D.M. 3 AGOSTO 2015 NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI - Sicurtech ...

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D.M. 3 AGOSTO 2015 NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI - Sicurtech ...
Ing. Francesco Materazzi – Firenze 21.06.2017

D.M. 3 AGOSTO 2015
  NUOVO CODICE DI
     PREVENZIONE
         INCENDI

            Mauro Caciolai
     Dirigente Ufficio per la protezione passiva, la
  protezione attiva, settore merceologico e laboratori

                                                          Ministero dell’Interno
                             Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                          COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
D.M. 3 AGOSTO 2015 NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI - Sicurtech ...
Ravvisata la necessità di
             semplificare e razionalizzare l’attuale corpo normativo relativo alla
              prevenzione degli incendi
             attraverso l’introduzione di un unico testo organico e sistematico di
OBIETTIVI

              disposizioni di prevenzione incendi
             applicabili ad attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e
             mediante l’utilizzo di un nuovo approccio metodologico più aderente al
              progresso tecnologico e agli standard internazionali

                                                           Ministero dell’Interno
                              Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                          COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
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Per le imprese            Per i cittadini
SEMPLIFICARE E RAZIONALIZZARE

                                1° Adempimenti fiscali     Adempimenti fiscali
                                2° Adempimenti e procedure Adempimenti e procedure in
                                   in materia edilizia     materia edilizia
                                3° Autorizzazioni e inizio                                   Adempimenti per l'accesso
                                   attività d'impresa                                        alle prestazioni sanitarie
                                4° Documentazione per gli                                    Procedure per i disabili
                                   appalti e DURC
                                5° Adempimenti di sicurezza Adempimenti in materia di
                                   sul lavoro                                                Lavoro e previdenza

                                                                          Ministero dell’Interno
                                             Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                         COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
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L’eccesso dei costi della regolazione rappresenta una delle
                                cause principali dello svantaggio competitivo dell’Italia.
SEMPLIFICARE E RAZIONALIZZARE

                                Nella graduatoria Doing Business 2013 della Banca Mondiale
                                l’Italia è al 25° posto su 27 tra i Paesi UE. In particolare è
                                 al 73° posto su 185 per il complesso degli indicatori
                                esaminati,
                                 all’84° per l’avvio di impresa,
                                 al 103° per il rilascio del permesso di costruire,
                                 al 131° per il pagamento delle tasse,
                                 al 160° per l’enforcing contracts (tempi della giustizia
                                civile)

                                                                                                                     ( Fonte Presidenza del Consiglio)

                                                                            Ministero dell’Interno
                                               Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                           COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
Settore                                                 Oneri amministrativi (in miliardi €)
SEMPLIFICARE E RAZIONALIZZARE

                                Lavoro e previdenza sociale                                     9,94
                                Prevenzione incendi                                             1,41    circa il 5% del totale
                                Beni culturali                                                  0,62
                                Ambiente                                                        3,41
                                Fisco                                                           2,76
                                Privacy                                                         2,59
                                Appalti                                                         1,21
                                Sicurezza sul lavoro                                            4,60
                                Edilizia                                                        4,44

                                TOTALE                                                                      30,98

                                                                              Ministero dell’Interno
                                                 Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                             COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
riduzione degli oneri                                                riduzione degli oneri
                                amministrativi                                                       regolatori attraverso
SEMPLIFICARE E RAZIONALIZZARE

                                attraverso procedure                                                 regole più chiare
                                più semplici

                                  DPR 151/2011                                                                  Codice di
                                                                                                               prevenzione
                                                                                                                 incendi

                                                                           Ministero dell’Interno
                                              Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                          COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
Sezione G Generalità
                                                           G.1 Termini, definizioni e simboli grafici
TESTO UNICO ORGANICO E SISTEMATICO

                                                           G.2 Progettazione per la sicurezza antincendio
                                                           G.3 Determinazione dei profili di rischio delle attivita
                                                           Sezione S Strategia antincendio
                                                           S.1 Reazione al fuoco
                                                           S.2 Resistenza al fuoco
                                     Indice ipertestuale
                                                           S.3 Compartimentazione
                                                           S.4 Esodo
                                                           S.5 Gestione della sicurezza antincendio
                                                           S.6 Controllo dell'incendio
                                                           S.7 Rivelazione ed allarme
                                                           S.8 Controllo di fumi e calore
                                                           S.9 Operatività antincendio
                                                           S.10 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio
                                                           Sezione V Regole tecniche verticali
                                                           V.1 Aree a rischio specifico
                                                           V.2 Aree a rischio per atmosfere esplosive
                                                           V.3 Vani degli ascensori
                                                           V.4 Attività scolastiche
                                                           Sezione M Metodi
                                                           M.1 Metodologia per l'ingegneria della sicurezza antincendio
                                                           M.2 Scenari di incendio per la progettazione prestazionale
                                                           M.3 Salvaguardia della vita con la progettazione prestazionale

                                                                                                Ministero dell’Interno
                                                                   Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                               COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
generalità: metodologie di progettazione applicabili a tutte le
                                       attività;
TESTO UNICO ORGANICO E SISTEMATICO

                                     semplicità e modularità: soluzioni progettuali semplici, realizzabili,
                                     comprensibili, per le quali è più facile la manutenzione; scomposizione
                                     in moduli delle soluzioni progettuali

                                     flessibilità: Proposizione di più soluzioni progettuali prescrittive o
                                     prestazionali ma anche possibilità di elaborazione di soluzioni
                                     autonome da parte del progettista

                                     standardizzazione e integrazione: linguaggio in linea con gli
                                     standard internazionali con unificazione consolidata di concetti e
                                     preesistenti disposizioni di prevenzione incendi;

                                     inclusione: le diverse disabilità (es. motorie, sensoriali, cognitive,…),
                                     temporanee o permanenti sono parte integrante della progettazione;

                                     contenuti basati sull’evidenza: il Codice è basato sull’applicazione
                                     della ricerca scientifica nazionale e internazionale nel campo della
                                     sicurezza antincendio;

                                     aggiornabilità: il documento può essere facilmente aggiornato, in
                                     caso di nuove tecnologie o nuove conoscenze.
                                                                                      Ministero dell’Interno
                                                         Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                     COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
Il Codice è applicabile in alternativa alle specifiche disposizioni
                                     riguardanti le attività non normate
TESTO UNICO ORGANICO E SISTEMATICO

                                     Il Codice è altresì applicabile in alternativa alle disposizioni di
                                     cui ai seguenti decreti:

                                     DM 15 marzo 2005 – reazione al fuoco

                                     DM 9 marzo 2007 – resistenza al fuoco (determinazione
                                     prestazioni)

                                     DM 16 febbraio 2007 – classificazione di resistenza al fuoco

                                     DM 20 dicembre 2012 – impianti di protezione attiva

                                     DM 15 settembre 2005 – vani degli impianti di sollevamento

                                     DM 26 agosto 1992 – edilizia scolastica

                                                                                   Ministero dell’Interno
                                                      Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                  COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
TESTO UNICO ORGANICO E SISTEMATICO

                                     DEPOSITI: classificazione

                                      Classificazione attività/depositi secondo DM 10/03/1998

                                      Classificazione attività/depositi secondo DM 09/03/2007

                                      Classificazione lavorazioni secondo UNI EN 12845

                                      Classificazione attività/depositi secondo UNI 10779

                                      Classificazione attività/depositi secondo CEI 64-8

                                      …
APPLICABILE AD ATTIVITA’ SOGGETTE

                                                                 Ministero dell’Interno
                                    Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
APPLICABILE AD ATTIVITA’ SOGGETTE

                                                                 Ministero dell’Interno
                                    Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
Le norme tecniche di cui all’articolo 1, si applicano,
                                    integralmente, alla progettazione, alla realizzazione e
                                    all’esercizio delle attività di cui all'allegato I del decreto del
APPLICABILE AD ATTIVITA’ SOGGETTE

                                    Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, individuate
                                    con i numeri :

                                    9    Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli

                                    14   Officine o laboratori per la verniciatura con vernici infiamma-bili e/o combustibili

                                    27   Mulini per cereali ed altre macinazioni

                                    28   Impianti per l'essiccazione di cereali e di vegetali

                                    29   Stabilimenti ove si producono surrogati del caffè

                                    30   Zuccherifici e raffinerie dello zucchero

                                    31   Pastifici e/o riserie

                                    32   Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene foglia di tabacco con processi di essiccazione

                                    33   Stabilimenti ed impianti per la produzione della carta e dei cartoni e di allestimento di prodotti
                                         cartotecnici
                                    34   Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di ma-teriale cartaceo, biblioteche,
                                         depositi per la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fibre tessili

                                                                                              Ministero dell’Interno
                                                                 Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                             COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
35   Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono, impiegano e/o detengono carte fotografiche,
                                         calcografiche, eliografiche e cianografiche, pellicole cinematografiche, radiografiche e fotografiche
                                    36   Depositi di legnami da costruzione e da lavorazione, di legna da ardere, di paglia, di fieno, di canne,
APPLICABILE AD ATTIVITA’ SOGGETTE

                                         di fascine, di carbone vegetale e minerale, di carbonella, di sughero
                                    37   Stabilimenti e laboratori per la lavorazione del legno
                                    38   Stabilimenti ed impianti ove si producono, lavorano e/o de-tengono fibre tessili e tessuti naturali e
                                         artificiali, tele cerate, linoleum e altri prodotti affini
                                    39   Stabilimenti per la produzione di arredi, di abbigliamento, della lavorazione della pelle e calzaturifici
                                    40   Stabilimenti ed impianti per la preparazione del crine vegeta-le, della trebbia e simili, lavorazione
                                         della paglia, dello sparto e simili, lavorazione del sughero
                                    42   Laboratori per la realizzazione di attrezzerie e scenografie, compresi i relativi depositi
                                    43   Stabilimenti ed impianti per la produzione, lavorazione e ri-generazione della gomma e/o laboratori
                                         di vulcanizzazione di oggetti di gomma
                                    44   Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono, lavorano e/o detengono materie plastiche
                                    45   Stabilimenti ed impianti ove si producono e lavorano resine sintetiche e naturali, fitofarmaci,
                                         coloranti organici e inter-medi e prodotti farmaceutici
                                    46   Depositi di fitofarmaci e/o di concimi chimici a base di nitrati e/o fosfati

                                    47   Stabilimenti ed impianti per la fabbricazione di cavi e conduttori elettrici isolati; depositi e/o
                                         rivendite di cavi elettrici isolati
                                    50   Stabilimenti ed impianti ove si producono lampade elettriche e simili, pile ed accumulatori elettrici
                                         e simili

                                                                                           Ministero dell’Interno
                                                              Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                          COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
51   Stabilimenti siderurgici e per la produzione di altri metalli; attività comportanti lavorazioni a caldo di
                                         metalli
                                    52   Stabilimenti per la costruzione di aero-mobili, veicoli a motore, materiale rotabile ferroviario e
APPLICABILE AD ATTIVITA’ SOGGETTE

                                         tramviario, carrozzerie e rimorchi per autoveicoli; cantieri navali
                                    53   Officine per la riparazione di veicoli a motore, rimorchi per autoveicoli e carrozzerie; materiale
                                         rotabile ferroviario, tramviario e di aeromobili
                                    54   Officine meccaniche per lavorazioni a freddo

                                    56   Stabilimenti ed impianti ove si producono laterizi, maioliche, porcellane e simili

                                    57   Cementifici

                                    63   Stabilimenti per la produzione, depositi di sapone, di candele e di altri oggetti di cera e di paraffina,
                                         di acidi grassi, di glicerina grezza quando non sia prodotta per idrolisi, di glicerina raffinata e distillata
                                         ed altri prodotti affini
                                    64   Centri informatici di elaborazione e/o archiviazione dati
                                    67   Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti esclusi gli asili
                                         nido
                                    70   Locali adibiti a depositi di superficie lorda superiore a 1000 m2 con quantitativi di merci e materiali
                                         combustibili superiori complessivamente a 5.000 kg
                                    75   Autorimesse pubbliche e private, limitatamente ai depositi di mezzi rotabili (treni, tram ecc.)

                                    76   Tipografie, litografie, stampa in offset ed attività similari

                                                                                           Ministero dell’Interno
                                                              Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                          COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
2. Il Codice si può applicare alle attività nuove e a quelle esistenti in
                                    caso siano oggetto di interventi comportanti la loro completa
APPLICABILE AD ATTIVITA’ SOGGETTE

                                    ristrutturazione.
                                    Si può altresì applicare alle attività esistenti in caso di interventi di
                                    ristrutturazione parziale ovvero di ampliamento, a condizione che le
                                    parti dell’attività interessate dall’intervento siano dotate di
                                    indipendenza funzionale. … omissis …

                                    3. Nei casi di interventi di ristrutturazione parziale ovvero di
                                    ampliamento su parti di attività esistenti, ove le parti stesse non
                                    siano funzionalmente separate dalla restante attività ovvero le
                                    misure di sicurezza antincendio esistenti della restante parte di
                                    attività, non interessato dall’intervento, non siano compatibili con gli
                                    interventi da realizzare, il Codice si applica all’intera attività.

                                    4. Il Codice costituisce criterio di riferimento per la progettazione, la
                                    realizzazione e l’esercizio delle attività escluse dall’allegato I del
                                    decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151.

                                                                                   Ministero dell’Interno
                                                      Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                  COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
PRESCRIZIONI RICORRENTI NELLE REGOLE
                               TECNICHE VIGENTI.
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                               QUANTI DUBBI SULL’EFFETTIVA
                               EFFICACIA/NECESSITÀ.
                                Ventilazione sulla sommità delle scale, funziona?
                                Ma il filtro a prova di fumo con 0,1 mq di ventilazione, funziona?
                                Perché sulle via d’esodo il 50 % del materiale di rivestimento in
                                 classe adeguata ed il rimanente in classe 0 ?
                                Perché la capacità di deflusso è pari a 50, 37.5, 33 che è lo stesso
                                 dei locali di pubblico spettacolo?
                                Ed i moduli perché solo ogni 60 cm …?
                                Lo sprinkler va messo in funzione di quali parametri?

                                                                             Ministero dell’Interno
                                                Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                            COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
Criteri attuali per l’adozione obbligatoria di un impianto di
                               spegnimento automatico (sprinkler)
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                                Impianti    Pubblico      Alberghi               Scuole              Grandi                   Uffici      Edifici   Autorimesse
                                Sportivi   Spettacolo                                               Magazzini                             storici

                               Depositi    Scena con      più di               depositi             zone                    deposi       depositi   oltre 4° f.t.
                               con         S>150 m2       1000                 e locali             pubbliche               ti           con            (chiuse)
                               q>50                       posti                interrati            ai piani                S>200        q>50
                               kg/m2       depositi       letto                non                  interrati,              m2           kg/m2      oltre 5° f.t.
                                           con q>30                            presidia                                                                 (aperte)
                                           kg/m2                               ti con               depositi                deposi
                                                                               q>30kg               con                     ti
                                           ambienti                            /m2                  S>1000                  q>60
                                           con q>50                                                 m2                      kg/m2
                                           kg/m2                                                        o
                                                                                                    q>600MJ                 ambie
                                                                                                    /m2                     nti con
                                                                                                                            q>50
                                                                                                                            kg/m2

                                                                                     Ministero dell’Interno
                                                        Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                    COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
Progettare la sicurezza antincendio significa
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                               individuare le soluzioni tecniche finalizzate al
                               raggiungimento degli obiettivi primari della
                               prevenzione incendi, in relazione al rischio di
                               incendio presente nell'attività.

                                      salvaguardia della vita umana;
                                      salvaguardia dei beni
                                       economici;
                                      tutela dell'ambiente dagli
                                       effetti dell'incendio.
                                                                                              (art. 13 D.Lgs. 139/2006)

                                                                        Ministero dell’Interno
                                           Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                       COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
Gli obiettivi primari della prevenzione incendi si intendono raggiunti
                               se le attività sono progettate, realizzate e gestite in modo da:
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                               a. minimizzare le cause di incendio o di esplosione;
                               b. garantire la stabilità delle strutture portanti per un periodo di
                                  tempo determinato;
                               c. limitare la produzione e la propagazione di un incendio
                                  all'interno dell'attività;
                               d. limitare la propagazione di un incendio ad attività contigue;
                               e. limitare gli effetti di un'esplosione;
                               f. garantire la possibilità che gli occupanti lascino l'attività
                                  autonomamente o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
                               g. garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in
                                  condizioni sicurezza;
                               h. tutelare gli edifici pregevoli per arte e storia;
                               i. garantire la continuità d'esercizio per le opere strategiche;
                               j. prevenire il danno ambientale e limitare la compromissione
                                  dell'ambiente in caso d'incendio.

                                                                             Ministero dell’Interno
                                                Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                            COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
PROCEDIMENTO
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                                                                   Ministero dell’Interno
                                      Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                  COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
ANALISI DEL RISCHIO SEMI QUANTITATIVA
                               ATTRAVERSO LA DETERMINAZIONE DEI PROFILI
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                               DI RISCHIO

                               Rvita salvaguardia della vita umana da ISO/TR
                                16738:2009 e BS 9999:2008 Section 2,
                                determinato per compartimento;

                               Rbeni salvaguardia dei beni artistici e strategici,
                                specifico italiano, determinato per l'intera attività;

                               Rambiente salvaguardia dell'ambiente, specifico
                                italiano, determinato per l'intera attività
                                                            L’analisi del rischio proposta è fortemente guidata ma
                                                            tranne alcuni casi consente al progettista di giungere a
                                                            conclusioni differenti da quelle suggerite dal Codice
                                                                         Ministero dell’Interno
                                            Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                        COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
STRATEGIA ANTINCENDIO PER LA
                                 MITIGAZIONE DEL RISCHIO
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                                Il progettista mitiga il rischio di incendio applicando un'adeguata
                                 combinazione delle misure antincendio di prevenzione, di
                                 protezione e gestionali definite nel documento.

                                Le misure antincendio sono raggruppate in modo omogeneo nei
                                 capitoli compresi nella sezione Strategia antincendio.

                                Per ciascuna misura antincendio sono previsti diversi livelli di
                                 prestazione, graduati in funzione della complessità crescente
                                 delle prestazioni previste ed identificati da numero romano (es. I,
                                 II, III, ...)

                                Il progettista applica all'attività tutte le misure antincendio,
                                 attribuendo i livelli di prestazione delle singole misure antincendio
                                 in funzione degli obiettivi di sicurezza da raggiungere e della
                                 valutazione del rischio dell’attività.

                                                                              Ministero dell’Interno
                                                 Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
STRATEGIA ANTINCENDIO PER LA
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                                MITIGAZIONE DEL RISCHIO

                                Per ogni livello di prestazione sono previste diverse
                                 soluzioni     progettuali      che    garantiscono   il
                                 raggiungimento del livello di prestazione richiesto.

                                Le soluzioni progettuali sono di tre tipologie:

                               a) soluzioni conformi b) soluzioni alternative                                                    c)
                                  soluzioni in deroga

                               adottabili solo per le attività con valutazione del progetto

                                                     secondo il procedimento di deroga di cui al DPR 151/11

                                                                             Ministero dell’Interno
                                                Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                            COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
Applicazione di soluzioni conformi
                               Il progettista che sceglie le soluzioni conformi non è obbligato a
                               dettagliare ulteriori valutazioni tecniche.
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                               Applicazione di soluzioni alternative
                               Il progettista che sceglie le soluzioni alternative è tenuto a dimostrare
                               il raggiungimento del collegato livello di prestazione, impiegando uno
                               dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi per
                               ciascuna misura antincendio.
                               Al fine di consentire la valutazione di tale dimostrazione da parte del
                               C.N.VV.F. è ammesso l'impiego di soluzioni alternative solo nelle
                               attività con valutazione del progetto.

                               Applicazione di soluzioni in deroga
                               Se non possono essere efficacemente applicate né le soluzioni
                               conformi, né le soluzioni alternative, il progettista può ricorrere al
                               procedimento di deroga come previsto dalla normativa vigente.
                               Il progettista che sceglie le soluzioni in deroga è tenuto a dimostrare
                               il raggiungimento dei pertinenti obiettivi di prevenzione incendi
                               impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza
                               antincendio.

                                                                              Ministero dell’Interno
                                                 Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                             COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
RIFERIMENTI
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                                                                      Ministero dell’Interno
                                         Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                     COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
RIFERIMENTI
                               • DPR n.380/2001 (TUEd: ristrutturazione ed ampliamento)
NUOVO APPROCCIO METODOLOGICO

                               • DLgs n.42/2004 (TU Beni Culturali)
                               • DLgs n.152/2006 (TU Ambiente)…

                               EUROCODICI
                               •C.3.1 EN 1991-1-2 «Azioni sulle strutture – Parte 1-2:
                                        Azioni generali –Azioni sulle strutture esposte al fuoco»
                               •C.3.2 EN 1992-1-2 «Progettazione delle strutture di calcestruzzo – Parte 1-2:
                                         Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio»
                               •C.3.3 EN 1993-1-2 «Progettazione delle strutture di acciaio – Parte 1-2:
                                         Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio»
                               •C.3.4 EN 1994-1-2 «Progettazione delle strutture miste acciaio calcestruzzo – Parte 1-2:
                                         Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio»
                               •C.3.5 EN 1995-1-2 «Progettazione delle strutture di legno – Parte 1-2:
                                        Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio»
                               •C.3.6 EN 1996-1-2 «Progettazione delle strutture di muratura – Parte 1-2:
                                        Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio»
                               •C.3.7 EN 1999-1-2 «Progettazione delle strutture di alluminio – Parte 1-2:
                                        Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio»

                                                                                 Ministero dell’Interno
                                                    Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
attività             esito parere                                                 soluzioni
              1   37   C     favorevole                                                         conformi
              2   34   C     favorevole                                                         conformi
              3   39   C     contrario                                                          conformi
              4   39   C     favorevole                                                         conformi
              5   70   C     favorevole                                                         conformi
              6   42   C     favorevole                                                         conformi              ANNO 2016
              Totale valutazione progetto cat.C                                                    223                Comando VVF
              Incidenza percentuale = 6/223*100                                                   2.7%                Firenze
CONCLUSIONI

                  attività             esito parere                                                 soluzioni
              1   70   C     contrario                                                          conformi
              2   39   C     contrario                                                          conformi
              3   70   C     favorevole                                                         conformi
              4   39   C     favorevole                                                         conformi
              5   39   C     favorevole con prescrizioni                                        conformi
              6   39   C     favorevole                                                         conformi
              7   39   C     favorevole                                                         conformi
              8   39   C     favorevole                                                         conformi              ANNO 2017
              Totale valutazione progetto cat.C                                                    195                Comando VVF
              Incidenza percentuale = 8/195*100                                                   4.1%                Firenze

                                                                  Ministero dell’Interno
                                     Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                 COMANDO PROVINCIALE DI FIRENZE
G.3 DETERMINAZIONE DEI PROFILI DI RISCHIO DELLE ATTIVITÀ

                                                           Grazie per l’attenzione

                                                                                              Ministero dell’Interno
                                                                 Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
                                                                Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica
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