Crescere in capacità di vita e di missione - PIANIFICAZIONE 2018-2024 Consiglio Generale delle Suore Calasanziane

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Crescere in capacità di vita e di missione - PIANIFICAZIONE 2018-2024 Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
Crescere in capacità
 di vita e di missione
        PIANIFICAZIONE 2018-2024
Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
Crescere in capacità di vita e di missione - PIANIFICAZIONE 2018-2024 Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
PIANIFICAZIONE
2018-2024
Consiglio Generale delle Suore Calasanziane

             Casa Generalizia delle Suore Calasanziane
             Via Faenza, 62 - 50123 – FIRENZE
             Tel. 055-2302910 - Fax 055-3928766
             www.calasanziane.org
             e-mail: casamadrefirenze@gmail.com
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ORIZZONTE DEL SESSENNIO:
Crescere in capacità di vita e di missione

           3   PRESENTAZIONE

           4   CONDIVISIONE DELL’ANNO DI ASCOLTO

           7   I. VITA SPIRITUALE E COMUNITARIA

         13    II. CULTURA VOCAZIONALE E FORMAZIONE

         23    III. MISSIONI

         30    IV. APOSTOLATO

         34    V. LAICI

         38    ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL SESSENIO

         39    VALUTAZIONE DEL PROGETTO DI
               RIVITALIZZAZIONE DEL SESSENIO
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“L’amore e la stima verso la nostra Congregazione si manifesterà attraverso la
comunione con le Consorelle e specialmente con la
partecipazione attiva e responsabile alla vita dell’Istituto, alla
sua storia e alle sue scelte. Manifesteremo lo stesso interesse
anche per tutti i Confratelli e le Consorelle che sono parte della
grande Famiglia Calasanziana”.
(Costituzione Art.39)
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PRESENTAZIONE

Carissime,

un testo delle nostre Costituzioni ci ricorda che:

La Suora Calasanziana accoglierà e testimonierà il carisma della Fondatrice:

  »» affidando interamente al Signore l’Opera calasanziana, considerandola ope-
     ra sua, sostenuta dalla sua Provvidenza;

  »» condividendo, della Fondatrice, la larghezza di vedute, l’apertura alla real-
     tà, la sensibilità e la comprensione dei problemi sociali, la stima della cultura
     e la vita operosa, il coraggio e la fortezza nell’intraprendere iniziative per la
     gloria di Dio e il bene dei fanciulli poveri (Cost. art. 5)

Con questi sentimenti di appartenenza e fedeltà alla nostra spiritualità e al no-
stro carisma, il Consiglio Generale ha lavorato per convertire in una Pianificazio-
ne il Progetto “Crescere in capacità di vita e di missione”, ricevuto dal XVIII Capi-
tolo Generale, quale orizzonte verso il quale condurre il cammino del sessennio
2018-2024. Il compito arduo della Pianificazione è stato preceduto da un Anno di
intensa attività di ascolto delle nostre cinque Missioni: ascolto di tutte le Sorelle,
ascolto delle diverse realtà e dei diversi contesti nei quali sono inserite le singole
comunità. È stato un percorso che ha permesso a noi e a tutte le consorelle di
vivere una bella esperienza di fraternità e, nello stesso tempo, una opportunità
di condivisione della realtà concreta di ogni comunità e della vita di tutta la Con-
gregazione. L’ascolto, la conoscenza, la comprensione, il discernimento e la pre-
ghiera ci hanno guidate nel delineare questa Pianificazione che, tutte insieme,
affidiamo alla bontà di Dio e alla collaborazione di tutte, certe che tutto è dono e
tutto deve portarci al Magnificat, aperte alle novità che Dio vorrà proporci.

La benedizione di Dio e la protezione di Madre Celestina siano su tutte noi e ci
accompagnino sempre.

Firenze, 04.07.2019

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CONDIVISIONE DELL’ANNO DI ASCOLTO

L’impegno di riflessione sullo stato della Congregazione, iniziato con il percorso preca-
pitolare (2017-2018) che aveva impegnato ogni comunità ed ogni religiosa ad offrire un
contributo concreto di analisi e riflessione, ha trovato sviluppo nello svolgimento del
XVIII Capitolo Generale il quale ha elaborato il Progetto “Crescere in capacità di vita e
di missione” e lo ha consegnato al Consiglio Generale con il compito di convertirlo nella
Pianificazione per il sessennio 2018-2024.

Il Consiglio ha ritenuto opportuno non avere fretta, ma prendersi del tempo, prima di
pianificare il sessennio e, proprio per questo motivo, il 26 ottobre 2018 è stata celebra-
ta, in tutte le Comunità, l’apertura dell’Anno di ascolto. Questo tempo di ascolto è stato
caratterizzato anche da un simbolo: la conchiglia all’orecchio la quale ha voluto ricor-
darci che l’ascolto richiede impegno, tempo, silenzio, attenzione e pace interiore. Tre,
invece, le parole chiave che hanno orientato l’ascolto: conoscere-comprendere-di-
scernere.

È stato un tempo che ha impegnato il Consiglio e la Congregazione tutta in un cammino
attivo di discernimento. Dall’ ottobre 2018 al marzo 2019, il Consiglio ha visitato tutte le
Comunità le quali, per tempo, avevano già ricevuto una lettera con la comunicazione
della data della visita e i nominativi delle persone che le avrebbero visitate. A questa
comunicazione faceva seguito anche una esauriente spiegazione del motivo della visita
e la dinamica che avrebbe guidato la preparazione della stessa da parte della Comunità
e delle singole religiose. Tutte conoscevano, inoltre, che la visita di ascolto prevedeva
tre momenti principali: ascolto della Comunità – ascolto delle singole religiose – ascolto
della realtà laicale, con l’obiettivo sì di conoscere la realtà attuale, ma anche di interpel-
lare la comunità e i singoli nell’individuare bisogni – aspettative – desideri – suggeri-
menti, per un futuro di crescita, anche qualitativa, e di consolidamento.

È stato un impegno faticoso, per tutte, ma portato avanti con serietà e collaborazione, da
parte di tutti: Consiglio, comunità, singole religiose, laici, istituzioni e varie realtà che
abbiamo potuto visitare e interpellare. Ogni Comunità ha accolto la visita positivamen-
te, con un impegno evidente di preparazione, con spirito fraterno, con disponibilità al
dialogo e al confronto sereno e costruttivo. Tutte siamo riconoscenti e ringraziamo il Si-
gnore per averci sempre accompagnate con la sua grazia e illuminate con la sua Parola;
Madre Celestina è stata sempre presente tra noi, l’abbiamo invocata in ogni incontro e
in ogni necessità.

L’ascolto, nelle realtà locali, ha tenuto presenti le cinque chiavi di vita che devono
orientare il nostro cammino in questo sessennio. È stato un tempo di grazia e ha portato
alla luce quanto, brevemente, vi condividiamo:

Vita spirituale e comunitaria

Le Comunità mostrano un evidente impegno nel vivere la preghiera comunitaria e la
celebrazione eucaristica quotidiana. Esprimono però fatica nel conciliare i tempi del

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lavoro apostolico con i tempi della vita spirituale e comunitaria, spesso a discapito di queste ul-
time. Questo succede perché vengono meno momenti importanti quali: meditazione, esercizi
spirituali, preghiera personale, incontri fraterni, ecc... È comune la consapevolezza di questo
bisogno e la disponibilità a mettersi in gioco, personalmente e comunitariamente, per acco-
gliere un cammino congregazionale che favorisca un miglioramento in questo ambito.

Il numero elevato delle suore anziane rispetto a quello esiguo delle suore impegnate nella vita
attiva, crea difficoltà nel conciliare i bisogni, delle une e delle altre, con le esigenze dell’aposto-
lato. Bisogna però riconoscere che la preghiera delle suore anziane è una grande ricchezza per
la Congregazione, poiché sostiene notevolmente le consorelle che vivono il ritmo travolgente
della quotidianità.

Ogni Comunità soffre la carenza di personale religioso ed esprime il bisogno di un incremento
numerico.

La preghiera di adorazione è percepita come elemento essenziale della nostra spiritualità cala-
sanziana. La Casa Madre, con tanta fatica, tiene viva l’adorazione quotidiana; si è notato, con
piacere, che anche altre Comunità portano avanti varie iniziative di adorazione.

Apostolato

L’apostolato costituisce un punto di forza di ogni Comunità: le suore spendono energie e tempo
nel servizio ai piccoli e il loro lavoro è riconosciuto come prezioso e qualitativamente significa-
tivo in tutte le realtà locali. I bisogni educativi, di accoglienza e di promozione socioculturale
sono pressanti in ogni luogo. Questo diventa per noi una sfida: trovare strade efficaci per ri-
spondere a tali bisogni, mantenendo vivo il nostro carisma nonostante la carenza di religiose.

Lo sviluppo socioculturale, in tutto il mondo, richiede oggi una notevole professionalità delle
religiose, anche nelle realtà più povere. Inoltre, la complessità aumenta in ogni ambito dell’e-
ducazione, richiedendo un impegno formativo, professionale e di energie sempre maggiore.
Questo rende difficile rispondere ai servizi attualmente attivi nelle nostre varie Comunità. La
collaborazione con i laici nell’apostolato, ormai diffusa, costituisce una ricchezza e, allo stesso
tempo, un impegno economico e di energie.

In Africa, Nicaragua e Brasile le Comunità sono integrate nella vita parrocchiale. Tutte le altre
cercano, in modo differente, di collaborare e mantenere rapporti con le parrocchie di apparte-
nenza.

Cultura vocazionale e formativa

Emerge da tutte le Comunità il bisogno di promuovere e maturare una cultura vocazionale e
formativa. In tutte le Comunità è emersa la necessità di crescere nella consapevolezza che la
prima pastorale vocazionale è data dalla qualità della nostra vita religiosa, personale e comuni-
taria. Le iniziative vocazionali, seppur importanti, possono portare frutto soltanto se supporta-
te dalla nostra testimonianza autentica e credibile.

La preghiera vocazionale è viva e sentita in tutte le Comunità che si attivano anche con varie
iniziative personali e comunitarie e aderendo alle proposte offerte dalla Congregazione.

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Nelle Comunità che sono oltre l’Italia, c’è un significativo fermento vocazionale, ma accade che
non si riesca a dare risposte esaurienti, in maniera strutturata.

Per quanto riguarda la formazione iniziale, si sente il bisogno di una maggior cura ed organici-
tà nei percorsi formativi. Il Noviziato è la tappa di formazione meglio organizzata.

Tutte le Comunità evidenziano fragilità nella proposta di formazione permanente.

Laicato

Il laicato è diventato parte integrante delle nostre attività apostoliche. Tutte le Comunità colla-
borano con il personale laico, sebbene con misure e modalità differenti.

I laici che affiancano, a vario titolo, le nostre Comunità hanno manifestato affetto, coinvol-
gimento apostolico e desiderio di sentirsi parte del carisma. A tale proposito, ci chiedono di
attivare percorsi di formazione e di condivisione per poter diventare parte sempre più attiva e
viva del carisma calasanziano.

In Italia, la realtà laicale è maggiormente consolidata. Sono in atto iniziative formative, sebbe-
ne spesso non organiche e strutturate. È presente ed attiva Amical Onlus, associazione laicale
che sostiene i progetti calasanziani in alcune Missioni.

Alcune persone chiedono di strutturare un terz’ordine calasanziano.

Missioni

Le Comunità sentono il bisogno di crescere sempre più in un percorso di interculturalità.

La nostra presenza missionaria in Italia è caratterizzata da una povertà vocazionale.

Segni di speranza vocazionale arrivano dalle altre presenze missionarie, le quali sono caratte-
rizzate da una sola Comunità in ogni Paese, formata da un numero esiguo di religiose.

Le Comunità oltre Italia chiedono maggior vicinanza e accompagnamento da parte del Consi-
glio.

La Congregazione sostiene economicamente le Missioni che non sono autonome; dalle stesse
emerge il bisogno ed il desiderio di trovare percorsi di auto-sostentamento.

La Missione italiana cerca di sostenere le altre presenze missionarie anche attraverso iniziative
missionarie da parte delle Comunità e attraverso l’Associazione Amical.

Conclusione

Tutto ciò che è maturato lungo il percorso di questo Anno è stato, per il Consiglio, opportunità
di studio, di riflessione e di preghiera, nella comune ricerca dei tratti del disegno di Dio per
la Congregazione, oggi, e in atteggiamento di apertura allo Spirito. I frutti del discernimento
hanno orientato la stesura della Pianificazione, riportata nelle pagine successive e affidata alla
nostra condivisione e alla collaborazione di tutte, perché possiamo insieme camminare verso
il futuro.

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I. VITA
                                            SPIRITUALE E
                                           COMUNITARIA
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CHIAVE DI VITA: Rivitalizzare la relazione d’amore con Gesù, in uno spirito di comunione
fraterna, per arricchire il nostro apostolato.

STRATEGIA 1. Valorizzare la nostra spiritualità calasanziana.

                                                       O Gesù mio dilettissimo, assorbisci lo spirito mio
                                entro lo spirito tuo tanto profondamente che tutto si seppellisca in Te
                                                            ed io nella tua unione manchi a me stessa.
                                                                          Fa’ che la sepoltura mia in Te
                                                         non sia conosciuta da altri che dall’ amor tuo,
                                                                       il quale mi chiuda col suo sigillo
                                             e mi congiunga a sé con vincolo indissolubile per sempre.
                                                                     (Madre Celestina – DPG pag. 160)

OBIETTIVO: Vivere una vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza della nostra consacrazione;
approfondire il nostro carisma e fare propri i sentimenti di Madre Celestina, come punto centrale
del processo di rivitalizzazione.

ATTIVITÀ:
a) Rivitalizzare la Casa Madre, come centro di vita spirituale della nostra Congregazione:

  · Elaborare e far conoscere alle comunità il progetto concreto (2020).

  · Sensibilizzare tutte le suore alla necessità della preghiera di Adorazione.

  · Le comunità europee si organizzino per dare la possibilità, ad ogni religiosa, di trascorrere
    una “settimana di spiritualità” in Casa Madre, almeno ogni due anni, per tornare alla fonte
    e al pilastro della nostra spiritualità.

  · Le comunità oltre Europa, invece, si organizzino perché ogni religiosa, una volta nel sessen-
    nio, possa trascorrere una settimana in Casa Madre, magari approfittando anche dei viaggi
    che faranno in Italia per altri impegni.

  · In base alle disponibilità comunicate entro dicembre 2019, si potrà elaborare un calendario
    per queste settimane di spiritualità in Casa Madre.

b) Riscoprire la ricchezza dell’adorazione Eucaristica come dimensione essenziale della nostra
   spiritualità calasanziana:

  · Valorizzare l’opportunità dell’anniversario dell’adorazione quotidiana in Casa Madre, orga-
    nizzandolo con una maggiore partecipazione delle comunità italiane.

  · Incoraggiare le comunità perché’ trovino spazi di tempo settimanale per fare esperienza
    delle grazie che si ricevono durante l’adorazione Eucaristica, personale e silenziosa.

c) Gli scritti di Madre Celestina costituiscono la nostra eredità, perciò è fondamentale:

  · Digitare e attualizzare i testi.

  · Approfondirli e diffonderli.

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· Tradurre gli scritti più importanti nelle diverse lingue.

  · Elaborare nuove pubblicazioni e articoli con temi che presentino la nostra spiritualità: nella
    stampa, nei mezzi di comunicazioni e sul web.

d) Rinforzare e rinvigorire la nostra identità calasanziana mediante:

  · Simboli propri (lo stemma, la firma Schp: “delle Scuole Pie”, carta intestata ufficiale, e-mail
    personalizzata, ecc.)

  · Esercizi calasanziani

  · Quaderni celestiniani

Si chiede alle comunità di mettere l’accento:

a) Sulla qualità della vita di preghiera.

b) Sulla lettura e meditazione quotidiana.

c) Sulla crescita umana e spirituale di ciascuna, motivando le suore ad aggiornarsi nello studio
   religioso e accademico.

STRATEGIA 2. Individuare gli strumenti più adatti per avviare il processo di rivitalizza-
zione in ciascuna comunità, priorizzando gli incontri comunitari e la preghiera quoti-
diana.

                                                                             Esiga però sempre in modo assoluto
                                                                              una perfetta pace nella comunità,
                                                                   e vi provveda energicamente e radicalmente,
                                                                   non potendo nè dovendo farsi a meno di essa.
                                                                                        Pace, pace, pace sempre!
                                                                          Concordia sincera, completa, costante!
                                                                                       Cor unum et anima una.
                                                                                (Madre Celestina – MC pag. 261)

OBIETTIVO: Rivitalizzare la vita comunitaria per essere comunità cristiane Celestiniane, secon-
do il sogno di Dio e di Madre Celestina, essendo consapevoli che la nostra attività principale è la
preghiera e interiorizzando la nostra identità religiosa calasanziana come sequela del Cristo che
benedice i bambini, attraverso la nostra vita di ogni giorno.

ATTIVITÀ:
a) Preparare e offrire materiali e sussidi, comuni a tutte le Comunità, per i tempi forti dell’anno
   (avvento, quaresima).

b) Elaborare un quaderno celestiniano con le nostre feste importanti (includendo parti proprie
   nel messale e nella liturgia delle ore).

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c) Aggiornare il Calendario delle ricorrenze calasanziane, del compleanno e dell’onomastico
   delle Suore: pregheremo e festeggeremo per ringraziare il Signore per il dono della vita e della
   chiamata di ciascuna.

d) Revisionare il libretto delle nostre Pratiche di pietà (entro il 2021).

e) Il 7 giugno, giorno della morte della prima suora calasanziana, suor Maura Vaglini, ogni co-
   munità celebrerà la memoria di tutte le suore defunte.

Per una autentica vita Comunitaria è fondamentale:

a) Elaborare la programmazione/verifica annuale, coerente con la pianificazione della Congre-
   gazione, e inviarla rispettando la scadenza prevista (Italia, Romania e Africa entro maggio/
   giugno; Brasile e Nicaragua entro gennaio/febbraio).

b) Rinforzare e mantenere viva la vita fraterna mediante il dialogo sincero e fraterno.

c) Incoraggiare le suore ad usare i talenti ricevuti da Dio per arricchire la comunità e tutta la
   Congregazione.

d) Fedeltà alla preghiera comunitaria, ricordando che le Lodi e i Vespri sono preghiere obbliga-
   torie per ogni religiosa.

e) Organizzare incontri comunitari sistematici, giornate di riflessione, letture e condivisione co-
   munitaria, svago e ricreazione.

f) Dare importanza alle feste varie, soprattutto: 18 marzo, 24 giugno, 25 agosto, 26 ottobre.

g) Dialogo personale con la superiora, fatto con libertà interiore e condivisione sincera.

h) Armonizzare la vita comunitaria con la missione.

STRATEGIA 3. Riscoprire l’importanza degli accompagnatori personali e comunitari,
cercando di individuare persone che sostengano le fragilità del singolo e della comunità.

                                                                              Possono venire delle tentazioni,
                                                                                    delle aridità o dei timori,
                                                          ma confidandosi col padre spirituale tutto si supera.
                                                                           (Madre Celestina – DPG pag. 187)

OBIETTIVO: Riscoprire e riconoscere l’importanza degli accompagnatori personali e comunitari,
per sostenere la vita spirituale di ciascuna religiosa.

ATTIVITÀ:
A livello di Congregazione, il Consiglio si impegnerà ad organizzare almeno un incontro formati-
vo nel sessennio, dando importanza al tema dell’accompagnamento spirituale e del sacramento
della confessione.

                        PIANIFICAZIONE 2018-2024   –12– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
Le superiore delle comunità si impegnino a:

a) Dare la possibilità ad ogni consorella di vivere il dono del sacramento della riconciliazione.

b) Spronare le consorelle a curare la direzione spirituale con la scelta di una guida.

STRATEGIA 4. Si organizzino gli esercizi spirituali per le suore, secondo le esigenze di
ogni comunità, ma senza prescindere da tale obbligo costituzionale.

                                                             Il giorno di ritiro deve essere una sorgente di pace,
                                                                                  di quella vera pace dell’ anima,
                                                                                           che rende soave la vita.
                                                                               (Madre Celestina – DPG pag. 232)

OBIETTIVO: Fare degli esercizi spirituali annuali, per ciascuna religiosa, occasione irrimandabile
per crescere nella vita spirituale, comunitaria e apostolica; quelli calasanziani siano un “tempo stra-
ordinario” che permette di avere la possibilità di sperimentare la gioia di appartenere alla nostra
famiglia celestiniana, godendo dell’incontro con Dio e con le consorelle.

ATTIVITÀ:
Si offriranno in questo sessennio due tempi per gli esercizi calasanziani:

a) Due turni nel 2020

b) Due turni nel 2024

Impegni sistematici per le comunità:

a) Esercizi spirituali, secondo le nostre Costituzioni

b) Ritiro mensile

c) Iniziative della Diocesi

STRATEGIA 5. Avviare un processo che accresca la possibilità di mobilità tra le suore (cul-
tura del servizio e dell’integrazione).

    Oh, benedetta rinunzia di sé che purifica e santifica! Infatti, l’anima santa non è che un’anima
                              liberamente sottomessa, coll’aiuto della grazia, alla divina volontà.
                                                                                    Madre Celestina

OBIETTIVO: Fare in modo che tutta la Congregazione avanzi, in questo sessennio, verso una “cul-
tura del servizio e dell’integrazione” attraverso un progressivo itinerario che permetta la mobilità
delle religiose e dei ruoli.

ATTIVITÀ:
a) Durante il sessennio si procederà ad una graduale mobilità di persone e ruoli, nelle diverse
   comunità.

                        PIANIFICAZIONE 2018-2024   –13– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
b) “Per apportare alla comunità dei vantaggi inestimabili” (Madre Celestina), la mobilità delle
   suore terrà conto delle competenze di ciascuna e dei bisogni delle comunità.

c) Riscoprire e valorizzare il servizio dell’autorità e dell’obbedienza, a livello di comunità e a
   livello di Congregazione.

d) Ogni comunità definisca in maniera chiara e organica i compiti assegnati a ciascuna suora.

STRATEGIA 6. Rispondere al bisogno di cura e di accompagnamento delle suore anziane.

  Quando le comunità religiose son formate da anime sagge e pie, vi è contrasto non per conseguire
                                                      le cariche più rilevanti, ma per accettarle.
                                                                                  Madre Celestina

OBIETTIVO: Prendere coscienza che tutto ciò che è nostro, spiritualità, patrimonio e consuetudini,
lo abbiamo ricevuto e lo riceviamo tuttora dalle suore anziane, attraverso la loro vita di fede e amo-
re a Dio e alla nostra cara Madre Celestina.

Riconoscere e trasmettere alle suore anziane che la loro presenza è una ricchezza smisurata per
tutta la Congregazione e le loro preghiere costituiscono la base della vita apostolica delle suore più
giovani impegnate nel lavoro quotidiano.

ATTIVITÀ:
a) Trovare una sistemazione, una casa che ospiti le suore anziane e inferme, perché possano
   vivere tranquille, dignitosamente e si sentano utili.

b) Curare la vita spirituale delle suore anziane e inferme che non riescono più a partecipare agli
   esercizi spirituali al di fuori della comunità.

c) Raccogliere i loro ricordi e testimonianze che costituiscono il nostro patrimonio spirituale
   (con un quaderno celestiniano, registrazione, video, etc.).

In ogni comunità dove vivono suore anziane e bisognose:

a) Con tanto affetto e delicatezza, trovare le cure adatte per loro.

b) Pensare e inserire nella programmazione l’accompagnamento spirituale delle suore anziane
   (ritiro mensile, confessore).

                        PIANIFICAZIONE 2018-2024   –14– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
II. CULTURA
VOCAZIONALE E
FORMATIVA
    PIANIFICAZIONE 2018-2024   –15– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
AREA N° 1/CULTURA VOCAZIONALE

CHIAVE DI VITA: crescere e maturare nella “Cultura Vocazionale”

             “Voglio amarti d’infinito amore, voglio consumarmi nel desiderio che tutti ti amino.”
                                                                                Madre Celestina

STRATEGIA 1. Mantenere viva nelle comunità la preghiera vocazionale e sensibilizzare an-
che le persone attorno a noi (laici, bambini, famiglie, ecc.)

OBIETTIVO: vogliamo identificarci con i sentimenti stessi di Gesù che ci chiede di pregare il Padre
perchè mandi “operai per la sua messe”. (Lc 10,2).

ATTIVITÀ:
a) Portare avanti l’impegno, intrapreso nell’anno vocazionale 2017/2018, di dare impulso alla pre-
   ghiera continua per le vocazioni:

  i) Continuare la preghiera per le vocazioni con la Liturgia delle Ore, sia alternando i giorni
     delle preghiere vocazionali calasanziane, dopo le Lodi, che aggiungendo l’intenzione di pre-
     ghiera durante le Lodi, secondo il sussidio della CEI che si continuerà ad inviare.

  ii) Dare continuità alla Celebrazione Eucaristica Mensile con Intenzione Vocazionale, un
      mese per comunità.

  iii) Dare continuità alla Preghiera di Adorazione Eucaristica Vocazionale Mensile, possi-
     bilmente nel giorno della giornata calasanziana, il 25 di ogni mese. Si continuerà ad inviare il
     sussidio, ma ogni comunità è libera di preparare il suo proprio sussidio, come meglio desidera.

  iv) Dare continuità alla Celebrazione Eucaristica Mensile con Intenzione Vocazionale,
     un mese per comunità.

  v) Il giorno 18 di ogni mese, in Casa Madre, l’Adorazione Eucaristica avrà intenzione Vocazio-
     nale.

  vi) Dare continuità al giro di preghiera settimanale, personale, per le vocazioni calasan-
     ziane: una religiosa, oppure novizia e postulante, per ogni settimana dell’anno.

  vii) Pregare con il sussidio del Rosario Vocazionale Calasanziano, almeno una volta alla set-
     timana, preferibilmente il giovedì.

  viii) Offrire e favorire scambi di sussidi e materiali vari per la preghiera vocazionale e sollecitare
     la traduzione nelle diverse lingue.

a) Migliorare il sussidio di Preghiere calasanziane per le Vocazioni che usiamo, ogni giorno,
   dopo le lodi oppure dopo i Vespri. Tempo previsto, entro il 2022.

b) Fare del nostro apostolato una opportunità per pregare per le vocazioni: con i bambini, i
   ragazzi e giovani, le famiglie, la parrocchia.

                       PIANIFICAZIONE 2018-2024   –16– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
i) Esempio: chi lavora con i bambini e i giovani nella catechesi parrocchiale, oppure insegna
      religione nelle scuole, includa nella programmazione annuale il tema della vocazione per far
      loro comprendere che tutti abbiamo una vocazione alla quale rispondere “sì” e un progetto da
      realizzare nella propria vita.

   ii) Realizzare, quando e dove possibile, una Tavola rotonda per i giovani, invitando rappresen-
       tanti delle differenti vocazioni, perché condividano le loro esperienze vocazionali.

   iii) Organizzare con i bambini e o ragazzi delle nostre case-famiglia, dei centri diurni, della
      scuola, della catechesi parrocchiale, un breve momento di preghiera per le vocazioni,
      ogni mese, di preferenza il 18 (preghiera del mattino, alla sera, ecc.). Questo impegno po-
      trebbe essere incluso nella programmazione comunitaria annuale.

   iv) Realizzare una veglia vocazionale annuale, in ogni luogo di presenza calasanziana, con
      i nostri laici, famiglie, giovani e adulti. Inserire le date nella Programmazione Comunitaria
      annuale. Documentare l’evento con foto e con un piccolo articolo da inviare per il sito web.

c) Assicurare la nostra partecipazione alle iniziative varie di preghiera vocazionale, a livello dioce-
   sano e parrocchiale.

STRATEGIA 2. Costituire una équipe di pastorale vocazionale a livello di Congregazione e a
livello locale.

OBIETTIVO: Assicurare l’orientamento sistematico e dinamico della promozione di una cultura vo-
cazionale all’interno della Congregazione.

ATTIVITÀ:
a) Costituire l’Équipe Generale di Pastorale Vocazionale (a livello di Congregazione) con una
   religiosa di ogni presenza missionaria, entro l’anno 2019:

   i) Riunire due volte, in questo sessennio, l’équipe vocazionale a livello di Congregazione. La
      prima nel mese di luglio 2019, in seguito al “convegno calasanziano” di presentazione della
      Pianificazione del quinquennio (per un momento formativo, programmatico e progettuale);
      la seconda nel 2022, per verificare e riprogrammare.

   ii) Riunione online mensile dell’équipe, per mantenere il contatto e condividere il lavoro.

b) Promuovere in tutta la Congregazione dinamiche, elementi di vita, proposte e linee di azioni
   audace per fare crescere e consolidare una autentica cultura vocazionale:

   i) La cultura vocazionale deve essere parte integrante della programmazione di ogni comunità.
      Si cercherà di dare impulso alla cultura vocazionale accogliendo le linee di azioni della Con-
      gregazione e individuando dinamiche e elementi per promuoverla all’interno di ogni comu-
      nità.

   ii) Lavorare in modo che ci siano nuove “missionarie calasanziane”, significa fare della Pastorale
       Vocazionale l’apostolato centrale di ogni comunità e di ogni religiosa come, tra l’altro, lo era
       per Gesù stesso nella costruzione del Regno di Dio.

   iii) Individuare, in ogni paese dove siamo presenti, una religiosa responsabile per la pastorale

                        PIANIFICAZIONE 2018-2024   –17– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
vocazionale e assicurarsi che questa abbia un autentico atteggiamento vocazionale, cioè che
     sia una religiosa attiva, dinamica, propositiva e impegnata seriamente in questa missione.

c) Costituire un’équipe vocazionale locale con presenza delle diverse vocazioni. In Italia, l’éq-
   uipe locale, con la presenza di alcune suore giovani, dei padri scolopi e dei laici, sarà affiancata
   anche dall’équipe formativa della Congregazione.

   i) Riunire all’inizio dell’anno l’équipe locale per programmare le attività di tutto l’anno.

   ii) Riunirla mensilmente per discutere idee, decidere il da farsi, condividere e/o valutare il lavoro
       programmato.

d) Realizzare un Progetto Vocazionale in ogni luogo di Missione (Italia non oltre il 2019 e 2020
   negli altri paesi)

   i) La Consigliera per la chiave della Pastorale Vocazionale seguirà, nella misura del possibile, la
      elaborazione del progetto in ogni paese.

   ii) Valutare e Riprogettare ogni anno il lavoro della Pastorale Vocazionale.

e) Elaborare elementi operativi per il discernimento vocazionale calasanziano (schede, dépliant,
   esercizi spirituali, ecc.), entro il 2021

f) Nell’ Anno dedicato alla Cultura Vocazionale e Formativa (2021):

   i) Realizzare un programma specifico da promuovere in questo anno suscitando un impegno
      continuo verso la consolidazione della cultura vocazionale in ogni realtà di missione.

g) Costituire una comunità vocazionale dove le giovani possano fare esperienza diretta con le
   realtà di contenuto vocazionale e carismatico (durante il sessennio):

   i) Questa comunità deve favorire un ambiente dove le giovani possano impegnarsi, trovare mo-
      delli, gustando il valore dell’amicizia e della fraternità, e soprattutto possano esercitare una
      responsabilità che le metta in contatto diretto con i nostri bambini delle case-famiglia e dei
      centri diurni.

   ii) Le nostre case-famiglia, centri diurni e di sostegno, scuole, si sentano piccoli centri vocazio-
       nali dove i giovani possano fare esperienze di incontro con il Signore per mezzo del nostro
       apostolato con i bambini.

STRATEGIA 3. Programmare le attività di pastorale vocazionale priorizzando quelle realtà
che sono terreno fertile e proponendo esperienze significative di preghiera /servizio/ co-
munione.

OBIETTIVO: Assicurare un accompagnamento sistematico che aiuti le religiose di ogni “realtà ca-
lasanziana” a crescere nella consapevolezza vocazionale, attraverso un impegno constante, con
delle attività concrete di animazione e promozione vocazionale, dando priorità ai terreni più fertili
di semi vocazionali.

                        PIANIFICAZIONE 2018-2024   –18– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
ATTIVITÀ:
a) Ricerca-Azione Vocazionale: analizzare e discernere le possibili realtà della PV maggiormen-
   te rilevanti nel proprio contesto di missione calasanziana, concretizzando qualche “aggancio”
   con questa realtà e i suoi destinatari (entro e non oltre il 2020).

  i) Studiare le differenti situazioni, persone o istituzioni preferendo quegli ambienti in cui è evi-
     dente una particolare attenzione alla dimensione vocazionale della pastorale. Si tratta di in-
     dividuare un nucleo di persone o una istituzione sensibili in questo campo. A questo scopo,
     verrà inviato uno strumento per la ricerca-azione.

  ii) Alla luce di questo contatto e analisi, ogni realtà calasanziana, con l’équipe vocazionale locale,
      programmi un incontro di dialogo per la costruzione di un percorso vocazionale concreto di
      promozione e discernimento, da inserire nel proprio progetto di Pastorale Vocazionale Cala-
      sanziana (PVC). Si tratta di programmare iniziative concrete di pastorale vocazionale, dando
      priorità alla realtà di “terreno fertile” di risposta vocazionale.

  iii) Per quanto riguarda i “terreni fertili”, secondo la Congregazione, la promozione vocazionale
     organica e sistematica deve costituire una priorità in Nicaragua e in Africa, in questo sessennio.

b) Programmazione di iniziative concrete a livello di Congregazione

  i) Definire gli elementi essenziali dell’Accompagnamento Vocazionale Calasanziano, a livello
     di Congregazione, e renderli accessibili a tutta la Congregazione, procedendo alla traduzione
     nelle diverse lingue locali (entro e non oltre il 2020).

  ii) Offrire la possibilità di processi formativi ai responsabili della Pastorale Vocazionale, prioriz-
      zando ovviamente gli eventi presenti nel contesto locale.

  iii) Si invieranno materiali e sussidi che aiutino ad acquisire una cultura vocazionale, ad elabo-
     rare il progetto vocazionale locale, approfittando maggiormente dei mezzi di comunicazione
     virtuali (skype, messenger, e-mail, sito web).

  iv) Assicurare la continuità di processi formativi, per promuovere la cultura vocazionale con
     altre modalità. Per esempio, è bene, durante questo sessennio, che una religiosa frequenti il
     Corso di Alta Formazione in Pastorale Vocazionale, offerto dalla CEI.

  v) Prendere parte al Convegno Nazionale di Pastorale Vocazionale che si svolge ogni anno,
     nel mese di gennaio, a Roma (almeno una religiosa).

  vi) Includere nella formazione delle postulanti e novizie il tema della Cultura Vocazionale.

  vii) Creare materiali locali (video, libretti, documenti) di esperienze vocazionali e di presenza
     carismatica delle Calasanziane nel mondo.

  viii) Rafforzare la promozione vocazionale nei social (You Tube, Facebook, siti web ufficiali, etc.,
     nelle diverse lingue).

c) Programmazione di iniziative concrete, a livello locale, da parte di ogni responsabile di Pasto-
   rale Vocazionale:

                       PIANIFICAZIONE 2018-2024   –19– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
i) Assicurare la realizzazione concreta della Progettazione in ambito di Pastorale Vocazio-
      nale, in ogni realtà locale.

   ii) Organizzare ogni anno un “incontro/ritiro/campo scuola vocazionale” per il discerni-
       mento e così promuovere la crescita nella cultura vocazionale (ogni realtà stabilisca il luogo e
       il mese nella programmazione comunitaria).

   iii) Organizzare “Veglie Vocazionali Calasanziane” ogni anno. Può essere per il 18 marzo,
      oppure come preparazione alla professione temporanea delle novizie o ai voti solenni delle
      juniores.

   iv) Prendere parte ai processi formativi di pastorale vocazionale diocesana/nazionale, a livello
      locale.

   v) Integrare, nella misura delle possibilità di ciascuna realtà locale, le postulanti, novizie e junio-
      res, perché siano collaboratrici attive nella pastorale vocazionale locale.

d) Aprire le porte per ascoltare i giovani e far conoscere le nostre realtà:

   i) Day Celestiniano: aprire le porte ai giovani con un “giorno celestianiano”. Organizzare e pro-
      grammare una giornata dove i giovani possano conoscere le nostre realtà di vita comunitaria,
      di preghiera e di lavoro con i bambini.

   ii) Weekend Celestiniano: un “fine settimana con noi”. Proposta di apertura un po’ più impe-
      gnativa per chi fosse interessato ad iniziare un cammino di discernimento vocazionale.

   iii) Month Celestiniano: ogni realtà si renda disponibile e organizzi un “mese celestiniano”,
      dove le giovani (anche provenienti dalle altre nostre missioni) possano fare, con noi, espe-
      rienza di convivenza più approfondita, con momenti comuni di preghiera e di lavoro, per fa-
      vorire il discernimento della propria risposta vocazionale.

   iv) Ritiro Spirituale Calasanziano: organizzare, almeno ogni due anni, un esercizio spiritua-
     le calasanziano aperto a tutti, nelle differenti realtà (Brasile, Romania, Nicaragua, Congo, Ita-
     lia), per gruppi di giovani che conosciamo (da inserire nel PVC Locale).

   v) Raccolta di Testimonianza Vocazionale Calasanziana (da pubblicare nel nostro sito web,
      facebook).

e) Valutare costantemente la Pastorale Vocazionale di ciascuna missione locale:

   i) Consegnare ad ogni responsabile locale un modello di valutazione annuale, segnalando nella
      verifica i segni di crescita, sia a livello personale che comunitario, che ci permettano di valuta-
      re il raggiungimento o meno dei differenti obiettivi.

   ii) Studio, da parte dell’Équipe Generale della Pastorale Vocazionale, di dette valutazioni (2022).

   iii) Partecipazione della Rappresentante di Pastorale Vocazionale di ogni presenza missionaria
      all’incontro di Verifica proposto dal Consiglio.

   iv) Stabilire un dialogo permanente per orientare il lavoro, a partire dai risultati della valutazione.

                         PIANIFICAZIONE 2018-2024   –20– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
AREA N° 2/FORMAZIONE INIZIALE E PERMANENTE

CHIAVE DI VITA: maturare nella “Cultura Formativa”

 “Siate benedette da Gesù, figlie mie carissime, con le primizie di quella benedizione che diede alle
                                                             anime a Lui più care, appena risorto.”
                                                              Padre Celestino Zini, Lettera del 1890

STRATEGIA 4. Costituire una équipe formativa che si occupi dei differenti livelli e percor-
si formativi calasanziani.

OBIETTIVO: favorire un “modello formativo aperto” verso tutta la realtà che circonda la vita di
una consacrata, perché possa, direttamente o indirettamente, riceverne una influenza educati-
vo-formativa di conformazione a Cristo.

ATTIVITÀ:
a) Costituire un’Équipe Generale che si occupi della formazione iniziale e permanente della
   Congregazione, entro l’anno 2019.

  i) Sollecitare la partecipazione di un padre scolopio nell’équipe generale.

  ii) Riunire due o tre volte all’anno l’équipe generale.

  iii) Periodicamente l’équipe generale si riunirà online con le responsabili per la formazione
     di ogni paese dove siamo presenti, per mantenere il contatto, motivare la comunione, lo
     spirito di collaborazione e condivisione del proprio lavoro formativo.

b) Sollecitare la nomina della formatrice per le juniores e delle formatrici per la guida delle aspi-
   ranti/postulanti in ogni realtà (entro 2019).

  i) Sono membri costitutivi dell’équipe formativa: la Madre Generale e la Consigliera respon-
     sabile della formazione; la Maestra delle novizie e la Maestra delle juniores. Altri membri
     verranno invitati al bisogno.

  ii) Le formatrici di ogni realtà missionaria calasanziana sono, in seconda istanza, membri in-
      tegranti dell’équipe a livello di Congregazione e si riuniranno con l’équipe Generale almeno
      due volte in questo sessennio. La prima nel luglio 2019 e la seconda nell’anno dedicato alla
      verifica della pianificazione (nel 2022).

c) Elaborare il Progetto Formativo per la Congregazione entro il 2020:

  i) Eseguire una Analisi e uno studio delle realtà formative esistenti in ciascun ambito di pre-
     senza calasanziana.

  ii) Assicurare e garantire la partecipazione delle religiose ai percorsi formativi a livello locale e
      nazionale, come pure internazionale.

  iii) Ogni comunità programmi, in accordo con l’Équipe Generale, le attività formative annuali.

                        PIANIFICAZIONE 2018-2024   –21– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
d) L’Équipe Generale deve assicurarsi che ciascuna comunità attui l’itinerario formativo in
   modo continuo e comune a tutta la Congregazione.

e) L’Équipe Generale assume la responsabilità di inviare a tutte le comunità sussidi formativi
   vari, di comunicare possibili eventi e risorse locali di carattere formativo (documenti della
   Chiesa, documenti calasanziani, articoli formativi vari), per favorire la lettura e lo studio per-
   sonale e comunitario.

STRATEGIA 5. Ogni realtà locale o nazionale, si attivi per conoscere e concretizzare il pia-
no formativo in modo da crescere come comunità accogliente.

OBIETTIVO: Organizzare e promuovere un itinerario formativo che renda possibile l’accoglienza
e lo studio del nostro piano formativo (QuadC 2), in modo da crescere e maturare nello spirito di
comunione.

ATTIVITÀ:
a) Curare la formazione delle formatrici in modo tale che possano conoscere e studiare il piano
   di formazione (Quaderni Celestiani 2)1.

b) Tradurre, durante il sessennio, nelle lingue locali delle nostre missioni, il piano di Formazio-
   ne (QuadC 2).

c) Dare alle formatrici opportunità di dialogo e di condivisione del loro lavoro e del loro vissuto,
   accompagnandole anche con l’aiuto di persone esperte.

d) Offrire consulenza alle formatrici, per la elaborazione dell’itinerario formativo iniziale (aspi-
   ranti e postulanti) di ciascuna realtà di presenza missionaria.

e) Verificare, con strumenti adatti, come ogni realtà locale è presente nel processo di conoscen-
   za e concretizzazione del piano formativo (QuadC 2), entro e non oltre il 2022.

STRATEGIA 6. Juniores: accompagnarle e far fare loro esperienze significative

OBIETTIVO: accompagnare le juniores e favorire la continua crescita e maturità vocazionale di
conformazione a Cristo in tutte le dimensioni della loro personalità, per favorire soprattutto l’iden-
tità vocazionale di ciascuna.

ATTIVITÀ:
a) Definire ed elaborare, insieme all’Équipe Generale formativa, i criteri per la dinamica dell’ac-
   compagnamento delle juniores inserite nelle diverse comunità.

b) Realizzare almeno un incontro annuale per le juniores presenti in Italia e uno, per tutte, du-
   rante il sessennio (preferibilmente nel 2021).

c) Favorire un dialogo costante delle juniores con la maestra e della maestra con le loro respon-
   sabili locali.

d) Assicurarsi che le juniores siano collaboratrici attive nell’impegno della cultura vocazionale,
   partecipando e collaborando attivamente alle iniziative concrete di animazione vocazionale,
   a livello locale e di congregazione.

1 D’ora in poi la sigla QuadC sta per significare Quaderni celestiniani 2

                                PIANIFICAZIONE 2018-2024   –22– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
e) La Maestra delle Juniores deve assicurarsi che le juniores abbiano un progetto personale for-
   mativo.

f) Riflettere e proporre azioni concrete, per le juniores, sul tema della formazione missionaria
   e, nella misura del possibile, far fare loro esperienze varie di interculturalità e missionarietà.

g) Garantire la partecipazione delle Juniores agli incontri formativi a livello locale e internazio-
   nale.

h) Proporre alle juniores alcune iniziative concrete e esperienze significative sia a livello locale
   che internazionale (Responsabilità dell’Équipe Generale di Formazione):

  i) Disegnare momenti e luoghi per la condivisione della loro tesi di formazione professionale
     con le altre religiose.

  ii) Favorire la loro partecipazione e collaborazione attiva nelle parrocchie dove sono presenti.

i) Approfittare dell’opportunità dei momenti chiave del processo formativo (entrata in novizia-
   to, prima professione, rinnovo dei voti, voti perpetui) per approfondire tematiche formative e
   far fare loro esperienze significative di vocazione e spiritualità calasanziana.

j) Assicurarsi che le giovani religiose possano fare aggiornamenti della loro formazione religio-
   sa, professionale e culturale.

STRATEGIA 7. Formare le formatrici con delle linee guida comuni

OBIETTIVO: Favorire una formazione comune a tutte le formatrici in modo continuo e personaliz-
zato, orientata a favorire la crescita e maturazione della cultura formativa nella nostra Congrega-
zione.

ATTIVITÀ:
a) Assicurarsi che ogni formatrice abbia il piano formativo della Congregazione (QuadC 2) e
   s’impegni a leggerlo e ad approfondirlo.

b) Organizzare, durante questo sessennio, un incontro di formazione, per tutte le formatrici,
   sull’accompagnamento formativo e integrale (2021).

c) Disegnare un percorso formativo per le formatrici con temi comuni.

d) Arricchire e far conoscere alle formatrici materiali con contenuti formativi vari, attraverso
   l’acquisto di nuovi sussidi.

e) Assicurarsi che le formatrici approfittino delle iniziative formative locali.

STRATEGIA 8. La formazione (iniziale e permanente) deve diventare preoccupazione e
impegno comunitario (comunità formante); ogni religiosa deve interrogarsi e sentirsi
responsabile della propria testimonianza come consacrata calasanziana

OBIETTIVO: L’accompagnamento formativo, nelle sue diverse tappe, curi e sostenga la realizzazio-
ne del progetto di Dio su ciascuna calasanziana e, di conseguenza, il progetto di Dio sulla comunità

                        PIANIFICAZIONE 2018-2024   –23– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
stessa, quale testimonianza e prefigurazione della realtà futura.

ATTIVITÀ:
a) Proporre alla congregazione un itinerario formativo comunitario e personale.

b) Realizzare almeno due incontri formativi durante questo sessennio.

c) Assicurarsi che ciascuna comunità includa il tema della formazione permanente nella pro-
   grammazione comunitaria annuale.

d) Fare in modo che le nostre comunità siano luoghi aperti ai giovani e che ciascuna calasanzia-
   na s’impegni, in modo responsabile, ad offrire la propria testimonianza.

  i)      Offrire i nostri spazi educativi per la realizzazione di attività varie dei giovani della parroc-
        chia e/o del quartiere.

  ii)     essere comunità capaci di aprirsi all’accoglienza dei giovani della parrocchia, dell’Amical
        Junior, delle famiglie e degli amici, perché possano conoscere le nostre realtà calasanziane.

e) Le nostre case-famiglia, centri diurni e di sostegno, scuole e colonie estive si sentano pic-
   coli centri vocazionali dove le persone, soprattutto le novizie e le juniores, possano fare
   esperienze d’incontro con il Signore per mezzo della nostra testimonianza comunitaria e del
   nostro apostolato con i bambini.

f) Includere il tema della “cultura vocazionale” nelle diverse tappe della formazione.

g) Motivare le religiose ad aggiornarsi nel campo del loro studio personale e academico, senza
   trascurare la propria missione apostolica.

h) Riscoprire, durante il sessennio, il ruolo della superiora e del servizio di autorità e obbedien-
   za, con un itinerario formativo.

STRATEGIA 9. Rivitalizzare la Casa Madre per sostenere maggiormente la comunità del
noviziato internazionale

OBIETTIVO: Cogliere la risorsa spirituale della Casa Madre per favorire il processo di crescita e
maturazione vocazionale e formativa per le novizie e per l’intera Congregazione.

ATTIVITÀ:
a) Organizzare giornate di incontri spirituali e pellegrinaggi in Casa Madre, per i bambini delle
   diverse comunità, animati e guidati dalle novizie.

b) È opportuno che le juniores possano vivere, ogni tanto, una giornata di ritiro spirituale o sem-
   plicemente incontri di spiritualità in Casa Madre, soprattutto prima di rinnovare i voti per tre
   anni e prima di fare i voti perpetui.

c) Rendere la Casa Madre disponibile e aperta agli incontri formativi per le juniores, le superio-
   re, le giovani religiose e le meno giovani.

                           PIANIFICAZIONE 2018-2024   –24– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
III. MISSIONI

PIANIFICAZIONE 2018-2024   –25– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
CHIAVE DI VITA: consolidare e allargare gli orizzonti della missione calasanziana per cre-
scere in capacità di vita

                                            “La voce di Dio è voce dello Spirito, che va e viene, tocca il
                                                cuore e passa, non si sa da dove viene e quando soffia.
                                         Importa, quindi, molto essere sempre vigili, in modo che non
                                         giunga improvvisamente e si allontani senza portare frutto”.
                                                        (San Giuseppe Calasanzio, EP 131, anno 1622)

OBIETTIVO GENERALE: la pianificazione per questa area dedicata alle Missioni intende in-
nanzitutto:

· offrire opportunità concrete che portino le singole religiose e ogni comunità ad acquisire una
  sempre crescente percezione e consapevolezza di una Congregazione più universale, pre-
  sente in cinque Missioni: Italia, Brasile, Romania, Nicaragua, Congo;

· accompagnare ogni nostra realtà missionaria verso itinerari di: crescente identità calasan-
  ziana, accoglienza e approfondimento della dimensione interculturale, qualità educativa e
  pastorale, missione condivisa con i laici e attenzione preferenziale per i poveri.

STRATEGIA 1. Rinforzare e consolidare le Missioni, per arrivare ad aprire due comuni-
tà in ogni Paese.

OBIETTIVO: Promuovere e accompagnare processi per un lavoro di rinforzo e consolidamento
in ogni missione, basato nel mettere in moto le 5 chiavi di vita che guidano il nostro sessennio.

ATTIVITÀ:
a) Promuovere una opportuna comprensione delle chiavi di vita con la loro pianificazione
   concreta, quale premessa per il cammino di consolidamento:

  i) Ogni comunità organizzi degli incontri, da settembre 2019 in poi, con l’impegno di con-
     dividere la pianificazione del quinquennio con le religiose che non hanno preso parte al
     convegno di luglio 2019 e, poi, anche con i laici che collaborano con noi nelle nostre mis-
     sioni.

  ii) Ogni comunità, se lo ritiene opportuno, potrebbe realizzare la traduzione, nella propria
      lingua, della pianificazione per il sessennio, entro il mese di gennaio 2020 (Responsabile
      la superiora di comunità).

b) Promuovere la “cultura missionaria” nelle comunità e nelle singole religiose, fin dalla
   formazione iniziale:

  i) Ogni missione realizzi una presentazione, con power point oppure in forma di video, delle
     nostre presenze nel mondo, nella propria lingua (entro l’anno 2020).

  ii) Ogni comunità includa nella programmazione delle aspiranti e delle postulanti la promo-
      zione di una “cultura missionaria”, con esperienze concrete di conoscenza e dialogo fra le

                       PIANIFICAZIONE 2018-2024   –26– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
diverse nostre realtà missionarie (tramite skype, videochiamate, scambi di lettere tra le
     postulanti di paesi diversi, ecc.).

  iii) Proporre alle giovani in formazione iniziale lo studio, la conoscenza e l’approfondimen-
     to delle differenti culture dove sono presenti le nostre missioni calasanziane, realizzando
     un lavoro scritto e/o altre iniziative concrete per divulgarne lo studio e la conoscenza.

c) Rafforzare in modo significativo la nostra dedizione ai più poveri e ai più vulnerabili.

  iv) Ogni comunità realizzi un’analisi della realtà sociale nella quale svolge la propria mis-
     sione, individuando i nuovi livelli di povertà e vulnerabilità delle famiglie, dei bambini e
     ragazzi (considerare non solo il luogo dove è inserita la comunità, ma anche la città e/o la
     regione).

  i) Le comunità facciano una analisi dei bambini che frequentano i nostri centri educativi
     (scuola, centri diurni e di sostegno, case famiglie, ecc.) per valutare la loro situazione di
     povertà e di vulnerabilità sociale e, conseguentemente, valutare anche il livello qualitati-
     vo della nostra risposta calasanziana a favore dei più bisognosi.

d) Favorire e incoraggiare il processo di autofinanziamento per le missioni

  i) Progredire nel finanziamento e sostenibilità dei nostri progetti (Amical, Letizia ONLUS,
     Progetto Agata Esmeralda, feste della Famiglia, mercatini vari).

  ii) Promuovere l’apertura di nuovi percorsi di finanziamento a livello nazionale e interna-
     zionale.

  iii) Migliorare il contatto con le differenti realtà che sono, per le nostre missioni, i nuovi
     “benefattori”, inviando almeno per Natale e per Pasqua ringraziamenti scritti nelle lingue
     di ogni missione.

  iv) Promuovere nuovi processi di lavoro in rete, in chiave di nuovi progetti a livello locale,
     nazionale e internazionale, per sostenere tutte le nostre missioni e avviare processi di au-
     tonomia locale (responsabile: Economa Generale e possibili collaboratori).

e) Costruire un percorso conoscitivo di un nuovo ambiente missionario, in ogni Paese.

  i) Realizzare, durante il sessennio, due Ricerca-Azione di luoghi dove si percepisce la pos-
     sibilità di una nuova comunità: avviare un processo di osservazione, contatto, conoscen-
     za e analisi della nuova realtà, fornendo alla Congregazione, come risultato concreto, un
     quadro orientativo che motivi la necessità di una nuova apertura. La prima Ricerca-Azio-
     ne sarà tra il 2020-2021; la seconda, che avverrà in un luogo diverso oppure nello stesso,
     sarà tra il 2023-2024.

  ii) Costruire “agganci” con le nuove realtà di future aperture, costruendo un rapporto posi-
      tivo con specifici destinatari.

  iii) Avviare l’apertura di eventuali nuove realtà, lì dove fosse concretamente possibile, in
     questo quinquennio.

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STRATEGIA 2. Aprire una comunità in Asia, iniziando a sognarla fin da ora

OBIETTIVO: dare continuità al processo di espansione oltre le frontiere della missione di origi-
ne italiana, iniziato e sognato già da molto tempo, nel 1985, quando la Congregazione decise di
aprire la missione nel Brasile.

ATTIVITÀ:

a) Entro il 2020, prendere contatti con i padri scolopi presenti in Asia per condividere con loro
   il nostro desiderio di avviare i primi passi per aprire una comunità, magari vicina ad una
   delle loro realtà (responsabile: la Madre Generale).

b) Programmare, per il 2020/2021, un viaggio in Asia, con l’obiettivo di visitare le realtà dei
   padri scolopi e, con il loro aiuto, conoscere e valutare le possibili opportunità che ci permet-
   tono di dare vita ad una nostra presenza sul luogo asiatico.

c) Individuare le suore che potranno essere disponibili a rendere possibile questa nuova mis-
   sione e procedere alla loro preparazione, entro il 2021.

d) Concretizzare, nella misura delle nostre possibilità, questo sogno di aprire una nuova mis-
   sione in Asia entro il 2023/2024.

STRATEGIA 3. Avviare il processo di interculturalità

OBIETTIVO: in una Congregazione ormai segnata positivamente da una diversità di paesi e da
una varietà culturale, desideriamo maturare nel “camminare insieme” per offrire credibilità
ed efficacia nella dimensione missionaria e carismatica della evangelizzazione dei popoli.

ATTIVITÀ:
a) Conformare, già durante questo quinquennio, comunità più interculturali, non solo in Ita-
   lia, ma anche nelle altre missioni:

  i) Avviare il processo di mobilità di luogo e di ruolo delle suore, come condizione fonda-
     mentale per il rinnovamento delle nostre Comunità e dell’intera Congregazione (la durata
     del servizio rispetterà i tempi indicati dalle nostre Costituzioni).

  ii) Dare priorità, nel progetto delle nuove case da costruire, ad uno spazio per l’accoglienza di
      coloro che vorranno fare una esperienza missionaria internazionale e nazionale (Amical,
      laici, giovani).

  iii) Programmare e Realizzare una “esperienza missionaria” nel sessennio, in Romania o
     in Brasile, per i laici e collaboratori vari (italiani).

b) Maturare e curare lo spirito di appartenenza e di interdipendenza tra le diverse Missioni
   della Congregazione e, contemporaneamente, porre attenzione al tessuto sociale, testimo-
   niando Cristo con delle comunità aperte all’incontro con la gente e con capacità di collabo-
   razione reciproca, a tutti i livelli, per il bene della Congregazione e della Chiesa.

                       PIANIFICAZIONE 2018-2024   –28– Consiglio Generale delle Suore Calasanziane
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