Come essere Primi su Google Come essere Primi su Google. Tutto quello che devi sapere per posizionare un sito web in cima ai risultati di ricerca ...

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Come essere Primi su Google Come essere Primi su Google. Tutto quello che devi sapere per posizionare un sito web in cima ai risultati di ricerca ...
Come essere Primi su Google

Come essere Primi su Google.
Tutto quello che devi sapere
+    Guida     Pratica    per
posizionare un sito web in
cima ai risultati di ricerca.

Se sei arrivato su questa pagina è per due motivi: Il primo è
che ho fatto bene il mio lavoro,      perché sono riuscito a
raggiungere i primi risultati su Google per questa parola
chiave per la tua ricerca. Il secondo è che immagino tu voglia
sapere come essere in prima pagina su Google o ancora
direttamente Primo su Google! Bene mettiti comodo allora,
perché questa guida è abbastanza lunga! Se non hai tempo di
leggerla ora:
Come essere Primi su Google Come essere Primi su Google. Tutto quello che devi sapere per posizionare un sito web in cima ai risultati di ricerca ...
Indice Guida:

     Perché è cosi importante essere in prima pagina su
     Google?
     Come essere Primi su Google;
     Cosa devi sapere prima di tentare la scalata delle SERP
     di Google?
     Quanto costa essere ai primi posti su Google?
     Guida Pratica per raggiungere le prime posizioni su
     Google;
     Conclusioni;

Perché è cosi importante essere in
prima pagina su Google
Ogni giorno vengono effettuate oltre 4,5 miliardi di ricerche
su Google, di cui una parte fatte nel nostro paese.
Praticamente tutti (compresi io e te) ogni giorno facciamo
ricerche per motivi di svago, per cercare prodotti, servizi e
soluzioni a qualsiasi tipo di problema.

Devi sapere però che il 90% degli utenti, non va oltre la
prima pagina dei risultati di ricerca.
Essere quindi    ai primi posti nei risultati di ricerca è
diventato un bisogno comune di tutte le aziende (grandi e
piccole) e professionisti che desiderano intercettare nuovi
potenziali clienti.

Come posizionare un sito ai primi
posti
In realtà i fattori di posizionamento sono davvero tanti,
oltre 200, sicuramente (per riassumere in poche righe) se vuoi
raggiungere i primi posti nei risultati di ricerca” devi:

   1. Soddisfare l’intento di ricerca degli utenti, con
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contenuti di valore, rilevanti e pertinenti;
   2. Un sito web ben strutturato, veloce e di semplice
      navigazione;
   3. Avere dei link esterni che puntano al tuo sito e alle
      tue pagine interne più importanti.

Per quanto riguarda il terzo punto, devi conoscere alla
perfezione le tecniche di link building, o meglio ancora di
link earning. Ti lascio qui un link per approfondire.
Mentre per i primi 2 punti cercherò di aiutarti io con la
guida pratica (più avanti) in cui ti spiegherò come:

     individuare le giuste parole chiave;
     comprenderne l’intento di ricerca (search intent);
     offrire la miglior risposta;
     ottimizzare il contenuto;

e raggiungere cosi maggior visibilità nei risultati di
ricerca.

In alternativa, se non sei pratico di computer e di siti web o
semplicemente non hai il tempo di fare tutto ciò, sappi che ci
sono altre due vie per apparire ai Primi posti su Google:

     Attraverso le inserzioni sponsorizzate di Google Ads
     Attraverso la consulenza di un esperto SEO

Primi su Google in pochi minuti con le
inserzioni
Se vuoi sapere come arrivare primi su Google in 24 ore,
l’unica soluzione che hai è quella di attivare delle
inserzioni sponsorizzate con Google ADS. In questo modo, se
fatto tutto correttamente, i tuoi annunci potranno essere trai
i primi risultati su Google in pochi minuti.
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La seconda soluzione è quella di affidarsi ad un’agenzia SEO o
ad un consulente SEO freelance, che possano ottimizzare il
tuo sito per portarlo nel tempo a scalare i risultati della
prima pagina di Google. In questo caso però bisognerà essere
pazienti, perché i risultati impiegheranno molto più tempo ad
arrivare (generalmente dai 4 ai 12 mesi).

La differenze sono diverse, la più importante è che con le
campagne PPC (pay per clic) avrai visibilità solo finché
paghi, non appena il budget terminerà, il tuo sito scomparirà
con la stessa velocità con cui è apparso ai primi posti.
Mentre con la SEO, i risultati ottenuti saranno più duraturi e
una volta raggiunte le prime posizioni, il tuo sito inizierà a
ricevere traffico gratuito e costante.

Quindi affidarsi ad un consulente SEO a mio avviso è la
soluzione migliore.

Se invece, sei un webmaster, un programmatore o un autodidatta
e vuoi riuscire a posizionare il tuo sito web in cima ai
risultati di ricerca, rimboccati le maniche perché dovrai
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lavorare tanto e bene, ma se lo farai e seguirai i consigli di
questa guida, ti assicuro che le soddisfazioni saranno tante!

Prima di iniziare con la guida SEO più tecnica, voglio
parlarti di alcuni aspetti molto importanti che la maggior
parte dei non addetti ai lavori ignora totalmente, di cui
bisogna tenere molto conto, prima di fare qualsiasi
valutazione su una strategia SEO.

Cosa devi sapere prima di tentare
la scalata delle SERP su Google?
   1. Arrivare in top 3 su Google non è sempre possibile;
   2. Ottenere la Prima posizione non è sempre indispensabile;
   3. Essere Primi non garantisce un aumento del traffico
      qualificato;
   4. I r i s u l t a t i d i r i c e r c a o r m a i s o n o m u t e v o l i e
      personalizzati;
   5. Per essere primo su Google devi essere disposto a
      investire (tempo o denaro);
   6. Essere primi non serve a nulla se il tuo sito non è
      ottimizzato alla conversione;

 Se vuoi raggiungere la Prima Pagina per le parole chiave più
 importanti per la tua attività, ma giustamente non hai il
 tempo da dedicare a questa tipologia di attività, contattami.
 Da oltre 7 anni aiuto aziende e imprenditori ad aumentare la
 propria visibilità grazie alla SEO.

Arrivare in top 3 su Google non è sempre
possibile:
Per determinate tipologie di keyword il primo posto è sempre
occupato da i cosiddetti colossi del web, impossibili da
spodestare, come: Amazon, Aranzulla, My Personal Trainer,
Wikipedia, Giallo Zafferano, Zalando etc. questo perché si
tratta di siti web con una forte autorità ed un peso agli
occhi di Google difficile da raggiungere.

Ottenere la prima posizione non è sempre
indispensabile:
Occorre saper distinguere i casi in cui vale la pena essere
Primi nei Motori di Ricerca. Ci sono alcuni casi legati
tipologia di ricerca dell’utente, in cui essere secondi o
terzi può portate benefici maggiori rispetto ad essere primi.

Molti utenti (come immagino anche tu) prima di acquistare un
prodotto, confrontano i vari siti (della prima pagina) per
trovare la soluzione più conveniente rispetto a prezzo e
modalità di acquisto. Capita spesso quindi che il primo sito
(spesso del leader del settore) venga scartato a causa
condizioni di acquisto più sfavorevoli e che l’acquisto venga
effettuato poi su uno dei siti che occupano la seconda, terza
o anche quarta posizione.
Morale: non ti incaponire nel voler raggiungere per forza la
Prima Posizione, anche la altre hanno i loro vantaggi!

Essere Primi non garantisce un aumento
del traffico qualificato
Prima di puntare alla prima pagina, per posizionare il sito
della propria azienda o un’articolo del proprio blog, occorre
saper valutare e scegliere delle parole chiave adeguate, che
possano portare utenti davvero in target al tuo sito. Posso
garantirti ad esempio, che essere primi su una keyword come
“Personal trainer Milano” con una media di 2400 ricerche al
mese,    porterà molti più utenti in Target rispetto alla
keyword “Personal Trainer” che ha un volume di 14.800 ricerche
al mese.
Molti imprenditori e altri utenti poco esperti, puntano ancora
oggi alle cosiddette “vanity keyword” ovvero keyword con alti
volumi di ricerca, ma che portano inevitabilmente traffico non
in target, con tutti i risvolti negativi correlati. Un utente
che cerca la parola chiave “persona trainer”, potrebbe avere
diversi intenti di ricerca, tipo: informarsi su cosa fa il
personal trainer, guardare dei video su Youtube, informarsi su
come diventarlo e tanto altro.

Quindi il fatto che possa atterrare sul tuo sito, non vuol
dire sia un bene, perché potrebbe non essere interessato ai
servizi di un Personal trainer di Milano ed abbandonare subito
il tuo sito, andando a peggiorare alcune metriche come la
frequenza di rimbalzo e il tempo di permanenza.

I risultati di ricerca ormai                           sono
mutevoli e personalizzati:
Sempre lo stesso Personal Trainer di Milano, che punta alla
prima posizione per la keyword “Persona Trainer” potrebbe
essere primo su Milano ma totalmente assente da qualsiasi
altra provincia Italiana. Questo perché i risultati di ricerca
sono ormai geolocalizzati. Google infatti mostra dei risultati
di ricerca totalmente diversi in base alla posizione e alle
ricerche pregresse etc. Quindi per la maggior parte delle
keywords si può essere primi, ma non dappertutto!
Per essere primo su Google devi essere
disposto a investire:
Come scritto su, per ottenere le prime posizioni devi essere
in grado di offrire contenuti davvero utili e interessanti che
soddisfino appieno l’intento di ricerca degli utenti, oltre
che avere un sito ben ottimizzato, sia per gli utenti che per
il motore di ricerca. Tutto ciò comporta ovviamente un
dispendio considerevole di tempo per curare tutti gli aspetti
dell’ottimizzazione e per poter creare contenuti davvero
utili.

Se invece come molti imprenditori non hai giustamente il tempo
o le competenze per gestire tutto ciò, devi essere disposto ad
investire del denaro per avvalerti della consulenza di un
agenzia o un consulente SEO. Non ci sono altre scorciatoie o
alternative oltre che a Google ADS, ma anche li dovrai
investire un bel po!

Essere primi non serve a nulla se il tuo
sito non è ottimizzato alla conversione
Devi sapere che la SEO è solo una dei vari tasselli di una
corretta strategia di Web Marketing, per riuscire ad ottenere
una vendita, un preventivo o una richiesta di contatto è
necessario infatti che la tua strategia di Marketing sia
completa sotto ogni punto di vista. Riuscire a posizionarsi su
Google nelle prime posizioni per una determinata parola chiave
o un ventaglio di keywords con un sito che fa acqua da tutte
le parti, non porterebbe a nulla. Se di fatti il tuo sito
risulta:

   1. lento nel caricarsi;
   2. con una veste grafica orribile;
   3. senza call to action;
   4. sprovvisto di una chiara USP (proposta di valore unica e
      differenziante);
5. privo di recensioni o feedback di altri utenti;
   6. senza un copy adeguato;

non porterebbe comunque a nulla, perché il 99% degli utenti
cambierebbe strada molto velocemente.   Quindi ok essere ai
primi posti, ma con un sito adeguato ad accogliere e
convertire visitatori in possibili clienti!

Bene, finalmente dopo oltre 1300 parole    posso passare alla
guida pratica!

Quanto costa essere ai Primi posti
su Google?
Annunci sponsorizzati
Per quanto riguarda i primi posti attraverso gli annunci
sponsorizzati, il costo dipenderà da tantissimi fattori, come
settore, budget, strategia etc. Ovviamente bisognerà lavorare
bene, creare contenuti davvero validi e saper applicare le
giuste strategie per meritare le prime posizioni.

L’investimento sicuramente dovrà essere fatto in base al
budget a disposizione, ma per darti delle cifre concrete,
sicuramente ti sconsiglierei di valutare le inserzioni di
Google Ads se non hai disponibile un budget mensile di almeno
300/500 €. Ovviamente sto parlando della cifra davvero minima
per poter tentare di ottenere dei risultati su nicchie di
mercato poco competitive.

Diversamente, se il tuo business si colloca in settori più
competitivi come ad esempio il turismo, il settore finanziario
e simili allora potrebbero non bastare nemmeno 1.000 € al mese
per poter superare i vari competitor.
Risultati organici
Al contrario delle inserzioni, i risultati organici sono
gratuiti, anche se per riuscire ad ottenere le prime
posizioni, occorrerà un investimento di tempo (spesso anche di
denaro per le campagne di link building) non indifferente. Per
cui, se consideriamo il tempo come denaro, effettivamente
proprio gratis non è!

Consulenze SEO
Diversamente se non hai le capacità per farlo da solo, dovrai
affidarti ad un agenzia o un consulente SEO esperto, ed i
“costi” (in realtà non sono costi ma un investimento) avranno
un certo peso.

Il costo di una consulenza SEO può dipendere da tanti fattori,
come:

        esperienza del consulente;
        settore;
        competizione;
        stato di salute del sito;
        obiettivo;
        durata;
        altri fattori;

Tieni presente che la tariffa di un consulente SEO varia in
base all’esperienza, da un minimo di 30 € per le figure junior
fino anche a 150/200 € ora.

Generalmente poi in base alle dimensioni del progetto, nonché
alla portata (SEO locale, SEO Nazionale) il costo può
oscillare da un minimo di 300 € a 800 € al mese, mentre dai
1000 € in su (sempre al mese) per i siti e-commerce. Per
quanto riguarda settori molto competitivi come il travel, il
settore assicurativo, finanziario i costi possono arrivare
anche a superare i 2.000/3.ooo € al mese e più.
Un’altra soluzione è quella di seguire un corso SEO online (ho
inserito il link al mio corso se può esserti utile) per
imparare l’arte del posizionamento sui motori di ricerca.

Guida pratica per raggiungere le
prime posizioni su Google
Finalmente possiamo passare alla parte pratica di questa
guida. Di seguito gli argomenti trattati:

     Scegli le giuste parole chiave;
     Comprendi l’intento di ricerca degli utenti;
     Crea contenuti e risorse di valore e offri la miglior
     risposta possibile;
     Ottimizza al meglio i contenuti e le pagine del sito;
     Diventa autorevole;
     Verticalizza il tuo sito;

Scegli le giuste parole chiave

Una volta compreso il pubblico di riferimento dovrai cercare e
scegliere le giuste parole chiave con cui posizionarti per
intercettare il tuo pubblico.

Per puntualizzare, devi sapere che le parole chiave in realtà
sono le keyword secche, come: Telefono, Barca, Software etc..
mentre quando parliamo di query (l’esatta domanda digitata
dall’utente) si parla in realtà di keyphrase, ovvero di una
frase contenente una o più keyword, anche se per praticità
vengono definite sempre keyword.

In base alla lunghezza le keyword si distinguono in:

     Keyword secche o Vanity keyword (hotel, scarpe, vino,
     smartphone, SEO etc)
     Keyword a coda media (in generale sono quelle troppo
     generiche (hotel Milano, Scarpe online, stufe pellet ,
     etc)
     Keyword a coda lunga (hotel Milano 5 stelle con piscina,
     offerte scarpe nike air, stufa pellet canalizzata 9kw
     etc)

mentre a livello SEO, vengono organizzate e distinte in:

     Keyword Principali (sono le parole chiave seme con
     maggior volume e importanza, es. Consulente SEO)
     Keyword secondarie (Contengono gli stessi termini della
     parola chiave principale insieme ad altri termini, es:
     Consulente SEO Lecce)
     Keyword correlate o laterali. (Pertinenti alla parola
     chiave Principale ma formata da sinonimi e varianti
     come:Esperto SEO,   etc.)

Ora che sai distinguere le diverse parole chiave, devi sapere
su quali puntare! Come ti ho accennato nel precedente
capitolo, non devi fare l’errore di concentrarti sulle “vanity
keyword” parole chiave composte da un solo termine o su parole
chiave troppo generiche. Quindi come posizionarsi su Google
più facilmente? Le parole chiave migliori a tale scopo, sono
le cosiddette keyword a coda lunga o long tail keywords,
composte da 4 o + termini. Queste keyword hanno diversi
vantaggi:

     Hanno meno competizione rispetto alle keyword secche;
     Rifletto un intento di ricerca preciso;
     Intercettano visitatori più qualificati;
Hanno un tasso di conversione maggiore;

Secondo te quali tra queste keyword ha il tasso di conversione
maggiore?

   1. Hotel Milano
   2. Hotel in centro a Milano con sala congressi

   1. Offerta Samsung Galaxy S10 128 GB
   2. Offerte Smartphone

Spero non ci sia bisogno che te lo dica, perché ti posso
garantire che le parole chiave in grassetto hanno un tasso di
conversione molto superiore rispetto alle parole chiave
generiche. Una persona che cerca offerte smartphone potrebbe
essere ancora nella fase di scelta, mentre un utente che
cerca: “offerta Samsung Galaxy S10 128GB” praticamente ha già
deciso, deve solo cacciare la carta di credito e pagare!

Ergo: Concentrati nello scegliere keyword composte da più
termini (long tail – parole chiave a coda lunga) realmente
utili al tuo scopo e ti assicuro che se farai un buon lavoro,
col tempo potrai posizionarti anche per le stesse parole
chiave a coda media.

Per trovare la parole chiave migliori dovrai analizzare volume
e competizione, a tale scopo, potrai usare strumenti come
Semrush, SEOZoom a pagamento, o altri gratuiti come, Google
trends, Ubersuggest o Keyword Everywhere un estensione
gratuita per Crome.

Per questo aspetto non mi dilungo più di tanto perché ho
scritto tempo fa un articolo completo che ti invito a leggere
per approfondire. Se sei interessato ecco il link sulla mia
guida per la ricerca delle parole chiave.

Comprendi        l’intento        di      ricerca    degli
utenti

Una volta che avrai trovato ed ottenuto un piccolo elenco di
parole chiave utili dovrai andare più a fondo e comprendere
l’intento di ricerca legato a quelle keyword. Infatti non
tutte le keyword sono uguali, fino ad ora ti ho parlato di
parole chiave principali, secondarie e correlate, secche a
coda media o lunga. Ma ora ti parlerò di un’altra differenza
principale, ovvero legata all’intento di ricerca, esistono
infatti diverse tipologie di parole chiave,   le 3 principali
sono:

     keyword   navigazionali;
     keyword   informative;
     keyword   transazionali (commerciali);
     Keyword   di Brand;

Le keyword navigazionali o di Brand sono parole chiave con uno
scopo preciso, conoscere l’indirizzo di una particolare
pagina, ad esempio: “pagina facebook Tiziano Ferro”, “Divani
Ikea”, “cronaca Ansa” etc..

Queste parole chiave sono inutili da lavorare perché per
quanti sforzi potrai fare per posizionarti nelle prime
posizioni, Google preferirà e posizionerà in top 10 sempre il
sito del Brand ricercato. Se non mi credi prova a fare una
ricerca con la frase: cronaca Ansa, o Divani Ikea e guarda i
primi 10 risultati!

Le keyword informative sono tutte quelle parole chiave legate
ad una domanda, come:
“ricetta torta di mele”, “come eliminare la muffa da…..”,
“come formattare il pc”, “migliori stufe a Pellet”, “miglior
pizzeria Napoli”, etc..

Queste tipologia di keyword, sono spesso il primo step della
sessione di ricerca degli utenti durante il loro processo di
acquisto. Prendendo come riferimento l’esempio fatto nel
capitolo precedente, la sessione di ricerca dell’utente
interessato alla stufa a Pellet ha avuto inizio con la ricerca
della keyword: migliori stufe a pellet, e si è conclusa con
l’acquisto della stufa, magari nello stesso negozio che ha
scritto la guida sul proprio blog.

Quindi le keyword informative sono molto importanti, perché
possono rappresentare l’inizio di un processo di acquisto.

Le keyword transazionali (o commerciali) sono invece legate ad
un’azione (spesso immediata) e generalmente sono considerate
quelle più importanti e profittevoli. Alcuni esempi di
keywords transazionali sono:
“offerta Samsung Galaxy S1o”, “coupon Norton antivirus”,
“sconti aspirapolveri dyson” etc.

Queste parole chiave nella maggior parte dei casi, sono legate
a soddisfare un bisogno di acquisto immediato, per questo sono
cosi importanti e sono quelle su cui dovresti concentrarti
insieme alle keyword informative.

In definitiva per la tua strategia il mio consiglio è quello
di individuare e selezionare delle keyword a coda lunga con
intento informativo e transazionale
Oltre a comprendere la tipologia di keyword da lavorare un
altro ottimo sistema per comprendere l’intento di ricerca è
quello di osservare i primi 10 risultati di Google per tale
keyword. Google infatti è abilissimo nel comprendere
esattamente le necessità e l’intento di ogni utente che esegue
delle ricerche. Quindi osservando bene i contenuti che
predilige posizionare nella prima pagina, potrai ricavare
molti spunti utili per formulare al meglio i contenuti della
tua pagina.

Crea contenuti e risorse di valore e
offri la miglior risposta possibile

Immagino l’avrai sentito tante volte, “Content is King” e
posso assicurarti che è verissimo! Per poter ottenere un buon
posizionamento nei motori di ricerca, devi riuscire a creare
contenuti e risorse di valore che riescano ad offrire le
migliori risposte alle domande degli utenti. Se hai letto
bene, ho scritto anche risorse, perché ormai il solo contenuto
nel 2020 non basta più. Ma cosa sono le risorse? Un pdf, un
audio, un video, delle infografiche utili ad arricchire il
tema che stai trattando, sono tutte risorse valide che un
utente (e il motore di ricerca) apprezzerebbe!
Per capire di cosa hanno realmente bisogno gli utenti durante
una ricerca è necessario saper comprendere al 100% l’intento
di ricerca e saper creare dei contenuti e delle risorse che
forniscano tutte le informazioni necessarie a soddisfare i
bisogni degli utenti.

Ma come si fa a creare un contenuto che risulti la migliore
risposta possibile alla domanda/e degli utente?
A mio avviso deve offrire un valore effettivo superiore a
quello atteso, per far ciò deve rispondere non solo alla
domanda principale, ma anche alle eventuali domande correlate
e latenti.

 Per fare un esempio concreto, immagina questa situazione:
 Sei un farmacista di Bari e stai cercando informazioni sulla
 prossimo congresso sulla medicina estetica che si terrà il
 prossimo mese a Milano. Fai una ricerca su Google e apri i
 primi 3/4 risultati ognuno in una scheda diversa per
 individuare il più interessante da leggere. Quale tra questi
 risultati, valuteresti come il più utile alla tua ricerca?

 Il primo risultato è una pagina del sito dell’hotel che
 ospita il congresso, con all’interno un articolo da 300/400
 parole che descrivono in breve dell’evento.

 Il secondo risultato è il sito della casa farmaceutica
 organizzatrice. Nella pagina presenta la descrizione
 dell’evento e il programma completo della giornata.

 Il terzo risultato è un blog che tratta temi sulla salute e
 medicina che ha pubblicato una guida completa all’evento cosi
 strutturato:

       Descrizione del Congresso;
       Un pdf con il programma completo con orari e
       interventi;
       mappa cliccabile della zona;
       indicazioni utili su come raggiungere l’hotel dalla
       stazione, dall’aeroporto, dalla super strada;
Una lista di B&B presenti in zona, una lista dei
      servizi dell’hotel;
      Alcuni video di vecchie edizioni;
      etc;

 Penso che sia inevitabile stabilire che il terzo risultato
 sia il migliore. Ma non solo perché contiene più informazioni
 e risorse, ma proprio per il tipo di informazioni che offre.
 Infatti il tipo di contenuto risponde perfettamente non solo
 alla domanda principale, ma anche alle possibili domande
 correlate e latenti.

 Un dottore che proviene da un’altra città potrebbe avere ad
 esempio necessità di dormire in zona visto che l’hotel
 sicuramente sarà piene per l’evento (Domanda latente).
 Inoltre potrebbe aver bisogno di sapere come arrivare
 all’hotel? (altra domanda latente)

 Con questo esempio ti ho introdotto         al concetto di
 “Rilevanza”. Affinché un contenuto possa     essere ritenuto
 rilevante da Google rispetto alla Query     dell’utente, ed
 ottenere una posizione in prima pagina,     deve rispettare
 determinate caratteristiche.

 Bene adesso che hai compreso il tipo di contenuto che si
 aspetta un utente, la prossima volta che crei una pagina, per
 aumentare la rilevanza, concentrati nello scrivere e
 sviscerare anche approfondimenti e topic correlati oltre
 all’argomento principale, esattamente come l’esempio sopra.
 In questo modo vedrai che i tuoi utenti apprezzeranno molto
 di più i tuoi articoli. Inoltre dovrai fare un ottimo lavoro
 con l’ottimizzazione dei link interni andando a linkare
 risorse di approfondimento ai vari argomenti trattati.

Studia i competitor
Un’attività utilissima per la scrittura di un contenuto
perfetto è lo studio dei competitor! L’osservazione e lo
studio delle pagine presenti in SERP per la keyword che hai
selezionato è di fondamentale importanza per il tuo scopo!

     Quali contenuti sta posizionando Google in prima pagina
     per quella determinata parola chiave?
     Cosa hanno in comune tutti i contenuti dei siti
     posizionati in prima pagina?
     Sono presenti informazioni o approfondimenti che invece
     mancano nel tuo sito?
     Hanno contenuti multimediali, immagini, video,
     infografiche?
     e una serie di altre domande che non posso trattare qui
     perché ci vorrebbe un articolo dedicato.

Se riuscirai a trovare le risposte a queste domande avrai
fatto già un bel primo passo. Se poi riuscirai ad integrare
queste informazioni nel tuo sito magari presentandole nel
migliore dei modi rispetto a tutti gli altri, andando magari
ad approfondire aspetti che altri hanno trascurato,
ottimizzando meglio la UX, etc, ti garantisco che avrai ottime
possibilità di raggiungere anche tu la prima pagina.

La questione quindi è saper comprendere bene la corrispondenza
che c’è (o meglio che dovrebbe esserci) tra intento di ricerca
e contenuto e per farlo ti faccio 2 esempi:

 Hai deciso di lavorare la keyword: “come creare e modificare
 video”(keyword informativa) per posizionare il tuo blog di
 fotografia.

 Nel primo caso, hai scritto una guida con una serie di
 consigli per modificare un video con il programma gratuito
 che tu stesso hai sempre utilizzato e conosci bene, ma
 nell’articolo, non hai inserito:

    1. il Link al sito per scaricare il software;
    2. Ti sei limitato a parlare di un solo programma quando
       tutti gli altri ne citano diversi;
    3. Non hai scritto nulla sulla parte come creare un video;
Mentre nel secondo caso, ti sei limitato a fare una lista di
 tools e programmi per creare e modificare video ma non hai
 spiegato come utilizzarli.

 Al 100% non riuscirai mai a posizionarti nella prima pagina e
 ti spiego perché:

 Nel primo caso, Google sa benissimo che un utente interessato
 a sapere: come creare e modificare video, preferisce quasi
 sempre trovare e valutare una serie di alternative, ad un
 unica soluzione e soprattutto ha bisogno dei link per
 scaricare i programmi suggeriti.

 Allo stesso modo anche nel secondo caso, Google sa benissimo
 che un utente che cerca tali informazioni, cerca spesso anche
 i tutorial su come usare poi i programmi necessari.

 Per tanto se il tuo articolo non avrà queste informazioni
 aggiuntive sarà ritenuto incompleto, poco rilevante e non
 adatto ad essere posizionato in prima pagina.

 Per spiegarti come fa Google a sapere tutto ciò, dovrei
 parlarti di intelligenza artificiale, Rank Brain, ma
 purtroppo mi dovrei dilungare troppo. Se vuoi approfondire
 (magari dopo ) ti lascio il link della guida più completa
 sull’argomento, scritta da Brian Dean sul suo blog Backlinko.

Come creare una super guida
Ecco quindi una checklist da seguire, per creare un super
contenuto che risponda nel migliore dei modi alle ricerche
degli utenti e di conseguenza che piaccia tanto a Google.

   1. Scegli correttamente le parole chiave;
   2. D e f i n i s c i l ’ i n t e n t o d i r i c e r c a : è u n a k e y w o r d
      informativa? transazionale?
   3. Crea un contenuto che fornisca un valore superiore a
      quello atteso dall’utente (come?)
   4. Organizza le informazioni che vuoi trattare in modo da
rispondere a tutte le possibili domande correlate e
   latenti, e non solo alla Query principale. Ricorda il
   concetto di rilevanza!
5. Dimentica gli articoli da 300 parole! Non esiste una
   lunghezza prestabilita. Quando avrai trattato e
   approfondito tutte le informazioni utili per rispondere
   perfettamente alla domanda principale e alle possibili
   correlate, avrai finito il tuo articolo. Che sia quindi
   di 800 parole o 4000 non importa! L’importante è che sia
   davvero completo. Ovviamente è evidente che con 300/500
   parole sarà davvero difficile scrivere un articolo
   completo.
6. Inserisci contenuti multimediali come immagini, video,
   infografiche, audio etc, che possano arricchire il
   contenuto e spezzare anche la pesantezza della lettura
   (su contenuti lunghi)
7. Non essere ripetitivo: Inserisci keyword secondarie,
   correlate, sinonimi e altre varianti utili;
8. Inserisci link interni ed esterni a           risorse   di
   approfondimento senza essere tirchio, se servono ben
   venga;
9. Scrivi dei meta tag (title, description) ottimizzati,
   che riflettono esattamente ciò che gli utenti troveranno
   nella tua guida.       Stessa   cosa   per    il   titolo
   dell’articolo;
10. Analizza i contenuti dei tuoi competitor, ci sono
    informazioni che tu non hai trattato?
11. Inserisci le informazioni mancanti nella tua pagina e
    aggiungine altre che loro non hanno approfondito;
12. Ottimizza la struttura del tuo articolo, dividi il testo
    in capitoli, utilizzando correttamente i tag di
    intestazione, un solo H1, H2 per i capitoli, H3 per i
    paragrafi;
13. Aggiorna spesso il tuo articolo/guida con informazioni
    fresche, se si tratta di informazioni che possono mutare
    nel tempo.
Ottimizza al meglio i contenuti e le
pagine del sito

Bene, ora una volta creato un contenuto davvero valido occorre
saperlo ottimizzare al meglio, insieme alle altre pagine del
sito, affinché la lettura e la navigazione risulti piacevole e
veloce. Ecco quindi un’altra check list con tutte le
indicazioni per ottimizzare al meglio un contenuto web:

   1. Pensa al tuo articolo come un libro, quindi dopo una
      prima (breve o non) introduzione, dividi il testo in
      capitoli, (tramite H2) questo aiuterà i lettori a
      comprendere meglio i contenuti della tua guida;
   2. Inserisci delle ancore ai capitoli, in modo che chi
      legge può spostarsi agevolmente da un capitolo
      all’altro;
   3. Vai a capo ogni 4/5 righe per agevolare la lettura e
     renderla meno pesante agli occhi degli utenti, da
     smartphone ovviamente sembreranno molte di più va bene
      cosi.
   4. Se un capitolo è abbastanza lungo, dividilo in paragrafi
      più piccoli tramite i tag di intestazione H3;
   5. Non abusare di grassetti e corsivi. Ma nemmeno il
      contrario! I grassetti e corsivi sono utili per spezzare
      e rendere più facile la lettura. Utilizzali per
      enfatizzare piccole frasi importanti;
6. Inserisci la parola chiave principale senza forzature,
      quindi puoi usare tranquillamente le stop words; Se stai
      lavorando la keyword: “fotografo Milano” è molto più
      corretto scrivere “fotografo a Milano” anche perché
      Google ormai è diventato davvero bravo e sa che hanno lo
      stesso identico significato;
   7. Occhio all’utilizzo dei “TAG”, potrebbero generare molti
      contenuti duplicati. I tag vanno creati con cognizione
      di causa. Crea un tag solo se hai almeno 10 articoli che
      possono essere raggruppati insieme. In generale
      preferisco metterli in noindex, ed usarli solo per
      migliore l’esperienza di ricerca e navigazione
      dell’utente.
   8. Evita di sovra ottimizzare il testo ripetendo sempre la
      stessa keyword, (keyword stuffing) utilizza invece
     parole chiave secondarie e correlate che oltre a rendere
     il testo più chiaro da leggere, aiuteranno lo spider a
      comprendere il contesto semantico;
   9. Utilizza spesso (dove possibile) elenchi puntati e
     numerati. Oltre a rendere l’articolo più ordinato e
     chiaro, sono molto apprezzati dai motori di ricerca;
  10. Ridimensiona e comprimi sempre le immagini prima di
      caricarle. Le immagini hanno infatti un grosso peso
     sulla velocità di una pagina web. Per comprimere le
     immagini io utilizzo sempre il tools gratuito Tinypng;
  11. Compila sempre il campo “Alt Text” delle immagini con
      delle frasi che ne spiegano il contenuto. Possibilmente
      inserendo anche una keyword a tema.
  12. Applica sempre l’attributo target blank ai link esterni.
      Questo permetterà ai collegamenti, di aprirsi in
      un’altra scheda del Browser. In questo modo il lettore
      non dovrà abbandonare la tua guida o il tuo articolo per
      leggere eventuali approfondimenti.

Diventa autorevole
Ci sono davvero tanti fattori (oltre 200) che Google prende in
considerazione per decidere le posizioni dei siti web nei suoi
indici. Uno dei fattori determinanti a mio avviso è
l’autorevolezza. Attenzione, non sto parlando di DA domain
authority o altre metriche! Se la rilevanza, viene utilizzata
da Google per comprendere quanto un testo è rilevante rispetto
alla Query dell’utente, l’autorevolezza misura il livello di
esperienza e competenza di un sito rispetto ad un determinato
argomento.

Per essere ritenuto autorevole un sito deve dimostrare a
Google di saperne davvero tanto sull’argomento. In parole
povere, se hai un blog di cucina è il tuo sito ha solo 4
ricette in croce, non sei abbastanza autorevole agli occhi di
Google.

Immagino cosa starai pensando “Parla bene e razzola male! Sei
un consulente SEO e hai solo 4 articoli!” Giustissimo, dovrei
scrivere molto di più! Ma purtroppo non ho davvero tempo, ma
ci sto provando. Poi non so se ti sei reso conto, ogni mia
guida ha una lunghezza di oltre 5000 parole, quindi ci impiego
davvero tanto a scriverle. Potrei fare come fanno tanti,
scrivere molti articoli di 500/1000 parole di poco valore. Ma
preferisco fare poche guide ma davvero di qualità! Poi per
posizionarmi utilizzo gli altri 199 fattori   .

Tornando seri, se vuoi aumentare la tua autorevolezza agli
occhi di Google, dovrai creare tanti contenuti di valore!

Verticalizza
Il metodo migliore per diventare una risorsa autorevole è
quello di verticalizzarsi su un solo settore.

Se io sono un consulente SEO, dovrò scrivere delle guide sul
tema SEO. Potrei anche scrivere su altri argomenti come il
guadagno online, su come gestire le pagine social, in quanto
“argomenti correlati” ma questi articoli non avrebbero lo
stesso peso.
Come al solito ecco un’altra check list con alcuni consigli
utili per verticalizzare il tuo sito:

   1. Fai un’accurata ricerca delle parole chiave per
      determinare il tuo piano editoriale;
   2. Ragiona bene sulla divisione delle categorie ed
      eventuali sotto categorie;
   3. Assegna ogni articolo ad una singola categoria (eviterai
      meta duplicati);
   4. Scrivi almeno 10 guide o articoli per attivare una
      categoria (una categoria con 2 articoli ha poco senso);
   5. Utilizza una struttura a Silos per organizzare i
      contenuti. Ecco il link ad una guida di Davide Pozzi
      (Tagliaerbe) che ti spiega meglio il concetto si Silos.
   6. Utilizza correttamente i link interni per collegare fra
      loro pagine con contenuti strettamente correlati. Come
     già scritto prima, utilizza i link interni soprattutto
     per approfondire argomenti che stai trattando nel testo.
   7. Specializzati nel trattare argomenti altamente
      pertinenti al tuo settore e evita argomenti poco a tema
      se non strettamente necessari.
   8. Aggiorna spesso gli articoli se l’argomento lo richiede.
      Google apprezza un sito sempre aggiornato!
   9. Se fattibile, scrivi su aggiornamenti, notizie, rumor e
      altre novità legate al tuo settore.
  10. Pubblica con costanza, quanti articoli lo sai solo tu!
     Uno a settimana, due al mese, uno al giorno.
     L’importante è essere costanti nella pubblicazione.

Aspetta un secondo… e la link building?
Prima di concludere questa lunga guida, non potevo non
spendere qualche parola per questa attività altrettanto
importante (ma non sempre necessaria). Come vedi, non ho
dedicato un intero capitolo al discorso link, perché per
esperienza, posso dirti che per la maggior parte delle keyword
a coda lunga non sono necessari. Un contenuto davvero utile e
di valore con il tempo può raggiungere tranquillamente la
prima pagina senza uno straccio di link. Questa guida ne è la
prova! All’inizio per il primo anno non ho avuto nessun
backlink eppure dopo circa 10 mesi, mi sono posizionato
stabilmente in prima pagina con diverse keyword correlate.

Purtroppo per alcune parole chiave molto competitive è
un’attività necessaria. Per quanto il tuo contenuto sarà
valido si troverà a scontrarsi con contenuti altrettanto
validi spinti però da una valanga di link in entrata. Per
tanto, se vorrai competere per le prime posizioni, dovrai
essere in grado di procurare degli ottimi link in entrata al
tuo articolo.

Ovviamente non posso approfondire l’argomento, perché serve un
intera guida su come fare per ottenere link al tuo sito e alle
tue pagine, ma posso dirti che se farai un buon lavoro ed
offrirai davvero un grande valore, non sarà impossibile
riuscire ad ottenere dei link spontanei da altri siti web.

Detto questo prima o poi scriverò io stesso una guida sulla
link building ma nel frattempo se vuoi approfondire ecco il
link ad un’ottima guida scritta sul blog di Marketers, che
spiega in maniera semplice alcune ottime tecniche per ottenere
link.

Conclusioni
Se vuoi raggiungere la prima pagina su Google ma non hai tempo
o non hai esperienza per seguire tu stesso il tuo progetto
devi affidarti per forza di cose ad un consulente SEO esperto.

Se hai bisogno di una mano, vuoi avere un preventivo o
semplicemente vuoi farti una chiacchierata con me, contattami.
Come esperto SEO freelance posso aiutare il sito della tua
attività, a raggiungere i primi posti sui motori di ricerca
per le parole chiave più importanti per il tuo Business.

Devi sapere però che la SEO è composta da una serie di
attività complesse, ed i primi risultati possono impiegare
alcuni mesi per arrivare. Una volta raggiunte le prime
posizioni, sarà molto più semplice mantenerle e continuare
cosi a ricevere tanto traffico gratuito.

Se invece desideri essere primo su google in 24 ore sappi che
hai un’unica strada, le campagne PPC di Google ADS. Anche in
questo caso, il consiglio è quello di affidarsi ad un
consulente esperto che lo fa di mestiere e non improvvisarsi
da soli. Ti garantisco che i soldi che userai per la
consulenza li risparmierai in tanti tentativi da autodidatta.

Diversamente se preferisci fare da solo, ecco il link alla
guida di Google Ads.

Bene,   finalmente   siamo   arrivati   alla   fine   di   questa
interminabile guida   di oltre 5700 parole, che spero davvero
ti sia piaciuta e che possa esserti d’aiuto nella tua scalata
verso la vetta della prima pagina di Google! Se è cosi, ti
chiedo il piccolo favore di dare un voto a questa guida
cliccando sulle 5 stelline   qui:

[ratings]

Ti piacerebbe leggere altre mie guide? Allora supportami
condividendo questo articolo sui Social. Mi faresti davvero un
grandissimo piacere e capirei che ne vale pena. In fondo se lo
reputi utile, perché non condividerlo con altri?

Alla prossima!

Andrea Leone
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