CARTA DEI SERVIZI RSA - Cottolengo
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Cos’è la Carta dei Servizi 4 La storia 6 Oggi 8 La Casa “Cottolengo” di Pinasca 9 La Mission 10 Principi fondamentali del servizio 11 La struttura 13 Nuclei di vita 15 Personale operante 16 Modello gestionale 18 Servizi alla persona 19 La giornata tipo degli ospiti 22 Qualità della vita, benessere della persona 24 Modalità di inserimento e contribuzione degli ospiti 26 Privacy 27 Regole basilari della vita comunitaria 28 Informazione e partecipazione degli ospiti 29 Progetti e programma 29 Indice Ubicazione, servizi e trasporti Informazioni e recapiti 30 31 2 3
Cos’è la carta dei servizi? Gentile lettori, il documento che state per sfogliare è la Carta dei servizi della • È un documento ispirato agli articoli 3, 30, 33, 34 della Ringraziandoti infine per il tempo che ci hai dedicato leggen- Casa “Cottolengo” di Pinasca. Costituzione Italiana (che sanciscono e tutelano il rispetto do, ti ricordiamo che per ogni informazione ti fosse utile sia- dei principi di uguaglianza, imparzialità, tutela della di- mo a tua completa disposizione: potrai contattarci attraverso La carta dei servizi è un documento di cui il D.L. 12 maggio 1995, gnità della persona, e che vietano ogni forma di discrimi- i recapiti riportati sul frontespizio del presente opuscolo. n. 163, convertito dalla legge 11 luglio 1995 n. 273, prevede nazione basata sul sesso, sull’appartenenza etnica, sulle Cordiali saluti l’adozione da parte di tutti i soggetti erogatori di servizi pub- convinzioni religiose) che impegna tutti gli operatori e la La Direzione blici, anche operanti in regime di concessione o mediante struttura nel rispetto di tali principi. convenzione. • La Carta dei servizi inoltre, sancisce l’impegno a considera- Questa Carta dei servizi è importante per una serie di motivi: re gli utenti non come “oggetti” passivi del sevizio ma come soggetti dotati di dignità, capacità critica e facoltà di scelta, • In essa sono descritti finalità, modi, criteri e strutture con i quali è di fondamentale importanza l’instaurazione attraverso cui i molteplici servizi agli ospiti vengono attua- di un rapporto basato su trasparenza, comunicazione e ti; presenta modalità e tempi di partecipazione; illustra le partecipazione. procedure di controllo che l’utente ha a sua disposizione. Essa deve quindi essere letta non come un semplice opu- • È lo strumento fondamentale con il quale si attua il principio scolo informativo, ma come uno strumento utile per compiere di trasparenza, attraverso la esplicita dichiarazione dei una scelta del servizio consapevole, capace di rispondere al diritti e dei doveri sia del personale, sia degli utenti. meglio alle proprie esigenze. 4 5
La storia La Piccola Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo” Uomo e sacerdote “I rami di un unico albero” Giuseppe Benedetto Cottolengo è il fondatore della Piccola La Piccola Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo”, riconosciuta sia l’esistenza legale del mentovato Pio Istituto, lo ac- Casa della Divina Provvidenza. ispirandosi alla Carità Evangelica, agli insegnamenti di cogliamo sotto la Nostra Speciale Protezione, e prescriviamo, che Nasce il 3 maggio 1786 a Bra (CN), in una famiglia medio bor- San Giuseppe Benedetto Cottolengo e testimoniando la debba continuare sempre ad essere governato secondo le norme ghese con salde radici cristiane. Fin dalla sua fanciullezza Divina Provvidenza, si propone di accogliere le persone in che ha determinato, o che determinerà il detto Canonico Cottolengo, dimostra grande sensibilità verso i poveri. Sceglie la via del difficoltà, particolarmente chi non ha riferimenti familiari al quale sarà per questo rispetto lasciata la più ampia libertà, e non sacerdozio, seguito anche da due fratelli. e si trova in maggior stato di bisogno. Il “Cottolengo” per- sarà tenuto di rendere a Chicchessia conto del suo operato, persuasi come siamo che disporrà ogni cosa in modo conforme a procurare segue tale finalità promuovendo il riconoscimento della all’Istituto i maggiori vantaggi possibili e durevole esistenza all’Opera La svolta dignità della persona, rispondendo alle sue necessità, at- di Carità che è frutto delle Sue cure. Verso i 40 anni, Don Giuseppe vive un momento di crisi perché traverso l’allestimento e la gestione di servizi. Mandiamo a Chiunque s’aspetti di osservare, far osservare il presen- è alla ricerca di qualcosa di più significativo per la propria vita “Se vive sono le nostre sollecitudini perciò tutto che si riferisce al te, ed all’ufficio del Controllo Generale di registrarlo, tale essendo il sacerdotale. Il 2 settembre 1827 avviene la svolta decisiva! Le “filiali” della Casa Madre “Cottolengo” sollievo, ed all’assistenza de’ poveri, abbiamo ad un tempo il nobi- Nostro volere. Viene chiamato al capezzale di una donna, madre di tre bam- partecipano della forma giuridica del- le, e dolce conforto di vederle maravigliosamente assecondate dal- Dato in Racconiggi addi 27 di Agosto 1833. bini, e in attesa del quarto, non accolta negli ospedali cittadini la Piccola Casa, eretta in Ente Morale la operosa, e generosa carità de’ Nostri buoni sudditi, che con zelo Signato perché non riconosciuta nelle condizioni per essere ricoverata. da Carlo Alberto con Regio Decreto amorevole si assoziano quà e là alla virtuosa impresa del sollevare C. Alberto Giuseppe Cottolengo è spettatore della sua morte. Fortemen- del 27.8.1833. l’umanità. Ma singolare fra i moltiplici tratti di pietà che rallegrarono Controsignato te colpito dal triste episodio e dopo un momento di preghiera il Nostro cuore è l’Istituzione sorta non a guari in Torino sotto il tito- De L’Escarene davanti al quadro della Madonna delle Grazie nella Chiesa del lo di Piccola Casa della Provvidenza sotto gli auspici di S. Vincenzo Per copia conforme estratta dalli Registri Corpus Domini a Torino, il Cottolengo si sente interpellato da de’ Paoli, per opera del Canonico Giuseppe Cottolengo, né voglia- esistenti negli Archivi del Controllo Generale. mo lasciarla più oltre senza uno speciale contrassegno del Nostro In fede Torino li 18 Aprile 1837. Dio per opere di carità verso chi è solo e abbandonato. gradimento. Quindi è che pel presente approviamo, e vogliamo, che Capo Direzione Traggia 6 7
Oggi La Casa “Cottolengo” di Pinasca In Italia la Piccola Casa è presente partigiani, repubblichini e perfino tedeschi trovarono ospitalità nelle seguenti Regioni: presso la Casa, nel nome di una carità davvero universale. Piemonte Con l’ultima grande ristrutturazione del 1988 la Casa Cotto- Valle D’Aosta Filiale della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, è lengo ha nuovamente cambiato volto: sono state eliminate le Lombardia una R.S.A. che accoglie persone anziane autosufficienti e non, grandi camerate per far posto alle stanze a uno o due letti con Veneto che per la loro particolare situazione personale e familiare non i relativi servizi. Al termine dei lavori è stata posta al centro Liguria Il servizio della piccola casa della Divina possono usufruire di altri servizi sul territorio. dell’ampio cortile interno la bellissima statua di Gesù Cristo Toscana Provvidenza “Cottolengo” si rivolge a: Lazio La storia con le braccia allargate, che guardando verso coloro che si di- • Minori Sardegna La grande opera di carità e di solidarietà che il Cottolengo por- rigono verso l’ingresso della struttura sembra voler accogliere • Giovani Campania ta avanti ancora oggi a Pinasca prese avvio il 31 marzo 1898, tutti, in particolare i più bisognosi. • Persone anziane Calabria quando la marchesa Amalia Bertea donò alla Piccola Casa una Oggi • Persone con disabilità cospicua somma di denaro e due “corpi” di una cascina con Ancora oggi il Cottolengo di Pinasca è un’oasi di carità, un • Persone immigrate da paesi numerosi terreni di sua proprietà, per una superficie totale di centro di sollievo per gli anziani e per gli infermi. La struttura, extra-comunitari 38,57 ettari. La disposizione testamentaria della marchesa ob- adattata alle nuove esigenze, appare moderna e funzionale: • Persone con disagio sociale bligava i destinatari del lascito a fondare un ospizio per i “poveri all’interno la vivacità dei colori, le camere ben arredate e per- • A tutte le persone che chiedono aiuto vecchi della Val Chisone”, e il 7 settembre 1898 fu proprio la sonalizzate, gli ambienti confortevoli comunicano attenzione, nobildonna ad accogliere il primo anziano ammalato. Negli anni sensibilità e ordine; all’esterno il giardino garantisce quiete e Attraverso Nel Mondo: seguenti la Casa Cottolengo, grazie all’operato delle suore, relax, in mezzo al verde, ai fiori ed al silenzio. Si avverte “aria di • Scuole Europa proseguì ed ampliò la propria attività di assistenza agli anziani, casa” e si ha l’impressione di stare in una grande famiglia. Oggi • Comunità adulti Svizzera attività alla quale si aggiunse nel 1903 un asilo per venire in la struttura conta una cinquantina di ospiti e una parte dell’e- • Presidi Socio Assistenziali Nord America aiuto alle mamme bisognose di lavorare nelle diverse filande dificio è occupato da una trentina di suore anziane “a riposo”. • Centri di aggregazione sociale Florida nella valle. Nel 1935 la Casa venne ampliata e ristrutturata, as- Le porte sono sempre aperte a chiunque ne abbia bisogno e Africa India • Servizi di pronta accoglienza sumendo l’attuale conformazione ad U; con i nuovi interventi si cerca di essere un punto di riferimento anche per le perso- Kenya Kerala • RSA e RAF edilizi la capienza venne triplicata. Il decennio successivo, negli ne che necessitano di un aiuto spicciolo. D’altronde, il grande Tanzania Tamil Nadu • Ospedale anni della Seconda Guerra mondiale, il Cottolengo pinasche- obiettivo che il Cottolengo persegue è quello di mantenere Etiopia Karnataka se divenne un rifugio per gli sfollati dai bombardamenti pro- vivo, in questi tempi non facili, lo spirito di carità evangelica America Latina Goa Ecuador Uttar-Pradesh venienti da Torino e un punto di riferimento per tante persone: che ha spinto il Fondatore nel dare vita alla sua opera. 8 9
La mission Principi fondamentali del servizio Il servizio della Casa si svolge nel rispetto dei fondamentali prin- I principi fondanti il servizio garantiscono il rispetto dei diritti • Nei diversi Paesi dove è presente, la Piccola Casa è or- cipi riconosciuti come basilari e fissati nel 1994 dalla direttiva degli ospiti: ganizzata in comunità di vita e in pluralità di servizi uniti del Presidente del Consiglio dei Ministri Carlo Azeglio Ciampi: • Diritto alla vita e orientati dallo spirito e dagli insegnamenti di San Giu- • Diritto di prevenzione • La Piccola Casa della Divina Provvidenza, fondata da San seppe Cottolengo. Come una grande famiglia tutti, sani Eguaglianza. Ogni persona ha il diritto di ricevere l’assisten- • Diritto di protezione Giuseppe Cottolengo, è una istituzione civile ed eccle- e malati, religiosi e laici, secondo la vocazione e la mi- za e le cure mediche più appropriate, senza discriminazione • Diritto di parola e di ascolto siale. Ha come fondamento la Divina Provvidenza, come sura della propria donazione e impegno si aiutano reci- di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condi- • Diritto di informazione anima la carità di Cristo, come sostegno la preghiera, procamente ad attuare le finalità evangeliche dell’Opera. zioni socio-economiche. • Diritto di partecipazione come centro i Poveri. Essa comprende suore, fratelli, sa- • Diritto di espressione cerdoti e laici che a vario titolo realizzano le sue finalità. • San Giuseppe Cottolengo insegna che la Divina Provvi- Imparzialità. Tutti gli ospiti hanno gli stessi diritti e doveri, • Diritto di critica denza “per lo più adopera mezzi umani”. Per questo, ogni solo il maggior bisogno postula una precisa attenzione e una • Diritto al rispetto ed al pudore • La Piccola Casa si prende cura della persona povera, ma- operatore nel settore assistenziale, educativo, sanitario, più sollecita cura. • Diritto di riservatezza lata, abbandonata, particolarmente bisognosa, senza di- pastorale, amministrativo e tecnico con la sua responsa- • Diritto di pensiero o di religione stinzione alcuna, perché in essa riconosce il volto di Cristo. bilità, competenza e generosa dedizione, diventa “stru- Continuità. La Casa assicura la continuità e regolarità delle mento” della Divina Provvidenza al servizio dei Poveri. prestazioni. Tali principi hanno lo scopo di salvaguardare il valore centra- • In tal modo la Piccola Casa afferma il valore sacro della vita le della persona che si traduce metodologicamente in un’or- umana, dal suo inizio fino al suo termine naturale; promuo- • Nella Piccola Casa della Divina Provvidenza ognuno può Partecipazione. La persona è la protagonista del servizio. ganizzazione e gestione del servizio che ha come indici di ve la dignità di ciascuno nella sua originalità e diversità; si trovare senso alla propria esistenza, realizzare i desideri La Casa garantisce all’ospite la partecipazione alla prestazio- verifica: prende cura della persona nella sua dimensione umana e profondi del cuore, contribuire all’edificazione di un’uma- ne del servizio attraverso un’informazione corretta, chiara e • Lo spirito cottolenghino vissuto nella quotidianità, con trascendente; vive lo spirito di famiglia costruendo relazio- nità nuova fondata sull’amore, sull’amicizia e sulla speran- completa nel rispetto della privacy e la possibilità di esprimere semplicità e gioia da tutti i membri che partecipano alla ni di reciprocità, di gratuità, di condivisione, di fraternità. za della vita eterna. la propria valutazione sulla qualità delle prestazioni erogate. vita della casa; 10 11
La struttura • Il benessere globale di ogni persona accolta nella Casa La Casa Cottolengo di Pinasca è costituita da un edificio di • Vari servizi igienici attrezzati per disabili; perseguito attraverso un piano di intervento che ha come grandi dimensioni che presenta oggi, dopo i diversi interventi • Un salone polivalente ampio e spazioso, adatto per rea- obiettivo la qualità di vita di ciascun ospite. Tale obiettivo si di ristrutturazione che si sono susseguiti nel corso del tempo, lizzare festa ed incontri. È dotato di un video proiettore e attua attraverso un’organizzazione che lo realizza in una di- una caratteristica conformazione ad U. di bagni per disabili; mensione di vita a misura del bisogno della persona anziana. • Due punti ristoro collocati nei corridoi dove è possibile, • Il monitoraggio del clima relazionale interno, perché è Gli spazi comuni per chi lo desidera trovare un po’ di tranquillità. In tali punti indice insostituibile del livello di salute della casa stessa, e La Casa dispone poi di diversi locali destinati ad un uso co- è presente una piccola biblioteca dove gli ospiti possono rende “agito” l’obiettivo di vivere lo “spirito di famiglia” pro- mune da parte di tutti gli ospiti dei diversi nuclei: consultare e prendere liberamente in prestito libri di loro prio della specificità cottolenghina. Inoltre sottintende il va- • La Chiesa, dedicata al Santo Fondatore, è il luogo dove interesse. lore “terapeutico/riabilitativo” della dimensione comunitaria si svolgono le funzioni liturgiche e dove gli ospiti hanno • Due laboratori dove gli ospiti possono svolgere le attività affettiva, ritenuto indispensabile per la qualità di vita degli modo di soffermarsi in preghiera ogni volta che lo deside- socializzanti e seguire i loro hobbies. ospiti e la prevenzione al burn-out di chi presta servizio. rano. Essa è il vero cuore pulsante della Casa ed è perciò • Il funzionamento per moduli organizzativi componibili, collocata proprio al centro del complesso; I servizi centralizzati scomponibili, integrabili tra loro in quantità e modalità di- Vengono svolti in locali appositamente adibiti con tutte le verse, disegna non il “servizio” alla cui organizzazione si Al piano terra troviamo: strumentazioni necessarie: devono adattare residenti, operatori, famiglie e volontari, • La palestra per la fisioterapia, un ambiente molto spazio- • Cucina centralizzata: posta al piano terra, garantisce il ri- ma disegna i “percorsi individuali”. Tali percorsi vanno cali- so, dotato di tutte le attrezzature necessarie per svolgere fornimento dei pasti ai nuclei degli ospiti e alle suore; brati sul monitoraggio costante tra limiti e risorse: del sin- al meglio quelle attività di fisioterapia che tanta impor- • Lavanderia e stireria: collocate al piano interrato, fanno golo soggetto in divenire o in regressione; delle caratteri- tanza riveste al fine di migliorare o mantenere la tonicità fronte al lavoro di pulizia e riordino della biancheria piana e stiche che “qui e ora” evidenzia il gruppo dei residenti della muscolare e le capacità motorie degli ospiti; degli indumenti personali degli ospiti; struttura; degli operatori, dei volontari e di tutto il personale • La portineria: è il punto di accesso alla struttura per tutti i • Ambulatori: al piano terra è collocato l’ambulatorio princi- operante nel servizio. visitatori ed è presidiata dal personale per tutta la giornata; pale dove le infermiere effettuano le prestazioni sanitarie e 12 13
Nuclei di vita i medici di base visitano periodicamente i pazienti; Il servizio di assistenza è rivolto a persone anziane. La casa Cucina centralizzata • Reception e foresteria: forniscono un servizio di acco- accoglie sia uomini che donne. I nuclei di vita degli ospiti sono quattro, glienza e di ospitalità per tutti i visitatori esterni; I nuclei si articolano in una zona giorno e una zona notte. per un totale di 71 posti letto + 2 posti • Uffici: al piano terra sono collocati gli uffici della Direttrice, La zona giorno comprende il soggiorno e la sala da pranzo, di pronta accoglienza. della Responsabile amministrativa, del Direttore Sanitario la zona notte include invece le camere da letto, quasi tutte e dell’Assistente Sociale. Inoltre è disponibile una sala ri- doppie, con un bagno ogni due camere. Ogni nucleo si avvale Nucleo Suor Carolina (1° piano) unioni; inoltre dell’ausilio di bagno clinico assistito, adatto alle ne- 10 posti letto +2 posti letto pronta accoglienza • Ascensori: gli spostamenti sono resi agevoli dagli ascen- cessità degli ospiti con ridotto livello di autonomia psico-fi- sori, spaziosi e di elevata portata, utilizzabili anche da sica, di servizi igienici collettivi, di locali biancheria sporca e Nucleo S. Emanuele (1° piano) 20 posti letto persone in carrozzella. L’edificio è inoltre privo di barriere guardaroba per la biancheria pulita. Soggiorno architettoniche e consente facilità di spostamento anche per gli anziani che hanno problemi di deambulazione; Nucleo Suor Michelina (2° piano) 20 posti letto • Giardino: la Casa è circondata da un ampio giardino che garantisce alle persone uno spazio salubre in cui potersi Nucleo S. Amalia (2° piano) muovere o sedersi all’aria aperta, godendo della tranquil- 21 posti letto lità e della pace che solo la natura può trasmettere. Camere Giardino 14 15
Personale operante Volontariato Per quanto riguarda le visite di parenti o amici, non ci sono ora- Presso la R.S.A. opera un gruppo di volontari, i quali sono re- ri di visita prestabiliti: i familiari possono accedere alla struttu- golarmente iscritti all’Associazione Volontariato Cottolenghi- ra quando vogliono, sempre nel rispetto delle persone e delle no (AVC) e partecipano alla formazione prevista (formazione loro esigenze e delle disposizioni nazionali e regionali vigenti. iniziale e in itinere). I volontari della R.S.A. costituiscono un gruppo molto preparato, coeso e vitale: tale aspetto ha con- Assistenti familiari Organigramma e organizzazione del servizio All’interno della R.S.A. opera uno staff sentito inoltre di maturare una notevole esperienza sul cam- Per l’inserimento nella struttura di assistenti familiari l’ospi- All’interno dell’R.S.A. operano le seguenti figure professionali: composto da personale religioso e laico. po. I volontari sono diventati veri e propri amici di famiglia te o i suoi familiari devono presentare una richiesta formale Il Responsabile dell’intera gestione è il che da anni dedicano molto del loro tempo in struttura vicino dell’inserimento di personale esterno alla R.S.A., tramite la sot- Direttore. Nella R.S.A. è garantito il so- agli Ospiti e sono a loro servizio per le più svariate necessità. toscrizione e presentazione alla Direzione della R.S.A. di una AREA DIREZIONALE AREA SANITARIA AREA SPIRITUALE AMMINISTRATIVA RIABILITATIVA PASTORALE stanziale rispetto delle dotazioni minime Essi, al tempo stesso, sono in grado di realizzare uscite, gite “Comunicazione di incarico a personale di assistenza esterno” di organico professionale come definito e iniziative di vario tipo. L’attività svolta dai volontari consta come da modello indicato dalla struttura. Per tale personale Direttore Direttore Sanitario Religiosi della Piccola casa dai provvedimenti regionali per la tipolo- di un impegno stabile, che si realizza attraverso lo strumen- non sussiste alcun rapporto economico di impiego con l’Ente Amministrativa Medico di struttura Sacerdoti della gia della struttura e di correlati servizi. to della convenzione in accordo tra l’Associazione Volontari Piccola Casa. Qualora conoscenti, volontari o persone indivi- Assistente Sociale Medici di medicina Chiesa Locale Cottolenghini (AVC) e il Direttore della R.S.A.. I volontari ope- duate dall’ospite o dalla famiglia connotino la loro presenza generale Sacerdoti della Formazione rano prevalentemente nei seguenti ambiti: come “addetti all’assistenza” non possono in ogni caso, so- Infermiere professionali Piccola Casa Una particolare attenzione viene posta • Supporto alle attività di animazione; stituire il personale di assistenza della R.S.A. nelle mansioni di Fisioterapista alla formazione del personale. Gli opera- • Accompagnamento nelle uscite e nelle gite; competenza e dovranno astenersi da prestazioni di tipo medi- tori seguono un progetto formativo che • Animazione delle feste; co/infermieristico. Le attività che gli assistenti familiari svol- AREA SOCIO AREA ATTIVITÀ SERVIZI individua percorsi di crescita: carismati- • Compagnia e ascolto degli Ospiti. geranno dovranno essere preventivamente concordate con ASSISTENZIALE SOCIALIZZANTI GENERALI ca (la Mission dell’Ente), umana, profes- la Direzione della struttura, così come ogni successiva ini- O.S.S. Animatori Operatori Polivalenti sionale, legislativa (sicurezza sul lavoro, Familiari ziativa che intendano intraprendere nei confronti degli ospiti. (pulizie, lavanderia, privacy, manuale autocontrollo secondo La funzione dei familiari è di mantenere e sviluppare le re- Gli assistenti familiari devono, prima di iniziare il servizio, sot- Volontari magazzini) il sistema HACCP). lazioni affettive delle persone ospitate. Avere dei riferimenti toscrivere, come da modello indicato dalla struttura, l’impe- Addetti alla ristorazione affettivi non istituzionali, ma di appartenenza al contesto fa- gno di adeguarsi a specifiche norme di comportamento che miliare, è ritenuto infatti indispensabile per mantenere negli non contravvengano al buon andamento dell’organizzazione ospiti un sano equilibrio psico-fisico. della struttura e non ledano i diritti degli ospiti. 16 17
Modello gestionale Servizi alla persona mani e piedi, lavaggio e asciugatura settimanale dei capel- • la flessibilità intesa come capacità di coniugare le esigenze li,). È garantito mensilmente il taglio dei capelli. Gli orari di dell’ospite con quelle dell’organizzazione; presenza del parrucchiere sono esposti nella bacheca infor- • la gestione partecipata, intesa come corresponsabilità di mativa della struttura. La cura della persona è svolta anche tutti gli attori del progetto di cura. attraverso l’attenta gestione dell’abbigliamento la distribuzio- ne e la somministrazione dei pasti con il controllo delle diete, Il modello gestionale specifico per il settore assistenza della Strumento operativo centrale Configurazione della Casa “Cottolengo” la presenza e l’accompagnamento nei momenti ricreativi e di Piccola Casa “Cottolengo” è quello condiviso e partecipato. Scegliere la centralità della persona dell’ospite come criterio La Casa “Cottolengo” di Pinasca è una Residenza Socio-As- socializzazione. Sostenuti da momenti di formazione e ag- Il modello partecipativo è quello orientato al raggiungimento base organizzativo, richiede di articolare una rete comples- sistenziale che accoglie persone anziane, parzialmente o to- giornamento, gli operatori lavorano per valorizzare le risorse del “risultato” individuato come lo “star-bene” delle persone sa e integrata di ruoli e funzioni che nell’insieme creino per talmente non autosufficienti. La Casa dispone complessiva- e le capacità personali degli ospiti. Essi inoltre partecipano e non alla mera esecuzione di un “compito” che può essere l’ospite le migliori condizioni di vita in riferimento al Piano di mente di 73 posti letto, di cui 2 di pronta accoglienza.. alla formulazione, alla attuazione e alla verifica dei PAI (Pia- staccato dal risultato perseguito. Il personale operante è di Assistenza Individuale (PAI). Il PAI è uno strumento operativo ni Assistenziali Individualizzati) previsti per ogni ospite del- conseguenza responsabilizzato sul “risultato”, sull’esito che redatto e verificato periodicamente da un’equipe multidisci- Assistenza religiosa la struttura e lavorano in stretto contatto con le altre figure si vuol perseguire. plinare, costituita da: responsabile di nucleo, OSS, e, in fun- Il servizio pastorale è affidato ai Religiosi della Piccola Casa professionali. Attuano interventi di primo soccorso e sono in • Il modello di gestione condiviso e partecipato si traduce in zione delle particolari esigenze, da: medico, infermiere, fisio- e ai sacerdoti della Chiesa locale. È caratterizzato principal- grado di riconoscere e riferire i primi sintomi di allarme che una metodologia operativa che contraddistingue l’attività terapista, assistente sociale e animatori impiegati all’interno mente dalla celebrazione della Santa Messa domenicale, da l’ospite può presentare alla figura professionale competente. del personale operante all’interno del R.S.A. di Pinasca e del nucleo di vita in cui l’ospite è inserito. colloqui pastorali e dalla catechesi svolta in collaborazione che si basa su principi umani e relazionali, che hanno come con il personale operante nella R.S.A.. Agli ospiti appartenen- Assistenza sanitaria riferimento anche la spiritualità cottolenghina: Ogni “progetto”, rigorosamente tutelato e protetto dalla vi- ti ad altra confessione religiosa è data la possibilità di riferirsi Prestazioni offerte: • l’accoglienza intesa come capacità di farsi carico della per- gente normativa sulla privacy, prevede e stabilisce cosa si fa, ai loro ministri del culto. • Interventi specifici di prevenzione e cura della salute sona nella sua globalità; chi fa, con quali mezzi, con quali obiettivi e lo scadenzario e nel rispetto dello sviluppo armonico della persona; • la responsabilità come valorizzazione delle risorse umane le modalità di monitoraggio e verifica a breve, medio e lungo Assistenza tutelare • Assistenza sanitaria ordinaria prestata dai medici di me- e professionali; termine. Il PAI riveste in definitiva un ruolo fondamentale per- Gli operatori della Casa garantiscono un servizio di assisten- dicina generale. Per le prestazioni straordinarie si fa riferi- • la centralità dell’ospite rispetto a tutto il servizio; ché permette a tutti gli operatori dei singoli nuclei di vita di za alla persona sia diurno che notturno per il soddisfacimento mento agli Enti competenti o ai familiari. I parenti e gli ospiti • l’attenzione alla qualità della relazione; collaborare reciprocamente alla determinazione degli obietti- dei bisogni. I compiti svolti dal personale riguardano tutti gli possono richiedere, a loro spese, la visita di un medico di • l’empatia e la compassione come capacità imprescindibili vi relativi ad ogni singolo ospite, indirizzando quindi verso tali interventi per garantire la mobilizzazione, la cura e l’igiene loro fiducia o il consulto di uno specialista in collaborazione per poter stabilire un’efficace relazione di cura con l’ospite obiettivi, in maniera sinergica, tutti gli sforzi e tutto il lavoro ordinaria degli ospiti (igiene personale, taglio delle unghie di con i medici della R.S.A.; e i suoi familiari; delle diverse figure professionali coinvolte. 18 19
• Prestazioni infermieristiche secondo le indicazioni mediche; mobilizzazione per le persone con maggiori problemi anche sociale circostante: che vengono fatti sfilare presso la struttura Cottolengo, • Approvvigionamento dei prodotti farmaceutici prescritti nelle loro camere. • Uscite: chi può esce tutti i giorni a fare il proprio giro in coinvolgendo anche gli ospiti della Casa nella rievocazio- dai medici e dei prodotti parafarmaceutici necessari. paese; chi non può viene accompagnato di frequente al ne degli avvenimenti storici di volta in volta festeggiati (25 Attività socio-educative mercato o al bar; Aprile, 4 Novembre, ecc..). Assistenza riabilitativa Gli ospiti della Casa sono coinvolti in attività di laboratorio, • Le attività estive comprendono tante iniziative quotidiane, Attualmente, vista la situazione pandemica, la RSA si attiene Comprende interventi individualizzati o di gruppo di riabilita- considerate una via privilegiata per far emergere risorse e per organizzate per concedere un periodo di svago e di cam- alle disposizioni nazionali e regionali vigenti per la regola- zione e/o di mantenimento delle funzioni residue degli ospiti. stimolare potenzialità ancora non espresse in ciascuno. Il fine biamento anche ai nostri anziani, che non sono più in grado mentazione delle uscite dalla struttura. Le attività riabilitative sono gestite da fisioterapisti della ria- primario di ogni attività è l’incontro, la relazione, la promo- di sostenere le fatiche connesse a un prolungato periodo bilitazione. Nella palestra di fisioterapia si svolgono attività di zione della dignità preziosa di ciascuno, attraverso interventi di vacanze fuori dal proprio ambiente abituale. Tra le altre, Servizi alberghieri mobilizzazione passiva, o, nei casi possibili, di mobilizzazione di riabilitazione e di rieducazione mirati al vivere in salute, ricordiamo i pomeriggi nel parco della Casa, in compagnia Il buon funzionamento di quest’area del servizio è presup- attiva guidata, finalizzate al mantenimento delle facoltà resi- cioè nel benessere globale della persona, benessere che può dei bambini e dei ragazzi delle scuole e dell’oratorio; le posto di benessere fisico e relazionale per tutti gli ospiti. Per due e alla prevenzione dei danni secondari e terziari (piaghe esprimersi in molti modi, per esempio in ambito espressivo, uscite settimanali, di una giornata o di mezza giornata a questo motivo particolare cura viene posta alla preparazione da decubito, blocchi articolari, ecc.); sensoriale, motorio e cognitivo. Il personale religioso e i molti seconda della distanza della meta (tra le altre, ricordiamo e somministrazione dei pasti, nonché alla pulizia e sanifica- Attraverso il rilassamento muscolare si cerca inoltre di con- volontari operano con cura e generosità, aiutando a far vive- le gite alla Certosa di Pavia, a Milano, a Vicoforte e a Celle zione degli ambienti secondo la normativa vigente. durre le persone a una posizione posturale più corretta, cor- re il momento dell’attività non tanto come tempo dedicato a Ligure); le uscite di una giornata, in compagnia dei propri Prestazioni offerte: reggendo almeno in parte quelle posizioni scorrette che si “fare” qualcosa, ma a stare insieme costruendo, attraverso parenti, per feste e compleanni. • Servizio mensa tendono ad acquisire con l’avanzare degli anni. ciò che insieme si “fa”, positive relazioni di amicizia. Le atti- • Celebrazioni e feste presso la struttura: il Parroco ed i • Servizio lavanderia-guardaroba Tutte le attività vengono svolte individualmente e la frequen- vità vengono proposte agli ospiti in base alle loro abilità e ai parrocchiani vengono a celebrare direttamente presso la • Servizio pulizia e sanificazione degli ambienti za è di una o due volte la settimana in funzione della prescri- loro interessi. struttura alcune liturgie solenni che si tengono in occasioni zione dello specialista. La riabilitazione non viene svolta solo Numerose sono poi le iniziative promosse per favorire l’inte- particolari (vespri, via crucis, festa del malato, ecc.); il Co- presso la palestra, ma il fisioterapista effettua gli esercizi di grazione tra gli ospiti presenti presso la struttura e il contesto mune organizza, in alcune occasioni particolari, dei cortei 20 21
Giornata tipo degli ospiti L’articolazione dello scandire del tempo, vissuto nell’arco del- Il risveglio Le attività sono quelle descritte in precedenza: fisio- La cena la giornata, rappresenta la situazione reale in cui si soddi- Il risveglio è previsto intorno alle ore 7:00. Il suc- terapia, attività ludiche, ecc. La cena viene distribuita per le ore 18.30 con moda- sfano i bisogni primari della persona ospitata ed esprime la cessivo momento dell’igiene personale avviene fa- lità analoghe al pranzo. ricerca continua di dare senso e colore al vivere, mantenendo vorendo le singole autonomie con il supporto del Il pranzo e creando relazioni significative e interessi vitali in ogni per- personale addetto, curando l’abbiglia-mento, il cam- Al termine delle attività gli ospiti ritornano ai loro nu- La notte sona ospite della Casa. bio della biancheria, la mobilizzazione, mentre le clei e si preparano per il pranzo che viene consuma- Terminata la cena, a partire dalle 19:00 e a seconda infermiere provvedono alla somministrazione della to alle 12.30; gli ospiti non autosufficienti vengono delle necessità degli ospiti, iniziano le attività di pre- Quanto sopra affermato trova la sua espressione nei proget- terapia e delle eventuali medicazioni. La colazione assistiti dal personale. Durante il pranzo viene som- parazione al riposo notturno (igiene serale, alletta- ti di assistenza individuali che costituiscono il riferimento, il viene servita in un orario flessibile che va dalle ore ministrata la terapia. mento, ecc.). Gli ospiti autosufficienti, che non han- cardine attorno cui ruota il servizio globale alla persona nei 8:00 alle ore 9:00. Chi non è in grado di assumer- no bisogno dell’aiuto degli operatori per coricarsi a Il riposo letto, si predispongono per il riposo in funzione delle vari momenti della sua giornata. la da solo, viene assistito dal personale. Nell’arco di Dopo pranzo è prevista la possibilità, per chi lo de- proprie esigenze: volendo possono fermarsi a vede- tutta la mattinata vengono garantite le prestazioni sidera, di riposare nella propria camera da letto, re la televisione nel soggiorno del nucleo, non oltre infermieristiche ed il personale ausiliario provvede oppure di trattenersi nei soggiorni o in giardino per però una certa ora, entro la quale tutti devono esse- all’assistenza distribuendo bevande calde o fresche leggere il giornale o per chiacchierare in compagnia. re a riposare. Nel corso della notte gli ospiti vengo- e rispondendo ai bisogni dell’ospite. Successivamente viene garantita la mobilizzazione no vegliati dal personale di turno che provvede alle Le attività delle persone allettate. necessità sanitarie e assistenziali oltre, ovviamente, Tra le 9:30 e le 11.00 hanno luogo (presso i laboratori alle eventuali urgenze cliniche. Il pomeriggio occupazionali e la palestra) le attività socio-riabilita- Nel pomeriggio dopo il riposo viene servita, per chi tive che si articolano in base alle esigenze e risorse lo desidera, la merenda. di ciascun ospite, tenendo presente le linee del PAI. 22 23
Qualità della vita e benessere della persona La qualità di vita delle persone che vivono all’interno della Requisiti organizzativi di qualità presenti nella struttura: Monitoraggio della qualità di vita R.S.A. è l’obiettivo centrale verso cui converge ogni energia e • responsabile della R.S.A., inteso come guida e riferimento Il monitoraggio della qualità di vita ha come indici di verifica: volontà dell’intera comunità operante. per gli ospiti e gli operatori; • il ben-essere globale della persona • programma di formazione del personale; • il clima relazionale interno Percorsi di qualità • modalità di lavoro in équipe; con i quali ci si confronta nello staff dirigenziale, nelle riunioni La ricerca del ben-essere della persona ospitata si traduce nel- • cartella clinica compilata correttamente e aggiornata co- di equipe e di supervisione, negli incontri con gli ospiti, i fa- la scelta del modello di gestione condiviso e partecipato, nel stantemente dal medico; migliari e i volontari confrontarsi in un’équipe multidisciplinare, nella formulazione • piano di assistenza individualizzato (PAI); e attuazione del Progetto di Assistenza Individualizzato (PAI) • procedure per la comunicazione; Strumenti di verifica della qualità del servizio e negli incontri periodici con gli ospiti, i famigliari e i volontari. • protocolli operativi, conosciuti e applicati dal personale ri- La Direzione si impegna a monitorare periodicamente la guardanti la cura degli ospiti e la pulizia degli ambienti; qualità dei servizi offerti attraverso opportuni questionari Qualità percepita • organizzazione della giornata secondo una scansione tem- da somministrare agli ospiti, ai famigliari, agli operatori, at- L’ospite che fa esperienza concreta di un particolare servizio porale il più vicina possibile alle abitudini famigliari e non a tivando specifici programmi di miglioramento della qualità e/o prestazione è in grado di percepire la qualità del servizio quelle ospedaliere; del servizio. Nel garantire la funzione di tutela la Direzione offerto attraverso alcuni aspetti (fattori di qualità) che ritma- • un contratto di ospitalità e un regolamento della R.S.A. nei offre all’ospite o a chi ne fa le veci, la possibilità di sporgere no la vita regolare nella sua organizzazione (orari e modalità quali sono indicati con chiarezza le prestazioni comprese reclamo a seguito di disservizio, atto o comportamento che distribuzione pasti, regolarità delle visite mediche, accessi- nella retta. abbiano negato o limitato la fruibilità delle prestazioni. bilità dei famigliari e orario visite, informazione data all’ospite dal medico sul trattamento terapeutico), ma soprattutto at- traverso il vissuto di un clima relazionale interno che favori- sca il sentirsi “bene” con se stesso e con gli altri. 24 25
Modalità di inserimento e contribuzione degli ospiti Inserimento degli ospiti Contribuzione fruiti non danno diritto a riduzione della retta. posto letto convenzionato con il SSR, ma senza integrazione È diritto del cittadino scegliere la struttura di accoglienza. La retta giornaliera per gli inserimenti in regime di convenzione da parte dell’Ente gestore delle funzioni socio assistenziali. Il L’inserimento in una struttura, in regime di accreditamento, è stabilita dalla normativa regionale. La quota socio assisten- Prestazioni extra trasporto per il rientro da ricovero ospedaliero è a carico della è subordinato alla certificazione prevista dalla normativa vi- ziale è a carico dell’utente convenzionato; qualora egli riten- Non sono comprese nella retta: struttura in quanto compreso nella tariffa giornaliera gente (U.V.G.), che attesta le condizioni psico-fisiche del ri- ga di possedere i requisiti previsti dalla normativa regionale • le spese relative alle necessità personali degli ospiti: pro- chiedente. I cittadini che scelgono di essere inseriti nella RSA potrà richiedere l’integrazione all’ente gestore delle funzioni dotti per l’igiene personale di uso non comune, spese di Polizza assicurativa Cottolengo ne fanno richiesta presentando, oltre alla docu- socio-assistenziali. Utenti in regime privato: la Direzione deter- abbigliamento, generi di conforto non previsti nella giorna- La Piccola Casa della Divina Provvidenza provvede a stipula- mentazione prevista, copia della documentazione compro- mina l’ammontare della retta dopo un’attenta valutazione dei ta alimentare, uso del telefono per motivi personali, acqui- re regolare polizza assicurativa di responsabilità civile a co- vante l’avvenuta valutazione geriatrica e l’impegno di spesa bisogni assistenziali e sanitari della persona, nonché della sua sto di riviste pertura dei rischi da infortuni o da danni subiti o provocati sia dell’ASL e vengono inseriti nella lista d’attesa interna. Non situazione socio-familiare. • le spese sanitarie extra: medicinali non mutuabili, visite dagli ospiti che dal personale dipendente e dai volontari che appena vi è disponibilità del posto viene definito con il ri- La retta giornaliera a carico dell’ospite deve essere versata per specialistiche a pagamento, ticket per visite e analisi, assi- collaborano con la Direzione. chiedente un vero e proprio progetto di inserimento della intero entro e non oltre i primi cinque giorni del mese da parte stenza personalizzata extra struttura, cure dentarie, even- persona. È anche possibile chiedere l’inserimento in regime dell’ospite o di chi ne fa le veci. In caso di dimissione o di de- tuali acquisti di ausili protesici non comprendenti nel tarif- Privacy privato, previa richiesta dell’interessato o di chi ne fa le veci cesso la retta sarà dovuta fino al giorno dell’evento compreso. fario, protezioni igieniche il cui acquisto si rende necessario La Piccola Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo” ha in presentando la documentazione prevista. Per essere accolti perché quelli concessi dal SSN non risultano idonei. questi anni seguito l’evoluzione delle misure di protezione dei è necessario che la persona o chi ne fa le veci (familiare, tu- Riduzione retta e conservazione del posto I trasferimenti in ambulanza per l’effettuazione di prestazioni dati legati alla normativa in materia di trattamento dei dati tore) accetti prima dell’inserimento, mediante sottoscrizione, Qualora per motivi diversi l’ospite si assenti dalla struttura, diagnostiche, specialistiche, qualora non erogabili diretta- personali. Tutta la documentazione elaborata in forma carta- il Regolamento che definisce i rapporti tra l’Ente e l’ospite, è la retta sarà dovuta per intero all’Ente ospitante. Nel caso di mente nell’ambito della struttura residenziale, sono garantiti cea e/o su supporto informatizzato (amministrativa, sanitaria esclusa ogni forma di deposito cauzionale precedente l’in- assenza per degenza ospedaliera la quota a carico dell’ospite dall’ASL per gli utenti in convenzione con integrazione ta- e assistenziale) relativa agli ospiti è conservata e tutelata in gresso. Per l’accoglienza è richiesta la presentazione di do- sarà dovuta per intero. Per assenze superiori a 30 giorni non riffaria da parte dell’Ente Gestore delle funzioni socio assi- conformità alle disposizioni della normativa vigente in mate- cumenti anagrafici, sanitari, sociali. è garantito il posto. I servizi che a vario titolo non sono usu- stenziali, e a carico dell’utente con posto letto privato o con ria di Privacy (GDPR 2016/679). 26 27
Regole basilari della vita comunitaria Informazione e partecipazione degli ospiti alla vita comunitaria Progetti e programma Responsabilità dell’ospite Quanto sopra può subire deroghe o limitazioni in riferimento a Il Presidio opera tramite la propria Direzione per coinvolgere Il Progetto gestionale del servizio della R.S.A. è formulato per All’ingresso nella R.S.A. l’ospite, o chi per lui, ne accetta il situazioni particolari. Quanto non contemplato nella presente tutto il personale nel perseguimento degli obiettivi del ser- realizzare l’unità di indirizzo di tutti i membri e dei singoli settori Regolamento impegnandosi a rispettarlo. Per quanto concer- Carta dei Servizi è riportato nel Regolamento interno della vizio, garantire una corretta informazione sul proprio funzio- operanti. Annualmente viene predisposto un piano di formazio- ne la vita quotidiana delle persone ricoverate in struttura, si R.S.A. Per tutto quanto non previsto dal Regolamento, si fa namento e favorire la partecipazione dei soggetti interessati ne per il personale operante. elencano alcuni aspetti presenti nel regolamento: riferimento alle norme del Codice Civile e di Procedura Civile. alla scelta ed alla programmazione delle attività. • L’ospite può uscire dalla R.S.A., salvo controindicazione Al fine di promuovere una integrazione con la rete dei servizi sul medica, ricevere visite, partecipare alle attività organizza- Reclami o ricorsi A tal fine promuove: territorio, la Direzione individua le risorse cui riferirsi per il sod- te nella struttura, attenendosi alle norme che regolano la Gli ospiti o i familiari degli stessi che intendano segnalare ina- • Incontri periodici del personale con finalità gestionali, for- disfacimento dei bisogni degli ospiti e favorisce ogni iniziativa vita interna della comunità e osservando gli orari stabiliti dempienze, scorrettezze e non rispetto delle norme, del re- mative e organizzative; che rende il servizio offerto dalla R.S.A. risorsa per il territorio per non compromettere una serena convivenza. Il suo al- golamento e comunque dei diritti inalienabili di ciascuna per- • Incontri con gli ospiti e/o i loro familiari per una verifica sulle di pertinenza. lontanamento spontaneo non comporta alcuna responsa- sona, possono presentare formale ricorso alla Direzione. Le prestazioni erogate e per comunicare informazioni ammini- bilità per la struttura. segnalazioni di disservizio possono essere inoltrate median- strative e gestionali, modifiche e cambiamenti del servizio; Inoltre la Direzione promuove incontri con le Associazioni di • In caso di assenza superiore ai 30 giorni non è garantito te la compilazione dell’apposito modulo presente all’ingresso • Incontri con le Associazioni di volontariato e/o altri Enti e volontariato o altri Enti ed Istituzioni interessate al servizio, per per l’ospite il mantenimento del posto. della R.S.A. Lo staff di Direzione accoglie e valuta i messaggi Istituzioni interessate al servizio. programmare attività comuni, informare dei propri criteri di fun- • L’ospite ha diritto all’uso dei mezzi di comunicazione so- che spontaneamente gli ospiti presentano e non trascura gli zionamento, raccogliere sollecitazioni, proposte e contenuti per ciale senza particolare aggravio di spese per la struttura, eventuali suggerimenti manifestati dai familiari e/o dalle per- una migliore qualità del servizio. sempre nel rispetto dei diritti altrui e della particolare fi- sone che a vario titolo frequentano la R.S.A. e ne conoscono sionomia della R.S.A. le caratteristiche. Deo Gratias • L’ospite può lasciare definitivamente la R.S.A. quando lo desidera in conformità a quanto stabilito nel Contratto di Ospitalità. 28 29
Qual torto voi fareste Ubicazione, servizi e trasporti Informazioni e recapiti alla Divina Provvidenza se con tante prove La R.S.A. si trova in Corso Galliano Rocco 6 a Pinasca (Tori- Sede legale di amore non l’amaste, no). Può essere raggiunta con i seguenti mezzi di trasporto: Via S. Giuseppe Benedetto Cottolengo, 14 - 10152 Torino od anche veniste a diffidare Autobus Sede operativa un solo momento di lei! Linea: Sestriere – Pragelato – Perosa – Pinerolo Corso Galliano Rocco, 6 - 10060 Pinasca (TO) Siamo dunque di buon conto, – Torino teniamoci bene con Dio, Auto Partita Iva e C.F.: 01538340017 e poi niente paura. La Strada Regionale 23 per il Sestriere unisce Pi- nasca con Torino e con i principali centri limitrofi. Tel 0121 800726 Vi ho già detto tante volte che Email direzione.pinasca@cottolengo.org andiamo avanti a forza di miracoli; qua dentro ne vediamo ogni giorno, Accesso alla struttura assistenza.cottolengo.org cottolengo.org anzi, potremmo dire, Corso Galliano Rocco, 6 donazioni.cottolengo.org siamo un miracolo continuo: Tutti i giorni Mattino 08.00 – 12.45 / Pomeriggio 13.30 – 19.00 or bene, perché diffidare di Dio? Perché non abbandonarci intieramente a lui? San Giuseppe Benedetto Cottolengo 30 31
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