BILANCIOESERCIZIO2020 - COLACEM
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Indice Cariche Sociali ............................................................................ 6 Relazione sulla gestione ............................................................. 9 Stato patrimoniale per l’Esercizio 2020 e raffronto con l’Esercizio 2019 .................................................... 20 Conto Economico per l'Esercizio 2020 e raffronto con l'Esercizio 2019 .................................................... 22 Rendiconto Finanziario per l'Esercizio 2020 e raffronto con l'Esercizio 2019 .................................................... 23 Nota Integrativa al Bilancio dell’Esercizio chiuso al 31 dicembre 2020...................................................................... 24 Relazione della Società di Revisione ........................................ 50 Relazione del Collegio Sindacale.............................................. 53
BilancioEsercizio2020 Cariche Sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Francesca Colaiacovo Presidente Maria Carmela Colaiacovo Vice-Presidente Carlo Colaiacovo Consigliere Stefano Farabbi Consigliere Mariano Spigarelli Consigliere Paola Colaiacovo Consigliere Giuseppe Colaiacovo Consigliere Cristina Colaiacovo Consigliere COLLEGIO SINDACALE Alcide Casini Presidente Renato Zanotti Sindaco effettivo Paolo Agnesi Sindaco effettivo Antonio Di Giovanni Sindaco supplente Luca Vannucci Sindaco supplente SOCIETÀ DI REVISIONE DELOITTE & TOUCHE S.p.A. ORGANO DI VIGILANZA Alessandra Biscarini Presidente Lorenzo Belloni Membro Società a responsabilità limitata Sede legale in Gubbio [Perugia] - Via della Vittorina n. 60 Capitale Sociale Euro 6.000.000 interamente versato Iscritta nel Registro delle Imprese del Tribunale di Perugia al n. 00261100549 Codice Fiscale Partita I.V.A. 00261100549 Tel. +39 07592401 – Fax +39 0759240265 www.financo.it - info@financo.it 6
BilancioEsercizio2020 RELAZIONE sulla gestione ANDAMENTO DELLA GESTIONE ED OPERATIVITA’ AZIENDALE Signori Soci, se il 2020 sarà ricordato da tutto il mondo come l’anno della drammatica pandemia del Covid 19, per noi l’anno appena trascorso verrà ricordato soprattutto per l’improvvisa scomparsa di due colonne portanti del nostro Grup- po e della nostra comunità, i fratelli Giovanni e Franco Colaiacovo. Lo scorso aprile è scomparso il nostro socio fondatore Giovanni Colaiacovo. Una intera vita dedicata al lavoro, alla sua amata e numerosa famiglia e alla sua città. Giovanni Colaiacovo è stato un imprenditore che ha saputo interpretare con grande coraggio e capacità i mercati, intuendone le esigenze e favorendone i cambiamenti. Insieme ai fratelli ha creato un sodalizio che ha portato il nostro Gruppo da una piccola realtà di Gubbio a diven- tare un importante player dell’industria nazionale ed internazionale. All’interno delle società del nostro Gruppo ha ricoperto numerose cariche societarie di cui certamente la più rilevante quella di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Colacem S.p.A., la più importante azienda del Gruppo Financo, rappresentandone l’ani- ma commerciale per la sua empatia e capacità di tessere relazioni. Ancora stretti dal dolore e dall’eco della sua morte, lo scorso novembre è venuto a mancare il Sig. Franco Colaiacovo, anch’egli fondatore assieme agli altri fratelli del nostro Gruppo. Il Sig. Franco, come amava farsi chiamare da tutti, ha rappresentato lo spirito innovatore del nostro Gruppo; ha intuito in anni lontani quanto la competitività dell’industria fosse legata ai temi della sostenibilità e della compatibilità ambientale; ha saputo trasmettere a tutti noi l’entusiasmo e la passione per la ricerca e per l’evoluzione tecnologica. La sua vocazione per il futuro è stata però sempre in perfetta armonia con il legame per la vita culturale e sociale della sua Gubbio, a cui era strettamente legato. La loro lezione di vita ed i loro valori rimarranno patrimonio di tutta l’azienda. Stretti dall’immenso dolore per la scomparsa di Franco e Giovanni, ci corre ad ogni modo l’obbligo di presentare nelle pagine che seguono i risultati dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. Un anno difficile per tutto il mondo industriale, ma che il nostro Gruppo ha saputo affrontare al meglio, e con risultati che ci consentono di guardare al futuro con fiducia. Il progetto di Bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, che sottoponiamo alla Vostra attenzione ed approvazione, presenta un perdita di 6.412 migliaia di Euro, dopo aver effettuato svalutazioni di partecipazioni per 7.431 migliaia di Euro. Il peggioramento del risultato (- 5.419 migliaia di Euro) rispetto all’esercizio preceden- te è riconducibile prevalentemente all’effetto combinato delle minori svalutazioni delle partecipazioni detenute in società controllate rispetto all’esercizio precedente (-4.993 migliaia di Euro), riconducibili principalmente alla Colabeton S.p.A., e del mancato incasso di dividendi rivenienti dalle società controllate e partecipate (-10.106 migliaia di Euro) riferibili alla Colacem S.p.A., alla Inba S.p.a. e alla Tracem S.p.a.. Si segnala inoltre che nel 2020 è continuata, a livello di Gruppo, l’attività di riorganizzazione della struttura azien- dale delle principali società controllate; ad esito di tale attività, considerando anche i piani predisposti dalle so- cietà, è atteso un apprezzabile miglioramento delle marginalità operative delle principali società controllate, idoneo a consentire il recupero del valore di carico della partecipazione mediante l’esercizio dell’attività azienda- le con particolare riferimento a quella detenuta nella Colabeton S.p.A.. QUADRO ECONOMICO INTERNAZIONALE E NAZIONALE Prima di iniziare ad analizzare e commentare l’andamento economico delle principali aree industriali del mondo, è impossibile non fare un brevissimo cenno alla gravissima pandemia denominata Covid 19 che ha colpito con varia intensità l’intero pianeta nel corso dell’intero anno 2020 innescando effetti negativi sia sull’attività produttiva che sulla domanda aggregata di tutte le economie mondiali, calamità che ha protratto i suoi effetti anche nel 2021 portandosi con se le inevitabili negatività economiche emerse già nel corso dei primi mesi del 2020. L’ar- gomento verrà comunque approfondito all’interno del capitolo Evoluzione prevedibile della gestione e continuità aziendale della presente relazione sulla gestione. 9
BilancioEsercizio2020 La Banca d’Italia nel suo Bollettino Economico di gennaio 2021, evidenzia che la crescita dell’economia globale nel corso del 2020 dopo un recupero superiore alle attese nei mesi estivi, nel quarto trimestre del 2020 ha rallentato risentendo della nuova ondata pandemica, soprattutto nei paesi avanzati. La recrudescenza della pandemia tra ottobre e dicembre 2020, particolarmente intensa nell’Unione europea e negli Stati Uniti, e il conseguente rafforzamento in molti paesi delle misure di contenimento – pur se in generale con un’intensità inferiore a quella della scorsa primavera – si sono tradotte in un nuovo rallentamento dell’eco- nomia mondiale nell’ultimo trimestre del 2020, mentre sono invece migliorate le prospettive di più lungo periodo, grazie all’avvio delle campagne di vaccinazione in molti paesi. Rimangono tuttavia ancora incerti i tempi di distri- buzione e somministrazione dei vaccini su larga scala, da cui dipenderanno gli effetti sul ciclo economico. Nel terzo trimestre del 2020 la ripresa dell’attività economica è stata robusta, anche se in misura molto ridotta nel comparto dei servizi, rimasto ovunque debole. Negli Stati Uniti, in Giappone e nel Regno Unito il prodotto si è collocato ancora al di sotto dei livelli precedenti la pandemia, rispettivamente per il 3,5, il 4,2 ed il 9,7 per cento; ha invece superato i valori antecedenti l’emergenza sanitaria in Cina, dove la crescita si è rafforzata. Nell’ultima parte del 2020 l’accelerazione dei contagi ha frenato l’attività economica, soprattutto nelle economie avanzate. Nel dicembre 2020 nel settore manifatturiero gli indici dei responsabili degli acquisti delle imprese (purchasing managers’ index, PMI) sono rimasti al di sopra della soglia di espansione negli Stati Uniti, nell’area dell’euro e nel Regno Unito. Nel settore dei servizi, il più colpito dalle misure di contenimento della pandemia, le prospettive si mantengono nel complesso negative, in particolare nel comparto del turismo ed in quello dei ser- vizi ricreativi. Solo in Cina, dove i contagi si sono pressoché azzerati dalla scorsa primavera, gli indici segnalano un’espansione in tutti i settori. Nell’area Euro la Banca d’Italia nel suo bollettino economico segnala che l’attività economica si sarebbe indebo- lita nell’ultima parte del 2020, con la recrudescenza dei contagi e l’inasprimento delle misure di contenimento. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha ricalibrato in senso espansivo i propri strumenti di politica monetaria per garantire condizioni di finanziamento favorevoli per tutto il periodo della crisi indotta dalla pande- mia, che si prefigura più esteso di quanto ipotizzato. Nel terzo trimestre 2020 il PIL nell’area dell’Euro è salito del 12,5 per cento in misura più ampia di quanto atteso dopo una perdita cumulata del 15 per cento nella prima metà dell’anno. Il valore aggiunto è aumentato in tutti i settori, sebbene resti lontano dai livelli di fine 2019 in special modo nei servizi più esposti all’interazione sociale. Il prodotto è cresciuto in tutte le principali economie, ma in nessuna si è riportato sui valori precedenti l’insorgere dell’epidemia. Secondo le informazioni disponibili, nel quarto trimestre del 2020 il PIL si sarebbe ridotto. Gli indicatori PMI sono nel complesso compatibili con una contrazione dell’attività: nella media del quarto trimestre si sono consolidati i segnali di ripresa nella manifattura, a fronte di un indebolimento nei servizi, seppure meno accentuato rispetto ai mesi primaverili. In dicembre l’indicatore €-coin è salito riflettendo la resilienza dell’attività manifatturiera ed il miglioramento delle attese di famiglie ed imprese. Secondo la BCE nel terzo trimestre del 2020, l’attività economica è cresciuta del 12,4 per cento sul periodo precedente, dopo una contrazione dell’11,7 e del 3,7 per cento, rispettivamente, nel secondo e nel primo trime- stre. La scomposizione della crescita nel terzo trimestre 2020 evidenzia una ripresa generalizzata del prodotto, caratterizzata da aumenti della domanda interna e dell’interscambio netto, che hanno apportato un contributo positivo pari, nel complesso, a 11,4 e 2,3 punti percentuali, rispettivamente. Secondo il Bollettino della Banca d’Italia, la crescita nei mesi estivi del 2020 è stata superiore alle attese, indi- cando una significativa capacità di recupero. Nel complesso del quarto trimestre 2020, tuttavia, l’attività è tornata a diminuire con la recrudescenza della pandemia. Sulla base delle informazioni disponibili, la flessione del PIL nel quarto trimestre è attualmente valutabile attorno a un valore centrale del -3,5 per cento sul periodo prece- dente anche se l’incertezza relativa a questa stima è molto elevata. Nel terzo trimestre il PIL è aumentato del 15,9 per cento dove l’attività è stata sospinta dal forte rialzo sia delle esportazioni sia della domanda nazionale, particolarmente pronunciato gli investimenti fissi lordi, che hanno superato i livelli della fine del 2019. Il valore aggiunto è salito in tutti i comparti; nelle costruzioni ha superato i valori precedenti lo scoppio dell’epidemia. Nei servizi il recupero è stato parziale per settori come il commercio, il trasporto, l’alberghiero e la ristorazione, le attività professionali ed i servizi ricreativi, culturali e di cura della persona. Secondo gli indicatori più recenti della Banca d’Italia il PIL sarebbe tornato a diminuire nel complesso dell’ultimo trimestre del 2020 a seguito del forte aumento dei contagi. Le informazioni congiunturali finora disponibili, di natura sia qualitativa sia quantitativa, segnalano che il calo dell’attività sarebbe stato pronunciato nei servizi e marginale nella manifattura. Alla fine dell’anno l’indicatore Ita-coin è salito su livelli prossimi allo zero, sostenuto dal miglioramento della fiducia delle imprese manifatturiere. Sulla base delle informazioni disponibili da parte della Banca d’Italia, la produzione industriale, dopo il forte recupero in estate, sarebbe lievemente diminuita negli ultimi mesi dell’anno dove le valutazioni delle imprese 10
BilancioEsercizio2020 sono divenute meno favorevoli, ma restano lontane dal pessimismo raggiunto nella prima metà del 2020. Le aziende prefigurano un aumento della spesa per investimenti per l’anno in corso. Con riferimento al mercato delle costruzioni italiano, quello in cui operano le principali società italiane del Grup- po, l’Ance, all’interno del suo rapporto, evidenzia che il settore delle costruzioni, già gravemente colpito da una crisi che dal 2008 non è mai pienamente finita (rispetto a 12 anni fa rimane ampio il gap da colmare: -35% i livelli produttivi dal 2008 al 2019), la pandemia ha bloccato i timidi segnali di ripresa. La stima formulata dall’Ance per il 2020 è di una significativa flessione degli investimenti in costruzioni del -10,1% in termini reali rispetto all’anno precedente, in linea con la previsione tendenziale formulata già ad aprile 2020. Anche i settori del comparto residenziale della riqualificazione degli immobili e quello non residenziale privato hanno subito una flessione, così come il comparto opere pubbliche. A tale flessione, si sono sommate le conse- guenze dell’emergenza sull’operatività degli enti pubblici e la distrazione di risorse per gli investimenti a favore di spese di natura corrente destinate alla gestione della crisi epidemiologica. In questo contesto, l’avvento della pandemia nel 2020 ha fatto calare la produzione di cemento di circa il 6,5% rispetto all’anno precedente, portando il dato al valore minimo mai registrato negli anni 2000 pari a 18,6 mln di tonnellate. Nonostante questo, il settore del cemento si è contratto con minore intensità rispetto all’economia nazionale ed al settore di appartenenza delle costruzioni. Le consegne nazionali di cemento nel 2020 sono stimate in circa 16,8 milioni di tonnellate, con una flessione del 6,8% rispetto all’anno passato, che aveva chiuso con un aumento dello 0,9%. L’evoluzione della pandemia si è riflessa anche nell’andamento stagionale delle consegne di cemento. Nei primi due mesi si è assistito ad una crescita dei volumi consegnati di circa il 6%, facendo sperare nel consolidamento in un positivo cambio di passo atteso dal mercato. Poi, in conseguenza dell’esplosione della pandemia da Covid 19 e delle conseguenti misure di contenimento prese dal Governo per fronteggiare la crisi sanitaria, hanno fatto letteralmente crollare l’attività delle aziende del settore. Nel mese di marzo si è registrato un calo delle consegne di oltre il 40%, amplificato ulteriormente nel mese di aprile, quando il lockdown è stato quasi totale, con un calo di oltre l’80%. Le progressive riaperture del mese di maggio hanno frenato in parte la caduta, segnando comun- que nel mese una flessione di circa il 15%. Il mercato delle consegne nel primo semestre del 2020 è calato di circa il 22%.A seguito del successivo miglioramento della situazione epidemiologica intervenuta dal mese di giugno, si è potuto assistere ad un significativo rimbalzo delle consegne di cemento, ed al tentativo di recuperare quanto più possibile la contrazione subita dal mercato generato nei mesi precedenti. Il terzo trimestre ha avuto un incremento delle consegne di cemento stimate in circa il 12%. Solo la recrudescenza della pandemia nei mesi autunnali ha frenato il forte recupero che si stava riscontrando, con un secondo semestre in crescita di oltre il 5%, che comunque non ha permesso di chiudere l’anno in segno positivo. A livello territoriale la flessione è stata generalizzata in ogni area del Paese, anche se con intensità differenti collegate all’impatto delle diverse misure di contenimento adottate. Nelle regioni del Centro - Nord, dove l’epide- mia è stata più intensa, il crollo delle consegne è stato più significativo. Nel Nord Italia le consegne sono calate del 7,4% ed ammontano a circa 9 milioni di tonnellate pari al 54% del mercato nazionale; al Centro è stata stimata una flessione ben maggiore (-11%), con consegne pari a 2,7 milioni di tonnellate. Rispetto a questi dati il Sud e le Isole hanno meglio contenuto il calo delle consegne, con una contrazione rispettivamente del -4% e del -1,3%, ed un ammontare di prodotto consegnato pari a 3,6 e 1,5 milioni di tonnel- late. I consumi di cemento, dato che esprime l’effetto delle consegne più le importazioni di cemento, hanno fatto rilevare una flessione del -5,8%, arrivando al valore di 18,2 milioni di tonnellate, contro le 19,4 dell’anno prece- dente. 11
BilancioEsercizio2020 RICAVI Nella seguente tabella, vengono evidenziate le principali voci di ricavo, con le relative differenze rispetto al pe- riodo chiuso al 31 dicembre 2019 (in migliaia di Euro): 2020 2019 Differenza Variazione % Ricavi delle vendite e delle prestazioni 3.170 3.899 (729) -18,70% Altri ricavi e proventi - 5 (5) -100,00% Valore della Produzione 3.170 3.904 (734) -18,80% Proventi finanziari da partecipazioni - 10.106 (10.106) -100,00% Altri proventi finanziari 100 55 45 81,82% Totale Proventi finanziari 100 10.161 (10.061) -99,02% Rivalutazioni di partecipazioni - 62 (62) -100,00% Totale Proventi da rettifiche di attività finanziarie - 62 (62) -100,00% L’esercizio 2020 è stato caratterizzato prevalentemente dalla non rilevazione di “Proventi finanziari da partecipa- zioni”, mentre l’esercizio precedente evidenziava il dividendo, deliberato ed incassato dalle controllate Colacem S.p.A. per 10.000 migliaia di Euro, Inba S.p.A. per 27 migliaia di Euro e Tracem S.p.A. per 79 migliaia di Euro. La diminuzione della voce “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” è riconducibile sia ai minor ricavi per fidejus- sioni prestate alle altre società del Gruppo, che alla mancata fatturazione per conclusione del contratto dei ser- vizi che Financo forniva a Colacem. Per i dettagli numerici e quantitativi si rimanda alla Nota Integrativa. COSTI Nella seguente tabella, vengono evidenziate le principali voci di costo, con le relative differenze rispetto al perio- do chiuso al 31 dicembre 2019 (in migliaia di Euro): 2020 2019 DIFFERENZA VARIAZIONE % Costi per servizi 988 1.214 (226) -18,62% Costi per il personale 371 395 (24) -6,08% Ammortamenti e svalutazioni 79 10 69 690,00% Accantonamenti - - - n.d. Altri costi 121 121 - - Interessi ed altri oneri finanziari 190 180 10 5,56% Svalutazioni di partecipazioni 7.431 12.424 (4.993) -40,19% L’anno che si è appena concluso è stato caratterizzato da una diminuzione della voce “Svalutazioni di partecipa- zioni” riconducibile principalmente alla prosecuzione del riallineamento del valore di carico della partecipazione nella Colabeton S.p.a.. Le altre voci evidenziano un sostanziale allineamento rispetto ai dati inerenti al bilancio 2019 tranne la voce “Costi per servizi” che ha visto una diminuzione a seguito della conclusione del contratto di collaborazione tra Financo e il Sig. Franco Colaiacovo per consulenze. Per i dettagli numerici e quantitativi si rimanda alla Nota Integrativa. 12
BilancioEsercizio2020 INVESTIMENTI Nel corso del 2020, all’interno di un processo di ricapitalizzazione delle società partecipate, Financo S.r.l. ha eseguito un versamento in conto capitale per copertura perdite per un ammontare complessivo di 39 migliaia di Euro nella società controllata Finanza Editoriale S.r.l.. PRINCIPALI DATI ED INDICATORI ECONOMICO FINANZIARI Nella tabella di sintesi seguente, sono evidenziati i principali dati ed indicatori economico – finanziari di bilancio, con le relative differenze rispetto al periodo chiuso al 31 dicembre 2019 (in migliaia di Euro): 2020 2019 Differenza Variazione % UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (6.412) (993) (5.419) -545,72% CASH FLOW 1.121 11.402 (10.281) -90,17% (Utile/-Perdita + ammortamenti +/- rettifiche di valore + Accantonamenti) PATRIMONIO NETTO 441.365 100.826 340.539 337,75% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (PFN vs terzi + PFN vs Gruppo + (4.777) (10.079) (5.302) -52,60% liquidità) DEBT EQUITY (Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto) 0,01 0,10 (0,09) -90,03% EQUITY RATIO (Patrimonio Netto/Totale attivo) 88,46% 68,92% 19,53% 28,34% INVESTIMENTI IN PARTECIPAZIONI 39 10.000 (9.961) -99,61% n.s. = non significativo INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO La posizione finanziaria netta complessiva si attesta a 4,7 milioni di Euro. L’esposizione finanziaria verso terzi ha subito un deciso incremento evidenziando una posizione netta verso terzi positiva pari 0,5 milioni di Euro rispetto ai 0,2 milioni di Euro del 2019. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 2020 2019 Liquidità (A) 131 101 Cassa 1 - Disponibilità e mezzi equivalenti 130 101 Crediti finanziari correnti (B) 422 500 Altri 422 500 Indebitamento finanziario corrente (C) - (394) Parte corrente dell'indebitamento verso Banche - (394) Indebitamento finanziario corrente netto D=(A+B+C) 553 207 Crediti finanziari non correnti (E) 14.705 8.149 Verso società controllate 14.535 7.108 Verso società collegate 170 1.041 Debiti Finanziari non correnti (F) (20.035) (18.435) Debiti verso Banche - - Debiti verso società controllate (20.035) (18.435) Indebitamento finanziario non corrente netto H=(E+F) (5.330) (10.286) TOTALE Indebitamento finanziario netto (D+H) (4.777) (10.079) Indebitamento finanziario netto Vs Terzi 553 207 13
BilancioEsercizio2020 CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Financo S.r.l. si è dotata di un Modello Organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/01, idoneo a prevenire i reati da cui potrebbe scaturire la responsabilità amministrativa a carico della società. Sono stati istituiti specifici protocolli e sistemi di vigilanza volti alla riduzione del rischio di incorrere nelle fattispecie di reato, previste dal citato De- creto, che potrebbero essere compiuti da Amministratori, Sindaci, Dirigenti, dipendenti o da tutti coloro che in- trattengono con la società rapporti contrattuali, finanziari e commerciali. La vigilanza sul funzionamento, l’osservanza e l’aggiornamento del Modello è stata affidata ad un organismo di vigilanza (O.d.V.), dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, composto da membri esterni indipendenti. CONSOLIDATO FISCALE NAZIONALE L’esercizio 2020 ha rappresentato per il Gruppo Financo il diciassettesimo anno di applicazione dell’istituto del consolidato nazionale previsto dalla riforma fiscale, introdotta con il D.Lgs n. 344 del 12 Dicembre 2003, e disci- plinato negli artt. 117-129 del TUIR, avendo rinnovato l’opzione per il triennio 2019-2021. Rispetto all’esercizio 2019 “l’area di consolidamento” (ossia l’insieme delle società che, all’interno del “perimetro di consolidamento”, hanno aderito al regime di tassazione di Gruppo), ha visto l’uscita della società Umbria Televisioni S.r.l. (ex Radio Gubbio S.r.l.) e l’entrata delle società Poggiovalle S.r.l. e Spoleto Cementi S.r.l.. Di seguito si riporta, in dettaglio, l’elenco delle società rientranti nell’area di consolidamento: Consolidante Consolidate Leganti idraulici Calcestruzzo Trasporto e altre Periodo di Periodo di Periodo di Periodo di efficacia efficacia efficacia efficacia delle delle delle opzioni opzioni opzioni delle opzioni Financo S.r.l. 2019-2021 Colacem S.p.A. 2019-2021 Colabeton S.p.A. 2019-2021 Tourist S.p.A. 2019-2021 Ragusa Cementi S.p.A. 2019-2021 Santa Monica S.p.A. 2019-2021 Maddaloni Cementi S.r.l. 2019-2021 Tracem S.p.A. 2019-2021 Spoleto Cementi S.r.l. 2020-2022 Inba S.p.A. 2019-2021 Finanza Editoriale S.r.l. 2019-2021 Skydomus S.r.l. 2019-2021 Aermarche S.r.l. 2019-2021 Sunflower S.r.l. 2019-2021 Grifo Insurance Brokers S.p.A. 2020-2022 Trasporti Marittimi del 2020-2022 Mediterraneo S.r.l. Poggiovalle S.r.l. 2020-2022 CONDIZIONI E TERMINI RILEVANTI DEL CONTRATTO DI CONSOLIDAMENTO La consolidante Financo S.r.l. provvede a calcolare un’unica base imponibile di Gruppo, corrispondente alla somma algebrica degli imponibili di ciascuna società consolidata, apportando alla stessa una variazione in dimi- nuzione riconducibile agli interessi passivi ripresi a tassazione che trovano compensazione nei risultati operativi lordi non utilizzati di cui ai commi 5-bis, 7 e 8 dell’articolo 96 del TUIR. La consolidante Financo S.r.l. provvede a riconoscere il risparmio di imposta generato dalle società che hanno trasferito una perdita fiscale nel momento in cui queste trovano compensazione in altrettanti redditi imponibili. La Consolidante può disporre anche il pagamento alle consolidate di quelle perdite che in un determinato mo- mento non siano state utilizzate a compensazione dei redditi imponibili. La consolidante Financo S.r.l. provvede a riconoscere il risparmio di imposta generato dalle società che hanno trasferito una eccedenza di interessi passivi indeducibili da ROL nel momento in cui queste trovano compensa- zione in altrettanti risultati operativi lordi non utilizzati. Le consolidate riconoscono alla consolidante gli importi dovuti per i versamenti in acconto ed a saldo dell’Ires eventualmente dovuta. La tassazione di Gruppo ha generato un risparmio d’imposta per l’anno 2020 pari a 9.586 migliaia di Euro, mentre per il periodo 2004-2019 il risparmio complessivo è stato pari a 14.632 migliaia di Euro. Per maggiori dettagli numerici si rimanda alla nota integrativa con riferimento ai paragrafi “Crediti verso imprese controllate”, “Crediti tributari”, “Crediti per imposte anticipate ed altri crediti”, “Debiti verso imprese controllate” e “Imposte sul reddito dell’esercizio”. 14
BilancioEsercizio2020 RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE Il numero totale dei dipendenti al 31 dicembre 2020 è di 7 unità. Unità 2020 2019 Dirigenti 1 1 Quadri - - Impiegati 6 5 TOTALE 7 6 Nel corso del 2020 il numero dei dipendenti è aumentato di una unità a seguito dell’assunzione di un nuovo impiegato con contratto di apprendistato. A causa della situazione di crisi del settore in cui opera il Gruppo, è stato perseguito con grande attenzione il contenimento delle prestazioni extra orario, lo smaltimento delle ferie, rol ed ex festività. In merito ad alcuni dei principali indicatori riguardanti il personale si evidenzia che nel 2020 i giorni di assenza ammontano a 133 (74 nel 2019) e le ore di formazione ammontano a 183 (204 nel 2019). Si evidenzia che nel corso del 2020 i dipendenti hanno effettuato 236 ore di cassa integrazione a seguito dell’emergenza Covid. INFORMAZIONI RELATIVE AI RAPPORTI INTRAGRUPPO, CON PARTI CORRELATE, SU OPERAZIONI NON RICORRENTI, SIGNIFICATIVE, ATIPICHE E INUSUALI La Financo S.r.l. nel corso dell’anno appena trascorso grazie al prezioso operato dei suoi collaboratori e dei suoi dipendenti altamente qualificati, ha svolto nei confronti delle società partecipate un’attività di prestazione di servizi ed una delicata attività volta al reperimento, alla razionalizzazione ed al coordinamento delle risorse monetarie, sia erogando finanziamenti alle altre società del Gruppo, sia costituendosi garante per l’ottenimento di linee di credito dagli Istituti bancari. La Financo S.r.l. inoltre risulta essere la consolidante sia ai fini delle imposte sui redditi (Con- solidato Fiscale Nazionale) sia ai fini delle imposte indirette (Iva di Gruppo). I rapporti, prevalentemente di natura finanziaria, intrattenuti con le società del Gruppo, rientrano nella ordinaria gestione e sono regolati a condizioni di mercato; non si rilevano operazioni di carattere atipico ed inusuale ovvero in potenziale conflitto di interessi. Di seguito sono riepilogati i principali rapporti economico-finanziari verso le società del Gruppo ed altre parti correlate conclusi durante l’esercizio (in migliaia di Euro): CREDITI DEBITI COSTI RICAVI Comm.li Comm.li Finanziari Finanziari Servizi Altro Servizi Altro ed altri ed altri Società controllate Colacem S.p.A. 1.633 - 3.416 18.960 54 161 2.891 - Colabeton S.p.A. 41 - 16.563 - - - 177 - Ragusa Cementi S.p.A. 1.091 - - - - - - - Maddaloni Cementi S.r.l. - - 5.169 - - - - - Aermarche S.r.l. - - 562 - - - - - Tourist S.p.A. 8 - 778 - - - 7 - Tracem S.p.A. 91 - 1.883 - - - - - Inba S.p.A. 37 - 517 1.075 - 24 - - Calcestruzzi Marchigiani S.r.l. 1 - 0 - - - 1 - Spoleto Cementi S.r.l. - 2.418 - - - - - Finanza Editoriale S.r.l. 23 555 262 - - - 3 8 Poggiovalle S.r.l. 79 940 46 - - - 64 14 Santa Monica S.p.A. 90 - 115 - - - - - Ex Granulati Centroitalia S.r.l. - - 105 - - - - - Trasporti Marittimi del 40 - 1.030 - - - - - Mediterraneo S.r.l. Skydomus S.r.l. 103 13.040 20 - - - 3 71 Sunflower S.r.l. 3 - - - - - - - Grifo Insurance Brokers S.p.A. - - 1 - - - - - Società collegate Umbria Televisioni S.r.l. 11 170 - - - - - 3 Altre parti correlate Altre 57 422 - - - - - 3 15
BilancioEsercizio2020 In merito alla voce “Altre parti correlate” si evidenziano i seguenti rapporti: - finanziamento attivo concesso al socio Franco Colaiacovo Gold S.r.l. che alla data del 31 dicembre 2020 ammonta a 422 migliaia di Euro sul quale maturano interessi attivi regolati alle normali condizioni di mercato che ammontano a 3 migliaia di Euro. Si precisa che nel corso dell’esercizio 2020 il suddetto credito è stato svalutato per la percentuale del 15,6 % pari all’importo di 78 migliaia di euro. Per ulteriori dettagli numerici e quantitativi ed ulteriori commenti dei rapporti intercorsi nell’anno con le società del Gruppo e con altre parti correlate, si rimanda alla Nota Integrativa. VERTENZE E PROCEDURE IN CORSO Si segnala che la società non ha vertenze e procedure in corso. INCERTEZZE E RISCHI La gestione dei rischi (interni ed esterni) di Financo S.r.l. rappresenta uno degli elementi guida del processo di sviluppo del Gruppo ed un fattore chiave nel continuo processo di evoluzione del sistema di governance. I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, sono classificabili nelle seguenti categorie: • Rischi strategici e operativi; • Rischi finanziari; • Rischi normativi e di compliance. RISCHI STRATEGICI E OPERATIVI La situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Financo S.r.l. e del Gruppo, è strettamente connessa all’andamento macro-economico. La fase di recessione mondiale sta condizionando e condizionerà indubbia- mente il core-business del Gruppo che cercherà di superare tale fase congiunturale sfruttando i fattori chiave come la presenza sul mercato sia nazionale che internazionale o la liquidità posseduta che gli hanno consentito nel corso degli anni di ottenere e consolidare una posizione di mercato ai vertici del settore, garantendo profitta- bilità e sviluppo. E’ per tale ragione che la società rivolge un’attenzione particolare alla situazione delle proprie controllate nell’ambito della strategia volta al rafforzamento della presenza del Gruppo sui mercati internazionali ed al tempo stesso la riduzione della propria dipendenza da un unico paese. RISCHI FINANZIARI L’attività della Financo S.r.l. risulta essere esposta a rischi di mercato in connessione a modifiche nei tassi di interesse ed alla volatilità dei mercati finanziari. Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle passività finanziarie della Società e sull’ammontare degli oneri finanziari netti. L’Organo Ammini- strativo monitora costantemente le informazioni disponibili dei mercati ed effettua le eventuali svalutazioni ne- cessarie. Il rischio liquidità rappresenta il rischio connesso alla difficoltà di reperire risorse e di adempiere regolarmente alle obbligazioni commerciali e finanziarie assunte. RISCHI NORMATIVI E DI COMPLIANCE Al fine di non esporre l’azienda alla responsabilità per gli illeciti commessi da Amministratori, Sindaci, Dirigenti, dipendenti o da tutti coloro che intrattengono con la società rapporti contrattuali/finanziari/commerciali, è stato adottato il Modello Organizzativo ai sensi del D. Lgs 231/01. La vigilanza sul funzionamento, l’osservanza e l’aggiornamento del Modello è stata affidata ad un organismo di vigilanza (O.d.V.), composto da membri indipen- denti e dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. 16
BilancioEsercizio2020 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE E CONTINUITA’ AZIENDALE A poco più di un anno dallo scoppio della pandemia da Covid, l’economia italiana porta le ferite profonde di uno shock inatteso, diffuso e prolungato, che ancora oggi continua a intaccare le fondamenta del sistema economico nazionale e che rischia di generare effetti duraturi sul potenziale di crescita italiano. L’attività economica globale ha continuato a espandersi nei primi mesi del 2021. La prosecuzione delle campa- gne di vaccinazione e il forte sostegno delle politiche monetarie e fiscali messe in atto dai principali Paesi si riflettono in un deciso miglioramento delle prospettive di medio termine, ma la recrudescenza invernale della pandemia pesa sul recupero nel breve periodo. Si attende che il prodotto globale ritorni sui livelli pre-pandemia alla fine dell’anno, anche se con dinamiche regionali molto differenziate. In Italia nei primi mesi del 2021 l’industria ha mostrato una certa resilienza, nonostante la terza ondata della pandemia, con segnali positivi in termini di produzione; mentre il comparto dei servizi e i consumi privati conti- nuano a risentire ancora delle misure di contenimento in essere. In questo contesto si prevede, dal secondo semestre dell’anno, un graduale recupero del Pil del 4,1% nel 2021, e del 4,2% nel 2022. Gli investimenti privati saranno frenati dall’alto indebitamente delle imprese, mentre un forte contributo sarà dato dagli investimenti pubblici, fenomeno già in fase di ripresa dopo un decennio di contrazione. Con riferimento al settore delle costruzioni, il 2021 potrebbe segnare un cambio di rotta molto importante, qua- lora si riuscissero a concretizzare e a cogliere pienamente alcune importanti opportunità presenti sul mercato. Per l’anno in corso, si prevede un rimbalzo dell’8,6% degli investimenti in costruzioni, trainato principalmente dal comparto del recupero abitativo (+14%) e da una graduale ripresa dell’attività sia nel comparto non residenziale privato (5%) sia in quello pubblico e del genio civile (+7,7%); mentre più contenuta dovrebbe essere la crescita della nuova edilizia abitativa (+3,5%) ormai fanalino di coda del settore. Questa dinamica per il 2021 dovrebbe essere il risultato di vari fattori: dall’avvio dei primi interventi dei vari bonus fiscale sugli immobili; dalle misure di sostegno degli investimenti pubblici previste dalle ultime leggi di bilancio che dopo il rallentamento durante il lockdown potranno proseguire il loro iter autorizzativo; dallo sblocco di alcuni interventi infrastrutturali di primaria importanza; dalle misure acceleratorie previste dal DL Semplificazioni e dal DL Sblocca Cantieri; nonché la ormai prossima scadenza nel 2023 dei Fondi Strutturali Europei che impongono una accelerazione dell’attuazio- ne dei programmi di investimento. Ma più di ogni cosa una svolta importante per gli anni futuri sarà l’operato del Governo, che nell’ambito dello strumento finanziario per la ripresa dell’Unione europea (Next Generation EU) ha predisposto e presentato agli organi comunitari il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il PNRR ha confermato la centralità delle costruzioni quale settore strategico per il rilancio del Paese, per rende- re la transizione verde e quella digitale una realtà, per realizzare infrastrutture per una mobilità sostenibile e interventi per la coesione territoriale e l’inclusione. Dei circa 222 miliardi di Euro del PNRR si stima che circa 108 miliardi di Euro siano indirizzati al settore delle costruzioni, quasi il 48% del totale, prevalentemente concentrati nei programmi per la transizione ecologica e per le infrastrutture per la mobilità sostenibile. Il PNRR dovrebbe delineare quegli investimenti e quelle riforme in grado di traghettare l’economia fuori dalla crisi determinata dalla pandemia da Covid-19. I primissimi effetti si potranno registrare già nel 2021, dove è attesa una ripresa del mercato del calcestruzzo di circa il 5% rispetto al 2019, anno dove non ha inciso la crisi determi- nata dal Covid-19. La nostra Società non ha esposizioni per cui non si potrà far fronte ad obbligazioni attualmente in essere nei 12 mesi a venire, saprà quindi cogliere appieno tutte le opportunità della attesa ripresa con la professionalità e le capacità che hanno sempre contraddistinto il suo operato anche in questi difficili anni. INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 2428, COMMA 3, PUNTI 1, 3 E 4, DEL CODICE CIVILE Nulla vi è da segnalare relativamente all’art. 2428, comma 3, punti 1, 3 e 4, del Codice Civile, non avendo la Società, né in questo né in precedenti esercizi, effettuato attività di ricerca e sviluppo né detenuto azioni proprie e non essendo sottoposta al controllo di altre società. 17
BilancioEsercizio2020 SINTESI DATI ECONOMICO-FINANZIARI In ottemperanza a quanto raccomandato dalla CONSOB nella comunicazione n. 94001437 del 23 febbraio 1994 relativamente alle informazioni che debbono essere fornite dalle società finanziarie che redigono il Bilancio se- condo la disciplina del Decreto Legislativo n. 127, 9 aprile 1991, presentiamo di seguito un prospetto di Conto Economico riclassificato che sia di ausilio alla percezione dei fatti e dei risultati sociali relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. Prospetto di riclassificazione del Conto Economico per l’esercizio 2020 e raffronto con l’esercizio 2019: 2020 2019 Interessi attivi e proventi assimilati 100.104 54.909 Interessi passivi e oneri assimilati (189.629) (179.488) Dividendi e plusvalenze su partecipazioni - 10.106.124 Altri proventi finanziari 3 46 Rettifiche di attività finanziarie (7.430.990) (12.362.201) RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA, PARTECIPAZIONI E TITOLI (7.520.512) (2.380.610) Ricavi 3.170.161 3.903.496 Lavoro ed oneri relativi (371.265) (395.324) Altre spese generali ed amministrative nette (1.212.990) (1.372.306) Accantonamenti - (163) RISULTATO DELLA GESTIONE ORDINARIA (5.934.606) (244.907) RISULTATO ANTE IMPOSTE (5.934.606) (244.907) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate (477.375) (748.170) RISULTATO ANTE VARIAZIONE FONDO RISCHI SU CREDITI (6.411.981) (993.077) Variazione del fondo rischi su crediti - - UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (6.411.981) (993.077) APPROVAZIONE DEL BILANCIO Si informa che la Società, ai sensi dell’art. 2364 del Codice Civile e dell’art. 11 dello Statuto, si è avvalsa dei maggiori termini per l’approvazione Bilancio in quanto, in conseguenza della complessità legata alla dimensione aziendale ed anche allo scopo di una corretta e prudenziale valutazione delle partecipazioni in portafoglio e di una esatta determinazione delle risultanze di bilancio al 31 dicembre 2020, ha reso necessario ed opportuno avvalersi dei maggiori termini per l’approvazione bilancio. Infine, è nostro desiderio rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro, dipendenti e collaboratori, che con la loro opera hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi prefissati. 18
BilancioEsercizio2020 CONCLUSIONI Spett.li Soci, sottoponiamo alla Vostra attenzione il Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, invitandoVi a deliberare in merito, destinando il risultato d’esercizio in conformità con la proposta formulata nella nota integrativa. Gubbio, 31 maggio 2021 Il Consiglio di Amministrazione Francesca Colaiacovo Presidente Maria Carmela Colaiacovo Vice Presidente Carlo Colaiacovo Consigliere Stefano Farabbi Consigliere Mariano Spigarelli Consigliere Paola Colaiacovo Consigliere Giuseppe Colaiacovo Consigliere Cristina Colaiacovo Consigliere 19
BilancioEsercizio2020 STATO PATRIMONIALE per l’Esercizio 2020 e raffronto con l’esercizio 2019 ATTIVO 2020 2019 A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI - - B) IMMOBILIZZAZIONI III Finanziarie 1) Partecipazioni in a) imprese controllate 446.916.819 91.787.617 b) imprese collegate 320.763 11.697.570 d-bis) altre imprese 4.882 5.475 Totale 447.242.464 103.490.662 2) Crediti a) verso imprese controllate - importi esigibili oltre l'esercizio successivo 14.535.017 7.108.055 b) verso imprese collegate - importi esigibili oltre l’esercizio successivo 170.000 1.041.000 d-bis) verso altri - importi esigibili entro l'esercizio successivo 421.698 500.000 - importi esigibili oltre l'esercizio successivo 103 103 Totale 421.801 500.103 Totale 15.126.818 8.649.158 Totale 462.369.282 112.139.820 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 462.369.282 112.139.820 C) ATTIVO CIRCOLANTE I Rimanenze - - II Crediti 1) verso clienti - importi esigibili entro l'esercizio successivo 86.034 65.300 2) verso imprese controllate - importi esigibili entro l'esercizio successivo 3.241.306 2.826.999 3) verso imprese collegate - importi esigibili entro l'esercizio successivo 10.763 82.658 5-bis) crediti tributari - importi esigibili entro l'esercizio successivo 2.192.463 291.434 - importi esigibili oltre l'esercizio successivo 18.852 18.850 Totale 2.211.315 310.284 5-ter) imposte anticipate - importi esigibili oltre l'esercizio successivo 30.866.150 30.682.781 5-quater) verso altri - importi esigibili entro l'esercizio successivo 22.794 56.143 Totale 36.438.362 34.024.165 III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni - - IV Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 109.915 100.722 2) Assegni 20.000 3) Danaro e valori in cassa 1.148 633 Totale 131.063 101.355 TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 36.569.425 34.125.520 D) RATEI E RISCONTI 22.371 20.680 TOTALE ATTIVO 498.961.078 146.286.020 [Valori espressi in unità di Euro] 20
BilancioEsercizio2020 PASSIVO 2020 2019 A) PATRIMONIO NETTO I Capitale 6.000.000 6.000.000 II Riserva da sovrapprezzo delle azioni - - III Riserve di rivalutazione 346.950.948 - IV Riserva legale 1.200.000 1.200.000 V Riserve statutarie - - VI Altre riserve 93.626.078 94.619.155 - Riserva Disponibile 93.626.078 94.619.155 VII Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi - - VIII Utili (Perdite) portati a nuovo - - IX Utile (Perdita) dell'esercizio (6.411.981) (993.077) TOTALE PATRIMONIO NETTO 441.365.045 100.826.078 B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 2) per imposte, anche differite 4.214.185 206 TOTALE FONDI PER RISCHI ED ONERI 4.214.185 206 C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 184.470 175.372 D) DEBITI 4) Debiti verso banche - importi esigibili entro l'esercizio successivo - 393.519 Totale - 393.519 7) Debiti verso fornitori - importi esigibili entro l'esercizio successivo 113.127 170.399 9) Debiti verso imprese controllate - importi esigibili entro l'esercizio successivo 32.886.642 25.145.524 - importi esigibili oltre l'esercizio successivo 20.035.000 18.435.000 Totale 52.921.642 43.580.524 12) Debiti tributari - importi esigibili entro l'esercizio successivo 83.887 1.020.469 13) Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale - importi esigibili entro l'esercizio successivo 21.684 21.876 14) Altri debiti - importi esigibili entro l'esercizio successivo 54.766 95.532 TOTALE DEBITI 53.195.106 45.282.319 E) RATEI E RISCONTI 2.272 2.045 TOTALE PASSIVO 498.961.078 146.286.020 [Valori espressi in unità di Euro] 21
RENDICONTO FIN BilancioEsercizio2020 CONTO ECONOMICO per l'Esercizio 2020 e raffronto con l'Esercizio 2019 2020 2019 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 3.169.961 3.898.684 5) Altri ricavi e proventi a) ricavi e proventi diversi 200 4.812 TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 3.170.161 3.903.496 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 7) Per servizi 988.478 1.214.122 8) Per godimento di beni di terzi 24.424 26.772 9) Per il personale a) salari e stipendi 264.079 282.070 b) oneri sociali 83.438 90.210 c) trattamento di fine rapporto 23.538 22.894 d) altri costi 210 150 Totale 371.265 395.324 10) Ammortamenti e svalutazioni b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali 346 583 d) svalutazione dei crediti compresi nell'Attivo circolante e delle disponibilità liquide 78.302 9.717 Totale 78.648 10.300 12) Accantonamenti per rischi - 163 14) Oneri diversi di gestione 121.440 121.112 TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE 1.584.255 1.767.793 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 1.585.906 2.135.703 C) PROVENTI E (ONERI) FINANZIARI 15) Proventi da partecipazioni a) da imprese controllate - 10.106.124 Totale - 10.106.124 16) Altri proventi finanziari a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni - da imprese controllate 94.721 36.314 - da imprese collegate 2.586 15.617 - da altri 2.797 2.978 Totale 100.104 54.909 b) proventi diversi - da altri 3 46 Totale 100.107 54.955 17) Interessi e altri oneri finanziari a) verso imprese controllate (184.965) (170.114) b) verso altri (4.664) (9.466) Totale (189.629) (179.580) 17 bis) utili e perdite su cambi - 92 TOTALE PROVENTI E (ONERI) FINANZIARI (89.522) 9.981.591 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ E PASSIVITA' FINANZIARIE 18) Rivalutazioni a) di partecipazioni - 61.836 19) Svalutazioni a) di partecipazioni (7.430.990) (12.424.037) TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ E PASSIVITA' FINANZIARIE (7.430.990) (12.362.201) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A-B±C±D±E] (5.934.606) (244.907) 20) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate 477.375 748.170 21) Utile (Perdite) dell'esercizio (6.411.981) (993.077) [Valori espressi in unità di Euro] 22
NANZIARIO PER L'ESERCIZIO 2020 E RAFFRONTO CON L'ESERCIZIO 2019 BilancioEsercizio2020 RENDICONTO FINANZIARIO per l'Esercizio 2020 e raffronto con l'Esercizio 2019 2020 2019 A FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA (metodo indiretto) - Utile (Perdita) dell'esercizio (6.411.981) (993.077) - Imposte sul reddito 477.375 748.170 - Interessi passivi (attivi) 89.522 124.625 - (Dividendi) - (10.106.124) 1) Utile (Perdita) dell'esercizio prima delle imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/min da cessione (5.845.084) (10.226.406) Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto - Accantonamento ai Fondi 4.237.517 22.894 - (Rivalutazioni) Svalutazioni per perdite durevoli di valore (343.733.937) 12.362.202 - Altre rettifiche in aumento (in diminuzione) per elementi non monetari 346.950.948 - Totale rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto 7.454.528 12.385.096 2) Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 1.609.444 2.158.690 Variazioni del capitale circolante netto - Decremento / (Incremento) dei Crediti vs clienti (20.734) (3.204) - Incremento / (Decremento) dei Debiti vs fornitori (57.272) 58.430 - Decremento / (Incremento) dei Ratei e risconti attivi (1.691) (3.908) - Incremento / (Decremento) dei Risconti passivi 227 (1) - Variazioni di altre voci del capitale circolante netto 5.577.996 4.400.541 Totale variazioni del capitale circolante netto 5.498.526 4.451.858 3) Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN 7.107.970 6.610.548 Altre rettifiche Interessi incassati/(pagati) (174.778) (9.420) Dividendi incassati - 10.106.124 (Utilizzo dei fondi) (14.440) (335.066) Totale altre rettifiche (189.218) 9.761.638 Flusso Finanziario da (per) Gestione Reddituale (A) 6.918.752 16.372.186 B FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Immobilizzazioni finanziarie - (Investimenti) (6.516.885) (15.946.459) - Flussi da disinvestimenti 21.360 - Attività finanziarie non immobilizzate Flusso Finanziario dell'attività di Investimento (B) (6.495.525) (15.946.459) C FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Mezzi di terzi - (Rimborso finanziamenti) (393.519) (393.518) Mezzi propri - - Flusso Finanziario dell'attività di finanziamento (C) (393.519) (393.518) INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE (A+-B+-C ) 29.708 32.209 DISPONIBILITA' LIQUIDE A INIZIO ESERCIZIO 101.355 69.146 DISPONIBILITA' LIQUIDE A FINE ESERCIZIO 131.063 101.355 [Valori espressi in unità di Euro] Gubbio, 31 maggio 2021 Il Consiglio di Amministrazione Francesca Colaiacovo Presidente Carlo Colaiacovo Consigliere Maria Carmela Colaiacovo Vice Presidente Stefano Farabbi Consigliere Mariano Spigarelli Consigliere Paola Colaiacovo Consigliere Giuseppe Colaiacovo Consigliere Cristina Colaiacovo Consigliere 23
BilancioEsercizio2020 NOTA INTEGRATIVA al Bilancio dell’Esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO Il Bilancio dell'esercizio è stato redatto in conformità alla normativa del Codice Civile interpretata ed integrata dai principi e criteri contabili elaborati dall’Organismo Italiano della Contabilità (OIC). L’OIC ha provveduto ad aggiornare i principi contabili nazionali sulla base delle nuove disposizioni normative introdotte dal D.lgs. 18 agosto 2015, n. 139, ed ha apportato emendamenti ad alcuni principi contabili nazionali. Il Bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, conforme allo schema degli artt. 2424 e 2424-bis del Codice Civile, dal Conto Economico, conforme allo schema di cui agli artt. 2425 e 2425-bis del Codice Civile, dal Rendiconto Finanziario, conforme allo schema di cui all’art.2425-ter, e dalla presente Nota Integrativa che fornisce le informazioni richieste dall'art. 2427 e 2427-bis del Codice Civile, da altre disposizioni del Codice Civile in materia di Bilancio e da altre leggi precedenti. Inoltre, in essa vengono fornite tutte le informazioni complementari ritenute necessarie a dare una rappresentazione più trasparente e completa, anche se non ri- chieste da specifiche disposizioni di legge. Al fine di rappresentare con chiarezza la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico della società, gli importi, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di Euro, salvo diversa indicazione. Sulla base di quanto più ampiamente illustrato in relazione sulla gestione, il bilancio è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale, non sussistendo incertezze al riguardo. CRITERI DI VALUTAZIONE I principi contabili di seguito riportati sono stati adeguati con le modifiche, integrazioni e novità introdotte dalle norme del codice civile dal D.lgs. 139/2015, che ha recepito in Italia la Direttiva contabile 34/2013/UE. In parti- colare, i principi contabili nazionali sono stati riformulati dall’OIC nella versione emessa il 22 dicembre 2016, così come emendata in data 29 dicembre 2017. La valutazione delle voci di Bilancio è stata fatta in osservanza dell'art. 2426 e seguenti del Codice Civile come modificato dal D.lgs. 139/2015 e in ossequio ai criteri generali della prudenza e della competenza, della rilevan- za dell’informazione e nella prospettiva della continuazione dell'attività, nonché tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto. Come più ampiamente illustrato al paragrafo “Immobilizzazioni finanziarie – Movimenti delle immobilizzazioni finanziarie: partecipazioni” a cui si rimanda, nella redazione del bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 i citati criteri di valutazione sono stati derogati in relazione alla rivalutazione ai sensi della Legge 126/2020 della partecipazione nella società controllata Colacem S.p.A.. Non si sono verificati casi in cui l'applicazione dei principi, dei criteri e delle disposizioni di cui agli articoli da 2423-bis a 2426 del codice civile abbia condotto ad una rappresentazione non veritiera e non corretta della situazione patrimoniale, finanziaria, economica della società e del relativo risultato economico. I principali criteri di valutazione adottati sono i seguenti: IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in Bilancio secondo il criterio del costo di acquisizione o di produ- zione comprensivo degli oneri accessori e sono ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro prevista utilità futura. Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, 24
BilancioEsercizio2020 l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se, in esercizi successivi, vengono meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore originario, nei limiti del valore che l’attività avrebbe avuto ove la rettifica di valore non avesse mai avuto luogo, eccezion fatta per la voce “avviamento” e “oneri pluriennali” di cui all’art. 2426, punto 5, del Codice Civile. I costi di impianto ed ampliamento aventi utilità pluriennale, sono iscritti nell’Attivo, previo consenso del Collegio Sindacale, ed ammortizzati in un periodo di cinque anni, con ammortamento a quote costanti. I costi per l’acquisizione di concessioni e licenze vengono ammortizzati in funzione della durata della concessio- ne o licenza alle quali si riferiscono. I costi di pubblicità, non essendo di utilità pluriennale, sono interamente imputati al Conto Economico nell'eser- cizio di sostenimento. Gli oneri accessori sostenuti per ottenere finanziamenti, quali le spese di istruttoria, l'imposta sostitutiva su finanzia- menti a medio termine e tutti gli altri costi iniziali capitalizzati nella voce “Altre immobilizzazioni immateriali” negli eser- cizi precedenti, continuano ad essere ammortizzati in relazione alla durata dei relativi tempi di restituzione dei prestiti. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in Bilancio al costo di acquisizione o di costruzione, rettificato per taluni beni in applicazione di specifiche leggi di allineamento monetario, nonché per attribuzione delle differenze nega- tive di fusione effettuate in precedenti esercizi, così come evidenziato in apposito prospetto. Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al bene. Le im- mobilizzazioni materiali possono essere rivalutate solo nei casi in cui leggi speciali lo richiedano o lo permettano. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; le aliquote applicate sono riportate nella sezione relativa alle note di commento dell'Attivo. Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammor- tamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario, nei limiti del valore che l’attività avrebbe avuto ove la rettifica di valore non avesse avuto mai luogo. Le spese di manutenzione ordinaria sono addebitate integralmente al Conto Economico. Le spese di manuten- zione di natura incrementativa sono attribuite ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzate in relazione alle resi- due possibilità di utilizzo degli stessi. L’ammortamento è calcolato anche sui cespiti temporaneamente non utilizzati. Sono esclusi dall’ammortamento i terreni, i fabbricati civili che rappresentano una forma di investimento ed i cespiti la cui utilità non si esaurisce nel tempo. I beni utilizzati in leasing, sono contabilizzati con il “metodo patrimoniale”; nella Nota Integrativa, vengono fornite, per ogni singolo contratto in essere, le informazioni previste dal comma 1, punto 22 dell’art. 2427 del Codice Civile, indicando gli effetti che si produrrebbero se si adottasse il “metodo finanziario”. PARTECIPAZIONI E TITOLI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI Le partecipazioni in società controllate e collegate iscritte nelle immobilizzazioni, sono valutate con il metodo del costo determinato sulla base del prezzo di acquisto o di sottoscrizione del capitale o del valore attribuito ai beni conferiti. Il costo viene ridotto per perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipate abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili nell'immediato futuro utili di entità tale da assorbirle. Nel caso in cui la società sia obbligata a farsi carico della copertura delle perdite conseguite dalla partecipata, si può rendere necessario un accantona- mento al passivo per poter far fronte, per la quota di competenza, alla copertura del deficit patrimoniale della partecipata. Il valore originario della partecipazione viene ripristinato negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi della svalutazione effettuata. Eventuali differenze negative significative tra le valutazioni così effettuate e quelle derivanti dall'applicazione del metodo del Patrimonio Netto, sono evidenziate e motivate nella sezione relativa alle note di commento dell'Attivo. Il costo ammortizzato di un titolo è il valore a cui il titolo è stato valutato al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento cumulato, utilizzando il criterio dell’inte- resse effettivo, su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi riduzione (operata direttamente o attraverso l’uso di un accantonamento) a seguito di una perdita di valore. Il valore di iscrizione iniziale è rappresentato dal prezzo di acquisto o sottoscrizione al netto di eventuali commissioni. Come più ampiamente illustrato al paragrafo “Immobilizzazioni finanziarie – Movimenti delle immobilizzazioni finanziarie: partecipazioni”, la Società ha usufruito della possibilità di rivalutazione del valore di iscrizione della sola partecipazione nella sola società controllata Colacem S.p.A., così come previsto dall’art. 110 del D.L. n. 104 del 14 agosto 2020, convertito con modifiche nella Legge n. 126 del 13 ottobre 2020. 25
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