.
Pulizia del bordo
palpebrale
 Le dislacrimie iperevaporative da alterazioni
  della componente lipidica sono quasi sempre
  associate a blefariti aggiungere quindi una
  radicale igiene palpebrale con impacchi caldi
  e detergenti allo scopo di rimuovere i grassi
  depositati sul bordo od ostruenti i pori delle
  ghiandole.
I meccanismi patogenetici chiave
del dry eye sono rappresentati da

     IPEROSMOLARITA’

      INFIAMMAZIONE

INSTABILITA’ FILM LACRIMALE
I meccanismi patogenetici chiave
             del dry eye sono rappresentati da

            1 ridotta produzione/evaporazione
                      2 iperosmolarità
                  (iperemia congiuntivale)
                  3 danno cellule epiteliali
               4 instabilità del film lacrimale
                (interfaccia cornea-lacrime)

                            Se tale quadro perdura nel tempo si altera il
Quadro transitorio:         numero delle cellule caliciformi:
recupero                    Danno irreversibile
Dry eye secondo il DEWS
report

                          12
CLASSIFICAZIONE DEL DRY EYE IN BASE ALLA GRAVITA’ DEL
                                    QUADRO CLINICO
                                                     (CORNEA 2006; 25:90-7)

diagnosi dry eye           1                           2                           3                          4

Discomfort,gravità,        Lieve e/o episodico         Moderato episodico o        Grave frequente            Grave e/o invalidante e
frequenza                  Stress ambientale           cronico                     costante                   costante
                                                       Stress o non stress         Senza stress
Sintomi relativi alla      Nessuno o episodi lieve     Difficoltà o limitazione    Difficoltà o limitazione   Continui e/o invalidanti
visione                    affaticamento               attività visiva episodica   attività visiva cronica

Iperemia congiuntivale     Nessuna o lieve             Nessuna o lieve             +/-                        +/++

Colorazione                Nessuna o lieve             variabile                   Moderata a marcata         marcata
congiuntivale
Colorazione corneale       Nessuna o lieve             variabile                   Marcata centralmente       Grave con erosioni
                                                                                                              puntate
Segni corneali-lacrimali   Nessuna o lieve             lieve debris,menisco        Cheratite                  Cheratite
                                                       ridotto                     filamentosa,masse          filamentosa,masse
                                                                                   muco, debris++             muco,debris+,ulcere

Gh palpebrali-meibomio     Disfunzione variabile       Disfunzione variabile       Frequente                  Trichiasi
                                                                                                              cheratinizzazione
                                                                                                              simblefaron
BUT fluo ( sec)            Variabile
MEZZI TERAPEUTICI NEL DRY EYE

•   SOSTITUTI LACRIMALI             •   MUCOSOPROTETTORI
1.Lacrime artificiali                   (Al-Sucroso-Solfato)
2.Gel lacrimali
3.Pomate                            •IMMUNOMODULATORI
4.Inserti                               (Ciclosporina)

•“PUNCTUM PLUG”                     •SECRETAGOGHI
                                        (Eleidosina)
•FATTORI DI CRESCITA
                                    •LENTI A CONTATTO
•ANTINFIAMMATORI                        Idrogel a bassa idrofilia
                                        Lenti al collagene
•ANTIOSSIDANTI
                                    •POMPE
•ACIDO RETINOICO                        a flusso continuo
                                        ad intermittenza
•MUCOLITICI
IL SOSTITUTO LACRIMALE IDEALE
   dal Current Medical Research and Opinion 2006

NATURALE
IDRATANTE               •Aumentare il tempo di residenza corneale
IPOSMOTICO
LUBRIFICANTE            •Aumentare il volume di lacrime
MUCOADESIVO
                        •Stabilizzare le lacrime
MUCOMIMETICO
TRASPARENTE             •Migliorare la tollerabilità
VISCOELASTICO
BEN TOLLERATO           •Migliorare la riepitelizzazione
IL SOSTITUTO LACRIMALE IDEALE

 Le lacrime naturali possiedono un
  comportamento di tipo non newtoniano (la
  viscosità e l’attrito diminuiscono con la
  velocità del movimento);
 è molto importante che le lacrime artificiali
  possiedano anch’esse comportamento non
  newtoniano riducendo la loro viscosità con
  l’aumentare della velocità
  dell’ammiccamento e facilitando in tal
  modo lo scorrimento delle palpebre sulla
  superficie corneo-congiuntivale.
POLIMERI USATI NEI SOSTITUTI
                    LACRIMALI

NATURALI           SEMISINTETICI                 SINTETICI
Acido ialuronico   Idrossipropil Guar            Alcol Polivinilico
(HA)               (HP Guar)                     (PVA)
Destrano           Idrossipropilmetilcellulosa   Polivinilpirrolidone
                   (HPMC)                        (PVP)
TSP                Carbossimetilcellulosa        Acido Poliacrilico
                   (CMC)                         (Carbomer/Carbopol)
POLIMERI NATURALI
Ac. Ialuronico                          •Aumenta il tempo di residenza corneale
•Naturale                               •Aumenta il volume di lacrime
                                        •Stabilizza le lacrime
•Idratante                              •Migliora la tollerabilità

•Mucoadesivo                            •Migliora la riepitelizzazione

eccellente
                                    Vismed (medivis)
•Mucomimetico                       Hydrop (B&L)
•Viscoso                            Bluyal (sooft-bio)
                                    Hyalistil (sifi)
•Non –newtoniano                    Ialurex (B&L)
•Cicatrizzante                      Oxyal (tubilux)
                                    Dropstar (farmigea )
                                    Hyabak (farmila-thea)
                                    Hylocomod (visupharma)
                                    Hylocare
                                    Multistar (farmigea)
                                    Hyaluprotect (farmila-thea)
                                    Bioyal (bioelle)
                                    Xiloial (farmigea)
 Acido D-glucuronico e N acetil d   Dropyal(bruschettini)
          glucosamina               Oftaial(alfa intes)
POLIMERI NATURALI

Ac. Ialuronico
Lo ialuronato di sodio (acido ialuronico)è costituito da
una sequenza ripetitiva di acido D-glucuronico e di N-acetil-D-
glucosamina, appartiene al gruppo dei glicosaminoglicani. Il
suo peso molecolare è compreso tra 104 e 108 D; le soluzioni di
acido ialuronico possiedono, da un punto di vista reologico,
caratteristiche estremamente particolari e strettamente
dipendenti dal p.m. del soluto e del mezzo; il loro
comportamento è in generale di tipo viscoelastico e non
newtoniano. I pregi principali di tali preparati
consistono in un buon tempo di permanenza sulla superficie
oculare e nel favorire la riparazione di abrasioni corneali.
Acido Ialuronico+TS-
          polisaccaride
 Formulazione in monodose senza
  conservante
 TSP ha grande capacità mucoadesiva
 Assenza di contaminazione batterica
 No offuscamento visivo
 Forma ergonomica con punta oftalmica dai
  bordi omogenei
Formula TSP
TSP
 E’ un polimero con un peso molecolare medio di
  52.350 è rappresentato principalmente di tre tipi di
  zucchero glucosio, il galattosio e xilosio, in un
  rapporto molare 3:1:2 (Khanna M 1987)
 TSP ha una catena ramificata costituita da un
  polisaccaride di cellulosa come spina dorsale che
  trasporta xilosio e galactossio, (Saettone MF et al.
  1997) residui chimici simili a quello di mucina MUC-1 e
  episialina. (Hilkens J 1992)
 è insolubile in solventi organici e si disperde in acqua
  calda per formare un gel ad alta viscosità, come una
  soluzione mucillaginosa, con una tolleranza massima
  di pH e adesività (Rao, PS. et al. 1946; )
TSP
 Inoltre, non è tossico e non irritante attività
  emostatica (Khanna M et al. 1997). 2002).
  Si tratta di un galactoxyloglucano, appartiene alla
  famiglia xyloglucan possiede caratteristiche non
  newtoniane comportamento reologico, modello
  simile a quello naturale film lacrimale,
 Mucomimetico, mucoadesivo, con proprietà
  pseudoplastica, (Saettone MF et al. 1997; Rolando
  M and Valente C 2007) (Saettone MF et al. 1997;
  Rolando M e Valente C 2007)
Le dislacrimie da deficit
            di mucina
 La xeroftalmia o in caso di perdita di cellule
  caliciformi mucipare da estesa alterazione della
  superficie oculare sono caratterizzate dal
  fenomeno dell’occhio secco che lacrima.
 La lacrima non avendo la mucina scivola dalla
  superficie oculare e fuoriesce dalle palpebre
  bagnando le guance.In questo caso possiamo
  utillizzare il tamarind seed xyloglucan un
  polisaccaride estrattivo con proprietà
  viscoelastiche e mucoadesive molto simile al muco
  naturale.
POLIMERI NATURALI
                         •Aumenta il tempo di residenza corneale
Destrano                 •Aumenta il volume di lacrime
                         •Stabilizza le lacrime
•Naturale                •Migliora la tollerabilità

•Idratante               •Migliora la riepitelizzazione

•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
•Cicatrizzante       Dacriosol (Alcon)
POLIMERI SEMISINTETICI
                           •Aumenta il tempo di residenza corneale
Idrossipropil Guar         •Aumenta il volume di lacrime
                           •Stabilizza le lacrime
•Naturale                  •Migliora la tollerabilità

•Idratante                 •Migliora la riepitelizzazione

•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
                       Systane (Alcon)
•Cicatrizzante
POLIMERI SEMISINTETICI
                                  •Aumenta il tempo di residenza corneale
                                  •Aumenta il volume di lacrime
                                  •Stabilizza le lacrime
                                  •Migliora la tollerabilità
                                  •Migliora la riepitelizzazione

Idrossipropilmetilcellulosa
•Naturale
•Idratante
•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso                      Carbomet (farmigea)
•Non –newtoniano              Dacriosol (alcon)
(debolmente)                  Next 300-500 (sooft-bios)
•Cicatrizzante                Lacrisifi (sifi)
POLIMERI SEMISINTETICI
                             •Aumenta il tempo di residenza corneale
carbossimetilcellulosa       •Aumenta il volume di lacrime
                             •Stabilizza le lacrime
•Naturale                    •Migliora la tollerabilità

•Idratante                   •Migliora la riepitelizzazione

•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano         Optive (allergan)
 Cicatrizzante
CMC

 La formula sopra esposta è esemplificativa,
  poichè, nella realtà, le molecole sono
  particolarmente lunghe ed i gruppi
  carbossimetilici - CH2COONa - possono
  trovare legami anche con gli ossidrili delle
  unità glucosio, come illustrato nella
  molecola sopra visualizzata.
Carbossimetilcellulosa

la metilcellulosa (polimero a catena lunga di natura semisintetica) e
l’idrossimetilcellulosa, che interferivano però sulla qualità della visione; in
seguito
hanno trovato spazio altri derivati della cellulosa: la carbossimetil cellulosa
(caramellose), l’idrossimetil cellulosa, l’idrossipropilmetil cellulosa
(ipromellosa).
Grazie alle loro caratteristiche chimiche queste ultime sostanze si prestano
ad essere combinate con altre nei preparati ad uso oftalmologico, in
particolare con elettroliti per formare soluzioni anche ipotonizzanti. Molti di
questi preparati però, in particolare quelli contenenti ipromellosa ad alta
concentrazione, possono addensarsi tra le ciglia e sul bordo palpebrale,
mimando l’aspetto di una blefarite.
POLIMERI SINTETICI
                            •Aumenta il tempo di residenza corneale
Alcol Polivinilico          •Aumenta il volume di lacrime
                            •Stabilizza le lacrime
•Naturale                   •Migliora la tollerabilità

•Idratante                  •Migliora la riepitelizzazione

•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano        Lacrilux (tubilux)
 Cicatrizzante          Vistil (tubilux)
                        Hypotears (medivis)
L’alcool polivinilico
all’1,4%
 possiede bassa viscosità ma ottimo potere
  umettante e risulta indicato nelle
 alterazioni del film da deficit della
  componente sia lipidica che acquosa o
  mucinica;
 inoltre non determina annebbiamento
  della visione. Combinato al povidone
  (polivinilpirrolidone),aumenta
  ulteriormente il suo potere idratante.
POLIMERI SINTETICI

Polivinilpirrolidone         •Aumenta il tempo di residenza corneale
                             •Aumenta il volume di lacrime
•Naturale                    •Stabilizza le lacrime
                             •Migliora la tollerabilità
•Idratante                   •Migliora la riepitelizzazione

•Mucoadesivo
•Mucomimetico
•Viscoso
•Non –newtoniano
•Cicatrizzante
                         Filmabak (farmila-thea)
POLIMERI SINTETICI
                              •Aumenta il tempo di residenza corneale
                              •Aumenta il volume di lacrime
                              •Stabilizza le lacrime
                              •Migliora la tollerabilità
Ac.Poliacrilico               •Migliora la riepitelizzazione

CARBOMER/CARBOPOL/PAA    Viscotirs (medivis)
•Naturale                Dacriogel (alcon)
•Idratante               Lacrigel(farmigea)
•Mucoadesivo             Lacrinorm(farmigea)
•Mucomimetico            Lipovisc gel(B&L)
•Viscoso                 Dropgel(eupharmed)
•Non –newtoniano         Siccafluid(farmila thea)
                         Genteal gel(novartis)
•Cicatrizzante
                         Celluvisc(allergan)
                         Cellufresh(allergan)
                         Cellumed(allergan)
                         Lacrilens(tubilux)
Il polimero acrilico più
semplice è uno di quelli meno
compresi. E'…
   polielettrolita Ogni unità ha un gruppo
    ionizzabile. In questo caso si tratta di un
    gruppo acido carbossilico. L'acido poliacrilico
    è bizzarro in quanto assorbe acqua molte
    volte il suo peso senza problemi. I polimeri
    che si comportano così vengono detti
    superassorbenti.
CONFRONTO TRA POLIMERI

POLIMERI             Attività          Viscosità         viscoelasticità   Mucoadesività   Attività       Attività
                     idratante                                                             mucomimetica   cicatrizzante

Ac ialuronico        ++++              ++++              ++++              ++++            ++++           +++

Destrano             ++                ++                +                 +               +              +

Idrossipropil guar   ++++              ++++              +                 ++              +              +

Idrossipropil        ++                ++                +                 +               +              +
Metilcellulosa

Carbossi             ++++              +++               +++               ++++            +              ++
Metilcellulosa

Alcol polivinilico   ++++              +++               +                 +               +              +
PVA

Polivinil            +                 +++               +                 +               +              +
Pirrolidone

Ac. Poliacrilico     +++               +++               +++               ++++            +++            ++
CARBOPOL

                     ++++:eccellente   +++:molto buona   ++: buona         +: scarsa o
                                                                           assente
TERAPIA ANTINFIAMMATORIA
•TOPICA STEROIDEA a basso dosaggio, ma protratta per lungo periodo di
                tempo, preferire in tal caso la monodose
                (sempre attenzione effetti collaterali)

• TOPICA con CICLOSPORINA preparato galenico-emulsione oftalmica 0.5-
                     1% terapia pulsata : 4 volte al giorno per 30 giorni
                        poi scalare (avvisare sempre il paziente che
                        questo collirio brucia!) ; costo: 30 euro in
                       multidose da conservare a 4°C oppure
                       Restasis diluizione 0,05% monodose ,Città del
                        Vaticano, Svizzera; costo:150 euro per 30 monodosi

•TOPICA con ANTIBIOTICI : azitromicina e tetracicline

• SISTEMICA con tetracicline : doxiciclina (bassado, da 2 settimane a 3 mesi di
                          terapia)
TERAPIA ANTINFIAMMATORIA

•TOPICA con AUTOSIERO

•TOPICA con ANTIBIOTICI : azitromicina (azyter coll) e tetracicline (alfaflor
                      coll)

• SISTEMICA con tetracicline : doxiciclina (bassado, da 2 settimane a 3 mesi di
                          terapia)
A+B+C                                Terapia medica o chirurgica
                                     per le patologie associate                            GRAVE

          1 linea : sostituti lacrimali senza conservanti ad
                    instillazione regolare.
                   Ac grassi polinsaturi per via orale.
          2 linea : terapia antinfiammatoria locale                  Terapia sistemica
A+B               Steroidi e/o fans in terapia pulsata               se necessario
                  Ciclosporina A; Azitromicina topica
          3 linea : chiusura temporanea dei puntini lacrimali;
                    siero autologo
                    secretagoghi sistemici (Sjogren)
                     tetracicline (blefariti) Alfaflor, Eubetal,Colbiocin                 MODERATO
                    doxiciclina sistemica (bassado)

        Norme igienico-ambientali             Uso di sostituti lacrimali           Correzione di
        -umidificazione degli ambienti        1sostituti lacrimali ipotonici       eventuali patologie
A       -no ventialzione forzata              2 gel                                palpebrali associate
        -occhiali con protezione laterale     3 pomate per uso notturno
        -valutazione uso LAC
        -igiene palpebrale
                                                                                         LIEVE
Lacrime artificiali senza
componente mucomimetica

   soluzioni fisiologiche di Na Cl
Lacrime artificiali a bassa
concentrazione di componente
         mucomimetica
 a) Acido ialuronico a concentrazione inferiore
  allo 0,2%
 b) Mucillagini (esteri) della cellulosa a bassa
  concentrazione
 c) Altre sostanze mucomimetiche a bassa
  concentrazione
 Polivinilpirrolidone 2%
 Alcool polivinilico 1,4%
 Galattoxiloglucano 0,2%
Lacrime artificiali a medio-
  elevata concentrazione di
    sostanze mucomimetiche
 a) Acido ialuronico a concentrazione
  superiore allo 0,2%
 b) Mucillagini della cellulosa ad elevate
  concentrazioni (0,4-1%)
 c) Altre sostanze mucomimetiche a elevata
  concentrazione
 Polivinilpirrolidone 5%
 Alcool polivinilico 3%
 Galattoxiloglucano 0,5-1%
Gel (lacrime artificiali in
       forma di gel)

 carbomeri (acido poliacrilico) e/o
 polialcoli (sorbitolo, mannitolo, etc.).
Lacrime correttive

 a) lacrime artificiali ipotoniche
 b) lacrime ad azione mucolitica (acetilcisteina
  4%-5%)
 c) riepitelizzanti (dexpantenolo )
Lacrime notturne e
lipidiche
 Nanoemulsione cationica
 Lacrime lipidiche
Lacrime artificiali e conservante
  Il conservante garantisce
   la sicurezza del
   preparato oftalmico
   dopo la sua apertura.
  L’utilizzo frequente e
   prolungato dei
   conservanti è tossico per
   l’epitelio, tanto più se
   già sofferente per il Dry
   Eye.
  Il conservante può
   stimolare reazioni
   allergiche
Multidose con conservante
 Conservanti come il benzalconio cloruro
  garantiscono la sicurezza della
  conservazione del prodotto dopo
  l’apertura, ma non sono consigliabili in
  pazienti sensibili ed, in assoluto, in terapie
  croniche.
 I conservanti soft o a scomparsa
  (complessi del cloro, sistemi a base di
  perossido, polyquad) sono meglio tollerati,
  ma non garantiscono la completa
  protezione dall’inquinamento e comunque
  mantengono una tossicità residua
Multidose senza conservante

 Offrono una
  maneggevolezza
  comparabile (ma non
  ancora sovrapponibile) a
  quella del multidose
 Disponibili solo poche
  formulazioni, a bassa
  concentrazione, che
  richiedono numerose
  somministrazioni
Monodose
 Sicurezza dalla
  contaminazione
  microbica
 Ottimizzazione del loro
  impiego (non si spreca
  quel che non si usa)
 Poco maneggevoli
 Costosi, specialmente
  se si utilizzano come si
  dovrebbe, cioè per una
  sola instillazione
Minicontenitori ritappabili

 Sicurezza dalla contaminazione microbica
 Buona maneggevolezza
 Riduzione degli sprechi e quindi dei costi
Mercato lacrime

 Un mercato superiore ai 9 milioni di Unità,
  per un fatturato che supera i 60 milioni di
  euro, con un prezzo al pubblico medio che
  supera gli 11 euro a confezione
  (fatturato/unità di venduto)
 Il mercato è in crescita (+9,6% in fatturato
  su base annuale, contro il +5,7% del
  glaucoma), a riprova della crescente
  attenzione verso le disfunzioni del film
  lacrimali
Articolazione del mercato
(Fonte: IMS Health)
   Articolazione del mercato secondo packaging (dato IM S novembre 2009)

                   Sistemi multidose
                          s.c.
                          9%

                        Gel
                        12%

                                                         Multidose
                                                           48%

                   Monodose
                     31%
Costi della terapia
 Abbiamo visto che il costo medio al pubblico di una
  lacrima artificiale è supera gli 11 euro
 Il costo medio al pubblico di una confezione di
  multidose senza conservante è di 13,8 €. Si tratta
  però sempre di flaconcini da 10 ml (molti multidose
  contengono 5 ml di prodotto)
 Il costo medio di una confezione di collirio in
  monodose al pubblico è stimabile sopra i 12 euro;
  ma in questo caso la gamma di confezionamenti è
  molto ampia (numero di monodosi, volume
  contenuto nel singolo contenitori ). Quindi i costi
  possono essere estremamente variabili passando da
  un prodotto all’altro
 Un solo prodotto è rimborsabile per i pazienti con
  Sindrome o Fenomeno Sjoegren
Valutazione del
costo/beneficio (1)
 Ottimizzazione del numero di
  somministrazioni:
  a meno di quel numero limitato di situazioni
  patologiche in cui si deve ricorrere alle
  soluzioni saline per diluire un film lacrimale
  eccessivamente concentrato, è buona norma
  utilizzare prodotti che garantiscono una
  permanenza tale da contenere il numero di
  instillazioni
Valutazione del
costo/beneficio (2)
 I multidose con conservante consentono una
  riduzione del costo/terapia, ma possono
  essere utilizzati a patto che il numero di
  applicazioni sia contenuto, la terapia non sia
  cronica e non associata ad altri colliri
  conservati.
Valutazione del
costo/beneficio (3
 I multidose senza conservante offrono
  sicurezza e tollerabilità con una buona
  maneggevolezza
 Limiti
   Maneggevolezza ancora imperfetta
   Costo più alto
   Limitata scelta di prodotti, e solo soluzioni a bassa
    concentrazione
Valutazione del
costo/beneficio (4)
 I monodose sono una soluzione sicura contro la
  contaminazione microbica e consentono
  un’ottimizzazione dell’impiego (si usa solo il
  necessario)
 Limiti
   Maneggevolezza difficoltosa, specie nel paziente
    anziano
   Sensazione di spreco della sostanza che rimane nel
    monodose, quindi alto costo/terapia
Valutazione del
costo/beneficio (5)
 I minicontenitori ritappabili sono un buon
  compromesso che consente di utilizzare i
  vantaggi del monodose, superandone alcuni
  limiti
 Vantaggi
   Maneggevolezza migliore per la dimensione maggiore
   L’utilizzo giornaliero non lascia il tempo alla soluzione
    e alla punta di contaminarsi
   Riduzione dello spreco di prodotto
Integratori alimentari

   Estratto di sambuco nero :      antocianidine
   Estratto di vitis vinifera:  polifenoli
   Estratto di mirtilli :      vit A
   Estratto di primula :        prostaglandine
   Estratto di ginko biloba: anti-aggregante lipidico
Come gli omega 3 trattano
l’occhio asciutto
 Riduzione dell’infiammazione

 Aumento e miglioramento dello strato
  lipidico

 Stimolazione della funzione lacrimale
Omega 3 acidi grassi
essenziali

 Acido alfa linolenico (omega 3) acido grasso
  essenziale incrementa le PG
 Acido linolenico (omega-6)
Conclusioni
 C’è una crescente attenzione verso i costi sociali
  del Dry Eye, legata al prezzo relativamente alto
  delle lacrime artificiali
 Bisogna preferire prodotti senza conservante,
  senza esitazione nel caso di terapie croniche, di
  epiteliopatie e di pazienti in multiterapia
 Multidose senza conservante e monodose hanno
  però limiti di maneggevolezza e costo/terapia più
  alto
 I minicontenitori ritappabili sono un’opzione più
  maneggevole e che riduce il costo/terapia,
  mantenendo i vantaggi dell’assenza di
  conservante.
CONCLUSIONI

La terapia della malattia “occhio secco” deve ormai
associare al trattamento “sintomatico” con lacrime
 artificiali l’uso di farmaci antinfiammatori e, dove
                  necessario, antibiotici.
     Deve essere interrotto il circolo vizioso che
     dall’alterazione del film lacrimale conduce,
       attraverso lo stress osmotico, a processi
 infiammatori che alterano il sistema immunitario
  determinando la cronicizzazione della malattia
Razionale terapeutico

Trattare i nostri pazienti con un approccio
  dinamico : identificare cosa è necessario
 in quel momento alla superficie oculare e
        instaurare la terapia mirata

         Grazie per l’attenzione
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