Comunicazione Medico - Paziente - Mario Scali - MMG INSEGNAMENTO DI Etica e Deontologia Medica Bioetica Anno accademico 2022/2023
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Comunicazione Medico – Paziente Mario Scali – MMG INSEGNAMENTO DI Etica e Deontologia Medica Bioetica Anno accademico 2022/2023 insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Nessuna opportunità, responsabilità o obbligo più grande può capitare a un essere umano che diventare un Medico. Nella cura della sofferenza, il Medico ha bisogno di abilità tecnica, conoscenza scientifica e comprensione umana. Dal Medico ci si aspetta tatto, simpatia e comprensione, perché il Paziente non è un semplice insieme di sintomi, segni, funzioni disordinate, organi danneggiati ed emozioni disturbate. Il Paziente è umano, timoroso e pieno di speranza, in cerca di sollievo, aiuto e rassicurazione. Harrison’s Principles of Internal Medicine, 1950 insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
The Doctor by Luke Fildes depicts the caring relationship between this Victorian physician and a very ill child. Painted in 1891, the painting reflects the death of the painter’s young son from typhoid fever and was intended to reflect the compassionate care provided by the physician even when his tools were not able to influence the course of disease. (Source: History and Art Collection/Alamy Stock Photo.) Citation: Chapter 1 The Practice of Medicine, Loscalzo J, Fauci A, Kasper D, Hauser S, Longo D, Jameson J. Harrison's Principles of Internal Medicine 21e; 2021. Available at: https://accessmedicine.mhmedical.com/content.aspx?bookid=3095§ionid=259858149 Accessed: November 07, 2021 Copyright © 2021 McGraw-Hill Education. All rights reserved insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Una comunicazione medico-paziente efficace è una attività clinica centrale nella costruzione di una relazione terapeutica che è il cuore e l’arte della medicina. La comunicazione è, inoltre, una delle poche cose che il paziente riesce a percepire della qualità del servizio clinico assistenziale. Molte delle insoddisfazioni del paziente, molti reclami e molti contenziosi sono dovuti alla rottura della relazione medico- paziente ed alla scarsa capacità comunicativo-relazionale del medico. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Dedichiamo solo 18 secondi ad ascoltare i problemi, le ansie e le preoccupazioni del paziente! possibile ? 18 secondi! Sono troppi? Medici che non lasciano parlare la persona che hanno davanti, sottoponendola a un fuoco di fila di domande con l’ obiettivo unico di prescrivere rapidamente una terapia e un elenco di esami da fare. Ce lo racconta uno celebre studio fatto dal prof. Moja dell’Università di Milano e pubblicato dal Ministero della salute ad Aprile 2016 insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
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La medicina è un’arte! .. l’empatia, la creatività, la capacità di rassicurare il paziente è una delle poche cose che ci fa pensare a quel medico come un luminare …in quei casi la terapia comincia durante la visita ancor prima di prendere farmaci! Il medico con buone capacità comunicative ed interpersonali migliora la nostra compliance, ci mette a nostro agio nel descrivere i disturbi di cui soffriamo, ci fa tornare a casa con pochi dubbi circa l’efficacia del tempo impiegato per la visita. Inoltre i pazienti recepiscono meglio le istruzioni terapeutiche: migliora l’aderenza al trattamento insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
La maggior parte dei medici pensa di saper comunicare bene, ma non è così! Le capacità comunicative “di base” non sono sufficienti per creare e sostenere una relazione terapeutica medico-paziente di successo, che consiste in: -percezioni e sentimenti condivisi sulla natura del problema; -gli obiettivi del trattamento; -il supporto psicocologico; Questo non vuol dire stare ore ed ore a chiacchierare.. assolutamente no! Vuol dire solo saper dire la parola giusta al momento giusto! Studi sulla comunicazione medico-paziente hanno dimostrato malcontento del paziente anche quando molti medici consideravano la comunicazione adeguata o addirittura eccellente insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Quali sono i benefici per il paziente se il medico comunica “bene”? Una buona comunicazione medico-paziente ha il potenziale per aiutare a regolare le emozioni dei pazienti, facilitare la comprensione delle informazioni mediche e consente una migliore identificazione delle aspettative e delle percezioni sul decorso della patologia. I pazienti che ricevono una buona comunicazione dal proprio professionista sanitario sono mediamente più soddisfatti delle loro cure. I pazienti concordano con il medico sulla natura del trattamento, aderiscono meglio alla terapia e rispettano eventuali follow-up programmati e necessari per l’efficacia del trattamento o per la prevenzione. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
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Quali sono i benefici per medici e strutture sanitarie? Numerosi sono i benefici in termini di appropriatezza e sicurezza delle cure e quindi l’argomento diventa interessante anche per coloro che si occupano di gestione del rischio clinico. Alcuni studi hanno osservato una riduzione della durata della degenza ospedaliera e quindi una riduzione sui costi del sistema. BMJ. 2001;323(7318):908–911 I pazienti soddisfatti hanno meno probabilità di presentare reclami formali o intentare azioni legali per negligenza. Arch Pediatr Adolesc Med. 2007 Jan;161(1):44-9 Molti degli eventi avversi e dei contenziosi riguardanti i medici sono legati a problemi di comunicazione, non alla competenza clinica. I medici con migliori capacità comunicative e interpersonali riescono a gestire meglio il decorso della patologia, sono in grado di rilevare i problemi in anticipo e fornire quindi un migliore supporto ai loro pazienti. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Esistono molti ostacoli a una buona comunicazione nella relazione medico-paziente. Alcuni sono dovuti ai pazienti, come aspettative poco realistiche, paura ed ansia. Altri ostacoli sono insiti nei medici stessi, come la paura di un’azione legale o di una potenziale aggressione, non essere gratificati e condizioni di lavoro stressanti. La volontà di comunicare diminuisce col tempo È stato osservato che le capacità comunicative tendono a diminuire man mano che gli studenti di medicina progrediscono nella formazione, fino a, chi più chi meno, perdere l’ attenzione per gli aspetti umani e comunicativi. Non accettare la partecipazione del paziente al processo decisionale Le buone capacità comunicative praticate dai medici permettono ai pazienti di percepirsi come partecipanti a pieno titolo durante le discussioni relative alla loro salute. Queste esperienze soggettive influenzano il decorso della malattia perché agiscono direttamente sulla psiche attraverso il sentimento della fiducia in se stessi. Intuire la voglia del paziente di essere parte attiva delle decisioni cliniche fa parte delle capacità ed attitudini professionali del medico. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
La paura di non essere all’altezza In alcuni casi i medici evitano di discutere degli impatti emotivi e sociali che una patologia può avere sui pazienti. A questi medici spesso subentra un senso di angoscia perché o hanno paura di non essere all’altezza di gestire questo problema o semplicemente ritengono di non aver tempo a sufficienza per farlo. Questa situazione influenza negativamente i medici e tende ad aumentare l’angoscia dei pazienti. Questo atteggiamento può causare nei pazienti minore disponibilità ad aprirsi e a rivelare i propri problemi: ciò ovviamente influisce sugli outcome. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Scoraggiare i pazienti ad esprimere le loro preoccupazioni I medici a volte scoraggiano i pazienti dall’esprimere le loro preoccupazioni e aspettative, nonché le richieste di ulteriori informazioni. Chiaramente pensano di farlo a fin di bene con l’intento di attenuare le preoccupazione ma l’effetto ottenuto è l’opposto! Questa comportamento dei medici influenza negativamente la comunicazione medico-paziente: il risultato è dissuadere i pazienti dall’affermare il loro bisogno di informazioni e spiegazioni. La mancanza di spiegazioni sufficienti porta a una scarsa comprensione della problematica da parte del paziente. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Non accettare che i pazienti potrebbero “non condividere” diagnosi e terapia Oggi, i pazienti si stanno emancipando, non sono destinatari passivi e sono in grado di resistere al potere e all’autorità competente che la società concede ai medici. Possono resistere implicitamente ed esplicitamente al monologo del trasferimento di informazioni dai medici rielaborando informazioni di esperti, di articoli scientifici. Trovare informazioni sul web è l’atteggiamento più comune nei pazienti con cultura informatica. I pazienti sono consapevoli di poter richiedere velocemente ulteriori pareri anche con modalità on-line. Tutto ciò sta modificando la visione che i pazienti hanno dei medici, discostandosi dalla figura del medico di paese anni 50 dove c’era un approccio quasi paternalistico ed una autorevolezza indiscussa. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Non analizzare o accettare i diversi contesti sociali Il paziente deve poter comunicare le proprie prospettive, le proprie esperienze e convinzioni. Essere attenti alle relazioni e ai contesti sociali assicurerà che queste informazioni vengano ricevute e, cosa più importante, capire su cosa si basano. Uno studio condotto da Renée Gravois Lee (Soc Sci Med . 2003 Feb;56(3):449-64) mostrava il comportamento di pazienti oncologici che continuavano ad esporsi al sole perché davano più importanza al giudizio estetico relativo all’abbronzatura, che ritenevano più importante della stessa neoplasia (melanoma). insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Strategie per migliore la comunicazione Le strategie della comunicazione passano per la presa di coscienza che esistono delle abilità specifiche che possono essere migliorate e per le quali occorre formarsi. Le abilità che vanno migliorate I pazienti spesso considerano i loro medici come una delle loro più importanti fonti di supporto psicologico. L’empatia è uno dei modi più potenti per fornire questo supporto per ridurre i sentimenti di isolamento dei pazienti e convalidare i loro sentimenti o pensieri come normali e prevedibili. Le capacità comunicative vanno coltivate e migliorate, esse coinvolgono sia lo stile che il contenuto che le capacità di ascolto anche in situazioni che richiedono la comunicazione di cattive notizie. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Formarsi sulla comunicazione Non tutti i medici nascono con eccellenti e naturali capacità comunicative. Possono invece comprendere la teoria della buona comunicazione medico-paziente, apprendere e mettere in pratica queste abilità ed essere in grado di modificare il loro stile di comunicazione se di tanto in tanto si formano e leggono di comunicazione. L’addestramento delle competenze migliora la comunicazione medico-paziente. Tuttavia, i comportamenti migliorati possono decadere nel tempo, è quindi importante praticare nuove abilità, con feedback regolari sugli insegnamenti acquisiti. J Am Med Inform Assoc. 2000 Sep-Oct; 7(5): 453–461 insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Prepararsi ad una comunicazione “collaborativa” Questo approccio mira a ricucire l’ambita “alleanza medico-paziente” auspicata dalla legge Gelli 24/2017. Il medico facilita la discussione e la negoziazione con i pazienti e le opzioni di trattamento sono valutate e adattate al contesto della situazione e delle esigenze dei pazienti, sempre nell’ambito di una cornice che rispetti le linee guida. Bisogna quindi tener conto delle aspettative del paziente, del livello di accettazione del rischio e del dolore e qualsiasi impedimento che possa ostacolare l’aderenza per assicurare il miglior risultato. L’importanza del “Patient Engagement” Patient engagement, nel contesto sanitario, vuol dire coinvolgimento attivo del paziente in tutto ciò che riguarda il suo percorso di cura. L’obiettivo del patient engagement è quello di favorire una maggiore autonomia e proattività del paziente nella gestione del proprio stile di vita in relazione alla malattia e del suo percorso di cura nell’ambito del sistema sanitario. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Imparare a gestire i “conflitti” Il medico deve riconoscere sentimenti di conflitto del paziente, come rabbia, confusione, incertezza e sviluppare abilità per identificare le risposte problematiche nel paziente per declassare la situazione e consentire ai problemi relazionali di trasformarsi in successo clinico. In questi casi, l’obiettivo è disinnescare schemi negativi e per farlo bisogna ammorbidire le propri posizioni anche se si è rigidamente certi delle proprie convinzioni. È necessario quindi cercare un approccio più esplorativo che si sforzi di comprendere la situazione da un’altra prospettiva. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
Imparare a gestire le “credenze” dei pazienti I pazienti costruiscono la propria versione di appropriatezza clinica in base alle loro credenze culturali, visioni personali del mondo e ai contesti sociali, il che può tradursi in un’aspettativa divergente della corretta pratica. In questi casi, è necessario identificare le barriere che causano divergenze ed i benefici percepiti del trattamento e comunicando la diversa prospettiva di come vanno ad esempio percepiti ed affrontati determinati sintomi. Int J Clin Prac. 2007;61((2)):303–308 Molti medici approcciano con successo a questo problema, chiedendo al paziente poi di riassumere ciò che è stato detto. Ciò per migliorare l’aderenza dei pazienti alle prescrizioni mediche ed assicurando che siano compresi i benefici e l’importanza del trattamento. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
TAKE HOME MESSAGE Molti degli eventi avversi e dei contenziosi riguardanti i medici sono legati a problemi di comunicazione, non alla competenza clinica. I medici con migliori capacità comunicative e interpersonali riescono a gestire meglio il decorso della patologia, sono in grado di rilevare i problemi in anticipo e fornire quindi un migliore supporto ai loro pazienti. insegnamento di etica e deontologia medica - bioetica
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