Come essere Primi su Google Come essere Primi su Google. Tutto quello che devi sapere per posizionare un sito web in cima ai risultati di ricerca ...
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Come essere Primi su Google Come essere Primi su Google. Tutto quello che devi sapere + Guida Pratica per posizionare un sito web in cima ai risultati di ricerca. Se sei arrivato su questa pagina è per due motivi: Il primo è che ho fatto bene il mio lavoro, perché sono riuscito a raggiungere i primi risultati su Google per questa parola chiave per la tua ricerca. Il secondo è che immagino tu voglia sapere come essere in prima pagina su Google o ancora direttamente Primo su Google! Bene mettiti comodo allora, perché questa guida è abbastanza lunga! Se non hai tempo di leggerla ora:
Indice Guida: Perché è cosi importante essere in prima pagina su Google? Come essere Primi su Google; Cosa devi sapere prima di tentare la scalata delle SERP di Google? Quanto costa essere ai primi posti su Google? Guida Pratica per raggiungere le prime posizioni su Google; Conclusioni; Perché è cosi importante essere in prima pagina su Google Ogni giorno vengono effettuate oltre 4,5 miliardi di ricerche su Google, di cui una parte fatte nel nostro paese. Praticamente tutti (compresi io e te) ogni giorno facciamo ricerche per motivi di svago, per cercare prodotti, servizi e soluzioni a qualsiasi tipo di problema. Devi sapere però che il 90% degli utenti, non va oltre la prima pagina dei risultati di ricerca. Essere quindi ai primi posti nei risultati di ricerca è diventato un bisogno comune di tutte le aziende (grandi e piccole) e professionisti che desiderano intercettare nuovi potenziali clienti. Come posizionare un sito ai primi posti In realtà i fattori di posizionamento sono davvero tanti, oltre 200, sicuramente (per riassumere in poche righe) se vuoi raggiungere i primi posti nei risultati di ricerca” devi: 1. Soddisfare l’intento di ricerca degli utenti, con
contenuti di valore, rilevanti e pertinenti; 2. Un sito web ben strutturato, veloce e di semplice navigazione; 3. Avere dei link esterni che puntano al tuo sito e alle tue pagine interne più importanti. Per quanto riguarda il terzo punto, devi conoscere alla perfezione le tecniche di link building, o meglio ancora di link earning. Ti lascio qui un link per approfondire. Mentre per i primi 2 punti cercherò di aiutarti io con la guida pratica (più avanti) in cui ti spiegherò come: individuare le giuste parole chiave; comprenderne l’intento di ricerca (search intent); offrire la miglior risposta; ottimizzare il contenuto; e raggiungere cosi maggior visibilità nei risultati di ricerca. In alternativa, se non sei pratico di computer e di siti web o semplicemente non hai il tempo di fare tutto ciò, sappi che ci sono altre due vie per apparire ai Primi posti su Google: Attraverso le inserzioni sponsorizzate di Google Ads Attraverso la consulenza di un esperto SEO Primi su Google in pochi minuti con le inserzioni Se vuoi sapere come arrivare primi su Google in 24 ore, l’unica soluzione che hai è quella di attivare delle inserzioni sponsorizzate con Google ADS. In questo modo, se fatto tutto correttamente, i tuoi annunci potranno essere trai i primi risultati su Google in pochi minuti.
La seconda soluzione è quella di affidarsi ad un’agenzia SEO o ad un consulente SEO freelance, che possano ottimizzare il tuo sito per portarlo nel tempo a scalare i risultati della prima pagina di Google. In questo caso però bisognerà essere pazienti, perché i risultati impiegheranno molto più tempo ad arrivare (generalmente dai 4 ai 12 mesi). La differenze sono diverse, la più importante è che con le campagne PPC (pay per clic) avrai visibilità solo finché paghi, non appena il budget terminerà, il tuo sito scomparirà con la stessa velocità con cui è apparso ai primi posti. Mentre con la SEO, i risultati ottenuti saranno più duraturi e una volta raggiunte le prime posizioni, il tuo sito inizierà a ricevere traffico gratuito e costante. Quindi affidarsi ad un consulente SEO a mio avviso è la soluzione migliore. Se invece, sei un webmaster, un programmatore o un autodidatta e vuoi riuscire a posizionare il tuo sito web in cima ai risultati di ricerca, rimboccati le maniche perché dovrai
lavorare tanto e bene, ma se lo farai e seguirai i consigli di questa guida, ti assicuro che le soddisfazioni saranno tante! Prima di iniziare con la guida SEO più tecnica, voglio parlarti di alcuni aspetti molto importanti che la maggior parte dei non addetti ai lavori ignora totalmente, di cui bisogna tenere molto conto, prima di fare qualsiasi valutazione su una strategia SEO. Cosa devi sapere prima di tentare la scalata delle SERP su Google? 1. Arrivare in top 3 su Google non è sempre possibile; 2. Ottenere la Prima posizione non è sempre indispensabile; 3. Essere Primi non garantisce un aumento del traffico qualificato; 4. I r i s u l t a t i d i r i c e r c a o r m a i s o n o m u t e v o l i e personalizzati; 5. Per essere primo su Google devi essere disposto a investire (tempo o denaro); 6. Essere primi non serve a nulla se il tuo sito non è ottimizzato alla conversione; Se vuoi raggiungere la Prima Pagina per le parole chiave più importanti per la tua attività, ma giustamente non hai il tempo da dedicare a questa tipologia di attività, contattami. Da oltre 7 anni aiuto aziende e imprenditori ad aumentare la propria visibilità grazie alla SEO. Arrivare in top 3 su Google non è sempre possibile: Per determinate tipologie di keyword il primo posto è sempre occupato da i cosiddetti colossi del web, impossibili da spodestare, come: Amazon, Aranzulla, My Personal Trainer, Wikipedia, Giallo Zafferano, Zalando etc. questo perché si
tratta di siti web con una forte autorità ed un peso agli occhi di Google difficile da raggiungere. Ottenere la prima posizione non è sempre indispensabile: Occorre saper distinguere i casi in cui vale la pena essere Primi nei Motori di Ricerca. Ci sono alcuni casi legati tipologia di ricerca dell’utente, in cui essere secondi o terzi può portate benefici maggiori rispetto ad essere primi. Molti utenti (come immagino anche tu) prima di acquistare un prodotto, confrontano i vari siti (della prima pagina) per trovare la soluzione più conveniente rispetto a prezzo e modalità di acquisto. Capita spesso quindi che il primo sito (spesso del leader del settore) venga scartato a causa condizioni di acquisto più sfavorevoli e che l’acquisto venga effettuato poi su uno dei siti che occupano la seconda, terza o anche quarta posizione. Morale: non ti incaponire nel voler raggiungere per forza la Prima Posizione, anche la altre hanno i loro vantaggi! Essere Primi non garantisce un aumento del traffico qualificato Prima di puntare alla prima pagina, per posizionare il sito della propria azienda o un’articolo del proprio blog, occorre saper valutare e scegliere delle parole chiave adeguate, che possano portare utenti davvero in target al tuo sito. Posso garantirti ad esempio, che essere primi su una keyword come “Personal trainer Milano” con una media di 2400 ricerche al mese, porterà molti più utenti in Target rispetto alla keyword “Personal Trainer” che ha un volume di 14.800 ricerche al mese.
Molti imprenditori e altri utenti poco esperti, puntano ancora oggi alle cosiddette “vanity keyword” ovvero keyword con alti volumi di ricerca, ma che portano inevitabilmente traffico non in target, con tutti i risvolti negativi correlati. Un utente che cerca la parola chiave “persona trainer”, potrebbe avere diversi intenti di ricerca, tipo: informarsi su cosa fa il personal trainer, guardare dei video su Youtube, informarsi su come diventarlo e tanto altro. Quindi il fatto che possa atterrare sul tuo sito, non vuol dire sia un bene, perché potrebbe non essere interessato ai servizi di un Personal trainer di Milano ed abbandonare subito il tuo sito, andando a peggiorare alcune metriche come la frequenza di rimbalzo e il tempo di permanenza. I risultati di ricerca ormai sono mutevoli e personalizzati: Sempre lo stesso Personal Trainer di Milano, che punta alla prima posizione per la keyword “Persona Trainer” potrebbe essere primo su Milano ma totalmente assente da qualsiasi altra provincia Italiana. Questo perché i risultati di ricerca sono ormai geolocalizzati. Google infatti mostra dei risultati di ricerca totalmente diversi in base alla posizione e alle ricerche pregresse etc. Quindi per la maggior parte delle keywords si può essere primi, ma non dappertutto!
Per essere primo su Google devi essere disposto a investire: Come scritto su, per ottenere le prime posizioni devi essere in grado di offrire contenuti davvero utili e interessanti che soddisfino appieno l’intento di ricerca degli utenti, oltre che avere un sito ben ottimizzato, sia per gli utenti che per il motore di ricerca. Tutto ciò comporta ovviamente un dispendio considerevole di tempo per curare tutti gli aspetti dell’ottimizzazione e per poter creare contenuti davvero utili. Se invece come molti imprenditori non hai giustamente il tempo o le competenze per gestire tutto ciò, devi essere disposto ad investire del denaro per avvalerti della consulenza di un agenzia o un consulente SEO. Non ci sono altre scorciatoie o alternative oltre che a Google ADS, ma anche li dovrai investire un bel po! Essere primi non serve a nulla se il tuo sito non è ottimizzato alla conversione Devi sapere che la SEO è solo una dei vari tasselli di una corretta strategia di Web Marketing, per riuscire ad ottenere una vendita, un preventivo o una richiesta di contatto è necessario infatti che la tua strategia di Marketing sia completa sotto ogni punto di vista. Riuscire a posizionarsi su Google nelle prime posizioni per una determinata parola chiave o un ventaglio di keywords con un sito che fa acqua da tutte le parti, non porterebbe a nulla. Se di fatti il tuo sito risulta: 1. lento nel caricarsi; 2. con una veste grafica orribile; 3. senza call to action; 4. sprovvisto di una chiara USP (proposta di valore unica e differenziante);
5. privo di recensioni o feedback di altri utenti; 6. senza un copy adeguato; non porterebbe comunque a nulla, perché il 99% degli utenti cambierebbe strada molto velocemente. Quindi ok essere ai primi posti, ma con un sito adeguato ad accogliere e convertire visitatori in possibili clienti! Bene, finalmente dopo oltre 1300 parole posso passare alla guida pratica! Quanto costa essere ai Primi posti su Google? Annunci sponsorizzati Per quanto riguarda i primi posti attraverso gli annunci sponsorizzati, il costo dipenderà da tantissimi fattori, come settore, budget, strategia etc. Ovviamente bisognerà lavorare bene, creare contenuti davvero validi e saper applicare le giuste strategie per meritare le prime posizioni. L’investimento sicuramente dovrà essere fatto in base al budget a disposizione, ma per darti delle cifre concrete, sicuramente ti sconsiglierei di valutare le inserzioni di Google Ads se non hai disponibile un budget mensile di almeno 300/500 €. Ovviamente sto parlando della cifra davvero minima per poter tentare di ottenere dei risultati su nicchie di mercato poco competitive. Diversamente, se il tuo business si colloca in settori più competitivi come ad esempio il turismo, il settore finanziario e simili allora potrebbero non bastare nemmeno 1.000 € al mese per poter superare i vari competitor.
Risultati organici Al contrario delle inserzioni, i risultati organici sono gratuiti, anche se per riuscire ad ottenere le prime posizioni, occorrerà un investimento di tempo (spesso anche di denaro per le campagne di link building) non indifferente. Per cui, se consideriamo il tempo come denaro, effettivamente proprio gratis non è! Consulenze SEO Diversamente se non hai le capacità per farlo da solo, dovrai affidarti ad un agenzia o un consulente SEO esperto, ed i “costi” (in realtà non sono costi ma un investimento) avranno un certo peso. Il costo di una consulenza SEO può dipendere da tanti fattori, come: esperienza del consulente; settore; competizione; stato di salute del sito; obiettivo; durata; altri fattori; Tieni presente che la tariffa di un consulente SEO varia in base all’esperienza, da un minimo di 30 € per le figure junior fino anche a 150/200 € ora. Generalmente poi in base alle dimensioni del progetto, nonché alla portata (SEO locale, SEO Nazionale) il costo può oscillare da un minimo di 300 € a 800 € al mese, mentre dai 1000 € in su (sempre al mese) per i siti e-commerce. Per quanto riguarda settori molto competitivi come il travel, il settore assicurativo, finanziario i costi possono arrivare anche a superare i 2.000/3.ooo € al mese e più.
Un’altra soluzione è quella di seguire un corso SEO online (ho inserito il link al mio corso se può esserti utile) per imparare l’arte del posizionamento sui motori di ricerca. Guida pratica per raggiungere le prime posizioni su Google Finalmente possiamo passare alla parte pratica di questa guida. Di seguito gli argomenti trattati: Scegli le giuste parole chiave; Comprendi l’intento di ricerca degli utenti; Crea contenuti e risorse di valore e offri la miglior risposta possibile; Ottimizza al meglio i contenuti e le pagine del sito; Diventa autorevole; Verticalizza il tuo sito; Scegli le giuste parole chiave Una volta compreso il pubblico di riferimento dovrai cercare e scegliere le giuste parole chiave con cui posizionarti per intercettare il tuo pubblico. Per puntualizzare, devi sapere che le parole chiave in realtà sono le keyword secche, come: Telefono, Barca, Software etc.. mentre quando parliamo di query (l’esatta domanda digitata
dall’utente) si parla in realtà di keyphrase, ovvero di una frase contenente una o più keyword, anche se per praticità vengono definite sempre keyword. In base alla lunghezza le keyword si distinguono in: Keyword secche o Vanity keyword (hotel, scarpe, vino, smartphone, SEO etc) Keyword a coda media (in generale sono quelle troppo generiche (hotel Milano, Scarpe online, stufe pellet , etc) Keyword a coda lunga (hotel Milano 5 stelle con piscina, offerte scarpe nike air, stufa pellet canalizzata 9kw etc) mentre a livello SEO, vengono organizzate e distinte in: Keyword Principali (sono le parole chiave seme con maggior volume e importanza, es. Consulente SEO) Keyword secondarie (Contengono gli stessi termini della parola chiave principale insieme ad altri termini, es: Consulente SEO Lecce) Keyword correlate o laterali. (Pertinenti alla parola chiave Principale ma formata da sinonimi e varianti come:Esperto SEO, etc.) Ora che sai distinguere le diverse parole chiave, devi sapere su quali puntare! Come ti ho accennato nel precedente capitolo, non devi fare l’errore di concentrarti sulle “vanity keyword” parole chiave composte da un solo termine o su parole chiave troppo generiche. Quindi come posizionarsi su Google più facilmente? Le parole chiave migliori a tale scopo, sono le cosiddette keyword a coda lunga o long tail keywords, composte da 4 o + termini. Queste keyword hanno diversi vantaggi: Hanno meno competizione rispetto alle keyword secche; Rifletto un intento di ricerca preciso; Intercettano visitatori più qualificati;
Hanno un tasso di conversione maggiore; Secondo te quali tra queste keyword ha il tasso di conversione maggiore? 1. Hotel Milano 2. Hotel in centro a Milano con sala congressi 1. Offerta Samsung Galaxy S10 128 GB 2. Offerte Smartphone Spero non ci sia bisogno che te lo dica, perché ti posso garantire che le parole chiave in grassetto hanno un tasso di conversione molto superiore rispetto alle parole chiave generiche. Una persona che cerca offerte smartphone potrebbe essere ancora nella fase di scelta, mentre un utente che cerca: “offerta Samsung Galaxy S10 128GB” praticamente ha già deciso, deve solo cacciare la carta di credito e pagare! Ergo: Concentrati nello scegliere keyword composte da più termini (long tail – parole chiave a coda lunga) realmente utili al tuo scopo e ti assicuro che se farai un buon lavoro, col tempo potrai posizionarti anche per le stesse parole chiave a coda media. Per trovare la parole chiave migliori dovrai analizzare volume e competizione, a tale scopo, potrai usare strumenti come Semrush, SEOZoom a pagamento, o altri gratuiti come, Google trends, Ubersuggest o Keyword Everywhere un estensione gratuita per Crome. Per questo aspetto non mi dilungo più di tanto perché ho scritto tempo fa un articolo completo che ti invito a leggere per approfondire. Se sei interessato ecco il link sulla mia guida per la ricerca delle parole chiave. Comprendi l’intento di ricerca degli
utenti Una volta che avrai trovato ed ottenuto un piccolo elenco di parole chiave utili dovrai andare più a fondo e comprendere l’intento di ricerca legato a quelle keyword. Infatti non tutte le keyword sono uguali, fino ad ora ti ho parlato di parole chiave principali, secondarie e correlate, secche a coda media o lunga. Ma ora ti parlerò di un’altra differenza principale, ovvero legata all’intento di ricerca, esistono infatti diverse tipologie di parole chiave, le 3 principali sono: keyword navigazionali; keyword informative; keyword transazionali (commerciali); Keyword di Brand; Le keyword navigazionali o di Brand sono parole chiave con uno scopo preciso, conoscere l’indirizzo di una particolare pagina, ad esempio: “pagina facebook Tiziano Ferro”, “Divani Ikea”, “cronaca Ansa” etc.. Queste parole chiave sono inutili da lavorare perché per quanti sforzi potrai fare per posizionarti nelle prime
posizioni, Google preferirà e posizionerà in top 10 sempre il sito del Brand ricercato. Se non mi credi prova a fare una ricerca con la frase: cronaca Ansa, o Divani Ikea e guarda i primi 10 risultati! Le keyword informative sono tutte quelle parole chiave legate ad una domanda, come: “ricetta torta di mele”, “come eliminare la muffa da…..”, “come formattare il pc”, “migliori stufe a Pellet”, “miglior pizzeria Napoli”, etc.. Queste tipologia di keyword, sono spesso il primo step della sessione di ricerca degli utenti durante il loro processo di acquisto. Prendendo come riferimento l’esempio fatto nel capitolo precedente, la sessione di ricerca dell’utente interessato alla stufa a Pellet ha avuto inizio con la ricerca della keyword: migliori stufe a pellet, e si è conclusa con l’acquisto della stufa, magari nello stesso negozio che ha scritto la guida sul proprio blog. Quindi le keyword informative sono molto importanti, perché possono rappresentare l’inizio di un processo di acquisto. Le keyword transazionali (o commerciali) sono invece legate ad un’azione (spesso immediata) e generalmente sono considerate quelle più importanti e profittevoli. Alcuni esempi di keywords transazionali sono: “offerta Samsung Galaxy S1o”, “coupon Norton antivirus”, “sconti aspirapolveri dyson” etc. Queste parole chiave nella maggior parte dei casi, sono legate a soddisfare un bisogno di acquisto immediato, per questo sono cosi importanti e sono quelle su cui dovresti concentrarti insieme alle keyword informative. In definitiva per la tua strategia il mio consiglio è quello di individuare e selezionare delle keyword a coda lunga con intento informativo e transazionale
Oltre a comprendere la tipologia di keyword da lavorare un altro ottimo sistema per comprendere l’intento di ricerca è quello di osservare i primi 10 risultati di Google per tale keyword. Google infatti è abilissimo nel comprendere esattamente le necessità e l’intento di ogni utente che esegue delle ricerche. Quindi osservando bene i contenuti che predilige posizionare nella prima pagina, potrai ricavare molti spunti utili per formulare al meglio i contenuti della tua pagina. Crea contenuti e risorse di valore e offri la miglior risposta possibile Immagino l’avrai sentito tante volte, “Content is King” e posso assicurarti che è verissimo! Per poter ottenere un buon posizionamento nei motori di ricerca, devi riuscire a creare contenuti e risorse di valore che riescano ad offrire le migliori risposte alle domande degli utenti. Se hai letto bene, ho scritto anche risorse, perché ormai il solo contenuto nel 2020 non basta più. Ma cosa sono le risorse? Un pdf, un audio, un video, delle infografiche utili ad arricchire il tema che stai trattando, sono tutte risorse valide che un utente (e il motore di ricerca) apprezzerebbe!
Per capire di cosa hanno realmente bisogno gli utenti durante una ricerca è necessario saper comprendere al 100% l’intento di ricerca e saper creare dei contenuti e delle risorse che forniscano tutte le informazioni necessarie a soddisfare i bisogni degli utenti. Ma come si fa a creare un contenuto che risulti la migliore risposta possibile alla domanda/e degli utente? A mio avviso deve offrire un valore effettivo superiore a quello atteso, per far ciò deve rispondere non solo alla domanda principale, ma anche alle eventuali domande correlate e latenti. Per fare un esempio concreto, immagina questa situazione: Sei un farmacista di Bari e stai cercando informazioni sulla prossimo congresso sulla medicina estetica che si terrà il prossimo mese a Milano. Fai una ricerca su Google e apri i primi 3/4 risultati ognuno in una scheda diversa per individuare il più interessante da leggere. Quale tra questi risultati, valuteresti come il più utile alla tua ricerca? Il primo risultato è una pagina del sito dell’hotel che ospita il congresso, con all’interno un articolo da 300/400 parole che descrivono in breve dell’evento. Il secondo risultato è il sito della casa farmaceutica organizzatrice. Nella pagina presenta la descrizione dell’evento e il programma completo della giornata. Il terzo risultato è un blog che tratta temi sulla salute e medicina che ha pubblicato una guida completa all’evento cosi strutturato: Descrizione del Congresso; Un pdf con il programma completo con orari e interventi; mappa cliccabile della zona; indicazioni utili su come raggiungere l’hotel dalla stazione, dall’aeroporto, dalla super strada;
Una lista di B&B presenti in zona, una lista dei servizi dell’hotel; Alcuni video di vecchie edizioni; etc; Penso che sia inevitabile stabilire che il terzo risultato sia il migliore. Ma non solo perché contiene più informazioni e risorse, ma proprio per il tipo di informazioni che offre. Infatti il tipo di contenuto risponde perfettamente non solo alla domanda principale, ma anche alle possibili domande correlate e latenti. Un dottore che proviene da un’altra città potrebbe avere ad esempio necessità di dormire in zona visto che l’hotel sicuramente sarà piene per l’evento (Domanda latente). Inoltre potrebbe aver bisogno di sapere come arrivare all’hotel? (altra domanda latente) Con questo esempio ti ho introdotto al concetto di “Rilevanza”. Affinché un contenuto possa essere ritenuto rilevante da Google rispetto alla Query dell’utente, ed ottenere una posizione in prima pagina, deve rispettare determinate caratteristiche. Bene adesso che hai compreso il tipo di contenuto che si aspetta un utente, la prossima volta che crei una pagina, per aumentare la rilevanza, concentrati nello scrivere e sviscerare anche approfondimenti e topic correlati oltre all’argomento principale, esattamente come l’esempio sopra. In questo modo vedrai che i tuoi utenti apprezzeranno molto di più i tuoi articoli. Inoltre dovrai fare un ottimo lavoro con l’ottimizzazione dei link interni andando a linkare risorse di approfondimento ai vari argomenti trattati. Studia i competitor Un’attività utilissima per la scrittura di un contenuto perfetto è lo studio dei competitor! L’osservazione e lo
studio delle pagine presenti in SERP per la keyword che hai selezionato è di fondamentale importanza per il tuo scopo! Quali contenuti sta posizionando Google in prima pagina per quella determinata parola chiave? Cosa hanno in comune tutti i contenuti dei siti posizionati in prima pagina? Sono presenti informazioni o approfondimenti che invece mancano nel tuo sito? Hanno contenuti multimediali, immagini, video, infografiche? e una serie di altre domande che non posso trattare qui perché ci vorrebbe un articolo dedicato. Se riuscirai a trovare le risposte a queste domande avrai fatto già un bel primo passo. Se poi riuscirai ad integrare queste informazioni nel tuo sito magari presentandole nel migliore dei modi rispetto a tutti gli altri, andando magari ad approfondire aspetti che altri hanno trascurato, ottimizzando meglio la UX, etc, ti garantisco che avrai ottime possibilità di raggiungere anche tu la prima pagina. La questione quindi è saper comprendere bene la corrispondenza che c’è (o meglio che dovrebbe esserci) tra intento di ricerca e contenuto e per farlo ti faccio 2 esempi: Hai deciso di lavorare la keyword: “come creare e modificare video”(keyword informativa) per posizionare il tuo blog di fotografia. Nel primo caso, hai scritto una guida con una serie di consigli per modificare un video con il programma gratuito che tu stesso hai sempre utilizzato e conosci bene, ma nell’articolo, non hai inserito: 1. il Link al sito per scaricare il software; 2. Ti sei limitato a parlare di un solo programma quando tutti gli altri ne citano diversi; 3. Non hai scritto nulla sulla parte come creare un video;
Mentre nel secondo caso, ti sei limitato a fare una lista di tools e programmi per creare e modificare video ma non hai spiegato come utilizzarli. Al 100% non riuscirai mai a posizionarti nella prima pagina e ti spiego perché: Nel primo caso, Google sa benissimo che un utente interessato a sapere: come creare e modificare video, preferisce quasi sempre trovare e valutare una serie di alternative, ad un unica soluzione e soprattutto ha bisogno dei link per scaricare i programmi suggeriti. Allo stesso modo anche nel secondo caso, Google sa benissimo che un utente che cerca tali informazioni, cerca spesso anche i tutorial su come usare poi i programmi necessari. Per tanto se il tuo articolo non avrà queste informazioni aggiuntive sarà ritenuto incompleto, poco rilevante e non adatto ad essere posizionato in prima pagina. Per spiegarti come fa Google a sapere tutto ciò, dovrei parlarti di intelligenza artificiale, Rank Brain, ma purtroppo mi dovrei dilungare troppo. Se vuoi approfondire (magari dopo ) ti lascio il link della guida più completa sull’argomento, scritta da Brian Dean sul suo blog Backlinko. Come creare una super guida Ecco quindi una checklist da seguire, per creare un super contenuto che risponda nel migliore dei modi alle ricerche degli utenti e di conseguenza che piaccia tanto a Google. 1. Scegli correttamente le parole chiave; 2. D e f i n i s c i l ’ i n t e n t o d i r i c e r c a : è u n a k e y w o r d informativa? transazionale? 3. Crea un contenuto che fornisca un valore superiore a quello atteso dall’utente (come?) 4. Organizza le informazioni che vuoi trattare in modo da
rispondere a tutte le possibili domande correlate e latenti, e non solo alla Query principale. Ricorda il concetto di rilevanza! 5. Dimentica gli articoli da 300 parole! Non esiste una lunghezza prestabilita. Quando avrai trattato e approfondito tutte le informazioni utili per rispondere perfettamente alla domanda principale e alle possibili correlate, avrai finito il tuo articolo. Che sia quindi di 800 parole o 4000 non importa! L’importante è che sia davvero completo. Ovviamente è evidente che con 300/500 parole sarà davvero difficile scrivere un articolo completo. 6. Inserisci contenuti multimediali come immagini, video, infografiche, audio etc, che possano arricchire il contenuto e spezzare anche la pesantezza della lettura (su contenuti lunghi) 7. Non essere ripetitivo: Inserisci keyword secondarie, correlate, sinonimi e altre varianti utili; 8. Inserisci link interni ed esterni a risorse di approfondimento senza essere tirchio, se servono ben venga; 9. Scrivi dei meta tag (title, description) ottimizzati, che riflettono esattamente ciò che gli utenti troveranno nella tua guida. Stessa cosa per il titolo dell’articolo; 10. Analizza i contenuti dei tuoi competitor, ci sono informazioni che tu non hai trattato? 11. Inserisci le informazioni mancanti nella tua pagina e aggiungine altre che loro non hanno approfondito; 12. Ottimizza la struttura del tuo articolo, dividi il testo in capitoli, utilizzando correttamente i tag di intestazione, un solo H1, H2 per i capitoli, H3 per i paragrafi; 13. Aggiorna spesso il tuo articolo/guida con informazioni fresche, se si tratta di informazioni che possono mutare nel tempo.
Ottimizza al meglio i contenuti e le pagine del sito Bene, ora una volta creato un contenuto davvero valido occorre saperlo ottimizzare al meglio, insieme alle altre pagine del sito, affinché la lettura e la navigazione risulti piacevole e veloce. Ecco quindi un’altra check list con tutte le indicazioni per ottimizzare al meglio un contenuto web: 1. Pensa al tuo articolo come un libro, quindi dopo una prima (breve o non) introduzione, dividi il testo in capitoli, (tramite H2) questo aiuterà i lettori a comprendere meglio i contenuti della tua guida; 2. Inserisci delle ancore ai capitoli, in modo che chi legge può spostarsi agevolmente da un capitolo all’altro; 3. Vai a capo ogni 4/5 righe per agevolare la lettura e renderla meno pesante agli occhi degli utenti, da smartphone ovviamente sembreranno molte di più va bene cosi. 4. Se un capitolo è abbastanza lungo, dividilo in paragrafi più piccoli tramite i tag di intestazione H3; 5. Non abusare di grassetti e corsivi. Ma nemmeno il contrario! I grassetti e corsivi sono utili per spezzare e rendere più facile la lettura. Utilizzali per enfatizzare piccole frasi importanti;
6. Inserisci la parola chiave principale senza forzature, quindi puoi usare tranquillamente le stop words; Se stai lavorando la keyword: “fotografo Milano” è molto più corretto scrivere “fotografo a Milano” anche perché Google ormai è diventato davvero bravo e sa che hanno lo stesso identico significato; 7. Occhio all’utilizzo dei “TAG”, potrebbero generare molti contenuti duplicati. I tag vanno creati con cognizione di causa. Crea un tag solo se hai almeno 10 articoli che possono essere raggruppati insieme. In generale preferisco metterli in noindex, ed usarli solo per migliore l’esperienza di ricerca e navigazione dell’utente. 8. Evita di sovra ottimizzare il testo ripetendo sempre la stessa keyword, (keyword stuffing) utilizza invece parole chiave secondarie e correlate che oltre a rendere il testo più chiaro da leggere, aiuteranno lo spider a comprendere il contesto semantico; 9. Utilizza spesso (dove possibile) elenchi puntati e numerati. Oltre a rendere l’articolo più ordinato e chiaro, sono molto apprezzati dai motori di ricerca; 10. Ridimensiona e comprimi sempre le immagini prima di caricarle. Le immagini hanno infatti un grosso peso sulla velocità di una pagina web. Per comprimere le immagini io utilizzo sempre il tools gratuito Tinypng; 11. Compila sempre il campo “Alt Text” delle immagini con delle frasi che ne spiegano il contenuto. Possibilmente inserendo anche una keyword a tema. 12. Applica sempre l’attributo target blank ai link esterni. Questo permetterà ai collegamenti, di aprirsi in un’altra scheda del Browser. In questo modo il lettore non dovrà abbandonare la tua guida o il tuo articolo per leggere eventuali approfondimenti. Diventa autorevole Ci sono davvero tanti fattori (oltre 200) che Google prende in
considerazione per decidere le posizioni dei siti web nei suoi indici. Uno dei fattori determinanti a mio avviso è l’autorevolezza. Attenzione, non sto parlando di DA domain authority o altre metriche! Se la rilevanza, viene utilizzata da Google per comprendere quanto un testo è rilevante rispetto alla Query dell’utente, l’autorevolezza misura il livello di esperienza e competenza di un sito rispetto ad un determinato argomento. Per essere ritenuto autorevole un sito deve dimostrare a Google di saperne davvero tanto sull’argomento. In parole povere, se hai un blog di cucina è il tuo sito ha solo 4 ricette in croce, non sei abbastanza autorevole agli occhi di Google. Immagino cosa starai pensando “Parla bene e razzola male! Sei un consulente SEO e hai solo 4 articoli!” Giustissimo, dovrei scrivere molto di più! Ma purtroppo non ho davvero tempo, ma ci sto provando. Poi non so se ti sei reso conto, ogni mia guida ha una lunghezza di oltre 5000 parole, quindi ci impiego davvero tanto a scriverle. Potrei fare come fanno tanti, scrivere molti articoli di 500/1000 parole di poco valore. Ma preferisco fare poche guide ma davvero di qualità! Poi per posizionarmi utilizzo gli altri 199 fattori . Tornando seri, se vuoi aumentare la tua autorevolezza agli occhi di Google, dovrai creare tanti contenuti di valore! Verticalizza Il metodo migliore per diventare una risorsa autorevole è quello di verticalizzarsi su un solo settore. Se io sono un consulente SEO, dovrò scrivere delle guide sul tema SEO. Potrei anche scrivere su altri argomenti come il guadagno online, su come gestire le pagine social, in quanto “argomenti correlati” ma questi articoli non avrebbero lo stesso peso.
Come al solito ecco un’altra check list con alcuni consigli utili per verticalizzare il tuo sito: 1. Fai un’accurata ricerca delle parole chiave per determinare il tuo piano editoriale; 2. Ragiona bene sulla divisione delle categorie ed eventuali sotto categorie; 3. Assegna ogni articolo ad una singola categoria (eviterai meta duplicati); 4. Scrivi almeno 10 guide o articoli per attivare una categoria (una categoria con 2 articoli ha poco senso); 5. Utilizza una struttura a Silos per organizzare i contenuti. Ecco il link ad una guida di Davide Pozzi (Tagliaerbe) che ti spiega meglio il concetto si Silos. 6. Utilizza correttamente i link interni per collegare fra loro pagine con contenuti strettamente correlati. Come già scritto prima, utilizza i link interni soprattutto per approfondire argomenti che stai trattando nel testo. 7. Specializzati nel trattare argomenti altamente pertinenti al tuo settore e evita argomenti poco a tema se non strettamente necessari. 8. Aggiorna spesso gli articoli se l’argomento lo richiede. Google apprezza un sito sempre aggiornato! 9. Se fattibile, scrivi su aggiornamenti, notizie, rumor e altre novità legate al tuo settore. 10. Pubblica con costanza, quanti articoli lo sai solo tu! Uno a settimana, due al mese, uno al giorno. L’importante è essere costanti nella pubblicazione. Aspetta un secondo… e la link building? Prima di concludere questa lunga guida, non potevo non spendere qualche parola per questa attività altrettanto importante (ma non sempre necessaria). Come vedi, non ho dedicato un intero capitolo al discorso link, perché per esperienza, posso dirti che per la maggior parte delle keyword a coda lunga non sono necessari. Un contenuto davvero utile e di valore con il tempo può raggiungere tranquillamente la
prima pagina senza uno straccio di link. Questa guida ne è la prova! All’inizio per il primo anno non ho avuto nessun backlink eppure dopo circa 10 mesi, mi sono posizionato stabilmente in prima pagina con diverse keyword correlate. Purtroppo per alcune parole chiave molto competitive è un’attività necessaria. Per quanto il tuo contenuto sarà valido si troverà a scontrarsi con contenuti altrettanto validi spinti però da una valanga di link in entrata. Per tanto, se vorrai competere per le prime posizioni, dovrai essere in grado di procurare degli ottimi link in entrata al tuo articolo. Ovviamente non posso approfondire l’argomento, perché serve un intera guida su come fare per ottenere link al tuo sito e alle tue pagine, ma posso dirti che se farai un buon lavoro ed offrirai davvero un grande valore, non sarà impossibile riuscire ad ottenere dei link spontanei da altri siti web. Detto questo prima o poi scriverò io stesso una guida sulla link building ma nel frattempo se vuoi approfondire ecco il link ad un’ottima guida scritta sul blog di Marketers, che spiega in maniera semplice alcune ottime tecniche per ottenere link. Conclusioni Se vuoi raggiungere la prima pagina su Google ma non hai tempo o non hai esperienza per seguire tu stesso il tuo progetto devi affidarti per forza di cose ad un consulente SEO esperto. Se hai bisogno di una mano, vuoi avere un preventivo o semplicemente vuoi farti una chiacchierata con me, contattami. Come esperto SEO freelance posso aiutare il sito della tua attività, a raggiungere i primi posti sui motori di ricerca per le parole chiave più importanti per il tuo Business. Devi sapere però che la SEO è composta da una serie di
attività complesse, ed i primi risultati possono impiegare alcuni mesi per arrivare. Una volta raggiunte le prime posizioni, sarà molto più semplice mantenerle e continuare cosi a ricevere tanto traffico gratuito. Se invece desideri essere primo su google in 24 ore sappi che hai un’unica strada, le campagne PPC di Google ADS. Anche in questo caso, il consiglio è quello di affidarsi ad un consulente esperto che lo fa di mestiere e non improvvisarsi da soli. Ti garantisco che i soldi che userai per la consulenza li risparmierai in tanti tentativi da autodidatta. Diversamente se preferisci fare da solo, ecco il link alla guida di Google Ads. Bene, finalmente siamo arrivati alla fine di questa interminabile guida di oltre 5700 parole, che spero davvero ti sia piaciuta e che possa esserti d’aiuto nella tua scalata verso la vetta della prima pagina di Google! Se è cosi, ti chiedo il piccolo favore di dare un voto a questa guida cliccando sulle 5 stelline qui: [ratings] Ti piacerebbe leggere altre mie guide? Allora supportami condividendo questo articolo sui Social. Mi faresti davvero un grandissimo piacere e capirei che ne vale pena. In fondo se lo reputi utile, perché non condividerlo con altri? Alla prossima! Andrea Leone
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