Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità febbraio 2023 - Comune di Senigallia

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Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità febbraio 2023 - Comune di Senigallia
Biblioteca Comunale
    Antonelliana

      Novità
  febbraio 2023
Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità febbraio 2023 - Comune di Senigallia
Novità consultabili su: http://bibliomarchenord.it
o sul sito: https://www.comune.senigallia.an.it/biblioteca/
Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità febbraio 2023 - Comune di Senigallia
Narrativa italiana
                                    Paolo & Francesca:                  Inventario 90381
                                                                        Collocazione NARRATIVA
                                    romanzo di un amore                 STRUM 04 ITALIANA
                                    Strukul, Matteo
                                    narrativa Nord-Sud
                                    edizioni 2022

Due giovani alla scoperta dell'amore. Un destino travolto dalla storia. Una passione divenuta
leggenda. Fra le torri e i castelli dell'Italia medievale si consuma una delle più grandi storie d'amore
di tutti i tempi, quella fra Paolo Malatesta e Francesca da Rimini. Francesca ama i libri e le
avventure di maghi e cavalieri, sogna un Lancillotto che le faccia battere il cuore. Nel suo destino,
però, c'è un matrimonio combinato con il rozzo Giovanni Malatesta, guerriero spietato e
conquistatore sanguinario. La sua sorte sembra già scritta, almeno fino a che Francesca non incontra
Paolo, il fratello di Giovanni venuto a sposarla per procura. Nell'attimo in cui si scambiano il primo
sguardo, i due cognati sono già perduti, condannati a bruciare di un sentimento impossibile da
vivere a pieno eppure troppo doloroso da reprimere. La loro passione, resa immortale da Dante
Alighieri nel canto V dell'Inferno, rivive fra le pagine di questo romanzo insieme allo splendore
dell'Italia del tempo, con le sue corti e i tornei, gli intrighi e gli inseguimenti. Paolo e Francesca è il
grande affresco di un amore tormentato in cui mito e storia si intrecciano; una ricostruzione
avvincente e al tempo stesso rigorosa di un'epoca che non smette mai di affascinarci.
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La disperata ricerca              Inventario 90371
                                                                   Collocazione NARRATIVA
                                 d’amore di un povero
                                                                   PIF 02     ITALIANA
                                 idiota
                                 Pif
                                 narrativa Giangiacomo
                                 Feltrinelli Editore 2022

 "L'amore non è una formula matematica, non ci si può innamorare facendo dei calcoli." Almeno
questo è quello che pensa Arturo fino a quando rivede un vecchio compagno di classe, l'irritante
Gianfranco Zamboni - ora ingegnere informatico. Dopo anni di lavoro a testa bassa, Arturo si è
appena reso conto che amici e colleghi nel frattempo si sono sposati o convivono, molti hanno
messo al mondo dei bambini e alcuni si sono già separati. Alle soglie dei quarant'anni, è ora di
pensare a quel futuro che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Ma come si trova l'anima
gemella, la persona che si è proprio sicuri sia quella giusta? L'incontro con il vecchio compagno di
scuola sembra un appuntamento con il destino, perché Zamboni è a capo di un progetto
sperimentale: una app finalmente efficace nel rilevare l'affinità fra persone. E siccome Arturo è un
citazionista accanito, facendo sua la massima di Mae West "Tra due mali, scelgo sempre quello che
non ho mai provato prima", si butta nella sperimentazione. Mentre sembra stia nascendo una
simpatia con Olivia, la ragazza dal sorriso raggiante che lavora nella mensa aziendale, l'app gli
rivela che ha sette anime gemelle sparse per l'Italia e per il mondo. Nonostante il parere contrario
dell'amico Carlo, inguaribile romantico, che lo spinge a uscire con Olivia, Arturo inizia il suo
viaggio carico di speranza - ma anche di goffaggine e tanti dubbi. Da Siena alla Svezia, da Dubai
alla Groenlandia, scoprirà molto su di sé, sui rapporti di coppia a ogni latitudine, e su cosa sia
davvero un'anima gemella. Pif torna al romanzo con la sua voce inconfondibile e lo sguardo
intelligente e critico, eppure sempre pieno di tenerezza, sulle contraddizioni del nostro presente,
sulle fragilità fra il tramonto delle vecchie certezze e i falsi miti di nuove verità. Un romanzo
picaresco ed esilarante sull'amore.
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Succede sempre                     Inventario 90407
                                                                      Collocazione NARRATIVA
                                   qualcosa di
                                                                      GOTTG 02 ITALIANA
                                   meraviglioso
                                   Gotto, Gianluca
                                   narrativa Mondadori 2021

"Succede sempre qualcosa di meraviglioso" è il racconto di un viaggio che ha come protagonista
Davide, un ragazzo che vede tutte le sue certezze crollare una dopo l'altra, fino a perdere il desiderio
di vivere. E Guilly, un personaggio fuori dal tempo che Davide, per caso o per destino, incontra in
Vietnam e da cui apprende un modo alternativo e pieno di luce di prendere la vita. Una storia di
rinascita in cui perdersi per ritrovarsi, che Gianluca Gotto racconta portando il tema della ricerca
della felicità - già affrontato nell'autobiografia "Le coordinate della felicità" - su un piano
universale: la destinazione finale di questo viaggio non è conquistare un certo tipo di vita, ma uno
stato d'animo. Una sensazione di calore che è sempre dentro di noi, indipendentemente da quello
che il destino ci ha riservato. Potremmo chiamarla in tanti modi: serenità, pace interiore, leggerezza,
calma. Oppure, come direbbe Guilly, "la sensazione di essere a casa, sempre".
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La via del miele                   Inventario 90398
                                                                      Collocazione NARRATIVA
                                   Caboni, Cristina                   CABOC 06 ITALIANA
                                   Garzanti 2022

Dal tetto del palazzo, Alice riesce ad ammirare tutta Parigi. Davanti a tanta bellezza, ciò che si è
lasciata alle spalle non fa più così male. Con sé ha portato solo la cosa più importante: le sue api. Lì,
a decine di metri d'altezza, c'è il suo alveare, un posto per lei magico. Ma ora le api sono scomparse,
e Alice sa che questo è un messaggio per lei. Loro da sempre le indicano la strada. Così, quando il
telefono squilla, capisce che tutto sta per cambiare: sua sorella Emma, la persona che ha amato
come nessun'altra, ma che non sente da due anni a causa di una sciocca lite, non c'è più. Prima di
andarsene, però, le ha lasciato il dono più grande: sua figlia. Alice non sapeva di avere una nipote e
non ha idea di come si cresca un bambino. Non si sente all'altezza. Deve trovare qualcuno che se ne
prenda cura, anche se questo vuol dire andare in Sardegna, l'isola che fa da sfondo a tanti racconti
della sua famiglia. L'isola dove vedrà le sue api volare leggere e riflettere il sole in lampi d'oro.
Dove anche l'amore avrà un significato nuovo. Gli odori, i sapori e il vento di quella terra lontana
faranno cadere una a una tutte le sue certezze, mentre le sue radici riaffioreranno dalla terra. Perché
per andare avanti dobbiamo sapere chi siamo stati. Come un'ape che ricorda sempre la strada verso
l'alveare, abbiamo tutti bisogno di trovare un posto da chiamare casa. Cristina Caboni torna con un
romanzo che è un inno alla natura. L'autrice ci parla di quello che le sta più a cuore, la magia delle
api e la difesa del loro mondo. Una storia di scelte e di legami familiari. Di amore e di speranza. Tra
il fascino di Parigi e quello della Sardegna, una ragazza prova ad abbattere le barriere che la
dividono dalla vera sé stessa.
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Avere tutto                        Inventario 90401
                                                                     Collocazione NARRATIVA
                                  Missiroli, Marco                   MISSM 03 ITALIANA
                                  Giulio Einaudi editore 2022

Dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno? Un figlio, il ritorno a
casa, la partita finale con la sua famiglia. E quell'ossessione che lo muove da sempre: la vita non è
avere di più, è rischiare per avere tutto. Un romanzo tesissimo e profondo sulle passioni che ci
rendono vivi, sugli amori mai dimenticati, su chi scrive il proprio destino dando fuoco all'anima.
Sui padri e le loro eredità nascoste. I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione
dell'anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la
testa sempre più dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lì con lui per
affrontare la loro partita più grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione
di euro in più e parecchi anni in meno? Da giovane Nando Pagliarani aveva il torace da nuotatore e
un destino interrotto. Ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar America, ma
l'unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d'identità è: ballerino. Perché lui e sua moglie
hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. Ballavano per vincere.
Anche a Sandro piace vincere, è una malattia di famiglia. Ma la sua danza è pericolosa. Le prime
volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi è diventato lo sbarbato da tenere d'occhio.
Quel che è certo è che prima aveva un lavoro stabile e programmava con Giulia un futuro. E
adesso? Cos'è rimasto a Sandro, che voleva avere tutto? Cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta
che sfidiamo la fortuna? Marco Missiroli firma il suo romanzo più potente e maturo, raccontando la
febbre di un giovane uomo pieno di slanci e difetti, di una città di provincia che vive alla grande
solo una stagione all'anno, di una famiglia arsa dall'amore e dalla smania.
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Il dio disarmato                    Inventario 90377
                                                                       Collocazione NARRATIVA
                                   Pomella, Andrea                     POMEA 01 ITALIANA
                                   narrativa Giulio Einaudi
                                   editore 2022

«All'inizio c'è uno stridio di gomme sull'asfalto, un urto nell'aria, il suono di un clacson, e subito
dopo quello che sembra il concerto di un martello pneumatico. Lo studente alza gli occhi dal
giornale e si volta nella direzione da cui proviene quel frastuono. Ciò che accade alle 9.02 del 16
marzo 1978 continua ad accadere». L'attacco dura tre minuti, ma a saltare in aria - in quel luogo, in
quel momento - è l'Italia intera. Aldo Moro viene rapito, cinque uomini massacrati, riscritto il futuro
del Paese. Ecco perché dilatare quei minuti significa guardare il mondo con una lente diversa: al
centro di questa storia, in un abbagliante quadro mobile, ci sono il presidente, i suoi familiari, i
testimoni, i brigatisti, gli uomini della scorta; e tutt'intorno una vertigine di figure la cui ombra
tocca il nostro stesso presente. E così, mentre la trappola si ripete all'infinito, quello che emerge a
poco a poco nella nebbia è il grande romanzo di via Fani. Il rapimento di Aldo Moro da parte delle
Brigate Rosse e il massacro dei cinque agenti della scorta è l'evento che ha generato la più grave
frattura emotiva, politica e sociale della storia repubblicana. L'attacco dura tre minuti. Tre minuti
che, a più di quarant'anni di distanza, continuano a essere oggetto di ricerche, ricostruzioni e
speculazioni. Ma questo, va detto, non è un saggio: qui siamo nel territorio della letteratura. E ogni
scrittore, si sa, manipola il tempo, può condensare dieci anni in una frase o dilatare pochi secondi e
farli durare quanto vuole, se in quei secondi si nasconde una verità su cui lo sguardo continua a
posarsi. Il metodo in un certo senso è quello del realismo traumatico, lo stesso che usava Andy
Warhol nelle sue immagini seriali: mettere in scena e replicare per sfiorare la verità. Non la verità
storica, ma quella più sfuggente della percezione individuale e collettiva. Ecco allora alternarsi nella
narrazione i testimoni oculari, i brigatisti, i politici, gli uomini della scorta, persino personaggi
storici vissuti secoli prima. E l'azione, gli spari, la fuga, il congegno che scatta e che si replica
all'infinito, perennemente identico a sé stesso, ma che viene osservato ogni volta da una prospettiva
diversa. A intersecare i fatti pubblici è il racconto privato delle ultime otto ore di vita di Aldo Moro
prima del sequestro. Il dio disarmato è un romanzo senza aggettivi: storico, politico, filosofico,
lirico, documentario; nessun termine riesce davvero a definirlo. È un libro che indaga nel profondo
le scelte individuali e i disegni del destino, il territorio e lo spazio urbano, la sostanza del tempo, il
mormorio segreto della vita di un uomo tra i più importanti della storia d'Italia, che quando tornava
a casa si toglieva di dosso l'aggettivo «politico» per cercare di essere soltanto un uomo.
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Flashback                           Inventario 90406
                                                                       Collocazione NARRATIVA
                                   Comencini, Cristina                 COMEC 05 ITALIANA
                                   narrativa Giangiacomo
                                   Feltrinelli Editore 2022

Un paio di scarpette rosse, una carrozzina, una molletta che trattiene capelli ondulati, grandi occhi
blu dalle ciglia cariche di mascara. Dettagli vividi che emergono da brevi amnesie. In un periodo
della sua vita particolarmente difficile, la narratrice - nella quale il lettore può riconoscere l'autrice
stessa - inizia a soffrire di fulminee perdite di conoscenza, flashback che la immergono in storie
diversissime dalla sua, storie di donne lontane, eppure connesse al suo presente da una segreta
corrispondenza. Accade con Eloisa, splendida cocotte il cui destino viene rovesciato dalla Comune
parigina del 1871: il desiderio di seguire la sua vicenda coincide con la fine del matrimonio della
narratrice; e con Sofia, una ragazza russa che vorrebbe diventare attrice ma non ha fatto i conti con
l'amore e con la Rivoluzione d'ottobre, offrendo a chi racconta una misura delle sue stesse scelte;
poi con Elda, giovane operaia friulana, realmente esistita nello spietato inverno fra il 1944 e il '45, e
infine con una diciassettenne della Swinging London libera e malintesa dei primi anni sessanta.
Legate tra loro da una trama che supera le epoche in cui hanno vissuto, tutte arrivano a deviare e ad
ampliare il corso dell'esistenza della donna che le racconta. Perché, suggerisce Comencini, la
scrittura è atto che modifica, che travolge. "La letteratura è un'esistenza nascosta e pericolosa." La
Comune di Parigi, la Rivoluzione bolscevica, la Resistenza, la rivoluzione sessuale: quattro epoche
di ribellione narrate attraverso quattro donne come tante, per questo straordinarie. Eroine che
incarnano una metà della Storia a lungo nascosta, negletta, ritenuta meno degna: vite, sentimenti,
corpi, piccoli gesti di cura quotidiana. Cristina Comencini, con mirabile vividezza e potenza
scenica, in un romanzo pubblico e insieme personale, storico e attuale, li chiama finalmente a vivere
per quello che sono: la forza indomabile che muove il mondo.
Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità febbraio 2023 - Comune di Senigallia
Al di qua del fiume: il             Inventario 90408
                                                                       Collocazione NARRATIVA
                                   sogno della famiglia
                                                                       SELMA 01 ITALIANA
                                   Crespi
                                   Selmi, Alessandra
                                   narrativa Nord  2022

È solo un triangolo di terra delimitato dal fiume Adda, lo si può abbracciare con uno sguardo. Ma,
nel 1877, agli occhi di Cristoforo Crespi rappresenta il futuro. Lui, figlio di un tengitt, di un tintore,
lì farà sorgere un cotonificio all'avanguardia e, soprattutto, un villaggio per gli operai come mai si è
visto in Italia, con la sua chiesa, la sua scuola, case accoglienti con giardino. Si giocherà tutto quello
che ha, Cristoforo, per realizzare quel sogno. I soldi, la reputazione e anche il rapporto col fratello
Benigno, ammaliato dalle sirene della nobiltà di Milano e dal prestigio di possedere un giornale. Per
Cristoforo, invece, ciò che conta è produrre qualcosa di concreto e cambiare in meglio la vita dei
suoi operai. E la vita della giovane Emilia cambia il giorno in cui si trasferisce nel nuovo villaggio.
Figlia di uno dei più fedeli operai dei Crespi, e con una madre tormentata da cupe premonizioni del
futuro, Emilia è spettatrice della creazione di un mondo autosufficiente al di qua del fiume, e la sua
esistenza, nel corso degli anni, si legherà ineluttabilmente a quella degli altri abitanti di Crespi
d'Adda. Come la famiglia Malberti, l'anima nera del villaggio, o gli Agazzi, idealisti e ribelli. Con
loro, Emilia vive i piccoli e grandi stravolgimenti di quel microcosmo e affronta le tempeste della
Storia: i moti per il pane del 1898, la prima guerra mondiale, le sollevazioni operaie... Tuttavia il
destino farà incrociare la sua strada anche con quella di Silvio Crespi, erede dell'azienda e della
visione del padre Cristoforo. Nonostante l'abisso sociale che li divide, tra i due s'instaura un
rapporto speciale che resisterà nel tempo, e sarà Emilia il sostegno di Silvio nel momento in cui i
Crespi - forse diventati troppo ricchi, troppo orgogliosi, troppo arroganti - rischieranno di perdere
tutto. Fino all'avvento del fascismo, quando il villaggio Crespi, come il resto del Paese, non sarà più
lo stesso. Il racconto appassionato dell'intreccio di destini tra imprenditori visionari e coraggiosi e
famiglie operaie: speranze, drammi, vendette e amori in un grandioso ed emozionante affresco
storico.
Dove non mi hai                    Inventario 90418
                                                                      Collocazione NARRATIVA
                                   portata: mia madre, un
                                                                      CALAMG 01 ITALIANA
                                   caso di cronaca
                                   Calandrone, Maria Grazia
                                   testo non letterario Giulio
                                   Einaudi editore 2022

1965. Un uomo e una donna, dopo aver abbandonato nel parco di Villa Borghese la figlia di otto
mesi, compiono un gesto estremo. 2021. Quella bambina abbandonata era Maria Grazia
Calandrone. Decisa a scoprire la verità, torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, sofferto,
lavorato e amato. E indagando sul passato illumina di una luce nuova la sua vita. "Dove non mi hai
portata" è un libro intimo eppure pubblico, profondamente emozionante e insieme lucidissimo.
Attraversando lo specchio del tempo, racconta una scheggia di storia d'Italia e le vite interrotte delle
donne. Ma è anche un'indagine sentimentale che non lascia scampo a nessuno, neppure a chi legge.
Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l'estate del 1965. Hanno con sé la figlia di otto mesi,
sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall'inquietudine che prova chi è braccato. Perché
Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare e che la umiliava ogni giorno,
e ha tentato di costruirsi una nuova vita proprio insieme a Giuseppe. Per la legge dell'epoca, però, la
donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di
scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di
Villa Borghese, confidando nel fatto che qualcuno si prenderà cura di lei. Più di cinquant'anni dopo
quella bambina, a sua volta diventata madre, si mette in viaggio per ricostruire quello che è davvero
successo ai suoi genitori. Come una detective, Maria Grazia Calandrone ricostruisce la sequenza dei
movimenti di Lucia e Giuseppe, enumera gli oggetti abbandonati dietro di loro, s'informa sul tempo
che impiega un corpo per morire in acqua e sul funzionamento delle poste nel 1965, per capire
quando e dove i suoi genitori abbiano spedito la lettera a «l'Unità» in cui spiegavano con poche
parole il loro gesto. Dopo "Splendi come vita", in cui l'autrice affrontava il difficile rapporto con la
madre adottiva, "Dove non mi hai portata" esplora un nodo se possibile ancora più intimo e
complesso. Indagando la storia dei genitori grazie agli articoli di cronaca dell'epoca, Calandrone fa
emergere il ritratto di un'Italia stanca di guerra ma non di regole coercitive. Un Paese che ha spinto
una donna forte e vitale a sentirsi smarrita e senza vie di fuga. Fino a pagare con la vita la sua scelta
d'amore.
Una vita qualunque                  Inventario 90436
                                                                       Collocazione NARRATIVA
                                   Leykin, Yigal                       LEYKY 01 ITALIANA
                                   2015

Mitia è un uomo anziano, modesto, gentile, non batte mai il pugno. Ha sempre lasciato a Bussia, la
moglie, il ruolo di condottiero. Si è sempre considerato un uomo qualunque, che ha vissuto una vita
qualunque, simile a tante altre. Fino a che un giorno il telefono squilla e il lontano passato si
ripresenta. Un amico di gioventù vuole incontrarlo, narrargli la verità sulla scomparsa della sua
amata sorella caricata su un camion dalle SS. Per tutti quelli anni, Mitia, ostinatamente, ha sperato
con tutto se stesso che lei fosse rimasta in vita, lontana, dispersa. L'ansia che lo attanaglia nei giorni
prima dell'appuntamento lo spinge a scrivere, a ripercorrere la sua lunga vita. Per se stesso. Per
trovare un po' di sollievo. Per mettere ordine. Per capire. Al termine del suo scritto si renderà conto
che il suo cammino, più di altri, è stato indirizzato, spinto dagli sconvolgimenti del secolo terribile
che hanno travolto uomini e nazioni e in cui, quasi sempre, è stato il caso a decidere della vita e
della morte. Si rende conto che la sua supposta "normalità" è stata una maniera per impedire che le
bufere della storia e la tragedia della Shoah lo travolgessero. Nel profondo di sé scopre che la sua
non è stata una vita qualunque e che, nonostante tutto, la sua è stata una grande storia d'amore. E,
del resto, esiste una vita qualunque?
Narrativa straniera
                                   Piccole cose da nulla              Inventario 90430
                                                                      Collocazione NARRATIVA
                                   Keegan, Claire                     KEEGC 01 STRANIERA
                                   Giulio Einaudi editore 2022

Sono giorni che Bill Furlong gira per fattorie e villaggi con il camion carico di legna, torba e
carbone. Nessuno vuole restare al freddo la settimana di Natale. Sotto la neve che continua a
scendere, tutto va come sempre in quel pezzo d'Irlanda. Poi, nel cortile silenzioso di un convento,
Bill fa un incontro che smuove la sua anima e i suoi ricordi. Lasciar correre, girarsi dall'altra parte,
sarebbe la scelta più semplice, di certo la più comoda. Ma forse, per Bill Furlong, è arrivato il
momento di ascoltare il proprio cuore. «Mentre proseguivano e incontravano altre persone che
conosceva e non conosceva, si ritrovò a domandarsi che senso aveva essere vivi se non ci si aiutava
l'uno con l'altro. Era possibile tirare avanti per anni, decenni, una vita intera senza avere per una
volta il coraggio di andare contro le cose com'erano e continuare a dirsi cristiani, a guardarsi allo
specchio?».
L'occhio della                     Inventario 90431
                                                                      Collocazione NARRATIVA
                                   montagna
                                                                      BAUMS 01 STRANIERA
                                   Baume, Sara
                                   Enne Enne Editore 2022

Nell'inverno successivo al loro primo incontro, Bell e Sigh si trasferiscono nella campagna
irlandese più remota. Sono giovani, innamorati, stufi della città e delle rispettive famiglie, pronti a
cominciare una nuova vita. La loro casa è ai piedi di un monte dalla sommità appiattita, corrosa dai
venti e da una luce millenaria: Bell e Sigh lo guardano, certi che un giorno ci saliranno. Una
stagione dopo l'altra, il loro quotidiano si riempie di cose piccole e importantissime, di gesti e riti
ricchi di intimità, mentre le vecchie abitudini, il passato e perfino le parole perdono di consistenza.
Il mondo di Bell e Sigh si restringe e perde i confini, indistinguibile da ciò che li circonda: gli occhi
degli animali e i colori dei fiori, i suoni della pioggia sul terreno e i respiri del vento tra le rocce.
Fino al giorno in cui il sentiero verso la cima del monte appare facile e accogliente, come l'invito di
un vicino gentile. L'occhio della montagna è una profonda meditazione sull'amore, sulla natura, su
come allontanarsi dal mondo per poterlo scoprire davvero. Sara Baume torna con la prosa poetica e
visionaria di "fiore frutto foglia fango" a esplorare l'intensità dei sentimenti, quelli che ci legano
come esseri umani, e quelli, più nascosti e inafferrabili, che ci uniscono a tutte le creature viventi.
Le strane storie di               Inventario 90397
                                                                    Collocazione NARRATIVA
                                  Fukiage: Mimi e
                                                                    YOSHB 16 STRANIERA
                                  Kodachi
                                  Yoshimoto, Banana
                                  Giangiacomo Feltrinelli
                                  Editore 2022

"Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle cresciute nella cittadina di Fukiage. Allevate da una
coppia di amici dei genitori perché in un incidente stradale il padre è rimasto ucciso e la madre
giace tuttora in coma, compiuti i diciotto anni decidono di trasferirsi a T?ky?, dove vivono una vita
tranquilla, ciascuna intenta a inseguire le proprie inclinazioni. All'improvviso, però, Kodachi
svanisce nel nulla. Mimi va a cercarla e torna a Fukiage, dove incontra personaggi misteriosi e
scopre verità e leggende bizzarre sulla propria famiglia e su se stessa. Dove è finita Kodachi?
Ritornerà? Si risveglierà la loro mamma? Una storia di amore e di sofferenza, di solitudine e
spaesamento. Una riflessione sui sentimenti e sulla necessità di innescare il cambiamento che può
trasformarci nella versione migliore di noi stessi.
Le notti della peste                 Inventario 90399
                                                                         Collocazione NARRATIVA
                                    Pamuk, Orhan                         PAMUO 09 STRANIERA
                                    Giulio Einaudi editore 2022

1901. La peste dilaga sull'isola di Mingher e l'uomo chiamato a fermarla viene ucciso in circostanze
misteriose. Nel destino di quella piccola isola e dei suoi abitanti Orhan Pamuk ha ricreato un
mondo, parlando al nostro presente con una forza e un'intensità che sono quelle della grande
letteratura. Nell'aprile del 1901 un piroscafo si avvicina silenzioso all'isola di Mingher, «perla del
Mediterraneo orientale». Dall'imbarcazione scendono due persone: il dottor Bonkowski - il maggior
specialista di malattie infettive dell'Impero ottomano - e il suo assistente. Bonkowski è lì per conto
del sultano: deve indagare su un nemico invisibile ma mortale, che rischia di mettere in ginocchio
un Impero già da molti definito il «grande malato d'Europa» e innescare così una reazione a catena
nei delicatissimi equilibri continentali. Sull'isola di Mingher, si dice, c'è la peste. Il morbo viene
rapidamente confermato, ma imporre le corrette misure sanitarie rappresenta la vera sfida,
soprattutto quando le esigenze della scienza e della medicina più nuova si scontrano con le credenze
religiose. In quest'isola multiculturale dove musulmani e cristiani ortodossi cercano di convivere
pacificamente, la malattia funge da acceleratore delle tensioni sociali e non solo: poco dopo aver
parlato con il governatore e chiesto che venga imposta la quarantena, il corpo del dottor Bonkowski
viene trovato senza vita in un vicolo. In un drammatico crescendo la peste dilaga, spingendo le
autorità a rafforzare le misure di contenimento: queste però aumentano le frizioni tra le varie
identità dell'isola (e dell'Impero), tra chi le asseconda e chi nega l'esistenza stessa della malattia, o
l'efficacia della quarantena, gettando la comunità nelle tenebre di una notte non soltanto sanitaria.
"Le notti della peste" è un'opera-mondo grandiosa, universale, attraversata da echi di Tolstoj, di
Manzoni, del Conrad di Nostromo, di Camus. Romanzo storico e allegorico (tra le righe si legge la
deriva di ogni nazionalismo verso l'autocrazia dell'uomo forte), brulicante di personaggi e di storie,
di guerre, amori e immortali tensioni etiche. In cui il particolare - le esistenze dei singoli individui
travolti dalla Storia - si apre all'universale - il rapporto tra paura e potere, tra vita e destini generali,
tra fede e ragione, tra modernità e tradizione.
La vedova                         Inventario 90404
                                                                    Collocazione NARRATIVA
                                  Saramago, José                    SARAJ 13 STRANIERA
                                  Giangiacomo Feltrinelli
                                  Editore 2022

In seguito alla morte del marito, Maria Leonor, madre di due figli, è sopraffatta dalla difficile
gestione della fattoria di famiglia in Alentejo e dallo stretto controllo del suo ambiente. Dopo mesi
di profonda depressione decide di affrontare i suoi doveri di proprietaria terriera, ma il suo cuore
continua a essere tormentato da un desiderio inestinguibile. Tra riflessioni sull'essenza dell'amore,
sullo scorrere del tempo e sulle stupefacenti mutazioni della natura, la giovane vedova trascorre le
notti insonne, spiando gli amori delle cameriere e soffrendo di solitudine fino a quando due uomini
molto diversi irrompono nella sua vita e il suo destino inaspettatamente sembra prendere una nuova
piega. Uscito nel 1947, La vedova è il primo romanzo di Saramago, pubblicato in Portogallo con il
titolo Terra del peccato. Oggi, in occasione del centenario della sua nascita, quest'opera, scritta ad
appena ventiquattro anni, viene pubblicata per la prima volta in italiano con il titolo originale. Ne
"La vedova" ritroviamo il suo peculiare modo di guardare il mondo, la sua straordinaria forza
narrativa e un personaggio femminile indimenticabile: c'è già tutto il grande scrittore che
conosciamo. La follia, il peccato e l'ossessione della giovane vedova Maria Leonor, dilaniata tra
passioni indomabili e obblighi sociali.
T: le mie amate T-shirt           Inventario 90419
                                                                    Collocazione NARRATIVA
                                  Murakami, Haruki                  MURAH 17 STRANIERA
                                  narrativa 2022

Quasi tutti sanno che Murakami è un avido ascoltatore di musica, un determinato collezionista di
dischi - possiede oltre diecimila vinili - o che è un patito della corsa. In pochi, però, sono a
conoscenza di un'altra sua speciale e curiosissima passione: le T-shirt! Sì, perché le magliette sono
il capo d'abbigliamento che Murakami preferisce indossare in assoluto, e nel corso degli anni ne ha
accumulate così tante che oggi il grande scrittore giapponese può vantare una vera e propria
collezione, e tra le più invidiabili. T-shirt a tema surf che arrivano dalle spiagge delle Hawaii
oppure acquistate durante i viaggi negli Stati Uniti a ricordare uno speciale rituale gastronomico, le
T-shirt mai indossate - scritte alquanto appariscenti o animali troppo carini -, quelle che le case
editrici in giro per il mondo hanno fatto stampare in occasione dell'uscita dei suoi libri, o ancora
l'emblematica T-shirt, con la sua storia affascinante, che ha ispirato il racconto Tony Takitani
diventato anche un film. Dalla gioia di entrare in un negozio dell'usato pieno di dischi, all'emozione
di ogni concerto, dalla gratificazione che deriva dal traguardo di una maratona allo sconfinato
amore per la letteratura, Murakami ci guida alla scoperta della sua passione per le T-shirt attraverso
le immagini dei suoi pezzi da collezione e i racconti a essi legati. Di fatto ci invita nel suo
straordinario mondo quotidiano a passare un po' di tempo con lui. Proprio come si fa con i vecchi
amici.
Il volontario di                   Inventario 90435
                                                                      Collocazione NARRATIVA
                                   Auschwitz
                                                                      PILEW 01 STRANIERA
                                   Pilecki, Witold
                                   2015

Il 19 settembre 1940 durante un rastrellamento nazista a Varsavia, Witold Pilecki prende la
direzione opposta a tutti gli altri e si fa arrestare volontariamente per essere mandato ad Auschwitz.
Il nome non è ancora sinonimo di inferno, come sarebbe diventato, tuttavia chiunque avrebbe
considerato quel gesto folle. Ma Pilecki non è uno qualunque, è un militare dell'Armata polacca e
membro della resistenza contro i nazisti. La sua missione è infiltrarsi nel campo, raccogliere
informazioni e organizzare una rete clandestina pronta a ribellarsi e a prendere il controllo al
momento giusto. Sin dall'arrivo, Pilecki si rende conto che qualsiasi idea i cittadini liberi si fossero
fatti di quel luogo, era drammaticamente ingenua. Ciò che trova oltre il cancello con la scritta
"Arbeit macht frei" non ha nulla a che vedere con qualunque cosa avesse conosciuto nel mondo
reale. Ogni regola del vivere civile è calpestata e sovvertita, ci sono prigionieri con diritto di vita e
di morte su altri prigionieri. Fame, freddo, malattie, lavori forzati sono usati dai nazisti come
strumenti di decimazione. L'arbitrarietà assoluta è l'unica legge applicata e ciò che distingue i
carcerieri l'uno dall'altro sono solo diversi gradi di crudeltà. A poco a poco Pilecki tesse la sua rete
clandestina, in attesa del segnale di rivolta, che però non arriva mai. Dopo tre anni, e dopo aver
visto sparire molti dei suoi amici, Pilecki decide di fuggire, per continuare la resistenza da fuori.
Gialli
                                   Meglio morto                       Inventario 90417
                                                                      Collocazione GIALLI
                                   Child, Lee                         CHILL 18
                                   narrativa Longanesi  2022

Mi guardo intorno e vedo il nulla. Proprio ciò che cercavo. Questa cittadina di confine non ha niente
da offrire: nessun negozio decente, nemmeno un posto dove bere un buon caffè. Qui non ci viene
nessuno in vacanza: qui ci si arriva solo se si ha un motivo. Io un motivo ce l'ho. E se non ce l'ho, lo
trovo. Sempre. Per questo, quando osservo la scena che ho di fronte, non posso non farmi qualche
domanda. Una strada deserta dell'Arizona, un fuoristrada schiantato contro l'unico albero nel raggio
di miglia e miglia, nessuna traccia del guidatore. Domande che esigono una risposta. È soprattutto
lei ad esigerla: si chiama Michaela Fenton, è una veterana dell'esercito che lavora per l'FBI, e ha un
problema. Suo fratello gemello è scomparso, forse quell'incidente non è stato casuale, ma in questo
posto nessuno parla. Qui ognuno sembra pensare «meglio morto che informatore». Ma io gli farò
cambiare idea.
L'uomo senza sonno                  Inventario 90432
                                                                       Collocazione GIALLI
                                   Lanzetta, Antonio           LANZA 02
                                   narrativa Newton Compton
                                    2021

Secondo dopoguerra. Bruno ha tredici anni e vive in un orfanotrofio vicino a Salerno, sottoposto
alle continue angherie degli altri ragazzi. Solo l'amicizia con Nino, il nuovo arrivato che prende a
difenderlo, riesce a rendere tollerabile la sua permanenza nell'istituto. L'estate porta con sé un
momento di libertà per tutti i ragazzi: Bruno e Nino saranno scelti per andare a lavorare insieme
nella tenuta degli Aloia, una ricca famiglia del circondario. È qui che Bruno conosce Caterina, una
strana bambina che vive all'ultimo piano della casa e che lo guida a esplorare i recessi
dell'imponente edificio. Il gioco assume però ben presto contorni sinistri: Bruno inizia a essere
tormentato da incubi inspiegabili, che al risveglio lo lasciano profondamente spossato. Il
ritrovamento, all'interno della proprietà degli Aloia, di alcuni cadaveri in avanzato stato di
decomposizione, getta sulla villa e su chi la abita ombre inquietanti. A chi appartengono quei corpi?
E perché tutti sembrano a conoscenza di qualcosa che non deve essere rivelato? Questo romanzo è
la storia di un'amicizia, di ricordi spezzati e di un brutale assassino che si nutre di paure. È la storia
di Bruno e dell'estate in cui divenne l'uomo senza sonno.
Una notte in giallo                Inventario 90433
                                                                      Collocazione GIALLI
                                   racconti brevi Sellerio  2022

I giallisti di casa Sellerio, ormai avvezzi e divertiti dal mettersi alla prova con i racconti delle
antologie gialle, giocano a imbrigliare la loro fantasia dentro le coordinate stabilite di volta in
volta. Nello stesso tempo lo spazio di queste narrazioni è diventato per gli scrittori un perimetro
privilegiato dentro cui poter entrare in maggiore intimità e confidenza con i loro personaggi
letterari, un pretesto per osservarne più da vicino la psicologia, gli squarci di vita ordinaria dove
sempre e comunque irrompe il crimine. In questa nuova sfida la coordinata da rispettare è costituita
dall'unità di tempo: un'indagine che si svolge di notte e da risolvere prima che sorga il sole. Un arco
brevissimo che però condensa quanto di più enigmatico e ombroso si nasconde sotto il velo
notturno. Misteri e delitti che il buio delle tenebre rende ancora più difficili da decifrare. Alle prese
con una nottata complicata c'è Giovà, il metronotte investigatore controvoglia, protagonista della
nuova serie firmata da Roberto Alajmo; gli adorabili vecchietti svegli e vigili capitanati da
Massimo, brillante invenzione di Marco Malvaldi; il tappezziere Amedeo Consonni e tutta la cricca
della casa di ringhiera milanese grottescamente dipinta da Francesco Recami; Saverio Lamanna e
Peppe Piccionello, l'irriverente e dilettante coppia siciliana di scoglio creata da Gaetano Savatteri; i
malavitosi in azione nella Milano notturna, ancora più nera, di Carlo Monterossi abilmente descritta
da Alessandro Robecchi; Vince Corso, il biblioterapeuta esploratore di spazi e di persone,
protagonista dei gialli di Fabio Stassi. E i poliziotti veri? Ci sono anche loro: Rocco Schiavone, il
vicequestore di Antonio Manzini che sotto la scorza dura e corrotta cela un animo fragile; e il
giovane agente Acanfora di Andrej Longo in giro in una Napoli che di notte nasconde ancora più
spettri. La solita banda che tra ironia, sarcasmo, paradossi e critica sociale, intrattiene i lettori del
genere sul filo teso di trame sempre attuali e coinvolgenti.
Saggi
                                   Scuola di felicità per              Inventario 90409
                                                                       Collocazione DEWEY
                                   eterni ripetenti                    370.153     GALIE
                                   Galiano, Enrico
                                   Garzanti  2022

Arriva un momento in cui si è convinti che non ci sia più bisogno di imparare. Ma basta un attimo
per capire che le nostre sicurezze, spesso, sono solo un modo per far tacere la paura. Perché vivere
intensamente è questo che fa: paura. E sono proprio i giovani a metterci davanti agli occhi una
simile verità. Sono loro a rendere chiaro e lampante ciò che nella vita si è sempre saputo, ma non si
sapeva di sapere. O ci si rifiutava di sapere. Capitolo dopo capitolo, Enrico Galiano ci porta a scuola
di felicità. Una scuola in cui le lezioni sono piccole e grandi allo stesso tempo - sull'amore, il
coraggio, la libertà - e impartite non da chi siede dietro la cattedra, ma dai ragazzi stessi.
Scopriremo così che hanno ragione loro, quando ridono fino alle lacrime mentre gli adulti li
osservano seri. Hanno ragione, quando amano fino a stare male mentre gli adulti li guardano con un
sorriso accondiscendente. Hanno ragione, quando cadono, quando non capiscono, quando tartassano
di domande finché ottengono una risposta chiara. Quando si arrabbiano perché non si sentono
ascoltati. Grazie ai ragazzi, ci si rende conto che, per quanta strada si sia fatta, per quanta esperienza
si sia accumulata, si è sempre eterni ripetenti. Eterni ripetenti alla scuola della felicità. Dopo "L'arte
di sbagliare alla grande", Enrico Galiano torna con un saggio che è come una giornata di sole dopo
mesi di pioggia. Ci fa entrare nella sua classe ad ascoltare le voci e le storie di ragazze e ragazzi, e
ci trasmette un'inaspettata leggerezza: leggendo queste pagine, nasce, spontanea, una voglia
improvvisa di cominciare a vivere davvero.
Self-portrait: il museo            Inventario 90410
                                                                      Collocazione DEWEY
                                   del mondo delle donne
                                                                      700.82     MAZZMG
                                   Mazzucco, Melania G.
                                   testo non letterario 2022

In questo nuovo "Museo del mondo", Melania Mazzucco crea una galleria di capolavori nei quali la
donna è "soggetto due volte": perché concepisce e realizza l'opera e perché ritrae se stessa o un'altra
donna. Qui il lettore incontrerà artiste straordinarie, la cui grandezza è stata ignorata, sminuita o del
tutto negata, poiché spesso gli uomini insinuavano che dietro la sapienza inventiva e la perizia
tecnica si nascondesse una mano maschile. Anche quando riconoscevano alle donne una certa
bravura, trovavano il modo di ridimensionarla. Di Plautilla Nelli, Vasari diceva: «Avrebbe fatto
cose meravigliose se, come fanno gli uomini, avesse avuto commodo di studiare et attendere al
disegno e ritrarre cose vive e naturali». Mazzucco ci chiede di rovesciare la frase: «Nonostante,
invece che se. Nonostante non avesse potuto studiare né conoscere il mondo e la natura, nonostante
avesse dovuto lavorare su repertori e immagini di altri e creare pittura dalla pittura e non pittura
dalla natura e dalla vita, nonostante avesse difficoltà ad aggiornarsi e nessuna libertà di muoversi,
Plautilla Nelli possiede cognizioni geometriche, un buon disegno, il dono di combinare i colori. È
una Maestra, insomma». Da Artemisia Gentileschi a Plautilla Briccia ("l'architettrice"), da Frida
Kahlo a Georgia O'Keeffe, fino a Carol Rama, Louise Bourgeois e Marlene Dumas, Mazzucco ci
affascina e ci coinvolge con nuovi, emozionanti racconti dall'universo della pittura e della scultura.
Un percorso collettivo, tutto femminile, nel quale le donne rivendicano il diritto di realizzarsi
nell'arte, superando i ruoli che la società e la cultura del tempo hanno sempre assegnato loro.
La Resistenza delle                  Inventario 90403
                                                                         Collocazione DEWEY
                                    donne
                                                                         940.534     TOBAB
                                    Tobagi, Benedetta
                                    Giulio Einaudi editore 2022

Le donne furono protagoniste della Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona,
rischiando la vita. Una «metà della Storia» a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi ridà voce e
volto, a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Ne viene fuori un inedito album di
famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le
pagine che vedono protagoniste le donne. "La Resistenza delle donne" è dedicato «A tutte le
antenate»: se fosse una mappa, alla fine ci sarebbe un grosso «Voi siete qui». Insieme alle domande:
E tu, ora, cosa farai? Come raccoglierai questa eredità? La storia delle donne italiane ha nella
Resistenza e nell'esperienza della guerra partigiana uno dei suoi punti nodali, forse il più
importante. Benedetta Tobagi la ricostruisce facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica,
di intellettuale civile, di scrittrice. "La Resistenza delle donne" è prima di tutto un libro di storie, di
traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Da quella della «brava moglie»
che decide di imbracciare le armi per affermare un'identità che vada oltre le etichette, alla ragazza
che cerca (e trova) il riscatto da un'esistenza di miseria e violenza, da chi nell'aiuto ai combattenti
vive una sorta di inedita maternità, a chi nella guerra cerca vendetta e chi invece si sente impegnata
in una «guerra alla guerra», dalle studentesse che si imbarcano in una grande avventura (inclusa
un'inedita libertà nel vivere il proprio corpo e a volte persino il sesso), alle lavoratrici per cui la lotta
al fascismo è la naturale prosecuzione della lotta di classe. Tobagi racconta queste storie facendo
parlare le fotografie che ha incontrato in decine di archivi storici. Ne viene fuori quasi un album di
famiglia della Repubblica, ma in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le
pagine che vedono protagoniste le donne. Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica,
ma anche una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate sullo sfondo dei
problemi di oggi: qual è il ruolo delle donne, come affermare la propria identità in una società
patriarcale, qual è l'intersezione tra libertà politiche, di classe e di genere, qual è il rapporto tra
resistenza civile e armata, tra la scelta, o la necessità, di combattere e il desiderio di pace?
La via della narrazione             Inventario 90402
                                                                       Collocazione DEWEY
                                   Baricco, Alessandro                 808.543     BARIA
                                   saggi 2022

In principio ci sono le storie. Campi magnetici. Singole tessere del reale escono dal rumore bianco
del mondo e si mettono a vibrare con un'intensità particolare, anomala. La genesi di una storia può
durare un attimo o incubare per anni. Le forme dei campi magnetici che chiamiamo storie sono
illimitate. Don Giovanni e Dracula sono buchi neri attorno ai quali un intero mondo prende
vita. Nell'Amleto e nei Vangeli un frammento, apparentemente impazzito, diserta e mette in
pericolo tutta la sequenza del reale. Poi ci sono le trame. Abitano le storie, le attraversano, e le
rendono leggibili. Sono geroglifici che le significano, mappe che le raffigurano. Ma il gesto del
narrare non è ancora compiuto. Manca una componente chimica, la più misteriosa, l'unica che abbia
a che vedere con la magia. Lo stile. Non si può insegnare, lo si possiede. È un suono unico. Sgorga
da un'intimità altissima e inaccessibile. Tiene insieme cielo e terra. Il cielo delle storie, la terra del
reale. Leggendo questo libro si entra in un universo alchemico. "Sono le cose principali," scrive
Alessandro Baricco, "che mi è accaduto di capire da quando mi occupo di narrazione." A volte è
difficile distinguere tra magia e illusione ottica, tra evento mistico e processo chimico. Lungo
questo confine enigmatico si compie il gesto del narrare, fatto di elementi che, se ben intrecciati,
danno un suono a certe misteriose vibrazioni del mondo. Questo gesto si può imparare? Chi può
insegnarlo? Una via della narrazione esiste e "il suo compito possibile è portare brevi esistenze
individuali a compimento, saldando quanto è certo nella loro coscienza a quanto ancora è pagina in
bianco e carta coperta".
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