Bioactive molecule How design an in vivo - Metodologie di Sintesi e Sviluppo Farmaceutico - E-learning

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Bioactive molecule How design an in vivo - Metodologie di Sintesi e Sviluppo Farmaceutico - E-learning
Metodologie di Sintesi e Sviluppo Farmaceutico
    Synthesis and Development Pharmaceutical Methodologies

      Laurea Magistrale in Chimica a.a. 2018/2019

      How design an in vivo
       bioactive molecule

                               Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Bioactive molecule How design an in vivo - Metodologie di Sintesi e Sviluppo Farmaceutico - E-learning
FASI DELL’AZIONE DI UN FARMACO
                                                                    Compresse,
                                                                    capsule,sciroppo, supposte,
                          Forma Farmaceutica
                                                                    preparazioni iniettabili, etc.

     FASE                   Somministrazione
 FARMACEUTICA     Liberazione dalla forma farmaceutica
                          Passaggio in soluzione

      FASE                   Assorbimento
FARMACOCINETICA              Distribuzione          ADME
                             Metabolismo
                              Escrezione

      FASE                   Interazione                Biofase
FARMACODINAMICA          Farmaco-sito d’azione

                                 Effetto

                                       Marco L. Lolli             University of Torino (UniTO)
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Pharmacokinetics (ADME)
“The movement of a drug through the body”
     Adorption
     Distribution
     Metabolism
     Elimination

     Tox

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Druggability
                                         Ligand side
                                                                                        The Lipinski ‘’rule of five’’
In the original Lipinski paper was started hat poor absorption or
permeation are more likely when:

1) In the structure are present more than 5 hydrogen-bond
donors (HBD).
2) The MWT is over 500 Daltons
3) The LogP is over 5 (or MLogP is over 4.15).
4) There are more than 10 H-bond acceptors.
5) Substrates for biological transporters are exceptions to the
rule.
 Lipinski CA, Lombardo F, Dominy BW, Freeney PJ. Experimental and computational approaches to estimate solubility and
 per- meability in drug discovery and development settings. 1997. Adv Drug Deliv Rev 23, 3 - 25.

                                                                              Marco L. Lolli                    University of Torino (UniTO)
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FARMACOCINETICA: ciò che l’organismo fa al farmaco
                                      Distribuzione

                                                   F-P

   Assorbimento                              F                       Escrezione
                                                 metaboliti
                                  sangue

                                      Metabolismo

  Studia il movimento dei farmaci nell’organismo ed i processi che
  determinano la quantità di farmaco disponibile al sito di azione
                                                 Marco L. Lolli      University of Torino (UniTO)
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Assorbimento:                                                                 ADME

Passaggio del farmaco nel torrente circolatorio

  q formulazione
  q via di somministrazione (e.v.: l’assorbimento non è necessario)
  q presenza di altri farmaci o alimenti
  q proprietà chimico-fisiche del farmaco:
                                              v solubilità
                                              v grado di ionizzazione
                                              v lipofilia
                                              v dimensione molecolare

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Nel suo viaggio attraverso il corpo un farmaco deve attraversare
diverse barriere biologiche.
 Queste barriere possono essere costituite da:
- parecchi strati di cellule (pelle)
- un singolo strato di cellule (l’epitelio intestinale)
- la membrana cellulare stessa (per raggiungere
  un recettore intracellulare).

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Forme Farmaceutiche

Possono essere suddivise in accordo alla loro natura fisica in:
                                                Principio attivo
                                                       +
1. Liquide:        soluzioni
                                                   Eccipienti:
                   sospensioni
                                         •   Riempienti
                   emulsioni
                                         •   Lubrificanti
2. Semisolide:     creme
                                         •   Leganti
                   unguenti
                                         •   Disintegranti
                   gel
                                         •   Conservanti
3. Solide:         capsule
                                         •   Antiossidanti
                   compresse
                                         •   Modificatori del gusto
                   supposte, ovuli

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Biodisponibilità:                                                      ADME

frazione della dose somministrata che raggiunge la circolazione
sistemica non modificata.

Dipendente da:

• Modalità di somministrazione

• Metabolismo

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Vie di Somministrazione
                                                                                8
1. Topico
                                        4                     1, 2
2. Sistemico
    A. Enterale
        1. orale (per os)
        2. sublinguale                          7
        3. rettale                       6
    B. Parenterale (evita il sist. GI)
        4. iniezione endovenosa (e.v.)
        5. iniezione intramuscolare (i.m.)    5
        6. iniezione sottocutanea (s.c.)
        7. transdermica
        8. inalatoria
                                                                                3
                                             Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
Somministrazione Topica

Applicazione locale esterna (es. pelle, mucose, parti del corpo poco
irrorate) quando l’assorbimento sistemico NON è desiderabile, per
esplicare effetti terapeutici in queste sedi (antiinfettivi, antiinfiammatori).

Antiacidi, antidiarroici, spasmolitici, e antisettici intestinali sono assunti
per via orale per svolgere un’azione circoscritta al tratto
gastrointestinale e grazie alla loro scarsa biodisponibillità orale (troppo
idrofili o poco solubili) non hanno effetti sistemici.

Anche la via polmonare può essere utilizzata per somministrazioni
topiche (broncodilatatori antiasmatici).

                                                              Marco L. Lolli      University of Torino (UniTO)
Somministrazione Sistemica

Se il farmaco viene assorbito ed entra in circolo .

Enterale           se attraversa il sistema gastroenterico,
Parenterale        se lo evita.

La via dipende dalla stabilità chimica del farmaco, dalla sua capacità
di attraversare le membrane e arrivare al sito d’azione, dall’età del
paziente e dalle capacità fisiche e mentali del paziente.

                                                      Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
Enterale                                                                                   Enterale

Ogni tratto differisce per il pH, per gli enzimi
presenti, per la superficie di assorbimento, per la
fluidità dei contenuti.

Il tratto in cui il farmaco viene maggiormente
assorbito è il duodeno e il tenue, perché qui la
parete è più estesa (villi intestinali), sottile e
permeabile (200 mq di epitelio monostratificato
contro 1 mq pluristratificato dello stomaco).
Infine la perfusione ematica dell’intestino è 7
volte quella dello stomaco.

                                                      Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Per OS                                                                                     Enterale

E’ una delle vie più comuni e costituisce la via di prima
scelta per la somministrazione agli adulti per l’elevata
compliance.
Efficace per farmaci stabili a pH acido ed agli enzimi
digestivi che possono essere formulati in capsule,
pillole o soluzioni (maggior assorbimento per farmaci).
Per capsule o polvere la velocità dipende dalla velocità
di dissoluzione legato alle dimensioni delle particelle e
alle forme cristalline.
Pillole o caspule progettate in modo speciale possono
restare intatte nello stomaco, per aiutare a proteggere
farmaci acido-labili dagli acidi dello stomaco; gli
involucri poi si degradano una volta arrivati
nell’intestino.

                                                     Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Per OS: Influenza del pH

Marco L. Lolli      University of Torino (UniTO)
Per OS: Influenza del pH

In assenza di carrier specifici, la forma che oltrepassa più facilmente le membrane lipidiche in
virtù di una maggiore lipofilia è la forma non-ionizzata:
• I farmaci con proprietà acide sono maggiormente assorbiti a livello dello stomaco (pH 2-3)
• I farmaci con proprietà basiche sono maggiormente assorbiti a livello dell’intestino (pH 5-7).

                   Aspirine                                         Amphetamine

                                                   Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Dimensioni

             C6H12N4                      C10H16                       C10H16

                     PM ≠; dimensioni ≅            PM =; dimensioni ≠

Diffusione paracellulare

Diffusione passiva

                                                                            Velocità:
OH    NH3+                                                       inversamente proporzionale al PM

                                                                        dC         D   A . P (Cout – Cin)
                                                                                       .
                                                                   -            =
                                                                        dt                   h
                                                      Marco L. Lolli              University of Torino (UniTO)
Dimensioni
           ATTRAVERSANO LA MEMBRANA CELLULARE SENZA TRASPORTATORE

Ø MOLECOLE LIPOFILE (logP > 0)                       DIFFUSIONE PASSIVA
Ø ZWITTERIONI (logP > -2)                            DIFFUSIONE PASSIVA

Ø SOSTANZE DI PICCOLISSIME DIMENSIONI: PM < 150 Da                           DIFFUSIONE CONVETTIVA

          NON ATTRAVERSANO LA MEMBRANA CELLULARE SENZA TRASPORTATORE

Ø SOSTANZE IDROFILE con logP < 0 e PM > 150 Da
Ø SOSTANZE TROPPO LIPOFILE: logP > 6
Ø SOSTANZE TROPPO VOLUMINOSE: PM > 1000 Da (proteine, acidi nucleici)

          L’identikit di oltre il 90% dei farmaci:         ü PM < 500 Da
                                                           ü diametro < 20 Å
                                                           ü neutro o ionizzabile
                                                           ü logP < 5

                                                          Marco L. Lolli            University of Torino (UniTO)
Assorbimento e grado di ionizzazione
                                                                             Farmaci neutri
      DIFFUSIONE PASSIVA

    Neutro                  Neutro          non reagiscono con H2O né come acidi né come basi

                                                                        Acidi e basi deboli
    Ionizzato               Ionizzato

In soluzione acquosa sono coinvolti in
equilibri in cui la forma neutra coesiste
con la forma ionizzata, dotata di carica                                                 NH3+
negativa o positiva

                                            Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Equazione di Henderson-Hasselbalch

                                                                                        Marco L. Lolli – Faculty of Pharmacy – University of Turin
(percentuale di ionizzazione)

                     [A-][H+]                           [A-]
            Ka =                  pH = pKa + log
                       [HA]                             [HA]

                   Per un acido                           Per una base

   2.8 3.8          4.8    5.8 6.8         2.8 3.8 4.8                      5.8 6.8
HA 100 90           50     10 1        BH+ 100 90 50                        10 1
A-  0 10            50     90 100      B    0 10 50                         90 100

                                       Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
DIFFUSIONE PASSIVA                         Assorbimento e grado di ionizzazione
                                                  ACIDI E BASI DEBOLI
 Neutro                   Neutro
                                                                               100
                                               % dissociazione =
                                                                            1 + 10 (pKa – pH)
Ionizzato                Ionizzato

          pKa                                       N.B.: farmaci come acidi
          3-5
                         acidi carbossilici
          0-1
                     -     acidi solfonici
                                                       AH              A- + H+
          9-10
                 +
                               amine                   BH+            B: + H+
       10-11

                              amidine
       12-13                                                                       acido forte
                                               acidi: valore di pKa basso
                             guanidine         basi: valore di pKa alto            base forte
[A-] [H+]
Per gli acidi deboli:                 AH                 A- + H+                     Ka =                               pKa = -log Ka
                                                                                                    [AH]

   Grado di dissociazione
                                                                                      molecole dissociate
          molecole dissociate
  α=      molecole totali
                                                                                             [A-]                      dividendo tutto
                                                          % dissociazione =                                .   100     per [A-]
                                                                                          [AH] + [A-]
                                                                                      molecole totali

                            100                                        [AH]          [H+]
% dissociazione =                          dalla definizione di                  =                      sostituendo
                      [AH]                 Ka                          [A-]          Ka
                              +   1
                       [A-]

                                                                      100
                                  % dissociazione =                                                                              100
                                                                          [H+]                  % dissociazione =
                                                                  1   +                                                                 (pKa-pH)
                                                                            Ka                                               1   + 10

                                                                                             [OH-] [BH+]
 Per le basi:           B + H 2O               BH+   +   OH-                     Kb =                                   pKb = -log Kb
                                                                                                    [B]

                        pKa + pKb = pKw = 14                                                                         Convenzionalmente
                                                                                                                     formulata come pKa
Assorbimento e grado di ionizzazione

pKa = 7   pH = 7

pKa = 7   pH = 8                                                                         ≈

pKa = 7   pH = 6                                                                         ≈

                    Somministrazione orale: assorbimento attraverso l’epitelio gastrico e
                    l’epitelio intestinale
                                             basi deboli: assorbimento attraverso l’epitelio intestinale

                                                acidi deboli: il pH dello stomaco + favorevole
                                                • tempo di permanenza limitato
                                                • superficie relativamente piccola dello stomaco

                                                maggiormente assorbiti attraverso l’epitelio intestinale
               pH succo gastrico: 1-2

               pH duodenale: 4 - 5

                   pH ileo: 6 - 8

                                                 mucosa intestinale: villi e microvilli , superficie ~250 m2
                                                         disponibile per la diffusione passiva
Assorbimento e grado di ionizzazione

Marco L. Lolli            University of Torino (UniTO)
Assorbimento e grado di ionizzazione

            N                           Limitato assorbimento
     Stomaco, pH = 1 - 2
                                            nello stomaco
                                              (anatomia)

N           N                            Buon assorbimento
                                            nel duodeno
     Duodeno, pH = 4 - 5

                                          Buon assorbimento
N          N                      nell’intestino tenue (digiuno + ileo)
    Intestino tenue, pH = 6 - 8

       sangue pH = 7.4

                                            Marco L. Lolli            University of Torino (UniTO)
Assorbimento e grado di ionizzazione
ACIDO DEBOLE, pKa = 4

                                                 Limitato assorbimento
                   HA                                nello stomaco
             Stomaco, pH = 1 - 2
                                                       (anatomia)

   HA          HA                  A-              Buon assorbimento
                                                     nel duodeno
             Duodeno, pH = 4 - 5

    A-

   HA          HA                  A-        Assorbimento molto più lento
                                          nell’intestino tenue (digiuno + ileo)
            Intestino tenue, pH = 6 - 8

   A-          sangue pH = 7.4

                                           Marco L. Lolli            University of Torino (UniTO)
Assorbimento e grado di ionizzazione
BASE DEBOLE, pKa = 5

                    BH+                             NO assorbimento
              Stomaco, pH = 1 - 2                    nello stomaco

    B           B              BH+
                                                   Scarso assorbimento
                                                       nel duodeno
             Duodeno, pH = 4 - 5

   BH+
    B           B               BH+                 Buon assorbimento
                                           nell’intestino tenue (digiuno + ileo)
             Intestino tenue, pH = 6 - 8

    BH+         sangue pH = 7.4

                                           Marco L. Lolli            University of Torino (UniTO)
Assorbimento e grado di ionizzazione
BASE FORTE, pKa = 9

                      BH+
                 Stomaco, pH = 1 - 2                      NO assorbimento
                                                           nello stomaco

       B           B             BH+                       NO assorbimento
                                                            nel duodeno
                 Duodeno, pH = 4 - 5

      BH+
      B           B               BH+             Scarso o moderato assorbimento
                                                 nell’intestino tenue (digiuno + ileo)
                 Intestino tenue, pH = 6 - 8

      BH+             sangue, pH = 7.4

                                               Marco L. Lolli            University of Torino (UniTO)
Assorbimento e grado di ionizzazione
SOSTANZE ANFOTERE: funzioni acide e basiche nella stessa molecola

Una sostanza anfotera può esistere in soluzione come zwitterione, una specie con due cariche locali di
segno opposto e una carica netta uguale a zero
        punto isoelettrico (pI): pH al quale risulta massima la percentuale della forma zwitterionica
                                                                           pKa1 + pKa2
                                                                  pI =
                                                                                2
         pKa = 9.6

                                                                    pIamoxicillina = (9.6 + 2.4)/2 = 6
                                                   pKa = 2.4
                                                                 pH a cui oltre il 99,9% dell’amoxicillina si
                                                                 trova all’equilibrio come zwitterione

                                                pKa = 6.0
                                                                  pIciprofloxacina = (6.0 + 8.8)/2 = 7.4
                                             la specie zwitterionica prevale
pKa = 8.8                                    (> 50%) a valori di pH compresi tra
                                             pKa1 e il pKa2
                                                        Marco L. Lolli           University of Torino (UniTO)
Assorbimento e grado di ionizzazione
Lo stato di zwitterione può essere vantaggioso per un farmaco:
§ privi di carica netta: gli zwitterioni riescono ad attraversare le membrane cellulari

                                                                 Gli zwitterioni sono più idrosolubili
                                                                 delle specie neutre e meno idrosolubili
                                                                 delle specie ioniche (dotate di carica
                                                                 netta)

                  S
                          COOH            COO-            COO-
                          NH3+            NH3+            NH2

                                         pH iso             pH
                                                       Marco L. Lolli            University of Torino (UniTO)
FARMACI ORGANICI CON CARICA PERMANENTE

                                                    Idrofili (log P < -3)
    Sali d’ammonio quaternario
                                                    Molto solubili o solubilissimi in H2O
                                                    (So > 10% g/mL)

                                                     proprietà indipendenti dal pH

  Ioscina butilbromuro (Buscopan®)

          azione a livello del tratto GI
       riduzione motilità gastrointestinale

    Ø Non attraversano le membrane cellulari
    Ø non sono generalmente assorbiti in seguito a somministrazione orale

                                                    Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Via Sublinguale                                                                                  Enterale

La cavità buccale è riccamente irrorata da vasi sanguigni e il composto passa direttamente nel
circolo sistemico. Adatta a farmaci molto lipofili, non adatta a tutti i farmaci od a farmaci da
somministrare ad alte dosi.

Es.:
trinitroglicerina per pazienti cardiopatici.
Fentanile (analgesico oppiaceo)
sottoforma di leccalecca ai bambini.
Cocaina, masticando le foglie di coca.

                                                      Marco L. Lolli        University of Torino (UniTO)
Via Rettale                                                                                             Enterale

I principi attivi vengono drenati dal plesso emorroidario inferiore; solo una piccola frazione passa per il
fegato, la maggior parte entra direttamente nel torrente circolatorio.
- Adatta a farmaci sufficientemente lipofili,
- Assorbimento rapido (il retto è molto vascolarizzato-plesso emorroidario inferiore).
- Adatta se il paziente ha vomito, è privo di coscienza o non può deglutire (pediatria).

 • % assorbimento variabile
 • scarsa compliance
 • ~ 50% della dose soggetta alla
 metabolizzazione di primo passaggio

                                                           Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Metabolismo di primo passaggio

Trasformazioni chimiche e metaboliche che avvengono prima che il farmaco
arrivi nella circolazione sistemica; farmaco completamente degradato dal
metabolismo di primo passaggio: non somministrabile per via orale.
                                              Per evitare l’effetto di primo
                                              passaggio e la conseguente
                                              ridotta biodisponibilità è
                                              possibile utilizzare vie di
                                              somministrazione alternative
                                              (sublinguale, rettale,
                                              polmonare, transdermica)

                                       Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
La biodisponibilità
è una misura della quantità di principio attivo che raggiunge il circolo sistemico ed è
disponibile presso il sito di azione per esercitare un effetto sul target biologico. Un effetto di
primo passaggio molto pronunciato, degradazione del principio attivo (ad esempio ad opera
dell’acidità dei succhi gastrici o di enzimi idrolitici) un cattivo assorbimento dovuto a una
formulazione inadeguata, possono dare origine a una scarsa biodisponibilità.

                                                    Marco L. Lolli       University of Torino (UniTO)
ABSORPTION                                            249
                                                                                                 La biodisponibilità

              (a)                               (b)
FIGURE 6.3 (a) The oral pharmacokinetic profile of a drug is determined by its absorp-
tion, distribution, metabolism, and excretion. (b) Oral delivery of a drug leads to an initial
rise in(a)plasma
            The oral   pharmacokinetic
                   concentration   until profile of a drug
                                         the maximum        is determined
                                                        concentration     by ) its
                                                                        (Cmax       absorption,
                                                                                is reached   (Tmax). When
       distribution, metabolism, and excretion.
the rate of elimination becomes greater than the rate of absorption, plasma concentration
       (b) Oral delivery of a drug leads to an initial rise in plasma concentration until the
decreases.    When absorption is complete, the drug is removed through elimination pathways.
       maximum concentration (Cmax) is reached (Tmax). When the rate of elimination
     becomes greater than the rate of absorption, plasma concentration decreases. When
the  absorption
     body       is complete,
             (Figure         the drug
                        6.3(a)).      is removed
                                    Oral         throughof
                                            delivery     elimination
                                                            a drugpathways.
                                                                     leads to an initial
                                                                        rise in
plasma concentration as the drug is absorbed.
                                          MarcoAs   the drug isUniversity
                                                L. Lolli         distributed
                                                                          of Torino (UniTO)
through the body, metabolism and excretion eliminate the drug from sys-
La biodisponibilità

Endovena:                   biodisponibilità 100 %

Intramuscolo sottocutaneo
                            biodisponibilità ≅ 100 % o poco
                            inferiore

Per os:                     biodisponibilità 0 ÷ 100 %; la maggior
                            parte biodisponibilità > 20 %; se < 5
                            % azione localizzata nel tratto GI

                               Marco L. Lolli    University of Torino (UniTO)
Via Parenterale: iniezione

- Evita l’apparato gastroenterico. Risposta più rapida che per os.
- Livelli di farmaco somministrati sono più accurati.
- Pericolosità più elevata
  (reazioni inaspettate, essenziale la sterilità, rischi di overdose).
- Socialmente avversa

Può essere:

• sottocutanea (SC)
• intramuscolo (IM)
• endovena (EV)
• intratecale (IT)
• intraperitoneale (IP)

                                              Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
Via Parenterale: iniezione sottocute ed intramuscolo

  Per farmaci non irritanti i tessuti per evitare dolore
                                                              SC             IM
  intenso, necrosi e desquamazione.
  • assorbimento veloce da soluzioni acquose
  • assorbimento lento e costante da formulazioni
  oleose o sospensioni
  Pro:
  • aggirato l’effetto di primo passaggio
  • praticabili se il paziente non è cosciente
  • assorbimento può essere rapido (i.m.)
  • particolarmente adatte per forme ritardo

  Contro:
  • pericolosità intermedia tra la via orale e quella e.v.
  • scarsa compliance
                                             Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Via Parenterale: iniezione indovena

  La più efficace per somministrare farmaci in dosi
  accurate, ed anche la più veloce e la più pericolosa.

  Le soluzioni devono essere:

  • Limpide: solamente farmaci disciolti in soluzione.
  • Acquose: farmaci solubili in liquidi oleosi non possono
  essere somministrati e. v. perché potrebbero insorgere
  emboli.
  • Sterili
  • Isotoniche
  • pH molto vicino a quello del plasma (pH 7.4).

  Scarsa compliance.

                                                    Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Via Transdermica

Farmaco a contatto con la cute (pomate, emulsioni, cerotti)
e viene assorbito nel torrente circolatorio a livello dell’area
di contatto.
Solo per farmaci lipofili (epidermide è una barriera lipidica).

                           Cerotti a rilascio controllato: il farmaco viene liberato
                           lentamente (alcuni giorni). I livelli plasmatici sono
                           relativamente costanti. Usato per nicotina, ormoni
                           per la terapia sostitutiva per l’estrogeno, fentanile
                           (analgesico) e clonidina (antiipertensivo).

                                             Marco L. Lolli       University of Torino (UniTO)
Via inalatoria
Somministrazioni sistemiche:
per farmaci gassosi o volatili (anestetici generali) con
assorbimento rapido attraverso i capillari del
circolo polmonare.
Farmaci non gassosi possono essere somministrati
come aereosol.
Molte sostanze da abuso sono assorbite attraverso
questa via: nicotina, cocaina, marijuana,
metamfetamina, eroina.

                                             Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Somministrazioni topiche per
patologie polmonari:

per evitare l’assorbimento si preferiscono
farmaci molto polari. Molto usato per i
broncodilatatori antiasmatici con indesiderati
effetti a livello cardiaco (aerosol, spray nasali).

                                                      Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Permeability:
Capacità di superare le barriere biologiche

q proprietà chimico-fisiche del farmaco (lipofilia, caratteristiche acido-base, PM)
q caratteristiche anatomo-fisiologiche dell’organo

                                          Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
Nel suo viaggio attraverso il corpo un farmaco deve attraversare
diverse barriere biologiche.

 I farmaci possono attraversare gli strati cellulari con due modalità generali:

 diffusione paracellulare: passando attraverso gli interstizi acquosi tra le cellule

 diffusione transcellulare: attraversando la cellula stessa.

                                             Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
compound permeability. Compounds intended to modulate CNS func-
   tions, for example, must traverse the blood–brain barrier, which is far more
   restrictive in nature. Tight cellular junctions and higher levels of transport
Nelprotein
      suo viaggio    attraverso il corpo un farmaco deve attraversare
            expression designed to protect the brain from xenobiotics must be
diverse   barriere
   overcome          biologiche.
               in order for CNS targeted compounds to elicit a response.
       The observed permeability of any given compound across a biologi-
   cal barrier is the sum of five modes of transport: passive diffusion, active
   transport, endocytosis, paracellular transport, and efflux (Figure 6.10 ). In

    (a)                 (b)                  (c)                  (d)                  (e)

   FIGURE 6.10 (a) Passive diffusion; (b) Active transport; (c) Endocytosis; (d) Efflux; (e)
   Paracellular transport.
     (a) Passive diffusion; (b) Active transport; (c) Endocytosis; (d) Efflux; (e) Paracellular transport.

   considering the transfer of potential therapeutics across the GI tract, the
   most common mode of transport is passive diffusion. An estimated 95% of
   all marketed orally available drugs employ this method of transport.11a,b
   Simply put, compounds that are absorbed via passive diffusion move
   down a concentration gradient from areas    ofL.high
                                            Marco   Lolli concentration,
                                                                University ofsuch
                                                                              Torinoas
                                                                                     (UniTO)
   the GI tract, to areas of low concentration, such as the systemic circula-
   tion. Compound polarity can play a major role in passive diffusion, as in
Diffusione paracellulare
1. Diffusione paracellulare

dipende dall’organizzazione cellulare (impossibile in
presenza di giunzioni serrate es. endotelio della
barriera ematoencefalica) e dalla dimensione del
farmaco (diametro del farmaco non deve superare
lo spazio tra le cellule)

                                          Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Dimensioni complessive
  Movimenti di rotazione di un soluto in soluzione attorno al proprio baricentro: sfera virtuale
  diametro: ~ lunghezza della molecola

       PAS

   La dimensione complessiva (diametro) ed il PM sono correlati in modo grossolano

  Acido acetilsalicilico                                                                Rifampicina
      PM = 180                                                                          PM = 823

                           9Å                             16 Å

                                                     Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Diffusione paracellulare
La diffusione paracellulare può iniziare a causa di un
gradiente di concentrazione nello strato cellulare
(diffusione passiva) o per un gradiente di pressione
idrostatica attraverso lo strato cellulare (filtrazione).
Se su una membrana cellulare viene esercitata una                     membrana
pressione idrostatica oppure esiste tra due lati un                 semipermeabile

gradiente osmotico, l’acqua e i soluti di piccole
dimensioni passeranno attraverso i pori della
membrana seguendo il gradiente pressorio.
                                                                     diffusione libera
Nella maggior parte delle membrane i pori hanno un                          O

diametro di circa 7Å, attraverso I quali passano le                   H2N       NH2

sostanze con peso < 100 Da, essenzialmente ioni e                       UREA
                                                                        PM 60 Da

piccole molecole polari, come l’urea.

                                          Marco L. Lolli    University of Torino (UniTO)
Diffusione paracellulare
Generalmente i canali tra le cellule endoteliali dei capillari sanguigni hanno un diametro di
circa 40 Å, sufficiente a consentire il passaggio a molecole con PM < 60 kDa, ma non in
tutti i compartimenti hanno lo stesso diametro.
                          Nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) i capillari sono circondati da
                          uno strato di cellule gliali unite da tight junctions che circonda i
                          capillari e impedisce la filtrazione passiva; tale protezione va sotto il
                          nome di barriera emato-encefalica (BEE).
   capillari continui
                          Nel glomerulo del rene ci sono i capillari fenestrati che hanno pori
                          di dimensioni maggiori, in modo da facilitare il passaggio dei soluti
                          di maggiori dimensioni (in minima parte anche piccole proteine,
                          come l’albumina) pertanto questa membrana è molto permeabile
   capillari fenestrati   e consente filtrazione di acqua e soluti.

                          Nel fegato ci sono i sinusoidi epatici che presentano aperture di
                          grandi dimensioni che consentono il passaggio anche
                          alle molecole proteiche in modo da consentire il
                          metabolismo di un’ampia gamma di composti chimici.
    sinusoidi

                                                   Marco L. Lolli        University of Torino (UniTO)
Diffusione transcellulare
2. Diffusione transcellulare
 un farmaco deve poter attraversare la membrana cellulare. Nel cammino dal sito di
 somministrazione alla biofase il farmaco incontra diverse membrane cellulari, costituite da un
 doppio strato di fosfolipidi in cui sono immerse delle proteine. Le proteine possono trovarsi
 sia sul lato rivolto verso il liquido extracellulare sia su quello citoplasmatico. Dal punto di vista
 del trasporto sono molto importanti le proteine transmembrana, che attraversano il bilayer
 fosfolipidico.                                                         proteina
                             oligosaccaride    glicoproteina                  periferica
                                                               glicolipide
             proteina integrale
             di membrana                                                                          bilayer

                                                                                                  bilayer
faccia esterna                                                                                    fosfolipidico

faccia citoplasmatica                                                              catene di
                                           proteina                               acidi grassi         fosfolipidi
                        proteina integrale             proteine          teste polari
                                            idrofila
                          di membrana                  periferiche       idrofile

                                                        Marco L. Lolli              University of Torino (UniTO)
Diffusione transcellulare

    serina                colina     etanolamina         inositolo           I fosfolipidi sono esteri del glicerolo con due
     NH3
         +
                             N
                                 +
                                           NH3
                                               +
                                                                             molecole di acidi grassi a lunga catena.
         COO -
        H                                                 HO                 La presenza di insaturazioni, riduce il punto di
                                                                      OH
O
                 O
                     P
                         O             O             O
                                                      HO                OH   fusione degli acidi grassi in quanto riduce le
                         O                                           OH
             H       O                                                       interazioni di van der Waals e ha l’effetto di
                                           Glicerolo                         fluidificare maggiormente il doppio strato
                 O
        O
                                                                             fosfolipidico; nelle membrane delle cellule
O            O
                                         • fosfatidilserina                  animali il colesterolo ha la stessa funzione.
                                         • fosfatidilcolina                  Il terzo ossidrile alcolico è invece esterificato
                                         • fosfatidiletanolamina             con un aminoalcol (serina, colina, etanolamina)
                     acido oleico
                                         • fosfatidilinositolo               o un polialcol (inositolo), che in virtù della
                                                                             presenza di cariche positive (testa ammonica
                                                                             quaternaria) e negative (gruppi fosfato ionizzati)
                                                                             conferisce un notevole grado di polarità,
                                                                             facendo dei fosfolipidi molecole anfifiliche
                                                                             (contengono sia un gruppo
                                                                             idrofilo che idrofobo).
     acido
    palmitico

                                                                             Marco L. Lolli         University of Torino (UniTO)
Diffusione transcellulare

                                       ABSORPTION                                   255
Sebbene tutte le membrane cellulari abbiano una diversa permeabilità a
 compound must be able to move through both the barriers of the gastroin-
seconda      del tessuto, i principali meccanismi di passaggio attraverso le
 testinal tract and the hepatocyte cell membrane in order to induce a thera-
membrane        sono:
 peutic response.  Differences in permeability between various cell types can
 also be an issue, as differences in membrane composition, junction tightness
A. Diffusione passiva
 (the space between cells), and transporter protein activity can all influence
 compound permeability. Compounds intended to modulate CNS func-
 tions, for example, must traverse the blood–brain barrier, which is far more
B. Diffusione facilitata
 restrictive in nature. Tight cellular junctions and higher levels of transport
 protein expression designed to protect the brain from xenobiotics must be
C. Trasporto attivo
 overcome in order for CNS targeted compounds to elicit a response.
    The observed permeability of any given compound across a biologi-
 cal barrier is the sum of five modes of transport: passive diffusion, active
D. Trasporto vescicolare
 transport, endocytosis, paracellular transport, and efflux (Figure 6.10 ). In

  (a)                (b)              (c)              (d)               (e)

 FIGURE 6.10 (a) Passive diffusion; (b) Active transport; (c) Endocytosis; (d) Efflux; (e)
                                                             Marco L. Lolli            University of Torino (UniTO)
 Paracellular transport.
Diffusione transcellulare

A. Diffusione passiva:          processo secondo il quale le molecole
spontaneamente diffondono da una regione a più alta concentrazione
(fuori dalla cellula, OUT) ad una a più bassa concentrazione (dentro la
cellula, IN). E’ il principale meccanismo di passaggio attraverso le
membrane.
                                                                           COut             CIn

Anche molecole di grandi dimensioni o farmaci legati alle proteine non
possono diffondere attraverso le membrane. I farmaci liposolubili
attraversano le membrane lipidiche con facilità, mentre le molecole polari e
tutti i composti completamente ionizzati con velocità inferiore, o per nulla.
                                                   Marco L. Lolli        University of Torino (UniTO)
Diffusione transcellulare

Diffusione di tipo convettivo
Esistono dei canali acquosi nella
membrana che permettono il passaggio
di molecole idrofile non ioniche di
piccole dimensioni (4-7Å, PM
Diffusione transcellulare

La velocità di diffusione passiva dipende dal gradiente di concentrazione
(Cout - Cin) del farmaco ai due lati della membrana e dal coefficiente di
ripartizione n-ottanolo/acqua (P) della sostanza, ed è direttamente
proporzionale all’area superficiale della membrana (A) e inversamente
proporzionale al suo spessore (h).

                                               D ⋅ A ⋅ P ⋅ (C out − C in )
   Legge di Fick:   velocità di diffusione = -
                                                           h

D = coefficiente di diffusione
A = area superficiale della membrana
P = coefficiente di ripartrizione tra la membrana lipofila e la fase acquosa
Cout – Cin = differenza tra la conc. Esterna e la conc. Interna
H = spessore della membrana (75 Å)

                                           Marco L. Lolli    University of Torino (UniTO)
B. Diffusione facilitata

- richiede trasportatore (carrier-proteina di membrana)
- non richiede energia
- è strutturalmente specifica
- segue la legge di Fick (gradiente di concentrazione) fino alla soglia di
  saturazione
- possibilità di competizione per il carrier

                                            Marco L. Lolli    University of Torino (UniTO)
Diffusione facilitata

Esempio di diffusione facilitata: glucosio (molto idrofilo) o vit. B12

                                            Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
C. Trasporto attivo

     -   Richiede un trasportatore
     -   È strutturalmente specifico
     -   Ha un limite di carico: è saturabile
     -   Fenomeni di competizione tra composti strutturalmente
         simili possono ridurre l’assorbimento

                                        Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Trasporto attivo

- Richiede energia*
- Si può verificare contro un gradiente di
  concentrazione (non segue la legge di Fick)*
  Es. amminoacidi, metildopa, penicillamina, levodopa, 5-
  fluorouracile

                                 NH2                                     NH2

                                             N                                       N
                             N                                       N

     O       O       O           N           N       O       O           N           N

 O   P
     O
         O   P
             O
                 O   P
                     O
                         O                       O   P
                                                     O
                                                         O   P
                                                             O
                                                                 O
                                                                                         + PO3- +     energia
                                     O                                       O

                             H               H                       H               H
         ATP                     OH      H
                                                     ADP                 OH      H

 (*) differenze dalla diffusione facilitata

                                                                              Marco L. Lolli        University of Torino (UniTO)
D. Trasporto vescicolare

 Formazione di una piccola cavità
 nella membrana che gradualmente
 circonda la molecola da trasportare
 e la porta all’interno sottoforma di
 vescicola (es. assorbimento del
 vaccino di Sabin antipolio)

 Endocitosi se il trasporto è verso
 l’interno

 Esocitosi se è verso l’esterno

 Trancitosi se attraversa la cellula

                                        Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Trasporto vescicolare

 Caratteristico di particelle di dimensioni maggiori che non possono
 penetrare nella cellula per trasporto passivo semplice o facilitato .
                        LDL

                                      Internalizzazione
Riciclo dei                                         Un esempio è costituito dall’endocitosi del
recettori in                                        colesterolo, che essendo molto idrofobico e
membrana                                            insolubile in acqua non può passare dall’intestino
                                                    (la frazione assunta con il cibo) o dal fegato (la
                                                    frazione sintetizzata) al sangue, disciolto nel
                                                    sangue o nel fluido extracellulare. Esso viene
                                                    invece veicolato da complessi lipoproteici (le
                                                    LDL), ossia sferette rivestite di un monostrato
                                                    fosfolipidico che ospitano al proprio interno il
    separazione                                     colesterolo.
    recettori-LDL
                                LDL nel lisosoma

                                            Marco L. Lolli           University of Torino (UniTO)
La Curva AUC
La velocità di assorbimento dipende dalla via di somministrazione, più corto è il tempo (tmax) richiesto per
raggiungere il livello di concentrazione massimo nel sangue (Cmax), più alta sarà la Cmax raggiunta e più
velocemente il livello nel plasma diminuirà. L’area sotto la curva (AUC) è indipendente dalla via di
somministrazione, a patto che la dose e la biodisponibilità siano uguali. La AUC può così essere usata per
determinare la biodisponibilità di un farmaco. Il rapporto dei valori di AUC determinati dopo
somministrazione orale o endovena per una data dose, corrisponde alla tendenza del farmaco di entrare
in circolo.

                                                         Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Curva AUC

            L’assorbimento di un farmaco
            dall’intestino causa l’aumento
            della concentrazione del farmaco
            nel sangue.

            Poi il sangue lo trasporta nei vari
            tessuti a seconda che questi siano
            più o meno irrorati (il cervello è
            quello tra i più irrorati).

            Quindi passa dal fegato per
            essere metabolizzato e dai reni
            ed infine nelle urine per essere
            escreto.

Marco L. Lolli         University of Torino (UniTO)
CARATTERISTICHE ANATOMO-FISIOLOGICHE DEGLI ORGANI
                                         Ø permeabilità capillare
                                         Ø grado di vascolarizzazione
                                         Ø volume del tessuto
Permeabilità capillare:

                 Capillare continuo (cardiaco, scheletrico, cutaneo, connettivo, adiposo, polmonare)
                 Spazi intercellulari: 10 nm

                 Capillare fenestrato (glomeruli renali, ghiandole esocrine ed endocrine, mucosa
                 intestinale) Pori intracellulari: 50÷60 nm

                 Capillare discontinuo (fegato, milza e midollo osseo) Fessure intra ed
                 intercellulari (fino a 1 µm) permeabilità elevata: attraversati da grosse molecole

                                                Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Metodologie di Sintesi e Sviluppo Farmaceutico
    Synthesis and Development Pharmaceutical Methodologies

      Laurea Magistrale in Chimica a.a. 2018/2019

         L-ADME-T

                          Distribution

                                 Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Assorbimento:
Passaggio del farmaco nel torrente circolatorio

q formulazione
q via di somministrazione (e.v.: l’assorbimento non è necessario)
q presenza di altri farmaci o alimenti
q proprietà chimico-fisiche del farmaco:
                                            v solubilità
                                            v grado di ionizzazione
                                            v lipofilia
                                            v dimensione molecolare

                                        Marco L. Lolli    University of Torino (UniTO)
Permeability:
Capacità di superare le barriere biologiche

q proprietà chimico-fisiche del farmaco (lipofilia, caratteristiche acido-base, PM)
q caratteristiche anatomo-fisiologiche dell’organo

                                          Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
Distribuzione:
processo di trasferimento dal sangue ai tessuti
le concentrazioni tissutali del farmaco aumentano e la
sua concentrazione plasmatica diminuisce
q proprietà chimico-fisiche del farmaco (lipofilia, caratteristiche acido-base, PM)
q caratteristiche anatomo-fisiologiche dell’organo
q legame con le proteine plasmatiche
q tropismo tissutale

                                          Marco L. Lolli     University of Torino (UniTO)
CARATTERISTICHE ANATOMO-FISIOLOGICHE DEGLI ORGANI

 Ø permeabilità capillare
 Ø grado di vascolarizzazione
 Ø volume del tessuto
 Permeabilità capillare:

                      Capillare continuo (cardiaco, scheletrico, cutaneo, connettivo, adiposo, polmonare)
                      Spazi intercellulari: 10 nm

                      Capillare fenestrato (glomeruli renali, ghiandole esocrine ed endocrine, mucosa
                      intestinale) Pori intracellulari: 50÷60 nm

                       diffusione paracellulare di farmaci non macromolecolari
                      Capillare discontinuo (fegato, milza e midollo osseo)
                      Fessure intra ed intercellulari (fino a 1 µm)
                      permeabilità elevata: attraversati da grosse molecole

                                                     Marco L. Lolli           University of Torino (UniTO)
Distribuzione a perfusione-limitata

Quando il flusso sanguigno è la tappa limitante la velocità di distribuzione del farmaco.
La permeabilità delle membrane tissutali è relazionata alle proprietà fisico-chimiche        del
farmaco .
Per farmaci lipofili le membrane non rappresentano nessuna barriera e la distribuzione
dipende solo dalla velocità di perfusione nel tessuto.
Per questi farmaci vi è un rapido equilibrio tra concentrazione nel sangue e concentrazione
nei tessuti come polmoni, reni, fegato cuore e cervello, cioè quegli organi con un’alta
irrorazione sanguigna.
Un equilibrio più lento si trova nei muscoli, nelle ossa, nel tessuto adiposo, che ricevono un
volume di sangue per unità di massa decisamente inferiore.

Distribuzione a permeabilità-limitata
Quando la distribuzione del farmaco è limitata da un
lento passaggio attraverso le membrane nei tessuti.

                                                   Marco L. Lolli       University of Torino (UniTO)
Al contrario i farmaci
                                                   possono essere
Il passaggio del                                   presenti nei tessuti a
farmaco dal                                        concentrazioni più alte
sangue ai tessuti                                  che nel plasma come
continua fino a                                    conseguenza di un
quando non si                                      gradiente di pH, ma
raggiunge un                                       principalmente per
equilibrio tra la                                  una più alta affinità per
forma diffusibile                                  par ticolar i tipi di
del farmaco nei                                    tessuti. Questo fatto è
tessuti e nel                                      detto Accumulo.
s a n g u e , fi n o a
quando cioè la
concentrazione di
farmaco libero nel
plasma uguaglia          Il farmaco può essere presente
quella nell’acqua        ad alte concentrazioni nel
dei tessuti.             plasma se è altamente legato
                         alle proteine plasmatiche.

                                       Marco L. Lolli           University of Torino (UniTO)
Legame con le proteine plasmatiche

Molti sono i farmaci che si legano alle proteine
plasmatiche (albumina, β -globulina, α 1-
glicoproteina acida (AGA).

E’ importante conoscere la percentuale di farmaco
legato poichè il complesso farmaco-proteina è troppo
grosso e non può superare le barriere biologiche e
perciò ha una distribuzione limitata rimanendo
confinato nel plasma. Inoltre il complesso è
generalmente inattivo.

Un farmaco legato ad una proteina rimane più a
lungo nell’organismo, e la sua concentrazione libera, in
grado di agire, è decisamente più bassa rispetto alla
concentrazione totale.

                                                      Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Legame con le proteine plasmatiche

                                   Questo equilibrio dipende dalla concentrazione dei
                                   reagenti e dalla affinità del farmaco per la proteina.

Il legame F-P non è molto selettivo poichè una stessa proteina forma complessi con
numerosi farmaci strutturalmente diversi.

Ne consegue che diversi farmaci possono competere per gli stessi siti di legame di una
proteina plasmatica, provocandone a volte uno spiazzamento.

I farmaci lipofili, carichi o neutri, si legano molto, mentre farmaci idrofili sono poco legati
così come gli zwitterioni.

Il grado di legame con le proteine plasmatiche è alterato in alcune
condizioni fisiologiche (gravidanza, periodo neonetale) e patologiche
(insufficienza renale, e patica, stati infiammatori)
                                                Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Legame con le proteine plasmatiche

Table 3. a) clogP calculated using Bio-Loom for Windows, vers.1.5; b) measured
using the shake flask-method. The “n.d.” notation indicates that the compound
was not tested in that specific assay.

                                             Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Legame con le proteine plasmatiche

Table 4. Human serum stability and protein binding of compounds 2
and 4, as compared to brequinar.

                                 Marco L. Lolli          University of Torino (UniTO)
Accumulo
I farmaci possono essere presenti nei tessuti a concentrazioni più alte che nel plasma
principalmente per una più alta affinità per particolari tipi di tessuti.

                                                 Es. farmaci lipofili, con alti LogP, si
                                                 accumulano nel tessuto adiposo.
                                                 Bisogna comunque ricordare che il
                                                 tessuto adiposo è pochissimo irrorato,
                                                 per questo l’accumulo è limitato ed
       tiopentale      morfina                   anche di conseguenza il rilascio dal
       log P=10        log P=0.4                 tessuto adiposo al sangue.
       alto accumulo   no accumulo

Pertanto l’accumulo nel tessuto adiposo risulta importante solo per quei farmaci lipofili
assunti cronicamente (es. Benzodiazepine).

                                               Marco L. Lolli      University of Torino (UniTO)
I farmaci possono accumularsi nei tessuti
anche attraverso legami irreversibili con i
costituenti del tessuto stesso. Ad es. le
tetracicline, una classe di antibiotici, chelano il
Ca e per questo si accumulano nelle ossa e
nei denti.

Il tessuto in cui si accumulano certi farmaci è una potenziale riserva e a volte questo
accumulo può essere sfruttato per prolungare l’effetto del farmaco stesso.

                                                      Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Barriera ematoencefalica

                                 I capillari nel cer vello sono costituiti da cellule
                                 strettamente connesse che non contengono pori e
                                 inoltre sono foderati di uno strato di grasso.

                                 Perciò i farmaci per entrare nel cervello devono
         capillari continui      attraversare le membrane cellulari dei capillari e delle
                                 cellule grasse che li rivestono.

                                 La BEE permette di progettare farmaci idrofili che
                                 agiranno selettivamente in altre parti del corpo senza
                                 penetrare nel cervello.

D’altro canto i farmaci che devono agire nel cervello, devono attraversare la BEE e quindi
devono avere un numero minimo di gruppi polari, o averli mascherati
oppure devono essere trasportati all’interno con l’aiuto di carriers
o per pinocitosi (insulina).

                                               Marco L. Lolli      University of Torino (UniTO)
CAPILLARI DELLA BARRIERA EMATOENCEFALICA (BEE o
BBB Blood Brain Barrier)

  Ehrlich 1885                             Goldmann 1913

Capillari della BBB:
q giunzioni serrate (tight junction): NON consentono la
diffusione paracellulare dei soluti
q rivestimento gliale
     Diffusione passiva solo per farmaci
     ü lipofili (logP0 = 2.3)
     ü idrofili neutri di piccolissime dimensioni
       (es. etanolo)

                                                           Marco L. Lolli   University of Torino (UniTO)
Barriera placentare
                      Separa il sangue materno dal sangue fetale: come possono
                      passare i nutrienti e i metaboliti, così anche i farmaci.

                      Farmaci lipofili la attraversano più facilmente.

                      Es. Alcol, nicotina, cocaina superano la barriera placentare
                      e passano nel circolo fetale, provocando effetti
                      imprevedibili sullo sviluppo del feto.

                      Farmaci ed altre tossine possono essere rimossa dal feto
                      dal sangue materno prima della nascita, ma dopo la nascita
                      rimangono nel feto che non ha le stesse capacità
                      metaboliche e di eliminazione della madre, così questi
                      farmaci avranno un tempo di emivita più lungo
                       e talvolta potranno avere effetti letali.

                                      Marco L. Lolli        University of Torino (UniTO)
The Thalidomide accident

                                                                       Thalidomide is not chi- rally stable in vivo. The (R)
                                                                       isomer (left) is readily converted to the (S)
                                                                       isomer (right). As a result, the pure (R) isomer is
                                                                       no safer than the originally marketed racemic
                                                                       material.

   Thalidomide was brought to market in 1956 by Chemie Grünenthal GmbH
   as an over the counter treatment for morning sickness in pregnant women.
   By 1962, it had been withdrawn from markets across the globe as it had
   been definitively linked to severe birth defect in the children of woman that
   used it during their pregnancies.

                                                      Marco L. Lolli             University of Torino (UniTO)
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