CURCUMA: UNA SPEZIA AL CENTRO DELLA RICERCA - ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE

Pagina creata da Davide De Marco
 
CONTINUA A LEGGERE
ALIMENTAZIONE
PREVENZIONE
& BENESSERE

CURCUMA: UNA SPEZIA
AL CENTRO
DELLA RICERCA

                        1
                            anno VIII

www.pacinimedicina.it
1             anno VIII

                                                          IN QUESTO NUMERO:

                                                          3          L’EDITORIALE
                                                                     di Franca Marangoni

Direttore Scientifico                                     4          IL TEMA
Franca Marangoni                                                     a cura di Cecilia Ranza
                                                                     Al vaglio della ricerca proprietà
                                                                     e biodisponibilità
Direttore Responsabile                                               di curcumina e curcuminoidi
Patrizia Alma Pacini

                                                          11         L’INTERVISTA ALL’ESPERTO
© Copyright by
                                                                     a cura della Redazione di AP&B
Nutrition Foundation of Italy                                        Succhi di frutta 100% e salute
                                                                     cardiovascolare: i risultati
                                                                     di una metanalisi italiana
Coordinamento redazionale                                            Risponde Lanfranco D’Elia
Alessandra Della Mura
                                                          14         LA SCHEDA
Redazione                                                            I piselli
NFI - Nutrition Foundation of Italy
Viale Tunisia 38 - 20124 Milano
Tel. 02 76006271 - 02 83417795
Fax 02 76003514
info@nutrition-foundation.it

Grafica
Pacini Editore Srl
Via Gherardesca 1 • 56121 Pisa
Tel. 050 313011 • Fax 050 3130300
info@pacinieditore.it • www.pacinimedicina.it

ISSN 2531-3908 (online)

Edizione digitale gennaio 2021
Periodico mensile – Testata iscritta presso il Registro                   OPEN ACCESS
pubblico degli Operatori della Comunicazione              La rivista è open access e divulgata sulla base della licenza CC-BY-NC-ND (Creative
                                                          Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale). Il
(Pacini Editore Srl, iscrizione n. 6269 del 29/08/2001)   fascicolo può essere usato indicando la menzione di paternità adeguata e la licenza; solo
                                                          a scopi non commerciali; solo in originale. Per ulteriori informazioni: https://creativecom-
                                                          mons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it
L’EDITORIALE

C
        on un numero di pubblicazioni          valutazione bilanciata e personalizzata
        scientifiche in costante crescita      (ormai un termine chiave, nelle scienze
        negli ultimi decenni, la curcuma       della salute) dei vantaggi e degli even-
è tra i principi vegetali di maggior inte-     tuali rischi associati all’uso degli integra-
resse per i possibili effetti di salute. An-   tori.
che perché al continuo progresso della
ricerca nel settore corrisponde l’aumen-       L’intervista esamina i risultati di una
to della complessità dei messaggi che          recente metanalisi, pubblicata da un
possono raggiungere il pubblico. Per           gruppo di ricercatori della Società Italia-
esempio, due anni fa, nel nostro Paese         na di Nutrizione Umana, degli studi che
sono stati descritti alcuni casi (circa 30)    hanno valutato gli effetti del consumo
di danno epatico, reversibile, attribuibile    di succhi di frutta al 100% sul rischio car-
al consumo di prodotti a base di curcu-        diovascolare. Gli autori concludono che
ma. Il Ministero della Salute, dopo aver       non solo non emergono svantaggi al
valutato i dati a disposizione, ha deciso      proposito, ma che anzi consumi mode-
di prescrivere l’apposizione di una spe-       rati sono in realtà associati ad un rischio
                                               minore di sviluppare malattie cardiova-
cifica avvertenza sulle confezioni degli
                                               scolari. Un’osservazione non scontata
integratori, volta a sconsigliarne l’uso a
                                               per una categoria di bevande che le re-
soggetti con problemi di natura epati-
                                               centi linee guida collocano tra i prodotti
ca (e a richiedere il parere del medico in
                                               voluttuari, privi di un preciso significato
caso di concomitante assunzione di far-
                                               nutrizionale, nonostante le differenze
maci). Una scelta condivisibile: ma che
                                               con gli altri succhi sul mercato (dal con-
ha un po’ appannato l’immagine degli
                                               tenuto in frutta all’assenza di zuccheri
integratori a base di curcuma. Questo          aggiunti o altri componenti).
caso, come quello di altri integratori, evi-
denzia ancora una volta il ruolo, nell’uso     Buona lettura!
di questi prodotti, del supporto del pro-
fessionista della salute (medico, farma-                               Franca Marangoni
cista o altri), in grado di effettuare una                         Direttore Scientifico AP&B

                                                 ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE   | 3
IL TEMA

Al vaglio della ricerca proprietà
e biodisponibilità
di curcuma e curcuminoidi
a cura di Cecilia Ranza

G
        razie alla collaborazione tra mon-      e dal subcontinente indiano, aree in cui è
        do accademico e filiera produtti-       utilizzata da almeno 2.500 anni, anche se
        va, la ricerca nutrizionale è oggi in   la collaborazione accademica con l’Occi-
grado non solo di riconoscere i composti        dente è sempre più diffusa e l’interesse
bioattivi che rendono un alimento utile         verso la curcumina è ormai condiviso da
al mantenimento di benessere e salute,          moltissimi centri di ricerca nel mondo.
caratterizzandone in modo preciso la
biodisponibilità, l’interazione con organi    Il rizoma di Curcuma longa (erba peren-
e sistemi, l’eventuale tossicità e/o intera-  ne della famiglia delle Zingiberaceae),
zioni con farmaci: ma anche di studiarne      seccato e ridotto in polvere, contiene cur-
le migliori modalità di utilizzazione, pre-   cuminoidi (almeno il 2% e fino al 5%, se-
vedendo la possibile realizzazione di in-     condo i terreni e i metodi di coltivazione),
tegratori o alimenti funzionali.              dotati di interessanti attività biologiche:
                                              a prevalere è proprio la curcumina che
Si inquadra in que-                                                 rappresenta il 77%
sto filone la ricer-                                                del totale, seguita
ca sulla curcumina,                 Dati promettenti                da dimetossicurcu-
che rappresenta il                                                  mina (DMC, 17%) e
                               dalle più recenti ricerche.
polifenolo     lipofilo                                             da    bis-dimetossi-
prevalente nei cur-            Rimane un aspetto critico
                                                                    curcumina (3%).
cuminoidi estratti                    la biodisponibilità
dal rizoma di Curcu-                                               Dal punto di vista
ma longa: rimedio                                                  chimico-fisico, la
tradizionale tra i più utilizzati della medici- curcumina non è solubile in acqua a
na orientale (a iniziare da Cina e India), ma pH neutro o acido (≤ 7), mentre è so-
anche in cucina (è la base di tutti i curry), lubile in etanolo, acetone e metanolo.
ottimo colorante, ingrediente cosmetico.         È stabile anche ad alte temperatu-
                                                re (fino a 250°C), ma è invece molto
Cenni generali                                  sensibile alla radiazione UV: va perciò
Non è un caso che la maggior parte degli        protetta dalla luce per evitare che vada
studi sulla curcumina provenga dall’Asia        incontro a modificazioni della struttu-

4 |   ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
Dalle origini ai giorni nostri
  La polvere di curcuma è un rimedio millenario, tra i più utilizzati dalla medicina tradizionale
  di larga parte dell’Asia e dalla medicina ayurvedica.
  Le proprietà antinfiammatorie della polvere di curcuma erano sfruttate per preparati a im-
  piastro da applicare su ferite, ustioni e irritazioni di varia natura, anche allergica, così come
  per l’acne e per la psoriasi. L’assunzione orale, invece, era comunemente impiegata per con-
  trastare disturbi gastrointestinali (dispepsia, flatulenza, coliti, alterazioni della funzionalità
  epatobiliare), ma anche la dismenorrea e, infine, come rimedio contro gli stati depressivi.
  La curcumina venne isolata per la prima volta nel 1815 da due ricercatori tedeschi, Vogel
  e Pelletier. Più di un secolo dopo, nel 1937, Lancet pubblica un trial clinico che ne mette in
  luce l’attività antibatterica, mentre su Nature, nel 1949, esce il primo lavoro che caratterizza
  l’efficacia della curcumina contro una più ampia varietà di patogeni, tra cui Staphylococcus
  Aureus e Salmonella paratyphi, ma anche Mycobacterium tuberculosis e diversi tricofiti.
  Fino al 1990, però, la letteratura scientifica conta soltanto un centinaio di lavori su questo
  principio che, oggi, ha invece al suo attivo oltre 9.000 ricerche pubblicate, dirette ad appro-
  fondirne, in vitro e in vivo, le potenziali attività antinfiammatorie, antiossidanti, ipocoleste-
  rolemizzanti, antidiabetiche, antidegenerative.

ra che ne altererebbero gli effetti fun-            Possibili meccanismi di efficacia
zionali.
                                                    La curcumina, per la sua natura poli-
La FDA statunitense classifica la curcu-
                                                    fenolica, è in grado di regolare l’azio-
mina tra le sostanze “generalmente rico-
                                                    ne delle principali molecole coinvolte
nosciute come sicure” per l’uomo (GRAS,
                                                    nell’infiammazione e nelle patologie
Generally Recognized as Safe). Studi di
                                                    su base infiammatoria: citochine, en-
fase I su volontari sani hanno infatti rile-
                                                    zimi, recettori, fattori di trascrizione
vato l’assenza di effetti collaterali per livel-
                                                    e di crescita, modulatori dei processi
li di assunzione fino a ben 12 g al giorno.
                                                    apoptotici.
Nel 2014 EFSA (European Food Safety                 La sua peculiare struttura sarebbe la
Authority) ha comunque stabilito che                chiave della sua efficacia antiradicali-
l’assunzione quotidiana accettabile (ADI:           ca, evidenziata dal miglioramento dei
Acceptable Daily Intake; la dose che può            marker di stress ossidativo e dall’au-
essere assunta ogni giorno per tutta la             mento nel siero dell’attività degli en-
vita senza effetti collaterali di rilievo) del-     zimi superossidodismutasi (SOD) e
la curcumina è pari a 3 mg/kg, vale a dire          catalasi, nonchè dalla concentrazione
210 mg al giorno per un adulto di 70 kg.            della glutatione perossidasi (GSH).
Tuttavia, l’uso di integratori a base di cur-
cuma in persone con pregressi problemi              La natura lipofilica, infine, avvicina
a carico del fegato va valutato con cau-            l’attività antiossidante della curcu-
tela, e discusso con il medico curante,             mina a quella della vitamina E. Ed
anche alla luce di alcuni casi di tossicità         è sempre la sua natura lipofilica che
epatica da curcumina identificati recen-            permette alla curcumina di superare la
temente nel nostro Paese.                           barriera ematoencefalica, come dimo-

                                                       ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE       | 5
strato in alcuni modelli animali, pro-            bimento gastrointestinale dei curcu-
muovendo un’azione neuroprotettiva.               minoidi selezionando i macronutrien-
                                                  ti con cui consumare la curcumina. Il
Il problema della bassa                           consumo con uova e oli vegetali, o al-
biodisponibilità                                  tri alimenti ricchi di lecitina (un emul-
                                                  sionante naturale) è in grado di svol-
L’ostacolo fondamentale all’attività in           gere efficacemente questo effetto,
vivo di questo polifenolo è la sua scar-          aumentandone la biodisponibilità. Si
sa biodisponibilità, dovuta al basso              sa anche che incorporare i curcumi-
o bassissimo assorbimento dopo as-                noidi in polvere nel latticello (300 mg
sunzione orale (caratteristica del resto          di curcuminoidi in 100 g di latticello,
comune a tutte le molecole di questa              pari allo 0,3%), prima di ottenere uno
classe).                                          yogurt, aumenta fino a 15 volte la bio-
                                                  accessibilità dei polifenoli, vale a dire
La curcumina viene metabolizzata a                la quantità rilasciata dalla matrice ali-
livello intestinale dal microbiota (so-           mentare durante la digestione.
prattutto da ceppi di Escherichia coli
e di Blautia spp.) con produzione di              La ricerca ha inoltre proposto strate-
derivati dotati, come già accennato               gie specifiche ed efficaci per supe-
in apertura, di attività biologica, ma            rare gli ostacoli posti dallo scarso
l’assorbimento complessivo è scarso e             assorbimento e dalla rapida elimi-
prevale l’eliminazione diretta del pro-           nazione della curcumina, puntando
dotto con le feci.                                sulla somministrazione orale di for-
Il metabolismo a livello epatico della            mulazioni solide o liquide in grado di
limitata quota assorbita, molto attivo,           aumentarne la solubilità, prolungarne
produce acido ferulico e diidroferulico,          la permanenza plasmatica, migliorar-
eliminati con la bile.                            ne il profilo cinetico e la captazione da
                                                  parte delle cellule.
È tuttavia possibile migliorare l’assor-          Tra le prime formulazioni utilizzate a

  Tossicità epatica da curcuma
  Nel 2019, in Italia, è stato identificato studiato un piccolo numero di casi (circa una tren-
  tina) di tossicità epatica attribuibile ad integratori a base di curcuma. Il meccanismo del
  danno non è stato chiaramente definito, ma sembra avere a che fare con una specifica
  sensibilità di alcuni individui. Modesti aumenti delle transaminasi sono stati tuttavia os-
  servati circa nel 5% delle persone che hanno assunto integratori a base di curcuma per
  periodi prolungati (oltre un mese), specie se la curcuma era combinata con principi che
  ne aumentassero la biodisponibilità o era assunta assieme ad altri farmaci. L’osservazio-
  ne ha indotto il Ministero della Salute a prescrivere che gli integratori a base di curcuma
  debbano riportare in etichetta l’indicazione “In caso di alterazioni della funzione epatica,
  biliare o di calcolosi delle vie biliari, l’uso del prodotto è sconsigliato. Se si stanno assu-
  mendo farmaci, è opportuno sentire il parere del medico”.

6 |   ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
questo scopo c’è quella con la piperi-      anche dalle dimostrazioni fornite dai
na, l’alcaloide naturale del pepe nero      trial clinici, che confermano l’impor-
(Piper nigrum), che aumenta signi-          tanza delle azioni antinfiammatorie e
ficativamente l’assorbimento della          antiossidanti della curcumina.

                                            •
curcumina a livello gastrointestinale.
Altri sistemi prevedono l’inserimento           Diabete di tipo 2. Secondo una re-
della curcumina in micelle e liposo-            cente metanalisi delle ricerche con-
mi, la formazione di complessi con              dotte sull’efficacia dei curcuminoi-
fosfolipidi, la creazione di microe-            di nel dismetabolismo glucidico,
mulsioni e nanoemulsioni, l’incapsu-            la curcumina, somministrata con
lazione con oli essenziali di turmerico         un veicolo lipidico o combinata
(turmerone).                                    con la piperina, esercita una certa
                                                azione antidiabetica attraverso la
Per alcune formulazioni sono dispo-             modulazione della glicemia (con
nibili anche studi di farmacocinetica           riduzione dei livelli di emoglobina
che documentano risultati favorevoli.           glicata - HbA1c e HOMA index). Il
È il caso, per esempio, dell’associazio-        miglioramento del profilo lipidico
ne con lecitina che, in volontari sani,         (riduzione di colesterolemia tota-
si è dimostrata efficace nell’incre-            le, LDL e VLDL e di trigliceridemia)
mentare in modo dose dipendente la              contribuisce a valorizzare, in termi-
concentrazione plasmatica di curcu-             ni di prevenzione cardiovascolare,
minoidi, raggiunta tra l’altro in metà          l’effetto antidiabetico.
tempo rispetto alla formulazione di
controllo.                                  •   Rischio cardiovascolare. I risultati
                                                emersi negli studi sulla modulazio-
È opportuno comunque ricordare che              ne del metabolismo glucidico e li-
i casi di danno epatico associato all’u-        pidico sono alla base del contributo
so di curcuma, prima ricordati, sono            che l’assunzione di curcumina for-
stati osservati in buona parte in per-          nisce al controllo del rischio cardio-
sone che assumevano integratori nei             vascolare, emerso anche in sogget-
quali erano presenti principi finaliz-          ti già coronaropatici.
zati all’aumento della biodisponibilità
della curcumina stessa. La sicurezza
di queste associazioni va quindi ulte-
                                            •   Invecchiamento. Le proprietà an-
                                                tinfiammatorie e antiossidanti della
                                                curcumina hanno suscitato l’inte-
riormente studiata e documentata.
                                                resse dei ricercatori che studiano le
Curcumina e salute                              molte sfaccettature dell’invecchia-
                                                mento, a partire dalla senescenza
I potenziali effetti favorevole sulla sa-       cellulare. Una review in pubblicazio-
lute dei curcuminoidi non possono               ne questo febbraio su Biomedicine
quindi prescindere dall’efficienza del-         & Pharmacotherapy puntualizza le
la via di somministrazione, che deve            varie direzioni in cui si vanno indi-
ottimizzarne la biodisponibilità, ma            rizzando gli studi che utilizzano più

                                                ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE   | 7
Curcumina e depressione
    Da una metanalisi di dieci studi in cui la curcumina (in formulazioni combinate con
    oli volatili o piperina) è stata somministrata a pazienti affetti da depressione maggio-
    re e a soggetti che presentavano invece soltanto blandi sintomi depressivi è emerso
    che i risultati erano più significativi (in termini di miglioramento del tono dell’umore)
    nei pazienti con depressione maggiore (che peraltro in genere necessitano di specifici
    trattamenti farmacologici).
    Restano tuttavia molte incertezze da chiarire in studi di più ampia portata e meglio
    standardizzati nei metodi.

    modelli di invecchiamento di organi
    e apparati e più vie sperimentali per
                                                 •   Patologie dermatologiche. L’impie-
                                                     go della curcumina in dermatologia
    studiare le possibili applicazioni del-          è ben consolidato. Creme e saponi
    la curcumina anche nel cosiddetto                proposti dalla medicina ayurvedi-
    inflammaging (invecchiamento so-                 ca sono da millenni utilizzate an-
    stenuto dall’infiammazione cronica               che come coadiuvanti in patologie
    di bassa intensità), e nelle sue ma-             complesse come psoriasi e sclero-
    nifestazioni più complesse, come il              dermia, perché riducono in modo
    declino cognitivo (fisiologico e pa-             significativo le manifestazioni in-
    tologico).                                       fiammatorie più evidenti.

•   Gonartrosi. È stata da poco pubbli-
    cata anche la metanalisi di 16 studi
                                                 •   Malattie infiammatorie croniche
                                                     intestinali. Il morbo di Crohn e la
    randomizzati e controllati sul con-              colite ulcerosa sono caratterizzate
    fronto tra l’assunzione di curcumi-              da una massiccia reazione infiam-
    na, formulata con polisaccaridi, o               matoria cronica, che verrebbe con-
    liposomi, o piperina e un placebo,               trastata dalla somministrazione di
    oppure antinfiammatori non steroi-               curcumina, riducendo in questo
    dei (FANS) di uso corrente. La cur-              modo la virulenza dello stato flogi-
    cumina ha dimostrato di ridurre                  stico cronico. L’efficacia risulta as-
    in modo soddisfacente il dolore                  sociata all’assunzione di curcumina
    (-18%) e di migliorare fino al 25%               per un periodo di tempo prolungato
    la funzionalità dell’articolazione               (almeno tre settimane); la curcumi-
    nei trial di confronto con placebo,              na stessa migliora l’esito della som-
    con una bassa incidenza di effetti               ministrazione contemporanea dei
    collaterali. L’azione antinfiammato-             farmaci specifici per queste condi-
    ria della curcumina, probabilmente               zioni morbose.

                                                 •
    alla base della sua azione sulla go-
    nartrosi, è stata evidenziata anche              Azione antitumorale. Secondo i ri-
    nelle patologie allergiche a livello             sultati di studi sperimentali, la cur-
    respiratorio, come l’asma.                       cumina ha buone potenzialità di

8 |   ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
contrastare più fasi dello sviluppo          ricercatori, che devono essere valu-
    oncologico, dalla trasformazione ne-         tate in studi ampi, randomizzati, su
    oplastica delle cellule alla loro proli-     gruppi di popolazione non omoge-
    ferazione e diffusione. Si tratta però       nei e utilizzando formulazioni stan-
    di evidenze definite preliminari dai         dardizzate.

Conclusioni

•   Dalla polvere del rizoma di Curcuma longa si estraggono i curcuminoidi, mi-
    scela di polifenoli in cui prevale (77%) la curcumina, seguita da dimetossicurcu-

•
    mina e da un 3% di bis-dimetossicurcumina.
    Tutti i curcuminoidi sono dotati di attività biologica; il più noto è la curcumina,
    utilizzata da millenni nelle medicine tradizionali dell’Asia e del Subcontinente

•
    indiano per trattare una varietà di disturbi e patologie.
    Per la sua struttura polifenolica la curcumina ha proprietà antinfiammatorie e
    antiossidanti, che spiegano la versatilità d’azione attribuita alla sostanza nel cor-

•
    so dei secoli.
    Il maggiore ostacolo all’efficacia della curcumina in vivo è la sua scarsa biodispo-
    nibilità, dovuta all’insufficiente assorbimento intestinale, al rapido metabolismo

•
    epatico ed alla significativa eliminazione con la bile e con le feci.
    Più di una formulazione alternativa è stata messa in campo per superare l’o-
    stacolo della ridotta biodisponibilità, contribuendo a migliorare l’efficienza della

•
    curcumina negli studi clinici.
    Finora, le dimostrazioni più solide dell’efficacia della curcumina sono associate al

•
    controllo delle alterazioni a carico del metabolismo glucidico e di quello lipidico.
    Nella gonartrosi, il dolore e l’impotenza funzionale migliorano in modo significa-

•
    tivo dopo assunzione di curcumina a confronto con.
    Evidenze promettenti si sono messe in luce anche nelle malattie infiammatorie

•
    croniche intestinali, in patologie dermatologiche e allergiche (compresa l’asma).
    Ancora preliminari sono infine i risultati degli studi focalizzati sull’azione antitu-

•
    morale.
    In pazienti con pregressi problemi epatici gli integratori a base di curcumina
    vanno utilizzati con cautela e sotto controllo medico.

                                                 ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE   | 9
Bibliografia di riferimento

Ali T, Shakir F, Morton J. Curcumin and inflammatory     Lombardi N, Crescioli G, Maggini V, et al. Acute liver
    bowel disease: biological mechanisms and clini-        injury following turmeric use in Tuscany: an anal-
    cal implication. Digestion 2012;85:249-55.             ysis of the Italian Phytovigilance database and
Altobelli E, Angeletti PM, Marziliano C, et al. Poten-     systematic review of case reports. Br J Clin Phar-
   tial Therapeutic effects of curcumin on glycemic        macol online ahead of print .
   and lipid profile in uncomplicated type 2 diabe-
                                                         Menniti-Ippolito F, Ippoliti I, Pastorelli AA, et al. Tur-
   tes - a meta-analysis of randomized controlled
   trial. Nutrients 2021;13:404.                           meric (Curcuma longa L.) food supplements and
                                                           hepatotoxicity: an integrated evaluation ap-
Anand P, Kunnumakkara AB, Newman RA, et al. Bio-
                                                           proach. Ann Ist Sup San 2020;56:462-9.
  availability of curcumin: problems and promises.
  Mol Pharm 2007;4:807-18.                               Patil P, Jayaprakasha GK, Chidambara Murthy KN,
Dei Cas M, Ghidoni R. Dietary curcumin: correlation         et al. Bioactive compounds: historical perspec-
   between bioavailability and health potential.            tives, opportunities, and challenges. J Agric Food
   Nutrients 2019;11:2147.                                  Chem 2009;57:8142-60.
Deogade S, Ghate S. Curcumın: therapeutıc applıcatıons   Prasad S, Gupta S, Tyagi A, et al. Curcumin, a compo-
  in systemıc and oral health. Int J Biol Pharm Res         nent of golden spice: from bedside to bench and
  2015;6:281-90.                                            back. Biotechnol Adv 2014;32:1053-64.
Devassy J, Nwachukwu, I, Jones P. Curcumin and           Wang Z, Singh A, Jones G, et al. Efficacy and safety
  cancer: barriers to obtaining a health claim. Nutr       of turmeric extracts for the treatment of knee os-
  Rev 2015;73:155-65.
                                                           teoarthritis: a systematic review and meta-anal-
Feng T, Wei Y, Lee RJ, et al. Liposomal curcumin and       ysis of randomised controlled trials. Curr Rheu-
   its application in cancer. Int J Nanomedicine
                                                           matol Rep 2021;23:11.
   2017;12:6027-44.
                                                         Wang Z, Zhang Q, Huang H, Liu Z. The efficacy and
Gupta SC, Sung B, Kim JH, et al. Multitargeting by
  turmeric, the golden spice: from kitchen to clinic.      acceptability of curcumin for the treatment of
  Mol Nutr Food Res 2013;57:1510-28.                       depression or depressive symptoms: a system-
                                                           atic review and meta-analysis. J Affect Disord
Hewlings SJ, Kalman DS. Curcumin: a review of its
  effects on human health. Foods 2017;6:92.                2020;282:242-51.

Kocaadam B, Şanlier N. Curcumin, an active com-          Zia A, Farkhondeh T, Pourbagher-Shahri AM, et al.
  ponent of turmeric (Curcuma longa), and                   The role of curcumin in aging and senescence:
  its effects on health. Crit Rev Food Sci Nutr             Molecular mechanisms. Biomed Pharmacother
  2017;57:2889-95.                                          2021;134:111119.

10 |   ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
L’INTERVISTA ALL’ESPERTO

a cura della Redazione di AP&B

Succhi di frutta 100% e salute
cardiovascolare: i risultati
di una metanalisi italiana
Risponde Lanfranco D’Elia, Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Università di Na-
poli Federico II

I
    l consumo di succhi di frutta, anche tà di Napoli Federico II e Coordinatore
    se 100%, è stato oggetto di valuta- SIIA - Società Italiana dell’Ipertensione
    zioni molto variabili, e spesso negati- Arteriosa per la Regione Campania.
ve, nella letteratura recente. Allo stesso
modo il ruolo nutrizionale attribuito ai Domanda: Per quale scopo è stato
prodotti appartenenti a questa catego- disegnato il vostro studio e su quale
ria varia nelle diver-                                                tipo di analisi è
se linee guida: in                                                    stato condotto?
alcuni casi i succhi                                                  Risposta:     Tutto
di frutta 100% ven-               Il consumo moderato                 nasce dall’esigen-
gono considerati                 (un bicchiere al giorno)             za di fare mag-
come equivalenti                      è privo di rischio              giore    chiarezza
alla frutta fresca,                   per cuore e vasi                riguardo alla re-
mentre in altri pre-                                                  lazione tra con-
vale la considera-                                                    sumo     specifico
zione dell’apporto                                                    di succhi di frutta
di zuccheri semplici derivante dal con- 100% e malattie cardiovascolari: in molti
sumo di queste bevande. Nuove infor- ambiti infatti la dizione ‘succo di frutta’
mazioni sulla relazione tra livelli di con- viene utilizzata genericamente per tutte
sumo di succhi di frutta 100% e salute le bevande alla frutta, confondendo così
cardiovascolare emergono dal lavoro gli effetti del succo prodotto con sola
pubblicato su European Journal of Nu- frutta (appunto, 100%) con quelli di be-
trition dal gruppo di lavoro della Società vande che contengono una bassa per-
Italiana di Nutrizione Umana.                  centuale di frutta e zuccheri aggiunti.
                                               Sebbene il ruolo della frutta in una die-
Ne parliamo con Lanfranco D’Elia, primo ta sana ed equilibrata sia sostenuto e
autore dello studio, del Dipartimento di promosso da società scientifiche ed
Medicina Clinica e Chirurgia, Universi- autorità competenti, quello dei deriva-

                                                ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE   | 11
ti della frutta, in particolare dei succhi     diovascolare, ma che anzi un consumo
di frutta 100%, è tutt’ora oggetto di di-      basso-moderato (fino a circa 200 ml al
battito. Da un lato, numerose evidenze         giorno) è associato ad un apparente be-
sperimentali sono a favore di un effet-        neficio nei confronti del sistema cardio-
to benefico del succo di frutta 100% nei       circolatorio e, in particolare, a un ridotto
confronti dell’apparato cardiovascola-         rischio di ictus cerebrale.
re; dall’altro le linee guida internazio-
nali non convergono sulle raccoman-            D.: Quali sono invece le osservazioni
dazioni riguardo i livelli di consumo di       principali emerse in merito all’asso-
succhi di frutta 100%. In particolare,         ciazione con i fattori di rischio car-
nei Paesi anglosassoni l’utilizzo di suc-      diovascolare?
chi di frutta 100% è previsto in parziale      R.: La valutazione degli effetti sui princi-
sostituzione della frutta fresca per non       pali fattori di rischio cardiovascolare ha
più della metà della quota raccoman-           confermato i risultati trovati per il rischio
data, mentre per esempio in Italia e           di eventi cardiovascolari. Infatti, da que-
in Olanda le linee guida non contem-           sta analisi è emerso che il consumo di
plano la sostituzione della porzione di        succo di frutta 100% esercita un effetto
frutta fresca con succo di frutta, ma          benefico sulla pressione arteriosa, ridu-
considerano il consumo di quest’ulti-          cendone i valori e migliorando l’elastici-
mo “voluttuario”.                              tà della parete arteriosa.
                                               Altro dato importante è quello riguar-
In questo contesto, un Gruppo di lavo-         dante il peso corporeo che, contraria-
ro ad hoc della SINU (Società Italiana         mente a quanto spesso si ritiene, non
di Nutrizione Umana) si è impegnato            variava significativamente dopo assun-
nella stesura di un documento: “Il con-        zione regolare di succo di frutta 100%.
sumo di succhi 100% frutta nel conte-          Allo stesso modo, in base ai risultati della
sto di una sana alimentazione”, che ha         metanalisi l’assunzione di succo di frutta
evidenziato un’alta eterogeneità delle         100% in quantità bassa-moderata, non
informazioni reperibili in letteratura.        presenta effetti sostanziali sul rischio di
Questo ha suggerito l’opportunità di           diabete, sul metabolismo glucidico e sul
eseguire una metanalisi dei dati di-           profilo lipidico.
sponibili, da studi sia osservazionali, su
campioni della popolazione generale,           D.: Siete stati sorpresi dai risultati
che di intervento, su piccoli gruppi di        della vostra analisi? Come li avete
partecipanti, focalizzando l’attenzione        motivati?
sulla relazione tra consumo di succhi di       R.: In considerazione delle evidenze
frutta 100% e patologie cardiovascolari.       sperimentali ed osservazionali, questo
                                               risultato era ipotizzabile. In aggiunta,
D.: Quali sono i messaggi principali           per la prima volta è stata messa in luce
emersi da questa analisi?                      una relazione non lineare tra assunzio-
R.: I risultati del lavoro evidenziano che     ne di succo di frutta 100% e rischio car-
consumare succhi di frutta 100% non è          diovascolare. In particolare, è emersa
associato ad un aumentato rischio car-         una relazione a “J” che sottolinea un

12 |   ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
particolare effetto “protettivo” del suc-    bero giustificare il differente effetto dei
co di frutta 100% a livelli di consumo re-   nettari al proposito.
golare basso-moderato, rispetto al non
consumarne affatto o a consumarne            D.: I vostri dati consentono di for-
quantità elevate.                            mulare un’indicazione relativa al
Questo effetto potrebbe essere ascri-        consumo di questi succhi per la po-
vibile al fenomeno dell’ormési: ad alti      polazione generale?
consumi l’effetto, benefico per bassi        R.: Sebbene i risultati del lavoro non ab-
quantitativi della bevanda, potrebbe         biano evidenziato effetti sfavorevoli del
essere annullato o ridotto, in quan-         consumo di succo di frutta 100% sulla
to cotrobilanciato dalle conseguenze         salute cardiovascolare neanche a livel-
sfavorevoli di un apporto calorico ec-       li elevati, al momento non è possibile
cessivo.                                     stabilire un livello ottimale di consumo,
                                             visto comunque il numero esiguo ed
D.: Quali caratteristiche dei succhi         eterogeneo di studi a disposizione.
di frutta 100% potrebbero spiegare           Tuttavia, per quanto riguarda i soggetti
la differenza con quanto in genere           in sovrappeso o obesi o ad alto rischio
osservato per i nettari?                     di sviluppare diabete, è ragionevole
R.: L’effetto favorevole dei succhi di       usare particolare cautela in conside-
frutta 100%, che per definizione non         razione del contenuto significativo di
contengono zuccheri aggiunti, può es-        zuccheri correlato a quello del frutto
sere attribuito fondamentalmente alla        da cui i succhi derivano.
grande quantità di minerali (in partico-     Inoltre, è chiaro che il consumo di suc-
lare potassio), vitamine (quali vitamina     chi di frutta 100% non sostituisce il
A, C, E e acido folico) e composti bio-      consumo di acqua o di frutta fresca,
attivi (principalmente polifenoli) conte-    ma deve essere inserito nel contesto
nuti nella bevanda. L’aggiunta di zuc-       di una dieta bilanciata quale possibile
cheri ed un minor contenuto di frutta        alternativa al consumo di altre tipolo-
rispetto al succo di frutta 100% potreb-     gie di bevande dolci.

                                              ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE   | 13
LA SCHEDA: i piselli

I piselli sono i semi commestibili del Pisum sativum, pianta erbacea appartenente alla fa-
miglia delle Fabaceae (o Leguminose). Le prime testimonianze di coltivazione ed utilizzo
della pianta e dei suoi semi risalgono a più di 8.000 anni fa. In commercio sono più noti
quelli dalla tipica colorazione verde chiaro, ma esistono anche varietà più scure o gialle,
coltivate prevalentemente in Canada e in America del nord. Durante il periodo della rac-
colta che va dalla primavera all’estate si possono trovare in commercio freschi, mentre nel
resto dell’anno si trovano secchi (pisello da granella) o in scatola (pisello da pieno campo).

Che cosa contengono
I piselli godono di un’ottima reputa-                    Contenuto medio di energia
zione dal punto di vista nutrizionale.                e nutrienti in 100 grammi di piselli
Apportano carboidrati, sono ricchi in
                                                                                                   In
fibra e presentano una componente                                      Freschi      Secchi
                                                                                                 scatola
proteica caratterizzata da una buona
                                                Energia (kcal)             64          317           78
digeribilità e da un interessante pro-          Acqua (g)                 79,4          13          77,9
filo aminoacidico, che comprende                Proteine (g)               5,5         21,7         5,3
quantità rilevanti di aminoacidi es-            Lipidi (g)                 0,6          2           0,6
senziali, come la lisina e la leucina, e        Carboidrati (g)            6,5         48,2          11,1
semi essenziali, come l’arginina. Le            Fibra (g)                  6,3         15,7          7,7
proteine dei piselli sono tuttavia ca-          Ferro (mg)                  1,7        4,5           1,6
renti in metionina, treonina, triptofa-         Calcio (mg)                45          48            42
no e cisteina.                                  Sodio (mg)                   1          38          242
                                                Potassio (mg)              193         990          130
I piselli freschi contengono minerali,          Fosforo (mg)               97          320           95
soprattutto potassio, fosforo e ferro
                                                Tiamina (mg)               0,2         0,58         0,09
a fronte di un bassissimo contenuto
                                                Riboflavina (mg)          0,08         0,15         0,07
di sodio, che aumenta notevolmente              Niacina (mg)               2,6          2,2          1,2
nella versione in scatola. Tra le vita-         Vitamina C (mg)            32            4            1
mine, sono rappresentate maggior-               Vitamina A (µg)            64           10           69
mente quelle del gruppo B (tiamina
e niacina) e, nel prodotto fresco, la          Fonte: Modif. da CREA – Tabelle di composizione degli alimenti.

vitamina C.

Che cosa bisogna sapere
Diversi studi hanno mostrato effetti positivi del consumo di piselli nella risposta glicemica
e sul controllo della sazietà (e indirettamente sulla gestione del peso), attribuibili principal-
mente all’apporto di fibra e di proteine. Grazie alle caratteristiche complessivamente favo-
revoli, unite a una modesta o nulla allergenicità, le proteine dei piselli trovano largo impie-
go nell’industria alimentare come ingrediente base e costituiscono una valida alternativa
alle proteine di origine animale. Come per tutti i legumi, la porzione standard indicata dai
LARN per i piselli è di 150 g per quelli freschi o in scatola e 50 g per quelli secchi. Dai piselli
secchi e macinati si ricava una bevanda vegetale simile per caratteristiche nutrizionali a
quella prodotta dalla soia con l’importante vantaggio di essere priva di allergeni. Come gli
altri legumi anche i piselli associati ai cereali possono fornire tutti gli aminoacidi essenziali:
per questo motivo il consumo dei due vegetali in associazione è considerato alternativo al
consumo di prodotti di origine animale, consentendo di mantenere lo stesso profilo nutri-
zionale per quanto riguarda la quota proteica.

14 |   ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
Puoi anche leggere