DISTOPIKA di Claudia Bellocchi 4 - 19 SETTEMBRE 2021 : EX-ART
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Distopika di Claudia Bellocchi Nel termine “Distopia” (termine per la prima volta usato da Stuart Quando Claudia Bellocchi mi presentò per la prima volta il progetto Mill) si intende il contrario di “Utopia”... Invece del migliore dei Distopika – era gennaio 2020 – non potevamo immaginare che mondi possibili, un mondo cupo e angosciante, l’incubo di una cosa sarebbe successo di lì a poco. Con l’avvento della pandemia, società che vive nei sotterranei di una irreparabile decadenza. quelle prefigurazioni di un futuro minaccioso, inquieto, percorso L’artista nella sua galleria di deformi e grotteschi, ancor più da incubi e terrori viscerali, si sarebbero fatte drammaticamente ossessivi dalla scelta di un ripetuto monocromo terreo e vicine e reali. fangoso, ci svela invece della consolante e beatificante Ma solo quando ho visto finalmente “srotolarsi” di fronte a utopia, un mondo da cui emergono i guasti e le deformità di me le opere, che erano avvolte su se stesse come arazzi, ho una umanità condannata ad una impossibile redenzione, figure potuto percepirne tutta l’essenza e l’intensità: qualcosa che contorte ed eccessive che si aggirano in un chiuso labirinto la riproduzione fotografica non può catturare. La ruvidezza del dove vivono e crescono le nostre nascoste paure. carboncino su iuta prende vita con la luce dell’oro, in un dialogo Un espressionismo che, come tale, non rinuncia ad un tetro contrastato fra l’artigianalità ancestrale della tela grezza e la e graffiante umorismo. Richiami che vengono da lontano, da modernità della tecnica a spray: così come le figure tracciate, medievali “danze macabre” dove la Morte sovrana ogni cosa che sono antiche e insieme futuribili, organiche e inorganiche, eguaglia, da invenzioni e incubi degni di un Bosch, anche lui automi meccanici con poderose radici umane e terrestri. del resto espressionista “ante litteram”, un “distopico” da Inserite in una lunga tradizione che partendo dalla politica manuale, l’ultimo dei medievalisti, delirante e spudorato senza e dalla filosofia arriva all’arte, alla letteratura e al cinema, le ipocrite concessioni all’ottimismo utopico. visioni distopiche generate dall’artista si radicano nel passato Così l’antiutopia dell’artista Bellocchi denuncia senza remore e nell’inconscio, trovando nelle opere esposte un’espressione e abbellimenti la febbre nascosta, le latenti mostruosità che si nuova, viva e autentica, di fortissimo impatto: per interpretare e nutrono dei peggiori sentimenti di un’anima malata che tenta forse anche metabolizzare la tragedia che ci ha attraversato – e coi sorrisi spavaldi alla don Rodrigo di celare il bubbone della ancora ci attraversa. peste! Ma solo affrontando l’anima nera che si ciba dei rifiuti ai margini di una umanità pur disumana, crudele e cieca nella sua Anna Barenghi Responsabile Biblioteca Villino Corsini -Villa Pamphilj folle indifferenza, solo guardando fino in fondo l’abisso che è sotto i nostri passi, senza sogni gratificanti e ingannevoli, forse troveremo l’uscita. Prof. Luigi M. Bruno
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Claudia Bellocchi, nata a Roma, dopo la laurea in Economia e Commercio, inizia a svolgere, tra Roma e Buenos Aires, un’intensa attività di studio e di sperimentazione, che confluisce prevalentemente nelle sue opere di pittrice e scrittrice. La scelta della tecnica espressiva e la molteplicità del segno creativo sono funzionali all’espressività emozionale, di cui l’opera è rivelazione viva. Dalla pittura l’artista spazia nell’immagine con video ed installazioni fino ad arrivare all’esplorazione della parola scritta, che si fa azione nel linguaggio teatrale. Collabora con la redazione argentina de “L’Italiano” - quotidiano per gli italiani nel mondo - e con magazine online Moto della Mente, Roma Cultura occupandosi di diritti umani, della condizione femminile, di cultura e del mondo latinoamericano. È autrice di racconti, poesie e di due corti teatrali: “Notte Nera” presentato a maggio 2015 con il patrocinio Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco in occasione della giornata della diversità culturale e a novembre a Buenos Aires, con il patrocinio dal Museo de las Mujeres, al II Festival Teatrale sulla Violenza di Genere. “De Noche”, presentato (maggio e settembre 2019) a Mazatlan (Sinaloa, Messico) nella rassegna espositiva Resistencia, è stato proiettato a novembre nel IV Festival Teatrale sulla Violenza di Genere a Buenos Aires. Numerose le Mostre con la realizzazione di video, installazioni ed azioni teatrali con istituzioni pubbliche, documentate sui siti dell’artista. Tra le personali ricordiamo 2021 DIS/LOCAZIONI – Per la 26° edizione di ARTE CONTEMPORANEA, il Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Ettore Majorana” di Roma propone dei video nei luoghi della creatività presso lo Studio dell’artista. https://www.liceomajorana.edu.it/offerta-formativa/arte-al-majorana/2018-xxiv-edizione.html 2019 Melimé e la teoria della paella, a cura di Anna Cochetti presso Storie Contemporanee Studio Ricerca Documentazione, Roma De Noche, Museo Casa Haas, Mazatlán, Messico. Esposizione e proiezione corto teatrale De Noche - desde la fragmentación hasta la unidad- De Noche, MADE A.C, Mazatlán, Messico. Esposizione e performance di Cristiano Gabrielli, Vanya Saavedra, Jhoanna Herrera, riprese di German Torres 2018 Il cavallo di Basaglia, Liceo Artistico Caravaggio, Roma. Esposizione e dibattito per i 40 anni della legge Basaglia 2017 Inquieta Imago, Teatro verde di Villa Pamphili, Roma. Patrocinata da Teatri in Comune, Zetema, l’Assesorato alla crescita culturale di Roma e dalla scuola di Musica popolare di Donna olimpia; esposizione accompagnate dalla performance dell’attore Massimo Napoli. 2016 Balla con gli occhi e canta col cuore, Biblioteca Guglielmo Marconi di Roma. Patrocinata dalle Biblioteche di Roma 2015 STORIEASTRISCE, a cura di Anna Cochetti presso Storie Contemporanee Studio Ricerca Documentazione, Roma; con la pittura accompagnata da una performance di arte di strada interpretata dall’attrice Clea Scala; TANALIBERATUTTI, Palazzo Firenze, Galleria del Primaticcio, Roma, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO 2014 TANALIBERATUTTI, Villa Aurora, Firenze; Imaginario en los paisajes interiores, Facultad de Derecho UBA, Buenos Aires 2013 TANALIBERATUTTI, Spazio Espositivo Moto della Mente, Roma - con tre interventi pluridisciplinari (dalla gestualità delle opere su carta, al video rendendo incisivo il messaggio attraverso l’animazione delle gouache, sino ad arrivare alla performance dell’attrice Luisa Stagni) 2012 Gestazione, Palazzo Valentini – Roma. Patrocinata dalla Provincia di Roma 2011 Buenos Aires... tu sei per me! Associazione Dante Alighieri, Patrocinata Associazione Dante Alighieri Buenos Aires 2010 En la búsqueda del nuevo mundo, Casa Municipal de la Cultura de Vicente López, Buenos Aires; Entre Dos Continentes, Club de Arte Latinoamericano COPPAL, Buenos Aires Hanno scritto di lei: Stefania Severi, Cristiano Gabrielli, Roberto Cristini, Sarina Aletta, Alessandra Karshan, Anna Cochetti, Luigi M. Bruno, Gianleonardo Latini, Mario Orlando, Osvaldo Mastromauro, Romano Martinelli, Héctor Leni, Francesco Carvelli, Graciela Tejero Coni e Irene Jaievsky, Nicola Zingaretti, Paolo Cazzella, Zulma Garcia Cuerva, Nancy Sosa, Francisco Salerno, Danilo Maestosi. Anatomopatologia - carboncino e spray su arpillera, cm 130x105 claudiabellocchi@virgilio.it | OjitoslindosArt | claudiabellocchi.wordpress.com
DISTOPIKA Claudia Bellocchi dal 4 al 19 settembre 2021 Inaugurazione 4 settembre 2021 17.00 - 19.30 Biblioteca Villino Corsini Ingresso da Largo 3 giugno 1849, snc 00164 ROMA - Villa Doria Pamphilj Tel. 06 45460690 - villinocorsini@bibliotechediroma.it L’esposizione sarà visitabile negli orari di apertura della Biblioteca in copertina Franz [dettaglio] - carboncino e spray su arpillera, cm 130x105
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