Crisi pandemica, evoluzione demografica e cambiamenti climatici - Prospettive a lungo termine per le finanze pubbliche in Svizzera 2021
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Novembre 2021 | www.efv.admin.ch Prospettive a lungo termine per le finanze pubbliche in Svizzera 2021 Crisi pandemica, evoluzione demografica e cambiamenti climatici
Colofone Editore Dipartimento federale delle finanze DFF Bundesgasse 3 CH-3003 Berna E-Mail info@efd.admin.ch Internet www.efd.admin.ch Diese Publikation ist auch in Deutsch erhältlich Cette publication existe également en français. This brochure is also available in English. Autori M. Baur, Th. Brändle, P.A. Bruchez, C. Colombier, L. Hohl, Amministrazione federale delle finanze AFF, Berna, 2021
Indice PREMESSA 4 RIASSUNTO 6 1 INTRODUZIONE 12 2 EVOLUZIONE DEMOGRAFICA E ANDAMENTO DELL’ECONOMIA: IPOTESI E METODOLOGIA 15 2.1 Evoluzione demografica 15 2.2 Andamento dell’economia: scenario positivo e negativo 18 2.3 Indicatori di politica finanziaria 23 2.4 Proiezione delle uscite e delle entrate 25 3 RISULTATI 33 3.1 Quota d’incidenza della spesa pubblica 33 3.2 Uscite legate all’evoluzione demografica 36 3.3 Tasso d’indebitamento e lacuna fiscale 41 3.4 Reddito disponibile 46 3.5 Confronto con i risultati delle prospettive a lungo termine nel piano finanziario di legislatura 2021–2023 48 4 RIPERCUSSIONI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLE FINANZE PUBBLICHE 50 4.1 Introduzione 50 4.2 Ripercussioni sui bilanci delle amministrazioni pubbliche 52 4.3 Osservazioni finali 61 5 CONCLUSIONE 63 BIBLIOGRAFIA 65 ALLEGATO 68 1. Calcolo della lacuna fiscale 68 2. Grafici 69
assumono quindi un’importanza Premessa fondamentale e contribuiscono a strutturare le finanze pubbliche in La crisi pandemica ci ha posti di maniera sostenibile e di avviare in fronte a sfide impegnative. Grazie modo tempestivo le necessarie alla solida situazione finanziaria di cui riforme. gode, lo Stato è riuscito però a mettere in atto una serie di misure di Se la demografia e l’economia ampissimo respiro per attenuarne le evolveranno come ipotizzato, le conseguenze economiche, potendo prospettive a lungo termine indicano altresì contare sul necessario margine che il crescente invecchiamento della di manovra politico-finanziario popolazione nei prossimi trent’anni consentito dal buon andamento graverà sensibilmente sulle ammini- dell’economia e dal rispetto del freno strazioni pubbliche. La massima all’indebitamento, principio vigente pressione demografica si registrerà già nel periodo pre-crisi. Finora la entro la metà degli anni Trenta del sola Confederazione ha deciso uscite Duemila a seguito del pensiona- legate al coronavirus per quasi 40 mento della cosiddetta «generazione miliardi di franchi per sostenere il del baby boom», una classe demo- sistema sanitario, le economie grafica a forte natalità. Lo si vedrà domestiche, le imprese e molti altri soprattutto nella previdenza per la settori. Questo importo corrisponde vecchiaia e nel settore della sanità. I a più della metà di un bilancio maggiori oneri quindi saranno annuale. Senza i provvedimenti principalmente a carico delle adottati, le ripercussioni economiche assicurazioni sociali e dei Cantoni. Le sarebbero state più gravi. uscite dello Stato legate alla crisi pan- demica, per quanto considerevoli, a La pandemia ha mostrato con lungo termine incidono in misura quanta rapidità il debito di uno Stato relativamente modesta sull’evolu- possa aumentare in un periodo di zione delle finanze pubbliche. crisi e, conseguentemente, quanto L’importante è che il debito causato importante sia tenere basso il livello dalla pandemia possa essere ridotto di indebitamento per essere pronti ad a medio termine. affrontare eventuali crisi. Le prospettive a lungo termine, che Per questo motivo dobbiamo essere non devono considerarsi previsioni, lungimiranti e prepararci in tempo sono basate su molteplici ipotesi alle sfide di lungo periodo che ci riguardanti l’andamento dell’eco- attendono. Il preventivo e il piano nomia e l’evoluzione demografica e finanziario hanno un orizzonte comportano quindi un certo grado di temporale relativamente breve. Le incertezza. Sulla base delle ipotesi 4 presenti prospettive a lungo termine formulate, tali prospettive mostrano
quale sarà l’evoluzione di tutte le periodo, nei processi decisionali è finanze pubbliche della Svizzera da bene tenere in debita considerazione qui al 2050, sempre che non le ripercussioni dei cambiamenti vengano adottati provvedimenti dalla climatici e avvalersi di strumenti di politica. politica economica il più possibile efficaci per poter raggiungere gli Le prospettive a lungo termine obiettivi climatici. evidenziano che sarà inevitabile mettere in campo ulteriori iniziative Dal presente rapporto si evince con di riforma sia della sanità sia della chiarezza che il debito pubblico previdenza per la vecchiaia. Oltre basso è un presupposto essenziale all’invecchiamento, a lungo termine affinché lo Stato possa da un lato la sfida probabilmente più grande reagire a una crisi, dall’altro sia in per la Svizzera è rappresentata dai grado di affrontare le sfide di lungo cambiamenti climatici. Il presente periodo. Perciò è importante rapporto affronta per la prima volta garantire bilanci pubblici in equilibrio questa tematica. Le ripercussioni dei e, in tal modo, rafforzare la resilienza cambiamenti climatici sono tuttavia dell’economia svizzera. soggette a un grado di incertezza nettamente superiore a quelle legate all’invecchiamento. Stando all’analisi qualitativa, occorre partire dal Ueli Maurer, consigliere federale presupposto che i cambiamenti e capo del Dipartimento federale climatici inciderà sulle finanze delle finanze pubbliche. Pertanto, nell’ottica di una politica finanziaria di lungo 5
Riassunto i risultati sono da intendersi come ipotesi: se la demografia e l’eco- nomia evolveranno come ipotizzato, Situazione iniziale le amministrazioni pubbliche dovranno ad esempio sopportare un Il preventivo e il piano finanziario onere supplementare dovuto della Confederazione non tengono all’incremento delle uscite per l’AVS conto degli sviluppi a lungo termine. e il settore della sanità. Per questo motivo la Confederazione ha bisogno di uno strumento che le Le prospettive a lungo termine si permetta di osservare gli eventi in basano sullo status quo legale e sul un’ottica di lungo periodo. Le piano finanziario 2023–2025 della prospettive a lungo termine forni- Confederazione. Vengono inoltre uti- scono un quadro di come le ten- lizzati gli scenari riguardanti l’evolu- denze demografiche – ossia il zione della popolazione e il livello di progressivo invecchiamento della formazione elaborati dall’Ufficio popolazione – influiranno a lungo federale di statistica (UST) e i calcoli termine sull’insieme delle ammini- dell’Ufficio federale delle assicura- strazioni pubbliche della Svizzera. Il zioni sociali (UFAS). Le proiezioni rela- presente rapporto prende in tive all’evoluzione dei bilanci delle considerazione le ripercussioni diverse amministrazioni pubbliche e finanziarie della crisi pandemica e ai settori della sanità e delle cure di indica la necessità d’intervento lunga durata sono elaborate politico-economico a lungo termine dall’Amministrazione federale delle per garantire la sostenibilità delle finanze (AFF). finanze pubbliche. Nel contempo affronta per la prima volta, in A causa delle forti incertezze sulle un’analisi qualitativa, le possibili ripercussioni a lungo termine della ripercussioni dei cambiamenti crisi pandemica, difficilimente climatici quale principale sfida di prevedibili, per valutare l’andamento lungo periodo per le amministrazioni dell’economia fino al 2025 vengono pubbliche accanto all’evoluzione ipotizzati due diversi scenari demografica. economici: uno scenario positivo, che presuppone un rapido ritorno al Basi metodologiche delle pro- livello pre-crisi dell’anno di base spettive a lungo termine 2019, e uno scenario negativo, in cui si presume una lenta ripresa. Gli Poiché sono proiezioni di sviluppi effetti di tale ripresa si estendono futuri, le prospettive a lungo termine all’intero periodo di proiezione fino sono caratterizzate da un certo al 2050. grado di incertezza. Di conseguenza, 6
Evoluzione della quota COVID-19 e vaccini), il resto è d’incidenza della spesa pubblica sostanzialmente a carico dei Cantoni. Secondo le proiezioni, la crisi La quota d’incidenza della spesa pandemica ha causato negli anni pubblica aumenta a lungo termine a 2020 e 2021 un aumento delle uscite causa dell’evoluzione demografica. dal 32 al 35 per cento del PIL. Nello scenario positivo, tale quota Dopodiché, stando alle proiezioni sale quindi dal 32 al 35 per cento del nello scenario positivo, la quota PIL nell’arco temporale dal 2019 al d’incidenza della spesa pubblica 2050. Questo aumento è riconduci- scende praticamente allo stesso bile quasi esclusivamente alle uscite livello del 2019. La Confederazione si legate all’evoluzione demografica. Vi assume oltre l’80 per cento delle rientrano le uscite per l’assicurazione uscite supplementari dovute alla vecchiaia e superstiti (AVS), l’assicu- pandemia (lavoro ridotto, aiuti razione per l’invalidità (AI), la sanità, finanziari per i casi di rigore, test le cure di lunga durata e l’educazione (cfr. grafico Z1). Grafico Z1: Evoluzione delle uscite delle amministrazioni pubbliche in passato e nello scenario positivo (in percento del PIL) 50% proiezioni dal 2020 45% 40% Comuni 35% 30% Cantoni 25% Assicurazioni sociali 20% 15% Confederazione 10% Amm. pubbl. 5% (consolidato) 0% 1990 1993 1996 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 2020 2023 2026 2029 2032 2035 2038 2041 2044 2047 2050 Fonte: AFF 7
Evoluzione delle quote delle pensione le persone appartenenti uscite secondo i livelli delle alle classi demografiche a forte amministrazioni pubbliche natalità, il periodo di massimo incremento si estenderà, malgrado il Dalle responsabilità dei livelli delle progetto di stabilizzazione dell’AVS amministrazioni pubbliche per le (riforma AVS 21), fino al 2035. differenti uscite legate all’evoluzione Secondo le proiezioni, questo demografica si evince fino a che incremento è del +0,6 per cento del punto i singoli livelli siano interessati PIL per la Confederazione e del dall’invecchiamento della società (cfr. +0,4 per cento del PIL per le assicura- tabella Z1). zioni sociali. A ciò si aggiunge, per la Confederazione, l’aumento delle Stando alle proiezioni, la Confedera- uscite di riversamento all’AVS zione, le assicurazioni sociali e i determinato dalla riforma RFFA. Cantoni sono quelli maggiormente Il periodo 2035–2050 vedrà un interessati dall’evoluzione demogra- moderato incremento delle uscite fica. Nel caso della Confederazione e rapportate al PIL del +0,1 per cento delle assicurazioni sociali, i fattori di per la Confederazione e del +0,2 per costo sono rappresentati dalle uscite cento per le assicurazioni sociali. legate all’invecchiamento demogra- Infine, lo sviluppo favorevole dell’AI fico, ossia quelle per l’AVS. Poiché attenuerà l’aumento delle uscite per fino alla metà degli anni Trenta del le assicurazioni sociali. Duemila continueranno ad andare in Tabella Z1: Uscite legate all'evoluzione demografica secondo i livelli delle amministrazioni pubbliche Nota: eventuali differenze sono dovute agli arrotondamenti. 8
Per quanto riguarda i Cantoni, le Evoluzione del tasso d’indebita- uscite legate all’evoluzione demogra- mento e della lacuna fiscale fica riguardano i settori della sanità, della cura e dell’educazione. Fino al Una politica finanziaria è definita 2035 la pressione demografica sostenibile sul piano internazionale produrrà un aumento delle uscite quando riesce a stabilizzare il tasso principalmente per la sanità e d’indebitamento al livello attuale. l’educazione (+0,7 % del PIL). Dopo L’aumento delle uscite legate il 2035, a determinare l’aumento all’evoluzione demografica comporta delle uscite saranno i settori della che, in futuro, il diritto alle presta- sanità e delle cure di lunga durata zioni oggi vigente dovrà inevitabil- (+0,4 %). Al confronto, i Comuni mente essere limitato e/o finanziato sono meno toccati. Le loro rispettive aumentando le imposte e/o i uscite registreranno un aumento contributi versati alle assicurazioni dall’attuale 2,4 al 2,8 per cento del sociali. Nel periodo 2019–2050 il PIL nel 2050 per i settori dell’educa- debito pubblico rapportato al PIL zione e delle cure. A partire dal 2035, aumenterà dal 25 per cento al 45 per a causa del calo del numero di scolari cento nello scenario positivo, al e studenti la pressione delle uscite 51 per cento nello scenario negativo. per l’educazione sulle finanze dei Cantoni e dei Comuni diminuirà. Il crescente tasso d’indebitamento comporta una perdita di sostenibilità Nello scenario negativo, in virtù del per le finanze pubbliche e di livello del PIL più basso a fronte di conseguenza genera una «lacuna una pressione demografica costante fiscale» per lo Stato. Questa lacuna si prevede un aumento delle uscite indica in che misura dal 2025 siano leggermente superiore, pari comples- necessari risparmi durevoli, aumenti sivamente allo 0,3 per cento del PIL. dei contributi o delle imposte, Questi oneri supplementari sono affinché entro il 2050 il tasso ripartiti in pari misura tra Confedera- d’indebitamento si stabilizzi al livello zione, Cantoni e Comuni. Le uscite dell’anno di base 2019. La lacuna delle assicurazioni sociali rispetto al fiscale dello Stato ammonta allo 0,8 PIL non subiscono praticamente e all’1,1 per cento del PIL rispettiva- alcuna variazione, in quanto le stime mente nello scenario positivo e in congiunturali più pessimistiche per il quello negativo. Nell’anno di base periodo 2021–2025 frenano non 2019, un punto percentuale del PIL solo la crescita economica, ma anche equivaleva a sette miliardi di franchi. l’aumento delle uscite per l’AVS/AI. Occorre inoltre osservare che la lacuna fiscale aumenta se l’inizio del consolidamento del bilancio è rimandato a un momento successivo 9
al 2025. Più tale consolidamento A causa della pressione sul fronte viene rimandato, maggiore è la delle uscite, nei settori della sanità e necessità delle amministrazioni delle cure, i Cantoni dovranno pubbliche di operare una correzione. confrontarsi con una lacuna fiscale pari allo 0,2 per cento del PIL ogni La più compromessa è la sostenibilità anno fino al 2050. È una percentuale dell’AVS che, con uno 0,5 per cento relativamente bassa, non da ultimo del PIL, presenta la lacuna fiscale più grazie ai 4 miliardi di franchi alta. Anche se la riforma AVS 21 può ipotizzati di utili complessivi che ogni ancora mantenere lo stato di anno la BNS versa ai Cantoni. Senza equilibrio fino al 2028, dopo quella gli ulteriori 2,7 miliardi di franchi data il risultato di ripartizione all’anno versati dalla BNS, la lacuna dell’AVS tornerà tuttavia a registrare fiscale raddoppierebbe, portandosi dei deficit. Grazie all’evoluzione allo 0,4 per cento del PIL. La lacuna favorevole dell’AI, la lacuna fiscale fiscale risulterebbe dello 0,4 per delle assicurazioni sociali si attesta cento del PIL anche nello scenario ne- complessivamente allo 0,4 per cento gativo. Questo è dovuto al fatto che, del PIL. Nello scenario negativo la diversamente da quanto ipotizzato lacuna fiscale aumenta solo modera- per lo scenario positivo, si presume tamente, portandosi allo 0,5 per che in questo caso le entrate siano cento del PIL. minori. La situazione è analoga per quanto riguarda i Comuni. La lacuna Nonostante gli oneri supplementari fiscale dei Comuni ammonta allo conseguenti alla crisi pandemica, con 0,3 per cento del PIL nello scenario una lacuna fiscale dello 0,1 per cento positivo. Ancora una volta risulte- del PIL la Confederazione può, nello rebbe più alta nello scenario scenario positivo, a malapena negativo, di poco meno dello 0,1 per strutturare la propria politica cento del PIL. finanziaria in maniera sostenibile. Senza quegli ulteriori 1,3 miliardi di Evoluzione del reddito franchi all’anno che la Banca disponibile nazionale svizzera (BNS) versa alla Confederazione, la lacuna fiscale Anche se gli oneri supplementari raddoppierebbe, portandosi allo registrano un’importante progres- 0,2 per cento del PIL. Nello scenario sione, nello scenario positivo il valore negativo la lacuna fiscale aumenta medio annuo dei redditi realmente raggiungendo lo 0,4 per cento del disponibili delle economie dome- PIL perché, a parità di pressione stiche cresce un po’ di più che negli demografica, il livello delle entrate si ultimi 30 anni (+0,8 % a fronte del abbassa notevolmente come +0,7 %) grazie all’ipotizzato conseguenza della crisi pandemica. aumento di produttività. Nello 10
scenario negativo i redditi realmente mitigare i cambiamenti climatici disponibili presentano una crescita saranno probabilmente maggiori di annua dello 0,7 per cento. quelle degli stessi cambiamenti climatici. Infatti, adattarsi al graduale Ripercussioni a lungo termine aumento della temperatura media in dei cambiamenti climatici sulle Svizzera dovrebbe essere ampia- finanze pubbliche mente possibile fino al 2050. Gli effetti di eventi meteorologici estremi Rispetto alle ripercussioni dell’evolu- sono più difficili da valutare, ma zione demografica, le ripercussioni potrebbero essere più gravi. dei cambiamenti climatici sulle finanze pubbliche sono difficili da Poiché altri Paesi saranno più colpiti quantificare e sono caratterizzate da dai cambiamenti climatici, gli effetti grandi incertezze. Ciononostante, per la Svizzera delle ripercussioni dei nel quadro del presente rapporto è cambiamenti climatici sul resto del presentata per la prima volta mondo dovrebbero essere significa- un’analisi qualitativa che spiega nel tivi nel lungo periodo. Gli scenari dettaglio i canali attraverso i quali i estremi, anche se improbabili, cambiamenti climatici influiscono devono essere presi in considera- sulle finanze pubbliche. Si deve zione. presumere che le ripercussioni dei cambiamenti climatici sulle finanze Il primo passo per gestire corretta- pubbliche saranno perlopiù negative. mente i rischi legati ai cambiamenti Da un lato minori entrate fiscali, climatici per le finanze pubbliche è uscite supplementari e maggiori costi quello di limitare le emissioni di gas di finanziamento del debito pubblico serra in Svizzera utilizzando nel possono restringere il margine di modo più efficiente possibile manovra sotto il profilo della politica strumenti di politica economica finanziaria; dall’altro, ci si deve come le tasse d’incentivazione, i attendere che per le amministrazioni sussidi e le regolamentazioni. Dal pubbliche i rischi legati alla responsa- punto di vista della politica finan- bilità derivanti da situazioni estreme ziaria occorre sottolineare l’impor- diventeranno più rilevanti. tanza di un debito pubblico basso e di bilanci in pareggio. Entrambi Ai fini dell’analisi qualitativa è permettono di garantire un margine importante distinguere tra le di manovra politico-finanziario per ripercussioni dei cambiamenti affrontare adeguatamente le climatici in quanto tali e gli effetti conseguenze incerte dei cambia- delle misure di prevenzione e di menti climatici. adattamento. Inizialmente, le ripercussioni delle misure prese per 11
1 Introduzione Nei prossimi decenni l’invecchia- globale degli oneri supplementari mento della popolazione svizzera legati all’evoluzione demografica. Le avanzerà ulteriormente. Alla luce prospettive a lungo termine permet- delle ripercussioni finanziarie della tono di tracciare un quadro d’insieme crisi pandemica, questo rapporto sulla situazione finanziaria dell’in- mostra gli oneri supplementari che sieme delle amministrazioni pub- incomberanno sulle amministrazioni bliche (Confederazione, Cantoni, pubbliche svizzere in conseguenza Comuni e assicurazioni sociali). I dell’evoluzione demografica dal risultati centrali dell’edizione delle 2019 al 2050 e illustra gli interventi prospettive a lungo termine, politico-economici a lungo termine originariamente prevista per il 2020, necessari a garantire la sostenibilità sono stati illustrati nel piano delle finanze pubbliche. In considera- finanziario di legislatura 2021–2023 zione dell’importanza dei cambia- all’inizio del 2020, prima dell’inizio menti climatici in atto, per la prima della crisi pandemica.2 Il presente volta vengono presentate, in un rapporto aggiorna le proiezioni ivi capitolo dedicato, delle riflessioni contenute tenendo conto delle concettuali sulle ripercussioni a lungo ripercussioni della crisi pandemica termine dei cambiamenti climatici sulla sostenibilità dei bilanci pubblici. sulle finanze pubbliche. Inoltre affronta in termini qualitativi il tema delle ripercussioni a lungo Il piano finanziario, quale importante termine dei cambiamenti climatici strumento di pianificazione della sulle finanze pubbliche. politica finanziaria, copre un orizzonte temporale di quattro anni.1 Le prospettive a lungo termine non Le prospettive a medio termine sono forniscono un quadro del futuro, ma focalizzate sulla rappresentazione indicano il modo in cui alle condizioni delle priorità di politica finanziaria quadro attuali (la cosiddetta ipotesi della Confederazione e considerano «no-policy-change») l’evoluzione un periodo di osservazione fino al demografica si ripercuoterà a più 2030. Il presente rapporto completa lungo termine sui conti delle questi strumenti di pianificazione amministrazioni pubbliche. Vengono della politica finanziaria offrendo una presi in considerazione lo status quo prospettiva di lungo periodo, legale vigente e le riforme già essenziale per avere una visione contenute nell’attuale piano 1 Cfr. Confederazione Svizzera (2020) 2 Cfr. ibid. 12
finanziario di legislatura della di base entro la fine del periodo di Confederazione (p. es. la riforma proiezione. Inoltre, si analizza come AVS 21). La scelta è caduta sull’oriz- si evolverebbe nell’insieme il reddito zonte temporale 2050 sia perché disponibile delle economie dome- fino ad allora dovrebbero prodursi le stiche se una stabilizzazione del tasso principali ripercussioni dell’invecchia- d’indebitamento venisse finanziata mento della società sui bilanci soltanto mediante un aumento delle pubblici; sia perché gli scenari entrate statali. demografici calcolati dall’Ufficio federale di statistica (UST) presen- A livello cantonale vengono applicate tano lo stesso orizzonte temporale. molteplici restrizioni istituzionali (come regole fiscali o referendum Le prospettive a lungo termine finanziari obbligatori), che mirano a fungono da punto di riferimento evitare un incremento eccessivo delle generico e illustrano la sensitività con uscite e deficit elevati. A livello cui i conti delle amministrazioni federale, il freno all’indebitamento pubbliche reagiscono al variare di fat- garantisce il pareggio di bilancio a tori essenziali. Per le proiezioni sono medio termine e fornisce un quadro necessarie ipotesi in merito all’evolu- di riferimento per i responsabili delle zione demografica e agli indicatori decisioni a livello politico. Il freno macroeconomici. Queste influiscono all’indebitamento della Confedera- notevolmente sul calcolo dell’evolu- zione è più restrittivo rispetto al zione a lungo termine delle finanze concetto di sostenibilità impiegato in statali. questa sede, che segue lo standard internazionale dell’Organizzazione I vari indicatori di politica finanziaria per la cooperazione e lo sviluppo vengono indicati partendo dalle economici (OCSE), del Fondo proiezioni per i tre livelli federali e le monetario internazionale (FMI) e assicurazioni sociali. Vi rientrano della Commissione europea e giudica l’evoluzione della quota d’incidenza le finanze pubbliche sostenibili della spesa pubblica (calcolata come quando i debiti pubblici rispetto al PIL rapporto tra le uscite complessive possono essere stabilizzati a un livello delle amministrazioni pubbliche e il sufficientemente basso.3 Per contro, PIL), il tasso d’indebitamento il freno all’indebitamento della (misurato come rapporto tra il debito Confederazione stabilizza l’importo pubblico e il PIL) e la lacuna fiscale. del debito della Confederazione in La lacuna fiscale indica la necessità di franchi, ovvero in valori nominali. In intervenire per stabilizzare il tasso tal modo il tasso d’indebitamento d’indebitamento al livello dell’anno scende continuamente a fronte di un 3 Cfr. p. es. la Commissione europea (2021) 13
PIL in crescita. Nel presente studio si sanità e le cure di lunga durata, che è ipotizzato consapevolmente che le al momento ammontano complessi- regole fiscali non sono vincolanti. vamente a quasi il 12 per cento del Diversamente, l’analisi non permet- PIL, aumenteranno in misura terebbe di acquisire valore aggiunto sensibilmente maggiore rispetto al poiché il debito pubblico a priori non valore aggiunto creato dall’eco- potrebbe più aumentare a lungo nomia. termine. Il presente rapporto è articolato Come nei precedenti rapporti sulle come segue: il capitolo 2 illustra lo prospettive a lungo termine delle scenario demografico dell’UST su cui finanze pubbliche, l’accento viene si fondano le proiezioni e le ipotesi posto sui settori dell’attività statale relative all’andamento dell’eco- che sono influenzati in misura nomia. Inoltre spiega la metodologia considerevole dall’evoluzione di proiezione e gli indicatori di demografica.4 Le classi a forte politica finanziaria utilizzati. Il natalità – la cosiddetta «generazione capitolo 3 mostra l’evoluzione delle del baby boom» – andranno in finanze statali e, in particolare, delle pensione tra qualche anno. Dagli uscite legate all’evoluzione demogra- anni Settanta del Novecento il tasso fica fino al 2050. Il capitolo 4 si di natalità è fortemente diminuito, avventura su un terreno concettual- mentre la speranza di vita aumenta mente nuovo e affronta in termini ulteriormente, cosicché il rapporto qualitativi il tema delle ripercussioni a tra persone anziane e persone in età lungo termine dei cambiamenti attiva si modifica viepiù. Di conse- climatici sulle finanze pubbliche. Il guenza le uscite per l’AVS/AI, la capitolo 5 riporta le conclusioni. 4 Cfr. AFF (2008), DFF (2012) e DFF (2016) 14
2 Evoluzione demografica e andamento dell’economia: ipotesi e metodologia Il presente capitolo illustra la prevista ipotizza solo una progressione del evoluzione demografica e spiega le 7 per cento. ipotesi macroeconomiche centrali utilizzate per le proiezioni. Su queste Un fattore determinante per basi vengono poi esposti i tratti l’evoluzione demografica, ma essenziali della metodologia di difficilmente stimabile, è il futuro proiezione. saldo migratorio (il numero di immigrati meno il numero di emigrati 2.1 Evoluzione demografica sull’arco di un anno). Lo scenario di riferimento dell’UST presume per Le presenti proiezioni si basano sullo l’anno 2020 ancora un saldo scenario di riferimento dell’evolu- migratorio pari a 50 500 persone (cfr. zione demografica in Svizzera grafico 1). L’immigrazione netta elaborato dall’UST (A-00-2020) per il cresce fino al 2029 arrivando alle periodo dal 2020 al 2050.5 Secondo 55 000 persone, per poi ricominciare l’UST la popolazione in Svizzera a scendere fino ad arrivare a 35 000 passerà dagli 8,7 milioni del 2020 a persone nel 2040; dopodiché si quasi 10,4 milioni nel 2050; questo mantiene costante sino alla fine del aumento corrisponde a un tasso di periodo di proiezione. Nel lungo crescita medio dello 0,6 per cento periodo è dunque possibile osservare all’anno. Nel periodo considerato, una diminuzione dell’immigrazione, tuttavia, l’incremento della popola- fenomeno che secondo gli scenari zione si indebolisce. Mentre nei primi demografici dell’UST è correlato al anni (fino al 2035) è previsto un calo della popolazione attiva nei aumento demografico cumulato pari paesi europei dovuto al basso tasso al 12,3 per cento, dal 2035 al 2050 si di natalità attuale. 5 Cfr. UST (2020) 15
Grafico 1: Saldo migratorio nel periodo 1975–2019 e scenario di riferimento dell’UST (numero di persone) 120000 proiezioni dal 2020 100000 80000 60000 40000 20000 0 -20000 -40000 -60000 -80000 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050 Fonte: UST Per lo sviluppo dell’intera economia e uscite nel settore della sanità e delle delle finanze pubbliche assume cure di lunga durata. particolare importanza la variazione della struttura demografica. Lo Il grafico 2 illustra l’evoluzione della scenario di riferimento dell’UST parte popolazione attiva convertita in unità per esempio dal presupposto che equivalenti a tempo pieno («Full-time l’aspettativa di vita media alla nascita equivalent», FTE). Da un lato viene salga dagli 82,2 anni del 2020 agli mostrato l’andamento del passato a 87,2 del 2050 per gli uomini e da partire dal 1995, per il quale si può 85,7 a 89,6 per le donne. L’invec- osservare un aumento della popola- chiamento della società determina zione attiva da 3,4 a 4,3 milioni circa; un aumento della quota di persone dall’altro viene mostrato l’anda- che non esercitano un’attività mento secondo lo scenario di lucrativa rispetto a quelle attive. riferimento dell’UST. Si ipotizza che, Questa evoluzione costituisce una in virtù della migrazione netta, la delle principali sfide della politica popolazione attiva cresca fino a finanziaria, poiché si traduce in più raggiungere i 4,8 milioni circa nel uscite per le persone che non 2050. Il tasso di occupazione rimane esercitano un’attività lucrativa. I quasi invariato all’83 per cento. cambiamenti nella piramide delle età si ripercuotono inoltre sui costi e sulle 16
Grafico 2: Popolazione attiva in FTE nel periodo 1995–2019 e scenario di riferimento dell’UST (A-00-2020) 5'000'000 4'800'000 proiezioni dal 2020 4'600'000 4'400'000 4'200'000 4'000'000 3'800'000 3'600'000 3'400'000 3'200'000 3'000'000 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029 2031 2033 2035 2037 2039 2041 2043 2045 2047 2049 Fonte: UST Fino al 2050 la struttura della sale dal 13 per cento circa del 2020 popolazione per classi di età cambia al 15 per cento del 2050. La quota notevolmente (cfr. grafico 3). La delle persone di oltre 80 anni, pari quota della popolazione in età all’11 per cento scarso, nel 2050 è lavorativa scende da un pressoché quasi doppia rispetto all’anno di base costante 62 per cento negli anni 2019. Di converso, la generazione 1990–2020 al 55 per cento del 2050. dei giovani sotto i 20 anni diminuisce La quota della popolazione in età proporzionalmente. pensionabile al di sotto degli 80 anni 17
Grafico 3: Evoluzione della struttura della popolazione nel periodo 1990–2019 e scenario di riferimento dell’UST (quota di popolazione, in percento) 70% 20-64 anni 60% 50% proiezioni dal 2020 40% 30% 0-19 anni 20% 65-79 anni 10% 80 anni e oltre 0% 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050 Fonte: UST L’indice di vecchiaia è il rapporto tra il tuali scarsi poiché nel frattempo numero delle persone di oltre 65 anni diminuisce il tasso di occupazione. e il numero delle persone in età lavorativa. Mentre nel 1995 per ogni 2.2 Andamento dell’economia: persona di oltre 65 anni vi erano ben scenario positivo e negativo 4 persone in età lavorativa (indice di vecchiaia 23,9 %), nel 2020 se ne Per elaborare proiezioni delle entrate contavano 3,2 (indice di vecchiaia e delle uscite, in conformità con gli 30,9 %). Nel 2050 (cfr. grafico 4) standard internazionali è necessario questo rapporto scende a 2,1 (indice formulare ipotesi di base per le di vecchiaia 46,5 %). L’indice di grandezze macroeconomiche.6 Per vecchiaia «effettivo» mette in gli anni 2021–2025 si utilizzano i rapporto il numero di pensionati con valori economici di riferimento la popolazione attiva effettiva, preparati dall’AFF per la pianifica- misurata in FTE. Di conseguenza zione finanziaria. Nel 2020 e nel risulta superiore all’indice di vec- 2021 la pandemia di COVID-19 ha chiaia. Nel corso del periodo di ripercussioni importanti sulle finanze proiezione la differenza tra i due pubbliche. L’onere preponderante indici aumenta di 2,5 punti percen- ricade sulla Confederazione (cfr. tabella 1). 6 Cfr. Commissione europea (2021) 18
Grafico 4: Indici di vecchiaia7 60% Indice di vecchiaia effettivo 50% 40% Indice di vecchiaia 30% 20% proiezioni dal 2020 10% 0% 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050 Fonte: UST Tabella 1: Uscite delle amministrazioni pubbliche legate alla pandemia (in mia. CHF) Uscite sostenute nel 2020 Mezzi stanziati per il 2021 Totale 17,3 25,7 Secondo il livello di amministrazione pubblica Confederazione 14,3 22,4 Cantoni 2,6 2,6 Comuni 0,4 0,7 Secondo la tipologia di uscite Indennità per lavoro ridotto 10,8 6,0 Indennità di perdita di guadagno per il coronavirus 2,2 3,1 Aiuti finanziari per i casi di rigore – 10,0 Altre uscite (sanità, sport, cultura, industria delle 4,3 6,6 esportazioni, turismo, media, trasporti ecc.) Fonte: AFF 7 Indice di vecchiaia: rapporto tra la popolazione di oltre 65 anni e la popolazione in età lavorativa. Indice di vecchiaia effettivo: rapporto tra la popolazione di oltre 65 anni e la popolazione attiva (FTE). 19
Poiché regna grande incertezza definiti valori di riferimento per due riguardo all’andamento dell’eco- diversi scenari: uno positivo e uno nomia dei prossimi anni, sono stati negativo (cfr. tabella 2). Tabella 2: Valori economici di riferimento per il periodo 2021–2025 nello scenario positivo e in quello negativo (in percento) Scenario positivo 2021 2022 2023 2024 2025 PIL reale 3,6 3,3 2,1 1,7 1,6 PIL nominale 4,0 3,8 2,6 2,2 2,1 IPC 0,4 0,5 0,5 0,5 0,5 Tasso d’interesse (10 anni) -0,2 -0,1 0,2 0,4 0,7 Tasso di disoccupazione 3,1 2,8 2,8 2,8 2,8 Scenario negativo 2021 2022 2023 2024 2025 PIL reale 1,8 2,3 2,3 2,3 2,1 PIL nominale 2,1 2,2 2,7 2,7 2,5 IPC 0,2 -0,2 0,4 0,4 0,4 Tasso d’interesse (10 anni) -0,4 -0,4 -0,3 -0,1 0,2 Tasso di disoccupazione 3,3 3,4 3,3 3,2 3,0 Lo scenario positivo ipotizza la valore aggiunto nel 2020 a seguito stabilizzazione di ampi comparti della pandemia (-2,6 %) viene dell’economia per effetto congiunto totalmente compensato e il PIL delle misure congiunturali straordi- (potenziale) a lungo termine si narie di sostegno, che sono di riporta sul livello del percorso di portata storica, (p. es. indennità per crescita pre-crisi (cfr. grafico 5). La lavoro ridotto, indennità di perdita di crescita reale del PIL per gli anni guadagno per il coronavirus, crediti 2019–2025 è in media dell’1,5 per COVID-19, provvedimenti per i casi cento nello scenario positivo. di rigore ecc.) e degli stabilizzatori automatici. Il tasso di disoccupazione Nello scenario negativo la ripresa ritorna già nel 2022 al livello del economica presenta un ritmo più tasso di disoccupazione strutturale lento rispetto a quello ipotizzato del 2,8 per cento («tasso naturale»). nello scenario positivo. Il tasso di Dopo una fase transitoria tra il 2021 disoccupazione si mantiene al di e il 2023, caratterizzata da una sopra del tasso di disoccupazione crescita superiore alla media, nel strutturale per l’intero periodo 2024 si raggiunge l’obiettivo di 2021–2025. La recessione dovuta crescita a lungo termine. Il crollo del alla pandemia registrata negli anni 20
2020–2022 determina una riduzione nello scenario negativo. Le uscite del livello del PIL che per l’intero dell’assicurazione contro la disoccu- periodo di proiezione, ossia fino al pazione (AD) per il lavoro ridotto e la 2050, non è più possibile recuperare. disoccupazione congiunturale sono Negli anni 2019–2025 il PIL reale superiori a quelle ipotizzate nello cresce in media dell’1,3 per cento scenario positivo. Grafico 5: PIL reale nel periodo 2017–2020 nello scenario positivo e in quello negativo (in mio. CHF) 880'000 860'000 proiezioni dal 2021 840'000 820'000 800'000 780'000 760'000 740'000 720'000 700'000 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 Scenario negativo Simulazione Scenario positivo Periodo 2017–2020 Fonte: SECO, AFF L’ipotesi è che a partire dal 2026, una per il periodo 2021–2025, mentre a volta superata la pandemia e partire dal 2026 si ipotizza un ripristinato l’obiettivo di equilibrio a andamento equivalente. Le ipotesi lungo termine, la situazione econo- sono identiche in entrambi gli scenari mica della Svizzera sia solida. In anche per i restanti valori economici entrambi gli scenari, quindi, i valori di di riferimento a lungo termine (cfr. riferimento per l’andamento tabella 3). dell’economia differiscono soltanto 21
Tabella 3: Valori economici di riferimento a lungo termine (in percento) Produttività lavorativa 1,2 Tasso d’interesse reale (a lungo termine) 1,6 Rincaro 1,0 Tasso d’interesse nominale (tasso d’interesse reale + rincaro) 2,6 La crescita del PIL reale è data produttività lavorativa presenti la dall’evoluzione della popolazione stessa evoluzione del passato. Tra il attiva (espressa in FTE) e dalla 1992 e il 2019 l’aumento di produtti- produttività lavorativa (cfr. tabella 4). vità annuale in Svizzera ammontava Si presume che fino al 2050 la in media all’1,2 per cento.8 Tabella 4: Andamento dell’economia (in percento) PIL reale 2019–2050 2019–2025 2026–2035 2036–2050 Scenario positivo 1,53 1,54 1,60 1,49 Scenario negativo 1,49 1,33 1,60 1,49 Oltre che sull’evoluzione della d’interesse bassi, si presume inoltre produttività lavorativa, vengono che il tasso d’interesse nominale di formulate delle ipotesi anche equilibrio a lungo termine del 2,6 per sull’evoluzione del tasso d’interesse cento sarà raggiunto soltanto reale a lungo termine e del rincaro all’inizio degli anni Trenta del (cfr. tabella 3). L’ipotesi dell’1,6 per Duemila. Viene dunque ipotizzato un cento per il tasso d’interesse reale a periodo transitorio per la normalizza- lungo termine è plausibile alla luce zione del livello dei tassi d’interesse. della passata evoluzione delle obbligazioni della Confederazione di Per quanto riguarda il rincaro, si durata decennale (rendimento medio prospetta una crescita annua dei al netto del rincaro nel periodo prezzi dell’1 per cento. Inoltre si 1992–2019). prevede che a lungo termine gli stipendi reali siano in linea con Per tenere conto dell’attuale l’evoluzione della produttività contesto caratterizzato da tassi lavorativa, in modo che vi sia una 8 Una panoramica sulle analisi dell’evoluzione della produttività lavorativa in Svizzera viene fornita p. es. in Colombier (2014) e nell’edizione 1–2/2016 della rivista di politica economica Die Volkswirtschaft pubblicata dalla SECO. 22
neutralità della distribuzione tra politica economica all’inizio degli capitale e lavoro. anni Novanta del Novecento. La politica finanziaria è sostenibile La produttività lavorativa, il tasso quando in un arco di tempo relativa- d’interesse reale e il rincaro sono mente lungo si riesce a rendere determinati da fattori esogeni. Inoltre stabile il tasso d’indebitamento sul non si tiene nemmeno conto degli livello auspicato che, per conven- effetti dei conti pubblici sulle zione internazionale, è il livello grandezze macroeconomiche, anche dell’anno di base.9 Un tasso d’indebi- perché nelle proiezioni questi effetti tamento stabile è quindi la base per non incidono sulla crescita econo- la sostenibilità delle finanze pub- mica attesa nel lungo periodo. Sono bliche. Determinanti fondamentali parimenti esclusi eventuali effetti di per la sostenibilità delle finanze un calo della popolazione attiva e pubbliche sono l’eccedenza primaria, quindi di una riduzione del fattore ossia il saldo tra le entrate e le uscite lavoro sulla produttività lavorativa e al netto degli interessi passivi, e la sull’evoluzione degli stipendi. differenza tra il tasso d’interesse sul debito pubblico e la crescita econo- Considerato il carattere straordinario mica. Se la differenza tra il tasso della situazione iniziale, è bene che il d’interesse e la crescita economica è presente rapporto si focalizzi sulle positiva, per stabilizzare il tasso possibili ripercussioni a lungo termine d’indebitamento lo Stato deve della crisi pandemica sulle finanze realizzare un’eccedenza primaria. Se pubbliche. In questa edizione del invece tale differenza è negativa, rapporto si rinuncia quindi a illustrare sono ammessi deficit primari. ulteriori scenari alternativi (p. es. la maggiore o minore evoluzione della 2.3.1 Quota d’incidenza della spesa produttività, vari scenari relativi pubblica ed evoluzione delle all’evoluzione dei costi nel settore uscite della sanità). Le uscite di Confederazione, 2.3 Indicatori di politica Cantoni, Comuni e assicurazioni finanziaria sociali direttamente interessate dall’evoluzione demografica, nonché Il concetto di «sostenibilità» in quelle per l’AVS/AI e la sanità relazione all’evoluzione a lungo aumenteranno a seguito dell’invec- termine della politica finanziaria è chiamento della popolazione. Per stato introdotto nel dibattito di stimare gli oneri supplementari a 9 Occorre osservare che né al livello teorico né a livello empirico possono essere tratte conclusioni certe sul tasso d’indebitamento ottimale (cfr. Schlaffer-Bruchez, 2021). 23
carico dell’economia, le uscite legate valore può riflettere il mantenimento all’evoluzione demografica vengono dello status quo (nessun aumento del messe in rapporto con il reddito tasso d’indebitamento nel periodo di nazionale (PIL). Un aumento della osservazione) o rifarsi a un determi- quota delle uscite indica l’entità del nato tasso d’indebitamento.12 La maggior aggravio dovuto alla sostenibilità è dunque data se alla demografia sul reddito realizzato fine dell’orizzonte temporale dalla Svizzera su base annua. La considerato il tasso d’indebitamento quota d’incidenza della spesa corrisponde al valore perseguito. pubblica è la quota delle uscite che esprime il rapporto tra le uscite totali Lo scostamento del tasso d’indebita- delle amministrazioni pubbliche e il mento dal valore perseguito può PIL.10 essere rappresentato in diversi modi. Un metodo di comprovata validità 2.3.2 Tasso d’indebitamento consiste nel rappresentarlo come e lacuna fiscale «lacuna fiscale». Quest’ultima indica in che misura a partire da una L’esigenza di un tasso d’indebita- determinata data, nel presente mento stabile presuppone il para- rapporto a partire dal 2025, occorre gone tra due valori, ossia tra il valore ogni anno migliorare le finanze iniziale e il valore perseguito. Si parla statali affinché, alla fine del periodo, di «stabilità» se entrambi i valori non venga superato un determinato sono uguali. È però pensabile che già tasso d’indebitamento.13 Essa non il valore iniziale non corrisponda a un precisa se questa correzione debba obiettivo auspicabile sotto il profilo essere effettuata a livello di uscite e/o della politica finanziaria, per esempio di entrate. Se per esempio la lacuna quando il debito è ritenuto troppo fiscale ammonta all’1 per cento del elevato già in partenza. Poiché la PIL nell’orizzonte temporale fino al teoria economica non consente di 2050, il saldo dei conti dei tre livelli ricavare a priori un indebitamento federali e delle assicurazioni sociali ottimale, la sostenibilità finanziaria deve essere migliorato di circa 7 deve in generale essere orientata a miliardi di franchi all’anno entro il un determinato valore.11 Questo 2050. 10 Le uscite delle amministrazioni pubbliche comprendono riversamenti (p. es. le prestazioni sociali) che non vengono considerati nel PIL. Una quota d’incidenza della spesa pubblica pari al 100 % del PIL non significa dunque che le amministrazioni pubbliche attingono al 100 % del PIL (Colombier, 2005). 11 Cfr. Schlaffer-Bruchez (2021) 12 Il Patto di stabilità e crescita dell’UE fissa per esempio il valore perseguito a un tasso d’indebitamento del 60 %. 13 La formula per il calcolo della lacuna fiscale è illustrata nell’allegato 1. 24
In questo rapporto, oltre alla lacuna essere aumentate nella misura in cui fiscale per il criterio di stabilizzazione le amministrazioni pubbliche del tasso d’indebitamento corrente- possano stabilizzare il tasso d’indebi- mente utilizzato a livello internazio- tamento al livello dell’anno di base nale, viene indicata anche la lacuna 2019 (ossia al 25,4 % del PIL). I fiscale per l’obiettivo di sostenibilità bilanci pubblici risultano in questo definito nel freno all’indebitamento caso finanziariamente sostenibili o, in della Confederazione, ossia la altre parole, non si apre alcuna stabilizzazione del debito nominale. lacuna fiscale. Il reddito disponibile pro capite così definito è calcolato al Per quanto riguarda l’AD, si ipotizza netto dell’inflazione. Se in futuro il che essa possa raggiungere uno reddito disponibile per abitante al stato di equilibrio strutturale al più netto dell’inflazione aumenta, tardi alla fine del periodo del piano significa che il benessere cresce finanziario, cioè dal 2026 (cfr. ancora malgrado gli oneri supple- tabella 2). mentari dovuti all’evoluzione demografica. 2.3.3 Reddito disponibile 2.4 Proiezione delle uscite e Per illustrare in che modo le uscite delle entrate supplementari delle amministrazioni pubbliche legate all’evoluzione La rappresentazione di singoli settori demografica influirebbero sulla di compiti permette di identificare situazione finanziaria degli abitanti eventuali interventi per settori della Svizzera, l’evoluzione del PIL specifici. Il modo di procedere per pro capite della popolazione (ovvero elaborare le proiezioni corrisponde in il reddito medio per abitante) viene ampia misura a quello dell’UE.15 Per i considerata al netto di imposte, bilanci delle amministrazioni contributi sociali e premi dell’assicu- pubbliche, le proiezioni si fondano razione obbligatoria delle cure sui dati della statistica finanziaria. medico-sanitarie (AOMS).14 Per Fino al livello dei Comuni l’anno di l’andamento futuro si ipotizza che, a base è il 2019. Grazie alla disponibi- seguito degli oneri supplementari lità dei dati, per i Comuni si riesce a dovuti all’evoluzione demografica risalire fino al 2018. I calcoli che per l’assicurazione per la vecchiaia, la riguardano la Confederazione si sanità, le cure di lunga durata e fondano inoltre sull’attuale piano l’educazione, le entrate devono finanziario 2023–2025 dell’AFF 14 Poiché le prospettive a lungo termine non comprendono la previdenza professio- nale, non si tiene conto dei contributi salariali per il secondo pilastro. 15 Cfr. Commissione europea (2021) 25
nonché sulle proiezioni dell’UFAS misto. Il rincaro è preso in considera- relative all’AVS e all’AI. Il rapporto zione integralmente, mentre parte dal presupposto che venga l’evoluzione reale degli stipendi solo attuato il progetto del Consiglio per metà. Le quote medie delle federale per la riforma AVS 21. Qui persone che versano i contributi di seguito sono spiegate le ipotesi (numero delle persone che versano i metodologiche più importanti. contributi in rapporto alla popola- zione totale) e i contributi medi sono 2.4.1 Uscite legate all’evoluzione determinati secondo la nazionalità, demografica il sesso e l’età. L’UFAS calcola le entrate del Fondo AVS sommando Proiezioni dettagliate delle uscite questi contributi agli altri contributi, delle amministrazioni pubbliche sono per esempio quelli della Confedera- state elaborate nei settori maggior- zione. Questi ultimi si compongono mente interessati dall’evoluzione del contributo della Confederazione demografica, ovvero l’AVS e l’AI, la alle uscite dell’AVS, della quota sanità, incluse le cure di lunga durata dell’AVS all’imposta sul valore e l’educazione. Nel 2019, per la aggiunto (IVA) e della tassa sulle case Confederazione queste uscite da gioco. rappresentavano il 33 per cento delle uscite totali, per i Cantoni il 56 per Le prospettive a lungo termine cento e per i Comuni il 36 per cento. dell’AVS si fondano sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS AVS e AI (RFFA), in vigore dal 2020 e sul progetto del Consiglio federale Nel settore delle assicurazioni sociali «Riforma AVS 21». Nella RFFA sono (AVS e AI), le proiezioni delle entrate previste tre misure per il finanzia- e delle uscite sono effettuate mento dell’AVS: l’aumento del tasso dall’UFAS. di contribuzione di 0,3 punti percentuali (0,15 punti percentuali Per quanto riguarda l’AVS, l’UFAS rispettivamente per il lavoratore e il calcola la somma delle rendite datore di lavoro), l’assegnazione basandosi sul numero dei pensionati all’AVS dell’intero punto percentuale per età e sesso secondo gli scenari dell’IVA legato all’evoluzione demografici dell’UST e prendendo in demografica e l’aumento del considerazione gli aventi diritto alle contributo della Confederazione rendite svizzeri e stranieri nonché all’AVS dal 19,55 per cento al degli aventi diritto residenti all’e- 20,20 per cento. Il progetto del stero. Queste rendite vengono Consiglio federale «Riforma AVS 21» adeguate in funzione dell’indice include un’armonizzazione dell’età di 26
pensionamento delle donne a siglio federale. Questa riforma è 65 anni e contestuali misure incentrata su misure volte a intensifi- compensative (aliquote di riduzione care il sostegno in caso d’infermità più favorevoli in caso di anticipazione congenite, il sostegno mirato ai della rendita, formula delle rendite giovani nel passaggio alla vita più vantaggiosa). Il progetto prevede lavorativa e l’ampliamento dell’of- altresì un aumento di 0,7 punti ferta di consulenza e accompagna- percentuali dell’IVA a favore mento a favore delle persone affette dell’AVS. Pur generando maggiori da malattie psichiche. Nelle inten- entrate, questo aumento viene però zioni del Consiglio federale, la trasferito all’AVS per essere destinato riforma «Ulteriore sviluppo dell’AI» a uno scopo ben preciso e di dovrà essere attuata senza incidenza conseguenza viene contabilizzato sui costi poiché, fino al 2030 circa, come uscite della Confederazione. l’AI non dovrebbe comportare alcun indebitamento. Nel lungo periodo, L’AI è finanziata con i contributi delle i provvedimenti d’integrazione per assicurazioni sociali e il contributo beneficiari dell’AI dovrebbero portare della Confederazione. Dal 2014 a uno sgravio del bilancio finanziario quest’ultimo non è più orientato alle dell’AI. uscite dell’AI, ma in linea di principio all’evoluzione delle entrate dell’IVA.16 Sanità Tuttavia, la legge federale su l’assicurazione per l’invalidità Per quanto riguarda la sanità, le stabilisce che il contributo della proiezioni sono effettuate in più Confederazione all’AI deve ammon- tappe e poggiano su una metodo- tare almeno al 37,7 per cento delle logia riconosciuta su scala internazio- uscite annuali dell’assicurazione.17 nale.18 In una prima fase, partendo Nel 2020, a causa della pandemia dall’anno di base 2019, il totale delle questa disposizione è stata applicata uscite per la sanità viene suddiviso per la prima volta dall’introduzione per gruppi di età, sesso e prestazioni della riforma dell’AI avvenuta nel sanitarie. In linea con i lavori 2014. Per le presenti proiezioni si dell’OCSE e della Commissione tiene conto dell’ulteriore sviluppo europea, si opera una distinzione tra dell’AI secondo il messaggio del Con- le uscite per la sanità senza cure di 16 Dato che l’incremento delle entrate dell’IVA è tendenzialmente superiore all’incre- mento delle uscite dell’AI, il vincolo alle entrate dell’IVA sarà ulteriormente corretto con un «fattore di sconto». In tal modo si tiene conto del fatto che il sistema delle rendite non segue l’evoluzione generale degli stipendi, bensì l’indice misto. 17 Cfr. UFAS (2021) 18 Cfr. Colombier (2012) 27
lunga durata e le cure di lunga riduzione individuale dei premi e le durata (dai 65 anni), poiché l’evolu- prestazioni complementari all’AVS zione della spesa in questi settori che nella statistica finanziaria viene influenzata in modo diverso dai pubblica rientrano nell’assistenza fattori di costo nella sanità.19 In una sociale. Il riquadro 1 spiega in che fase successiva, sulla base di queste modo si è affrontato l’incremento proiezioni si estrapolano le uscite delle uscite per la sanità nel 2020 e pubbliche per la sanità, tenendo nel 2021, i due anni che sono stati parimenti conto delle uscite per la particolarmente colpiti dalla crisi pandemica. Riquadro 1: Spese per la sanità negli anni 2020 e 2021 Per stimare l’evoluzione dei costi nel 2020, sulla base dei dati disponibili si considera il monitoraggio dell’evoluzione dei costi dell’assicurazione malattie (MOKKE). Questa statistica viene pubblicata con un differimento temporale limitato e ai fini del presente rapporto permette quindi di avere una stima dell’evoluzione dei costi per il 2020. Il MOKKE prevede un incremento dei costi moderato, il che appare plausibile anche sulla base di altri studi.20 Questo incremento viene ripreso nelle proiezioni relative ad altre uscite per la sanità legate dall’evoluzione demografica, per esempio i contributi cantonali agli ospedali. Restano invece escluse le uscite della Confederazione per la sanità dovute alla pandemia (cfr. tabella 5 per gli anni 2020 e 2021). Poiché per il 2021 gli studi disponibili non lasciano presupporre sostanziali variazioni delle uscite, né positive né negative, dal 2021 e fino al 2050 le uscite per la sanità legate all’evoluzione demografica vengono aggiornate sulla base di quest’ultima e degli ulteriori fattori di costo centrali per la sanità. Anche in questo caso fanno eccezione le uscite della Confederazione per la sanità dovute alla pandemia.21 19 Cfr. p. es. la Commissione europea (2021) 20 Confederazione Svizzera (2021) e KOF (2021) 21 A causa del differimento dei trattamenti non urgenti disposto dalle autorità nella primavera del 2020, sono state riportate perdite di proventi per il settore ospeda- liero (PwC 2021). A tale riguardo si è parlato anche di possibili effetti di recupero nel secondo semestre del 2020 o nel corso del 2021. Di questo, però, i rapporti in questione non trovano nessun segnale chiaro. 28
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