Impianti termici (LA GUIDA COMPLETA) - Informazioni sulla corretta conduzione e manutenzione degli impianti di riscaldamento e di climatizzazione ...

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Impianti termici
                    (L A G U I D A C O M P L E TA)

Informazioni sulla corretta conduzione e manutenzione degli impianti
di riscaldamento e di climatizzazione estiva per rispettare l'ambiente,
             risparmiare denaro e non sprecare energia
Introduzione
-
Gli impianti di climatizzazione, siano           quarto delle famiglie piemontesi utilizza
essi destinati al riscaldamento o al             le biomasse per il riscaldamento, con
raffrescamento degli ambienti, sono              un consumo medio annuo per famiglia
uno dei componenti principali delle              di poco inferiore alle 4 tonnellate di
nostre abitazioni e rappresentano                biomassa (Fonte http://dati.istat.it).
spesso la principale voce di spesa nella         Dal punto di vista ambientale è quindi
gestione ordinaria degli immobili. In            evidente la rilevanza che una corretta
Piemonte risultano attualmente censiti           gestione degli impianti termici può avere
quasi 900.000 impianti termici che               ai fini del raggiungimento degli obiettivi
assorbono, complessivamente, circa               di risparmio energetico complessivo nel
un terzo dell’energia annua consumata            settore civile e del rispetto dei vincoli
nella regione e sono responsabili di             sempre più stringenti fissati dall’Unione
quasi il 9% delle emissioni totali di ossidi     Europea, in particolare per quanto
di azoto (NOx) e di oltre il 50% delle           riguarda l’utilizzo delle biomasse e la
emissioni di polveri sottili (PM10) stimate      riduzione degli inquinanti sopra citati.
a livello regionale. La quasi totalità delle     Non bisogna inoltre dimenticare che
emissioni di PM10 da riscaldamento sono          un impianto ben tenuto è più sicuro e
imputabili agli impianti alimentati da           consente di ottenere sensibili risparmi in
biomassa legnosa (legna, pellet, ecc) e,         bolletta.
in misura minore, agli impianti a gasolio        Con questa guida si intende fornire un
ed olio combustibile, questi ultimi in fase      quadro sintetico, ma per quanto possibile
di progressiva dismissione. Quasi un             completo, dei principali obblighi e delle

      2                  Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
responsabilità in capo ai responsabili        dalla Pubblica Amministrazione.
degli impianti. La guida è destinata a        Un’ulteriore sintesi di quanto occorre
tutti coloro che possiedono un impianto       sapere in materia è fornita, tramite
termico individuale, agli occupanti           l’elencazione di 10 semplici regole da
degli alloggi in affitto (sui quali ricade    ricordare, nell’opuscolo informativo
l’onere della manutenzione ordinaria          disponibile ai link http://www.
e della “prova fumi” periodica) e a           cittametropolitana.torino.it/cms/
tutti coloro che risiedono in abitazioni      ambiente/risorse-energetiche/impianti-
riscaldate con impianti centralizzati o       termici e https://www.provincia.asti.gov.
teleriscaldati. Questi soggetti potranno      it/it/page/impianti-termici.
trovare nelle pagine seguenti importanti      Per maggiori informazioni ed
informazioni sulla temperatura massima        approfondimenti consultare il sito internet
e minima che è possibile tenere in casa,      della Città Metropolitana di Torino e
su come e quando far controllare il           della Provincia di Asti.
proprio impianto, sui limiti consentiti per
le emissioni inquinanti e sui valori minimi
di efficienza energetica delle caldaie,
sulla corretta modalità di ripartizione
delle spese per riscaldamento nel caso di
impianti centralizzati condominiali, sulla
documentazione che occorre conservare
e sui controlli che vengono effettuati

INTRODUZIONE
                                                                                 3
Indice generale
-
SCHEDA 1 | Generalità                                                                             8
  1.1       Impianti termici di riscaldamento e climatizzazione estiva                            8
        1.1.1 - Che cosa s’intende per impianto termico                                           8
        1.1.2 - Le cucine a legna (es. putagè)                                                    9
        1.1.3 - Come si classifica un impianto termico                                            9
        1.1.4 - Impianto di climatizzazione estiva                                                9
        1.1.5 - Impianto di teleriscaldamento                                                     10
        1.1.6 - Impianto promiscuo                                                                10
  1.2       CIT – Catasto Impianti Termici                                                        10

SCHEDA 2 | Responsabilità e buone pratiche                                                        11
  2.1       Soggetti Responsabili                                                                 11
  2.2       Buone Pratiche                                                                        12

SCHEDA 3 | Installazione e modifica degli impianti termici                                        14
  3.1       Installazione                                                                         14
        3.1.1 - A chi rivolgersi                                                                  14
        3.1.2 - Compiti della Ditta d’installazione                                               14
        3.1.3 - Libretto di impianto                                                              15

        4                    Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
3.1.4 - Che tipo di caldaia posso installare                              15
     3.1.5 - Scarico “a parete”                                                15
     3.1.6 - Requisiti essenziali per la sicurezza nostra e degli altri        16
     3.1.7 - La marchiatura delle apparecchiature                              18
  3.2    Modifica dell’impianto termico                                        18
     3.2.1 - Ristrutturazione impianto termico                                 18
     3.2.2 - Sostituzione del generatore di calore                             19
     3.2.3 - Cosa devo fare per sostituire una caldaia                         19
     3.2.4 - Distacco dall’impianto centralizzato                              20

SCHEDA 4 | Impianti a biomassa                                                 21
  4.1    Gli obblighi per gli impianti a biomassa legnosa                      21
     4.1.1 - Documentazione necessaria all’installazione                       22
     4.1.2 - Installazione e manutenzione                                      22
     4.1.3 - La pulizia della caldaia può essere fatta dal proprietario?       23

SCHEDA 5 | Esercizio degli impianti termici                                    24
  5.1    Periodo di esercizio degli impianti                                   24
  5.2    La temperatura massima degli ambienti                                 25

INDICE GENERALE
                                                                           5
Indice generale
-
  5.3       Termoregolazione e contabilizzazione del calore                                      25
  5.4       Suddivisione delle spese di riscaldamento                                            26
  5.5       Deroga all’obbligo di installazione della termoregolazione                           27
            e contabilizzazione

SCHEDA 6 | Controllo e manutenzione degli impianti termici                                       28
  6.1       Rapporto di Efficienza Energetica (REE)                                              28
  6.2       Controlli da effettuare sugli impianti termici                                       29
        6.2.1 - Manutenzione dell’impianto termico                                               29
        6.2.2 - Controllo dell’efficienza energetica                                             30
  6.3       Rendimento energetico minimo che deve garantire la caldaia                           31
  6.4       Se il rendimento del generatore è inferiore ai limiti di legge                       33
  6.5       Quali sono i limiti di emissione degli ossidi di azoto (NOX)?                        34
  6.6       Se le emissioni di ossidi di azoto sono superiori ai limiti di legge                 34

SCHEDA 7 | I controlli della pubblica amministrazione                                            35
  7.1       Autorità competenti                                                                  35
        7.1.1 - Il Comune                                                                        35

        6                   Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
7.1.2 - La Città metropolitana e le Province                                    35
     7.1.3 - L’ARPA                                                                  35
  7.2    Accertamenti e Ispezioni                                                    36
  7.3    Sanzioni                                                                    36
     7.3.1 - Senzioni per il responsabile dell'impianto                              37
     7.3.2 - Sanzioni per l'impresa di installazione o di manutenzione o terzo       38
     responsabile
     7.3.3 - Sanzioni previste nei confronti dell’impresa di installazione e         39
     manutenzione e terzo responsabile
     7.3.4 - Tempi di adeguamento                                                    39

SCHEDA 8 | Normativa di riferimento                                                  40

INDICE GENERALE
                                                                                 7
SCHEDA 1

Generalità
-                                               termici apparecchi quali: stufe, caminetti,
                                                apparecchi di riscaldamento localizzato
                                                ad energia radiante; tali apparecchi, se
 1.1                                            fissi, sono tuttavia assimilati agli impian-
                                                ti termici quando la somma delle potenze
Impianti termici                                nominali del focolare degli apparecchi al
di riscaldamento                                servizio della singola unità immobiliare è
e climatizzazione estiva                        maggiore o uguale a 5 kW.
                                                Non sono considerati impianti termici i si-
                                                stemi dedicati esclusivamente alla produ-
1.1.1 - Che cosa s’intende
                                                zione di acqua calda sanitaria al servizio
per impianto termico
                                                di singole unità immobiliari ad uso residen-
                                                ziale ed assimilate, nonché gli apparecchi
Si definisce “impianto termico” un im-
                                                mobili per il riscaldamento o il raffresca-
pianto tecnologico destinato ai servizi di
                                                mento, ossia non installati in modo fisso
climatizzazione invernale o estiva degli
                                                alle pareti o al soffitto.
ambienti, con o senza produzione di ac-
qua calda sanitaria, indipendentemente
                                                Collegandosi al seguente indirizzo internet
dal vettore energetico utilizzato, com-
                                                del Comitato Termotecnico Italiano è pos-
prendente eventuali sistemi di produzione,
                                                sibile reperire ulteriori informazioni sulla
distribuzione ed utilizzazione del calore
                                                definizione di impianto termico ed alcuni
nonché gli organi di regolarizzazione e
                                                esempi applicativi: http://www.cti2000.
controllo. Sono compresi negli impianti
                                                it/index .php?controller =faq&action= -
termici gli impianti individuali di riscal-
                                                show&id=5#blk-domanda-11.
damento. Non sono considerati impianti

       8                Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
1.1.2 - Le cucine a legna                        (civile abitazione o altro), alla tipologia di
(es. putagè)                                     climatizzazione fornita (estiva/invernale)
                                                 o al numero di utenze servite. In quest’ul-
Gli apparecchi di cottura, quale che sia il      timo caso si parla convenzionalmente di:
combustibile da esse impiegato, non rien-
trano nella definizione di impianto termi-        • impianti individuali: singola utenza
co; l'energia termica prodotta è finalizza-       (di norma con potenza < 35 kW)
ta alla cottura dei cibi, e il calore che tali    • impianti centralizzati (in genere con-
apparecchi cedono all'ambiente, anche             dominiali): due o più utenze che ripar-
se particolarmente consistente quando             tiscono la spesa dell’energia utilizzata.
il combustibile è la legna, va considera-
to un apporto gratuito. Solo nel caso di
termocucine da collegare a un impianto           1.1.4 - Impianto
di riscaldamento ad acqua, per le quali il       di climatizzazione estiva
fabbricante ha esplicitamente progettato
tale funzione, indicando la potenza termi-       L’impianto di climatizzazione estiva è un
ca nominale in targa e nel libretto di uso e     impianto termico e segue le stesse rego-
manutenzione, si può parlare di “impianto        le degli impianti di climatizzazione in-
termico”, e il valore della potenza va ri-       vernale (DPR 74/2013, art. 7), cioè deve
portato nel libretto di impianto, analoga-       essere munito di libretto d’impianto e
mente a quello di una caldaia o una stufa.       deve periodicamente essere sottoposto
                                                 a operazioni di manutenzione e a pro-
                                                 ve di efficienza energetica (vedi Sche-
1.1.3 - Come si classifica                       da 6). Il "rapporto di controllo di effi-
un impianto termico                              cienza energetica" invece deve essere
                                                 compilato solo per impianti di potenza
Un impianto termico può essere classifica-       superiore a 12 kW (DPR 74/2013, art. 8).
to in base alla potenza (maggiore o minore
di 35 kW), alla tipologia di utenza servita

SCHEDA 1   | Generalità
                                                                                      9
1.1.5 - Impianto
di teleriscaldamento
                                                  1.2
                                                 CIT – Catasto
L’impianto di teleriscaldamento (sottosta-       Impianti Termici
zione di teleriscaldamento condominiale)
segue le regole degli impianti con gene-
                                                 Il Catasto degli Impianti Termici (CIT) è il
ratori tradizionali, in particolare:
                                                 sistema di censimento obbligatorio degli
                                                 impianti termici in Regione Piemonte. At-
 • deve essere compilato il libretto di
                                                 traverso il CIT i soggetti interessati re-
 impianto e deve essere inserito sul CIT
                                                 gistrano le comunicazioni destinate alle
 (Vd. 1.2);
                                                 Autorità competenti, specificando i dati
 • deve effettuare manutenzione e con-
                                                 tecnici dell’impianto e quelli anagrafici
 trolli periodici di efficienza;
                                                 del manutentore incaricato del controllo e
 • devono essere installati sistemi di ter-
                                                 del responsabile di impianto.
 moregolazione e contabilizzazione.
                                                 Tutte le informazioni relative al CIT ed al
                                                 suo utilizzo possono essere visionate al se-
                                                 guente indirizzo:
1.1.6 - Impianto promiscuo
                                                 w w w. sis temapiemonte.it/cms/privati/
                                                 ambiente-e-energia/servizi/810-
Sono assimilati agli impianti termici quegli
                                                 catasto-impiantitermici
impianti ad uso promiscuo nei quali la po-
tenza utile dedicata alla climatizzazione
degli ambienti sia superiore a quella dedi-
cata alle esigenze tecnologiche e/o a fini
produttivi, comprendenti anche la clima-
tizzazione dei locali destinati ad ospitare
apparecchi o sostanze che necessitano di
temperature controllate.

     10                  Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
SCHEDA 2

Responsabilità
e buone pratiche
-
2.1
Soggetti Responsabili                           legato in caso di edifici di proprietà di
                                                soggetti diversi dalle persone fisiche.

L’esercizio, la conduzione, il controllo, la   Il Responsabile dell’impianto può delega-
manutenzione dell’impianto termico ed il       re la responsabilità ad un “Terzo Respon-
rispetto delle disposizioni di legge in ma-    sabile” che deve possedere i requisiti pre-
teria di efficienza energetica sono affi-      visti dal D.M. 37/2008. La delega al terzo
dati al responsabile dell’impianto. Il Re-     responsabile non è consentita nel caso di
sponsabile dell’impianto è:                    singole unità immobiliari residenziali in cui
                                               il generatore o i generatori non siano in-
 • l’occupante, a qualsiasi titolo, in caso    stallati in locale tecnico esclusivamente
 di singole unità immobiliari residenziali;    dedicato.
 • il proprietario, in caso di singole unità
 immobiliari residenziali non locate;          Attenzione:
 • l’amministratore, in caso di edifici do-
 tati di impianti termici centralizzati am-     • In nessun caso vi è l’obbligo di nomina-
 ministrati in condominio;                      re un “terzo responsabile”.
 • il proprietario o l’amministratore de-       • Il terzo responsabile risponde del

SCHEDA 2   | Responsabilità e buone pratiche
                                                                                   11
mancato rispetto delle norme relative           tazione.
all'impianto termico, in particolare in         • Il Terzo Responsabile è tenuto a co-
materia di sicurezza e di tutela dell'am-       municare all’Autorità competente per i
biente.                                         controlli (Città metropolitana o Provin-
• In caso di impianti non conformi alle         ce) l’assunzione, la revoca o la deca-
vigenti disposizioni, la delega NON può         denza dell’incarico entro le tempistiche
essere rilasciata o mantenuta, salvo            definite dal D.P.R. 74/2013 (art. 6).
il caso in cui al Terzo Responsabile sia
espressamente conferito l’incarico di          2.2
procedere alla loro messa a norma.
• L’atto di assunzione di responsabilità
                                              Buone Pratiche
da parte del terzo, anche come destina-
tario delle sanzioni amministrative, deve     Come si vedrà nei paragrafi successivi, i
essere redatto in forma scritta conte-        responsabili degli impianti devono rispet-
stualmente all’atto di delega.                tare precisi obblighi stabiliti dalla norma-
• Per impianti con potenza superiore a        tiva. Il mero rispetto di tali adempimenti
350 kW il terzo responsabile deve esse-       non garantisce, tuttavia, di ottenere il
re in possesso di certificazione UNI EN       massimo risparmio dal proprio impianto
ISO 9001 relativa all’attività di gestio-     termico. Nel seguito si riportano alcuni
ne e manutenzione degli impianti ter-         semplici consigli, o buone pratiche, che
mici, o attestazione rilasciata ai sensi      tutti noi possiamo adottare nella gestione
del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, nelle      quotidiana dei nostri impianti per ridurre i
categorie OG 11, impianti tecnologici,        consumi ed aumentare il risparmio.
oppure OS 28 (impianti tecnici di con-
dizionamento).                                  • Non scaldiamo troppo la casa: Rego-
• Per la conduzione di impianti di po-          lare la temperatura ambiente è molto
tenza superiore a 232 kW il Terzo Re-           importante: l’ENEA (Agenzia nazionale
sponsabile deve disporre di personale in        per le nuove tecnologie, l'energia e lo
possesso di apposito patentino di abili-        sviluppo economico sostenibile) stima

   12                 Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
che per ogni grado centigrado (°C) in         ore notturne.
 più i consumi aumentano dal 5 al 10%.         • Non lasciamo le finestre aperte a lun-
 In inverno è bene non superare i 19 °C di     go per cambiare l’aria bastano pochi
 giorno e i 16 °C di notte, mentre in esta-    minuti.
 te sarebbe opportuno non andare oltre i       • Non collochiamo tende o mobili da-
 5 gradi di differenza tra la temperatura      vanti ai termosifoni e non usiamo i ra-
 esterna e quella interna. In alcuni casi      diatori per asciugare la biancheria.
 è sufficiente attivare la sola funzione       • Impariamo a sfruttare gli apporti gra-
 “deumidificazione”.                           tuiti di energia (sole attraverso le fine-
 • Regoliamo il termostato dello scalda-       stre, elettrodomestici in funzione, ecc.),
 bagno su 40°C in estate e 48°C in in-         abbassando la temperatura dei termo-
 verno.                                        sifoni o usando le valvole termostatiche,
 • Installiamo pannelli riflettenti tra        le quali permettono di ottenere fino al
 muro e radiatore (sono economici e si         20% di risparmio energetico.
 possono facilmente trovare nei negozi
 di “fai da te”).
 • Valutiamo la convenienza di realizza-
 re interventi più importanti di isolamen-
 to dell’immobile o di efficientamento
 dell’impianto: nell’attestato di presta-
 zione energetica dell’immobile (se di-
 sponibile) o nel rapporto di controllo
 rilasciato dal manutentore in occasio-
 ne dei controlli periodici dell’impianto
 sono indicati alcuni possibili interventi
 che potrebbero essere realizzati per
 migliorare la prestazione energetica
 dell’edificio o dell’impianto impianto.
 • Chiudiamo persiane e tapparelle nelle

SCHEDA 2   | Responsabilità e buone pratiche
                                                                                13
SCHEDA 3

Installazione e modifica
degli impianti termici
-
 3.1
Installazione

3.1.1 - A chi rivolgersi
                                                    • Rilasciare la Dichiarazione di Confor-
Per ottemperare a quanto previsto dalle             mità (DM 37/2008)
disposizioni in materia di impianti termici         • Compilare on-line il Libretto di clima-
e non incorrere in eventuali sanzioni am-           tizzazione
ministrative è indispensabile che il respon-        • Compilare e rilasciare il primo Rap-
sabile dell’impianto si rivolga sempre ad           porto di controllo di efficienza energe-
imprese abilitate ai sensi del DM 37/2008.          tica (vd scheda n. 6)
                                                    • Eseguire l’analisi di combustione (rif.
                                                    art. 8 D.P.R. 74/13 )
3.1.2 - Compiti della Ditta                         • Nel caso di nuova installazione l’in-
d’installazione                                     stallatore compila il libretto di clima-
                                                    tizzazione e provvede alla sua trasmis-
La ditta installatrice all’atto dell’installa-      sione telematica sul Catasto Impianti
zione dell’impianto deve:                           Termici entro i 60 gg. successivi.

     14                   Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
3.1.4 - Che tipo di caldaia posso
3.1.3 - Libretto di                                  installare
climatizzazione (Libretto
d'impianto                                           Oggi in Regione Piemonte è unicamente
                                                     possibile installare caldaie che garanti-
Il libretto di climatizzazione è la carta d’i-       scano in esercizio le prestazioni energe-
dentità dell’impianto. Su di esso, in appo-          tiche indicate al paragrafo 6.3 e quelle
site schede, devono essere indicati tutti gli        emissive indicate al paragrafo 6.5. L’unica
apparecchi che costituiscono l’impianto              deroga possibile al valore di rendimento
termico a servizio dell’immobile e tutti gli         energetico previsto è in caso di sostitu-
interventi di controllo eseguiti. Negli alle-        zione di generatori che scaricano i fumi in
gati al libretto di climatizzazione si ripor-        canne fumarie collettive ramificate (UNI
tano i dati rilevati nel corso dei controlli di      10640) o collettive (UNI 10641) perché
efficienza energetica e quelli relativi agli         prevalgono le esigenze di sicurezza, op-
interventi di manutenzione. Il libretto è ca-        pure quando la caldaia è di integrazione
ratterizzato da un numero identificativo,            e riserva a servizio di reti di teleriscalda-
definito codice impianto, ed è registrato            mento (DEVONO COMUNQUE ESSERE RI-
in formato elettronico sul CIT.                      SPETTATI I LIMITI DI NOX).
La compilazione elettronica sul CIT del li-
bretto è obbligatoria:
                                                     3.1.5 - Scarico “a parete”
 • per i nuovi impianti: all’atto della pri-
 ma messa in servizio dell’impianto (com-            I condotti per lo scarico dei prodotti della
 prensiva dei risultati della prima verifi-          combustione, derivanti da qualsiasi tipolo-
 ca), a cura dell’impresa installatrice;             gia di generatore di calore, devono essere
 • per gli impianti esistenti: a cura                realizzati in modo tale da avere lo sbocco
 dell’impresa di manutenzione in occa-               sopra il tetto dell’edificio e superare qual-
 sione dei controlli periodici di efficien-          siasi ostacolo o struttura distante meno di
 za energetica e di manutenzione.                    dieci metri. Nel caso di impianti termici

SCHEDA 3   | Installazione e modifica degli impianti termici
                                                                                         15
di potenza inferiore a 35 kW è possibile          una pompa di calore.
derogare all’obbligo di scarico a tetto dei
prodotti della combustione nei casi pre-        Per accedere alle deroghe è, tuttavia, ob-
visti dall’articolo 5, comma 9 del D.P.R.       bligatorio installare generatori di calore
412/1993 e s.m.i., che possono essere così      ad alto rendimento e basse emissioni in-
sintetizzati:                                   quinanti, nonché rispettare le norme tec-
                                                niche per il posizionamento a parete dei
 • si procede alla sostituzione di genera-      terminali di scarico dei fumi. Per ulteriori
 tori di calore esistenti collegati a can-      dettagli si rimanda a quanto previsto dal
 na fumaria collettiva ramificata (UNI          D.P.R. 412/1993 e s.m.i. ed alle indicazioni
 10640) o originariamente dotati di sca-        del proprio installatore o manutentore di
 rico a parete;                                 fiducia.
 • la realizzazione dello scarico oltre il
 colmo del tetto non è fattibile dal punto
 di vista tecnico o risulta incompatibile       3.1.6 - Requisiti essenziali
 con norme di tutela storico/artistico/         per la sicurezza nostra
 paesaggistica degli edifici;                   e degli altri
 • si procede alla ristrutturazione di im-
 pianti termici individuali siti in stabili       • Ventilazione (1) - I locali dove sono in-
 plurifamiliari che non dispongono di ca-         stallati apparecchi di utilizzazione che
 mini, canne fumarie o sistemi di evacua-         prelevano aria comburente dai medesi-
 zione dei prodotti della combustione             mi locali (es. piano cucina, caldaietta
 con sbocco sopra il tetto dell'edificio,         di tipo atmosferico ecc…) devono esse-
 funzionali e idonei o comunque adegua-           re adeguatamente ventilati al fine di far
 bili alla applicazione di apparecchi a           affluire l’aria necessaria per la combu-
 condensazione;                                   stione.
 • vengono installati uno o più generato-         • Aerazione (2) - E’ definita come il ri-
 ri ibridi compatti, composti almeno da           cambio dell’aria necessaria sia per lo
 una caldaia a condensazione a gas e da           smaltimento dei prodotti della combu-

     16                 Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
stione sia per evitare miscele con un                 con funzioni aggiuntive ma non sostitu-
 tenore pericoloso di gas non combusti.                tive, alla sicurezza di impiego del gas
 I locali si intendono “aerati” in presen-             combustibile, mediante una funzione di
 za di “aperture permanenti” o “con-                   rilevamento e segnalazione ottica/acu-
 dotti” comunicanti direttamente con                   stica della presenza di gas nonché, tal-
 l’ambiente esterno, mentre si intendono               volta, di intercettazione del gas stesso.
 “aerabili” i locali provvisti di finestre o           Il loro impiego non esonera comunque
 porte-finestre apribili e direttamente                dal rispetto di tutti i requisiti.
 comunicanti con l’ambiente esterno.
 • Evacuazione prodotti della combu-
 stione (3) - Gli apparecchi che devono
 evacuare i fumi prodotti dalla combu-
 stione all’esterno dei locali di instal-
 lazione, devono essere raccordati a
 sistemi di scarico come camini, canne
 fumarie, ecc., di cui si deve, periodica-                     2
                                                                              3
 mente, verificare l’efficienza.
 • Dispositivi di sorveglianza di fiamma
 (4) - Tutti gli apparecchi devono essere                                                  6
 dotati di dispositivi di sorveglianza di
 fiamma per bloccare la fuoriuscita del
 gas in caso di spegnimento.
 • Tenuta degli impianti (5) - Gli impianti                    1
 di adduzione del gas combustibile de-
 vono essere a tenuta (non ci devono es-                                       4
 sere perdite di gas).
 • Rivelatori di gas (6) - Questi disposi-                                            5
 tivi non sono obbligatori. Il loro even-
 tuale impiego può tuttavia contribuire,

SCHEDA 3   | Installazione e modifica degli impianti termici
                                                                                          17
3.1.7 - La marchiatura                           3.2.1 - Ristrutturazione
delle apparecchiature                            impianto termico

La direttiva comunitaria 2009/142/CE             Insieme di opere che comportano la mo-
prescrive che gli apparecchi a gas siano         difica sostanziale sia dei sistemi di pro-
conformi alle prescrizioni della direttiva       duzione che di distribuzione ed emissione
stessa. La conformità può essere ottenuta        del calore; rientrano in questa categoria
mediante l’applicazione delle norme euro-        anche la trasformazione di un impianto
pee “armonizzate”.                               termico centralizzato in impianti termici
                                                 individuali nonché la risistemazione im-
                                                 piantistica nelle singole unità immobiliari,
              Verificare sempre che              o parti di edificio, in caso di installazione
              sull’apparecchiatura sia           di un impianto termico individuale previo
              presente la marcatura              distacco dall'impianto termico centraliz-
              CE.                                zato.

                                                     In Regione Piemonte di norma non
                                                     è consentita la trasformazione di
3.2                                                  un impianto centralizzato in im-
Modifica dell’impianto                               pianti autonomi (fatta eccezione
                                                     per i casi previsti nello Stralcio di
termico                                              piano del riscaldamento della Re-
                                                     gione Piemonte da punto 1.4.8 a
Ogni modifica all’impianto termico deve              punto 1.4.12).
essere realizzata da imprese abilitate. In
base all’entità di tali modifiche possono
essere definite le seguenti tipologie di in-
terventi.

     18                  Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
3.2.2 - Sostituzione                                 3.2.3 - Cosa devo fare
del generatore di calore                             per sostituire una caldaia

Sostituzione di un generatore di calore è            Rivolgersi sempre ad una impresa abilitata
la rimozione di un vecchio generatore e              ai sensi del D.M. 22 gennaio 2008 n. 37 la
l'installazione di un altro nuovo, di potenza        quale al termine dei lavori DEVE rilasciare
termica non superiore del 10% alla poten-            al committente la Dichiarazione di Con-
za del generatore sostituito, destinato ad           formità. Se l’impianto è ad acqua calda e
erogare energia termica alle medesime                supera la potenza di 35 kW, è necessaria
utenze.                                              la pratica di cui al DM 1/12/1975, pratica
                                                     ex ISPESL (ora INAIL). Inoltre se l’impianto
                                                     supera la potenza di 116 kW è necessaria
                                                     una pratica antincendio.

       CATEGORIA A                         CATEGORIA B                       CATEGORIA C
  Attività a basso rischio                Attività a medio                  Attività a elevato
     e standardizzate                          rischio                            rischio

  Viene eliminato il parere                La valutazione di conformità dei progetti ai criteri di
  di conformità sul progetto             sicurezza antincendio si dovrà ottenere entro 60 giorni

                                 Avvio dell'attività tramite SCIA

                                                                          Controlli con sopralluogo
             Controlli con sopralluogo a campione
                                                                               (entro 60 giorni)
                         (entro 60 giorni)
                                                                           Rilascio del Certificato
   Rilascio su richiesta, di copia verbale della visita tecnica
                                                                           di prevenzione incendi

SCHEDA 3   | Installazione e modifica degli impianti termici
                                                                                              19
Nel caso di scaldacqua unifamiliare che non         centralizzato esistente, per cause di forza
è un impianto termico, è sufficiente la dichia-     maggiore, non risulta in grado di erogare
razione di conformità. Al termine dell’inter-       in maniera regolare il servizio. La soluzio-
vento l’installatore deve, inoltre, rilasciare un   ne progettuale scelta deve essere motivata
rapporto di controllo dell’efficienza ener-         mediante relazione tecnica, sulla base dei
getica del nuovo generatore installato (c.d.        risultati di una diagnosi energetica dell’e-
“prima accensione”) e aggiornare, entro i           dificio e dell’impianto. In ogni caso, devono
successivi 60 giorni, i dati presenti sul Cata-     essere adottati tutti gli opportuni accorgi-
sto regionale degli Impianti Termici.               menti al fine di preservare l’integrità dell’im-
                                                    pianto centralizzato esistente, con partico-
3.2.4 - Distacco dall’impianto                      lare riferimento al sistema di distribuzione,
centralizzato                                       in maniera tale da renderne possibile il suo
                                                    ripristino e facilitare eventuali futuri allac-
Non possono essere realizzati interventi fina-      ciamenti alla rete di teleriscaldamento. (rif.
lizzati alla trasformazione da impianti termici     DGR 29-3386 del 30/05/2016).
centralizzati ad impianti con generazione di
calore separata per singola unità abitativa.          Si ricorda che, ai sensi dell’artico-
Non sono soggette a tale prescrizioni:                lo 1118, comma 4, del codice civile,
                                                      il condomino può rinunciare all'uti-
 • gli edifici con unità abitative inferiori o
                                                      lizzo dell'impianto centralizzato di
 uguali a 4;
                                                      riscaldamento o di condizionamen-
 • le attività che interessano locali desti-
                                                      to, se dal suo distacco non derivano
 nati ad attività commerciali, artigianali,
                                                      notevoli squilibri di funzionamento o
 di servizio e assimilabili qualora preveda-
                                                      aggravi di spesa per gli altri condo-
 no l’installazione di sistemi di climatizza-
                                                      mini. In tal caso il rinunziante resta
 zione basati esclusivamente su pompe di
                                                      tenuto a concorrere al pagamento
 calore prive di sistemi di combustione.
                                                      delle sole spese per la manutenzione
Il distacco dall’impianto termico centra-             straordinaria dell'impianto e per la
lizzato anche di un solo utente/condomi-              sua conservazione e messa a norma.
no, è ammesso qualora l’impianto termico

     20                    Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
SCHEDA 4                                      ti nella D.G.R. n. 41-855 del 29 dicembre
                                              2014, è vietato l’utilizzo dei generatori di

Impianti                                      calore esistenti alimentati da biomassa le-
                                              gnosa aventi prestazioni emissive inferiori

a biomassa                                    alle “tre stelle”.
                                              Sono esentate dal suddetto divieto di uti-

-                                             lizzo le unità immobiliari in cui il generato-
                                              re di calore a biomassa di potenza nomi-
                                              nale inferiore a 35 kW sia l’unico sistema di
                                              riscaldamento presente.
4.1
                                              Dal 1° ottobre 2018 solo pellets di qualità.
Gli obblighi                                  In Piemonte, dal 1 ottobre 2018 vige l’obbli-
per gli impianti                              go di utilizzare, nei generatori di calore a
a biomassa legnosa                            pellets di potenza termica nominale infe-
                                              riore ai 35 kW, pellets che siano realizza-
                                              ti con materiale vegetale prodotto dalla
La normativa assimila agli impianti termi-
                                              lavorazione esclusivamente meccanica di
ci anche le stufe e i caminetti di potenza
                                              legno vergine e costituito da cortecce, se-
maggiore o uguale a 5 kW.
                                              gatura, trucioli, chips, refili e tondelli di le-
Dal 01/10/2019 è vietato installare in tut-
                                              gno vergine, di sughero vergine, granulati
ti i Comuni del territorio regionale gene-
                                              e cascami di legno vergine, non contami-
ratori di calore alimentati da biomassa
                                              nati da inquinanti e sia certificato confor-
legnosa con prestazioni emissive inferiori
                                              me alla classe A1 della norma UNI EN ISO
a “quattro stelle” (Riferimento normativo
                                              17225-2 da parte di un Organismo di cer-
DM 186/2017).
                                              tificazione accreditato, nonché l’obbligo
Dalla stessa data in tutti Comuni appar-
                                              di conservazione della documentazione
tenenti alle zone “Agglomerato di Torino”,
                                              pertinente da parte dell’utilizzatore.
“Pianura” e “Collina” così come individua-

SCHEDA 4   | Impianti a biomassa
                                                                                     21
4.1.1 - Documentazione                         Come specificato all'art. 1 comma 2 del
necessaria all’installazione                   D.M 10/02/2014 e in attesa di una norma
                                               UNI dell'analisi di combustione delle bio-
 • Dichiarazione di Conformità secondo         masse, non è necessario effettuare il con-
 DM 22 gennaio 2008 n. 37 (completa            trollo dell'efficienza energetica indicato
 quindi di progetto, relazione materiali       all'art. 8 del DPR in quanto la legna è con-
 utilizzati, schema impianto e certifica-      siderata come fonte rinnovabile.
 to di riconoscimento dei requisiti tecni-
 co professionali) per impianti realizzati
 dopo il 13/03/1990. In mancanza della         4.1.2 - Installazione e
 “Dichiarazione di Conformità” per gli         manutenzione
 impianti installati fino al 27/03/2008
 può essere prodotta, in sostituzione, la      La prima regola per il buon funzionamento
 “Dichiarazione di Rispondenza” sempre         dell’apparecchio di riscaldamento dome-
 secondo DM 22 gennaio 2008 n. 37.             stico a biomasse è l’installazione a regola
 • Libretto di climatizzazione (in Regione     d’arte, effettuata da una ditta abilitata ai
 Piemonte è obbligatoria la compilazio-        sensi del D.M. 22 gennaio 2008 n. 37 che
 ne elettronica on-line sul Catasto degli      rilasci al committente a fine lavori la Di-
 Impianti Termici).                            chiarazione di Conformità.
 • Primo Rapporto di efficienza energe-        Il dimensionamento dell’impianto, la ge-
 tica redatto dalla Ditta che ha esegui-       ometria e l’altezza della canna fumaria,
 to l’installazione dell’impianto (imprese     sono elementi fondamentali per il funzio-
 abilitate ai sensi dell’art. 7 comma 1        namento ottimale.
 del Decreto Legislativo 19 agosto 2005        In secondo luogo, la manutenzione perio-
 n. 192 e degli art. 7 - 8 del Decreto del     dica regolare sia ordinaria (pulizia della
 Presidente della Repubblica 16 aprile         camera di combustione, rimozione delle
 2013 n. 74.                                   ceneri, controllo del tiraggio), che straor-
                                               dinaria (pulizia del canale da fumo e della
                                               canna fumaria a opera di tecnici qualifi-

    22                 Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
cati), giocano un ruolo fondamentale per il
buon funzionamento dell’impianto e quindi
la riduzione delle emissioni di inquinanti
in atmosfera. La frequenza per le opera-
zioni di manutenzione periodica è quella
indicata nelle istruzioni del fabbricante e
dell'installatore. In mancanza la frequen-
za è quella della tabella al punto 8.2 della
UNI 10683/2012.
Le operazioni di manutenzione devono es-
sere indicate sui rapporti tecnici che rila-
scia il manutentore e devono essere regi-
strate sul Libretto di impianto.

4.1.3 - La pulizia
della caldaia può essere
fatta dal proprietario?

Dipende da cosa si intende per “pulizia”. In
linea generale bisogna rivolgersi ad un’im-
presa abilitata se non per le attività che
consentono il normale funzionamento del-
la caldaia come ad esempio l’allontana-
mento delle ceneri della caldaia a legna.

SCHEDA 4   | Impianti a biomassa
                                               23
SCHEDA 5

Esercizio degli impianti
termici
-
5.1
Periodo di esercizio
degli impianti
Il periodo di accensione dell’impianto di
riscaldamento dipende dalla fascia cli-              Al di fuori di tali periodi, gli im-
matica in cui ci troviamo. Nei Comuni della          pianti termici possono essere atti-
fascia pedemontana e di pianura, in zona             vati solo in presenza di situazioni
climatica E, gli impianti possono essere             climatiche che ne giustifichino
accesi solo nel periodo 15 ottobre – 15              l’esercizio e comunque, con una
aprile e per un massimo di 14 ore giorna-            durata giornaliera non superiore
liere (salvo nei casi di deroga previsti dal         alla metà di quella consentita in
DPR 74/2013). In zona F, dove si collocano           via ordinaria.
i Comuni montani, gli impianti possono es-
sere accesi tutto l’anno.

    24                   Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
5.2                                                         5.3
La temperatura massima                                      Termoregolazione
degli ambienti                                              e contabilizzazione
                                                            del calore
La temperatura, in caso di riscaldamento
di un edificio, non deve superare:                          Per favorire il contenimento dei consumi
                                                            energetici attraverso la contabilizzazione
  • 18 °C + 2 °C di tolleranza per gli edifici              in ciascuna unità immobiliare e la suddi-
  adibiti ad attività industriali, artigianali e            visione delle spese in base ai consumi ef-
  assimilabili;                                             fettivi delle medesime è obbligatoria, nei
  • 20 °C + 2 °C di tolleranza per tutti gli                condomini e negli edifici polifunzionali in-
  altri edifici.                                            dipendentemente dalla proprietà del fab-
                                                            bricato e dalla sua destinazione, l'instal-
Nel caso di climatizzazione estiva, la tem-                 lazione dei sistemi di termoregolazione e
peratura non deve mai essere minore di                      contabilizzazione individuale del calore.
26°C - 2°C di tolleranza per tutti gli edi-                 Il D.Lgs. n. 102/2014 definisce:
fici. Fanno eccezione gli edifici adibiti a
ospedali, cliniche o case di cura e assimi-                   • condominio: edificio con almeno due
labili.                                                       unità immobiliari, di proprietà in via
                                                              esclusiva di soggetti che sono anche com-
                                                              proprietari delle parti comuni;
                                                              • edificio polifunzionale 1: edificio desti-
                                                              nato a scopi diversi e occupato da alme-
                                                              no due soggetti che devono ripartire tra
                                                              loro la fattura dell'energia acquistata.

1 - Secondo la FAQ n. 4 del MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) del giugno 2017, un edificio con unica pro-
prietà che ha la necessità di ripartire le spese energetiche con più locatari è da considerarsi un edificio polifun-
zionale.

SCHEDA 5   | Esercizio degli impianti termici
                                                                                                        25
Il termine per l’installazione dei sistemi       dominio o l'edificio polifunzionale supe-
di termoregolazione e contabilizzazione          riori al 50 per cento, è possibile suddivi-
del calore è scaduto il 30/6/2017.               dere l'importo complessivo tra gli utenti
                                                 finali attribuendo una quota di almeno

5.4                                              il 70 per cento agli effettivi prelievi vo-
                                                 lontari di energia termica. In tal caso gli
Suddivisione delle spese                         importi rimanenti possono essere riparti-

di riscaldamento                                 ti, a titolo esemplificativo e non esaustivo,
                                                 secondo i millesimi, i metri quadri o i metri
                                                 cubi utili, oppure secondo le potenze in-
Il D.Lgs. 102/2014 prevede che quando i          stallate. L’applicazione della norma UNI
condomini o gli edifici polifunzionali sono      10200 nella versione vigente è facoltativa
alimentati da teleriscaldamento o tele-          nei condomini o gli edifici polifunzionali
raffreddamento o da sistemi comuni di            ove alla data di entrata in vigore del D.L-
riscaldamento o raffreddamento, per la           gs. 102/2014, come modificato dal D.Lgs.
corretta suddivisione delle spese connesse       141/16 (26/07/2016) si sia già provveduto
al consumo di calore per il riscaldamento,       all'installazione dei dispositivi di termore-
il raffreddamento delle unità immobiliari e      golazione e contabilizzazione e si sia già
delle aree comuni, nonché per l'uso di ac-       provveduto alla relativa suddivisione del-
qua calda per il fabbisogno domestico, se        le spese purché quest’ultima sia coerente
prodotta in modo centralizzato, l'importo        con il principio di ripartizione in base ai
complessivo è suddiviso tra gli utenti fina-     consumi (adozione della norma tecnica
li, in base alla norma tecnica UNI 10200         UNI 10200:2013, UNI 10200:2015 o suddi-
e successive modifiche e aggiornamenti.          visione delle spese coerente con quanto
Ove tale norma non sia applicabile o lad-        previsto dalla stessa lettera d), del comma
dove siano comprovate, tramite apposita          5, art. 9 - con una quota di almeno il 70%
relazione tecnica asseverata, differenze         attribuita agli effettivi prelievi volontari di
di fabbisogno termico per metro quadro           energia termica – sulla base di una rela-
tra le unità immobiliari costituenti il con-     zione tecnica asseverata).

    26                   Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
5.5                                             dotta una ulteriore relazione tecnica di
                                                un progettista o un tecnico abilitato con
Deroga all’obbligo                              specifico riferimento alla norma tecnica

di installazione                                UNI EN 15459.
                                                La condizione di “inefficienza in termini di
della termoregolazione                          costi” indicata nella legge non può riferirsi
e contabilizzazione                             ad una singola unità immobiliare e quindi
                                                esimere eventualmente tale unità dall’in-
È possibile derogare alle suddette dispo-       stallazione dei dispositivi previsti e dalla
sizioni qualora sussista un’impossibilità       conseguente suddivisione dei costi secon-
tecnica all’installazione di sottocontatori     do i consumi individuali.
o una inefficienza in termini di costi e una
sproporzione rispetto ai risparmi energe-
tici potenziali, di cui all’art. 9, comma 5,
lettera b) del D.lgs. n.102/2014. Tale im-
possibilità o inefficienza deve essere do-
cumentata tramite apposita relazione
tecnica di un progettista o un tecnico
abilitato; la suddetta relazione può fare
riferimento alla norma tecnica UNI EN
15459.
Qualora poi sussista un impedimento an-
che per l’installazione di sistemi di ter-
moregolazione e di contabilizzazione del
calore da installare in corrispondenza a
ciascun corpo scaldante secondo quanto
prescritto dall’art. 9 comma 5, lettera c)
del D.Lgs. n.102/2014, deve essere pro-

SCHEDA 5   | Esercizio degli impianti termici
                                                                                    27
SCHEDA 6

Controllo e manutenzione
degli impianti termici
-
Per garantire la sicurezza, tutti gli appa-
                                                     La corretta conduzione consente di:
recchi devono essere periodicamente
                                                     1) mantenere efficiente l’apparec-
sottoposti a regolare manutenzione, da
                                                     chio;
parte di un soggetto in possesso dei re-
                                                     2) ottenere risparmi significativi sui
quisiti tecnico-professionali previsti dal-
                                                     consumi del combustibile;
la legge. Il DPR n.74 del 2013 precisa che
                                                     3) contribuire a tener pulito l’am-
le operazioni di manutenzione ordinaria
                                                     biente riducendo le emissioni inqui-
della caldaia devono essere eseguite da
                                                     nanti.
ditte abilitate, in conformità alle prescri-
zioni e con la periodicità contenuta nelle
istruzioni tecniche fornite dalla ditta che
ha installato l’impianto. I controlli di effi-     6.1
cienza energetica (prove fumi) si effettua-
no con le cadenze minime indicate nella
                                                  Rapporto di Efficienza
tabella di cui al punto 6.2.2.                    Energetica (REE)

                                                  Al termine delle operazioni di controllo
                                                  di efficienza energetica (vedi paragra-
                                                  fo successivo), l'operatore che effettua il

     28                   Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
controllo provvede a redigere e sottoscri-         tecnici abilitati operanti sul mercato, per ga-
vere uno specifico Rapporto di controllo           rantire nel tempo la sicurezza e la funziona-
di efficienza energetica, che deve esse-           lità e conservare le prestazioni dell’impianto
re caricato sul Catasto regionale degli            entro i limiti prescritti.
Impianti Termici (CIT) informatizzato. È           Le periodicità delle manutenzioni dipende:
opportuno dire che copia cartacea con-
trofirmata deve essere lasciata al clien-            1. dalle indicazioni dell’installatore
te. Sono esentati dalla compilazione del             dell’impianto;
rapporto di controllo (ma non del libretto)          2. se mancano le indicazioni dell’instal-
solo gli impianti termici alimentati esclu-          latore, dalle indicazioni dei fabbricanti
sivamente da fonti rinnovabili di energia.           delle apparecchiature, come contenute
                                                     nei libretti di uso e manutenzione dell’im-
6.2                                                  pianto;
                                                     3. se non ci sono (o non sono rintracciabili)
Controlli da effettuare                              né le indicazioni dell’installatore né quel-
sugli impianti termici                               le del fabbricante, in ultimo dalle norme
                                                     UNI e CEI riguardanti l’impianto.

I controlli possono essere di due tipi:
                                                   I manutentori devono definire e dichiarare
                                                   esplicitamente all'utente, in forma scritta e
 1. interventi di manutenzione di cui all’art.7
                                                   facendo riferimento ai criteri sopra richia-
 del DPR 74/2013;
                                                   mati:
 2. controlli di efficienza energetica di cui
 all’art.8 del DPR 74/2013.
                                                     a) quali siano le operazioni di controllo e
                                                     manutenzione di cui necessita l'impianto
6.2.1 - Manutenzione                                 per garantire la sicurezza delle persone
dell’impianto termico                                e delle cose;
                                                     b) con quale frequenza le operazioni di
Con il termine di “manutenzione” si intende
                                                     cui alla lettera a) vadano effettuate.
l’insieme degli interventi necessari, svolti da

SCHEDA 6   | Controllo e manutenzione degli impianti termici
                                                                                        29
6.2.2 - Controllo dell’efficienza                             della temperatura centrale e locale nei
energetica                                                    locali climatizzati;
                                                              c) la verifica della presenza e della
Il controllo di efficienza energetica riguarda,               funzionalità dei sistemi di trattamento
in particolare:                                               dell'acqua, dove previsti.

 a) il sistema di generazione dell’energia;                  Le periodicità dei controlli di efficienza ener-
 b)       la verifica della presenza e del-                  getica sono riportate nell’allegato A al DPR
 la funzionalità dei sistemi di regolazione                  74/2013:

                                                               Potenza     Cadenza controlli   Rapporto controllo
   Tipologia
                              Alimentazione                    termica       di efficienza        di efficienza
   impianto
                                                               (1) [kW]    energetica (Anni)     energetica (2)

                    Generatori alimentati a combustibile      10
Le potenze riportate in tabella si riferisco-
no alla potenza utile nominale comples-
                                                    6.3
siva dei generatori che servono lo stesso          Rendimento energetico
sistema di distribuzione (ad esempio, una          minimo che deve
caldaia a gas naturale ed una caldaia a
legna che riscaldano acqua in uno stesso
                                                   garantire la caldaia
serbatoio).
Solo se la somma delle potenze ricade nei          Il rendimento di riferimento deve essere valu-
campi evidenziati si deve fare, per ciascun        tato utilizzando le formule previste nell’Alle-
impianto, un controllo di efficienza ener-         gato B al D.P.R. 74/2013, per caldaie installa-
getica. Per generatori che non condivi-            te in data antecedente al 24 febbraio 2007
dono lo stesso sistema di distribuzione (ad        e nell’Allegato 5 alla D.G.R. n. 46-11968 del
esempio, una caldaia a gas naturale ed             4 agosto 2009, per caldaie installate dal 24
una stufa a legna, del tutto indipendenti),        febbraio 2007 in poi.
il rapporto va fatto solo per gli apparec-         Per valori di Pn maggiori di 400 kW si applica
chi che, presi singolarmente, superano le          il limite massimo corrispondente a 400 kW.
potenze indicate nella terza colonna della         All’indirizzo: http://www.sistemapiemonte.
tabella.                                           it/cms/privati/ambiente-e-energia/servi-
                                                   zi/810-catasto-impianti-termici/3173-do-
Il controllo di efficienza energetica, inol-       cumenti-utili-per-i-manutentori sono dispo-
tre, deve essere effettuato:                       nibili tabelle esemplificative con i valori di
   a) all'atto della prima messa in esercizio      rendimento calcolati per le potenze più co-
   dell'impianto, a cura dell'installatore;        muni.
   b) nel caso di sostituzione degli apparec-      Ad esempio, una caldaia di potenza pari
   chi del sottosistema di generazione, come       a 25 kW, ad acqua, installata dopo il
   per esempio il generatore di calore;            24/02/2007 dovrà presentare in opera un
   c) nel caso di interventi che non rientri-      rendimento non inferiore a 95,8%. La stes-
   no tra quelli periodici, ma tali da poter       sa caldaia, se di potenza pari o superiore
   modificare l'efficienza energetica.             a 400 kW, dovrà presentare un rendimento

SCHEDA 6   | Controllo e manutenzione degli impianti termici
                                                                                         31
Tabella riepilogativa

  Fluido termovettore         Data di installazione           Tipo di generatore   Rendimento minimo

                                  < 29/10/93                      Standard            82+2LogPn

                             ≥ 29/10/93 ≤ 31/12/97                Standard            84+2LogPn

                                                                  Standard            84+2LogPn

        Acqua               ≥ 01/01/98 ≤ 07/10/05             Bassa Temperatura      87,5+1,5LogPn

                                                               Condensazione           91+LogPn

                            ≥ 08/10/05 ≤ 23/02/07                                     89+2LogPn

                                  ≥ 24/02/07                                          93+2LogPn

                                  < 29/10/93                                          77+2LogPn

         Aria               ≥ 29/10/93 ≤ 23/02/07                                     80+2LogPn

                                  ≥ 24/02/07                                          90+2LogPn

minimo di almeno 98,2 punti percentuali.              10641) non permetta, per ragioni di sicu-
Negli interventi che prevedono la sostitu-            rezza, l’installazione di generatori di ca-
zione di un generatore di calore esisten-             lore in grado di garantire le prestazioni
te, possono essere accettate deroghe ai               energetiche previste.
livelli di rendimento sopra indicati nei casi         Il valore minimo del rendimento di combu-
in cui la necessità di scaricare i fumi di            stione, richiesto ai generatori di calore da
combustione in canne fumarie collettive               installarsi con collegamento a canne fu-
ramificate (UNI 10640) o collettive (UNI              marie collettive ramificate (UNI 10640), è:

     32                  Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |     la guida
ŋ = 87+2Log Pn (valore in %)                       stati rilevati rendimenti di combustione
Il valore minimo del rendimento di combu-          inferiori ai valori indicati al paragrafo
stione dei generatori di calore da installarsi     precedente, non riconducibili a tali va-
con collegamento a canne fumarie collettive        lori mediante opera zioni di manuten-
(UNI 10641), è: ŋ = 90+2Log Pn (valore in %)       zione, devono essere sostituiti entro 180
Il valore del rendimento misurato in ope-          giorni solari a par tire dalla data del
ra ha un’incertezza di misura di ±2 pun-           controllo.
ti percentuali, previsti dalla norma UNI           Nel ca so in cui la verifica del mancato
10389:2009. Per questo motivo, il valore ri-       rispet to dei valori minimi di rendimen-
portato sul REE equivale al valore misurato        to previsti dalla normativa          av venga
maggiorato di 2 punti percentuali.                 nell ’ambito degli accer tamenti o delle
                                                   ispezioni ef fet tuate dall ’ Ente pubblico,
   A decorrere dal 1 settembre 2020                i generatori, entro 15 giorni, devono es-
   tutti i generatori di calore DEVO-              sere ricondot ti entro i limiti dei valori
   NO garantire in esercizio un ren-               ammessi, mediante opera zioni di manu -
   dimento minimo di legge non infe-               tenzione ef fet tuate dal tecnico manu -
   riore a ŋ = 93 + 2Log Pn. Tranne                tentore, ferma restando l ’esclusione dei
   i casi di deroga precedentemente                generatori dalla conduzione in eserci-
   descritti.                                      zio continuo di cui all ’ar t. 4, comma 6,
                                                   let tera e) del D. P. R . 74/2013. Se a segui-
6.4                                                to dell ’ inter vento manutentivo si rileva
                                                   l ’ impossibilità di ricondurre il rendimen-
Se il rendimento                                   to di combustione entro i limiti previsti, i
del generatore                                     generatori di calore devono essere so -
è inferiore ai limiti                              stituiti entro e non oltre 180 giorni solari
di legge                                           a par tire dalla data del controllo.

I generatori di calore per i quali, du -
rante le opera zioni di controllo, siano

SCHEDA 6   | Controllo e manutenzione degli impianti termici
                                                                                       33
6.5                                                           6.6
Quali sono i limiti                                          Se le emissioni di ossidi
di emissione degli ossidi                                    di azoto sono superiori
di azoto (NOX)?                                              ai limiti di legge

                              Requisiti emissivi (NOx        Nel caso in cui, durante i controlli periodici
   Tipo di combustibile      espresso come NO2 (mg/          sui generatori a fiamma, siano rilevati va-
                                       kWh))
                                                             lori di concentrazione degli ossidi di azoto
   Combustibili gassosi      ≤80 o ≤70 se Pn
SCHEDA 7

I controlli della Pubblica
Amministrazione
-
 7.1
Autorità competenti                                 termici, sul rendimento energetico nonché
                                                    sul controllo della regolare installazione
                                                    dei sistemi di termoregolazione e contabi-
7.1.1 - Il Comune                                   lizzazione del calore.

I Comuni sono competenti per la sicurezza           7.1.3 - L’ARPA
degli impianti, la corretta installazione e
le emissioni da impianti di civile abitazio-        Arpa Piemonte esercita attività di controllo,
ne (ad esempio molestie da scarico dei              di supporto e di consulenza tecnico scien-
prodotti della combustione, carenze im-             tifica e altre attività utili alla Regione, alle
piantistiche ecc…).                                 Province e ai Comuni singoli e associati,
                                                    nonché alle Aziende Sanitarie del Piemonte
7.1.2 - La Città metropolitana                      per lo svolgimento dei compiti loro attribuiti
e le Province                                       dalla legge nel campo della prevenzione e
                                                    tutela ambientale. Arpa può effettuare so-
La Città metropolitana e le Province sono           pralluoghi per accertamento a seguito di
le autorità competenti per il controllo sul-        esposti su impianti termici in appoggio e
la conduzione ed esercizio degli impianti           congiuntamente agli Enti locali.

SCHEDA 7   | I controlli della Pubblica Amministazione
                                                                                          35
7.2                                                 ispezioni hanno un costo variabile da 120
                                                    a 250 Euro in funzione della tipologia e
Accertamenti e Ispezioni                            della potenzialità dell’impianto.

                                                   Altri Enti pubblici, per quanto di loro com-
La Città metropolitana di Torino e le Pro-         petenza, possono eseguire altre tipologie
vincie effettuano due tipi di controlli:           di controlli sugli impianti termici.

 • gli accertamenti, che si svolgono tra-
 mite la verifica documentale di quanto            7.3
 presente sul Catasto impianti Termici
 (CIT) e presso altri archivi della Pubbli-
                                                   Sanzioni
 ca Amministrazione e dei distributori di
 combustibile ed energia                           In generale, per le sanzioni amministrati-
 • le ispezioni, che si svolgono diretta-          ve è ammesso, ai sensi dell’art. 16 della
 mente sull’impianto volte a verificare,           legge 24 novembre 1981 n. 689 “Modifiche
 l’osservanza delle norme relative al con-         al sistema penale”, il pagamento in misura
 tenimento dei consumi di energia e alla           ridotta, entro il termine di 60 giorni dalla
 corretta conduzione ed esercizio dello            notificazione degli estremi della violazio-
 stesso. Per tutte le tipologie di impianto        ne, della somma complessiva, computata
 l’ispezione è effettuata dando priorità           nella misura più favorevole pari al doppio
 agli impianti non censiti, a quelli meno          del minimo o un terzo del massimo della
 efficienti e più inquinanti o per i qua-          sanzione.
 li durante l’accertamento documentale             Si rammenta che ai sensi dell’art. 18, com-
 siano emerse possibili non conformità.            ma 1, della stessa Legge, è facoltà degli
 Per coloro che hanno registrato sul CIT,          interessati far pervenire, entro 30 gior-
 tramite il proprio tecnico di fiducia, il         ni dalla notifica all’autorità competente
 libretto di impianto e i risultati dei con-       (Comune, Città metropolitana di Torino
 trolli periodici effettuati nei termini sta-      o Provincia) scritti difensivi e documenti
 biliti, l’eventuale ispezione dell’Ente pub-      e/o chiedere di essere sentiti dalla mede-
 blico è gratuita. Per tutti gli altri utenti le   sima Autorità.

    36                    Impianti termici di riscaldamento e di climatizzazione estiva |   la guida
7.3.1 - Sanzioni per il                                  predetta lettera b) è soggetto ad una
responsabile dell'impianto                               sanzione amministrativa pecuniaria da
                                                         500 a 2500 euro per ciascuna unità im-
                                                         mobiliare. Le disposizioni di cui al pre-
 1. Il responsabile dell'esercizio e del-
                                                         sente comma non si applica quando da
 la manutenzione dell'impianto termico
                                                         una relazione tecnica di un progettista
 che non fornisce all'installatore o al
                                                         o di un tecnico abilitato risulta che l’in-
 manutentore incaricato del controllo e
                                                         stallazione del contatore individuale
 manutenzione dell'impianto termico tut-
                                                         non è tecnicamente possibile o non è
 ti i dati necessari per la compilazione
                                                         efficiente in termini di costi o non è pro-
 del libretto di impianto, è punito con la
                                                         porzionata rispetto ai risparmi energe-
 sanzione amministrativa non inferiore
                                                         tici potenziali.
 ad euro 100,00 e non superiore ad euro
                                                         4. Nei casi di cui all'articolo 9, comma
 900,00
                                                         5, lettera c) del D.Lgs. 102/14, il pro-
 2. Il proprietario o il conduttore dell’u-
                                                         prietario dell’unità immobiliare, che non
 nità immobiliare, l’amministratore del
                                                         provvede ad installare sistemi di termo-
 condominio, o l’eventuale terzo che se
                                                         regolazione e contabilizzazione del ca-
 ne è assunta la responsabilità, qualora
                                                         lore individuali per misurare il consumo
 non provveda alle operazioni di con-
                                                         di calore in corrispondenza di ciascun
 trollo e manutenzione degli impianti di
                                                         corpo scaldante posto all’interno dell’u-
 climatizzazione secondo quanto stabili-
                                                         nità immobiliare, è soggetto alla san-
 to dall’art. 7 comma 1, è punito con la
                                                         zione amministrativa pecuniaria da 500
 sanzione amministrativa non inferiore
                                                         a 2500 euro per ciascuna unità immobi-
 a euro 500,00 e non superiore a euro
                                                         liare. La disposizione di cui sopra non si
 3.000,00. (Art. 15 comma 5 del D.Lgs
                                                         applica quando da una relazione tecni-
 192/05 e smi).
                                                         ca di un progettista o di un tecnico abi-
 3. Nei casi di cui all'articolo 9, comma
                                                         litato risulta che l’installazione dei pre-
 5, lettera b) del D.Lgs. 102/14, il pro-
                                                         detti sistemi non è efficiente in termini
 prietario dell’unità immobiliare che non
                                                         di costi. Il condominio alimentato da te-
 installa un sotto-contatore di cui alla

SCHEDA 7   | I controlli della Pubblica Amministazione
                                                                                           37
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