Chi ride ultimo parodia satira umorismi - (veni mecum) - Compalit

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Chi ride ultimo parodia satira umorismi - (veni mecum) - Compalit
Chi ride ultimo
   parodia satira umorismi

                (veni mecum)
Chi ride ultimo parodia satira umorismi - (veni mecum) - Compalit
in memoria di
Giancarlo Mazzacurati
Associazione di Teoria e Storia Comparata della Letteratura
          Università degli Studi di Napoli Federico II
               Dipartimento di Studi Umanistici

        Chi ride ultimo
           parodia satira umorismi
               XIII Convegno Annuale Compalit
                Napoli, 16-18 dicembre 2015

        a cura di                                    e di
Francesco de Cristofaro                     Elisabetta Abignente
    Giovanni Maffei                             Antonio Bibbò
     Ugo M. Olivieri                        Ludovico Brancaccio
   Federico Bertoni                         Emanuele Canzaniello
    Silvia Albertazzi                           Carmen Gallo
    Clotilde Bertoni                             Ida Grasso
   Stefano Ercolino                             Fausto Greco
       Giulio Iacoli                          Gennaro Schiano
    Guido Mazzoni                               Marco Viscardi
       Mauro Pala

                          in collaborazione con
notissime di Bergson, Pirandello, Freud. Come è
                                                               noto, il riso può essere molla di forme di comicità di
Questo
 Questo convegno.
          convegno.                                            senso univoco e lineare quanto di tipi di umorismo
                                                               che intrecciano in nodi inestricabili ilarità e pathos;
                                                               può tradursi in sarcasmo mirato e aggressivo, come

C
          hi ride ultimo probabilmente non ha capito la        in ironia profonda e sfrangiata, il cui senso più
          battuta : così recita, con scintillante wit, una     profondo resta indefinito, così da porre all’interpre-
          legge di Murphy. Può essere; ma può anche            tazione una sfida sempre aperta; può veicolare una
darsi che chi ride ultimo rida male, producendo                morale condivisa ma anche scardinare del tutto i suoi
sfrigolii o fischi: come nel siciliano risu di babbaluci,      dogmi. Di volta in volta è risultato castigo, presa di
macabro e ilare, carnevalesco e tremendo.                      distanza, ma anche espressione di una
Quest’anno, per la prima volta in assoluto, il                 identificazione sotterranea; conferma di una
convegno annuale dell’Associazione di Teoria e Storia          mentalità dominante ma anche infrazione delle sue
Comparata della Letteratura sbarca all’Università              regole; scompiglio carnevalesco e circoscritto,
degli Studi di Napoli Federico II. Lo fa rendendo              autorizzato dalle gerarchie, ma anche forma di
omaggio, nel ventennale della scomparsa, a un                  trasgressione estrema e persino rivoluzionaria;
indimenticabile maestro dell’accademia napoletana,             replica meccanica di tipi di ilarità già collaudati ma
Giancarlo Mazzacurati; e scegliendo un argomento               anche scatenamento di nuovi linguaggi, generi, modi
che gli era molto caro, l’umorismo. Tutte le forme             dell’espressione; forma di intrattenimento soffice e
dell’umorismo: dalla parodia alla satira, dal pastiche         disimpegnato, ma anche strategia per affrontare e
all’antinarrazione. E tutti i linguaggi, che sono poi il       esorcizzare la morte.
lievito del nostro immaginario: il romanzo, la

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caricatura, la poesia, il cinema, il teatro, il graphic                ltrettanto vario, instabile, contraddittorio il suo
novel, il fumetto, la televisione, perfino il web.                     ruolo in ambito artistico e più specificamente
                                                                       letterario. Il riso ha istituito generi sempiterni e

I
     l programma di Chi ride ultimo prevede tre dense          sconvolto il sistema dei generi. Ha ispirato forme
     giornate di lavori, per un totale di 125 relazioni, 9     eterogenee di parodia, pastiche, riscrittura,
     delle quali plenarie, e le altre 116 distribuite in 16    attraversamento intertestuale, da quelle più
panel: dallo sternismo all’ironia asiatica, dallo spoof        parassitarie a quelle più inventive e innovatrici. Ha
movie alla satira in versi, dalle riscritture del sacro        avuto in epoche diverse articolazioni satiriche, ora
alle teorie bachtiniane, dalla parodia sulla scena alle        morbide, accomodanti, congeniali alle istituzioni e al
irrisioni tra i banchi, dall’attuale satira politica al riso   potere, ora dissacranti, spregiudicate, sovversive;
dianoetico e apocalittico... Inoltre, una serata con           ora legate a codici cristallizzati, ora promotrici di
alcuni autori di Blob, la trasmissione che ha imposto          codici nuovi. Ha animato tipologie e tecniche di
sul piccolo schermo la regola dell’attrazione, e con           antinarrazione, per lo più irriducibili ai generi
Massimo Bucchi, illustratore ufficiale dell’evento (e          consolidati.
autore dell’immagine della locandina, ove maliarde

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dalle madornali calzature protestano: yes we can                        iflettere su questo ventaglio così ampio e
can); un ricordo di Paolo Zanotti firmato da Antonio                    frastornante di possibilità significa
Scurati; un seminario conclusivo intorno alla lezione e                 ripercorrere la tradizione – cogliendo le
al lascito intellettuale di Giancarlo Mazzacurati.             costanti di lungo corso come le sterzate decisive – e
                                                               riflettere sulle permanenze e le novità del panorama

L
        e funzioni molteplici e le ambivalenze del riso        attuale: ad esempio chiedersi fino a che punto il riso
        sono state ampiamente indagate: dalle teorie           sia oggi reazione effettiva a una situazione di crisi, e
        classiche a quelle settecentesche, dalle               se e quanto ricada piuttosto in convenzioni e canoni
riflessioni sui passaggi dalla Stiltrennung                    già inflazionati; se sia soprattutto conferma
(separazione degli stili) alla Stilmischung                    rassicurante delle aspettative, o se ancora abbia il
(mescolanza degli stili), alle sistematizzazioni               potere di destabilizzarle; e distinguere tra le
                                                               impennate davvero nuove – che caratterizzano
soprattutto il lavoro di certi registi teatrali e            pamphlet, vignette: che, se paiono collocarsi fuori del
cinematografici – e le novità più propagandate che           campo letterario, in effetti spesso ne riprendono i
effettive lanciate sul mercato letterario.                   modelli, solo in forme più elastiche; o vi introducono
                                                             le ispirazioni non finzionali della cronaca giornalistica.
Il convegno segue tre direzioni di base, a loro volta

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divise in due articolazioni ulteriori.                                La derisione come antinarrazione.
                                                                     L’antinarrazione è il principio che ha

1         Forme della parodia e suoi diversi
         orientamenti. La tensione parodica ha
         proceduto da sempre lungo sensi grosso
modo opposti: a volte un gioco intertestuale
ravvicinato e almeno in apparenza tutto concentrato
                                                                     scompigliato in tempi diversi le più varie forme
                                                             d’arte, da quelle letterarie a quelle teatrali e
                                                             cinematografiche. Due le linee: a) I volti molteplici
                                                             dell’antiromanzo. Il principio ironico e digressivo
                                                             nell’antiromanzo può comportare la disintegrazione
su se stesso; a volte lo sviluppo verso invenzioni           della logica mimetica; ma a volte invece (è il caso di
nuove, tese a esprimere contenuti spiazzanti, ancora         Sterne) sostiene approcci realistici dei più nuovi e
inammissibili per le regole o la mentalità del tempo.        pungenti; b) L’antinarrazione principio di spettacolo.
a) La parodia come riscrittura. Nel solco del grande         Dal teatro di varietà a quello delle avanguardie, dal
studio di Genette sulla “letteratura al secondo grado”       cinema dei surrealisti o di Buñuel all’Hellzapoppin
(1982), ci si interrogherà sulla parodia, che deforma        hollywoodiano fino a Paolo Poli o al Quartetto Cetra,
singoli testi, e sul pastiche, che prende invece di mira     la sovversione dell’impianto narrativo classico è stata
interi generi. Tali palinsesti sono a volte                  sempre una forma decisiva di provocazione degli
incomprensibili senza la conoscenza del modello              spettatori, a volte funzionalizzata al semplice
(che possono finire persino per plagiare, con                intrattenimento ludico, a volte tale da alterare
ricadute giudiziarie: vedi il caso D’Annunzio /              totalmente l’orizzonte della ricezione.
Scarpetta), a volte sono ugualmente fruibili. La
casistica è ampia, e trova i suoi momenti fondativi nel      Compalit 2015 si tiene nell’Università degli Studi di
costituirsi dell’eroicomico e nel geniale ribaltamento       Napoli Federico II, esattamente vent’anni dopo la
ideologico della Pamela di Richardson operato da             scomparsa di un maestro che vi insegnò per tanto
Fielding; b) La parodia come reinvenzione.                   tempo, Giancarlo Mazzacurati: straordinario studioso
Vi sono casi in cui il modello da dissacrare è solo lo       di modalità di scrittura ironiche, dissacranti,
spunto, e può sparire nelle pieghe di un nuovo               anticonvenzionali, capaci di stravolgere le logiche
autonomo universo immaginario. Così avviene,                 letterarie classiche, dal Rinascimento, a Sterne, a
paradigmaticamente, in Joseph Andrews dello stesso           Pirandello e Svevo. Per Mazzacurati, a cui il nostro
Fielding, ma anche in alcuni esperimenti delle               convegno è idealmente dedicato, l’ironia era un
Avanguardie e dell’OuLiPo, o nel postmoderno e               modo di essere, di sostenere un costante ruolo
dintorni (ad es. Foe di Coetzee).                            critico e polemico nei confronti delle istituzioni e della
                                                             società civile, come in generale di esercitare un

2
          Forme della satira tra fiction e non-fiction.      approccio penetrante e doloroso alla realtà.
          Non solo la satira può assumere gradi e toni
          molto disparati, da quelli massimamente
congeniali a quelli massimamente ostili al potere, ma
può ispirare le più diverse forme dell’arte.
a) La satira letteraria. La satira è principio fondante
di generi come l’epigramma, il poema didascalico, il
conte philosophique, il romanzo utopico (o
antiutopico o distopico): generi spesso longevi, che
anche in epoca contemporanea rinascono attraverso
rifioriture e recuperi vari; b) La satira fuori dei generi
letterari. Nella modernità la satira trova il suo
territorio privilegiato nel giornalismo, con articoli,
Compalit.

L’Associazione per gli Studi di Teoria e Storia comparata della Letteratura nasce nel 1993, e
raduna, oltre ad esperti di Critica letteraria e Letterature comparate, anche tutti coloro che sono
interessati alla dimensione comparatistica degli studi umanistici. Quanto c’è di comune e di
integrabile nell’espressione letteraria e artistica di età e di ambiti geografici anche distanti, di là
dalle specifiche identità di lingua, di storia e di cultura, è il territorio elettivo della comparatistica,
interessata ai codici, ai generi, alle tradizioni, ai miti che hanno valicato i confini dell’origine e della
differenza, stabilendo modelli di ampia fruibilità e rinnovando le possibilità di confronto e di studio
sistematico nel campo non solo letterario, ma estetico e in generale delle forme artistiche.
Travalicando le tradizionali suddivisioni disciplinari, l’Associazione promuove la comparazione dei
saperi letterari in un disegno di ricerca e di insegnamento capace di rinnovare in modo
significativo anche la didattica superiore secondaria. Il direttivo attuale è formato da Federico
Bertoni (presidente), Clotilde Bertoni (vice-presidente), Giulio Iacoli (tesoriere), Stefano Ercolino
(segretario), Silvia Albertazzi, Guido Mazzoni, Mauro Pala.

Between.
Between.
       ..
Anche gli Atti di Chi ride ultimo saranno ospitati da Between, la rivista internazionale semestrale
peer-reviewed e open access dell’Associazione italiana di teoria e storia comparata della
letteratura (Fascia A nella classificazione ANVUR). Between cerca di reagire al sentimento di crisi
– disciplinare, forse, ma ancor di più culturale e storica – che coinvolge gli studi letterari e
umanistici in genere, in Italia e in altri Paesi ‘occidentali’. La reazione passa attraverso il confronto
tra modelli e proposte in continua evoluzione, tra le prospettive locali e quelle internazionali, tra
gli strumenti letterari e quelli di altri domini del sapere per i quali la letteratura può rivelarsi
un’insospettabile risorsa. La rivista ha l’ambizione di rappresentare un osservatorio aggiornato e
un luogo d’incontro in cui mettere a frutto i metodi e le ricerche a cui la comparatistica italiana
partecipa e che contribuisce a sviluppare. In tal senso, il suo nome vuole alludere anche a
un’auspicabile funzione di trait d’union fra l’Italia e gli altri Paesi europei ed extraeuropei: tanto
quelli nei quali gli studi di letterature comparate vantano già una consolidata tradizione; quanto
quelli in cui la disciplina, affermatasi più di recente, si dimostra tuttavia particolarmente dinamica
e capace di entrare in relazione con gli aspetti vitali della società e della cultura.
Come da tradizione, nel convegno di Compalit verranno presentati i numeri di Between del 2015: il
fascicolo monografico su Censura e autocensura coordinato da Antonio Bibbò, Stefano Ercolino e
Mirko Lino e quello scaturito da Compalit XII, tenutosi l’anno scorso a Bologna e organizzato da
Federico Bertoni intorno al tema L’immaginario politico. Impegno, resistenza, ideologia.
Le
Le relazioni
      relazioni
             plenarie. plenarie.

Le sessioni plenarie di Chi ride ultimo si svolgeranno presso l’Aula Magna dell’Accademia
Pontaniana mercoledì 16 dicembre alle 9, giovedì 17 alle 15 e venerdì 18 alle 15. Quest’anno
Compalit ha invitato uno dei massimi critici letterari viventi, Thomas G. Pavel: ci parlerà di riso e
compassione. Maurizio Bettini, da sempre particolarmente sensibile alle relazioni tra antico e
moderno, esplorerà l’universo della satira greco-romana, mostrando come si sia sempre riso
degli dèi; discorso affine, ma concentrato su secoli più vicini, sarà condotto da Stefano Manferlotti.
Antonio Gargano proporrà una modellizzazione della satira in versi attraverso il Cinquecento
italiano, il Seicento spagnolo e il Settecento inglese. Della questione del “ridere in lingue altrui”
tratterà, mettendo a fuoco tre casi esemplari di metà Novecento, l’intervento di Gabriele Frasca.
Volte specialmente al contemporaneo saranno anche le relazioni di Marina Guglielmi (che parlerà
di fumetto e graphic novel), di Vincenzo Maggitti, esperto di intersezioni tra linguaggio letterario e
linguaggio filmico, e di Massimo Fusillo, che interrogherà l’estetica del pastiche e la complessità
intermediale in Povera piccina di Patrick Dennis. Compalit 2015 sarà anche l’occasione per una
piccola festa di congedo dall’Università: quella di Maria Teresa Giaveri, già curatrice di Compalit
2008 (vd. Oriente e Occidente, a cura di F. de Cristofaro, G. Episcopo e M. Salvioli, Between, 2,
2011). La sua relazione su umorismo, passione e pudore inaugurerà il convegno.

II relatori.
    relatori.

Maurizio Bettini insegna Filologia Classica all’Università di Siena, dove dirige il Centro “Antropologia e
Mondo antico”. Dal 1992 tiene seminari presso la University of California at Berkeley. Con Einaudi cura
la serie “Mythologica”, presso Il Mulino la collana “Antropologia del Mondo Antico”. Collabora con la
pagina culturale di Repubblica. Pubblicazioni recenti: Vertere. Antropologia della traduzione nella
cultura antica, Einaudi 2012; Elogio del politeismo. Quello che possiamo imparare oggi dalle religioni
antiche, Il Mulino 2014; Il dio elegante. Vertumno e la religione romana, Einaudi 2015.
Gabriele Frasca insegna Letterature Comparate e Media Comparati all’Università degli Studi di Salerno.
Le sue ultime pubblicazioni sono: la raccolta di versi Rimi (Einaudi 2012), il romanzo Dai cancelli
d’acciaio (Luca Sossella 2011), il videodramma Nei molti mondi (a firma della sua band/factory
ResiDante, Luca Sossella 2014) e il saggio La letteratura nel reticolo mediale. La lettera che muore
(Luca Sossella 2015). Ha tradotto opere di Samuel Beckett e Philip K. Dick.

Massimo Fusillo insegna Critica Letteraria e Letterature Comparate all’Università dell’Aquila. I suoi
principali lavori, tradotti in molte lingue, sono: Il romanzo greco: polifonia ed eros (Marsilio 1989); La
Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema (Carocci 2007); L’altro e lo stesso. Teoria e storia del doppio
(nuova edizione Mucchi 2012); Estetica della letteratura (Il Mulino 2009); Feticci. Letteratura, cinema,
arti visive, Il Mulino 2012. Insieme a Piero Boitani ha diretto la Letteratura Europea (Utet 2014). È
membro dell’Executive Council dell’International Association of Comparative Literature.
Antonio Gargano insegna Letteratura spagnola presso l’Università di Napoli Federico II, dove ha a
lungo ricoperto anche la cattedra di Letterature Comparate. Tra i suoi volumi più recenti, Le arti della
pace. Tradizione e rinnovamento letterario nella Spagna dei re cattolici (Liguori 2008; tradotto in
spagnolo nel 2012) e La sombra de la teoría. Ensayos de literatura hispánica del ‘Cid’ a ‘Cien años de
soledad’ (Ediciones de la Universidad de Salamanca 2007). Ha curato “Dificil cosa el no escribir
sátiras”. La sátira en verso en la España de los Siglos de Oro (Editorial Academia del Hispanismo
2012) e “Però convien ch'io canti per disdegno”. La satira in versi tra Italia e Spagna dal Medioevo al
Seicento (Liguori 2012).
Maria Teresa Giaveri, già docente di Letteratura francese e di Letterature comparate all’Università di
Napoli L’Orientale, di Pisa e di Torino, è membro dell'Accademia delle Scienze di Torino. Studiosa di
genesi testuale (cfr. L'"Album de Vers anciens" di Paul Valéry. Studio sulle correzioni edite e inedite,
Padova 1969), è fra i massimi esperti di Valéry, al quale ha dedicato tra l’altro La caccia magica
(Guida 1985) e Le vieil homme (Bulzoni 1984), oltre all’edizione genetica de Il cimitero marino (Il
Saggiatore 1984); recentemente ne ha curato le Opere per “I Meridiani”. Nella stessa collana aveva
edito, nel 2000, i Romanzi e Racconti di Colette.
Marina Guglielmi insegna Letterature comparate all’Università di Cagliari. Esperta di riscritture serie e
parodiche (cfr. Le discontinuità del racconto. Riscritture, manipolazioni, traduzioni, Lithos 2012), di
traduzioni intra e intersemiotiche e di intersezioni tra storia letteraria e geografia, ha recentemente
curato con Giulio Iacoli Piani sul mondo. Le mappe nell’immaginazione letteraria (co-curatrice, insieme
a Giulio Iacoli; Quodlibet 2012). È fondatrice e membro del comitato di direzione di Between.

Vincenzo Maggitti ha conseguito il dottorato di ricerca in Letterature Comparate a Roma ed è stato a
lungo lettore di italiano presso l’Università di Stoccolma. Si occupa della relazione fra linguaggi
artistici, in particolare cinema e letteratura. Ha pubblicato una monografia sull’argomento ( Lo schermo
fra le righe. Cinema e letteratura del Novecento, Liguori 2007) e diversi articoli su riviste letterarie
specialistiche (“Letterature d'America”, “Contemporanea”, “Arabeschi”, “Annali d’Italianistica”).
Stefano Manferlotti insegna Letteratura inglese all’Università di Napoli Federico II, dove per molti anni
ha insegnato anche Letterature comparate. Fra le sue pubblicazioni Antiutopia. Huxley, Orwell, Burgess
(Sellerio 1984), Dopo l’Impero. Romanzo ed etnia in Gran Bretagna (Liguori 1995), Amleto in parodia
(Bulzoni 2005), Shakespeare (Salerno Editrice 2010), Cristianesimo ed Ebraismo in Joyce (Bulzoni
2014). Ha recentemente curato La malattia come metafora nelle letterature dell’Occidente (Liguori
2014). Ha tradotto opere di Dickens, Chesterton, Huxley, Orwell e altri. Dirige per Liguori la collana di
studi inglesi Il Leone e l’Unicorno e la collana di letteratura comparata L’armonia del mondo.

Thomas G. Pavel insegna Comparative Literature all'University of Chicago. Studioso di fama
internazionale, ha offerto un contributo decisivo alla riflessione sui rapporti tra universi fittizi e universi
di riferimento, sull'ontologia dei personaggi e il valore della verità nella finzione (vedi soprattutto
Fictional Worlds, Harvard University Press, 1986; trad. it. Mondi di invenzione. Realtà e immaginario
narrativo, Einaudi 1992). Il suo saggio di morfologia storica comparata La pensée du roman
(Gallimard 2003) è stato recentemente tradotto in italiano con alcune modifiche sostanziali e con il
titolo Le vite del romanzo (Mimesis 2014).
Presidenti e coordinatori.

Le sessioni plenarie di Compalit 2015 saranno presiedute da Giancarlo Alfano (docente alla
Federico II e co-curatore di Decameron e Promessi Sposi per la BUR; coordinatore de La satira in
versi, Carocci 2014; di prossima uscita un suo volume sull’umorismo); Paolo Amalfitano
(Università L’Orientale di Napoli; fondatore e animatore, da 28 anni, dell’Associazione Sigismondo
Malatesta; autore de L’armonia di Babele, Quodlibet 2014); Arturo De Vivo (latinista, tra i massimi
specialisti di Ovidio, Seneca e Tacito; co-autore del manuale Letteratura latina, nuova edizione
Carocci 2015; Prorettore dell’Università di Napoli Federico II); Arturo Mazzarella (docente di
Letterature comparate presso l’Università di Roma Tre, autore di una serie di saggi assai
innovativi e incisivi pubblicati da Bollati Boringhieri, da La grande rete della scrittura, 2006, a Il
male necessario, 2014); Andrea Mazzucchi (filologo, editore di testi danteschi e di tradizione
dantesca, esperto dei rapporti fra testo e immagine nel Medioevo, coordinatore del CdL
Magistrale in Filologia Moderna del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II), Pierluigi
Pellini (italianista, francesista e comparatista all’Università di Siena, esperto delle poetiche e delle
realizzazioni del realismo e del naturalismo, coordinatore delle Opere di Zola nei “Meridiani”).
Moderatori dei sedici panel del convegno (divisi in undici sessioni parallele) sono Sergia Adamo,
Silvia Albertazzi, Daniele Balicco, Clotilde Bertoni, Federico Bertoni, Antonio Bibbò, Francesco
Paolo Botti, Daniela Brogi, Francesco de Cristofaro, Flora de Giovanni, Stefano Ercolino, Flavia
Gherardi, Giulio Iacoli, Donatella Izzo, Giovanni Maffei, Donata Meneghelli, Guido Mazzoni,
Giuseppe Merlino, Ugo M. Olivieri, Mauro Pala, Niccolò Scaffai, Michele Stanco.

Compalit Scuola.

Tra i panel ospitati nelle sessioni parallele ce n’è uno un po’ particolare, poiché prosegue
l’impegno di Compalit in un campo strategico come quello dell’insegnamento. Se alle lacune della
didattica universitaria ha provato a porre rimedio il recente manuale curato da Francesco de
Cristofaro (Carocci, Roma 20152) e comprendente capitoli di Elisabetta Abignente, Antonio Bibbò,
Emilia Di Rocco, Irene Fantappiè, Massimo Fusillo, Giulio Iacoli, Chiara Lombardi, Camilla Miglio,
Ugo M. Olivieri e dello stesso de Cristofaro, all’ordine del giorno esiste anche un problema, solo in
apparenza secondario, di formazione pre-universitaria. Ovviamente le Letterature comparate sono
assenti dai curricula scolastici, ma è già dai tempi del meritorio e ormai leggendario Il materiale e
l’immaginario di Remo Ceserani e Lidia de Federicis (di cui si sta oggi approntando una
nuovissima edizione) che il paradigma conoscitivo di questa disciplina sembra aver attecchito
anche al livello della scuola secondaria. Sono in molti a pensare che sia giunto il momento di
metterne a frutto il sapere antigerarchico e rizomatico in tutti i luoghi della formazione; anche in
reazione a spinte autarchiche o troppo storicistiche. Al progetto di Compalit Scuola lavorano fra gli
altri Emanuela Bandini, Giulio Iacoli, Orsetta Innocenti, Attilio Scuderi.
Blob,
Blob, sotto sotto
            il pelo dellailtelevisione.
                              pelo della televisione.

Tra i diversi eventi di Chi ride ultimo è previsto un incontro con tre autori di Blob, intitolato Le
immagini che non immagini. Sul palco del cinema Astra, Simona Buonaiuto e Vittorio Manigrasso –
nonché, in asincrono sul grande schermo, il padre di tutti i Blob e Fuori Orario, Enrico Ghezzi –
illustreranno la poetica del programma televisivo che ha rivoluzionato la sintassi dell’audiovisivo
(e non solo quella), eleggendo il “montaggio delle attrazioni” a principio euristico di un bricolage
intuitivo, in grado di sprigionare significazioni illegittime. Scorreranno intanto sullo schermo le
“eccentriche visioni” di un montaggio inedito, realizzato in esclusiva per noi. Registi dell’incontro,
programmato nell’orario storico di Blob, saranno Gennaro Carillo ed Ettore Massarese.

Premio Paolo Zanotti.

Il premio ha lo scopo di ricordare e promuovere l’opera di Paolo Zanotti (1971-2012), scrittore,
saggista, editor, insegnante di scrittura creativa, ricercatore e docente in varie università in Italia e
all’estero. Tra i suoi studi, Il giardino segreto e l’isola misteriosa (Le Monnier 2001) e Dopo il
primato. La letteratura francese dal 1968 a oggi (Laterza 2012). All’esordio romanzesco con
Bambini bonsai (Ponte alle Grazie 2010), è seguita la pubblicazione postuma de Il testamento
Disney (Ponte alle Grazie 2013). Critici e lettori lo hanno giudicato una delle voci più significative
della sua generazione e tra le più promettenti della nuova narrativa. Il premio viene conferito
annualmente a una tesi magistrale, o equiparata, in studi letterari (per il 2015 l’ambito prescelto
è Il gioco e l’avventura). La cerimonia di quest’anno prevede anche l’omaggio di un romanziere e
studioso che fece un breve ma significativo tratto di strada con Paolo: Antonio Scurati.

 Effetto Mazzacurati.

Giancarlo Mazzacurati non c’è più da vent’anni. Ma per quanto ci abbia lasciato troppo presto,
l’“effetto Mazzacurati” si era ormai innescato: un po’ come quell’Effetto Sterne che funge da titolo
di un’avventura critica collettiva da lui stesso guidata nel 1990. Nell’équipe di quella ricerca
figuravano due suoi allievi allora già maturi, Matteo Palumbo e Antonio Saccone, oggi professori
ordinari di Letteratura italiana e di Letteratura italiana contemporanea alla Federico II, e una
giovanissima promessa della critica letteraria, Clotilde Bertoni. Saranno loro a ricordare e
approfondire il Mazzacurati comparatista e studioso della tradizione umoristica europea, in
particolare tra Settecento inglese e Ottocento italiano: un Mazzacurati considerato nella doppia
veste di autore di saggi raffinati, dalla natura “strabica”, e di commentatore puntuale di testi – dei
loro filamenti più sottili e delle irradiazioni di senso più sorprendenti.
di misurare, guardando insieme alla
Le
Le sessioni
      sessioni
            parallele. parallele.
                               morfologia e alla sociologia, le modalità e la
                                                      qualità dei commerci tra arti diverse e
                                                      differentemente canonizzate nel sistema
                                                      culturale (e nella “società dello spettacolo”):
                                                      da un lato una letteratura ormai priva d’aura,
 A volte deturnano.                                   dall’altro non solo il film, ma il complesso dei
 La parodia su tutti gli schermi                      generi, delle tecniche e delle ‘maniere’
                                                      dell’audiovisivo – fiction tv, spot pubblicitari,
 chair Federico Bertoni, Francesco de Cristofaro      video musicali, webseries, teleteatro e
 giovedì h 9                                          videoteatro, e quel che resta del “varietà”.

                                                      Rocco Coronato, Il limite e la pazienza.
 Nel Novecento della letteratura massificata e
                                                      Shakespeare spalla di Totò – Veronica
 divorata dagli altri media, i classici hanno
                                                      Chiarenza, Il cavaliere dalla triste figura nel
 trovato un ottimo modo per sopravvivere:             tempo della parodia: Franco, Ciccio e Cervantes
 massificarsi e lasciarsi divorare dagli altri        – Mirta Cimmino, Il romanzo sgangherabile:
 media; provocando, nello stesso tempo, uno           Manzoni per quartetti e per terzetti – Armando
 scoronamento dei propri miti e del proprio           Rotondi, The Rocky Horror (Picture) Show:
 linguaggio; disautomatizzando i meccanismi           parodia camp del gotico tra Mary Shelley, J. B.
 connaturati in ogni finzione; virando                Priestley e James Whale – Pierpaolo Martino, “I
 decisamente al riso e alla comicità di               want to be a pop idol”. Oscar Wilde tra parodia e
 situazione. Così il museo diviene bazar, l’arte      reinvenzione glam in “Velvet Goldmine” di Todd
 (già privatizzata dalle élites culturali) torna di   Haynes – Dario Tomasello, Ascesa e caduta di
 pubblico dominio, i buoni e cattivi sentimenti       un mostro: variazioni parodiche su “Lolita” –
 trascolorano in sentimenti del contrario; e il       Antonio R. Daniele, Meccanismi iperparodici,
 piacere del testo si riattiva. In particolare, è     dalla narrazione al cinema: “La panne” di
 stato il cinema il luogo di queste manovre           Dürrenmatt fra Ettore Scola e Alberto Sordi –
 stranianti e talvolta attualizzanti:                 Luigi Franchi, Libertà per Jorge da Burgos!
 dall’eccentrica mise-en-abyme di To Be or not        Quando la riscrittura parodica compie il tragitto
 To Be di Lubitsch allo slapstick universalmente      inverso: “Il nome della rosa” di Jean-Jacques
 efficace del Frankenstein Junior di Mel Brooks,      Annaud e “La rosa e il suo doppio” di Loriano
 dallo Shakespeare dada di Totò al Chisciotte         Macchiavelli – Giacomo Tinelli, L’umorismo
                                                      opaco di Cinico TV. Un’analisi ideologica –
 stralunato di Franchi & Ingrassia, dal
                                                      Andrea Bernardelli, L’anti-eroe dai mille volti. La
 sopraffino vampirismo di Polanski all’horror
                                                      migrazione di un dispositivo narrativo dalla
 pecoreccio e giovanilistico di Scary Movie.          letteratura alla serialità televisiva – Mauro Giori,
 Riattraversare comparativamente questi e altri       La parodia tra parassitismo, iconoclastia e
 campioni dello “spoof movie” dà modo                 autorizzazione nel rapporto tra fumetto
 innanzitutto di verificare, attraverso gli effetti   pornografico e cinema.
 di divertissement e di détournement, la tenuta       Proponente: Francesco de Cristofaro.
 che contraddistingue anche nella modernità
 avanzata i procedimenti della narrativa,
 nonché la consapevolezza che si presume nel
 cosiddetto ‘grande pubblico’. Consente inoltre
Certi                                                                  Con
                                                                       Con Dio
                                                                            Dio oo contro
                                                                                   contro Dio
                                                                                           Dio ma
                                                                                                ma mai
Certi romanzi
      romanzi                                                                                       mai
                                                                       senza  Dio.  Come   si ride nelle
                                                                       senza Dio. Come si ride nelle
chair                                                                  Scritture
                                                                       Scritture ee nelle
                                                                                    nelle Ri-Scritture
      Flora de
chair Flora de Giovanni,
               Giovanni, Stefano
                         Stefano Ercolino
                                 Ercolino
mercoledì h 15                                                                            Ri-Scritture
mercoledì h 15
                                                                       chair
                                                                       chair Silvia
                                                                             Silvia Albertazzi,
                                                                                    Albertazzi, Francesco
                                                                                                Francesco Paolo
                                                                                                          Paolo Botti
                                                                                                                Botti
 Certi
 Certi romanzi
         romanzi,, lo  lo sappiamo,
                          sappiamo, assumono
                                          assumono lenti,  lenti,      giovedì h 9
occhiali,                                                              giovedì h 9
 occhiali, cannocchiali per servirsi di
               cannocchiali     per  servirsi    di una
                                                    una
doppia
 doppia vista,
             vista, una
                    una bifocalità
                           bifocalità artificiale
                                        artificiale ee di  di           L’eredità culturale
                                                                                      culturale della
                                                                                                   della religione
                                                                                                            religione nella nella
secondo                                                                L’eredità
 secondo grado, a tratti genialmente illegittima.
               grado,    a tratti  genialmente       illegittima.       moderna        vita secolare      trova
                                                                       moderna vita secolare trova nell’ironia, nellanell’ironia,   nella
Quello
 Quello che che spesso
                  spesso ne ne èè venuto
                                   venuto fuori
                                             fuori èè lo  lo            satira   e  nella   parodia     esiti    inesauribili    di
sguardo        dell’umorista     nelle   letterature                   satira e nella parodia esiti inesauribili di
 sguardo dell’umorista nelle letterature                                rappresentazione artistica:
                                                                       rappresentazione           artistica: forme forme espressive
                                                                                                                             espressive
occidentali:
 occidentali: dal  dal bestiario
                        bestiario della
                                    della caricatura
                                            caricatura in     in       ee discorsive
                                                                           discorsive elaborate
                                                                                           elaborate in  in varianti
                                                                                                               varianti molto
                                                                                                                            molto
Balzac,
 Balzac, bestiario e caricatura del giornalismo
              bestiario   e caricatura      del giornalismo             diverse nell’Occidente
                                                                                    nell’Occidente cristiano
                                                                                                         cristiano –– dove   dove sono
                                                                                                                                   sono
stesso,                                                                diverse
 stesso, all’ironia
             all’ironia di
                         di Nabokov
                             Nabokov contro
                                          contro tutti
                                                    tutti ii            diventate      sintomatiche       a    partire
                                                                        diventate sintomatiche a partire soprattutto       soprattutto
filistei   in  Lolita , comédie     humaine      américaine,            dall’Illuminismo
 filistei in Lolita, comédie humaine américaine,
ee alle                                                                 dall’Illuminismo –– ee in    in altri
                                                                                                         altri contesti
                                                                                                                 contesti religiosi,
                                                                                                                              religiosi,
     alle invenzioni
          invenzioni sconcertanti
                         sconcertanti ee caustiche
                                              caustiche di     di       quali
                                                                        quali quello ebraico, che hanno sviluppato
                                                                               quello     ebraico,     che     hanno      sviluppato
Elias
 Elias Canetti,
         Canetti, José
                    José Saramago,
                           Saramago, Michel                             rappresentazioni
Houellebecq.
                                            Michel                      rappresentazioni dello   dello spirito
                                                                                                          spirito assolutamente
                                                                                                                      assolutamente
 Houellebecq. Passando
                     Passando per  per alcuni
                                          alcuni momenti
                                                  momenti di      di    peculiari.
                                                                        peculiari. La distinzione tra
                                                                                       La  distinzione       tra sentimento
                                                                                                                   sentimento
fondazione         dell’attitudine   e  delle   premesse                religioso
 fondazione dell’attitudine e delle premesse
per                                                                     religioso ‘sincero’
                                                                                      ‘sincero’ ee sovversione
                                                                                                      sovversione satirica satirica haha
 per un un umorismo
            umorismo occidentale:
                           occidentale: Voltaire
                                            Voltaire primaprima ee      senso,    però,    solo   a  un   livello
                                                                        senso, però, solo a un livello superficiale: superficiale:
Nietzsche
 Nietzsche poi, due campioni del riso, il primo
                 poi,  due  campioni       del riso,   il               molte
per
                                                           primo        molte riscritture
                                                                                riscritture umoristiche
                                                                                                umoristiche di       di narrazioni
                                                                                                                        narrazioni
 per aver
        aver impostato
               impostato l’intero
                             l’intero rapporto
                                        rapporto tra  tra riso
                                                             riso ee    religiose
                                                                        religiose sono immerse nella retorica,
                                                                                      sono   immerse        nella    retorica, nelnel
potere
 potere nella modernità, e il secondo per aver
            nella   modernità,     e il  secondo      per               linguaggio
scosso
                                                              aver      linguaggio ee nel  nel simbolismo
                                                                                                simbolismo di       di testi
                                                                                                                        testi sacri
                                                                                                                               sacri ee
 scosso l’Albero
             l’Albero della
                        della scienza
                                scienza concon una
                                                 una risata.
                                                        risata.         commentari.
                                                                        commentari. Né     Né può
                                                                                                può questa
                                                                                                       questa fascinazione
                                                                                                                    fascinazione per  per ii
                                                                        tropi  religiosi    essere     interpretata
                                                                        tropi religiosi essere interpretata come mero       come    mero
Claudia Esposito, Parodia e istanze
Claudia Esposito, Parodia e istanze                                     gioco
metanarrative                                                           gioco intertestuale,
                                                                                intertestuale, oo un    un omaggio
                                                                                                               omaggio colto colto aa
metanarrative in   in Jane
                      Jane Austen
                            Austen –– Roberta
                                        Roberta                         credi   e  tradizioni    divenuti       obsoleti     con
Colombi, Lenti, occhiali, cannocchiali: lo sguardo                      credi e tradizioni divenuti obsoleti con
Colombi, Lenti, occhiali, cannocchiali: lo sguardo                      l’avvento
dell’umorista.
dell’umorista. Corrispondenze
                  Corrispondenze europee
                                      europee ––                        l’avvento delladella società
                                                                                              società laica.
                                                                                                         laica. Ci  Ci si
                                                                                                                        si propone
                                                                                                                            propone
Michela Lo Feudo, Balzac à la charge: scrittura                         insomma
                                                                        insomma di rintracciare i diversi “modi
                                                                                       di rintracciare       i diversi     “modi didi
Michela Lo Feudo, Balzac à la charge: scrittura                         ridere”    presenti nelle
                                                                                                nelle tradizioni
                                                                                                        tradizioni culturali
                                                                                                                          culturali legate
                                                                                                                                     legate
giornalistica
giornalistica ee teoria
                  teoria della
                           della caricatura
                                 caricatura ai ai margini
                                                  margini               ridere” presenti
della “Comédie      humaine”    – Andrea Chiurato,                     aa fedi
                                                                           fedi diverse:
                                                                                diverse: le   le riscritture
                                                                                                 riscritture dei   dei testi
                                                                                                                         testi sacri,  le
                                                                                                                               sacri, le
della “Comédie humaine” – Andrea Chiurato,                              esplicite    letture   comiche         della  religione,    le
Ridere
Ridere con
        con Lolita,
               Lolita, ridere
                       ridere di
                               di Lolita
                                  Lolita –– Jelena
                                             Jelena                    esplicite letture comiche della religione, le
Reinhardt, Le maschere grottesche di Elias                              commistioni paradossali
                                                                       commistioni        paradossali di       di miti
                                                                                                                  miti religiosi
                                                                                                                         religiosi ee
Reinhardt, Le maschere grottesche di Elias                              secolari.     Le  scritture    bibliche,      ma    anche
Canetti:
Canetti: monadi
           monadi senza
                     senza porte
                            porte né
                                   né finestre
                                        finestre –– Nicola
                                                    Nicola             secolari. Le scritture bibliche, ma anche
Bottiglieri, L’asino che vola – Maria Silvia                            ebraiche,      coraniche,      hindu,
                                                                       ebraiche, coraniche, hindu, buddiste,       buddiste,
Bottiglieri, L’asino che vola – Maria Silvia
Assante, Don’t let me laugh, o dell’ironia in                           scintoiste, sono
                                                                       scintoiste,      sono tuttora
                                                                                                tuttora una una straordinaria
                                                                                                                    straordinaria
Assante, Don’t let me laugh, o dell’ironia in
Voltaire,
Voltaire, Sciascia
            Sciascia ee Bernstein
                         Bernstein –– Paolo     La Valle,
                                        Paolo La Valle,
                                                                        fonte   di  ispirazione     per     la  letteratura,
                                                                       fonte di ispirazione per la letteratura, dove              dove
Riso  e potere.    José  Saramago     e
Riso e potere. José Saramago e l’umorismol’umorismo                     l’esuberanza        comica     spesso        si manifesta
                                                                       l’esuberanza comica spesso si manifesta
contro
contro ilil regime
            regime –– Valentina    Sturli, Imprecare,
                        Valentina Sturli, Imprecare,                    precisamente nella   nella libertà
                                                                                                    libertà di   di accostare
                                                                                                                     accostare ee
provocare,
                                                                       precisamente
provocare, predicare: parodia ee critica
               predicare:   parodia      critica sociale
                                                 sociale                combinare        generi,   forme       e  ideologie
                                                                       combinare generi, forme e ideologie diverse.             diverse.
nell’opera    di Michel   Houellebecq
nell’opera di Michel Houellebecq.        .
David Matteini, Sade in Italia: desacralizzare       della produzione umoristica, parodica e
l’arte – Carolina Pernigo, Strategie dell’ironia     satirica italiana a firma femminile, per buona
nei “Diari di Adamo ed Eva” di Mark Twain –          parte ancora “sommerso” (mancano edizioni
Florian Mussgnug, Apocalyptic Laughter:              critiche e commentate dei testi, cos come
Darwinian Divergence – Stefania Rutigliano,          mancano indagini puntuali di carattere
Tradizione ebraica e invenzione parodica nello       storico-critico), in modo da restituire voce a
schnorrer di Israel Zangwill – Luigia Tessitore,     quelle donne che, in letteratura, hanno scelto
“La messa bianca degli eretici”: liturgia e satira
                                                     di servirsi del riso come dispositivo
nella poesia di Walter Mehring – Alfredo
                                                     anticanonico mediante cui alterare e ribaltare
Palomba, Per “amore dell’Uomo e in lode di
Dio”: onanismo e religiosità sotto la lente          il sistema dei valori tradizionali.
dell’eroicomico nel giovane Dylan Thomas –
Arianna Marelli, Modeste Proposte Metafisiche.       Mariella Muscariello, Anche le donne leggevano
Manganelli alle prese con la satira – Paola Di       Sterne: le “Novelle gaje” di Neera – Mariangela
Gennaro, Exultemus et laetemur: riscritture          Tartaglione, Il riso come antidoto al “pericolo
angloamericane della storia di Cristo – Eleonora     roseo”: la narrativa della Marchesa Colombi –
Federici, Feminist Laughters: Angela Carter’s        Beatrice Seligardi, Satira e umorismo fra parola
Rewriting of the Sacred Texts in “The Passion of     e immagine in Lalla Romano e Sophie Calle.
New Eve” – Alessandro Cinquegrani, Ironia o          Proponenti: Mariella Muscariello e Mariangela
persuasione? La scelta di Emmanuel Carrère nel       Tartaglione.
“Regno” – Chiara Ghidini, “L’ABC del funerale”:
umorismo e satira sul rito funebre nel Giappone
contemporaneo.                                       Gli esperimenti satirici
Proponenti: Paola Di Gennaro, Chiara Ghidini e       nell’Italia del dopoguerra
Florian Mussgnug.
                                                     chair Daniele Balicco, Guido Mazzoni
                                                     giovedì h 9
Donne di spirito. Umorismo,
parodia, satira al femminile                         Nel clima spesso asfittico della scena culturale
                                                     italiana ufficiale del Novecento alcune riviste
chair Sergia Adamo, Mauro Pala                       hanno rappresentato degli spazi aperti,
mercoledì h 15                                       laboratori di libera critica e sperimentazione
                                                     per scrittori e artisti. Durante il fascismo era
Dagli anni ’70 dell’Ottocento, con il diffondersi    spettato soprattutto a riviste come “Bertoldo”
dei periodici e delle riviste femminili, il riso,    o “Marc’Aurelio” il compito di mettere in
nelle sue forme più disparate, diventa una           risalto contraddizioni e meschinità della
delle possibili variazioni su cui le intellettuali   dittatura attraverso un immaginario satirico
italiane accordano la loro produzione                surreale e stralunato, distinto dalla
letteraria, con manifestazioni carsiche e            tradizionale satira politica. Il panel si propone
spesso in ombra – che si propagano fino ai           di esplorare strategie editoriali e modalità
giorni nostri (si pensi a Franca Rame,               espressive delle riviste che continuano questa
Rossana Campo, Luciana Littizzetto) – e con          linea alternativa della satira nel dopoguerra:
incursioni in generi e codici fluidi e molteplici    ci si concentrerà in particolare sul mondo
(fiction, saggistica, teatro). Intento del panel     creativo della rivista “Il Caffè” di Gian Battista
è, dunque, fare luce sul vistoso fenomeno            Vicari, cui collaborarono intensamente figure
decisive quali Maccari, Delfini, Wilcock e Celati.   medioevale in generale, un’immagine più
Degli ultimi due autori si esplorerà anche il        profonda e complessa. Ci si propone, quindi,
forte impegno nella narrativa d’invenzione e         di tracciare una fenomenologia della parodia
nella saggistica militante.                          nelle opere letterarie del Medioevo
                                                     muovendosi su due direttrici: da un lato
AnnaLisa Vitolo, “Ristorarci dalla sordida           l’analisi della coesistenza o del conflitto di
ignoranza”: politica, immagini e il Maccari de “Il   sistemi e livelli di cultura diversi nei generi
Caffè” – Anna Palumbo, “Una strana gioia             analizzati, dall’altro l’elaborazione di un
buffonesca”: Antonio Delfini e “Il Caffè” – Eloisa   repertorio delle procedure formali e tematiche
Morra, Gianni Celati al “Caffè”. Storia di un        impiegate per la realizzazione del
esordio (1965-1978) – Nunzia Palmieri, Il            travestimento comico.
“nonsense” come manuale di sopravvivenza –
Katia Trifirò, L’abominevole favola del progresso.   Alice Colantuoni, Testi e strumenti: letture del
I mostri di Wilcock, tra comicità e orrore.          comico e del parodico nella tradizione delle
Proponenti: Eloisa Morra e Anna Palumbo.             chansons de geste – Paolo Di Luca, L’epica
                                                     parodiata: dalla “Chanson de Roland” al
                                                     “Voyage de Charlemagne” – Oriana Scarpati, Il
Forme della parodia nel Medioevo                     romanzo francese e la lirica in lingua d’oc dei
                                                     secoli XII e XIII. Prime tracce di parodia – Danilo
chair Flavia Gherardi, Niccolò Scaffai               Marino, Le forme della parodia nella letteratura
venerdì h 9                                          araba medievale. L’hashish o l’ebbrezza ridicola.
                                                     Proponenti: Paolo Di Luca e Oriana Scarpati.
“La parodia non è soltanto la versione
caricaturale dello stile e dei contenuti di opere
serie, ma rappresenta la relazione artistica         La progenie di Tristram Shandy.
che meglio consente l’esercizio dello spirito        Ascendenze e discendenze
critico nei confronti delle strutture di potere o
di un’ideologia dominante” (Massimo                  sterniane nella prosa narrativa
Bonafin). Ciò appare particolarmente veritiero
per la letteratura medioevale, nell’ambito della     chair Giuseppe Merlino, Ugo M. Olivieri
quale la parodia è sempre espressione di un          mercoledì h 15
sistema socio-culturale alternativo. Dalla lirica
trobadorica, che convive fin dalle origini col       Canone o morfologia: in questa dialettica vive
proprio controtesto osceno, al romanzo               il riferimento all’opera sterniana di scrittori e
cortese, i cui valori aristocratici vengono          teorici della letteratura, quando si tratta di dar
rovesciati en miroir nell’universo borghese dei      luogo a una forma di riflessione (o ad una
fabliaux, all’epica, che si allontana subito dal     pratica della scrittura) su un genere
prototipo alto della Chanson de Roland per           proteiforme come il romanzo, o di indagarne il
fare spazio a registri diversi, spesso               grado di autoconsapevolezza. Significativa, da
scopertamente anti-eroici, la parodia agisce         tale punto di vista, la doppia tradizione che,
su generi ben codificati, scardinandoli grazie       già in ambito di teoria linguistico-
all’apporto di suggestioni derivate dalla            fenomenologica del romanzo, si può ritrovare
tradizione rustica, folclorica e carnevalesca, e     in Bachtin (Rabelais, Cervantes, Sterne, Jean
arriva a fornire di essi, e della letteratura        Paul, Dostoevskij) o in Sklovskij e Tynjanov
                                                     (Cervantes, Sterne, Pu kin...).
Una ulteriore tradizione viene evocata da            Il riso dianoetico
Lukács in Teoria del romanzo, che collega
significativamente in un rapporto di                 chair Flavia Gherardi, Niccolò Scaffai
opposizione/complementarietà Sterne e                venerdì h 9
Goethe, nell’esplorazione di una morfologia
storica che è anche una modellizzazione dei          Se già in Leopardi “la disperazione aveva
realia attraverso le forme. Se questi sono gli       sempre nella bocca un sorriso”, nella
ascendenti plurimi e polimorfi allineati dalla       modernità europea è sempre più il riso,
teoria, altrettanto ibridi saranno i discendenti     anziché il pianto, a esprimere il dolore. La
nel moderno e nel postmoderno. Tra i seguaci         risata “stridula” della Figliastra, nella
del romanzo-saggio o del metaromanzo, tra i          riscrittura del 1925 dei Sei personaggi,
vari modelli otto e novecenteschi del                scende dal palco e si diffonde nella platea,
romanzo-viaggio (Joyce compreso), non sarà           oltrepassando i limiti della finzione teatrale. In
difficile ritrovare una dispersa testimonianza       questa risata si avverte l’eco di quella del
di Sterne: basti pensare al modello del              Melmoth di Maturin che Baudelaire definisce,
“romanzo della parola” – dal maestro                 in Dell’essenza del riso, “contraddizione
Manzoni all’allievo Gadda – ed a quello della        vivente”, destinata a lacerare e bruciare “le
dispersione narrativa e della citazione              labbra del riso umano”; e il suo suono è simile
parodistica seria: tra l’ultimo Calvino,             a quello della risata “dianoetica” di Beckett –
ascrivibile a un postmoderno globalizzato (si        scaturita da una “scorticazione dell’intelletto”
veda in questo senso la citazione/parodia            – che ride “di tutto ciò che è infelice”. Cosa
seria del Tristram Shandy in due opere post-         condivide questo ridere con l’estetica
coloniali come Midnight’s Children di Salman         ottocentesca del grottesco, in specie con
Rushdie, The Unusual Life of Tristan Smith di        Hugo? Come dialoga con Freud? Come
Peter Carey), e Kundera. Senza dimenticare la        continua a confrontarsi con la metafisica e coi
filiera dei lunatici e gli estremi approdi, spesso   suoi paradigmi ormai disincantati? In che
ludici, della letteratura postmoderna e non.         modo ha continuato a risuonare nella
                                                     rappresentazione delle tragedie più immani
Maria Laudando, La tradizione/traduzione
equivoca dell’umorismo shandyano – Alberta
                                                     della modernità? Infine: che ne è nell’ultimo
Fasano, Sternismo di Giovanni Rajberti – Paolo       ’900 e negli anni zero, quando potrebbe
Pepe, Una trasparente oscurità. Echi sterniani       sembrare che tutto sia finito?
nell’opera di Dante Gabriel Rossetti – Marco
Castagna, Sterne, Joyce e l’ironia di dire ‘io’.     Rossella Armaiuoli, Flaubert come personaggio
Crisi semiotica del Soggetto ed affermazione         che fa ridere (1880-1971) – Virginia Di
ermeneutica della Soggettività – Gennaro             Martino, Chi ride ultimo? Incontri con Mefistofele
Schiano, “Banalità del quotidiano e romanzesco       tra Goethe e Thomas Mann – Silvia Acocella, Se
di maniera”. “El Novelista” di Ramón Gómez de        tutto (st)ride: “Humor scisso” e “stridule risate”
la Serna – Pina Paone, Scomporre la folla: la        pirandelliane – Alessandro Scarsella, Comicità e
caricatura letteraria da Balzac a Collodi – Paolo    riso nella critica del grottesco di Gori,
Bugliani, “A Poet who writes in Prose”: Laurence     Bontempelli e William Van O’Connor – Fiorenzo
Sterne, Virginia Woolf e lo sbeffeggiamento di       Iuliano, Nazione necrofila: echi faulkneriani in
genere – Leonardo Battisti, La menzogna              “Oh Dad, Poor Dad, Mamma’s Hung You in the
irriverente. Appunti sulla ricezione di Sterne       Closet and I’m Feelin’ So Sad” di Arthur Kopit –
nella narrativa umoristica del Ventennio fascista    Simone Cantino, La stand up comedy americana
– Gaia Marrapodi, Comiche infrazioni all’ordine      e il parresiasta – Giorgio Busi-Rizzi, Where is
comune: gli “umoristi particolari” di “54”.          the love? Louis C.K. alla prova di DFW.
Proponente: Ugo M. Olivieri.                         Proponente: Silvia Acocella.
Infinite Jest. Umorismi                           melodramma shakespeariano già parodiato
                                                  nel Globe Theatre con molto “relax about the
e parodie sulla scena                             anachronisms”.
chair Clotilde Bertoni, Daniela Brogi             Anna Cesaro, Un guitto lombardo: l’“Ambleto” di
venerdì h 9                                       Testori – Stefano Casi, Il derubato che sorride.
                                                  La tragedia umoristica di Pasolini – Vera
“Bisogna sempre distinguere chiaramente tra       Cantoni, Relax about the anachronisms: “The
l’oggetto della parodia (l’originale che viene    Storm” di Oswald come autoparodia dello
parodiato) e il bersaglio o la vittima            Shakespeare’s Globe Theatre – Elisabetta Fava,
dell’autore (ciò che egli cerca di colpire        Parodiare il melodramma: tre casi esemplari –
attraverso la parodia): le due cose possono       Annalisa Carbone, Tragedie satiriche: da “Ubu
coincidere – ciò avviene effettivamente nella     roi” di Jarry a “Roi Bombance” di Marinetti –
maggior parte dei testi parodici – ma non         Gerardo Salvati, “The goofy side of Virginia
coincidono necessariamente”. Questa               Woolf”: Freshwater e la dissacrazione degli ideali
riflessione di Carlo Donà ci porta al cuore       vittoriani – Dario Russo, La funzione della
della questione che il panel si propone di        parodia nelle riscritture di Carmelo Bene – Dario
indagare, ossia le diverse manifestazioni e       Migliardi, “La serata a Colono” di Elsa Morante
declinazioni sulla scena contemporanea del        per la regia di Mario Martone: appunti per una
                                                  parodia tragica – Angela Albanese, Hamlet
genere della parodia: che qui si invita a
                                                  Travestie. L’Amleto napoletano di Punta Corsara
ripensare sia come riscrittura comica e           – Brigida Di Schiavi, Tra riso e pianto: il clown
controcanto derisorio di un ipotesto sia, in      come antieroe moderno – Maddalena
un’accezione più ampia, come scrittura di         Giovannelli, E tutto a un tratto... Il Coro!
secondo grado anche al di fuori del regime        Proponente: Angela Albanese.
ludico (dominante ma non esclusivo della
parodia), e ancora come drammaturgia in cui
l’autore e il testo parodiati in scena non sono   Le chiavi di Bachtin
più diretto bersaglio, ma mero spunto da cui
far scaturire trame inedite e talvolta di         alla prova della modernità
spiazzante attualità. Accogliendo qui la
riflessione di Hutcheon, per la quale             chair Antonio Bibbò, Giovanni Maffei
l’etimologia stessa del termine parodia (parà     venerdì h 9
non solo come “contro” ma anche come
“accanto”) consente di estenderne il regime e     Lo scoronamento degli eroi e degli dèi: e dei
il campo teorico, si indagano forme di parodia    superuomini di massa; e delle femmine tutte e
teatrale che possono snodarsi anche lungo         ciascheduna l’altrieri innalzate, per immagine
traiettorie diverse dal puro attacco              o per parola, a Veneri e Madonne, ed oggi per
ridicolizzante nei confronti del testo di         tutti i media traslitterate, come fosse a
partenza: dal tributo reverenziale al             finalmente libere identità, a deità ulteriori e
controcanto edificante alla denuncia anche        inaudite e travalicanti e feroci: comunque
drammatica, attraverso il testo e l’autore        insidiose al maschio. – Lo sbugiardamento dei
parodiati, di eventi e situazioni della           miti antichi e moderni; e delle fole della
contemporaneità. Integrano questo “sistema”       Ragione che, vivendo i nonni, ammannì per
parodico ulteriore campionature e riscritture     grossi tomi e per mosse dello Spirito le Sorti
sceniche dell’istanza tragica, con Testori        progressive: oggi uguale ai nipoti, per la
Pasolini Bene, o alcune indagini sull’istanza     Televisione e per i suoi siparietti. – Le irrisioni
parodica nei casi del melodramma e nel            e le parodie della parola sublime e della
parola autoritaria: e della tecnocratica e della      Parodia e satira nella poesia
post-qualcosa e della glob-qualcosa in cui si
travestono oggidì le forze furbe della                italiana contemporanea
centralizzazione. – E il Carnevale che
sempiterno protesta con i suoi cicli e con le         chair Daniele Balicco, Guido Mazzoni
sue maschere d’idioti e di bricconi, con le           giovedì h 9
glorie del basso-corporale, coi capovolgimenti
e le profanazioni, con gli ori e gli orpelli          L’indebolimento che, nel secondo Novecento,
trascinati a sberleffo nel fango di un                ha caratterizzato l’evoluzione del dispositivo
postribolo, nelle corsie di un ipermercato di         testuale della modalità lirica e della sua
periferia. – E altri cozzi e scintille, per le        peculiare forma di soggettività non rende più
moderne paideie nella “zona di contatto”: le          semplice un’indagine sulle modalità di
umanistiche e le illuministiche, le laiche e le       sopravvivenza, articolazione e manifestazione
democratiche, le materialistiche e le                 della poesia comica – dal momento che
empiristiche: comunque irriverenti, ereticali.        frantumi di comicità si diffondono spesso
                                                      anche in compagini testuali che non rientrano
Stefania Sini, L’incompiuto divenire. Brevi cenni     nel macro-tipo comico; tuttavia è possibile
sulla storia e la teoria del carnevale nel pensiero   verificare che, proprio a partire dagli anni
di Michail Bachtin – Bianca Del Villano, Rule and     Cinquanta-Sessanta, esperimenti di tipo
Misrule: il tropo dell’inversione in “The Taming      comico (ludico, ironico) declinati secondo
of the Shrew” di William Shakespeare – Giacomo        modi parodici o satirici hanno trovato una più
Morbiato, Rovesciare il mondo rovesciato.             stabile cittadinanza in poesia, dando vita a
Risvolti linguistico-stilistici del carnevale nel     una sorta di controcampo letterario.
“Candelaio” di Giordano Bruno – Marco                 Una definizione di poesia comica andrebbe
Viscardi, Sabotare la Storia. Racconti inversi del    condotta attraverso l’individuazione degli
passato e dissacrazione dei monumenti nel             spazi discorsivi di articolazione del comico
cuore del secolo borghese – Cheti Traini, La          stesso nel territorio allargato, e privato della
satira grottesca nelle tre povesti di Bulgakov: la    specificità dei generi, della poesia
tragica carnevalizzazione della Russia degli anni     novecentesca: abbiamo in mente in
Venti – Emanuele Canzaniello, “Che mi dici,           particolare la parodia, la satira e il nonsense.
vergogna di tutti gli uomini e gli dèi?”. Il          Ma mentre l’ambito del nonsense ha
monologo al proprio membro dal “Satyricon” ad         conosciuto una frequentazione episodica, la
alcune variazioni moderne – Paolo Lago, Un
                                                      satira e la parodia hanno goduto di una
grottesco carnevale sul mare: rivisitazioni
novecentesche della “nave dei folli” (da Conrad       maggiore legittimazione, anche attraverso
a Fellini) – Marco Mongelli, Tra satira e             tentativi canonizzanti e addirittura forme –
(auto)ironia: l’Homo sovieticus in Dovlatov e         problematiche – di teorizzazione esplicita.
Sorokin – Gabriella Assante, The Carnival of          In ogni caso, è notevole come questo
Trash Literature – Antonella Di Nobile, Il folle,     controcampo, sebbene differenziato al suo
l’androgino e l’ibrido: elementi grotteschi e         interno, mostri una certa comunanza di effetti.
carnevaleschi ne “L’Incal” di Jodorowsky e            Se la parodia si basa sulla rifunzionalizzazione
Moebius – Lorenzo Mari, Il re è nudo, ma è la         di forme nate con finalità in origine ben
regina (d’Inghilterra) che se la ride. Il             differenti, e la satira articola un discorso
carnevalesco bachtiniano come “teoria in              aggressivo ammantandolo di figure ed
viaggio”.                                             espedienti stilistici che ne rendono accettabile
Proponenti: Giovanni Maffei e Marco Viscardi.         la collocazione entro il macrogenere poetico,
                                                      entrambe manifestano comunque un carattere
                                                      minoritario – l’appartenenza a un altrove o –
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