CRISI ECONOMICA E CURE DENTALI: GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURALITÀ

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CRISI ECONOMICA E CURE DENTALI: GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURALITÀ
ANNO IX DICEMBRE 2016 N. 4

                             CRISI ECONOMICA
                             E CURE DENTALI:
                              quali ricadute nel diabete?

                                                 GLOBALIZZAZIONE
                                                 E MULTICULTURALITÀ:
                                                   un problema etico
                                                   o professionale?
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                                                   ma
                                                  rio
Periodico trimestrale
dell’Associazione OSDI

                                                                  4
Operatori Sanitari
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                                                                  8
Autorizzazione del tribunale
di Lecce n. 1014 - marzo 2009   lettera del presidente
                                di Katja Speese

DIRETTORE RESPONSABILE
Maria Teresa Branca
                                nursing diabetologico
                                Salute, cure dentali e diabete
                                a cura di Lia Cucco
                                                                 12
VICE-DIRETTORE

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Roberta Chiandetti

COMITATO SCIENTIFICO
                                vita associativa
Roberta Chiandetti
Maria Teresa Branca
Lia Cucco

                                                                 40
                                articolo originale
                                Salute e migrazione
                                Orsini Maria Grazia

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editoriale
                                                                                del      direttore
O P E R AT O R I S A N I TA R I D I D I A B E T O L O G I A I TA L I A N I

                                                                                                                           di Maria Teresa Branca

                                                                                La tradizione vuole che nel mese di di-    nico degenerative. Una persona su no-
                                                                                cembre si faccia un resoconto delle        ve ha più di sessant’anni e questa per-
                                                                                vicende che hanno caratterizzato           centuale arriverà a una su cinque entro
                                                                                l’anno che sta finendo. Molte sono le      il 2050, parliamo pertanto, di un fe-
                                                                                cose di cui si potrebbe parlare ma limi-   nomeno che non può essere più ignora-
                                                                                to l’osservazione su alcuni punti di in-   to da parte del sistema sanitario.
                                                                                teresse, che rientrano nell’attenzione     È però importante che questi tempi
                                                                                al “miglioramento dell’assistenza”.        di crisi o meglio di trasformazione so-
                                                                                La situazione sanitaria sta cambiando      ciale e demografica non ci portino alla
                                                                                il suo volto, questo è un dato di fatto.   deriva dal punto di vista delle cure as-
                                                                                Si riduce il numero degli ospedali e ci    sistenziali, che non siano cioè la causa
                                                                                avviamo verso la creazione di mega         dell’impoverimento del sistema di
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                                                                                ASL, con l’accorpamento delle piccole      “cure”, nel nome del risparmio. Sarebbe
                                                                                strutture periferiche. Purtroppo non       necessaria una verifica costante nel
                                                                                sempre la chiusura degli ospedali e la     tempo, allo scopo di capire se le attua-
                                                                                centralizzazione dei servizi si traduce    li modifiche organizzative hanno o me-
                                                                                in qualità e maggiore efficienza e sem-    no una ricaduta utile sugli esiti di sa-
                                                                                pre più cittadini lamentano la carenza     lute, primo obiettivo del Sistema
                                                                                di servizi sanitari in grado di dare ri-   Sanitario Italiano.
                                                                                sposte assistenziali adeguate ai vec-      La recente pubblicazione del Piano sul-
                                                                                chi e ai nuovi bisogni di salute, primo    la Cronicità, rappresenta un grande
                                                                                tra tutti la gestione della cronicità.     passo avanti verso l’attenzione al pro-
                                                                                Non possiamo, infatti, trascurare nel-     blema. Un documento che si esprime
                                                                                la nostra riflessione, che                 soprattutto alla persona, prevalente-
                                                                                l’invecchiamento della popolazione è       mente anziana, spesso affetta da più
                                                                                uno dei fenomeni più significativi del     patologie croniche incidenti contem-
                                                                                21esimo secolo ed ha conseguenze           poraneamente, le cui esigenze assi-
                                                                                importanti per la sanità a causa del       stenziali sono determinate non solo
                                                                                parallelo aumento delle patologie cro-     dalla situazione clinica, ma anche da
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EDITORIALE DEL DIRETTORE
altri fattori allo                                              sto diventi operativo.
stesso modo de-                                                 Nei nuovi LEA, ad ec-
terminanti, come lo                                             cezione di alcuni punti
status socio fami-                                              che rimangono ancora
liare, ambientale e                                             nevralgici, soprattut-
l’accessibilità alle cure. Il Piano sulla    to sul profilo organizzativo, gli infer-
cronicità esamina dettagliatamente           mieri ci sono e in un modo nuovo rispet-
gli aspetti legati alle criticità            to al passato perché si identificano
nell’assistenza, con proposte di linee       come professionisti dell’assistenza in
di intervento utili e di indicatori per il   modo paritario rispetto alle altre pro-
monitoraggio. Il passo successivo do-        fessioni sanitarie. Si parla per esempio
vrà essere il recepimento e                  di Welfare socio-sanitario o di assi-
l’applicazione del Piano su tutto il ter-    stenza ai malati cronici non autosuffi-
ritorio nazionale con proposte concre-       cienti in ADI sia come assistenza di
te sul “service management”, come lo-        base e sia come alta intensità, che cor-
gica conseguenza di un sistema che           risponde all’ospedalizzazione domici-
possa supportare la produzione di pre-       liare. Si tratta di prestazioni profes-

                                                                                             N. 4 dicembre 2016
stazioni e di percorsi assistenziali         sionali che prevedono le cure domiciliari
adeguati.                                    integrate a prestazioni infermieristi-
Un altro punto di interesse che merita       che e di assistenza professionale alla
di essere citato in questa riflessione       persona. La revisione dei LEA, seppure
di fine anno è il lavoro svolto dal Mini-     in ritardo rispetto alla prima versione
stero della Salute nell’ambito della         del 2001, rappresenta comunque un
revisione dei Livelli Essenziali di Assi-    progresso, rispetto al passato, ma an-
stenza (LEA), che rappresenta un altro       cora più importante sarà garantire che
passo avanti verso l’attenzione al mi-       siano applicati a tutti e in ogni luogo.
glioramento dell’assistenza. Una revi-       Solo in questo modo possiamo dire che
sione che aspettavamo da 15 anni e           gli sforzi compiuti si sono tradotti in
che finalmente si sta concretizzando.        “miglioramento dell’attenzione
Il documento, che è stato sottoposto         all’assistenza” e riconoscimento delle
anche all’attenzione delle società           professionalità
scientifiche, sia mediche che infermie-      L’esperienza ci insegna che le norme
ristiche, sta terminando l’iter per          possono abilitare un cambiamento, os-
l’approvazione e ci auguriamo che pre-       sia renderlo possibile, ma si traducono
                                                                                          5
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EDITORIALE DEL DIRETTORE

                               effettivamente in                                             sciamo dai recenti
                               comportamenti,                                                fatti di cronaca e dalle
                               processi e modelli                                            sentenze emesse do-
                               organizzativi solo                                            po il suo decesso.
                               se insieme alle norme si muovono anche     Nella sentenza di primo grado tutti e
                               le persone tutelate da queste norme,       dodici gli infermieri coinvolti erano sta-
                               che devono prima di tutto riconoscersi     ti assolti, giudicati non responsabili
                               quali professionisti della sanità, at-     perché “hanno obbedito a un ordine”, è
                               traverso la formazione costante e la       invece di pochi giorni fa la sentenza di
                               messa in pratica dei saperi acquisiti,     secondo grado in cui si condannano me-
                               ma soprattutto attraverso la presa         dici e infermieri, anche se con pene ri-
                               di coscienza del proprio ruolo sociale.    dotte a 2 anni per i medici e un anno
                               A riguardo vorrei concludere con una       per gli infermieri.
                               riflessione su un episodio di cronaca      Questa storia ci fa certamente indi-
                               piuttosto delicato, ma che ci chiama       gnare come professionisti e come per-
                               in causa nel profondo, sia come esseri
                                                                          sone, ma ci deve anche far riflettere
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                               umani che come professionisti della
                                                                          sul valore che diamo al nostro lavoro,
                               sanità. Senza entrare nel merito, vorrei
                                                                          perché rivendicare un ruolo e assumer-
                               solo menzionare la storia di un uomo
                                                                          si la responsabilità non vuol dire solo
                               che nel 2009 è stato rinchiuso in un
                                                                          aumentare di prestigio, ma significa
                               ospedale psichiatrico, perché giudica-
                                                                          prendere più coscienza della nostra
                               to pazzo. Si trattava di un maestro
                               delle elementari, “il maestro più alto     funzione sociale e diventare autonomi
                               del mondo”, com’era affettuosamente        nelle scelte deontologiche e professio-
                               soprannominato, per via del suo metro      nali. Non facciamo l’errore di rivendica-
                               e novanta, dagli studenti delle scuole     re diritti per poi tornare ad essere meri
                               elementari di Pollica, nel Cilento,dove    esecutori quando ci fa più comodo.
                               insegnava. La lunga storia di Franco
                               Mastrogiovanni è stata raccontata          Buon Natale e Buon anno a tutti
                               con fedeltà nel film “87 ore” di Costan-
                               za Quatriglio, uscito quest’anno e che
                               documenta i quattro giorni della sua
                               degenza con tutte le vicende che cono-
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CRISI ECONOMICA E CURE DENTALI: GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURALITÀ
CRISI ECONOMICA E CURE DENTALI: GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURALITÀ
lettera
                                                                                                del presidente
O P E R AT O R I S A N I TA R I D I D I A B E T O L O G I A I TA L I A N I

                                                                                                          di Katja Speese

                                                                               Benvenuto dicembre… mese che forse per l’atmosfera del Natale o forse perché
                                                                               mese di fine anno, mi porta a riflettere su quanto vissuto fino ad ora. Un
                                                                               momento di riflessione che vorrei condividere con voi.
   N. 4 dicembre 2016

                                                                             Carissimi Soci,

                                                                             l’attuale contesto sanitario territoriale è ormai ben noto a tutti. Gare regionali che
                                                                             attanagliano le aziende ma soprattutto mettono a rischio la qualità e l’adeguatezza degli
                                                                             strumenti di fondamentale utilizzo nella gestione della persona con diabete.

                                                                             Nella malattia diabetica l’impatto sociale, economico e sanitario sta portando alla ricerca
                                                                             di percorsi organizzativi appropriati e sostenibili in grado di limitare gli elevati costi
                                                                             diretti e indiretti di gestione degli eventi acuti e delle complicanze del diabete attraverso
                                                                             sistemi di reti territoriali multi professionali alternative alle diabetologie. Nasce la
                                                                             conseguente necessità di trovare strategie per valorizzare l’attività ambulatoriale delle
                                                                             diabetologie per dimostrare chi fa che cosa ma soprattutto per strutturare i PDTA
                                                                             rendendo visibili, anche da un punto di vista formale, le competenze dei team
                                                                             multidisciplinari. Allo stato attuale alcuni professionisti che operano all’interno dei Team
                                                                             non sono dedicati ma considerati intercambiabili nell’ottica di un’organizzazione che si
                                                                             basa sulla “job rotation”. Tale organizzazione non garantisce una presa in carico efficace
                                                                             ed efficiente ma soprattutto non garantisce sicurezza per i pazienti perché si basa sul
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O P E R AT O R I S A N I TA R I D I D I A B E T O L O G I A I TA L I A N I
presupposto di una formazione “generalista” dei professionisti coinvolti. A tutt’oggi,
infatti, rimane ancora aperto il dibattito sulle competenze avanzate nonostante le
battaglie portate avanti da IPASVI nei tavoli tecnici e gli infermieri continuano la
mortificante e demotivante attesa di vedere riconosciute le competenze acquisite con
sacrificio e con l’unico obiettivo di migliorare l’assistenza erogata ai cittadini.

Districarsi tra queste ed altre problematiche come le delicate relazioni tra Società
Scientifiche, Associazioni ed Istituzioni non è per nulla semplice. Eppure OSDI c’è. Grazie
ai sempre presenti membri del CDN, grazie a chi mi ha preceduto negli ultimi anni al
comando di questo treno che viaggia senza sosta e che continuano a condividere con
me le proprie competenze ma soprattutto grazie a quei soci che a livello regionale
continuano a supportare il lavoro associativo. L’opera di ogni singolo potrebbe sembrare
solo una goccia d’acqua, ma nella visione d’insieme forma un mare.

INSIEME torna ad essere la parola chiave che mantiene operativa la nostra associazione.

L’instancabile lavoro dei direttivi regionali che si occupano di perseguire gli obiettivi di
OSDI a livello territoriale di mantenere viva la rete dell’associazione per assicurare, a
tutti i livelli, la formazione in campo diabetologico. Per non parlare dell’instancabile
lavoro che alcune sezioni regionali stanno facendo nei tavoli tecnici regionali per
rappresentare Osdi e per far sentire la voce degli infermieri. Alcune di queste importanti
testimonianze le possiamo leggere negli articoli dei lavori congressuali che pubblichiamo

                                                                                                            N. 4 dicembre 2016
su questa stessa rivista.

Attualmente stiamo lavorando per apportare al modulo assistenziale le prime modifiche
raccolte proprio grazie alle segnalazioni dei soci, quelli volenterosi che hanno avuto il
coraggio di mettersi in gioco per dare il proprio contributo per un obiettivo che va oltre
al costruire una cartella infermieristica per documentare il nostro operato bensì per
raccogliere dati sugli esiti assistenziali infermieristici per la valutazione della qualità
dell’assistenza infermieristica, che darà un valore aggiunto al riconoscimento delle
competenze infermieristiche.

Posso dire anche, con una certa soddisfazione, che la raccolta dei questionari Dia&Int
pur essendo stato un questionario composto da moduli impegnativi da compilare, grazie
a chi ha collaborato, ha dato esiti positivi sul valore della figura infermieristica e sulle
attività di nostra competenza in campo diabetologico. Il passaggio prossimo è la raccolta
di queste informazioni, sempre con il supporto di AMD, la loro elaborazione e la
successiva pubblicazione dei dati e del percorso fatto. Questo progetto nato per dimostrare
il valore della qualità dell’assistenza da noi professionisti erogata serve anche a favorire
la cultura della figura dell’infermiere esperto in prevenzione ed assistenza alla persona
con diabete attraverso la creazione di un curriculum validato delle nostre competenze.
                                                                                                          9
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                                                                             Un successo è stato anche la gestione della Giornata Mondiale del Diabete (GMD), che
                                                                             ha visto presente tra le varie Associazioni e Società Scientifiche insieme a DI, anche OSDI
                                                                             che con un referente per regione è riuscita a far sentire la propria presenza su tutto il
                                                                             territorio nazionale collaborando al raggiungimento di oltre 1400 attività di
                                                                             sensibilizzazione e prevenzione su tutto il territorio nazionale. Per altro quest’anno la
                                                                             GMD è stata caratterizzata da una interessante novità: le diabetologie aperte ai cittadini
                                                                             per tutta la settimana antecedente alla GMD. Una iniziativa che, ove messa in atto, è
                                                                             stata accolta positivamente dalla cittadinanza e che merita un ringraziamento a tutti
                                                                             coloro che si sono prodigati per realizzarla.

                                                                             Un pensiero particolare da parte di tutto il CDN a Tiziana Risolo, che possa tornare
                                                                             presto in forma e che con l’anno nuovo possa buttarsi alle spalle questo travagliato
                                                                             periodo.

                                                                             Infine voglio augurare a tutti i nostri lettori, soci e rispettive famiglie delle serene Festività
                                                                             Natalizie ed un Buon 2017!

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nursing
                                                                                                      diabetologico
O P E R AT O R I S A N I TA R I D I D I A B E T O L O G I A I TA L I A N I

                                                                                                                                                            a cura di Lia Cucco

                                                                             SALUTE, CURE DENTALI
                                                                             E DIABETE

                                                                                      Nel cinquantesimo rapporto CENSIS           titolo di studio alto e scende al 27,6% tra
                                                                                 di dicembre 2016 [1], viene riportato un         chi ha conseguito al massimo la licenza
                                                                                 dato impressionante: 11 milioni di italiani      media. Questo dato permane anche nei
                                                                                 hanno rinunciato o rinviato nel 2016 al-         bambini dai 3 ai 14 anni ( il 41,5% non
                                                                                 cune prestazioni sanitarie e tra queste          è mai andato dal dentista se i genitori
                                                                                 spiccano le cure odontoiatriche. E’ un esito     hanno al massimo la licenza media, tra i
                                                                                 negativo in costante aumento negli anni          bambini stranieri il 46,3%). Le persone
                                                                                 della crisi economica: la quota di popola-       anziane senza alcun dente naturale sono
                                                                                 zione che durante il 2013 si è rivolta al        il 17,9% tra coloro che hanno almeno la
                                                                                 dentista o all’ortodontista è pari al 37,9%,     laurea e il 41,6% tra quanti hanno un
                                                                                 dal 39,3% del 2005, mentre aumenta,              basso titolo di studio [1]. E’ noto come
              N. 4 dicembre 2016

                                                                                 dal 24,0% al 29,2%, la percentuale di            l’assistenza odontoiatrica nel nostro paese
                                                                                 persone che hanno dilazionato le visite in       rappresenti il settore in cui il Servizio Sa-
                                                                                 un arco temporale più lungo, da 1 a 3            nitario nazionale ha tradizionalmente avuto
                                                                                 anni, riducendo anche il numero dei trat-        un impegno limitato, nonostante le mol-
                                                                                 tamenti effettuati (il 70,7% nel 2013,           teplici implicazioni di carattere sanitario e
                                                                                 49,3% nel 2005). Sempre nel 2013, il             sociale, con una quantità di prestazioni e-
                                                                                 12% delle persone di 14 anni e più ha            rogate nel settore pubblico tra i livelli più
                                                                                 rinunciato, nei 12 mesi precedenti, a una        bassi in Europa: 0,6 visite per abitante per
                                                                                 visita odontoiatrica o a trattamenti per         anno, a fronte di 1,8 visite in Belgio, 1,4
                                                                                 motivi economici. Sul totale di chi rinuncia     in Germania e 2,1 in Olanda. E’ indubbio
                                                                                 alle visite, con età maggiore di 14 anni, i      che promuovere e favorire programmi di
                                                                                 motivi economici incidono per l’85,2%.           prevenzione e cura delle patologie più
                                                                                 Le visite per la prevenzione o per la pulizia    diffuse della bocca rappresenta una misura
                                                                                 dei denti professionale, sono solo il 16,1%      fondamentale in termini di efficacia e
                                                                                 nel meridione, la metà di quella del Nord        favorevole rapporto costi-benefici, consi-
                                                                                 (30,7%), mentre la percentuale di coloro         derando anche che diversi fattori di rischio
                                                                                 che non sono mai stati da un dentista è          per le malattie del cavo orale (batteri,
                                                                                 doppia al Sud rispetto al Nord (12,1%            alimentazione non adeguata, fumo, stili
                                                                                 contro 6,2% ). Tutti gli indicatori di accesso   di vita scorretti), sono comuni ad altre
                                                                                 alle cure della salute orale indicano disu-      malattie cronico-degenerative e quindi la
                                                                                 guagliante sociali consistenti: il ricorso al    prevenzione va considerata come
                                                                                 dentista supera il 50% tra le persone con        un’azione più ampia di promozione della
12
salute globale del cittadino. Come profes-     più diffuse nel mondo, con una prevalenza
sionisti infermieri non possiamo non oc-       nelle popolazioni occidentali del 47% negli

                                                                                                  NURSING DIABETOLOGICO
cuparcene e in particolare anche rispetto      over 35 anni e più del 60% oltre i 65.
al diabete perché negli ultimi anni, la        Nella forma grave ed avanzata è la sesta
ricerca scientifica ha indagato e chiarito i   patologia più diffusa al mondo, colpendo
rapporti di interdipendenza esistenti tra      in media l’11 % della popolazione, circa
diabete e malattia parodontale, ma anche       750 milioni di individui, 7-8 milioni in Italia,
di come carie, processi infettivi, edentulia   con un picco di incidenza, nel nostro
incidano sul controllo del diabete e sulla     paese, a partire dai 35 – 44 anni di età.
qualità di vita.                               La parodontite è sempre preceduta dalla
                                               gengivite, patologia infiammatoria della
LA PARODONTITE                                 gengiva [4],pertanto la prevenzione della
                                               gengivite, patologia reversibile, consente
    Conosciamo bene cosa sia la malattia       un’efficace opera di prevenzione della
diabetica, ma sulla malattia parodontale       parodontite. Clinicamente può essere si-
vale la pena fare un ripasso aggiornato.       lente o manifestarsi con sanguinamento
Le patologie parodontali sono malattie a       gengivale, spontaneo o durante lo spaz-
carico dell’apparato di supporto del dente,    zolamento, alitosi, gonfiore gengivale,
contrassegnate da infiammazione che può        spostamento e mobilità dentale.
limitarsi alla parte marginale della gengiva        L’infezione batterica (Aggregatibacter
o avanzare con formazione di tasche pa-        Actinomycetencomitans, Porphyromonas
rodontali, mobilità dentaria, riassorbimento   Gingivalis, Tannerella Forsythensis, Prevo-
dell’osso alveolare e determinando negli       tella Intermedia, Fusobacterium Nuclea-
stati più avanzati la perdita dei denti..La    tum, Eikenella Corrodens,
classificazione attualmente utilizzata per          Spirochete) interagisce con la suscet-
le malattie parodontali [2-3] distingue:       tibilità dell’ospite, fattori ambientali e
    - malattie gengivali (indotte da placca;   comportamentali [5-6]. La suscettibilità
lesioni gengivali non indotte da placca);      innata è caratterizzata da un fenotipo
    - parodontite cronica (localizzata, ge-    iperinfiammatorio contrassegnato da ele-
neralizzata);                                  vata risposta citochimica e da alterazioni
    -parodontite aggressiva (localizzata,      della risposta immunitaria. Studi realizzati
generalizzata);                                su gemelli omozigoti hanno evidenziato
    - parodontite come manifestazione di       che le variazione della gravità della paro-

                                                                                                   N. 4 dicembre 2016
malattie sistemiche;                           dontite e della gengivite cronica nella
    - malattie parodontali necrotizzanti;      popolazione dipende per il 38-82% da
    - ascesso parodontale;                     fattori ereditari. Nella parodontite aggres-
    - parodontite associata a lesioni endo-    siva, la percentuale di familiari affetti può
dontiche, deformita o condizioni di svilup-    arrivare al 40-50% o più [7].I batteri re-
po o acquisite.                                sponsabili delle malattie parodontali pos-
    La parodontite è una delle patologie       sono trasmettersi per via orale. E’ consi-

                                                                                                  13
gliabile, pertanto, una visita per tutti i        parodontale, con i pazienti diabetici che
                            familiari di un paziente affetto da paro-         presentano una prevalenza maggiore
NURSING DIABETOLOGICO

                            dontite                                           rispetto agli adulti sani. Diversi meccanismi
                                 La suscettibilità acquisita è dovuta sia     coinvolti nella patogenesi del diabete sono
                            a alterazioni patologiche come diabete,           stati associati con la progressione della
                            obesità, ipercolesterolemia, sindrome me-         malattia parodontale e i dati attuali sup-
                            tabolica sia ad abitudini comportamentali         portano la conclusione che i pazienti dia-
                            errate come il tabagismo e un alto livello        betici sono ad aumentato rischio di ma-
                            di stress.                                        lattie parodontali, e che i pazienti con
                                 Diversi studi longitudinali avvalorano       diabete scarsamente controllato sono a
                            il fumo come primo fattore di rischio             rischio di grave parodontite. Ciò comporta
                            ambientale per le malattie parodontali;           la distruzione di tessuto connettivo orale
                            più si fuma e maggiore è il rischio di            e perdita ossea generalizzata, che conduce
                            sviluppare la malattia, soprattutto in forma      infine alla perdita dei denti [15]
                            grave [8-9-10]. Anche alcuni farmaci come              Più recentemente questa correlazione
                            gli steroidi, le ciclosporine, i contraccettivi   è stata stimata da due review [16-17] e
                            orali, i calcio-antagonisti, etc. possono         una, in particolare, ha valutato gli outcome
                            modificare le manifestazioni delle malattie       positivi del trattamento della parodontite
                            parodontali [11] .                                sul controllo metabolico[17], in particolare
                                 In ogni caso, è la colonizzazione delle      una riduzione dell’emoglobina glicosilata
                            superfici dentali da parte dei batteri ad         dello 0.36% a tre mesi. Un altro lavoro
                            essere riconosciuta come il fattore eziolo-       di revisione del 2013 [18] ha rafforzato
                            gico principale per lo sviluppo delle ma-         l’esistenza del legame tra parodontite e
                            lattie parodontali; si è stimato che 1 mm         diabete di tipo 2, mentre sul diabete di
                            di placca dentale, del peso di 1 mg, con-         tipo 1 la correlazione sta emergendo negli
                            tiene più di 200 milioni di cellule batteriche    ultimi anni, e sul diabete gestazionale i
                            [12].                                             dati sono ancora insufficienti.
                                 E’ importante ricordare che nel 1965,             Un altro studio ha invece esaminato
                            Loe e coll. dimostrarono che in soggetti          la correlazione tra paradontite, edentulia
                            con gengiva sana, in assenza di qualunque         e sviluppo di macroalbuminuria, e insuffi-
                            forma di igiene orale, si sviluppavano segni      cienza renale.terminale, giungendo alla
                            clinici di gengivite nell’arco di due/tre         conclusione che l’incidenza di macroalbu-
                            settimane e che il ripristino di corrette         minuria aumentava con l’aumentare della
       N. 4 dicembre 2016

                            abitudini di igiene orale ristabiliva lo stato    gravità della parodontite e la più alta
                            di salute in circa una settimana[13]. Pur         incidenza era nel gruppo di persone eden-
                            colpendo ogni strato della popolazione,           tuli [19].
                            la parodontite è più frequente nelle per-
                            sone che hanno maggiore difficoltà                PREVENZIONE
                            all’accesso ai servizi sanitari e alle cure
                                                                                   L’educazione per la prevenzione delle
                            odontoiatriche.
                                                                              malattie dei denti si basa innanzi tutto
                                                                              sulla corretta igiene del cavo orale e gli
                            DIABETE E PARODONTITE
                                                                              infermieri possono agire in autonomia
                                Il Documento congiunto AMD, SID,              basandosi sulle linee guida e le evidenze
                            SIDdP (Società italiana di paradontologia         disponibili.
                            e Implantologia) [13], evidenzia come                  Nelle Linee guida nazionali per la pro-
                            diabete e parodontite siano due patologie         mozione della salute orale e la prevenzione
                            correlate al punto che è stata teorizzata              delle patologie orali in età adulta -
                            una relazione a due vie: il soggetto con          Aggiornamento anno 2015 [20], viene
                            diabete ha una tendenza a sviluppare              riportato con livello di evidenza I e forza
                            parodontite e il soggetto con parodontite         della raccomandazione A come “Il con-
                            ha una tendenza a sviluppare il diabete.          trollo della placca dentale sia una compo-
                            L’associazione tra il diabete e le malattie       nente fondamentale nella gestione delle
                            parodontali è ben consolidata. Il diabete         malattie parodontali. L’istruzione dei pa-
                            è un fattore di rischio per la malattia           zienti sulle tecniche di igiene orale domi-
  14
ciliare deve essere parte integrante di ogni     rischio per lo sviluppo della patologia
piano di trattamento per la cura delle           cariosa, tre sono essenziali: una flora

                                                                                                  NURSING DIABETOLOGICO
stesse. La frequenza dei richiami va per-        batterica cariogena adesa alla superficie
sonalizzata sulla base del livello di rischio    dentale (biopellicola), una dieta ricca di
del paziente che dovrebbe essere sempre          carboidrati fermentabili e ridotte difese
inserito in un programma di mantenimen-          intrinseche dell’ospite [27]. La placca den-
to corretto” . Il dato da cui partire, pur-      tale, o placca batterica, in 1 mm3 del peso
troppo, è che revisioni sistematiche della       di circa 1 mg, ospita circa 108 batteri di
letteratura mostrano che le persone me-          oltre 300 specie diverse [28] e numerosi
diamente non sono in grado di spazzolare         studi clinici, hanno provato, in maniera
i denti in modo adeguato e convivono             convincente, che la regolare rimozione
quotidianamente con grossi quantitativi          quotidiana della placca dentale, nella
di placca dentale [21].                          maggior parte dei pazienti, previene le
     Bisogna perciò insegnare alle persone       malattie dentali [29-30]. Infatti, lo spazzo-
ad aver cura dei propri denti e l’igiene         lamento manuale, di tutte le superfici dei
della bocca ha in comune non solo la             denti, da eseguire senza esercitare una
prevenzione della parodontite, ma anche          forza eccessiva che potrebbe causare danni

                                                                                                   N. 4 dicembre 2016
della carie. La carie e la malattia parodon-     di erosione e abrasione [31],consente la
tale possono essere, se non adeguatamen-         rimozione del 78% della placca dentale
te trattate, causa di edentulismo, parziale      [32].
o totale ovvero della perdita parziale o             La relazione tra l’assunzione di zuccheri
totale dei denti. La carie è definita una        fermentabili, saccarosio, glucosio,maltosio,
malattia a eziologia multifattoriale, loca-      lattosio e fruttosio è stato messo in rela-
lizzata, cronico-degenerativa, post-eruttiva,    zione con l’alta incidenza di carie in diversi
che interessa il tessuto duro dentale, de-       studi clinico-epidemiologici [27-33] e con
terminandone la distruzione con forma-           un diverso grado di cariogenicità.
zione di una cavità [22-23-24] e può essere          Il saccarosio sembra giochi un ruolo
causa di processi infettivi come l’ascesso       cruciale nello sviluppo della carie perché
periapicale. Per l’alta incidenza della pa-      oltre alla fermentazione con produzione
tologia cariosa nel paesi industrializzati,      di acidi deboli, risulta essere in grado di
il 95% in alcune zone, [25-26] tutta la          produrre glucani insolubili. Ma l’elemento
popolazione deve essere considerata a            più importante nella genesi della patologia
rischio e dovrebbero essere ricercati e          cariosa, non sarebbe la dose di carboidrati
valutati i fattori predisponenti, gli stili di   assunta complessivamente ma la frequen-
vita, le condizioni socio-economiche e le        za con la quale questi vengono assunti:
interazioni con patologie acute e croniche       infatti l’elevata frequenza aumenta la
di altri sistemi corporei. Tra i fattori di      probabilità di carie [34]. La distruzione
                                                                                                  15
permanente dell’architettura del dente          educative l’attenzione alla cura dei denti
                            avviene attraverso una cascata di eventi        dei nostri pazienti [39].
NURSING DIABETOLOGICO

                            che originano dalla fermentazione dei                “L’igiene orale domiciliare è un presidio
                            carboidrati, attraverso processi di fermen-     preventodontico insostituibile per contra-
                            tazione, formazione di metaboliti acidi,        stare la perdita degli elementi
                            demineralizzazione di smalto e dentina e        dentari”(Forza della raccomandazione A
                            successiva disgregazione della componen-        Grado di evidenza I nelle Raccomandazioni
                            te organica sul tessuto dentale .Un ruolo       nazionali).
                            importante giocano le variabili riguardanti          Insegnare una adeguata igiene orale
                            l’ospite, in particolare la saliva, ma anche    è compito degli infermieri e può diventare
                            l’azione meccanica della lingua e le difese     una sfida farlo per i nostri pazienti, in
                            immunitarie proprie del cavo orale [35].        particolare per quelli anziani a maggior
                                 Studi clinici recenti hanno evidenziato    rischio di edentulia [40],poiché una scarsa
                            come, negli adulti, l’uso di paste dentifrice   igiene orale comporta l’insorgenza di carie,
                            fluorate diminuiscano sensibilmente la          gengiviti, periodontiti, infezioni mucose
                            formazione di nuove carie, con riduzione        e perdita dei denti. In particolare nelle
                            del 33.3% rispetto al placebo [36].             persone anziane vanno considerati l’acuità
                            L’approccio sistematico all’utilizzo di paste   visiva, l’abilità manuale per l’uso di spaz-
                            dentifrice a base di fluoro insieme             zolini e fili interdentali, la sarcopenia, ma
                            all’introduzione di programmi di sensibi-       anche la difficoltà a ricordare le attività
                            lizzazione e informazione nelle famiglie e      della vita quotidiana [41] e quindi le pos-
                            nei luoghi di lavoro rappresenterebbe un        sibilità di personalizzazione di una igiene
                            adeguato fattore di prevenzione della           domiciliare basata sulle capacità o possi-
                            patologia cariosa in tutti i soggetti, così     bilità di autocura [42], prendendo in con-
                            come l’uso dello spazzolino elettrico [37].     siderazione anche l’uso dello spazzolino
                            E’ importante ricordare che se il paziente      elettrico [43]. Ma l’invecchiamento è un
                            non è in grado di conservare una igiene         fenomeno complesso, multifattoriale con
                            orale adeguata, il trattamento della paro-      aumentato rischio di co-morbilità e mor-
                            dontite non previene la progressione della      talità con uso di diversi farmaci con specifici
                            malattia [38].                                  effetti collaterali anche sul cavo orale. La
                                                                            co-morbilita e polifarmacoterapia compor-
                            IMPLICAZIONI PER LA PRATICA                     tano conseguenze negative sulla salute
                              Dagli studi si evince quanto sia fonda-       orale [44-45].
       N. 4 dicembre 2016

                            mentale introdurre nelle nostre sedute               In mancanza di consenso sulla fre-
                                                                            quenza ottimale di spazzolamento dei
                                                                            denti e di quanta placca sia necessario
                                                                            rimuovere per prevenire lo sviluppo di
                                                                            carie e malattie parodontali, si raccomanda
                                                                            di spazzolare i denti almeno due volte al
                                                                            giorno [46]. Attenzione va posta anche
                                                                            alla pulizia dei presidi protesici rimovibili,
                                                                            poiché i materiali che li costituiscono e il
                                                                            loro uso quotidiano, favoriscono il rapido
                                                                            sviluppo di biofilm e placca contenenti
                                                                            batteri e lieviti oltre a mantenere condizioni
                                                                            anaerobiche a basso pH tra la base prote-
                                                                            sica e la mucosa [47]. Placca, biofilm e
                                                                            traumatismi sui denti di appoggio aumen-
                                                                            tano la possibilità di perdita ulteriore di
                                                                            denti. L’uso di sostanze disinfettanti pre-
                                                                            senti in commercio sono consigliabili per
                                                                            la sanificazione delle protesi [48] .
                                                                                 E’ necessario spiegare come sia più
                                                                            alto il rischio di sviluppare parodontite e
  16
come questo possa agire negativamente           possibilmente adoperarsi per rimuovere
sul controllo glicemico ma anche sulle          gli ostacoli. Una alimentazione equilibrata

                                                                                                  NURSING DIABETOLOGICO
complicanze cardiovascolari e renali [49]..     e stili di vita sani sono raccomandazioni
Risulta perciò fondamentale che gli infer-      usuali per i nostri pazienti e risultano
mieri si occupino di raccogliere dati sullo     determinanti anche per la salute del cavo
stato di salute dei denti nelle visite infer-   orale dell’individuo adulto e anziano.
mieristiche. Si possono porre semplici               In particolare nell’anziano, sebbene
domande che sono valutative di segni e          sia richiesta una minore introduzione di
sintomi di salute dentale e parodontite:        energia calorica, è comunque fondamen-
presenza/frequenza di sanguinamento             tale l’assunzione di proteine e micronu-
gengivale, spontaneo o durante lo spaz-         trienti, ma le persone con pochi denti o
zolamento, spostamento o mobilità dei           protesi non conformi sono portate a ridur-
denti, ipersensibilità, difficoltà della fun-   re il consumo di frutta e verdura crude,
zione masticatoria, cambiamenti delle           ricche di micronutrienti, e di carne, e
abitudini alimentari, seguite da una ispe-      privilegiare grassi saturi, carboidrati e
zione della bocca per valutare la presenza      alcool [41].
di retrazione gengivale, osservando le               E’infine fondamentale consigliare la
radici visibili dei denti o gli stessi che      cessazione del fumo, non solo di sigaretta,
appaiono più lunghi, l’edentulia, conse-        ma di qualsiasi tabacco [51], essendo
guenza grave e frequente della parodon-         molto forte l’evidenza causale tra fumo e
tite, l’igiene stessa della bocca. Anche        perdita di denti, in particolare nella popo-
l’alitosi non va sottovalutata perché può       lazione geriatrica [52]. Smettere di fumare
essere spia di parodontite. Occorre anche       ha evidenziato la possibilità di poter inver-
chiedere la frequenza delle visite odonto-      tire gli effetti negativi sulle strutture paro-
iatriche che dovrebbe essere in rapporto        dontali [53], diminuire la perdita dei denti
                                                [54],con benefici sulla salute orale in tutte
al profilo di rischio. Intervalli di 12, 6, 3
                                                le fasce di età.
mesi sono raccomandati per pazienti a
basso, moderato, alto rischio per carie e
                                                SISTEMA SANITARIO E CURE ODON-
malattie parodontali. Nei pazienti adulti
ad alto rischio, la cadenza dei richiami va     TOIATRICHE
periodicamente rivalutata [50] e in caso            La normativa statale in materia di
di inadeguatezza, ricercarne le ragioni e       assistenza odontoiatrica è costituita prin-

                                                                                                   N. 4 dicembre 2016

                                                                                                  17
impediscono l’accesso alle cure odontoia-
                                                                              triche a pagamento; e come vulnerabilità
NURSING DIABETOLOGICO

                                                                              sanitaria cioè condizioni di tipo sanitario
                                                                              che rendono necessarie le cure odontoia-
                                                                              triche. Per i soggetti con vulnerabilità sa-
                                                                              nitaria,(possiamo considerare tali tutte le
                                                                              persone affette da diabete?) devono essere
                                                                              garantite tutte le prestazioni odontoiatri-
                                                                              che previste dal piano sanitario individuale,
                                                                              con l’eccezione dei manufatti protesici e
                                                                              degli interventi di tipo estetico. Per i sog-
                                                                              getti con vulnerabilità sociale, devono
                                                                              essere garantite: visita odontoiatrica; estra-
                                                                              zioni dentarie; otturazioni e terapie cana-
                                                                              lari; applicazione di protesi rimovibili (esclu-
                                                                              so il manufatto protesico). Le Regioni
                                                                              dovrebbero chiarire i criteri specifici per
                                                                              definire chi è “vulnerabile”, pertanto
                                                                              permangono rischi di disparità/iniquità
                                                                              sul territorio nazionale.

                                                                              CONCLUSIONI
                                                                                   A livello del cavo orale, il diabete
                                                                              mellito comporta una maggior suscettibi-
                                                                              lità a gengiviti e par odontopatia, oltre
                                                                              che ad alterazioni della composizione e
                                                                              produzione salivare.
                                                                                   Queste manifestazioni sono più fre-
                                                                              quenti e severe in caso di pazienti scom-
                                                                              pensati o con uno scarso livello di igiene
                                                                              orale. Inoltre, in alcuni studi è stato rilevato
                            cipalmente dal D.lgs. 502/1992 e suc-
                                                                              che i bambini diabetici sono suscettibili di
                            cessive modifiche e integrazioni, che de-
       N. 4 dicembre 2016

                                                                              candidosi orali pseudomembranose indot-
                            finisce i criteri per la determinazione dei
                                                                              te dallo squilibrio dell’ecosistema orale e
                            livelli essenziali di assistenza (L.E.A.) e dal
                                                                              dalla xerostomia. Le infezioni costituiscono
                            DPCM 29/11/2001 “Definizione dei livelli
                                                                              ancora oggi una delle principali cause di
                            essenziali di assistenza”[54]. Secondo tali
                                                                              ricovero ospedaliero e di mortalità nei
                            norme, l’assistenza odontoiatrica a carico        pazienti con diabete mellito, sia di tipo 1
                            del SSN è rivolta a specifiche fasce di           che di tipo 2 [55].
                            persone e in particolare a programmi di                Le evidenze sui risultati della preven-
                            tutela della salute odontoiatrica nell’età        zione per la salute dei denti in termini di
                            evolutiva e assistenza odontoiatrica a            costi e di conservazione di un apparato
                            determinate categorie di soggetti in con-         boccale sano, dovrebbero spingere il siste-
                            dizioni di particolare vulnerabilità. A tutti     ma sanitario a investire di più nella pre-
                            i cittadini sono invece garantite le visite       venzione e in particolare su quelle figura
                            odontoiatriche per la diagnosi precoce di         sanitarie, come gli infermieri, che hanno
                            patologie neoplastiche del cavo orale e il        la prevenzione e l’educazione alla popo-
                            trattamento immediato delle urgenze               lazione sana e non tra le funzioni stabilite
                            odontostomatologiche come infezioni               per legge. E’ una conclusione ricorrente
                            acute e dolore acuto. Per i nostri pazienti       che ancora non si sostanzia in una modi-
                            dobbiamo prendere in esame il sostantivo          ficazione dei modelli organizzativi di cura
                            “vulnerabilità”. Esso viene inteso come           che permetterebbe agli infermieri di esple-
                            vulnerabilità sociale, ossia condizioni di        tare in pieno le funzioni per le quali ven-
                            svantaggio sociale ed economico che               gono preparati nei corsi di laurea e negli
  18
Chi come noi, accompagna gruppi
                                              specifici di pazienti ha molte responsabilità

                                                                                               NURSING DIABETOLOGICO
                                              perché, in parte, deve occuparsi anche di
                                              quella prevenzione primaria che risulta
                                              fondamentale se vogliamo evitare danni
                                              alla salute e complicanze specifiche. Pro-
                                              muovere e facilitare programmi di pre-
                                              venzione e cura delle patologie più diffuse
                                              della bocca rappresenta una misura fon-
                                              damentale in termini di efficacia e favore-
                                              vole rapporto costi-benefici, anche se c’è
                                              necessità di un miglioramento della dispo-
                                              nibilità di dati di screening, diagnosi pre-
                                              coce e valutazione dei fattori di rischio e
                                              di una valutazione attenta dei risultati per
                                              stabilire l’efficacia dei programmi di pre-
                                              venzione della salute orale.
                                                   La periodicità delle visite di controllo
                                              influisce sulla salute del cavo orale, tanto
                                              che il numero dei denti diminuisce con il
                                              decrescere dei controlli specialistici. I pre-
                                              gressi interventi restaurativi necessitano
                                              di controllo e manutenzione periodica
                                              [56] e nelle persone anziane la salute orale
                                              con conseguente perdita di elementi den-
                                              tari, può essere compromessa da condi-
                                              zioni di co-morbilità, fragilità, disabilità
                                              che rendono necessario un approccio
                                              multidisciplinare tra gli operatori sanitari
                                              generali e quelli della salute del cavo orale
                                              per promuovere il benessere globale degli
                                              anziani [57]. Né possiamo dimenticare
                                              come la riabilitazione del cavo orale con

                                                                                                N. 4 dicembre 2016
                                              manufatti protesi fissi tradizionali, implan-
                                              to-supportati o di tipo rimovibile, migliori
                                              la qualità di vita [58-59-60], non solo
                                              negli aspetti fisiologici (capacità mastica-
                                              toria e nel parlare), ma anche psicologici
                                              e sociali (auto-stima, fiducia in se stessi,
                                              senso di non esclusione sociale) [61].
                                                   Ma tutto quello che le evidenze rac-
                                              comandano è dovuto gratuitamente dal
                                              sistema sanitario solo se sei ritenuto vul-
                                              nerabile e questo lo stabilisce la tua Re-
                                              gione, non i bisogni individuali di cura di
                                              una parte del corpo fondamentale per
                                              garantire un’alimentazione adeguata. In
                                              barba all’articolo 32 della Costituzione
                                              italiana.
studi successivi, ma che sono in grossa            Da parte nostra, per chi non lo avesse
parte impraticabili perché sul territorio,    ancora fatto, è un’esigenza, anche etica,
dove la prevenzione primaria può avere        includere la prevenzione dentale nelle
la massima espressione, gli infermieri sono   sedute educative con le persone che cu-
in numero inadeguato.                         riamo.

                                                                                               19
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NURSING DIABETOLOGICO

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                                                                                                                                          21
CONGRESSO REGIONALE OSDI
                         ABRUZZO E MOLISE
VITA ASSOCIATIVA

                         26 NOVEMBRE 2016
    N. 4 dicembre 2016

                                     Con grande piacere e soddisfazione         edizione il CDR ha scelto di porre
                                sono a relazionare sul nostro non ultimo        all’attenzione dell’assemblea, nella prima
                                evento, tenutosi il il 26 Novembre 2016         sessione mattutina, il Piano Nazionale della
                                presso la Camera di Commercio di Chieti,        Cronicità, relazionato del Direttore
                                il Congresso Regionale OSDI Abruzzo e           dell’Agenzia Sanitaria Regionale, Dott.
                                Molise.                                         Alfonso Mascitelli. Piano che si pone come
                                     Un evento che per partecipazione degli     obiettivi:
                                operatori, competenze dei relatori e sup-            – migliorare l’assistenza ospedaliera ai
                                porto in termini di sponsorizzazioni e non      pazienti con cronicità;
                                da ultimo, dalla presenza delle Istituzioni          – creare reti multi-specialistiche ospe-
                                Sanitarie Regionali, ha reso il giusto merito   daliere;
                                all’intera Associazione ed all’operato del           – promuovere l’integrazione con il
                                CDR, di cui sono stata per due anni la          territorio, assicurando la continuità assi-
                                Presidente.                                     stenziale.
                                     Come ogni congresso OSDI, Nazionale             Le linee d’intervento proposte all’uopo
                                o Regionale che sia, il nostro è stato un       sono:
                                momento di incontro e condivisione di                • promuovere interventi finalizzati ad
                                conoscenze ed esperienze unico. In questa       assicurare la continuità terapeutica ed
22
assistenziale alle persone affette da croni-        – enfatizzare gli strumenti di valutazio-
cità, che Accedono alle cure ospedaliere,        ne precoce delle fragilità;
sia in emergenza/urgenza che in elezione;           – promuovere setting assistenziali ap-

                                                                                                  VITA ASSOCIATIVA
     • favorire la definizione, secondo stan-    propriati;
dard EBM, di specifici percorsi diagnostico-        – telemedicina;
terapeutico-assistenziali multidisciplinari         – CCM (chronic care model);
intraospedalieri almeno per le principali           – comunicazione, relazionalità ed inte-
patologie croniche (neurologiche, pneu-          grazione socio-assistenziale
mologiche, cardiologiche, metaboliche,              – verifica, valutazione e sistemi infor-
vascolari, oncologiche, ortopediche, reu-        mativi;
matologiche)                                        – risorse e strumenti organizzativi
     • garantire la trasmissioni delle infor-       – aspetti assistenziali della presa in cura
mazioni al momento della dimissione,
assicurando la continuità assistenziale sul          Di seguito ho relazionato circa
territorio in contatto con il sistema delle      l’esperienza della Regione Abruzzo sul
cure primarie;                                   recepimento del Piano Nazionale sul Dia-
     • promuovere l’istituzione della figura     bete. Tale attività ha visto la costituzione
del medico “tutor” per la persona affetta        di un tavolo di lavoro composto da diabe-
da cronicità al momento dell’accesso ospe-       tologi, MMG, PLS, rappresentanti delle
daliero, che gestisca il percorso clinico        Associazioni delle persone con diabete e
intraospedaliero e si raccordi con il sistema    una rappresentanza degli infermieri nella
territoriale;                                    mia persona. OSDI era in quel tavolo.
     • sperimentare modelli di ospedale per          Il gruppo di lavoro ha prodotto quattro
intensità di cura e valutarne l’efficacia sul    documenti, uno generale sul PDTA, uno
paziente ricoverato.                             sul PDTA nel Diabete Tipo2, uno sul PDTA
     Il collega Angelo De Luca, ha riferito      nel Diabete Tipo 1 e uno sul PDTA in età
successivamente all’Assemblea circa il pro-      pediatrica. Il 05 luglio 2016 il Commissario
getto pilota della ASL2 Lanciano-Vasto-          ad Acta ha approvato i documenti, notifi-
Chieti, relativo al ruolo dell’infermiere “di    candoli alle AASSLL e all’Agenzia Sanitaria
fragilità”. IL progetto pone l’accento;          Regionale (ASR Abruzzo) per gli adempi-
     – sulla necessità di approfondire gli       menti di competenza, di notiziare ai com-
aspetti relativi alla continuità assistenziale   petenti Servizi del Dipartimento per la
ed alla integrazione;                            Salute ed il Welfare, di disporne la trasmis-

                                                                                                  N. 4 dicembre 2016

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