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AA 2007/08   Prof. Alessandro Rizzi – Laboratorio di Multimedia II
CHI E’ UNO SCENEGGIATORE (scriptwriter; nel cinema: screenwriter)

E‟ uno autore che scrive per il cinema e ha il compito di trasformare
un‟idea in linguaggio cinematografico. La sua funzione principale è quella
della visualizzazione e di fornire un alto numero di informazioni
drammatiche. Egli mette questa sua capacità e la sua immaginazione al
servizio di co-autori (regista, attori, direttore della fotografia, scenografo,
costumista, ecc.) concretizzandola nella sceneggiatura, senza la quale il
film non potrebbe realizzarsi.

CHE COS’E’ UN’IDEA

L‟idea è uno spunto, un suggerimento che nasce dall‟incontro tra
l‟immaginario dello scrittore e le sue fonti d‟ispirazione. E‟ il punto di
partenza del progetto creativo.

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QUALI SONO I PUNTI DI SVILUPPO DELL’IDEA

Il tema: E‟ un argomento, un motivo di fondo che caratterizza un„opera
creativa. Rappresenta l ‟espressione filmica dell‟idea, il problema centrale
che deve servire da spina dorsale alla sceneggiatura dettandole le scelte
narrative ed estetiche.

Il soggetto (subject; property): E‟ un racconto che deve contenere, oltre
all‟idea originaria, anche il suo possibile sviluppo. E‟ strutturato secondo un
inizio in cui è indicata la localizzazione spazio-temporale della storia, i
personaggi principali e il conflitto che è alla base della storia; una parte
centrale con una breve descrizione dello sviluppo dominante del plot e il
suo climax; una fine, dove avviene la risoluzione del conflitto.
Il soggetto non ha basi codificate, può essere scritto in qualsiasi tempo
grammaticale. La sua lunghezza può essere di 2 due o più cartelle
(una cartella = 1800 battute, 30 righe x 60 battute, compresi spazi e
punteggiatura).

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La sinossi (synopsis): E‟ un riassunto del soggetto con accenno alle fasi
cruciali della storia e ai suoi protagonisti.
Può essere breve o più dettagliata. Quella breve viene usata nella versione
orale (pitch) per la presentazione del proprio progetto a un produttore.

Sinossi di “La deriva” di Carlo Straccia
Liberamente tratto dal romanzo di Raffaello Brignetti “La deriva”, narra la
vicenda di una ventina di giovani in vacanza sull‟Isola d‟Elba. Dopo una
lunga estate in cui hanno intrecciato le loro storie, mettendo a nudo
superficialità e incomprensioni, i protagonisti si ritrovano per una festa
d‟addio, in casa di uno di loro.
Quando la festa viene interrotta dai carabinieri per l‟eccessivo rumore, i
ragazzi decidono di proseguirla al porto, là una parte continua a divertirsi
sulla terrazza di un‟antica torre, mentre l‟altra si ritrova sul molo dove vede
crescere le proprie tensioni. La delusione e la rabbia maturate durante una
lunga notte portano una ragazza del gruppo a suicidarsi gettandosi dalla
torre, nella totale indifferenza di tutti.

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La scaletta (outline; step outline): E‟ la schematizzazione dell‟intreccio
punto per punto e riassume i momenti fondamentali della storia. Si
presenta come una successione numerata e in ordine di tutte le scene, (in
circa 25 punti) con una frase che ne riassuma, per ogni scena o sequenza,
l‟azione relativa.
E‟ molto soggettiva e diventa un promemoria per lo sceneggiatore che, con
essa, costruisce lo scheletro della sceneggiatura.

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Il trattamento (treatment): E‟ il racconto della sceneggiatura (da qui
anche il termine: sviluppo in pre-sceneggiatura). Dalle 40 alle 80 cartelle.

In esso si descrivono dettagliatamente gli ambienti in cui si svolge la
vicenda, è precisato il ritmo delle scene, l‟agire dei personaggi e alcune
battute fondamentali. Rappresenta la verifica per vedere se c‟è possibilità e
concretezza di sviluppo dell‟idea iniziale.

La sua struttura narrativa è quella che più si avvicina al romanzo (usa il
discorso indiretto e il presente indicativo, ma può anche descrivere gli stati
d‟animo dei personaggi). Sostanzialmente è un soggetto allargato e tutto
quello che viene risolto nel trattamento costituisce un problema in meno
nella fase successiva. Alcuni preferiscono sostituirlo con la scaletta, altri
invece fanno derivare la scaletta proprio dal trattamento.

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CHE COS’E’ UNA SCENEGGIATURA (script; nel cinema: screenplay)

E‟ una storia raccontata per immagini con dialoghi e descrizioni, inseriti in
un contesto drammatico. Questo “racconto sceneggiato” richiede un tipo di
scrittura e una forma grafica codificate poiché lo sceneggiatore si rivolge
ad altri che hanno il compito di completare tecnicamente il suo lavoro.

La forma verbale con cui dev‟ essere scritta una sceneggiatura è l’indicativo
presente, perché l‟elemento costitutivo del linguaggio cinematografico è il
presente, l’adesso. Anche quando la vicenda narrata è situata nel passato
(o nel futuro), lo spettatore si trova ad assistere alla vicenda sempre al
presente. Per questo è necessario distinguere tra tempo filmico e tempo
reale (cronologico).
La struttura di una sceneggiatura è sostanzialmente divisa in due parti: una
descrittiva che deve suggerire l‟immagine (ciò che vede lo spettatore)
rappresentata con didascalie e un‟altra costituita da dialoghi, suoni, rumori,
ecc. (ciò che sente lo spettatore).

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In base a come queste due parti vengono organizzate nel testo, si possono
avere tre tipi di sceneggiatura: italiana; americana; francese.
Pur essendo un elemento fondamentale del film, la sceneggiatura
rappresenta il primo stadio di un processo creativo che si completa solo
quando il film, scritto sulla carta, si trasformerà su pellicola.

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