DI FINEMANDATO 2014 - 2018 - Regione FVG
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DI FINE M A N DATO 2014-2018
Controllo strategico di fine mandato 2014-2018 Direzione generale Servizio Programmazione, Pianificazione Strategica, Controllo di gestione e Statistica Aprile 2018
Presentazione Pianificazione strategica, programmazione, controllo e statistica rappresentano fasi e strumenti del ciclo di amministrazione quinquennale di un territorio. La pianificazione strategica rappresenta il punto di inizio del ciclo della programmazione di legislatura. Le dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione, pronunciate in Consiglio regionale, illustrano le linee di indirizzo strategico quinquennale. Un’adeguata analisi di benchmark regionale, finalizzata a comprendere il posizionamento competitivo del territorio, completa l’analisi di fondo per declinare gli indirizzi politici alla luce dei punti di forza e di debolezza, delle opportunità e delle minacce per la regione. La programmazione annuale, secondo un orizzonte triennale, conta le risorse a disposizione per raggiungere i singoli obiettivi. Il quadro complessivo di entrate e spese, l’articolazione degli obiettivi e delle responsabilità, la definizione degli stanziamenti secondo la classificazione dell’armonizzazione contabile rappresentano il passo necessario per dare operatività alla strategia. È il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) entro il mese di giugno di ogni anno e la relativa Nota di aggiornamento approvata dalla Giunta regionale entro il 15 novembre a dettare politiche, principali risultati attesi e risorse disponibili. Di seguito è il Consiglio regionale ad approvare l’intera manovra di bilancio e dare le disponibilità finanziarie per i singoli interventi. Questi ultimi singolarmente riportati come obiettivi di impatto, obiettivi ordinari e obiettivi trasversali del Piano della performance annuale. La fase della gestione dell’attività amministrativa permette di attivare il controllo. Il controllo di gestione rappresenta il primo momento di verifica del conseguimento o meno degli obiettivi approvati. Con la contemporanea elaborazione delle spese e dei costi necessari, esprimibili in termini diretti e indiretti. È con il successivo controllo strategico che si attua la verifica degli impatti conseguiti. In questa fase, riservata agli organi di governo, si verifica il raggiungimento della finalità strategica e dell’eventuale necessità di riprogrammare l’azione e l’obiettivo che non risulta ancora raggiunto perché dimostra criticità. Cronologicamente i documenti di controllo riportano diverse prospettive di analisi a seconda degli oggetti e degli enti di controllo a cui sono destinati. Con la Relazione sulla prestazione vengono rendicontati sinteticamente i risultati di performance conseguiti nell’anno, rendendoli disponibili a cittadini e all’Organismo indipendente di valutazione. Il Rapporto sullo stato della Regione e sull’attuazione del programma di governo presenta al Consiglio regionale riforme e realizzazioni, secondo le priorità e gli obiettivi strategici di legislatura. Il Rapporto sul sistema dei controlli verifica invece, in un documento di titolarità del Direttore generale, l’efficacia e l’efficienza dei singoli controlli attivati dall’Amministrazione in un’ottica sistemica. Infine, il bilancio di metà mandato e il bilancio di fine mandato comunicano al pubblico i principali risultati raggiunti. In tutte le fasi indicate è la statistica ufficiale che interviene a elaborare numeri e indicatori per l’analisi di contesto, di realizzazione e di impatto. Il presente Report di controllo strategico si propone una valutazione dell’effettiva attuazione delle scelte contenute negli atti di indirizzo politico di legislatura, declinati nei documenti di pianificazione strategica, programmazione e controllo elaborati in questi cinque anni, con un’analisi degli impatti conseguiti. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 3
Indice Presentazione ........................................................................................................................................................................... 3 1. Metodologia ......................................................................................................................................................................... 5 1.1 Premessa di metodo...................................................................................................................................................................................................6 1.2 Gli obiettivi strategici .................................................................................................................................................................................................7 1.3 I focus selezionati .........................................................................................................................................................................................................9 2. I focus di controllo strategico ......................................................................................................................................... 15 Focus 1 Sostegno all’impresa .................................................................................................................................................................................... 16 Focus 2 Sviluppo del turismo ..................................................................................................................................................................................... 24 Focus 3 Rilancio dell’agricoltura ............................................................................................................................................................................... 33 Focus 4 Politiche attive del lavoro e formazione professionale ............................................................................................................... 38 Focus 5 Competitività e crescita inclusiva .......................................................................................................................................................... 43 Focus 6 Trasporto merci: competitività e potenziamento delle infrastrutture ................................................................................. 52 Focus 7 Migliorare le prestazioni del trasporto pubblico locale ............................................................................................................... 56 Focus 8 Promozione della tecnologia digitale................................................................................................................................................... 61 Focus 9 Politiche abitative .......................................................................................................................................................................................... 66 Focus 10 Promozione del benessere e della coesione sociale .................................................................................................................. 71 4 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
1. Metodologia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 5
Metodologia 1.1 Premessa di metodo La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia l’11 luglio 2014 ha approvato il Piano strategico di legislatura e il primo Piano della prestazione. Contestualmente è stato presentato il primo Rapporto statistico regionale. Il Piano strategico trae fonte dalle Dichiarazioni programmatiche pronunciate in Consiglio regionale il 20 maggio 2013 dalla Presidente della Regione e, grazie ad una attività di condivisione che ha coinvolto Presidente, Assessori e vertici dirigenziali dell’Amministrazione, ha definito le priorità dell'azione di governo per il quinquennio 2014-2018. Il Piano strategico comunica alla cittadinanza una visione completa e coerente di ciò che la Regione fa e intende fare in futuro, definendo obiettivi e azioni strategiche per amministrare lo sviluppo del territorio. A declinazione del documento strategico, il Piano della prestazione 2014, per la prima volta ha approvato gli obiettivi individuali dei responsabili amministrativi della Regione individuando indicatori, target, tempi di realizzazione. Il Piano della prestazione ha quindi definito annualmente gli obiettivi dell’amministrazione al fine di realizzare la strategia regionale. Nello stesso luglio 2014 la Regione ha illustrato il primo Rapporto statistico annuale, documento di accompagnamento della pianificazione strategica e della programmazione regionale. L'analisi di contesto della regione per singoli capitoli di approfondimento, presentava il duplice obiettivo di fornire conoscenza e informazione dell’ambiente in cui si inseriva l’attività e, successivamente, di fornire alcune valutazioni sulla dinamica di società, economia e territorio. Con le edizioni successive il Rapporto statistico, secondo fonti e metodologia della statistica ufficiale, ha elaborato specifici focus di approfondimento, con la finalità di concentrare l'attenzione su descrizioni, dati e indicatori legati all’attività e agli obiettivi dell'amministrazione regionale. Così, negli anni di legislatura, è stato aggiornato il Piano strategico e il Piano della prestazione dalla Giunta regionale, inserendo nel ciclo economico-finanziario a partire dal 2016 un nuovo documento di collegamento tra la strategia e gli obiettivi amministrativi: il DEFR. Negli stessi anni, nel mese di luglio, sono state presentate le edizioni annuali del Rapporto statistico che ha continuato ad approfondire i singoli focus di analisi legati ad argomenti della programmazione e della performance regionale. Sulla base di questi focus, e in continuità con essi, viene proposto il Report di controllo strategico di fine legislatura. Secondo un lavoro di condivisione e approfondimento interno viene presentata l'analisi conclusiva di controllo in 10 focus tematici. Questi 10 focus, che si presentano in dettaglio nel paragrafo 1.3, considerano in linea logica e nella forma descrittiva la strategia di partenza, la programmazione delle attività, le risorse finanziarie utilizzate e i risultati conseguiti. In dettaglio: la strategia indica con una dichiarazione d'intenti gli scopi e le finalità che i distinti obiettivi strategici di legislatura si sono posti; la programmazione definisce l’organizzazione delle attività al fine di raggiungere gli obiettivi strategici così come definiti nel Documento di Economia e Finanza Regionale e nella sua Nota di Aggiornamento, ovvero nei documenti settoriali di programmazione, e nei Piani della performance annuali; le risorse finanziarie esprimono gli stanziamenti, gli impegni o i pagamenti destinati al perseguimento delle finalità; la realizzazione descrive quanto è stato raggiunto nell’ottica del controllo di gestione, con una analisi di controllo strategico relativa a fatti e numeri delle singole attività conseguite e del contesto di riferimento. Il Report di controllo strategico di fine legislatura, secondo la metodologia utilizzata, vuole proporre un’analisi di valutazione all’interno di un percorso di raffinazione e di consapevolezza amministrativa che centri sempre più la programmazione, la performance e il controllo su obiettivi misurabili ed efficaci. 6 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Metodologia 1.2 Gli obiettivi strategici Si riporta l’elenco degli obiettivi strategici del Piano strategico 2014-2018 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, suddivisi nelle sei priorità strategiche. Priorità strategica 1: Gestione della crisi e rilancio del settore manifatturiero 1.1 Sostegno all’impresa 1.2 Sostegno alla cooperazione 1.3 Favorire l’accesso al credito 1.4 Nascita di nuove imprese 1.5 Sviluppo del turismo 1.6 Sviluppo del commercio 1.7 Rilancio dell’agricoltura 1.8 Sostegno al settore della pesca e gestione faunistico-venatoria Priorità strategica 2: Verso la ripresa con politiche del lavoro e la ricerca 2.1 Contro la disoccupazione 2.2 Politiche del lavoro e formazione professionale 2.3 Rafforzamento del sistema universitario e della ricerca regionali 2.4 Rispetto dell’uguaglianza e pari opportunità Priorità strategica 3: Infrastrutture e reti di comunicazione: dai trasporti alla tecnologia digitale 3.1 Rendere competitivo ed incrementare il trasporto delle merci 3.2 Potenziamento e integrazione delle infrastrutture 3.3 Migliorare le prestazioni del trasporto pubblico locale e dei servizi per la mobilità 3.4 Promozione della tecnologia digitale Priorità strategica 4: Sviluppo di economia sostenibile: ambiente, energia e territorio 4.1 Protezione dell’ambiente e delle foreste 4.2 Ridurre le situazioni emergenziali di rischio per la popolazione e politiche di sicurezza 4.3 Lavori pubblici, edilizia e politiche abitative 4.4 Pianificazione territoriale e tutela del patrimonio storico, del paesaggio urbano e rurale 4.5 Interventi per l’energia e le risorse idriche 4.6 Politiche per la montagna Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 7
Metodologia Priorità strategica 5: La persona al centro: sanità, assistenza, cultura e istruzione 5.1 Promozione della salute, prevenzione e assistenza primaria 5.2 Continuità assistenziale e rete ospedaliera 5.3 Efficienza del sistema sanitario 5.4 Promozione del benessere e della coesione sociale 5.5 Politiche per la cultura 5.6 Politiche per la scuola e i giovani Priorità strategica 6: Trasparenza per i cittadini e risorse dell’Amministrazione 6.1 Trasparenza e comunicazione 6.2 Contenimento dei costi della politica 6.3 Razionalizzazione delle spese e incremento delle risorse 6.4 Riforme istituzionali per le autonomie locali 6.5 Funzionamento della Regione ed interventi istituzionali di valutazione 8 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Metodologia 1.3 I focus selezionati Il Report di controllo strategico di fine legislatura relaziona dieci focus di analisi considerando in linea logica la strategia di assunzione, la programmazione operativa, le risorse finanziarie erogate e fatti e dati di realizzazione. Il lavoro di analisi è stato elaborato dal Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica della Direzione generale in collaborazione con le Strutture direzionali della Regione sulla base di documenti, informazioni e dati di programmazione e controllo. All’interno del percorso svolto nel contesto del ciclo della performance della Regione, assieme all’Organismo indipendente di valutazione, le Strutture direzionali hanno elaborato ovvero risultano in fase di avviamento nell’elaborazione di banche dati per effettuare valutazioni e analisi sulla realizzazione e sugli impatti prodotti dalle azioni programmate. Come ulteriore fonte di questo lavoro, che esprime lo stato dell’arte dell’elaborazione delle banche dati di controllo presso le distinte Strutture direzionali, si inserisce anche il servizio “La misurazione dell’efficacia delle politiche regionali” affidato dall’Ufficio all’esterno su due aree pilota di analisi del Piano strategico regionale. Il Report pertanto si inserisce in un percorso di raffinazione e di consapevolezza amministrativa che ha la finalità di centrare sempre più la programmazione, la performance e il controllo su obiettivi misurabili ed efficaci. I dieci focus si sono soffermati su argomenti di principale interesse della legislatura, tralasciando temi già trattati in altri documenti di controllo da parte di altri Enti ed Istituzioni. In questo lavoro non sono pertanto trattate le informazioni di controllo relative ad argomenti quali la riforma sanitaria, la riforma delle autonomie locali, la razionalizzazione delle società partecipate, trasparenza e anticorruzione o argomenti di efficienza generale interna all’Amministrazione oggetto della priorità strategica 6 del Piano quinquennale regionale. Inoltre, per ciascun focus vengono trattare specifiche azioni strategiche su cui viene concentrato l’approfondimento. I focus, che fanno singolarmente riferimento a uno o più obiettivi strategici del Piano, rispecchiano anche la trasversalità e l’integrazione presente tra le differenti parti dei documenti di riferimento. L’avvio dell’ultima legislatura si è svolto in un clima di stagnazione economica che ancora subiva le conseguenze della pesante crisi economica scoppiata nell’anno 2008. I primi focus di analisi hanno pertanto riguardato il sostegno all’impresa e le politiche attive del lavoro e formazione professionale che rappresentavano i settori di maggiore attenzione sociale del momento. Il sostegno all’industria, favorire l’accesso al credito e la creazione di fertili condizioni di rilancio imprenditoriale si intrecciavano e si intrecciano ancora oggi con il piano integrato di politiche per l’occupazione e il lavoro e la funzionalità dei servizi per l’impiego. Due focus hanno approfondito le linee di sviluppo del turismo e di rilancio dell’agricoltura, argomenti di tradizionale interesse strategico per gli Amministratori regionali. Il focus n.2, rispetto alla programmazione complessiva in materia di turismo, verte su tre aspetti fondamentali: le azioni a miglioramento delle infrastrutture (impiantistica e strutture ricettive); le iniziative a sostegno della promozione e la strutturazione dell’offerta. Il focus n. 3 si concentra invece su prodotti tipici, biologico, l’attuale programmazione agricola per filiere, intersecandosi a temi turistici grazie all’impulso dato a ricettività e ristorazione agrituristica. Il focus n. 5 è stato concepito dalla Statistica ufficiale e non dalla programmazione, provando ad effettuare un’analisi inversa che partisse da concetti e metodologie statistiche per ritrovare nella programmazione regionale le azioni di riferimento. La competitività e la crescita inclusiva si inseriscono in 3 priorità strategiche regionali (1. Gestione della crisi e rilancio del settore manifatturiero 2. Verso la ripresa con politiche del lavoro e la ricerca 5. La persona al centro: sanità assistenza cultura e istruzione) trovando pertanto integrazione con i primi focus sul sostegno all’impresa e alle politiche attive del lavoro. La legislatura che sta volgendo al termine si è particolarmente spesa sullo sviluppo delle infrastrutture. I focus n. 6 e n. 7 si sono concentrati sugli argomenti di maggiore attenzione anche internazionale e nazionale del governo regionale e per questo di più difficile realizzazione e più lenta valutazione dei risultati. Nello specifico, il primo dei due focus si è concentrato sulla valutazione della competitività e del potenziamento delle infrastrutture per il trasporto delle merci sul territorio regionale, mentre argomento di interesse cittadino è il focus successivo sulle azioni di miglioramento delle prestazioni del trasporto pubblico locale su gomma e ferro. La terza priorità strategica 2014-2018 associava a infrastrutture e mezzi di trasporto anche i corrispettivi investimenti ICT: il focus n.8 si sofferma sulla promozione della crescita digitale. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 9
Metodologia Gli ultimi due paragrafi del presente Report sono rivolti a due temi particolarmente cari ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, in linea con i risultati delle analisi statistiche sui comportamenti sociali delle famiglie. L’approfondimento sulla riforma della legge sulla casa si sofferma sul bene familiare primario e sui risultati della nuova politica abitativa regionale, mentre le organizzazioni del volontariato rappresentano una struttura di attività sociale che vede il nord-est italiano ai vertici per partecipazione e promozione cittadina. Il Report si svolge in forma descrittiva illustrando indicatori e informazioni di realizzazione disponibili. L’analisi è stata finalizzata dai controller direzionali del Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica per i differenti focus di approfondimento con un lavoro di gruppo interno per la condivisione della metodologia di analisi. L’elaborazione non ha trattato analisi controfattuali. I dati riportati nelle analisi delle risorse finanziarie, se non diversamente specificato, hanno come fonte il Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica. Nelle tabelle delle sezioni delle risorse finanziarie vengono normalmente riportati i dati relativi ai pagamenti; i valori che si riferiscono a priorità e obiettivi strategici sono ottenuti con riferimento alle sole azioni ad essi associate come espresse nel sottostante elenco suddiviso per focus di analisi. I valori pertanto possono differire da un focus all’altro anche quando si riferiscono allo stesso obiettivo strategico). Si riportano di seguito le singole azioni strategiche oggetto dell’analisi per i 10 focus selezionati con riferimento alle priorità strategiche e agli obiettivi strategici in cui sono contenute. FOCUS 1: Sostegno all’impresa Priorità strategica 1: Gestione della crisi e rilancio del settore manifatturiero Obiettivo strategico 1.1: Sostegno all’impresa Azioni strategiche: Adottare e realizzare il Piano di sviluppo del settore industriale Sostenere i nuovi progetti imprenditoriali di innovazione, ricerca e sviluppo Sostenere i progetti imprenditoriali di aggregazione, consolidamento e di riconversione di processi e prodotti Definire le linee di intervento regionali all'interno del Programma Operativo Regionale FESR 2014/2020 e perseguire i relativi obiettivi di sviluppo economico e sociale Sostenere i progetti imprenditoriali nelle aree di crisi diffusa delle attività produttive Obiettivo strategico 1.3: Favorire l’accesso al credito Azioni strategiche: Riformare gli incentivi per l'accesso al credito delle imprese anche tramite strumenti finanziari Favorire il microcredito alle microimprese e alle start up Obiettivo strategico 1.4: Nascita di nuove imprese Azioni strategiche: Organizzare il sistema territoriale attorno a filiere e cluster 10 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Metodologia FOCUS 2: Sviluppo del turismo Priorità strategica 1: Gestione della crisi e rilancio del settore manifatturiero Obiettivo strategico 1.5: Sviluppo del turismo Azioni strategiche: Promuovere in modo unitario e coordinato il FVG come destinazione turistica Programmare l'utilizzo di investimenti strutturali e di incentivi per migliorare i servizi e le attrezzature turistiche Differenziare l'offerta turistica in base ai diversi target di interesse della clientela FOCUS 3: Rilancio dell’agricoltura Priorità strategica 1: Gestione della crisi e rilancio del settore manifatturiero Obiettivo strategico 1.5: Sviluppo del turismo Azioni strategiche: Valorizzazione dell’offerta agrituristica Obiettivo strategico 1.7: Rilancio dell’agricoltura Azioni strategiche: Rafforzare la tipicità dei prodotti agricoli e agro-alimentari regionali Rafforzare le filiere agricole e agro-alimentari regionali Sostenere l'agricoltura di montagna Potenziare l'agricoltura biologica Attuare il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 Rafforzare il settore vitivinicolo regionale FOCUS 4: Politiche attive del lavoro e formazione professionale Priorità strategica 2: Verso la ripresa con politiche del lavoro e la ricerca Obiettivo strategico 2.1: Contro la disoccupazione Azioni strategiche: Piano integrato di politiche per l'occupazione e per il lavoro – PIPOL Agenzia regionale del lavoro Obiettivo strategico 2.2: Politiche del lavoro e formazione professionale Azioni strategiche: Sostenere le attività libero-professionali Piano di rafforzamento dei servizi per l'impiego Migliorare la qualità dei Servizi regionali per il lavoro Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 11
Metodologia FOCUS 5: Competitività e crescita inclusiva Priorità strategica 1: Gestione della crisi e rilancio del settore manifatturiero Obiettivo strategico 1.1: Sostegno all’impresa Azioni strategiche: Adottare e realizzare il Piano di sviluppo del settore industriale Sostenere i nuovi progetti imprenditoriali di innovazione, ricerca e sviluppo Priorità strategica 2: Verso la ripresa con politiche del lavoro e la ricerca Obiettivo strategico 2.1: Contro la disoccupazione Incrementare l'inserimento lavorativo delle categorie protette Creare condizioni di attrattività attraverso l’abbattimento dell’IRAP ed altre azioni di fiscalità Priorità strategica 5: La persona al centro: sanità, assistenza, cultura e istruzione Obiettivo strategico 5.4: Promozione del benessere e della coesione sociale Azioni strategiche: Definire una misura regionale di sostegno al reddito che accanto all'erogazione monetaria preveda una presa in carico complessiva delle persone/famiglie FOCUS 6: Trasporto merci: competitività e potenziamento delle infrastrutture Priorità strategica 3: Infrastrutture e reti di comunicazione: dai trasporti alla tecnologia digitale Obiettivo strategico 3.1: Rendere competitivo ed incrementare il trasporto delle merci Azioni strategiche: Intercettare quote maggiori di traffico marittimo che attraversano il Mediterraneo lungo le rotte del middle e far- est Potenziare le infrastrutture del porto di Trieste Sviluppare le infrastrutture e intervenire con la nuova organizzazione del porto di Monfalcone Potenziare le infrastrutture e l’accessibilità di Porto Nogaro Adeguare le connessioni ferroviarie con i porti e lungo il Corridoio Adriatico-Baltico e il Corridoio Mediterraneo Razionalizzare la stazione merci di Campo Marzio a Trieste e gli impianti ferroviari del porto al fine di gestire treni più lunghi e pesanti Obiettivo strategico 3.2: Potenziamento e integrazione delle infrastrutture Azioni strategiche: Realizzare l’attività di dragaggio di porti, canali e lagune 12 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Metodologia FOCUS 7: Migliorare le prestazioni del trasporto pubblico locale Priorità strategica 3: Infrastrutture e reti di comunicazione: dai trasporti alla tecnologia digitale Obiettivo strategico 3.2: Potenziamento e integrazione delle infrastrutture Azioni strategiche: Progettare una struttura di primo livello a Ronchi dei Legionari (Polo intermodale) Obiettivo strategico 3.3: Migliorare le prestazioni del trasporto pubblico locale e dei servizi per la mobilità Azioni strategiche: Incentivare la sostituzione degli automezzi obsoleti sul trasporto pubblico locale Rafforzare i collegamenti con Roma e Milano e velocizzare i servizi con Mestre Realizzare le gare per l'affidamento dei servizi regionali su gomma/marittimi e su ferro con l'obiettivo di una più forte integrazione Promuovere un adeguamento della ferrovia nei punti critici FOCUS 8: Promozione della tecnologia digitale Priorità strategica 3: Infrastrutture e reti di comunicazione: dai trasporti alla tecnologia digitale Obiettivo strategico 3.4: Promozione della tecnologia digitale Azioni strategiche: Programmare lo sviluppo delle tecnologie digitali per la Regione e gli enti locali Sviluppare servizi innovativi ai cittadini tramite l'utilizzo dell'Identità digitale Rendere accessibili tutte le informazioni turistiche a smartphone e tablet Realizzazione del programma Ermes per la costruzione della Rete Pubblica Regionale Stipulare con il MISE un Accordo di Programma per la realizzazione in territorio regionale di un tratto di rete in banda ultra larga Sviluppare la banda ultra larga in Regione FOCUS 9: Politiche abitative Priorità strategica 4: Sviluppo di economia sostenibile: ambiente, energia e territorio Obiettivo strategico 4.3: Lavori pubblici, edilizia e politiche abitative Azioni strategiche: Riforma legge sulla casa FOCUS 10: Promozione del benessere e della coesione sociale Priorità strategica 5: La persona al centro: sanità, assistenza, cultura e istruzione Obiettivo strategico 5.4: Promozione del benessere e della coesione sociale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 13
Metodologia Azioni strategiche: Istituire i nuovi registri delle associazioni di volontariato e della promozione sociale Mettere a regime i regolamenti attuativi della L.R. 23/2012 per razionalizzare gli interventi a sostegno delle associazioni di volontariato e promozione sociale promuovendo l’integrazione delle attività e dei progetti Sostenere le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale con i contributi previsti dalla L.R. 23/2012 14 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
I focus di controllo strategico 2. I focus di controllo strategico Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 15
Focus 1: Sostegno all’impresa Focus 1: Sostegno all’impresa Strategia Tra le priorità dell’azione di governo nella legislatura 2013-2018 appaiono di rilievo le politiche industriali individuate per il riassetto e la modernizzazione del sistema produttivo e le relative misure di sostegno alle imprese volte a favorire la ripresa e il rilancio competitivo del settore. La L.R. 3/2015 “Rilancimpresa FVG” ha costituito un elemento centrale della strategia regionale, con la riforma degli strumenti di politica economica identificati per favorire nuovi investimenti, per lo sviluppo del sistema produttivo regionale nel suo insieme e dei sistemi produttivi locali, nonché per il sostegno alle aree di crisi. Programmazione Diversi sono gli strumenti che la Regione ha messo in campo per assicurare l’operatività e dare sostegno al comparto produttivo; in questo focus ci si sofferma sulle misure intraprese per il settore industriale e manifatturiero. Significative sono le azioni dirette all’adozione del piano di sviluppo del settore industriale, e all’incentivazione di strumenti di rete (cluster, filiere produttive, distretti industriali); vengono delineate anche azioni per favorire l’accesso al credito e per il supporto alle imprese in difficoltà. Grazie ai fondi comunitari a valere sul POR FESR 2014-2020 si prevedono il finanziamento di progetti di ricerca, innovazione e industrializzazione, piani di rilancio delle aree di crisi diffusa e l’attivazione di misure per finanziare gli investimenti. In tema di sostegno alle aree territoriali di crisi diffusa, i piani di rilancio si sono focalizzati sull’area del mobile, sul distretto della sedia e sull’area isontina. Non rileva in questo focus l’attuazione del piano di riconversione e reindustrializzazione dell’area di crisi industriale complessa di Trieste (D.Lgs. 43/2013), in quanto le misure regionali a favore delle imprese insediate nell’area sono prioritariamente legate alla tutela e al recupero ambientale, e solo in subordine alla riqualificazione delle attività industriali e portuali. In materia di sistemi produttivi locali, la revisione della normativa dei distretti industriali e il riordino dei consorzi ha l’obiettivo di definire un nuovo sistema di governance adeguato a sostenere i sistemi territoriali attorno a filiere (Sistema Casa, Agroalimentare, Meccanica e componentistica, ICT). La L.R. 3/2015 e il Piano di sviluppo industriale vengono declinati in specifici interventi dei Piani della Prestazione per favorire processi/progetti di aggregazione tra imprese e lo sviluppo di relazioni orizzontali, volte al superamento della bassa propensione a collaborare e a fare rete, con ripercussioni negative sulla capacità di esportazione, sulla presenza in settori dinamici e sulla competitività. Viene previsto anche il finanziamento di iniziative per lo sviluppo dei cluster di imprese aventi ad oggetto l’innovazione del prodotto e del processo, l’internazionalizzazione, lo sviluppo nel settore della logistica industriale e l’introduzione di sistemi di certificazione aziendale. In relazione all’accesso al credito, ruolo centrale assumono le misure di razionalizzazione del credito agevolato e di potenziamento delle dotazioni finanziarie destinate ai diversi strumenti finanziari di cui la stessa Regione dispone, nell’ottica di assicurare la continuità aziendale e l’operatività nelle situazioni di crisi e di stimolare la propensione agli investimenti: Fondo di rotazione per le iniziative economiche (FRIE), Fondo regionale di garanzia, Fondo per lo sviluppo delle PMI, Sezioni anticrisi, di cui in questo focus rileva quella a favore delle imprese artigiane e a sostegno del microcredito, mentre non risulta oggetto di analisi la sezione dedicata alle imprese dei settori commercio, turismo e servizi. Risorse finanziarie In questa sezione, per fornire una visione complessiva della spesa destinata alle primarie finalità illustrate nella sezione “programmazione”, si riportano in primo luogo le risorse finanziarie erogate (pagamenti in euro) relative ai capitoli di bilancio che fanno riferimento alle azioni oggetto di analisi, relative alla Priorità strategica 1 Gestione della crisi e rilancio del settore manifatturiero per i seguenti obiettivi strategici: 1 Sostegno all’impresa 16 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Focus 1: Sostegno all’impresa 3 Favorire l’accesso al credito 4 Nascita di nuove imprese Priorità strategica 1 Gestione della crisi e rilancio del settore manifatturiero Esercizio di TOTALE gestione obiettivo 4 obiettivo 1 Sostegno obiettivo 3 Favorire Nascita di all’impresa l’accesso al credito nuove imprese 2014 28.394.587 9.876.000 - 38.270.587 2015 14.965.190 2.000.000 - 16.965.190 2016 26.574.815 22.000.000 182.204 48.757.019 2017 16.109.028 8.000.000 - 24.109.028 Totale 86.043.620 41.876.000 182.204 128.101.824 In secondo luogo si riportano in particolare le risorse finanziarie relative a particolari attività oggetto di analisi. Esercizio 2016: capitolo di spesa 754 (Iniziative per lo sviluppo dei cluster - correnti) stanziati euro 600.000, concessi euro 590.250. Esercizio 2017: capitolo di spesa 754 (Iniziative per lo sviluppo dei cluster - correnti) stanziati euro 800.000, concessi euro 707.425,50; capitolo di spesa 3308 (Cluster arredo e sistema casa): euro 100.000, interamente concessi; capitolo di spesa 3307 (Cluster COMET): euro 100.000, interamente concessi; capitolo di spesa 3309 (Attività core): euro 180.000, concessi euro 179.434. Nella sezione “realizzazione” vengono inoltre riportati ulteriori dati contabili di spesa collegati ai risultati conseguiti. Realizzazione Aree territoriali di crisi diffusa La Regione ha operato per la mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sulle imprese e sugli individui, programmando piani di rilancio delle aree territoriali colpite da crisi delle attività produttive. I Piani sono stati attuati tramite la concessione di incentivi alle imprese per la ricostruzione del tessuto economico, la salvaguardia dei livelli occupazionali e il miglioramento dell’attrattività del territorio. Gli incentivi mirano anche alla creazione di nuove imprese in forma cooperativa da parte dei lavoratori e alla riconversione industriale tramite il sostegno ai programmi di investimento. Sulla base dell’analisi della congiuntura economica ed occupazionale, la Giunta regionale, con la DGR n. 933/2015, ha individuato tre aree di crisi diffusa delle attività produttive (Area Isontino, Area estesa del Distretto industriale del Mobile, Area estesa del Distretto industriale della Sedia). L’area estesa del distretto del mobile è formata da 19 comuni della provincia di Pordenone nei quali sono attive nel 2017 1.850 sedi di imprese manifatturiere e 2.872 unità locali (al quarto trimestre 2017). L’area estesa del distretto della sedia comprende 14 comuni della provincia di Udine più Cormons (Gorizia), 1.013 sedi di impresa con 1.430 unità locali manifatturiere. In queste due aree si è avuta nel periodo 2014-2017 una contrazione delle unità locali rispettivamente dell’ordine dello -0,6% e -1,5%, e di quelle dei settori legno e mobile del -1,7% e -2,8%. In termini di addetti invece si rileva un aumento del 2,6% nel distretto pordenonese e una contrazione pari a -3,7% in quello della sedia (-2,5% nei settori legno e mobili). Nell’area di crisi diffusa dell’Isontino (19 comuni, 762 sedi di imprese attive nel manifatturiero) si registra tra il 2014 e il 2017 un aumento di unità locali manifatturiere pari allo 0,4% (1.112 unità al quarto trimestre 2017) e dei relativi Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 17
Focus 1: Sostegno all’impresa addetti (+8,7%), da imputare soprattutto ai settori di fabbricazione di prodotti in metallo e di fabbricazione dei mezzi di trasporto. Per le tre aree di crisi sono stati attivati tre canali incentivanti dedicati con risorse a valere sul POR FESR 2014-2020 nell’ambito dell’azione 2.2 “Interventi di sostegno ad aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive”. Sul bando “isontino” la quota regionale è stata di euro 245.858,51, sul bando “mobile” di euro 393.373,62, sul bando “sedia” di euro 344.201,92. Sostegno alle aree territoriali di crisi diffusa – Incentivi a valere sul POR FESR 2014-2020 (valori in euro) Risorse N. Contributo LINEA DI INTERVENTO Linea Intervento - Titolo complessive progetti assegnato 2.2.a.1 POR FESR 2014- Interventi nell’Area di crisi 1.639.056,75 4 112.400,00 2020 dell’Isontino 2.2.a.2 POR FESR 2014- Interventi nell’Area di crisi del 2.622.490,80 59 2.622.490,00 2020 Mobile 2.2.a.3 POR FESR 2014- Interventi nell’Area di crisi della 2.294.679,45 42 2.204.804,48 2020 Sedia Totale 6.556.227,00 105 4.939.694,48 Fonte: Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Analizzando i dati, emerge che gli strumenti incentivanti sono stati accolti positivamente dalle imprese localizzate nelle aree di crisi del distretto del Mobile e del Distretto della Sedia; di contro costituisce elemento di riflessione la bassa adesione agli incentivi delle aziende insediate nella Provincia di Gorizia e per le quali nel 2018 è stato approvato un secondo bando. L’espansione delle vendite, nel quadriennio 2013-2016, delle società di capitale insediate nelle tre aree di crisi (con riferimento alle PMI), accompagnata da un deciso miglioramento del valore aggiunto di impresa, è un dato incoraggiante a favore del superamento della grave congiuntura economica innescatasi a partire dal 2008, soprattutto per l’accentuata esposizione alla concorrenza esercitata dai Paesi emergenti in un comparto tradizionalmente rilevante per l’economia regionale come quello del mobile. Se si guarda alle imprese “Top 500” del Friuli Venezia Giulia, il 2016 è stato un anno particolarmente positivo nel settore dell’arredamento/sistema casa, che ha chiuso con l’80% delle imprese in crescita e una variazione positiva aggregata del 7%. Ricavi e valore aggiunto delle società di capitale medio piccole insediate nelle aree di crisi. Anni 2013-2016. Valori in migliaia di euro var% media 2013 2014 2015 2016 periodo Area crisi diffusa isontino Ricavi delle vendite 888.723 880.807 921.214 987.831 3,6 settore manifatturiero Valore aggiunto 246.697 258.368 283.170 316.795 8,7 Area estesa distretto della sedia Ricavi delle vendite 380.018 397.746 392.244 397.416 1,5 settori legno e mobili Valore aggiunto 88.707 93.854 92.560 97.889 3,4 Area estesa distretto del mobile Ricavi delle vendite 946.161 1.044.903 1.166.389 1.232.472 9,2 settori legno e mobili Valore aggiunto 238.135 253.141 285.754 310.012 9,2 Fonte: Aida, Bureau van Dijk 18 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Focus 1: Sostegno all’impresa Sistemi produttivi locali Al fine di attivare sinergie e collaborazioni tra imprese per migliorare la competitività del territorio, la Regione ha promosso i contratti regionali di insediamento (nuovi o di riconversione produttiva) negli agglomerati industriali di competenza dei consorzi o ricadenti nelle aree dei distretti industriali ed ha concesso contributi ai consorzi per la realizzazione di infrastrutture locali. Ha altresì supportato, tramite le Camere di Commercio regionali quali soggetti delegati, i contratti di rete per il rafforzamento della competitività delle microimprese e delle PMI attraverso l’innovazione di processo e di prodotto, l’internazionalizzazione, lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise a seguito dell’aggregazione. Tra le misure intraprese, di rilievo anche il sostegno dei cluster, sistemi composti da imprese e soggetti pubblici e privati, anche afferenti a diversi settori e non necessariamente territorialmente contigui, che sviluppano un insieme coerente di iniziative e progetti in campi rilevanti per l’economia regionale. Incentivi ai consorzi di sviluppo industriale – Anno 2017 (valori in euro) LINEA DI N. Contributo concesso INTERVENTO contratti/iniziative Contratti di 15 contratti e 119 3.181.140,10 insediamento assunzioni Infrastrutture 7 1.422.593,42 locali Totale 4.603.733,52 Fonte: Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Incentivi a progetti di aggregazione in rete di imprese (supporto alle reti di impresa ex art. 13 LR 4/2013) Imprese parte Domande Importo richiesto (euro) Spesa ammissibile (euro) CCIAA del progetto 2015 2017 2015 2017 2015 2017 2015 2017 PN n.d. 8 n.d 32 1.067.483,47 501.110,97 3.151.081,36 1.106.473,53 UD n.d. 15 n.d. 56 972.210,91 973.942,67 2.898.132,03 2.106.208,30 GO n.d. 4 n.d. 34 274.532,90 177.648,71 n.d. n.d. TS n.d. 6 n.d. 15 571.384,80 442.481,54 n.d. n.d. Totale 57 33 237 137 2.885.612,07 2.095.183,89 6.049.213,39 3.212.681,83 Fonte: Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Da un confronto tra le due annualità 2015 e 2017 si rileva che nel 2017 è diminuito il numero delle domande e delle imprese coinvolte nelle reti ed è aumentato l’incentivo per i singoli beneficiari: sono stati concessi mediamente 63.490,42 euro per domanda e 15.293,31 euro per retista, contro i 50.624,77 euro per domanda e 12.175,58 euro per retista dell’anno 2015. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 19
Focus 1: Sostegno all’impresa Sostegno allo sviluppo dei cluster (valori in euro) LINEA DI N. progetti Contributo Linea Intervento - Titolo INTERVENTO finanziati assegnato LR 3/2015 art. 15, co. Sostegno ad iniziative per lo sviluppo dei 4 707.425,50 2 sexies cluster (anno 2017) LR 3/2015 art. 15, co. Sostegno ad iniziative per lo sviluppo dei 3 590.250,00 2 sexies cluster (anno 2016) LR 37/2017 art. 2, Filiere produttive strategiche regionali 2 200.000,00 commi da 35 a 38 (attività core) anno 2017 Implementazione delle politiche europee LR 37/2017 art. 2, (ricerca ed innovazione) tramite i cluster – 2 179.434,00 commi da 39 a 42 anno 2017 Totale 11 1.677.109,50 Fonte: Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia I cluster costituiscono un’evoluzione dei distretti produttivi con dinamiche e competenze molto più ampie e significative e mirano a supportare la nascita di relazioni operative tra risorse del territorio, per la ricerca, la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione. Fine del processo consiste nel generare “Valore” nel territorio regionale (sia sotto forma di incremento occupazionale che di produttività nuova o aggiuntiva) attraverso la collaborazione tra imprese (a sviluppo verticale o orizzontale) e tra queste e gli altri organismi. I cluster sostenuti sono quelli individuati all’art. 15 della L.R. 3/2015 “Rilancimpresa”, ossia agroalimentare, arredo e sistema casa, metalmeccanica (COMET), tecnologie digitali ed ICT (DITEDI). L’obiettivo delle misure di supporto consiste nel favorire l’interazione e sviluppare le economie di rete tramite la condivisione di strutture e il trasferimento di conoscenze e di competenze, per potenziare la competitività delle imprese aderenti nella complessità crescente dei mercati di riferimento italiani ed esteri. Il cluster agroalimentare, gestito dal Parco agroalimentare di S. Daniele del Friuli, coinvolge circa 20.000 imprese attive nel settore primario e 1.147 del settore secondario; difficile è la stima dell'indotto (servizi), comunque presente. Impiega 13.200 addetti nel settore primario e 7.800 nel settore secondario. 148 mln di euro e 527 mln di euro è il volume dell'export nei settori primario e secondario, con una variazione annua del +10% per il settore primario e +12% per caffè, vini e insaccati. Il valore aggiunto è di 552 mln di euro per il settore primario e di 468 mln di euro per il settore secondario (fonte Infocamere). Il Cluster Arredo e Sistema Casa comprende tutte le attività di progettazione, produzione e vendita dei prodotti che trovano collocazione in ambito domestico ed in ambienti contract. Sul territorio regionale operano due distretti industriali, il distretto del mobile e il distretto della sedia, nei quali sono collocate la maggior parte delle imprese del settore. Nel 2016 il Cluster Arredo e Sistema Casa registrava complessivamente 29.399 imprese attive, in prevalenza concentrate fra Udine e Pordenone (fonte InfoCamere). La filiera del settore Legno-Arredo costituisce il 90% dell'intero sistema casa e comprende taglio e piallatura del legno, parquet, porte e finestre, imballaggi in legno, arredi, mobili, materassi, tappetti, sanitari, piastrelle, design di moda ed industriale, per un totale di 1.995 imprese attive e 24.118 addetti (fonte InfoCamere). Il settore del legno e arredo ha contribuito al 10,6% delle esportazioni regionali nel 2016, con un valore pari a 1,4 mln di euro, di cui 1,2 mln di euro nel mobile. Nel 2017, il settore del legno mette a segno una decisa accelerazione grazie alla funzione di traino svolta dall'export del distretto pordenonese. Nello specifico, le esportazioni di prodotti in legno sono salite a quota 84 milioni nel primo semestre del 2017, con un aumento tendenziale pari al +8,9%, mentre i flussi di mobili hanno toccato quota 686 mln di euro, grazie a una crescita tendenziale pari al +10,2 %, equivalente a 63,5 mln di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2016. 20 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Focus 1: Sostegno all’impresa Il cluster COMET comprende le aziende che operano nei settori della meccanica, termoelettromeccanica, componentistica, materie plastiche e produzioni in metallo di tutto il territorio regionale; conta 3.773 imprese attive e un export pari a 6 miliardi di euro circa; gli addetti impiegati sono 56.543 (dati Infocamere primo trimestre 2016). Il cluster del settore dell’ICT, gestito dall’ Agenzia per lo sviluppo del Distretto Industriale delle Tecnologie Digitali DITEDI, coinvolge oltre 100 aziende del settore digitale del Friuli Venezia Giulia. Opera trasversalmente per favorire aggregazioni e partenariati tra aziende di filiere miste per l’utilizzo di tecnologie abilitanti - tra le quali le tecnologie dell’informazione e della comunicazione - e per la realizzazione di prodotti e piattaforme innovative, mirate alla crescita della cultura digitale come elemento di competitività. Accesso al credito Allo scopo di mitigare gli effetti della perdurante congiuntura economica negativa per le imprese insediate sul territorio regionale, nel corso della legislatura la Regione ha proseguito nella riforma dei propri strumenti di finanza agevolata. Sono stati razionalizzati e adeguati alla particolare e prolungata fase del mercato finanziario, caratterizzata da tassi ordinari molto contenuti, i canali consolidati di accesso al credito (FRIE, Fondo regionale di garanzia) e individuati nuovi strumenti più elastici e flessibili, quali il fondo per lo sviluppo delle PMI e le sezioni anticrisi, in modo da ampliare la platea dei potenziali beneficiari alle aziende che non sono in grado, per dimensione o per rating, di spuntare le migliori condizioni sul mercato bancario. Di seguito si riepilogano i risultati raggiunti a livello aggregato: nel triennio 2015-2017 sono stati concessi 682 finanziamenti per complessivi 465 mln di euro. Accesso al credito – Principali strumenti agevolativi regionali – Dati aggregati Anni 2015-2017 N. Operazioni Importi concessi (euro) OPERATIVITA’ 2015 2016 2017 2015 2016 2017 Frie 82 71 83 103.101.448 111.732.000 176.806.000 Fondo regionale di garanzia PMI 34 16 4 8.235.000 2.251.000 255.000 Fondo sviluppo 61 84 n.d. 13.019.230 24.938.307 n.d. Sezione anticrisi Fria (artigianato) 94 153 n.d. 5.400.000 19.318.000 n.d. Totale 271 324 87 129.755.718 158.239.307 177.061.000 Fonte: FRIE In presenza della difficile congiuntura economica gli strumenti agevolativi sono stati fortemente impegnati sul versante delle crisi aziendali, a riscontro dei piani aziendali, con l’obiettivo di assicurare, per quanto possibile, la continuità aziendale, il mantenimento del valore economico dell’impresa ed i relativi riflessi occupazionali. Il Fondo di Rotazione per le iniziative economiche (FRIE), che finanzia gli investimenti e l’innovazione tecnologica in ogni comparto di attività in coerenza con gli indirizzi regionali in materia, si è dimostrato un efficace strumento operativo delle politiche economiche della Regione ed ha permesso il raggiungimento di risultati di assoluto rilievo, anche se la programmazione comunitaria 2014-2020 ha inciso sul suo campo di azione, limitandone la possibilità di intervento a favore delle grandi imprese, per l’obbligo di queste ultime ad operare in regime de minimis. Pertanto lo strumento è stato maggiormente utilizzato da imprese di piccole e medie dimensioni, anche nell’ottica di misure anticrisi atte a favorire sia l’operatività corrente che l’attivazione di investimenti aziendali. Nel triennio 2015-2017 sono state finanziate 236 operazioni concentrate prevalentemente nel settore manifatturiero, per complessivi 391,6 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 21
Focus F 1: Sosteggno all’impresa mln m di euro. D Dai dati riporttati nelle Relaazioni annualii del Comitato di gestionee del FRIE, em merge che nel 2015 sono stati attivati a nuovi investimenti per euro 14 47.972.215 (eeffetto moltip plicatore pari a 1,44) e sonno stati geneerati 1.028 nuuovi posti p di lavoroo. Di questi, 449 4 nuovi occcupati deriva no da 14 nuo ove iniziative attivate, sia dda parte di sooggetti di nuova costituzione c che da imprrese già pressenti sul terrritorio, finanziate per un totale di 166,1 mln di euro e a frontee di investimenti ddelle impresee per 24,46 mln m di euro (eeffetto moltip plicatore pari a 1,51). Nel 2016 sono state s attivatee 19 nuove n iniziative per un totale t di euro 47.802.1000 a fronte di nuovi invvestimenti peer euro 70.7 704.400 (effeetto moltiplicatore m e pari a 1,48)) e creati 177 7 nuovi postii di lavoro. All 31.12.2015 le sofferenzee ammontavano a 91 mlnn di euro, e a frontee di impieghi per oltre un miliardo di eeuro, con una incidenza pe ercentuale deell’8,6% sull’ammontare degli impieghi. Il daato, pur rifletttendo la situaazione di cris i dell’econom mia regionale nelle aree a ddeclino indusstriale in passsato volani v produtttivi del territorio, è moltoo inferiore a qquello registrato per il sisttema bancarrio, che nel 20 015 si attesta al 17,8% 1 (Bolletttino econom mico della Ban nca d’Italia n . 3/2016). All 31.12.2016 le sofferenzee ammontavano a 94 mlnn di euro. e Il Fondo regiionale di ga aranzia per le PMI si prrefigge di favvorire sia l’accesso delle PMI al cred dito a breve per l’’operatività ccorrente, sia il consolidamento a medioo termine delle passività a breve, trami te la concesssione di garannzie da d parte del FFondo stessoo e di un conffidi convenzioonato. Nel triennio 2015-2 2017 sono sttate finanziatte 54 operazioni, per p complesssivi 10,7 mln di euro; nel 2015 2 sono sttate concesse garanzie pe er euro 3.1766.500, e nel 2016 2 sono sttate concesse c garaanzie per euro 900.400. Il Fondo per lo sviluppo delle PMI, avviato nel 22015, ha unaa platea di potenziali benneficiari ampia e variegatta e concede c finannziamenti a tasso t agevolaato per investtimenti e ricaapitalizzazioni. E’ stato acccolto positivaamente ed è unou strumento s paarticolarmentte utile per le PMI che hannno maggiorii difficoltà ne ell’accesso al credito a tasssi favorevoli. Ha raggiunto r un buon livello di d operatività: nel biennio 22015-2016 ha h effettuato 145 concess ioni per circa 38 mln di euro. La L Sezione aanticrisi arttigianato ed d attività prroduttive daal 2014 al 2017 2 ha delliberato 427 operazioni per complessivi c 336,07 mln di euro, e preveede il finanziaamento di op perazioni commmisurate allla media dei costi ovvero dei debiti d aziendaali per un massimo di 300 0.000 euro. Coomprende an nche il sosteggno al microccredito (prestiti agevolati fino f a 25.000 euroo), al quale neel triennio 201 14-2016 sonoo state conceesse risorse perp circa 3,5 m mln di euro su u 200 operazioni. Nel N biennio 20015-2016 sono state effeettuate conceessioni per 24 4,7 mln di euro su 247 opeerazioni. Indicatori I maacroeconomiici L’indagine L conngiunturale di d Confindusttria rileva la ppositività deglli indicatori di produzione e vendite al quarto q trimesstre 2017 2 rispettoo allo stesso periodo p del 2016. Il totale vendite regisstra un +4,5%% grazie alle vvendite Italiaa (+2,0%) e al più consistente c ccontributo deelle vendite estero e (+6,2%%). I dati maccroeconomici dell’istituto Prometeia confermano c u una ripresa r del setttore industriale in terminni di valore agggiunto (stimaato +2,2% nel 2017) e unittà di lavoro (+ +2,0%). Andamento A trimestrale deella produzion ne e delle venndite industriaali (variazioni tendenziali % %). Anni 2015 5 – 2017 Fonte: F Confindustrria 22 2 Regioone Autonoma Friuli Venezia Giulia
Focus 1: Sostegno all’impresa La ripresa del PIL regionale nell’ultimo triennio, l’incremento degli investimenti e il trend positivo dell’occupazione nel biennio 2016-2017, insieme al miglioramento dei risultati operativi della gestione delle aziende del settore industriale regionale, indicano una lenta uscita dalla crisi da parte delle imprese che, anche grazie alle misure regionali, sono riuscite a rimanere sul mercato. Continua infatti la progressiva contrazione del numero di unità produttive, soprattutto quelle di minore dimensione che formano una parte importante del tessuto produttivo regionale e che sono state maggiormente penalizzate dalla crisi con effetti perduranti nel medio lungo periodo. Indicatori macroeconomici e imprese attive per classi di addetti. Anni 2013-2017 2013 2014 2015 2016 2017 PIL (var% annua) 0,7 -0,2 2,2 0,5 1,7 Investimenti fissi lordi (var% annua) -10,9 -1,1 0,4 4,8 3,8 Valore Aggiunto industria (var% annua) 1,6 -0,2 3,1 1,2 2,2 Unità di lavoro industria (var% annua) -0,2 -4,2 -0,1 1,2 2,0 Imprese Infocamere settore industria 9.718 9.536 9.370 9.225 9.164 di cui: artigiane 6.388 6.284 6.160 6.010 5.957
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