CURATORE E COPROGETTISTI SUPERSALONE 2021 - Stefano Boeri, Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth e Marco Ferrari ed ...

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CURATORE E COPROGETTISTI SUPERSALONE 2021

     Stefano Boeri, Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu,
      Lukas Wegwerth e Marco Ferrari ed Elisa Pasqual (Studio Folder)

STEFANO BOERI, architetto e urbanista, è Professore Ordinario al Politecnico di Milano ed è
stato visiting professor in diverse università internazionali. A Shanghai dirige alla Tongji
University il Future City Lab: un programma di ricerca post-dottorato che esplora il futuro
delle metropoli contemporanee dal punto di vista della biodiversità e della forestazione
urbana. L'attività di Stefano Boeri spazia dalla produzione di visioni urbane all’interior e
product design, con un costante focus sulle implicazioni geopolitiche e ambientali dei
fenomeni urbani. Direttore delle riviste Domus (2004-2007) e Abitare (2007-2011) e autore
di numerose pubblicazioni – l’ultima, Urbania è appena uscita in libreria – Stefano Boeri ha
svolto il ruolo di curatore in numerose esposizioni internazionali di architettura e design.
Nel 2008-2009, come membro della Consulta di Architettura per Expo 2015, firma con
Jacques Herzog, Ricky Burdett e altri esperti internazionali, il Masterplan di Expo 2015 a
Milano. A Milano come Assessore alla Cultura (dal 2011 al 2013) dà il via alle rassegne
Bookcity e Piano city, rispettivamente dedicate alla letteratura e alla musica, che la città
eredita tra i suoi eventi culturali di portata internazionale.
Sempre a Milano è ideatore e curatore del festival MI/Arch e Direttore Artistico della Milano
Arch Week. Nel 2017 è curatore di SUSAS (Shanghai Urban Space Art Season), il più
importante evento di urbanistica, architettura e arte pubblica promosso dalla Municipalità di
Shanghai. Dal 2018 Stefano Boeri è Presidente di Triennale Milano e dal 2020 presiede il
Comitato Scientifico di Forestami, il progetto che punta alla piantumazione di 3 milioni di
alberi nell’area metropolitana di Milano entro il 2030.
Autore con Boeri Studio nel 2014 del Bosco Verticale di Milano, Stefano Boeri è attualmente
impegnato con i suoi studi professionali di Milano e Shanghai nella progettazione e
costruzione nel mondo di numerosi edifici capaci di integrare l’architettura e la natura vivente.
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GIORGIO DONÀ, architetto, è Co-Fondatore con Stefano Boeri e Direttore di Stefano Boeri
Interiors, uno studio multidisciplinare con sede a Milano, che opera e sviluppa progetti e
ricerche nel campo dell’interior design, dell’exhibition design e del product design. Inizia la
sua carriera nel 2012, quando entra a far parte del team di Stefano Boeri Architetti. Ha
partecipato a diversi concorsi internazionali in cui ha ricevuto premi e menzioni d’onore. Nel
2011 ha ricevuto una menzione speciale in un concorso internazionale per il progetto di
rigenerazione urbana “Venice City Vision” con una giuria speciale e il presidente Bjarke Ingels
(BIG architects). I suoi lavori sono stati pubblicati in diversi libri e riviste internazionali come
Cityvision Mag (Indipendent Architecture Stuff – Numero 4 – 2011) e Interni Magazine (Di-
cembre 2020) e in diversi cataloghi come Fundamentals (Biennale di Venezia – 2014),
Reporting from the front (Biennale di Venezia – 2016), Homo Faber. Crafting a more human
future (Marsilio – 2018), l’ADI Design Index per il progetto Across Chinese Cities – Beijing.
Giorgio Donà sta attualmente lavorando a progetti su diverse scale, campi e geografie: oltre
all’interior design, si occupa di design di mostre ed eventi, product design, ricerca e direzione
artistica.
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ANDREA CAPUTO, architetto e ricercatore, vive a Milano. Combina la sua pratica
professionale con una continua ricerca nel campo dell'architettura e dell'urbanistica,
pubblicando numerosi progetti editoriali e articoli. Nel 2011, Andrea ha aperto il suo studio
di architettura a Milano e anni dopo, nel 2017, a Shanghai. Lo studio lavora a livello
internazionale, sviluppando progetti complessi a molteplici scale, in collaborazione con una
rete qualificata di consulenti specializzati. La sua prima indagine su influenze estetiche e
sociali della cultura urbana è stata pubblicata nel libro All City Writers (Critique Livre, 2009)
ed è presto diventata un'opera di riferimento in questo ambito. Dal 2018 Andrea Caputo
attraverso la rubrica "Studio Visit" per Domus magazine indaga i processi progettuali degli
studi di architettura odierni. Attualmente, lo studio è impegnato per conto della Fondazione
Vastushilpa di Ahmedabab a condurre una vasta indagine sull'architettura di Balkrishna
Doshi, Pritzker Prize 2018. Insieme ad Anniina Koivu, Andrea Caputo è autore del progetto
U-Joints, dedicato alla tematica delle connessioni in ambito di Architettura e Design, e
attualmente in corso di pubblicazione.
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MARIA CRISTINA DIDERO è una curatrice di design indipendente, autrice e consulente, ha
collaborato con riviste come Domus, Vogue Italia, L'Uomo Vogue, Flash Art, Apartamento,
Solar, Flair, L’Officiel, Harper’s Bazaar ed è stata editor-at-large di ICON Design dal 2018 al
2020. Attualmente ricopre il ruolo di Milan editor di Wallpaper magazine. Maria Cristina ha
contribuito a molte pubblicazioni e collaborato con aziende come Vitra, Fritz Hansen, Lexus,
Fendi, Louis Vuitton, Valextra tra le altre. Di base a Milano, lavora a livello internazionale,
curando mostre per istituzioni, fiere ed eventi dedicati al design. Ha lavorato per Vitra Design
Museum per 14 anni mentre alcuni dei suoi progetti recenti includono The System of Objects
(con Andreas Angelidakis) alla Deste Foundation, Atene; Nendo: The Space in Between e
The Conversation Show all'Holon Design Museum, Israele; FUN HOUSE di Snarkitecture al
National Building Museum, Washington D.C.; SuperDesign un progetto sul design radicale
italiano che include una mostra, un libro per Monacelli Press e un film, New York; Vegan
Design - or the Art of Reduction di Erez Nevi e The Fish and The Crowd di Carlo Massoud
per la Milano Design Week. Attualmente sta preparando una personale di Fernando e
Humberto Campana sul tema della migrazione per il museo dallas contemporary, di Dallas,
in Texas, un progetto al MK&G di Amburgo dal titolo Ask Me if I Believe in the Future, e una
personale a Eindhoven per il 2022.
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ANNIINA KOIVU è una scrittrice di design, curatrice, consulente e insegnante, che si divide
tra Milano e Losanna. Lavora in diversi campi, dalla curatela all'art direction, dallo sviluppo
di prodotti a progetti editoriali e di ricerca, che realizza per clienti come Kvadrat, Iittala, Vitra,
Camper e i Fogo Island Workshops e Shorefast Foundation.
Nell'autunno 2021 uscirà U-Joints – A taxonomy of connections, sviluppato insieme ad
Andrea Caputo. La pubblicazione enciclopedica è il risultato di un progetto di ricerca triennale
e di una serie di mostre che guardano alla storia umana attraverso i giunti. U-Joints è stato
esposto durante la settimana del Salone del Mobile.Milano 2018; A taxonomy of nails,
screws, bolts, rivets and nuts è stato esposto a elac/ECAL nel 2019, il capitolo Adhesives
and fusions è aperto al Gewerbemuseum Winterthur fino a gennaio 2022.
La sua ultima ricerca e pubblicazione è Vico Magistretti: Stories of Objects (Triest/Ecal,
2020), il risultato di un'indagine su quel momento poco considerato della vita dei prodotti di
design in cui si ferma la produzione, con un'attenzione particolare alle ragioni che portano a
questa fine dell'oggetto di design. Ha scritto la monografia completa su Ronan ed Erwan
Bouroullec Works (Phaidon, 2011) e ha curato e contribuito a diverse pubblicazioni come
Materialising Colour: Journeys with Giulio Ridolfo (Phaidon, 2020), Atlas of Furniture Design
(Vitra Design Museum, 2019), Industrial Facility (Phaidon, 2018), Arita 2016/ (Phaidon,
2017), The Walking Society (Lars Müller Publishers, 2015) ed Entre Les Vases di Pierre
Charpin (Birkhäuser, 2009), tra gli altri. In qualità di caporedattore di Interwoven (Kvadrat,
2015), una rivista (online) di cultura contemporanea e critica indipendente, Anniina ha
lanciato il primo numero cartaceo in 2020. Tra i suoi altri lavori curatoriali ci sono Tehdas-
Fabrik-Factory (Fiskars Village Art & Design Biennale, 2019), una mostra che esplora la
diversità della produzione del design contemporaneo, e Typologie: the wine bottle and the
cork stopper (Milano, 2019). È stata relatrice, moderatrice e giurata in concorsi ed eventi
internazionali di design.
È responsabile del Master Theory all’ECAL/ University of Art and Design Lausanne.
LUKAS WEGWERTH lavora sull'intersezione di oggetti artigianali e strutture modulari
ingegnerizzate. Tutti i progetti trovano un terreno comune nel territorio dei giunti e delle
connessioni e dei metodi e delle strategie che li accompagnano. Il sistema Three+One è un
progetto in corso che esplora un approccio diretto alle costruzioni modulari, dai mobili alle
strutture su scala architettonica. Fornisce una piattaforma per la costruzione collaborativa,
prestandosi all'uso in molteplici contesti come il design di mostre, la ricerca accademica, gli
spazi pubblici e gli interni privati. Il sistema Three+One è stato applicato in Non-Extractive
Architecture alla V-A-C Foundation, State of the Art of Architecture alla Triennale di Milano,
Biodesign Lab alla HfG Karlsruhe, Atelier LUMA e LUMA Foundation, tra gli altri.
STUDIO FOLDER è un'agenzia interdisciplinare di ricerca e design fondata da Marco Ferrari
ed Elisa Pasqual nel 2012, con sede a Milano. Il lavoro dello studio si estende tra il dominio
culturale e commerciale e percorsi di ricerca autonomi, prendendo forma attraverso una vasta
gamma di risultati: dalla visualizzazione dei dati, sia per gli spazi fisici che digitali, alla
progettazione di mostre, piattaforme web, art direction e grafica per l’editoria e identità visive
per soggetti pubblici e privati.
Tra i progetti recenti, l'allestimento e il catalogo della mostra per Broken Nature, XXII
Esposizione Internazionale della Triennale di Milano a cura di Paola Antonelli; l'identità visiva
e il design del libro per “Oceans in Transformation”, in mostra presso Ocean Space, Venezia,
in collaborazione con TBA21-Academy; l'art direction e il design della campagna di
comunicazione per Miart 2021, fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di
Milano; “Kiruna Forever. A Visual Exploration in Five Acts”, un film e projection mapping per
ArkDes a Stoccolma, Svezia; "Everything We Know", una visualizzazione immersiva dei dati
per "Radical Curiosity. In the Buckminster Fuller Orbit", una mostra alla Fundación Telefonica
di Madrid.
Il libro A Moving Border. Alpine Cartographies of Climate Change, pubblicato congiuntamente
da Columbia Book e ZKM | Karlsruhe su Architecture and the City nel 2019, si basa sul
progetto di ricerca a lungo termine di Studio Folder "Italian Limes", che ha ricevuto una
Menzione Speciale alla 14a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
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