COESPU IL CENTRO DI ECCELLENZA DELL'ARMA DEI CARABINIERI PER LE STABILITY POLICE UNITS - MINISTERO DELLA DIFESA

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COESPU IL CENTRO DI ECCELLENZA DELL'ARMA DEI CARABINIERI PER LE STABILITY POLICE UNITS - MINISTERO DELLA DIFESA
FOCUS DIFESA

 CoESPU
 Il Centro di eccellenza
 dell’Arma dei Carabinieri
 per le Stability Police Units

 Mario RENNA
 Antonio MORLUPI

                                                     estituire stabilità a quelle aree del
          Un hub internazionale
                      di pensiero
                 e di formazione
                                     R               mondo che hanno attraversato
                                                     conflitti armati e si ritrovano in
                                         situazioni di crisi sociale, istituzionale, eco-
           per le unità di polizia       nomica e umanitaria, preparando le condi-
                   da impiegare          zioni per ricostruire: è forse la missione più
                                         difficile e delicata per la Comunità Interna-
                nelle missioni di
                                         zionale, che tramite le Nazioni Unite e altre
                  peacekeeping
                                         forme di partnership è impegnata su vari
                                         fronti e con diversi strumenti. Nell’ottica
                                         della stabilizzazione, sul campo è necessa-
                                         rio disporre di forze di polizia adeguate al
                                         bisogno di ripristinare la legalità, chiama-
                                         te ad intervenire rapidamente in ambienti
                                         deteriorati e ostili, nei quali la presenza di
                                         tensioni inter-etniche o inter-confessiona-
                                         li sono all’ordine del giorno, così come lo
                                         sono la circolazione di ingenti quantità di
                                         armi e la presenza del crimine organizza-
                                         to, senza contare le difficoltà logistiche. Per
                                         operare in simili frangenti – come quello
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della Repubblica Centrafricana, ad esem-              te al modello e alla consolidata esperienza
pio, sconvolta nel 2014 da una violenta               dei Carabinieri all’estero, che attualmente
guerra civile e oggi avviata su un percor-            sono schierati nelle missioni internazio-
so di graduale stabilizzazione - l’ONU ha             nali nei Balcani, in Afghanistan, Libano e
recentemente ricodificato le cosiddette               Irak, dove – insieme alle altre Forze Ar-
Formed Police Units (FPU), ovvero repar-              mate – addestrano con successo le forze
ti di polizia “robusta” di circa 160 agenti,          di sicurezza locali. L’Arma è una forza di
da impiegare nelle missioni di peaceke-               polizia a ordinamento militare e proprio
eping per mantenere l’ordine pubblico,                per questo in possesso delle caratteristi-
sostenere le polizie locali e proteggere il           che “giuste” per colmare il gap securitario
mandato internazionale. Reparti dotati di             esistente in certe realtà, nelle quali – oltre
forte coesione oltre che di formazione ed             ad essere ben equipaggiati - bisogna mo-
equipaggiamento all’altezza dei compiti,              strare fermezza ed equilibrio, mettendo in
che prevedono tra l’altro pattugliamenti              gioco al tempo stesso una notevole capaci-
rinforzati, capacità anti-crimine ma an-              tà di mediazione: le esperienze delle Mul-
che anti-terrorismo, investigazioni foren-            tinational Specialist Units (MSU) in Bosnia e
sic, e altre capacità specialistiche di polizia       Kosovo, dove i Carabinieri hanno svolto
comprendenti pure la tutela del patrimo-              e continuano a svolgere una funzione di
nio culturale e ambientale. Il tutto con              formazione e monitoraggio, sono esem-
l’imperativo del rispetto dei diritti umani.          plari in tal senso. Non deve stupire quindi
Il concetto delle FPU attinge in larga par-           che proprio in Italia abbia sede il Center of
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Un istruttore dei Carabinieri impegnato in una fase addestrativa delle FPU

Excellence for Police Stability Units (COE-           CoESPU), in cui si effettua l’individuazio-
SPU), un hub di pensiero e di formazione              ne di eventuali gaps che porta a disegnare
la cui istituzione – avvenuta il 1 marzo del          su misura la formazione poi condotta a
2005 a Vicenza - è stata affidata proprio             Vicenza. Questa prevede la preparazio-
all’Arma dei Carabinieri, in esito a un’ini-          ne a 360° della FPU ad una operazione di
ziativa italiana al vertice G8 di Sea Island          peacekeeping: dalla conoscenza dei diritti
tenutosi un anno prima, tesa a sviluppare             umani (relativamente all’uso della forza)
il settore delle operazioni di sostegno alla          all’uso delle armi in dotazione, passando
pace, in particolare nel continente africa-           per la gestione dell’ordine pubblico e la
no. Il cardine del CoESPU è la Global Peace           protezione del personale e delle infra-
Operations Initiative (GPOI), una collabo-            strutture della missione, per finire con la
razione tra il Dipartimento di Stato USA,             capacità di riportare informazioni aggior-
il Dipartimento per le Operazioni di pea-             nate dal campo e l’attitudine a cooperare
cekeeping ONU e l’Arma che mira ad in-                con le agenzie di sicurezza locali. L’ap-
crementare il numero di agenti destinabili            proccio training of trainers vede i frequen-
alle missioni delle Nazioni Unite. Presso la          tatori interagire con i formatori e condi-
caserma Chinotto della cittadina veneta si            videre le proprie esperienze, in modo da
svolgono così numerosi corsi di formazio-             contribuire a creare una certa unità di in-
ne, tra i quali spicca quello di training of          tenti nella comunità della Stability Police.
trainers per FPU - della durata di quattro            Al termine del corso il personale formato
settimane e svolto in inglese e francese –            viene monitorato nel proprio Paese da un
rivolto ai quadri di determinati Paesi (lo            team mobile di mentors dei Carabinieri,
scorso anno l’Indonesia, nel 2017 la Mau-             per poi essere certificato dall’ONU prima
ritania). Prima ancora del corso è prevista           del dispiegamento nell’area di operazione.
una lunga fase di capacity building nel Pae-          La partnership GPOI ha portato alla ela-
se di provenienza (con la supervisione del            borazione di un’ampia offerta formativa,
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CoESPU

“Il think-thank dell’Arma dei Carabinieri per le stability police units”
Intervista al Generale Giovanni Pietro BARBANO – Direttore del CoESPU

Generale, come definirebbe una realtà parti-
colare come il CoESPU?
È un vero e proprio think-tank, un centro di pen-
siero e di formazione costituito da 150 militari
dell’Arma in possesso di numerose specializza-
zioni, dove viene studiata, elaborata e promossa
la dottrina delle stability police units, attraverso
un approccio olistico e in collaborazione con
importanti enti accademici e di ricerca. Paralle-
lamente il Centro è un esclusivo polo di forma-
zione dove, su questo tema, si tengono corsi di addestramento in favore di personale straniero ma
anche dei Carabinieri e delle altre forze di polizia italiane. Ritengo inoltre che il Centro sia un vero e
proprio riconoscimento al know-how dell’Arma - e più in generale della Difesa italiana - in un settore
essenziale per la sicurezza internazionale.

Quali sono le direttrici internazionali del Centro?
Il Centro – il cui vice-comandante è americano - collabora con l’ONU, l’Unione Europea e l’OSCE
(per citare i partner più importanti), oltre a condividere la sede con il comando della Gendarmeria
Europea (EUROGENDFOR) e con il Centro di Eccellenza della NATO per lo Stability Policing. Il co-
re-business risiede nei corsi FPU per le Nazioni Unite, finanziati dal Dipartimento di Stato USA con un
budget biennale di 2 milioni di USD basato su specifici work-plans. Oltre a ciò ci sono molti altri ruoli
e attività: ad esempio nel 2016 il CoESPU ha presieduto la EU Association of Peacekeeping Centers,
l’associazione europea dei centri di formazione per il mantenimento della pace, mentre a fine marzo
ospiterà la riunione del gruppo di lavoro del G7 sul peacekeeping. Sempre l’anno scorso è stata or-
ganizzata insieme all’OSCE un’esercitazione complessa sul tema della lotta al traffico di esseri umani,
con la partecipazione di 200 persone tra magistrati, operatori di polizia, organizzazioni governative e
non-governative.

Oltre l’ONU, c’è anche molta Unione Europea nel focus del CoESPU.
Certamente. Nel 2016 abbiamo svolto nell’ambito dell’EU Police Service Training 2, il consorzio tra
polizie europee per l’addestramento, ben tre eventi sponsorizzati dall’UE: una conferenza accademi-
ca, un corso per mentors e una esercitazione live che ha visto scendere in campo 200 poliziotti europei
insieme ai Carabinieri. In quest’ultimo caso è stato attivato un posto comando nell’aula Magistra da
cui sono partiti gli input per le forze sul terreno che hanno testato le proprie capacità in diversi ambiti,
con l’impiego di elicotteri e della nostra training house equipaggiata per irruzioni, bonifiche e tecni-
che forensic. Il corso per mentors di forze di polizie locali – “giocate” da Carabinieri della territoriale –
ha invece simulato realisticamente la casistica che generalmente si registra sul campo in questo tipo di
missioni: atteggiamento ostile, piuttosto che (più o meno genuinamente) collaborativo nei confronti
dei mentors internazionali, i quali nella loro attività si sono avvalsi (come inevitabilmente avviene nella
realtà) di interpreti, ben impersonati dagli studenti dei licei linguistici locali.
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Simulazione di una operazione di mantenimento dell’ordine pubblico
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in linea con le priorità imposte dal cam-           berazione di ostaggi, anti-terrorismo, etc.
po, che comprende ad esempio il capacity            Il bilancio formativo del centro presen-
building di forze di polizia locali, le mis-        ta risultati notevoli: ad oggi sono ben ol-
sioni multidimensionali, le high risk ope-          tre 9000 gli agenti di 35 nazioni formati
rations e la protezione di genere. Tutti i          al CoESPU, 4000 dei quali provenienti
corsi adottano scenari delle Nazioni Unite          dall’Africa e 2800 dall’Asia, mentre sono
e sono tenuti da docenti del CoESPU insie-          più di 2300 quelli europei. La maggior
me ad esperti internazionali di circa venti         parte del personale addestrato dai circa
nazioni. Da non trascurare sono poi le col-         700 istruttori ha un background di polizia
laborazioni con l’Unione Europea, l’OSCE,           civile, categoria seguita da forze di polizia
l’Unione Africana, e altri organismi, cui si        a ordinamento militare come i Carabinie-
aggiunge l’attività bilaterale con diversi          ri o la Gendarmerie francese, con piccole
Paesi, tra i quali figura la Libia, e quella        percentuali di militari e funzionari civili.
prettamente nazionale in favore del per-            Il trend del Centro è in crescita sia per
sonale dell’Arma in ambiti come il contra-          numero di frequentatori che in termini
sto alla minaccia asimmetrica, le tecniche          di qualità dell’offerta. In prospettiva si
di ordine pubblico e la polizia militare            profila l’istituzione (dopo l’incorporazione
internazionale. I corsi abbinano la teoria          nell’Arma della polizia forestale) di una
alla pratica, svolta presso le diverse zone         cattedra di tutela ambientale, oltre ai tan-
addestrative del Centro che comprendono             to necessari corsi sulla tutela del patrimo-
un poligono, una moderna aula battezza-             nio culturale, settore in cui l’Italia eccelle
ta ‘Magistra’ in cui simulare la condotta           - come dimostrano i protocolli siglati re-
di operazioni mediante una rete di com-             centemente in tal senso dal Governo con
puter, e una training house che riproduce           l’UNESCO - e che al CoESPU troverà un
un contesto urbano, nella quale vengono             luogo ideale per essere coltivato nella teo-
simulate attività di irruzione, arresto, li-        ria e nella pratica.
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CoESPU
The Carabinieri
Centre of Excellence
for Stability Police Units
Mario RENNA
Antonio MORLUPI

           estoring stability in areas torn          sonnel that can deploy on peacekeeping

R          by armed conflicts that ex-
           perience social, institutional,
economic, and humanitarian crises, and
                                                     missions to maintain law and order, sup-
                                                     port local constabulary forces, and protect
                                                     the implementation of the international
setting the conditions for reconstruction            mandate.
are perhaps the most demanding chal-                 These units enjoy strong cohesion,
lenges the international community is                high-level training and top-notch equip-
facing. Meanwhile, it remains committed              ment that are consistent with their tasks.
on several fronts and by different means             They conduct reinforced patrols, an-
through the UN and other partnerships.               ti-crime and counter-terrorism activities,
To achieve stabilisation, constabulary               forensic investigations, and can play spe-
forces suitable to restoring law and order           cialty roles, such as protecting the cultur-
in hostile and degraded environments                 al and environmental heritage, under the
should be deployed where inter-ethnic or             overarching umbrella of human rights
inter-faith tensions are the rule or where           protection.
large amounts of smuggled weapons and                The very idea of FPUs stems from the
organised crime add to logistic difficulties.        huge expertise the Carabinieri have
With a view to deploying to such areas –             earned abroad. Together with other
the Central African Republic being a case            armed forces, Carabinieri units are cur-
in point after it was disrupted by civil war         rently deployed to the Balkans, Afghan-
in 2014 and is now following a steady sta-           istan, Lebanon, and Iraq where they suc-
bilisation process – the UN has recently             cessfully train the local police forces.
reviewed what is known as the Formed                 The Carabinieri are a gendarmerie force,
Police Units (FPU), i.e. robust police units         i.e. a police force with military organi-
composed of around 160 uniformed per-                sation. Therefore, they have the “right”
                                                12
characteristics to fill the security gap               for Peacekeeping, and the Carabinieri to
that exists in certain areas, where prop-              increase the number of police members
er equipment must be accompanied by                    trained to deploy on UN missions. At the
resolve, a balanced approach, and signif-              Chinotto Barracks in Vicenza, several
icant mediation skills, which are key in               training courses are held, including the
those areas.                                           Training for Trainers Course for FPUs.
The experience gained by Multinational                 Held in English and French, this course
Specialist Units (MSU) in Bosnia-Herzego-              is addressed to the Cadres of designat-
vina and Kosovo, where the Carabinieri                 ed countries, such as Indonesia (2016) or
have played and still play a training and              Mauritania (2017). Before the course is
mentoring role, represent an exempla-                  held, a long capacity building process is
ry case in this respect. It not surprising,            developed under CoESPU supervision in
though, that the responsibility to estab-              the country the course attendees come
lish the Centre of Excellence for Police               from: gaps are highlighted, so that train-
Stability Units (CoESPU) – a think tank                ing in Vicenza can be tailored to tight fit.
and a training hub created in Vicenza on               FPUs are trained in all aspects of a peace-
March 1st, 2005 – was assigned to the Ca-              keeping operations: from knowledge of
rabinieri. This is the result of an Italian in-        human rights in case of use of force, to
itiative launched at the G8 Summit of Sea              the use of issued weapons, to public order
Island in 2004 to further develop peace                management and protection of mission
support operations, especially in Africa.              personnel and infrastructures. Finally,
The pivot the CoESPU revolves around                   these forces are trained to collect up-to-
is the Global Peace Operation Initiative,              date information from the field and inter-
or GPOI, a joint effort among the US De-               act with local security agencies. Within
partment of State, the UN Department                   the ‘training of trainers approach’, at-
                                                  13
tendees interact with trainers and share            House where an urban environment is
their experience to create unity of intent          replicated to simulate break-ins, arrests,
in the Stability Police community. After            hostage liberation, counter-terrorism ac-
the course ends, trained personnel are              tivities, and so on. Figures about training
monitored in the respective countries               delivered at Centre are quite significant:
by a deployed team of Carabinieri men-              to date, about 9,000 uniformed officers
tors before the UN provides certification           from 35 nations have trained at CoESPU,
as a pre-requisite for deployment to the            of whom 4,000 from Africa and 2,800
areas of operation. The GPOI inspired a             from Asia, while Europeans account for
wide range of training courses, consist-            more than 2,300 attendees.
ently with on-the-field requirements.               Most of the attendees trained by the more
These include capacity building for local           than 700 instructors have civil police
police forces multi-dimension missions,             background, followed by those coming
high-risk operations and gender protec-             from gendarmerie forces, like Carabinieri
tion. All courses are based on virtual UN           or French Gendarmerie. A small percent-
scenarios and delivered by CoESPU train-            age of attendees are military personnel
ers, together with international experts            and civil servants. The Centre is experi-
from about twenty nations. Cooperation              encing a growing trend in terms of both
with EU, OSCE and the African Union,                the number of attendees and quality of
along with bilateral activities with sev-           training. Courses about environmental
eral countries (including with Libya) are           protection should be established soon, fol-
also worth noting. Other efforts by Ca-             lowing the incorporation of former For-
rabinieri include training to fight asym-           est Rangers in the ranks of Carabinieri.
metric threats, maintain public order, and          These add to Heritage Protection cours-
international military policing. Courses            es, where Italy has obtained first-class
include theoretical and practical studies in        results, as the recently-signed protocols
several areas of the Centre. These include          between the Italian Government and UN-
a firing range, a modern course room                ESCO prove. Together, these courses will
called ‘Magistra’ where operations can be           be further developed in theory and prac-
simulated via computer, and a Training              tice at CoESPU.
                                               14
“The Carabinieri’s think-thank for stability police units”
An interview with General Giovanni Pietro Barbano - Director of CoESPU

General, how would you describe a place as
special as CoESPU?
CoESPU is a true think-tank, a hub to develop
training and thought composed of 150 Cara-
binieri personnel with several specialisations.
Doctrine of stability police units is studied, de-
veloped, and promoted by means of a holistic
approach and in collaboration with academia
and significant research institutes. At the same
time, the Centre is an exclusive training hub
where courses are delivered to foreign and to
Carabinieri personnel, as well as to other Italian police forces. The Centre is a true recognition of
the know-how the Carabinieri have and, more in general, the Italian defence has in a sector that is
key to international security.

Can we say the Centre is international in nature?
The Centre, whose Deputy Commander is a US officer, has the UN, the EU and OSCE among its
most significant partners and share its barracks with the Headquarters of the European Gendar-
merie Force (EUROGENDFOR) and the NATO Centre of Excellence for Stability Policing. The core
business of CoESPU are the FPU courses for the UN funded by the US Department of State with 2
million dollars every other year to support dedicated work plans. However, the Centre has many ad-
ditional roles: in 2016 for example, the CoESPU chaired the EU Association of Peacekeeping Cen-
tres, i.e. the European Association of training Centres to maintain peace. At the end of March, it will
host the meeting of the Working Group for G7 on peacekeeping. Also in 2016, we have organised
a complex exercise together with OSCE about the fight to human trafficking, to which 200 among
magistrates, police operators, governmental and non-governmental organisations participated.

In addition to the UN, CoESPU is also very much focused on the European Union, isn’t it?
Definitely. In 2016, within the framework of the EU Police Service Training 2 – that is, the consortium
among European Police Forces, we have organised three major events. An academic conference, a
course for mentors and a live exercise where more than 200 police officers deployed together with
Carabinieri. During the exercise, a Command Post was set up in the Magistra room to deliver injec-
tions to deployed forces and test their capabilities in several fields, including helicopter operations,
as well as break-ins, disposal, and forensic techniques. During the Mentors Course for local police
forces, with the Carabinieri of territorial units as actors, real field cases were analysed to prepare
forces to face the reactions normally observed during missions, i.e., hostile rather than collabora-
tive attitude towards international mentors who have been assisted – as in real life – by interpreters
impersonated by the students of the Language High Schools of Vicenza.

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