CURCUMA: UNA SPEZIA AL CENTRO DELLA RICERCA - ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE CURCUMA: UNA SPEZIA AL CENTRO DELLA RICERCA 1 anno VIII www.pacinimedicina.it
1 anno VIII IN QUESTO NUMERO: 3 L’EDITORIALE di Franca Marangoni Direttore Scientifico 4 IL TEMA Franca Marangoni a cura di Cecilia Ranza Al vaglio della ricerca proprietà e biodisponibilità Direttore Responsabile di curcumina e curcuminoidi Patrizia Alma Pacini 11 L’INTERVISTA ALL’ESPERTO © Copyright by a cura della Redazione di AP&B Nutrition Foundation of Italy Succhi di frutta 100% e salute cardiovascolare: i risultati di una metanalisi italiana Coordinamento redazionale Risponde Lanfranco D’Elia Alessandra Della Mura 14 LA SCHEDA Redazione I piselli NFI - Nutrition Foundation of Italy Viale Tunisia 38 - 20124 Milano Tel. 02 76006271 - 02 83417795 Fax 02 76003514 info@nutrition-foundation.it Grafica Pacini Editore Srl Via Gherardesca 1 • 56121 Pisa Tel. 050 313011 • Fax 050 3130300 info@pacinieditore.it • www.pacinimedicina.it ISSN 2531-3908 (online) Edizione digitale gennaio 2021 Periodico mensile – Testata iscritta presso il Registro OPEN ACCESS pubblico degli Operatori della Comunicazione La rivista è open access e divulgata sulla base della licenza CC-BY-NC-ND (Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale). Il (Pacini Editore Srl, iscrizione n. 6269 del 29/08/2001) fascicolo può essere usato indicando la menzione di paternità adeguata e la licenza; solo a scopi non commerciali; solo in originale. Per ulteriori informazioni: https://creativecom- mons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it
L’EDITORIALE C on un numero di pubblicazioni valutazione bilanciata e personalizzata scientifiche in costante crescita (ormai un termine chiave, nelle scienze negli ultimi decenni, la curcuma della salute) dei vantaggi e degli even- è tra i principi vegetali di maggior inte- tuali rischi associati all’uso degli integra- resse per i possibili effetti di salute. An- tori. che perché al continuo progresso della ricerca nel settore corrisponde l’aumen- L’intervista esamina i risultati di una to della complessità dei messaggi che recente metanalisi, pubblicata da un possono raggiungere il pubblico. Per gruppo di ricercatori della Società Italia- esempio, due anni fa, nel nostro Paese na di Nutrizione Umana, degli studi che sono stati descritti alcuni casi (circa 30) hanno valutato gli effetti del consumo di danno epatico, reversibile, attribuibile di succhi di frutta al 100% sul rischio car- al consumo di prodotti a base di curcu- diovascolare. Gli autori concludono che ma. Il Ministero della Salute, dopo aver non solo non emergono svantaggi al valutato i dati a disposizione, ha deciso proposito, ma che anzi consumi mode- di prescrivere l’apposizione di una spe- rati sono in realtà associati ad un rischio minore di sviluppare malattie cardiova- cifica avvertenza sulle confezioni degli scolari. Un’osservazione non scontata integratori, volta a sconsigliarne l’uso a per una categoria di bevande che le re- soggetti con problemi di natura epati- centi linee guida collocano tra i prodotti ca (e a richiedere il parere del medico in voluttuari, privi di un preciso significato caso di concomitante assunzione di far- nutrizionale, nonostante le differenze maci). Una scelta condivisibile: ma che con gli altri succhi sul mercato (dal con- ha un po’ appannato l’immagine degli tenuto in frutta all’assenza di zuccheri integratori a base di curcuma. Questo aggiunti o altri componenti). caso, come quello di altri integratori, evi- denzia ancora una volta il ruolo, nell’uso Buona lettura! di questi prodotti, del supporto del pro- fessionista della salute (medico, farma- Franca Marangoni cista o altri), in grado di effettuare una Direttore Scientifico AP&B ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 3
IL TEMA Al vaglio della ricerca proprietà e biodisponibilità di curcuma e curcuminoidi a cura di Cecilia Ranza G razie alla collaborazione tra mon- e dal subcontinente indiano, aree in cui è do accademico e filiera produtti- utilizzata da almeno 2.500 anni, anche se va, la ricerca nutrizionale è oggi in la collaborazione accademica con l’Occi- grado non solo di riconoscere i composti dente è sempre più diffusa e l’interesse bioattivi che rendono un alimento utile verso la curcumina è ormai condiviso da al mantenimento di benessere e salute, moltissimi centri di ricerca nel mondo. caratterizzandone in modo preciso la biodisponibilità, l’interazione con organi Il rizoma di Curcuma longa (erba peren- e sistemi, l’eventuale tossicità e/o intera- ne della famiglia delle Zingiberaceae), zioni con farmaci: ma anche di studiarne seccato e ridotto in polvere, contiene cur- le migliori modalità di utilizzazione, pre- cuminoidi (almeno il 2% e fino al 5%, se- vedendo la possibile realizzazione di in- condo i terreni e i metodi di coltivazione), tegratori o alimenti funzionali. dotati di interessanti attività biologiche: a prevalere è proprio la curcumina che Si inquadra in que- rappresenta il 77% sto filone la ricer- del totale, seguita ca sulla curcumina, Dati promettenti da dimetossicurcu- che rappresenta il mina (DMC, 17%) e dalle più recenti ricerche. polifenolo lipofilo da bis-dimetossi- prevalente nei cur- Rimane un aspetto critico curcumina (3%). cuminoidi estratti la biodisponibilità dal rizoma di Curcu- Dal punto di vista ma longa: rimedio chimico-fisico, la tradizionale tra i più utilizzati della medici- curcumina non è solubile in acqua a na orientale (a iniziare da Cina e India), ma pH neutro o acido (≤ 7), mentre è so- anche in cucina (è la base di tutti i curry), lubile in etanolo, acetone e metanolo. ottimo colorante, ingrediente cosmetico. È stabile anche ad alte temperatu- re (fino a 250°C), ma è invece molto Cenni generali sensibile alla radiazione UV: va perciò Non è un caso che la maggior parte degli protetta dalla luce per evitare che vada studi sulla curcumina provenga dall’Asia incontro a modificazioni della struttu- 4 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
Dalle origini ai giorni nostri La polvere di curcuma è un rimedio millenario, tra i più utilizzati dalla medicina tradizionale di larga parte dell’Asia e dalla medicina ayurvedica. Le proprietà antinfiammatorie della polvere di curcuma erano sfruttate per preparati a im- piastro da applicare su ferite, ustioni e irritazioni di varia natura, anche allergica, così come per l’acne e per la psoriasi. L’assunzione orale, invece, era comunemente impiegata per con- trastare disturbi gastrointestinali (dispepsia, flatulenza, coliti, alterazioni della funzionalità epatobiliare), ma anche la dismenorrea e, infine, come rimedio contro gli stati depressivi. La curcumina venne isolata per la prima volta nel 1815 da due ricercatori tedeschi, Vogel e Pelletier. Più di un secolo dopo, nel 1937, Lancet pubblica un trial clinico che ne mette in luce l’attività antibatterica, mentre su Nature, nel 1949, esce il primo lavoro che caratterizza l’efficacia della curcumina contro una più ampia varietà di patogeni, tra cui Staphylococcus Aureus e Salmonella paratyphi, ma anche Mycobacterium tuberculosis e diversi tricofiti. Fino al 1990, però, la letteratura scientifica conta soltanto un centinaio di lavori su questo principio che, oggi, ha invece al suo attivo oltre 9.000 ricerche pubblicate, dirette ad appro- fondirne, in vitro e in vivo, le potenziali attività antinfiammatorie, antiossidanti, ipocoleste- rolemizzanti, antidiabetiche, antidegenerative. ra che ne altererebbero gli effetti fun- Possibili meccanismi di efficacia zionali. La curcumina, per la sua natura poli- La FDA statunitense classifica la curcu- fenolica, è in grado di regolare l’azio- mina tra le sostanze “generalmente rico- ne delle principali molecole coinvolte nosciute come sicure” per l’uomo (GRAS, nell’infiammazione e nelle patologie Generally Recognized as Safe). Studi di su base infiammatoria: citochine, en- fase I su volontari sani hanno infatti rile- zimi, recettori, fattori di trascrizione vato l’assenza di effetti collaterali per livel- e di crescita, modulatori dei processi li di assunzione fino a ben 12 g al giorno. apoptotici. Nel 2014 EFSA (European Food Safety La sua peculiare struttura sarebbe la Authority) ha comunque stabilito che chiave della sua efficacia antiradicali- l’assunzione quotidiana accettabile (ADI: ca, evidenziata dal miglioramento dei Acceptable Daily Intake; la dose che può marker di stress ossidativo e dall’au- essere assunta ogni giorno per tutta la mento nel siero dell’attività degli en- vita senza effetti collaterali di rilievo) del- zimi superossidodismutasi (SOD) e la curcumina è pari a 3 mg/kg, vale a dire catalasi, nonchè dalla concentrazione 210 mg al giorno per un adulto di 70 kg. della glutatione perossidasi (GSH). Tuttavia, l’uso di integratori a base di cur- cuma in persone con pregressi problemi La natura lipofilica, infine, avvicina a carico del fegato va valutato con cau- l’attività antiossidante della curcu- tela, e discusso con il medico curante, mina a quella della vitamina E. Ed anche alla luce di alcuni casi di tossicità è sempre la sua natura lipofilica che epatica da curcumina identificati recen- permette alla curcumina di superare la temente nel nostro Paese. barriera ematoencefalica, come dimo- ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 5
strato in alcuni modelli animali, pro- bimento gastrointestinale dei curcu- muovendo un’azione neuroprotettiva. minoidi selezionando i macronutrien- ti con cui consumare la curcumina. Il Il problema della bassa consumo con uova e oli vegetali, o al- biodisponibilità tri alimenti ricchi di lecitina (un emul- sionante naturale) è in grado di svol- L’ostacolo fondamentale all’attività in gere efficacemente questo effetto, vivo di questo polifenolo è la sua scar- aumentandone la biodisponibilità. Si sa biodisponibilità, dovuta al basso sa anche che incorporare i curcumi- o bassissimo assorbimento dopo as- noidi in polvere nel latticello (300 mg sunzione orale (caratteristica del resto di curcuminoidi in 100 g di latticello, comune a tutte le molecole di questa pari allo 0,3%), prima di ottenere uno classe). yogurt, aumenta fino a 15 volte la bio- accessibilità dei polifenoli, vale a dire La curcumina viene metabolizzata a la quantità rilasciata dalla matrice ali- livello intestinale dal microbiota (so- mentare durante la digestione. prattutto da ceppi di Escherichia coli e di Blautia spp.) con produzione di La ricerca ha inoltre proposto strate- derivati dotati, come già accennato gie specifiche ed efficaci per supe- in apertura, di attività biologica, ma rare gli ostacoli posti dallo scarso l’assorbimento complessivo è scarso e assorbimento e dalla rapida elimi- prevale l’eliminazione diretta del pro- nazione della curcumina, puntando dotto con le feci. sulla somministrazione orale di for- Il metabolismo a livello epatico della mulazioni solide o liquide in grado di limitata quota assorbita, molto attivo, aumentarne la solubilità, prolungarne produce acido ferulico e diidroferulico, la permanenza plasmatica, migliorar- eliminati con la bile. ne il profilo cinetico e la captazione da parte delle cellule. È tuttavia possibile migliorare l’assor- Tra le prime formulazioni utilizzate a Tossicità epatica da curcuma Nel 2019, in Italia, è stato identificato studiato un piccolo numero di casi (circa una tren- tina) di tossicità epatica attribuibile ad integratori a base di curcuma. Il meccanismo del danno non è stato chiaramente definito, ma sembra avere a che fare con una specifica sensibilità di alcuni individui. Modesti aumenti delle transaminasi sono stati tuttavia os- servati circa nel 5% delle persone che hanno assunto integratori a base di curcuma per periodi prolungati (oltre un mese), specie se la curcuma era combinata con principi che ne aumentassero la biodisponibilità o era assunta assieme ad altri farmaci. L’osservazio- ne ha indotto il Ministero della Salute a prescrivere che gli integratori a base di curcuma debbano riportare in etichetta l’indicazione “In caso di alterazioni della funzione epatica, biliare o di calcolosi delle vie biliari, l’uso del prodotto è sconsigliato. Se si stanno assu- mendo farmaci, è opportuno sentire il parere del medico”. 6 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
questo scopo c’è quella con la piperi- anche dalle dimostrazioni fornite dai na, l’alcaloide naturale del pepe nero trial clinici, che confermano l’impor- (Piper nigrum), che aumenta signi- tanza delle azioni antinfiammatorie e ficativamente l’assorbimento della antiossidanti della curcumina. • curcumina a livello gastrointestinale. Altri sistemi prevedono l’inserimento Diabete di tipo 2. Secondo una re- della curcumina in micelle e liposo- cente metanalisi delle ricerche con- mi, la formazione di complessi con dotte sull’efficacia dei curcuminoi- fosfolipidi, la creazione di microe- di nel dismetabolismo glucidico, mulsioni e nanoemulsioni, l’incapsu- la curcumina, somministrata con lazione con oli essenziali di turmerico un veicolo lipidico o combinata (turmerone). con la piperina, esercita una certa azione antidiabetica attraverso la Per alcune formulazioni sono dispo- modulazione della glicemia (con nibili anche studi di farmacocinetica riduzione dei livelli di emoglobina che documentano risultati favorevoli. glicata - HbA1c e HOMA index). Il È il caso, per esempio, dell’associazio- miglioramento del profilo lipidico ne con lecitina che, in volontari sani, (riduzione di colesterolemia tota- si è dimostrata efficace nell’incre- le, LDL e VLDL e di trigliceridemia) mentare in modo dose dipendente la contribuisce a valorizzare, in termi- concentrazione plasmatica di curcu- ni di prevenzione cardiovascolare, minoidi, raggiunta tra l’altro in metà l’effetto antidiabetico. tempo rispetto alla formulazione di controllo. • Rischio cardiovascolare. I risultati emersi negli studi sulla modulazio- È opportuno comunque ricordare che ne del metabolismo glucidico e li- i casi di danno epatico associato all’u- pidico sono alla base del contributo so di curcuma, prima ricordati, sono che l’assunzione di curcumina for- stati osservati in buona parte in per- nisce al controllo del rischio cardio- sone che assumevano integratori nei vascolare, emerso anche in sogget- quali erano presenti principi finaliz- ti già coronaropatici. zati all’aumento della biodisponibilità della curcumina stessa. La sicurezza di queste associazioni va quindi ulte- • Invecchiamento. Le proprietà an- tinfiammatorie e antiossidanti della curcumina hanno suscitato l’inte- riormente studiata e documentata. resse dei ricercatori che studiano le Curcumina e salute molte sfaccettature dell’invecchia- mento, a partire dalla senescenza I potenziali effetti favorevole sulla sa- cellulare. Una review in pubblicazio- lute dei curcuminoidi non possono ne questo febbraio su Biomedicine quindi prescindere dall’efficienza del- & Pharmacotherapy puntualizza le la via di somministrazione, che deve varie direzioni in cui si vanno indi- ottimizzarne la biodisponibilità, ma rizzando gli studi che utilizzano più ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 7
Curcumina e depressione Da una metanalisi di dieci studi in cui la curcumina (in formulazioni combinate con oli volatili o piperina) è stata somministrata a pazienti affetti da depressione maggio- re e a soggetti che presentavano invece soltanto blandi sintomi depressivi è emerso che i risultati erano più significativi (in termini di miglioramento del tono dell’umore) nei pazienti con depressione maggiore (che peraltro in genere necessitano di specifici trattamenti farmacologici). Restano tuttavia molte incertezze da chiarire in studi di più ampia portata e meglio standardizzati nei metodi. modelli di invecchiamento di organi e apparati e più vie sperimentali per • Patologie dermatologiche. L’impie- go della curcumina in dermatologia studiare le possibili applicazioni del- è ben consolidato. Creme e saponi la curcumina anche nel cosiddetto proposti dalla medicina ayurvedi- inflammaging (invecchiamento so- ca sono da millenni utilizzate an- stenuto dall’infiammazione cronica che come coadiuvanti in patologie di bassa intensità), e nelle sue ma- complesse come psoriasi e sclero- nifestazioni più complesse, come il dermia, perché riducono in modo declino cognitivo (fisiologico e pa- significativo le manifestazioni in- tologico). fiammatorie più evidenti. • Gonartrosi. È stata da poco pubbli- cata anche la metanalisi di 16 studi • Malattie infiammatorie croniche intestinali. Il morbo di Crohn e la randomizzati e controllati sul con- colite ulcerosa sono caratterizzate fronto tra l’assunzione di curcumi- da una massiccia reazione infiam- na, formulata con polisaccaridi, o matoria cronica, che verrebbe con- liposomi, o piperina e un placebo, trastata dalla somministrazione di oppure antinfiammatori non steroi- curcumina, riducendo in questo dei (FANS) di uso corrente. La cur- modo la virulenza dello stato flogi- cumina ha dimostrato di ridurre stico cronico. L’efficacia risulta as- in modo soddisfacente il dolore sociata all’assunzione di curcumina (-18%) e di migliorare fino al 25% per un periodo di tempo prolungato la funzionalità dell’articolazione (almeno tre settimane); la curcumi- nei trial di confronto con placebo, na stessa migliora l’esito della som- con una bassa incidenza di effetti ministrazione contemporanea dei collaterali. L’azione antinfiammato- farmaci specifici per queste condi- ria della curcumina, probabilmente zioni morbose. • alla base della sua azione sulla go- nartrosi, è stata evidenziata anche Azione antitumorale. Secondo i ri- nelle patologie allergiche a livello sultati di studi sperimentali, la cur- respiratorio, come l’asma. cumina ha buone potenzialità di 8 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
contrastare più fasi dello sviluppo ricercatori, che devono essere valu- oncologico, dalla trasformazione ne- tate in studi ampi, randomizzati, su oplastica delle cellule alla loro proli- gruppi di popolazione non omoge- ferazione e diffusione. Si tratta però nei e utilizzando formulazioni stan- di evidenze definite preliminari dai dardizzate. Conclusioni • Dalla polvere del rizoma di Curcuma longa si estraggono i curcuminoidi, mi- scela di polifenoli in cui prevale (77%) la curcumina, seguita da dimetossicurcu- • mina e da un 3% di bis-dimetossicurcumina. Tutti i curcuminoidi sono dotati di attività biologica; il più noto è la curcumina, utilizzata da millenni nelle medicine tradizionali dell’Asia e del Subcontinente • indiano per trattare una varietà di disturbi e patologie. Per la sua struttura polifenolica la curcumina ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che spiegano la versatilità d’azione attribuita alla sostanza nel cor- • so dei secoli. Il maggiore ostacolo all’efficacia della curcumina in vivo è la sua scarsa biodispo- nibilità, dovuta all’insufficiente assorbimento intestinale, al rapido metabolismo • epatico ed alla significativa eliminazione con la bile e con le feci. Più di una formulazione alternativa è stata messa in campo per superare l’o- stacolo della ridotta biodisponibilità, contribuendo a migliorare l’efficienza della • curcumina negli studi clinici. Finora, le dimostrazioni più solide dell’efficacia della curcumina sono associate al • controllo delle alterazioni a carico del metabolismo glucidico e di quello lipidico. Nella gonartrosi, il dolore e l’impotenza funzionale migliorano in modo significa- • tivo dopo assunzione di curcumina a confronto con. Evidenze promettenti si sono messe in luce anche nelle malattie infiammatorie • croniche intestinali, in patologie dermatologiche e allergiche (compresa l’asma). Ancora preliminari sono infine i risultati degli studi focalizzati sull’azione antitu- • morale. In pazienti con pregressi problemi epatici gli integratori a base di curcumina vanno utilizzati con cautela e sotto controllo medico. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 9
Bibliografia di riferimento Ali T, Shakir F, Morton J. Curcumin and inflammatory Lombardi N, Crescioli G, Maggini V, et al. Acute liver bowel disease: biological mechanisms and clini- injury following turmeric use in Tuscany: an anal- cal implication. Digestion 2012;85:249-55. ysis of the Italian Phytovigilance database and Altobelli E, Angeletti PM, Marziliano C, et al. Poten- systematic review of case reports. Br J Clin Phar- tial Therapeutic effects of curcumin on glycemic macol online ahead of print . and lipid profile in uncomplicated type 2 diabe- Menniti-Ippolito F, Ippoliti I, Pastorelli AA, et al. Tur- tes - a meta-analysis of randomized controlled trial. Nutrients 2021;13:404. meric (Curcuma longa L.) food supplements and hepatotoxicity: an integrated evaluation ap- Anand P, Kunnumakkara AB, Newman RA, et al. Bio- proach. Ann Ist Sup San 2020;56:462-9. availability of curcumin: problems and promises. Mol Pharm 2007;4:807-18. Patil P, Jayaprakasha GK, Chidambara Murthy KN, Dei Cas M, Ghidoni R. Dietary curcumin: correlation et al. Bioactive compounds: historical perspec- between bioavailability and health potential. tives, opportunities, and challenges. J Agric Food Nutrients 2019;11:2147. Chem 2009;57:8142-60. Deogade S, Ghate S. Curcumın: therapeutıc applıcatıons Prasad S, Gupta S, Tyagi A, et al. Curcumin, a compo- in systemıc and oral health. Int J Biol Pharm Res nent of golden spice: from bedside to bench and 2015;6:281-90. back. Biotechnol Adv 2014;32:1053-64. Devassy J, Nwachukwu, I, Jones P. Curcumin and Wang Z, Singh A, Jones G, et al. Efficacy and safety cancer: barriers to obtaining a health claim. Nutr of turmeric extracts for the treatment of knee os- Rev 2015;73:155-65. teoarthritis: a systematic review and meta-anal- Feng T, Wei Y, Lee RJ, et al. Liposomal curcumin and ysis of randomised controlled trials. Curr Rheu- its application in cancer. Int J Nanomedicine matol Rep 2021;23:11. 2017;12:6027-44. Wang Z, Zhang Q, Huang H, Liu Z. The efficacy and Gupta SC, Sung B, Kim JH, et al. Multitargeting by turmeric, the golden spice: from kitchen to clinic. acceptability of curcumin for the treatment of Mol Nutr Food Res 2013;57:1510-28. depression or depressive symptoms: a system- atic review and meta-analysis. J Affect Disord Hewlings SJ, Kalman DS. Curcumin: a review of its effects on human health. Foods 2017;6:92. 2020;282:242-51. Kocaadam B, Şanlier N. Curcumin, an active com- Zia A, Farkhondeh T, Pourbagher-Shahri AM, et al. ponent of turmeric (Curcuma longa), and The role of curcumin in aging and senescence: its effects on health. Crit Rev Food Sci Nutr Molecular mechanisms. Biomed Pharmacother 2017;57:2889-95. 2021;134:111119. 10 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
L’INTERVISTA ALL’ESPERTO a cura della Redazione di AP&B Succhi di frutta 100% e salute cardiovascolare: i risultati di una metanalisi italiana Risponde Lanfranco D’Elia, Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Università di Na- poli Federico II I l consumo di succhi di frutta, anche tà di Napoli Federico II e Coordinatore se 100%, è stato oggetto di valuta- SIIA - Società Italiana dell’Ipertensione zioni molto variabili, e spesso negati- Arteriosa per la Regione Campania. ve, nella letteratura recente. Allo stesso modo il ruolo nutrizionale attribuito ai Domanda: Per quale scopo è stato prodotti appartenenti a questa catego- disegnato il vostro studio e su quale ria varia nelle diver- tipo di analisi è se linee guida: in stato condotto? alcuni casi i succhi Risposta: Tutto di frutta 100% ven- Il consumo moderato nasce dall’esigen- gono considerati (un bicchiere al giorno) za di fare mag- come equivalenti è privo di rischio giore chiarezza alla frutta fresca, per cuore e vasi riguardo alla re- mentre in altri pre- lazione tra con- vale la considera- sumo specifico zione dell’apporto di succhi di frutta di zuccheri semplici derivante dal con- 100% e malattie cardiovascolari: in molti sumo di queste bevande. Nuove infor- ambiti infatti la dizione ‘succo di frutta’ mazioni sulla relazione tra livelli di con- viene utilizzata genericamente per tutte sumo di succhi di frutta 100% e salute le bevande alla frutta, confondendo così cardiovascolare emergono dal lavoro gli effetti del succo prodotto con sola pubblicato su European Journal of Nu- frutta (appunto, 100%) con quelli di be- trition dal gruppo di lavoro della Società vande che contengono una bassa per- Italiana di Nutrizione Umana. centuale di frutta e zuccheri aggiunti. Sebbene il ruolo della frutta in una die- Ne parliamo con Lanfranco D’Elia, primo ta sana ed equilibrata sia sostenuto e autore dello studio, del Dipartimento di promosso da società scientifiche ed Medicina Clinica e Chirurgia, Universi- autorità competenti, quello dei deriva- ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 11
ti della frutta, in particolare dei succhi diovascolare, ma che anzi un consumo di frutta 100%, è tutt’ora oggetto di di- basso-moderato (fino a circa 200 ml al battito. Da un lato, numerose evidenze giorno) è associato ad un apparente be- sperimentali sono a favore di un effet- neficio nei confronti del sistema cardio- to benefico del succo di frutta 100% nei circolatorio e, in particolare, a un ridotto confronti dell’apparato cardiovascola- rischio di ictus cerebrale. re; dall’altro le linee guida internazio- nali non convergono sulle raccoman- D.: Quali sono invece le osservazioni dazioni riguardo i livelli di consumo di principali emerse in merito all’asso- succhi di frutta 100%. In particolare, ciazione con i fattori di rischio car- nei Paesi anglosassoni l’utilizzo di suc- diovascolare? chi di frutta 100% è previsto in parziale R.: La valutazione degli effetti sui princi- sostituzione della frutta fresca per non pali fattori di rischio cardiovascolare ha più della metà della quota raccoman- confermato i risultati trovati per il rischio data, mentre per esempio in Italia e di eventi cardiovascolari. Infatti, da que- in Olanda le linee guida non contem- sta analisi è emerso che il consumo di plano la sostituzione della porzione di succo di frutta 100% esercita un effetto frutta fresca con succo di frutta, ma benefico sulla pressione arteriosa, ridu- considerano il consumo di quest’ulti- cendone i valori e migliorando l’elastici- mo “voluttuario”. tà della parete arteriosa. Altro dato importante è quello riguar- In questo contesto, un Gruppo di lavo- dante il peso corporeo che, contraria- ro ad hoc della SINU (Società Italiana mente a quanto spesso si ritiene, non di Nutrizione Umana) si è impegnato variava significativamente dopo assun- nella stesura di un documento: “Il con- zione regolare di succo di frutta 100%. sumo di succhi 100% frutta nel conte- Allo stesso modo, in base ai risultati della sto di una sana alimentazione”, che ha metanalisi l’assunzione di succo di frutta evidenziato un’alta eterogeneità delle 100% in quantità bassa-moderata, non informazioni reperibili in letteratura. presenta effetti sostanziali sul rischio di Questo ha suggerito l’opportunità di diabete, sul metabolismo glucidico e sul eseguire una metanalisi dei dati di- profilo lipidico. sponibili, da studi sia osservazionali, su campioni della popolazione generale, D.: Siete stati sorpresi dai risultati che di intervento, su piccoli gruppi di della vostra analisi? Come li avete partecipanti, focalizzando l’attenzione motivati? sulla relazione tra consumo di succhi di R.: In considerazione delle evidenze frutta 100% e patologie cardiovascolari. sperimentali ed osservazionali, questo risultato era ipotizzabile. In aggiunta, D.: Quali sono i messaggi principali per la prima volta è stata messa in luce emersi da questa analisi? una relazione non lineare tra assunzio- R.: I risultati del lavoro evidenziano che ne di succo di frutta 100% e rischio car- consumare succhi di frutta 100% non è diovascolare. In particolare, è emersa associato ad un aumentato rischio car- una relazione a “J” che sottolinea un 12 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
particolare effetto “protettivo” del suc- bero giustificare il differente effetto dei co di frutta 100% a livelli di consumo re- nettari al proposito. golare basso-moderato, rispetto al non consumarne affatto o a consumarne D.: I vostri dati consentono di for- quantità elevate. mulare un’indicazione relativa al Questo effetto potrebbe essere ascri- consumo di questi succhi per la po- vibile al fenomeno dell’ormési: ad alti polazione generale? consumi l’effetto, benefico per bassi R.: Sebbene i risultati del lavoro non ab- quantitativi della bevanda, potrebbe biano evidenziato effetti sfavorevoli del essere annullato o ridotto, in quan- consumo di succo di frutta 100% sulla to cotrobilanciato dalle conseguenze salute cardiovascolare neanche a livel- sfavorevoli di un apporto calorico ec- li elevati, al momento non è possibile cessivo. stabilire un livello ottimale di consumo, visto comunque il numero esiguo ed D.: Quali caratteristiche dei succhi eterogeneo di studi a disposizione. di frutta 100% potrebbero spiegare Tuttavia, per quanto riguarda i soggetti la differenza con quanto in genere in sovrappeso o obesi o ad alto rischio osservato per i nettari? di sviluppare diabete, è ragionevole R.: L’effetto favorevole dei succhi di usare particolare cautela in conside- frutta 100%, che per definizione non razione del contenuto significativo di contengono zuccheri aggiunti, può es- zuccheri correlato a quello del frutto sere attribuito fondamentalmente alla da cui i succhi derivano. grande quantità di minerali (in partico- Inoltre, è chiaro che il consumo di suc- lare potassio), vitamine (quali vitamina chi di frutta 100% non sostituisce il A, C, E e acido folico) e composti bio- consumo di acqua o di frutta fresca, attivi (principalmente polifenoli) conte- ma deve essere inserito nel contesto nuti nella bevanda. L’aggiunta di zuc- di una dieta bilanciata quale possibile cheri ed un minor contenuto di frutta alternativa al consumo di altre tipolo- rispetto al succo di frutta 100% potreb- gie di bevande dolci. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 13
LA SCHEDA: i piselli I piselli sono i semi commestibili del Pisum sativum, pianta erbacea appartenente alla fa- miglia delle Fabaceae (o Leguminose). Le prime testimonianze di coltivazione ed utilizzo della pianta e dei suoi semi risalgono a più di 8.000 anni fa. In commercio sono più noti quelli dalla tipica colorazione verde chiaro, ma esistono anche varietà più scure o gialle, coltivate prevalentemente in Canada e in America del nord. Durante il periodo della rac- colta che va dalla primavera all’estate si possono trovare in commercio freschi, mentre nel resto dell’anno si trovano secchi (pisello da granella) o in scatola (pisello da pieno campo). Che cosa contengono I piselli godono di un’ottima reputa- Contenuto medio di energia zione dal punto di vista nutrizionale. e nutrienti in 100 grammi di piselli Apportano carboidrati, sono ricchi in In fibra e presentano una componente Freschi Secchi scatola proteica caratterizzata da una buona Energia (kcal) 64 317 78 digeribilità e da un interessante pro- Acqua (g) 79,4 13 77,9 filo aminoacidico, che comprende Proteine (g) 5,5 21,7 5,3 quantità rilevanti di aminoacidi es- Lipidi (g) 0,6 2 0,6 senziali, come la lisina e la leucina, e Carboidrati (g) 6,5 48,2 11,1 semi essenziali, come l’arginina. Le Fibra (g) 6,3 15,7 7,7 proteine dei piselli sono tuttavia ca- Ferro (mg) 1,7 4,5 1,6 renti in metionina, treonina, triptofa- Calcio (mg) 45 48 42 no e cisteina. Sodio (mg) 1 38 242 Potassio (mg) 193 990 130 I piselli freschi contengono minerali, Fosforo (mg) 97 320 95 soprattutto potassio, fosforo e ferro Tiamina (mg) 0,2 0,58 0,09 a fronte di un bassissimo contenuto Riboflavina (mg) 0,08 0,15 0,07 di sodio, che aumenta notevolmente Niacina (mg) 2,6 2,2 1,2 nella versione in scatola. Tra le vita- Vitamina C (mg) 32 4 1 mine, sono rappresentate maggior- Vitamina A (µg) 64 10 69 mente quelle del gruppo B (tiamina e niacina) e, nel prodotto fresco, la Fonte: Modif. da CREA – Tabelle di composizione degli alimenti. vitamina C. Che cosa bisogna sapere Diversi studi hanno mostrato effetti positivi del consumo di piselli nella risposta glicemica e sul controllo della sazietà (e indirettamente sulla gestione del peso), attribuibili principal- mente all’apporto di fibra e di proteine. Grazie alle caratteristiche complessivamente favo- revoli, unite a una modesta o nulla allergenicità, le proteine dei piselli trovano largo impie- go nell’industria alimentare come ingrediente base e costituiscono una valida alternativa alle proteine di origine animale. Come per tutti i legumi, la porzione standard indicata dai LARN per i piselli è di 150 g per quelli freschi o in scatola e 50 g per quelli secchi. Dai piselli secchi e macinati si ricava una bevanda vegetale simile per caratteristiche nutrizionali a quella prodotta dalla soia con l’importante vantaggio di essere priva di allergeni. Come gli altri legumi anche i piselli associati ai cereali possono fornire tutti gli aminoacidi essenziali: per questo motivo il consumo dei due vegetali in associazione è considerato alternativo al consumo di prodotti di origine animale, consentendo di mantenere lo stesso profilo nutri- zionale per quanto riguarda la quota proteica. 14 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
Puoi anche leggere