Doctor Robot in corsia: le innovazioni diffuse da ab medica
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Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 1 / 10 Home Chi siamo Innovazione Meccatronica Molecole Finanza reale Analisi D I R E T T O R E F I L I P P O A S T O N E Doctor Robot in corsia: le innovazioni diffuse da ab medica 134797 in Innovazione/Top Codice abbonamento:
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 2 / 10 di Laura Magna ♦ Chirurgia robotica, telemedicina, sequenzazione del DNA. Sono le nuove frontiere dell’ health care, nel quale l’automazione avrà un luogo determinante. Su questo business dagli sviluppi promettenti ha deciso di puntare Ab medica, azienda italiana, che produce e distribuisce tecnologie medicali ed è attiva nell’ R&D, con una serie di brevetti per soluzioni innovative Un business con una forte crescita mondiale, quello della chirurgia e della diagnostica robotica, con un promettente mercato anche in Italia e scenari da fantascienza in sala operatoria e in corsia. Come succede in altri settori della manifattura e dei servizi, l’automazione spinta fa il suo ingresso nell’ industria della salute con tecnologie innovative che preparano profonde trasformazioni nell’erogazione delle prestazioni sanitarie. PIATTAFORMA ROBOTICA DAVINCI Ab medica Da Vinci Xi è una piattaforma per la chirurgia robotica, l’unica presente sul mercato e prodotta dalla società californiana Intuitive Surgical, che consente di fare chirurgia mininvasiva da remoto. Viene utilizzata in urologia, chirurgia generale, 134797 ginecologia oncologica e benigna, chirurgia toracica, cardiochirurgia, urologia pediatrica, otorinolaringoiatria e chirurgia dei trapianti. E’ il ore all’occhiello di questa società, fondata nel 1984 da Aldo Cerruti, che ne è ancora il proprietario e che la dirige con il ruolo di Presidente insieme alla seconda generazione di famiglia. Codice abbonamento:
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 3 / 10 ALDO CERRUTI, FONDATORE E PRESIDENTE AB MEDICA b medica ha la sua sede principale a Cerro Maggiore, nella provincia milanese, e i prodotti che o re al mercato sembrano strappati alla scenogra a di un lm di fantascienza e che invece sono presenti in Italia, oggi, in 1160 reparti distribuiti in 430 ospedali. Oltre a Da Vinci, la società lombarda distribuisce altre quattro piattaforme di chirurgia robotica in esclusiva sul territorio nazionale, tutte made in Usa e tutte avveniristiche: CyberKnife, sistema robotico di Accuray Inc. p e r i l trattamento di patologie e lesioni tumorali primitive e secondarie per polmone, fegato, pancreas e lesioni spinali; MAKO, una piattaforma robotica grazie a cui è possibile l’impianto di protesi multicompartimentali al ginocchio e di protesi d’anca con una precisione pressoché assoluta, una minima invasività e tempi di recupero postoperatorio molto più rapidi rispetto a quelli garantiti dalle tecniche convenzionali. Ancora, Renaissance, il sistema robotico di Mazor Robotics utilizzato nel posizionamento di viti e impianti per stabilizzazioni, scoliosi e interventi di chirurgia vertebrale; e i sistemi di telemedicina RP-LITE, RP-VANTAGE, RP-VITA Vita (InTouch Health). 134797 Codice abbonamento:
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 4 / 10 TELEMEDICINA: SOLUZIONE IN TOUCH VERTICALE Non solo distribuzione, anche produzione Ma ab medica è molto più che un distributore: è anche un produttore di device monouso per chirurgia, e in più conta sotto il suo ombrello una galassia di altre società, una parte acquisite nel tempo, altre con le quali ha realizzato partnership che le consentono oggi di o rire una gamma di servizi e prodotti molto ampia nel suo campo di attività. Da Medical Labs, polo produttivo del gruppo che si occupa della produzione, assemblaggio e collaudo di dispositivi medicali, ad A TLC, società di Ancona, che opera nel campo della telecomunicazione e con cui ab medica ha sviluppato una divisione dedicata allo sviluppo avanzato di sistemi e soluzioni per la telemedicina. Per arrivare a Genomnia, che è tra le quattro aziende italiane in grado di sequenziare il DNA e interpretare i dati attraverso servizi interni di bioinformatica. Nel 2015 la società ha acquisito le O cine Ortopediche Rizzoli, e con esse il suo presidio nella produzione di protesi, apparecchi ortopedici, ausili e attrezzature ospedaliere. Ancora, della galassia fa parte Telbios, acquisita nel 2010, che o re servizi e soluzioni innovative per la cura della persona, ed è una delle prime aziende italiane a essersi occupata di telemedicina. «Telbios sviluppa e realizza sistemi integrati di telemedicina, piattaforme end-to-end per l’erogazione e fruizione dei servizi e gestisce, grazie al personale del suo Centro Servizi (operatori specializzati, cardiologi, infermieri), servizi come la teleassistenza, la telecardiologia e il telemonitoraggio domiciliare dei pazienti cronici attraverso soluzioni tecnologiche innovative e un approccio personalizzato » dice a Industria Italiana Filippo Pacinotti, direttore commerciale di ab medica e membro del cda. 134797 Codice abbonamento:
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 5 / 10 FILIPPO PACINOTTI,DIRETTORE COMMERCIALE DI AB MEDICA E MEMBRO DEL CDA Telemedicina e teleassistenza «Telbios sintetizza quelle che sono le nostre strategie future: uno dei progetti che stiamo realizzando tramite di essa è cercare di aiutare il sistema sanitario a sostenere l’allungamento della vita media e l’invecchiamento. Stiamo sviluppando un piano per la de-ospedalizzazione dei pazienti cronici che da un lato permetterebbe di svuotare letti ospedalieri e consentirebbe al paziente di stare a casa monitorato da tecnologie e piccoli robot quasi domestici. Il futuro è la robotica che esce dalle mura ospedaliere, grazie a dispositivi di monitoraggio remoto che noi stessi produrremmo in house e per i quali siamo in fase avanzata di sperimentazione». 134797 Codice abbonamento:
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 6 / 10 MARCO REALE, DIRETTORE GENERASLE AB MEDICA Un know how che la capogruppo trae dalle controllate e da un’esperienza ultratrentennale che le ha consentito di chiudere il 2016 con un fatturato di 116 milioni di euro. Il gruppo conta 230 dipendenti, investe in media il 7% del fatturato in progetti R&D e vanta 7 partnership con istituzioni scienti che italiane e internazionali oltre 13 brevetti all’attivo e 7 in progress. Il Direttore Generale è Marco Reale, in ab medica da 27 anni. 134797 Codice abbonamento:
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 7 / 10 Una attenzione precoce per la robotica sanitaria La scelta vincente è stata, nel 1999, virare sulla robotica quando nessuno ancora la faceva, in un ambiente come quello italiano che è terreno fertile per l’innovazione sanitaria. «Nel 1999 abbiamo fatto questo grande cambiamento – racconta Pacinotti – i prodotti che facevamo prima erano device usati nell’attività clinica, cateteri, materiali anestetizzanti, oggetti che non si abbinano ad apparecchiature». 134797 «Diciotto anni fa abbiamo scelto, in un settore agli albori, di di ondere queste tecnologie in Italia, riuscendoci con un buon successo, dato che l’Italia è uno dei pionieri nell’applicazione dei robot ai settori medicale e chirurgia. Da quando abbiamo Codice abbonamento: iniziato con la robotica ci siamo dovuto confrontare con le esigenze del mercato soprattutto nel post vendita; c’era la necessità di avere infrastrutture al servizio dei robot che si occupassero della manutenzione nel corso della vita stessa del prodotto».
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 8 / 10 La formazione di nuove competenze all’interno Insomma, da fabbrica pura, ab medica ha compiuto la metamorfosi a fucina di innovazione: quando i robot operano in remoto comandati da un chirurgo, essendo prodotti di grande precisione, hanno bisogno di ingegneri biomedici in sala che seguono ogni intervento. «Oltre agli ingegneri che si occupano dell’assistenza tecnica perché queste macchine necessitano di attività so sticate di calibrazione e manutenzione, abbiamo anche ingegneri che seguono il percorso clinico – spiega Pacinotti – Gli ingegneri biomedici ci vengono segnalati dagli atenei, altri li reclutiamo attraverso inserzioni.» «Tendiamo ad assumere neolaureati ai quali o riamo, grazie a Intuitive Surgical, il nostro principale fornitore Usa, un periodo di addestramento teorico-pratico, che dura quattro settimane e si svolge in California. Al termine gli operatori ricevono una certi cazione per l’utilizzo dei macchinari in sala». Oggi ab medica ha sedi in Italia – a Padova e a Roma oltre che a Cerro Maggiore – in Slovenia, a Madrid in Spagna e aprirà a Lisbona entro luglio una liale che si occuperà di chirurgia robotica, la prima in questo Paese. Nel contempo distribuisce ancora i monouso attraverso le sue sedi a sud di Parigi e a Lugano. CYBER KNIFE ACCURAY Il mercato mondiale della chirurgia robotica e le prospettive italiane La chirurgia robotica è un mercato enorme e in crescita: secondo la ricerca “World Medical Robotic & Computer Assisted 134797 Surgery (MRCAS) Market” pubblicata ad aprile 2016 da Allied Market Research , nel 2015 il livello globale ha generato 3.945,1 milioni di dollari, con una previsione di crescita di 7.232,4 milioni nel 2022, che corrisponde a un tasso annuo Codice abbonamento: dell’8,1%. La maggiore penetrazione di questo tipo di tecnologia rimane concentrata nel Nord America dove lavora il 53% della chirurgia robotica mondiale e la cui crescita annua è stimata di poco superiore al 9%. L ’Asia -Paci co sarà probabilmente la regione a maggiore crescita nel periodo 2016/2022, con un incremento, anno su anno, pari al 16,5%; mentre il giro d’affari europeo è stimato attorno ai 5 miliardi, per il 2022 (+13,1% anno su anno).
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 9 / 10 In Italia, invece, il mercato ha un valore di circa 60 milioni, secondo Pacinotti, che snocciola i suoi numeri: «Come ab medica in Italia abbiamo una base installata di 150 robot da seguire, un’attività importante. Quest’anno verranno trattati con tecniche robotiche 17mila pazienti in Italia con da Vinci e altri 3mila con le altre tecniche. Parliamo di un impatto importante: 20mila pazienti fanno pensare che siamo ben al di fuori della fase primitiva. E i robot vengono usati in ospedali pubblici». Un settore con un forte sviluppo in futuro L’arrivo dell’automazione spinta nel campo medico per Pacinotti è un’evoluzione inevitabile. «Non è una novità assoluta – dice ancora Pacinotti – è già successo in molte branche di applicazione, pensiamo all’automotive, dove ormai nelle fabbriche lavorano con robot sulle linee di produzione. Nel medicale succederà lo stesso, con la di usione della tecnologia già validata: la differenza è che parliamo di tecnologie che hanno bisogno di input e gestione del medico e del chirurgo». «Nei prossimi 15 anni secondo le nostre previsioni- prosegue Pacinotti -, il mercato è destinato a decuplicare. Ma è anche una tecnologia che ha costi di implementazione considerevoli, e lo sviluppo italiano dipenderà dall’interpretazione che i servizi pubblici vorranno dare. Dove il sistema è privato le tecnologie si di ondono velocemente. Da noi molto dipenderà dal sostegno che vorrà dare il SSN, che comunque è uno dei più evoluti e validi globalmente. Fatta questa precisazione il trend è in tutto il mondo di forte crescita». LA SEDE CENTRALE AB MEDICA A CERRO MAGGIORE La ricerca e lo sviluppo Ma se il cuore di questa azienda è l’import e la distribuzione di prodotto e servizi associati, l’elevata spesa in ricerca e il numeri di brevetti crescenti segnalano la presenza di molto più di questo. «Lavorando a stretto contatto con i medici capita spesso che ci chiedano di personalizzare le macchine, che ci propongano una loro idea.- dice Pacinotti- Quindi in questo caso la nostra attività si divide in due loni: se la loro innovazione è da applicare alla tecnologia robotica riferiamo alla casa madre e sviluppiamo con loro il progetto sottoponendolo poi al costruttore.» «Se invece, come capita il più delle volte, la necessità è sviluppare un accessorio che aiuti a ridurre i tempi o aumentare la sicurezza nell’ambito dell’intervento chirurgico, il progetto prende la strada del nostro laboratorio interno di R&S che conta su ingegneri biomedici; e se riteniamo valida cerchiamo di sviluppare internamente la proposta innovativa. Da processi 134797 come questi sono nati alcuni prodotti che commercializziamo con marchi nostri, per lo più accessoristica per interventi di ginecologia robotica e sistemi di irrigazione e aspirazione per interventi chirugici». Codice abbonamento: E tra i progetti dell’azienda c’è «quello di costruire una linea di prodotti proprietari che ci apra anche all’export, in tutto il mondo, cosa che abbiamo iniziato a fare in maniera embrionale. Abbiamo registrato una linea di prodotti negli Usa con tanto di approvazione FDA e quindi siamo a un buon punto. Tutte le acquisizioni che abbiamo fatto e che continueremo a
Data 29-05-2017 INDUSTRIAITALIANA.IT Pagina Foglio 10 / 10 fare se ne presenterà l’occasione saranno svolti in quest’ottica». CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO SUI SOCIAL NETWORK A AB MEDICA ACCURAY ALDO ALLIED MARKET DA VINCI INTUITIVE TAGS: TLC SPA INC. CERRUTTI RESEARCH CYBERKNIFE XI GENOMNIA SURGICAL MARCO MAZOR MEDICAL OFFICINE ORTOPEDICHE MAKO REALE ROBOTICS LABS RIZZOLI RENAISSANCE TELBIOS WORLD MEDICAL ROBOTIC & COMPUTER ASSISTED SURGERY (MRCAS) MARKET POTREBBE INTERESSARTI ANCHE 23 MARZO 2017 KUKA: un robot per la salute dell’uomo di Marco de’ Francesco ♦ L’ambito healthcare, con le sue richieste di precisione estrema, è uno LASCIA UN COMMENTO Write your comment... 134797 Codice abbonamento: Name * Email * Website
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