Contrabbando di sigarette, fenomeno sempre più globale - Ente Editoriale
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547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 547 Contrabbando di sigarette, fenomeno sempre più globale di Gianluigi D’Alfonso* 1. Contrabbando, economia e “PIL cattivo” – 2. La geografia “globale” del flussi di sigarette – 3. Nuovi trend del fenomeno – 4. Strategie di contrasto. 1. CONTRABBANDO, ECONOMIA E “PIL CATTIVO” Il contrabbando di sigarette è un fenomeno tendenzialmente in crescita (1), che presenta oggi una fortissima connotazione economica (2) e globale. * Generale di Brigata della Guardia di Finanza, Comandante Provinciale di Napoli. (1) Nel 2017 si è registrata una crescita stabile con una media annua del 4,3 per cento del consumo dei pacchetti di sigarette di origine non domestica sul totale di quelli rilevati in Italia. Nei primi nove mesi del 2018, il fenomeno presenta una crescita ancora più significativa con un picco dell’8,8 per cento nel terzo trimestre e una media annua a settembre del 7,2 per cento, come rilevato dal Report 2018 Intellegit “Il contrabbando di sigarette nella città di Napoli” a cura di Andrea Di Nicola e Giuseppe Espa. Anche la Relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2019 del Presidente della Corte d’Appello di Napoli a p. 8 riporta, tra l’altro, un aumento dei reati di contrabbando (da 304 a 349) nel Distretto di competenza. (2) Esso trae origine da un prodotto (a maggior ragione se “voluttuario” come le sigarette, i liquori) che per qualità interessa fortemente i consumatori, che manca sul mercato legale (mercato “nero” durante la guerra) o che – come è oggi – presenta una forte differenziazione tra prezzo d’acquisto/produzione all’origine e prezzo sul mercato legale (dove incide moltissimo la tassazione del prodotto stesso). In questo differenziale (prezzo legale – prezzo all’origine) il contrabbandiere trova il guadagno per coprire le spese, avere un ricavo, fare investimenti per migliorare la logistica ed incrementare il traffico. Tecnica Professionale
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 548 548 Gianluigi D’Alfonso Dalle sue origini nel secondo dopoguerra, quando era legato essenzial- mente ad una realtà nazionale/locale di “borsa nera” (3), per far fronte alla mancanza di generi voluttuari quali sigarette e liquori che, approvvigionati dall’estero, venivano fatti entrare illegalmente nelle devastate ed impoverite città italiane, il contrabbando negli anni si è via via evoluto e trasformato, assumendo sempre di più la caratteristica di “economia illegale”, globale ed altamente redditizia. Tale connotazione è stata “certificata” con l’inserimento del contrab- bando nel c.d. “PIL cattivo” che misura il valore economico di droga, pro- stituzione e contrabbando (di sigarette o di alcool) nei conti pubblici dei Paesi europei. Ciò a seguito dell’entrata in vigore nel 2014 in Europa del nuovo sistema di rilevamento dei conti pubblici SEC 2010, secondo cui anche l’indotto da un determinato “PIL illegale” concorre alla formazione della ricchezza nazionale. Per l’ISTAT – con riferimento alle citate rilevazioni – nel 2016 l’eco- nomia non osservata (sommerso economico e attività illegali) valeva circa 210 miliardi di euro, pari al 12,4 per cento del PIL. Il valore aggiunto generato dall’economia sommersa ammonta a poco meno di 192 miliardi di euro, quello connesso all’indotto da attività illegali, ovvero “PIL cattivo” (droga, prostituzione e contrabbando) a circa diciotto miliardi (più di uno per cento del PIL), laddove la maggiore percentuale è data dal traffico degli stupefacenti (circa settanta per cento), segue la prostituzione (circa ventotto per cento), il rimanente è contrabbando di sigarette. (3) L’Adelina-Sofia Loren del film del 1963 “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De Sica, che piazza un banchetto e vende sigarette nei vicoli di Napoli, è l’icona di quella Napoli che in quegli anni che “sopravviveva” grazie anche al “mercato nero”/contrabbando di sigarette, gran parte delle quali prodotte in America e fatte entrare attraverso sbarchi di motoscafi blu che si approvvigionavano da “navi madri” provenienti dai porti di Tangeri, Gibilterra e Marsiglia. Gigi Di Fiore in “La camorra e le sue storie. La criminalità organizzata a Napoli dalle origini alle ultime guerre” sottolinea come il contrabbando “è stato una sorta di servizio di massa, da tutti considerato quale legale, che dava lavoro a gruppi enormi di disperati senza arte né parte (…). Il contrabbando assunse subito la funzione di “ammortizzatore sociale” nella ricostruzione del dopoguerra”, Milano 2005. Rivista della Guardia di Finanza – n. 2 del 2019
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 549 Contrabbando di sigarette, fenomeno sempre più globale 549 I suddetti dati statistici rilevano come oggi il contrabbando sia da con- siderarsi come una delle forme più redditizie di economia illegale verso la quale sia le tradizionali mafie che le organizzazioni di terrorismo interna- zionale (4) investono i loro proventi e le loro “capacità imprenditoriali”. 2. LA GEOGRAFIA “GLOBALE” DEL FLUSSI DI SIGARETTE La globalità del contrabbando di sigarette è comprovata dalle attuali rotte, soprattutto marittime, che emergono sia dalle indagini della Guardia di Finanza che dalla documentazione dei “carichi di copertura” del tabacco illegale e contraffatto oggetto di sequestro negli spazi doganali. Emerge, infatti, che tra i Paesi di provenienza via mare vi siano la Cina, il Vietnam, Taiwan, le Filippine, gli Emirati Arabi Uniti, la Malaysia, Singapore, la Fe- derazione Russa, la Bielorussia, l’Ucraina, la Moldavia ed anche alcuni Paesi del Nord-Africa quali Libia, Tunisia ed Egitto. Mentre le direttrici di provenienze via terra più diffuse giungono al nostro Paese passando dal confine nord-orientale, partendo da Paesi est-eu- ropei: dalla Moldavia, dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca, dalla Bulgaria, dall’Ucraina. In tale ambito assistiamo a nuove forme di “spalloni” (soprattutto cittadini dell’est Europa) che si prestano a trasportare le sigarette di con- trabbando sulla propria persona o all’interno dei bagagli, con modalità in- (4) Il traffico di sigarette di contrabbando negli ultimi anni si è, infatti, rivelato anche come una delle fonti di finanziamento dei terroristi islamici. Ci riferiamo, ad esempio, al caso del pericoloso terrorista algerino, Mokhtar Belmokhtar, conosciuto con il soprannome di “Mr. Marlboro” per la sua attività di trafficante di sigarette di contrabbando nel nord-Africa. Dato spesso per morto, esso è considerato la mente dell’attacco all’impianto petrolifero Amenas in Algeria nel 2013, dove vennero uccisi 35 ostaggi e in tutto morirono 67 persone. Il suo gruppo “Al-Murabitoun” ha rivendicato l’assalto all’hotel degli stranieri a Bamako in Mali e di recente ha annunciato la sua adesione all’Isis. Ed anche uno dei fratelli Kouchi, protagonisti dell’attentato parigino di Charlie Hebdo, era coinvolto nel contrabbando di sigarette, come riportato da Luise Shelley, esperta di terrorismo e criminalità internazionale, docente presso la George Mason University (Virginia – USA). Tecnica Professionale
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 550 550 Gianluigi D’Alfonso tra-ispettive, attraverso i varchi doganali, in special modo aeroportuali, come semplici passeggeri. Recenti attività di servizio effettuate dai Reparti del Corpo dislocati ai confini terrestri con la Slovenia, confermano che la strategia delle organiz- zazioni dell’est europeo sembra sempre più orientarsi verso una “parcelliz- zazione” dei carichi di sigarette ed un impiego massiccio di automezzi per il loro trasporto. Probabilmente per questioni connesse all’economicità del- l’attività criminale, tali organizzazioni hanno individuato nel trasporto su ruote il metodo migliore per l’invio di partite di tabacchi di contrabbando e nell’attraversamento del confine terrestre nord-orientale, la via più breve per giungere alla rete di distribuzione del mercato italiano. A dispetto dell’allargamento delle mappe e del ruolo contrabbando, Napoli conserva tuttavia una sua precipua collocazione sullo scenario nazionale ed in- ternazionale del fenomeno (5): ossia quella di importante crocevia delle rotte europee e di avere la criminalità organizzata maggiormente esperta nella gestione dei traffici di sigarette di contrabbando. La Camorra, infatti, deve al contrabbando di sigarette il suo grande salto di qualità avvenuto negli anni ‘70 (6). Grazie alla gestione di questa attività illegale la Camorra si trasforma da criminalità locale a criminalità nazionale e poi internazionale venendo in contatto con altre importanti organizzazioni criminali come la mafia siciliana. Inoltre, a fare del nostro Paese e di Napoli, uno dei maggiori punti di snodo del contrabbando internazionale concorrono anche aspetti geografici ed economici. (5) È Napoli, infatti, a livello nazionale la Provincia dove la Guardia di Finanza realizza il più alto numero di operazioni e sequestri. Il 17 dicembre 2018 il Comando Provinciale Napoli ha rinnovato, per il triennio 2019-2021, la collaborazione con British American Tobacco Italia (BAT), tra le maggiori multinazionali del tabacco, anche in virtù del ruolo di osservatorio operativo privilegiato per l’evoluzione del fenomeno sia a livello nazionale che internazionale. (6) Proprio in quegli anni grazie al traffico illecito di TLE, la Camorra inizia a sviluppare la c.d. “specializzazione imprenditoriale”, che poi è oggi la caratteristica principale del contrabbando “moderno”, strutturato su vere e proprie holding transnazionali in grado di gestire tutte le fasi del processo illecito, non ultime quelle con cui vengono reimpiegati i capitali così ottenuti attraverso compagini societarie, possibilmente localizzate in paradisi fiscali e finanziari. Rivista della Guardia di Finanza – n. 2 del 2019
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 551 Contrabbando di sigarette, fenomeno sempre più globale 551 L’Italia si colloca infatti nel cuore del Mediterraneo. Il nostro Paese co- stituisce un ponte ideale per i Paesi del nord Europa (dove le sigarette costano di più e dove, pertanto, è diretto gran parte del TLE di contrabbando). Italia e Grecia, anche per similari caratteristiche fisiche e morfologiche (notevole estensione di costa e presenza di importanti porti), sono considerati oggi (pur con funzioni diverse) tra i principali hub di smistamento per il commercio illecito dei tabacchi lavorati. Inoltre, la persistente crisi economica che tocca gran parte dell’Europa conferma e rafforza la tendenza da parte dei consu- matori a preferire prodotti contrabbandati molto meno costosi, rispetto a quelli legalmente venduti, mantenendo alta la domanda (e quindi l’offerta) delle sigarette di contrabbando. Pertanto, una serie di variabili, prima di tutto economiche (altissimi ricavi e altissime domanda e offerta del prodotto), ma anche geografiche, di tradizione e cultura criminale, di radicamento locale, fanno si che il con- trabbando di sigarette conservi e rafforzi il suo altissimo appeal di economia Tecnica Professionale
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 552 552 Gianluigi D’Alfonso illegale soprattutto nell’area napoletana (7), allargando tuttavia il suo raggio d’azione, oltre che all’Europa, anche a Paesi Asiatici, dell’area nord-africana e medio-orientali. Se poi consideriamo questa attività come volano di “soldi sporchi”, in entrata e in uscita, che spesso si affianca ad altri affari illeciti in atto sulle stesse rotte, quali traffici di esseri umani, armi e droga, allora esso può senz’altro essere considerato oggi una vera “piaga globale”. (7) A fare di Napoli uno dei maggiori centri di canalizzazione del contrabbando di sigarette contribuisce anche la sua realtà socio-economica fatta di un’altissima densità abitativa abbinata ad un elevato tasso di disoccupazione soprattutto giovanile (47,33 per cento circa, tra i più alti in Europa). Di talché spesso il contrabbando fornisce guadagni illegali a numerosi giovani impiegati nella c.d. filiera del fenomeno (vendita al dettaglio, trasporto, gestione dei depositi, spedizioni, ecc.). Rivista della Guardia di Finanza – n. 2 del 2019
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 553 Contrabbando di sigarette, fenomeno sempre più globale 553 3. NUOVI TREND DEL FENOMENO Tra le nuove tendenze del “moderno contrabbando” troviamo senz’altro l’incremento della commercializzazione illegale delle cc.dd. “Cheap White” (8). Trattasi, in sintesi (9), di sigarette originali recanti marchi (8) Tra i marchi più diffusi nel “mercato illegale” nazionale ed internazionale di Cheap White annoveriamo: “Regina”, “Yesmoke”, “Marble”, “Business Royals”, “Minsk”, “Mark1”, “D&B”, “821”, “Gould Mount”, “Fast”, “Dubao”, “Pine”, “Email”, “Campania”, “Compliment”, “NZ”, “Lifa”. (9) Registriamo diverse definizioni di Cheap/Illicit white fornite rispettivamente dalla Com- missione Europea, da Europol, da OLAF, dall’Organizzazione Mondiale delle Dogane (WCO), dall’OCSE. Rimanendo in ambito nazionale, riportiamo quella della Commissione Parlamentare di Inchiesta sui fenomeni della Contraffazione e della Pirateria in campo commerciale: “Sigarette fabbricate legittimamente nel Paese d’origine a basso costo ma poi re-direzionate verso il mercato europeo, pur non essendo commercializzabili all’interno dell’Unione”. Tecnica Professionale
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 554 554 Gianluigi D’Alfonso autorizzati ad essere venduti al di fuori dell’Unione europea, in genere a prezzi estremamente bassi “cheap” (rispetto al Mercato europeo), che non possono essere commercializzate all’interno dell’Ue in quanto non conformi ai parametri minimi di sicurezza previsti dalla normativa co- munitaria (10). Le “Cheap White” diventano, quindi, “Illicit White” quando vengono illecitamente introdotte e commerciate in un Paese Ue in cui sono considerate illegali. Oggi si può ritenere che la quasi totalità del contrabbando di TLE riguardi questo tipo di sigarette attese una serie di considerazioni: in alcuni Stati (es. Ucraina, Moldavia e Bielorussia) dove queste sigarette si producono e si vendono, un pacchetto di buona marca costa al massimo 0,60 centesimi, un differenziale enorme rispetto al prezzo di un pacchetto di sigarette in alcuni Paesi del nord Europa (in Inghilterra e Norvegia il prezzo medio oscilla tra i 10 e gli 11 euro al pacchetto) (11); spesso nell’ambito delle numerosissime marche di Cheap White prodotte nelle fabbriche (anche illegali (12)) troviamo il medesimo tabacco di scarsissima qualità, variando solamente il packaging esterno; alcuni Paesi d’origine delle Cheap White sono molto tolleranti verso il contrabbando di sigarette in virtù dei notevoli proventi che rientrano da tale attività rispetto alle condizioni di povertà in cui versano i loro cittadini; diversi licenziatari di Cheap White producono sigarette in quantità su- periore al fabbisogno reale giustificando tale eccedenza con finalità di- chiarata di esportarlo tramite mercato duty free (eludendo, in tal modo, il pagamento dell’accisa), mentre nella realtà viene poi immessa nel mer- cato illegale. (10) In quanto potrebbero essere dannose per la salute dei fumatori a causa degli elevati livelli di catrame, nicotina e monossido di carbonio, oltre alla presenza di altri elementi estranei al prodotto. (11) In Italia il prezzo medio di un pacchetto di Illicit White oscilla da un minimo di 2,5 ad un massimo di 3,5 euro, a fronte di un prezzo medio delle sigarette legali di circa 5 euro. (12) Com’è il caso delle due fabbriche illegali scoperte dalla Guardia di Finanza in Italia, rispettivamente a Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia) e ad Acerra (Napoli), da parte di militari del Comando Provinciale di Pavia e del Comando Provinciale di Napoli. Rivista della Guardia di Finanza – n. 2 del 2019
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 555 Contrabbando di sigarette, fenomeno sempre più globale 555 Ma le Cheap White possono essere prodotte anche illegalmente, lo at- testano i sequestri di due fabbriche clandestine di sigarette (che producevano entrambe sigarette Cheap White) avvenute ad opera della Guardia di Finanza (Vds. nota 12) che non hanno precedenti nel territorio italiano e che dimostrano una nuova tendenza (riscontrata da altri sequestri di fab- briche illegali avvenute in Paesi stranieri) del fenomeno finalizzata anche a “contraffare” le Cheap White, atteso che le stesse probabilmente trovano sul mercato una notevole richiesta rispetto alle marche più tradizionali di sigarette, soprattutto in ragione del loro prezzo più basso. Ciò è da ricondurre alla cennata circostanza che in tempi di crisi economica molti fumatori preferiscono prediligere il prezzo basso delle sigarette rispetto alla loro qualità. Circa l’attuale concentrazione del fenomeno nel continente europeo, occorre fare un’ulteriore considerazione guardando soprattutto i prezzi delle sigarette a livello globale, considerando il contrabbando anche come un fenomeno economico (illegale). L’Europa continentale presenta la più ampia “forchetta” di prezzi per quanto riguarda la sigarette. Come accen- nato, infatti, in Europa orientale è possibile acquistare un pacchetto di Marlboro a meno di un euro, mentre in Paesi come Norvegia, Irlanda e Inghilterra un pacchetto di sigarette costa dieci volte tanto. Tale ampia differenza di prezzi non la riscontriamo in Africa (in alcuni Stati, quali Liberia o Gambia, un pacchetto di sigarette si vende a circa un euro, mentre quelli più cari li troviamo in Sud Africa a 2,7 euro o in Marocco a tre euro), nel nord America si passa da un minimo di quattro euro ad un massimo di dodici euro a pacchetto, in America Latina e Centrale si spazia da un euro a non più di cinque euro, in Asia si trova un prezzo minimo di 0,7/0,9 euro in alcuni Stati (Cambogia e Uzbekistan) ed un prezzo massimo di 7,6 euro di Singapore, infine in Oceania i prezzi variano da circa tre euro a quattordici euro (13). (13) Fonte: www.smoketrip.it. Tecnica Professionale
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 556 556 Gianluigi D’Alfonso 4. STRATEGIE DI CONTRASTO Contro un contrabbando sempre più “globalizzato” l’unica strategia adeguata di contrasto risulta essere l’implementazione da parte delle Forze di Polizia e delle Agenzie doganali dei Paesi colpiti dal fenomeno di indagini congiunte e della cooperazione internazionale. L’esperienza operativa della Guardia di Finanza, per tradizione ed esperienza, da sempre in prima linea nella lotta al contrabbando, ha evidenziato come i traffici di TLE costituiscano anche una forma di economia illegale della nostra criminalità organizzata che, tuttavia, sempre più spesso si avvale anche di organizzazioni criminali di Stati stranieri, in una sorta di global partnership che garantisce profitti rilevanti per tutti. Per altro verso, anche alcune organizzazioni terroristiche, diversificano i loro affari economici “sporchi” investendo nel contrabbando di sigarette. Sotto questa ottica, la recente introduzione nel nostro ordinamento di nuovi strumenti di cooperazione giudiziaria internazionale quali l’ordine di indagine europeo e le squadre investigative comuni (14), seppur applicabili solamente in ambito europeo, costituiscono un importante salto di qualità per l’acquisizione delle prove di reati transnazionali (qual è spesso il con- trabbando di sigarette) e per le indagini congiunte da parte di Autorità giu- diziarie e Forze di Polizia appartenenti a Paesi europei diversi. Un ulteriore passo avanti in questa direzione dovrebbe essere l’implementazione di altre forme di cooperazione internazionale estese a “Paesi terzi” da realizzarsi sotto l’egida della Convenzione ONU sul crimine organizzato del 2000. La Guardia di Finanza negli ultimi anni ha notevolmente rafforzato il suo network internazionale, potendo contare su una vasta e ramificata rete di Ufficiali esperti e di collegamento dislocati presso le missioni diplomatiche italiane più importanti del mondo, nonché presso importanti Istituzioni ed (14) L’Ordine di Indagine Europeo (OEI) è entrato in vigore in Italia il 28 luglio 2017 in attuazione della Direttiva 2014/41/UE (attuata dal D.Lgs. 21 giugno 2017, n. 108), mentre la Squadra Investigativa Comune (SIC) è stata attuata in Italia a seguito del D.Lgs. 15 febbraio 2016, n. 34. Rivista della Guardia di Finanza – n. 2 del 2019
547-558 D'ALFONSO.qxp_02 - ROMAGNOLI 28/05/19 12:19 Pagina 557 Contrabbando di sigarette, fenomeno sempre più globale 557 Agenzie quali: Nazioni Unite, Commissione Europea, Olaf, Europol, Frontex, Organizzazione Mondiale delle Dogane. Il Corpo, come noto, in virtù del D.Lgs. n. 68 del 2001, art. 2, comma 1, assolve a “funzioni di polizia economica e finanziaria a tutela del bilancio pubblico, delle regioni, degli enti locali e dell’Unione europea”, ed il con- trabbando di sigarette è, prima di tutto, una frode fiscale che determina ingenti perdite fiscali ai bilanci degli Stati coinvolti. È per tutto questo che oggi la Guardia di Finanza si pone come inter- locutore principale, tra le Forze di Polizia nazionali ed europee, per un efficace contrasto all’evoluzione di un grave fenomeno che, come abbiamo visto, sta crescendo ed assumendo connotazioni sempre più globali. Tecnica Professionale
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