DIAGNOSI, CERTIFICAZIONE ENERGETICA E PROGETTAZIONE: COME PROCEDONO? IL CONTO ENERGIA 2011: PRINCIPALI NOVITÀ - NUMERO 39 - Progetto 2000
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
EDITORE EDILCLIMA S.R.L. - ISCR. TRIBUNALE DI NOVARA N. 6 DEL 25.02.91 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - PUBBL. 70% NOVARA - ANNO 20 - DICEMBRE 2010 - N. 39 PRINCIPALI NOVITÀ COME PROCEDONO? IL CONTO ENERGIA 2011: NUMERO DIAGNOSI, CERTIFICAZIONE 39 ENERGETICA E PROGETTAZIONE:
Dicembre 2010 n. 39 4 SOMMARIO 4 Diagnosi, certificazione 10 energetica e progettazione: come procedono? DIRETTORE RESPONSABILE di F. Soma PER. IND. FRANCO SOMA Editore: Edilclima S.r.l. Via Vivaldi, 7 - 28021 Borgomanero (NO) 10 Le aziende informano Tel. 0322/83.58.16 - Fax 0322/84.18.60 COMPARATO NELLO S.r.l. Hanno collaborato a questo numero: Fabio Bianchi, Barbara Cristallo, Jessica De Roit, Stefano Fasola, Eleonora Ferraro, Simone 14 Edilclima ed i metodi di Forzani, Naboni Emanuele, Naboni Roberto calcolo Stefano, Simona Piva, Donatella Soma, Franco Soma, Paola Soma A cura della sezione software 18 di Edilclima Il conto energia 2011: 14 Periodicità: Semestrale Iscrizione al Tribunale di Novara n. 6 del 25.02.91 Spedizione in abbonamento postale Pubbl. 70% - Novara principali novità Stampa: Poligrafica Moderna S.p.A. - NOVARA di D. Soma Tiratura media: 26.000 copie. Invio gratuito a professionisti, installatori, enti pubblici ed agli operatori del set- tore che ne fanno richiesta. 18 Questa rivista Le è stata inviata su sua richiesta o su segnalazione di terzi, tramite abbonamento postale. I dati personali, da Lei liberamente comunicati, sono registrati su archivio elettronico e/o informa- tico, protetti e trattati in via del tutto riservata, nel pieno rispetto del D.Lgs. 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), da EDILCLIMA S.r.l. I suoi dati personali vengono trattati da EDILCLIMA S.r.l per le proprie finalità istituzionali e comunque connesse o strumentali alle proprie attività nonché per finalità di informa- zioni commerciali e/o di invio di messaggi e comunicazioni pubblicitarie ovvero promozionali. I dati personali forniti non verranno comunicati a terzi né altrimenti diffusi, eccezione fatta per le persone fisiche o giuridiche, in Italia o all'estero, che per conto e/o nell'interesse di EDILCLIMA S.r.l. effettuino specifici servizi elaborativi o svol- gano attività connesse, strumentali o di supporto NUMERO 39 a quelle di EDILCLIMA S.r.l. Potrà in ogni momento e gratuitamente esercita- RE EDILCLIMA S.R.L. - ISCR. TRIBUNALE DI NOVARA N. 6 DEL 25.02.91 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - PUBBL. 70% NOVARA - ANNO 20 - DICEMBRE 2010 - N. 39 re i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 e cioè conoscere quali dei suoi dati vengono tratta- ti, farli integrare, modificare o cancellare, scriven- do a EDILCLIMA S.r.l. - Via Vivaldi, 7 - 28021 DIAGNOSI, CERTIFICAZIONE ENERGETICA E PROGETTAZIONE: COME PROCEDONO? Borgomanero (NO). IL CONTO ENERGIA 2011: PRINCIPALI NOVITÀ Gli articoli di PROGETTO 2000 sono pubbli- Dicembre 2010 n. 39 cati anche sul sito internet www.edilclima.it 3
Dicembre 2010 n. 39 DIAGNOSI, CERTIFICAZIONE ENERGETICA E PROGETTAZIONE: C O M E P RO C E D O N O ? DI FRANCO SOMA ( CO M P O N E N T E CO M M I S S I O N E TE R M OT E C N I C A E D IM P I A N T I TE C N O LO G I C I D E L C N P I ) a situazione richiede il coraggio di essere onesti e correggere gli L errori. LA SITUAZIONE IL PUNTO SULLA NORMATIVA Si tratta di una norma particolar- mente interessante, che deve In data 07.11.2008 il sottoscritto LE NORME DELLA SERIE UNI/TS 11300 però essere ancora validata dal- aveva presentato a Rimini una Si fanno centinaia di corsi per dif- l’esperienza, mediante confronto relazione dal titolo: “La certificazio- fondere una cultura che è ancora fra i dati calcolati e quelli reali ne energetica è partita male: qual- in via di perfezionamento e conso- (metodo scientifico). che idea per migliorarla”; le propo- ste non sono state, ovviamente, lidamento nella sede normativa: Ai fini del calcolo della prestazione accolte ma ora, a distanza di due - le specifiche tecniche UNI energetica degli edifici e degli anni si deve onestamente ricono- 11300-1 e 11300-2 sono attual- impianti il DPR 59/09 (art. 3 comma scere che le cose stanno prose- mente in revisione per chiarire 1 e art. 4 comma 26) prevede che guendo ancora peggio. situazioni equivoche capaci di vengano adottate metodologie di generare, ove non correttamente calcolo che garantiscano risultati Il fatto è che il sottoscritto conta interpretate, gravi errori di calco- conformi alle migliori regole tecni- meno che niente e in queste fac- lo (vedi Progetto 2000 n. 37); che; si considerano rispondenti a cende il naso ce lo possono mette- - la specifica tecnica UNI 11300-3, tale requisito le norme tecniche re solo quelli che contano, indipen- appena pubblicata, risulta già nazionali, definite nel contesto dentemente dalla loro competen- inaffidabile e bisognosa di revi- delle norme EN a supporto della za. Il risultato è un totale disordine, sione (anche per questa norma è direttiva 2002/91/CE, della serie che è sotto gli occhi di tutti. prevista una revisione o una UNI/TS 11300. Metodi di calcolo sbagliati o banali, errata corrige); certificatori privi di esperienza e - la specifica tecnica 11300-4 è Ulteriore condizione necessaria è deresponsabilizzati dall’imposizio- stata da poco completata ed è in l’uso di programmi di calcolo la cui ne di metodi regionali, normativa attesa di inchiesta pubblica. conformità alle norme sia validata tecnica non del tutto chiara, ed Questa norma, in particolare, for- dal CTI; tale validazione non forni- eccessive spinte in avanti: gli uni- nisce metodi di calcolo dell’effi- sce tuttavia garanzie sulla qualità versitari vogliono i metodi dinamici, cienza dei sistemi di produzione del software. i politici vogliono la certificazione diversi dai generatori di calore Il CTI prevede di pubblicare le revi- ambientale (LEED, ITACA, ecc.). (pompe di calore, cogenerazione, sioni delle UNI/TS 11300 parti 1, 2 Morale: fare tutto e subito, in modo ecc.) nelle condizioni di impiego, e 3 entro giugno 2011 e ritiene che formale, per non cambiare niente, che sono assolutamente inediti e tali norme possano rimanere in salvo i costi all’utente, che sono non contemplati in nessuna altra vigore fino al 2014, anno in cui è reali. normativa esistente. probabile che venga adottato, per 4
il calcolo delle prestazioni energe- Dicembre 2010 n. 39 tiche degli edifici, un metodo in regime dinamico. I METODI DINAMICI La norma UNI EN ISO 13790 “Energy performance of buildings - Calculation of energy use for space heating and cooling” preve- de, relativamente ai metodi di cal- colo, la possibilità di ricorrere ai metodi dinamici e così descrive i diversi tipi di metodi di calcolo: “Esistono due tipi di metodi fonda- mentali: - metodi quasi stazionari, con il calcolo del bilancio termico su Le specifiche tecniche UNI 11300 parti 1, 2 e 4, unitamente ad un programma di un tempo sufficientemente lungo calcolo idoneo, consentono di progettare e di calcolare la prestazione energetica di edifici anche molto isolati e dotati di impianti innovativi con pompe di calore, geo- (tipicamente, un mese o un’inte- termia, solare termico, solare fotovoltaico, ventilazione meccanica controllata, ecc. ra stagione), che consente di e di ottenere in automatico la certificazione energetica dei singoli alloggi. tener conto degli effetti dinamici attraverso un fattore di utilizza- zione degli apporti e/o delle zione dei criteri generali, delle con- zati nelle costruzioni e, soprattutto, dispersioni determinato empiri- dizioni al contorno, della definizio- disporre di programmi di calcolo camente; ne di dati di input standardizzati, professionali in quanto validati da - metodi dinamici, con il calcolo degli esempi e delle procedure di migliaia di tecnici che li hanno uti- del bilancio termico con passi di validazione dei metodi di calcolo, lizzati e verificati sul campo. tempo brevi (tipicamente un’ora) relativamente al solo edificio, non Coloro che non sono in possesso che tengono conto del calore alla parte impiantistica. dei suddetti requisiti, in un primo accumulato, e rilasciato, dalla In particolare verranno definiti dei tempo hanno sostenuto che non c’è massa dell’edificio.”. profili di utilizzazione dell’edificio nessun nesso fra i dati calcolati ed La UNI EN ISO 13790 precisa inol- (persone, macchine, carichi elettrici, il consumo reale, autodenunciando tre che esistono diversi modelli di illuminazione, ventilazione, acqua in tal modo la loro incapacità. calcolo dinamici, alcuni molto sem- calda per uso sanitario): affinchè ci Se avessero fatto i conti corretta- plici e altri più complessi, e lascia sia coerenza tra il metodo dinamico mente si sarebbero accorti che il la possibilità di decidere a livello ed il metodo “quasi stazionario” i nesso c’è, e come! Lo sanno bene nazionale quali metodi possano valori medi di tali profili dovranno i molti professionisti esperti che essere utilizzati, a seconda del- coincidere con quelli da utilizzare hanno eseguito migliaia di diagno- l’applicazione (scopo del calcolo) o nel metodo “quasi stazionario”. si con riscontro dei risultati. del tipo di edificio. Al momento non esiste alcun Svanito questo alibi, ne è subito L’Appendice H della norma UNI obbligo legislativo che imponga emerso uno sostitutivo: il metodo EN ISO 13790 “Accuratezza del l’uso dei metodi dinamici. “quasi stazionario” non può con- metodo” sottolinea l’esigenza di un durre a risultati realistici; occorre il equilibrio tra l’accuratezza del METODO “QUASI STAZIONARIO” metodo dinamico, solo così si pos- metodo, la qualità dei dati di ingresso e la riproducibilità dei E METODO DINAMICO: ALCUNE sono fare calcoli corretti. risultati. RIFLESSIONI Ma anche in questo campo, la confusione regna sovrana. La norma EN 15265 “Calculation La realtà è che molti operatori non of energy needs for space heating sanno ancora fare i conti con il In occasione del Convegno and cooling using dynamic metodo così detto “quasi staziona- AICARR “Prestazioni energetiche methods” fornisce criteri generali e rio” (quello delle nome UNI 11300) del sistema edificio-impianto: soft- criteri di prestazione per la scelta che, se usato correttamente dà ware per la diagnosi energetica ed tra i vari metodi dinamici. risultati sorprendenti, almeno per il calcolo in regime invernale”, Su questo argomento il CTI ha quanto riguarda la climatizzazione tenutosi a Bologna il 29 ottobre recentemente costituito un apposi- invernale. 2009, almeno tre Università hanno to gruppo di lavoro (GL102 - SG06 Per ottenere risultati riscontrabili riferito sul confronto fra i risultati “Calcolo del comportamento degli occorre però conoscere ed inter- ottenuti su identici edifici applican- edifici in regime termico non sta- pretare correttamente le norme, do i due metodi: “quasi staziona- zionario”) che, in linea con la EN conoscere le caratteristiche dei rio” e dinamico. 15265, ha come obiettivo la defini- materiali edili ed impiantistici utiliz- I risultati vanno da “praticamente 5
coincidenti” a “differenze di quasi il pio il metodo Carrier, specifica- ficientemente affidabile (la norma- Dicembre 2010 n. 39 100%”. Nessuna obiezione, né dal mente studiato per il calcolo dei tiva vigente ne fornisce solo una pubblico, né dal banco dei relatori: carichi termici estivi finalizzati al parte limitata). tutti hanno incassato, con alto dimensionamento dell’impianto). Ma non si tratta del normale lavoro senso della democrazia, eccezio- Come già da alcuni proposto, si di progettazione o di diagnosi. nalmente applicata anche alla può pensare ad una evoluzione Si può fare un parallelo con i ponti matematica. della normativa in tal senso, ovvia- termici. Un ponte termico comples- Il problema sembra dipendere mente adattata al calcolo del- so può essere studiato solo con un dalle diverse ipotesi di calcolo e l’energia. programma agli elementi finiti, dai diversi dati di input. Non sembra serva di più per la dia- dedicandogli almeno una giornata A parità di dati di input, nel calcolo gnosi, la certificazione e la proget- di lavoro. dell’energia invernale, ci si deve tazione della quasi totalità di edifi- Questi programmi sono utilizzati attendere una sostanziale coinci- ci ed impianti. quindi, per esempio, da prefabbri- denza dei risultati. catori di strutture per ottimizzare Occorre chiarire che esistono una Nel calcolo dell’energia estiva, ove trentina di metodi di simulazione prodotti da immettere sul mercato, l’influenza degli aspetti dinamici è dinamica, ognuno con le proprie o da enti di studio, per predisporre più rilevante (effetti del soleggia- caratteristiche, che calcolano tutto: tabelle di uso pratico, ma non certo mento e dei carichi interni) posso- consumi di calore, di ACS, di elettri- nella progettazione corrente. no intervenire differenze anche cità e di acqua fredda, senza però I programmi di simulazione dinamica importanti. alcun riferimento a dati di input e complessi hanno un ruolo analogo. È tuttavia vero che il calcolo del- metodi di calcolo standardizzati(1). Non si pensi che programmi di l’energia utile estiva eseguito ai A volte però per “metodi dinamici” questo tipo possano fornire una sensi del DPR 59/09 secondo la si vogliono intendere metodi di diagnosi o una certificazione ener- norma UNI/TS 11300-1 (che appli- simulazione molto dettagliati, che getica più precisa; la grande quan- ca la metodologia CEN) non è suf- richiedono un numero notevolissi- tità di dati richiesta, la loro incertez- ficientemente affidabile. mo di dati di input, allo scopo di za e la mancata rispondenza a La principale ragione risiede nel- studiare il comportamento di edifici metodi di calcolo normalizzati con- l’uso della temperatura ambiente molto complessi (per es. effetti del duce a risultati ancor più legati media mensile invece di conside- soleggiamento su edifici molto all’esperienza ed alle conoscenze rare la temperatura media diurna vetrati, grossi centri commerciali dell’operatore(2) (3). in presenza di soleggiamento ed con funzionamento contempora- Questi programmi sono attualmen- occupazione. neo di riscaldamento e raffresca- te efficacemente utilizzati in ambi- In questo caso un metodo dinami- mento con interscambi di calore, to universitario o da operatori par- co sarebbe più affidabile, ma biso- recuperi, ecc.). ticolarmente esperti per studi gna capire che tipo di metodo In questi casi questi programmi approfonditi su edifici complessi. dinamico ci occorre. possono essere utili, purché utiliz- La progettazione di tutti i giorni Non si deve infatti dimenticare che zati da operatori molto esperti, che richiede invece conoscenze, espe- da molti anni i progettisti di impian- sappiano reperire tutti i dati di rienza e programmi di calcolo affi- ti di climatizzazione estiva utilizza- input occorrenti, in modo da dabili, conformi alla normativa no il metodo dinamico (per esem- descrivere l’edificio in maniera suf- vigente, che consentano: NOTE (1) Qual è il consumo “normale” di ACS? I 100 m3 all’anno della famiglia di 5 persone del mio vicino, o i 230 m3 all’anno della famiglia di 3 persone dell’altro mio vicino, o i 75 m3 all’anno forniti dalla norma UNI-TS per lo stes- so tipo di appartamento? Il calcolo non ha infatti significato, se non è riferito a dati convenzionali o profili di utenza normalizzati. (2) Mi è capitato di discutere con un collega che contestava la possibilità di eseguire il calcolo delle prestazioni energetiche di edifici condominiali esistenti con la precisione tipica del +/- 5%, opponendo che nonostante l’uso di “sofisticatissimi programmi americani” gli errori da lui constatati superavano il 70/80%. È bastato un breve approfondimento per verificare che il collega utilizzava dati di input completamente sbaglia- ti; di fatto, non conosceva, per esempio, quali mattoni si usano per i tamponamenti in edilizia ed utilizzava la conduttività utile di calcolo dei mattoni di densità apparente pari a 1600 kg/m3 (meglio stare dalla parte della ragione), più che doppia rispetto a quella corretta. (3) A titolo di esempio, si consideri che alcuni metodi di simulazione dinamica, anche molto sofisticati, non preve- dono l’inserimento dei ponti termici e nemmeno la simulazione di importanti tipologie di impianto. Per il calcolo dell’energia invernale di un edificio a consumo “quasi zero”, ove la presenza dei ponti termici può avere un’incidenza anche superiore al 50% delle dispersioni, l’uso di una approssimazione nel calcolo dei ponti termici può condurre ad errori non compatibili con la complessità del metodo. 6
- di verificare senza ambiguità i esperienza (3, 5, 10?), ma non tutti per la sua logica ineccepibile Dicembre 2010 n. 39 requisiti di legge degli edifici e credo che si possa sostenere che (non si possono fare misure con degli impianti; 72 ore siano sufficienti. metri diversi), salvo che dalle - di progettare edifici della classe Non me ne vogliano i certificatori regioni, che continuano a disatten- energetica commissionata dal non esperti, non ho niente contro dere l’invito e ad imporre la propria committente, riscontrabile dal- di loro; la loro opera è preziosa in classificazione. Le ragioni sono l’utente attraverso i consumi, con considerazione della mole di lavo- misteriose: protagonismo spinto l’ausilio della “firma energetica” ro necessaria per ridurre i consumi all’estremo, cocciutaggine, o sem- (vedi Progetto 2000 n. 36); energetici. plicemente ottusità? - di realizzare diagnosi energetiche La conseguenza è l’impossibilità di di edifici esistenti che consentano Il problema è l’averli mandati allo sbaraglio, non sufficientemente raggiungere il fondamentale obiet- di individuare gli interventi efficaci tivo della trasparenza del mercato sotto il profilo dei costi, attraverso preparati, deresponsabilizzandoli per forza di cose: chi può accusar- immobiliare. la conoscenza non ambigua dei li di aver prodotto una certificazio- Le pressioni commerciali fanno sì risparmi ottenibili e dei costi delle ne sbagliata, se hanno dovuto che molti nuovi edifici, costruiti con opere occorrenti; operare in modo obbligato, per tecniche quasi tradizionali, siano - di progettare ed ottimizzare gli niente indipendente in un settore certificati in classe A. Si tratta di interventi così individuati; che non conoscono a sufficienza? certificazioni non credibili, che ser- - di confrontare con un unico vono a giustificare un prezzo di metro di misura le prestazioni Potrebbe essere l’utente però a vendita più elevato, a danno del- termiche dei diversi edifici. farle emergere queste responsabi- l’utente, con l’aggravante che la lità, una volta verificata l’inattendi- classe A ha caratteristiche diverse DANNI AI PROFESSIONISTI bilità della certificazione. nelle diverse regioni. ESPERTI Sarebbe stato quindi meglio richie- dere, per i certificatori “72 ore” la La situazione descritta ha prodotto firma congiunta, con il significato di LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTA- e continua a produrre gravi danni responsabilità congiunta, di un tec- LE: LEED, ITACA, IMPRONTA ai professionisti termotecnici nico abilitato con esperienza certi- ECOLOGICA (4), ECC. esperti, che vedono il loro lavoro ficata dal proprio ordine o collegio banalizzato e svilito nei contenuti e di almeno 5 (?) anni. Alcune regioni hanno integrato la nei prezzi, tanto che, gradualmen- certificazione energetica con una Questa impostazione avrebbe te, abbandonano il settore della classificazione di sostenibilità consentito al meno esperto di certificazione e della diagnosi, per ambientale. imparare e crescere professional- dedicarsi alla sola progettazione, La sostenibilità ambientale, defini- mente, aumentando rapidamente compromettendo in tal modo la ta come pratica finalizzata a “sod- le proprie competenze e riducendo possibilità di affrontare con perizia disfare le esigenze delle genera- le proprie responsabilità, per poi e competenza il risparmio energe- zioni presenti, senza compromet- agire in proprio una volta acquisita tico negli edifici esistenti. tere la possibilità delle generazioni l’esperienza. Non è il caso di ricor- La maggior colpa deve essere a dare che le arti sono state traman- future di soddisfare le proprie esi- mio avviso attribuita alle regioni date, da che mondo è mondo, genze”, è senza dubbio un’esigen- che, per puro protagonismo (non esattamente in questo modo. za prioritaria, irrinunciabile ed indi- inventino scuse banali) hanno scutibile. voluto fare tutto e subito improvvi- sando un nuovo mestiere che si DISTORSIONI DEL MERCATO Si tratta di problemi risolvibili attra- può imparare in 72 ore. IMMOBILIARE verso la creazione di una coscien- za ecologica a tutti i livelli, dalla Ritengo che questo comportamen- La legislazione nazionale prevede pubblica amministrazione, ai pro- to sia illegittimo in quanto la defini- un criterio di classificazione ener- gettisti, agli utenti. zione delle competenze professio- getica degli edifici certamente con- I problemi non si risolvono passan- nali non spetta alle regioni, ma allo divisibile che, di fatto, deriva da do da un estremo all’altro, aggiun- stato e che il loro operato sia in una comparazione dell’edificio da gendo un po’ di carta alla certifica- netto contrasto con le indicazioni classificare con un edificio di riferi- zione energetica già di per sé stes- della Comunità Europea. mento rispondente ai requisiti di sa molto carente. L’art. 17 della Direttiva 2010/31/UE legge, ubicato nella stessa zona Si risolvono invece dedicando vuole che la certificazione energe- climatica ed avente lo stesso fatto- tempo e competenza: i protocolli tica degli edifici sia eseguita da re di forma. ora utilizzati, basati su “indicatori di esperti indipendenti e che l’accre- La stessa legislazione invita le sostenibilità”, non sempre univo- ditamento debba essere effettuato regioni che hanno prodotto una camente definiti e confrontabili, tenendo conto della loro compe- propria legislazione ad uniformarsi possono essere influenzati da inte- tenza. gradualmente a quella nazionale. ressi commerciali o da sensibilità Non precisa il numero di anni di Anche questo invito è condiviso da individuali e non oggettive. 7
Alcuni sono di derivazione statuni- fronto delle caratteristiche ener- del progettista, senza aggravio Dicembre 2010 n. 39 tense e quindi derivanti da un con- getiche di edifici diversi. dei costi, e procedendo gradual- testo culturale ben diverso dal 2. Le regioni devono governare il mente per gli edifici esistenti, nostro e che non ha nulla da inse- proprio territorio, che è il loro incentivando ed utilizzando la gnarci quanto a sostenibilità compito istituzionale, evitando diagnosi energetica(5), che può ambientale e contenimento dei le attività che a loro non compe- essere trasformata in certifica- consumi energetici. tono e che hanno dimostrato di zione energetica in pochi minu- Occorrerà giungere ad una norma- non saper fare. ti, previa variazione di pochi tiva univoca, almeno in Italia, che Possono, o meglio, devono, parametri. renda concrete, condivise ed creare e gestire il catasto dei 5. Evitare le eccessive spinte in applicabili le varie filosofie tuttora certificati energetici e svolgere avanti inventando nuovi metodi di in discussione. un’azione di controllo, magari calcolo non sufficientemente spe- avvalendosi degli ordini e colle- rimentati, occorre invece collabo- gi professionali che, si ricorda, rare nelle opportune sedi norma- CONCLUSIONI hanno il compito istituzionale di tive per realizzare un metodo di Dati i giudizi complessivamente vigilare sull’etica dell’attività pro- calcolo unico e condiviso. negativi sopra espressi si deve fessionale, con la possibilità di La confrontabilità dei dati richie- quindi concludere che la situazio- adottare sanzioni disciplinari nei de infatti univocità di prescrizio- ne sia irrimediabile? confronti degli iscritti che non ne dei limiti ed univocità dei cal- La risposta è: NO, a condizione rispettano le regole. coli di verifica. che ognuno faccia il proprio Le regioni dovrebbero inoltre atti- I vantaggi che ne deriverebbero mestiere. varsi per rendere disponibili fondi sarebbero innumerevoli: rotativi per il finanziamento a 1. La diagnosi e la certificazione - certificazioni energetiche veritie- costo zero delle opere che, attra- energetica sono il prodotto di re e verificabili per la massima verso la diagnosi, si rivelassero un’attività professionale, al pari trasparenza del mercato immo- efficaci sotto il profilo dei costi. della progettazione. biliare; Queste attività devono essere 3. Gli utenti dovrebbero essere - diagnosi energetiche affidabili affidate solo ai tecnici abilitati sensibilizzati a verificare che le per l’esecuzione di opere con provvisti di sufficiente esperien- prestazioni del proprio alloggio garanzia di risultato; za e lasciate al libero mercato, siano corrispondenti a quelle - crescita professionale dei tecnici con la massima responsabiliz- certificate, magari avvalendosi coinvolti; zazione del professionista, che della “firma energetica”, per - attuazione di un massiccio deve rispondere dei dati calco- contestare, tenuto conto delle risparmio energetico a costo lati. I professionisti privi di espe- tolleranze, eventuali certificazio- zero sugli edifici esistenti; rienza dovrebbero essere ni non corrette. - creazione delle basi per una affiancati, per un determinato 4. Non abbiamo un numero suffi- reale ripresa economica grazie periodo da colleghi esperti. ciente di professionisti esperti? all’aumento del lavoro per inter- La normativa regolamentare e Si proceda allora con maggiore venti di risparmio energetico ed tecnica di riferimento deve gradualità, leggendo attenta- alle disponibilità finanziarie deri- essere solo quella nazionale, mente l’art. 8 dell’allegato A al vanti dal risparmio, da dirottare con unica modalità di classifica- DM 26.06.09 e quindi certifican- verso altri consumi invece di pro- zione, per un immediato con- do tutti i nuovi edifici ad opera durre solo fumo costoso. NOTE (4) Una pubblicazione del WWF così spiega il significato di “impronta ecologica”: “Ciascuno di noi (dal singolo individuo all’intera città o regione) ha un impatto sulla terra, perché consuma i prodotti ed i servizi della natura. L’impatto ecologico corrisponde alla quantità di natura occupata per la sopravvivenza. I calcoli sull’impronta ecologica si basano sul fatto che è possibile tenere conto della maggior parte delle risorse consumate e di molti dei rifiuti prodotti; in secondo luogo, la maggior parte di queste risor- se e dei flussi dei rifiuti possono essere convertiti nell’area biologicamente produttiva necessaria a fornire que- ste funzioni. Pertanto l’impronta ecologica indica la quantità di natura utilizzata dalle nazioni”. (5) In particolare negli edifici esistenti serviti da impianto termico centralizzato, la diagnosi energetica, eseguita sull’intero edificio con un programma che consenta l’elaborazione per somma di zone, permette di: a) individuare gli interventi efficaci sotto il profilo dei costi per predisporre un progetto di qualificazione inte- grato da eseguire in tutto o in parte nella stagione più favorevole (se si attende la rottura accidentale del generatore non sarà più possibile rispettare le prescrizioni di legge, né realizzare un progetto ottimizzato); b) disporre di tutte le certificazioni energetiche dei singoli appartamenti, da stampare di volta in volta ove occorresse; c) disporre di tutti i dati per progettare correttamente l’impianto di contabilizzazione del calore ai sensi della norma UNI 10200. 8
Dicembre 2010 n. 39 LE AZIENDE INFORMANO La COMPARATO NELLO S.r.l. produce, dal 1968, componenti per centrali termiche. Grazie al rigore tecnico con cui sviluppa i suoi prodotti e ad una costante attenzione ai bisogni del Cliente, la COMPARATO è considerata una delle aziende leader nel settore. Il suo punto di forza è certamente la costante ricerca della qualità intesa in senso lato: continuo migliora- mento dei prodotti e della loro affidabilità, continuo miglioramento dell’assistenza ai Clienti e garanzia certificata sui prodotti. Con l’evolversi del mercato la gamma raccordi sono protetti da appositi tappi Con questo collegamento, il primario ed dei prodotti offerti si è ampliata per in plastica. A richiesta vengono forniti il secondario possono funzionare con meglio soddisfare le esigenze di accessori utili per una corretta installa- qualsiasi portata, indipendentemente applicazione offrendo anche la possi- zione quali: l’uno dall’altro. La differenza tra la porta- bilità di personalizzazioni secondo le • kit di fissaggio costituito da staffe di ta dei due circuiti può circolare libera- necessità della Clientela; si riportano sostegno provviste di asole per mente nel compensatore idraulico. alcuni esempi di prodotti. adattarsi a varie esigenze, completo L'impiego in centrale termica dei di barrette filettate, dadi e tasselli. LE CARATTERISTICHE TECNICHE COLLETTORI Diacol, consente di • coibentazione a conchiglia in poliu- Il Diacom è realizzato secondo la realizzare linee di alimentazione verso retano ignifugo (B2) densità 70÷80 logica degli attacchi alternati; in parti- zone distinte di impianto, tra loro indi- Kg/m3 disponibile per 2, 3, 4, 5, 6 colare, per il suo corretto funziona- pendenti, quali ad esempio zone con zone. mento, occorre connettere alla caldaia differente utilizzazione, circuito di cari- Il COMPENSATORE Diacom ha lo la coppia di attacchi posizionata più in co di un produttore di acqua calda scopo primario di consentire portate alto, mentre quella sistemata più in sanitaria ad accumulo, eventuali unità differenti nei circuiti primario (genera- basso va collegata all'impianto. di trattamento d'aria con uno schema tore) e secondario (rete di distribuzio- ne) di un impianto di riscaldamento, La produzione standard prevede rea- di impianto geometricamente ordinato. assolve anche le funzioni di separato- lizzazioni con attacchi filettati da 1" sino a 2" e flangiati da DN 65 a DN LE CARATTERISTICHE TECNICHE re e defangatore idraulico. 200; dimensioni maggiori possono I due possibili casi che richiedono il Il collettore di caldaia per centrale ter- essere richieste direttamente all'Ufficio disaccoppiamento delle portate sono: mica Diacol è realizzato, nella ver- Tecnico della Comparato Nello S.r.l. • la portata nei corpi scaldanti è eleva- sione standard, con attacchi da 1" e tissima, eccessiva per il generatore Le superfici sono protette dai fenome- connessioni lato caldaia da 1" 1/4 a 2", di calore (caso degli impianti a pan- ni di ossidazione mediante applicazio- per servire da 2 a 6 zone. nelli), poiché in tali impianti il DT ne di una speciale vernice, mentre i Sulla parte inferiore del collettore sono ammissibile è molto basso; raccordi sono protetti da appositi tappi previsti due scarichi da 1/2" utili per lo • la portata nei corpi scaldanti è in plastica. svuotamento dell'impianto sia dal cir- bassa, insufficiente per il generatore Come accessorio (a richiesta) è di- cuito di mandata che da quello di ritor- di calore (è il caso degli impianti a sponibile la coibentazione a conchiglia no. Tali scarichi possono essere even- radiatori equipaggiati con valvole in poliuretano ignifugo (B2) densità tualmente utilizzati per servire una pic- termostatiche). 70÷80 Kg/m3 disponibile nei diametri cola zona. In entrambi i casi si ricorre ad un colle- da: 1”(DN 25) a 4"(DN 100). Le superfici sono protette da una spe- gamento franco (diretto ed a bassa Il DISAERATORE/DEFANGATORE ciale vernice antiossidante mentre i resistenza) fra mandata e ritorno. Diadef è progettato per risolvere una 10
Dicembre 2010 n. 39 delle principali problematiche che si glia in poliuretano ignifugo (B2) densi- riscontrano nella realizzazione e ristrut- tà 70÷80 Kg/m3 disponibile nei diame- turazione degli impianti di climatizzazio- tri da: 1"(DN 25) a 4" (DN 100). ne e riscaldamento avvalendosi del- Completano la serie i SEPARATORI l’azione combinata di più principi fisici. D’ARIA Diasep, che trovano specifico Il funzionamento del disaeratore/de- impiego nell’eliminazione dell’aria negli fangatore si basa su un forte rallenta- impianti di riscaldamento centralizzati, mento della velocità del fluido che con- diametro stacchi da 1" (DN 25) a 2" (DN sente alla gravità di far decantare le 50). Flangiati (flangia PN 10) nei diame- particelle di impurità: questa azione è tri da 2"1/2 (DN 65) a 8" (DN 200). ulteriormente favorita da una speciale I COLLETTORI Dias, in ferro zincati Esempio di collettore + compensatore griglia “rompiflusso” la cui particolare a caldo PER ACQUA POTABILE con in esecuzione speciale. conformazione riduce l’effetto di trasci- possibilità di versione INOX, invece namento favorendone il deposito nella trovano specifico impiego in impianti parte bassa del defangatore. centralizzati di distribuzione di acqua Tale griglia permette la raccolta delle sanitaria e impianti di distribuzione di impurità e facilita contemporaneamente fluidi caldi e freddi. l’espulsione delle bolle d’aria. Quest’ultime, fondendosi tra loro, REALIZZAZIONI PERSONALIZZATE aumentano di volume fin tanto che la spinta idrostatica è tale da vincere la Un Ufficio Tecnico dedicato realizza Esempio di collettore in acciaio INOX forza di adesione alla struttura. compensatori, collettori, separatori (in in esecuzione speciale. acciaio al carbonio e acciaio INOX) sia Verso la parte alta del dispositivo le di serie (con caratteristiche standard) bolle d’aria vengono evacuate tramite sia a disegno, secondo le più specifi- una valvola di sfogo aria galleggiante che esigenze della clientela. (non inclusa). Infine per mezzo di un apposita valvola di spurgo è possibile Oltre alla gamma componenti in svuotare il pozzetto di raccolta. acciaio per centrali termiche la Comparato Nello S.r.l. incentra il suo “core business” nelle VALVOLE MO- LE CARATTERISTICHE TECNICHE TORIZZATE e nella progettazione di MODULI SATELLITE, innovativi siste- Il disaeratore/defangatore Diadef è mi studiati per la realizzazione dei più in grado di assicurare ridotte perdite di moderni impianti autonomi di riscalda- carico. La temperatura massima e la mento e produzione acqua calda sani- pressione massima del fluido sono taria con produzione centralizzata del rispettivamente di 90 °C e 5 bar. Esempio di collettore in esecuzione calore. Il disaeratore/defangatore idraulico è speciale. Fa parte della serie Moduli Satellite la disponibile con attacchi filettati nei dia- GAMMA ECO, che integra la tradizio- metri da 1" (DN 25) a 2" (DN 50), flan- nale produzione di acqua calda per giati (flangia PN 10) nei diametri da uso riscaldamento e sanitario con la 2"1/2 (DN 65) a 8" (DN 200). possibilità di sfruttare fonti energeti- COMPARATO NELLO SRL CARCARE (SV) l ITALIA l VIA G.C. ABBA, 30 Come accessorio (a richiesta) è che alternative quali solare termico, TEL. +39 019 510.371l FAX +39 019 517.102 disponibile la coibentazione a conchi- termocamini, stufe a legna e pellet. www.comparato.com info@comparato.com 11
Dicembre 2010 n. 39 E D I LC L I M A E D I M E TO D I D I C A LC O LO A C U R A D E L L A S E Z I O N E S O F T WA R E D I E D I LC L I M A attività normativa, la ricerca e le verifiche sul campo sono alla base L’ dei metodi di calcolo Edilclima. Edilclima è la prima software gradualmente, su 10 edifici gesti- ne CTI ha richiesto anche l’imple- house nel settore termotecnico. ti direttamente, a scopo di ricerca, mentazione di alcuni punti della Costituita nel 1978 è sempre da una consociata appositamente norma non condivisi in quanto stata affiancata da uno studio di costituita. equivoci. progettazione impiantistica che Su tali edifici sono stati eseguiti Al fine di assicurare un uso cor- ha fornito alla sezione software la importanti opere di riqualificazio- retto dei programmi, Edilclima ha propria competenza nell’analisi e ne, tali da ridurre il consumo tuttavia prontamente segnalato ai nel collaudo. energetico in tutti i casi a meno propri clienti ed al CTI, le proble- Dalla sua costituzione Edilclima della metà. I calcoli eseguiti prima matiche che richiedevano partico- ha sempre reinvestito i suoi utili e dopo gli interventi hanno con- lare attenzione, descrivendole nell’attività di ricerca e verifica sul sentito di individuare importanti nella propria pubblicazione Pro- campo dei metodi di calcolo. fattori influenti sul calcolo, che getto 2000 n. 37. Forse pochi sanno che le prime sono stati tutti resi disponibili ed Le segnalazioni di Edilclima sono bozze del calcolo dell’energia pri- integrati, fin dove accettati, nella state tutte accolte dal CTI, che ha maria attraverso i quattro rendi- normativa. prontamente messo in revisione menti sono nate in Edilclima. Una caratteristica dei programmi le due specifiche tecniche citate Queste bozze hanno costituito la Edilclima, nati in applicazione del al fine di rivedere i punti contro- base per la norma UNI 10348 e, metodo scientifico sopra descrit- versi e di chiarire le situazioni con continui perfezionamenti ad to, è che dal 1994 i risultati dei equivoche, a tutto vantaggio degli opera dei rispettivi gruppi di lavo- calcoli non sono mai cambiati. utilizzatori (e, purtroppo, anche ro, per le norme UNI CEN prodot- I perfezionamenti intervenuti, nel- dei concorrenti). te sotto mandato per l’applicazio- l’interfaccia o nelle modalità di Negli ultimi cinque anni gli investi- ne della EPBD, per la Raccoman- calcolo, sono stati sempre verifi- menti di Edilclima nel settore dazione CTI 3/03, per la UNI/TS cati su alcuni edifici campione in della ricerca sono stati particolar- 11300 e si sta ora operando per modo da assicurare l’identità dei mente importanti ed hanno proporre questa metodologia risultati nei limiti di qualche punto riguardato, in vista del “recasting” anche in sede ISO. percentuale. della direttiva 2002/91/CE, le pro- Il primo programma di diagnosi Qualche problema è emerso ulti- blematiche di calcolo degli edifici energetica era già disponibile nel mamente nell’applicazione delle a “consumo zero o quasi”. 1994. specifiche tecniche UNI 11300-1 Con inizio nel giugno 2008, con il Tale programma è stato testato, e 11300-2, in quanto la validazio- contributo di Edilclima e della 14
Regione Piemonte, sono state I risultati saranno utilizzati da Edilclima per l’adeguamento dei propri Dicembre 2010 n. 39 costruite due palazzine a consu- programmi di calcolo all’evoluzione delle costruzioni verso edifici a “con- mo di energia primaria nullo. sumo quasi zero” e saranno resi disponibili agli enti preposti perché Gli edifici, la cui costruzione è ter- anche la normativa possa evolvere di pari passo. minata da oltre un anno e sono parzialmente abitati, sono stati Unit à di trat t amen t o aria strumentati e sono oggetto di una ricerca, in collaborazione con il Politecnico di Torino, al fine di rile- vare e risolvere le principali pro- blematiche e criticità. L’attività è tuttora in corso ed ha già consentito: - di constatare l’insufficienza delle indicazioni normative nei confronti dei ponti termici; - di sperimentare tecniche di cli- matizzazione estiva a consumo energetico trascurabile; - di sperimentare le modalità di ottimizzazione della regolazio- ne degli impianti attraverso tec- niche di “building automation”; - di sperimentare le migliori modalità di regolazione dei sistemi geotermici a pompa di calore ed a semplice scambio Boc che t t e di immissione aria con il terreno; - di verificare l’influenza sul con- tenimento dei consumi energe- tici e sull’igiene ambientale degli impianti di ventilazione meccanica controllata con sen- sori di qualità dell’aria (l’esame del materiale trattenuto dai sistemi di filtraggio ha fornito notizie impressionanti sulla pessima qualità dell’aria ester- na, in una località ritenuta al di sopra di ogni sospetto); - ed altro ancora. Sensore di qualit à dell’aria Serranda di immissione aria 15
Dicembre 2010 n. 39 I L C O N TO E N E RG I A 2 0 1 1 : PRINCIPALI NOVITÀ DI D O NAT E L L A S O M A l 24 Agosto 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto relativo al I nuovo conto energia (Conto Energia 2011). Tale decreto regola l’erogazione delle tariffe incentivanti per gli impianti che entreranno in esercizio tra il 2011 ed il 2013. Il Conto Energia (meccanismo di ne degli impianti incentivabili ed TARIFFE INCENTIVANTI incentivazione dell’energia pro- alla definizione degli incentivi, la dotta da impianti solari fotovoltai- procedura di accesso alla tariffa Le tariffe incentivanti si differen- ci) è stato fin’ora regolato, in Italia, incentivante ed il riconoscimento ziano, oltre che in funzione della da due distinti decreti: il DM 28 dei premi (per gli impianti installa- tipologia di impianto (installato o luglio 2005 (primo Conto Energia) ti entro la fine del 2010 ed entran- meno su un edificio), in base alla ed il DM 19 febbraio 2007 (secon- ti in esercizio entro il 30 giugno potenza di picco (riguardo a cui do Conto Energia). 2011 continueranno a valere, vengono definiti sei differenti come prescritto dalla legge intervalli) ed alla data di entrata Il primo decreto, pubblicato sulla in esercizio (per gli impianti che 129/2010, le disposizioni del de- Gazzetta Ufficiale del 5 agosto entreranno in esercizio nel 2011, creto precedente). 2005 n. 181, ha regolamentato le tariffe si ridurranno gradual- l’erogazione delle tariffe incenti- Si riportano di seguito le principa- mente in funzione del quadrime- vanti per gli impianti entrati in li novità introdotte dal decreto, stre considerato mentre, per gli esercizio tra il 1° ottobre 2005 ed distinte per argomento. impianti che entreranno in eser- il 13 aprile 2007 mentre il secon- cizio negli anni successivi, è pre- do, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2007 n. CLASSIFICAZIONE DEGLI IM- vista una decurtazione annua del 6%). 45, ha disciplinato l’erogazione PIANTI INCENTIVABILI degli incentivi per gli impianti Nella Tabella 1 sono riportate le Gli impianti solari fotovoltaici, la tariffe incentivanti relative al 2011. entrati in esercizio tra il 14 aprile cui potenza, ai fini del riconosci- 2007 ed il 31 dicembre 2010. mento della tariffa incentivante, Per gli impianti installati su pergo- Per gli impianti che entreranno in deve essere superiore ad 1 kW, le, pensiline o altri elementi di esercizio tra il 1° gennaio 2011 ed vengono distinti in due categorie arredo urbano, che non rientrano il 31 dicembre 2013, il meccani- principali: impianti installati sugli nelle categorie precedenti, deve smo di incentivazione è invece edifici ed impianti di altro tipo. essere applicata una tariffa inter- regolato dal DM 6 agosto 2010 media (ottenuta come media del- Per impianti installati sugli edifici le tariffe relative alle due categorie (terzo Conto Energia), pubblicato si intendono impianti i cui moduli principali). sulla Gazzetta Ufficiale n. 197 del siano posti su tetti piani o inclinati 24 agosto 2010. Vengono inoltre definite tariffe oppure abbiano funzione di fran- Le novità introdotte dal decreto, gisole (i requisiti di tali impianti specifiche per particolari tipologie rispetto al decreto precedente, sono riportati nell’Allegato 2 al di impianti: impianti integrati con riguardano, oltre alla classificazio- decreto). caratteristiche innovative, impianti 18
Tabella 1: Tariffe incentivanti per gli impianti solari fotovoltaici entranti in esercizio nel 2011. Dicembre 2010 n. 39 Tariffa incentivante [euro/kWh] Intervallo Impianti entranti in esercizio tra Impianti entranti in esercizio tra Impianti entranti in esercizio tra di potenza il 1° gennaio ed il 30 aprile il 1° maggio ed il 31 agosto il 1° settembre ed il 31 dicembre [kW] Impianti Impianti Impianti Impianti Impianti Impianti installati sugli di altro tipo installati sugli di altro tipo installati sugli di altro tipo edifici edifici edifici 1≤P≤3 0,402 0,362 0,391 0,347 0,380 0,333 3 < P ≤ 20 0,377 0,339 0,360 0,322 0,342 0,304 20 < P ≤ 200 0,358 0,321 0,341 0,309 0,323 0,285 200 < P ≤ 1000 0,355 0,314 0,335 0,303 0,314 0,266 1000 < P ≤ 5000 0,351 0,313 0,327 0,289 0,302 0,264 P > 5000 0,333 0,297 0,311 0,275 0,287 0,251 a concentrazione ed impianti ad IMPIANTI A CONCENTRAZIONE tive innovazioni tecnologiche. I innovazione tecnologica. Per impianti a concentrazione si requisiti di tali impianti, così come intendono particolari impianti (la le corrispondenti tariffe incenti- IMPIANTI INTEGRATI CON CA- cui potenza deve essere superio- vanti, verranno definiti con suc- cessivi decreti. RATTERISTICHE INNOVATIVE re ad 1 kW ed inferiore a 5 MW ed i cui soggetti responsabili posso- Per impianti integrati con caratte- no essere solo le persone giuridi- PREMIO PER USO EFFICIENTE ristiche innovative si intendono che ed i soggetti pubblici) in cui la DELL’ENERGIA (PER IMPIANTI particolari impianti (la cui potenza deve essere superiore ad 1 kW ed radiazone solare viene concentra- INSTALLATI SUGLI EDIFICI) ta, tramite sistemi ottici, sulle celle inferiore a 5 MW) i cui moduli ed i fotovoltaiche. Per gli impianti installati sugli edi- cui componenti sono sviluppati fici ed operanti in regime di scam- specificamente per la sostituzione Le tariffe incentivanti relative a bio sul posto i quali siano abbina- di elementi strutturali ed architet- questi impianti si differenziano in ti ad un uso efficiente dell'energia tonici (tanto le caratteristiche co- base alla potenza di picco ed alla viene riconosciuto un incremento struttive quanto le modalità di data di entrata in esercizio (sono della tariffa incentivante (premio). installazione sono riportate nel- previsti tre intervalli di potenza ed una decurtazione annua del 2%). Il premio viene riconosciuto: l’Allegato 4 al decreto). - nel caso di edificio esistente Le tariffe incentivanti relative a Nella Tabella 3 sono riportate le tariffe incentivanti relative all’anno qualora, a seguito di interventi questi impianti si differenziano in di risparmio energetico sull'invo- base alla potenza di picco ed alla 2011. lucro edilizio, si ottenga una data di entrata in esercizio (sono riduzione dell'indice di presta- previsti tre intervalli di potenza ed IMPIANTI AD INNOVAZIONE zione energetica (tanto inverna- una riduzione annua del 2%). TENOLOGICA le quanto estivo) dell'edificio di Nella Tabella 2 sono riportate le Per impianti ad innovazione tec- almeno il 10% (l'entità del pre- tariffe incentivanti relative all’anno nologica si intendono particolari mio, che non può essere supe- 2011. impianti caratterizzati da significa- riore al 30%, è pari alla metà Tabella 2: Tariffe incentivanti per gli impianti integrati con Tabella 3: Tariffe incentivanti per gli impianti a concentrazio- caratteristiche innovative entranti in esercizio nel 2011. ne entranti in esercizio nel 2011. Intervallo Tariffa incentivante Intervallo Tariffa incentivante di potenza [kW] [euro/kWh] di potenza [kW] [euro/kWh] 1 ≤ P ≤ 20 0,44 1 ≤ P ≤ 200 0,37 20 < P ≤ 200 0,40 200 < P ≤ 1000 0,32 P > 200 0,37 P > 1000 0,28 19
della riduzione del fabbisogno di ti in regime di scambio prevedi- procedure di richiesta, l’invio della Dicembre 2010 n. 39 energia); bile (come definito all’articolo 2 documentazione dovrà avvenire - nel caso di edificio di nuova comma 1 del decreto). esclusivamente per via telemati- costruzione qualora l'indice di I premi sopra riportati non sono ca. Verrà quindi predisposta dal prestazione energetica (tanto cumulabili tra loro. soggetto attuatore una piattafor- invernale quanto estivo) dell'edi- ma informatica, che sarà attiva ficio si discosti dal limite di legge PROCEDURA DI ACCESSO ALLA dal 1° gennaio 2011. (DPR 59/09) di almeno il 50% TARIFFA INCENTIVANTE (l'entità del premio è pari al 30%). Il soggetto responsabile dell’im- LIMITI DI POTENZA INCENTIVA- PREMIO PER SPECIFICHE TIPO- pianto deve far pervenire al sog- BILE ED OBIETTIVO NAZIONALE LOGIE DI IMPIANTO getto attuatore (GSE) la richiesta DI POTENZA INSTALLATA di accesso alla tariffa incentivante Il limite massimo di potenza Per specifiche tipologie di impian- entro novanta giorni dalla data di incentivabile è fissato a 3000 MW to ed applicazioni viene ricono- entrata in esercizio dell’impianto (tale limite è ridotto a 300 MW per sciuto un incremento della tariffa (tale richiesta deve essere com- gli impianti integrati con caratteri- incentivante (premio). pleta della documentazione indi- stiche innovative ed a 200 MW Tale premio può essere: cata nell’Allegato 3 al decreto).Il per gli impianti a concentrazione). - del 5% per impianti asserviti ad mancato rispetto dei termini com- porta la non ammissibilità alla tarif- Saranno comunque ammessi alla edifici ed operanti in regime di tariffa incentivante gli impianti che scambio sul posto il cui sogget- fa incentivante per il periodo inter- corrente tra il giorno di entrata in entreranno in esercizio entro quat- to responsabile sia un ente tordici mesi dalla data di raggiungi- locale (con popolazione resi- esercizio dell’impianto ed il giorno di invio della richiesta. Il soggetto mento del limite di potenza (il dente inferiore a 5000 abitanti) periodo di proroga è esteso a 24 oppure per impianti ubicati in attuatore, entro centoventi giorni dalla data di ricevimento della mesi per gli impianti i cui soggetti zone commerciali, cave o disca- responsabili siano enti pubblici). riche esaurite; richiesta, deve far pervenire al - del 10% per gli impianti installa- soggetto responsabile la comuni- L’obiettivo nazionale di potenza ti in sostituzione di coperture in cazione del riconoscimento o installata è invece di 8000 MW eternit o contenenti amianto; meno della tariffa incentivante. (entro il 2020). - del 20% per gli impianti operan- Inoltre, al fine di semplificare le 20
RECENSIONI Dicembre 2010 n. 39 CLIMATIZZAZIONE DEGLI EDIFICI F ABBISOGNO E NERGETICO , EFFICIENZA E CERTIFICAZIONE Pierangelo Andreini - Franco Soma Alcune recenti direttive europee venti efficaci sotto il profilo dei I primi cinque capitoli introducono ed in particolare la Direttiva costi, ossia quelli che sono in la materia con nozioni di base di 2002/91/CE, che introduce fra l’al- grado di ridurre drasticamente il meccanica, termodinamica, tra- tro la certificazione energetica consumo energetico, fino alla smissione del calore e tecnica degli edifici, hanno innescato una metà o anche oltre, a costo zero, della combustione. veloce evoluzione nel settore delle ossia ripagando il costo delle Il sesto capitolo, in stretta corri- costruzioni, che ha interessato opere in pochi anni, attraverso il spondenza con le vigenti procedu- innumerevoli ambiti: risparmio ottenuto. re regolamentari sul sistema edifi- - si è resa evidente la necessità che Sono illustrate le modalità di dia- cio-impianto, illustra le interazioni il progettista ed il costruttore gnosi, l’individuazione delle opere tra involucro edilizio e impianto rispondano ai requisiti di legge di risparmio energetico e le modali- termico e le modalità con le quali con un approccio integrato; tà di esecuzione della certificazione eseguire il bilancio termico del - le tecnologie costruttive degli energetica in presenza di diverse sistema complessivo. edifici sono cambiate radical- tipologie di edificio e di impianto. Il successivo capitolo sette analizza mente per rispondere alle nuove Vengono inoltre esaminate le il tema dell’isolamento termico e prescrizioni di contenimento del varie tipologie di impianto ed i delle varie tipologie costruttive e di fabbisogno energetico; componenti degli impianti per un intervento con cui è possibile limi- - i componenti e le tipologie loro uso corretto. tare i consumi e sfruttare gli appor- impiantistiche per la climatizza- Gli autori si avvalgono della loro ti naturali di energia, nelle fasi di zione degli edifici hanno visto esperienza pratica, senza trascurare costruzione o ristrutturazione. una vera e propria rivoluzione che ha costretto le aziende pro- i fondamenti teorici ed il contenuto Al proposito il capitolo riporta le duttrici ad una rapidissima con- della normativa tecnica e regola- proprietà dei materiali costituenti versione verso sistemi più effi- mentare applicabile al settore. l’involucro edilizio e i requisiti dei cienti; In sintesi, nei 21 capitoli nei quali è serramenti e considera, infine, i - i progettisti hanno dovuto articolato, il volume tratta gli fenomeni di condensazione super- affrontare nuove metodologie di aspetti tecnici e normativi della ficiali e interstiziali nelle pareti e i calcolo e nuove responsabilità climatizzazione invernale nel loro sistemi solari passivi. Il capitolo 8 dovendo progettare edifici della intero complesso e analizza, nello affronta il tema della diagnosi e classe energetica voluta dal specifico, i nuovi vincoli introdotti certificazione energetica, illu- committente; dalle recenti disposizioni. strando le procedure operative, - la certificazione energetica ha dai rilievi delle caratteristiche del Ciò per ricavarne tutti i possibili sistema edificio-impianto, all’ap- determinato nuove condizioni nel orientamenti, ai fini di una corret- mercato immobiliare, con tutte le plicazione dei criteri di valutazione ta progettazione e messa in opera dell’efficienza energetica, all’anali- incertezze che derivano dall’esi- del sistema edificio-impianto, e i genza dei costruttori di operare si e determinazione dei risultati. corrispondenti vantaggi, nel mi- delle scelte senza conoscere glioramento delle prestazioni Questa sezione esamina, in parti- ancora le risposte del mercato. energetiche e di comfort degli colare, con grande dettaglio, le Nel volume gli autori affrontano il ambienti di vita che, rispettando azioni possibili per accrescere l’ef- tema del risparmio energetico valori ottimali del rapporto costi- ficienza del sistema edificio-im- negli edifici nuovi ed esistenti sot- efficacia, salvaguardino nell’insie- pianto. tolineando l’importanza della dia- me l’interesse dei committenti e Il capitolo nove descrive analitica- gnosi energetica quale unica della crescita competitiva dell’in- mente le caratteristiche delle varie modalità per individuare gli inter- tero sistema delle imprese. tipologie degli impianti di riscalda- 21
Puoi anche leggere