Benvenuti da Bruder Klaus e Dorotea - IT
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Benvenuti da Bruder Klaus e Dorotea «Abschied» (Commiàto) statua di Hugo Imfeld nel «Museum Bruder Klaus» a Sachseln IT
Nicolao della Flüe e Dorotea Wyss Nicolao della Flüe (1417 – 1487) è una delle perso- nalità più importanti e influenti della Svizzera. Maestro di mistica e spiritualità, egli si propone anche come modello per l’agire sociale e politico, rappresentando l’uomo nell’insieme con i suoi punti di forza e di debolezza. Con l’aiuto di sua moglie Dorotea aveva esercitato responsibilità professionali e pubbliche, impegnan- dosi per la famiglia e la comunità. Raggiunta l’età di cinquant’anni, Nicolao abbandonò tutto ciò che, fino allora, gli era stato caro ritirandosi nella gola del Ranft, dove visse da eremita Bruder Klaus (Fratel Nicolao), immerso nella preghiera alla costante ricerca di Dio. Divenne un ricercato mediatore e consigliere. In lui i contemporanei riconobbero un «santo vivente»; questa stima e venerazione si è tramandata nei secoli, ricevendo nuovo impulso dalla sua canonizzazione nel 1947. Bruder Klaus è un santo scomodo. La partenza, il distacco e il ventennale digiuno generano irritazione. Indubbio è invece l’importante ruolo ricoperto da sua moglie Dorotea, sua confidente ed alleata. Senza il consenso di Dorotea non gli sarebbe stato possibile attuare il suo percorso di vita. Com- prendere questa comune ricerca e aspirazione è indispensabile per accedere a Bruder Klaus. Un tratto singolare Tutto si svolge nelle immediate vicinanze: la nascita, la vita, il lavoro, i vent’anni di eremitaggio nella gola del Ranft. La sua tomba si trova nella chiesa parrocchiale di Sachseln, diventata santua- rio. Un fatto unico: prossimità e autenticità. Benvenuti nei sacri luoghi di pellegrinaggio di Sachseln, Flüeli e Ranft.
Il villaggio di Flüeli (Flüeli-Ranft) Flüeli è situato su un altipiano a 4 km al di sopra di Sachseln, delimitato dall’avvallamento del fiume Melchaa e da una roccia boscosa. Il nome della famiglia «della Flüe» ed il luogo derivano da «Fluo», che significa appunto roccia. Qui nacque Nicolao della Flüe, qui visse con sua moglie Dorotea Wyss e con i figli. 11 10 9 2 8 7 6 3 4 1 5
1 2 3 1 La cappella del Flüeli dedicata a Carlo Borromeo La cappella del Flüeli, dedicata nel 1618 a San Carlo Borromeo, si erge su uno spuntone di roccia (Fluo) e rappresenta l’emblema del borgo. Si tratta di un monumento artistico di importanza nazionale con magnifici intarsi e un soffitto ligneo riccamente dipinto. La cappella del Flüeli è inoltre molto richiesta per la celebrazione di matrimoni. 2 La piazza delle celebrazioni e la statua di Bruder Klaus benedicente Ai piedi della roccia del Flüeli si apre la piazza delle celebrazioni, progettata nel 1947 da Albert Wider in occasione della canonizzazione di Bruder Klaus e dominata dalla maestosa figura bronzea di Bruder Klaus benedicente. Qui si svol- gono le liturgie festive e le messe per i pellegrini. 3 La piazza del paese e la capsula del tempo Nel 2017 la piazza del paese è stata realizzata, ricevendo un nuovo assetto. Lì si trova, interrata e coperta da una lastra di vetro, la capsula in rame in ricordo dei «600 anni di Nicolao della Flüe» commemorati nel 2017. La capsula conserva 2602 messaggi che persone di tutta la Svizzera hanno scritto per i posteri. Sarà riaperta nell’anno 2117, quando ricorrerà il 700° della nascita di Nicolao della Flüe.
4 5 4 La casa natale di Nicolao della Flüe La casa natale si erge sulla proprietà familiare dei della Flüe. In questa casa nacque Nicolao e vi visse fino a quando si sposò con Dorotea Wyss. La casa passò di proprietà seguendo una linea ereditaria diretta maschile (fino al 1650) e oggi appartiene alla fondazione delle cappelle Flüeli- Ranft, istituita da Bruder Klaus. L’attuale aspetto risale al restauro del 1925 e ricorda la cultura e lo stile abitativo tardo medioevale. 5 La casa di Nicolao e Dorotea Nicolao della Flüe costruì la casa sulla Schibloch- matte, intorno al 1445/46, quando si accasò. Qui visse per vent’anni, assieme a sua moglie Dorotea Wyss a ai dieci figli, fino al 16 di ottobre del 1467, quando partì pellegrino per ritirarsi, poco tempo dopo e vivere stabilmente da eremita nel Ranft. Dorotea e la famiglia continuarono invece a vivere in questa casa, ubicata a poca distanza dal Ranft. La casa fu ricostruita nel 1946 in concomitanza della canonizzazione e corrisponde, nella sua attuale forma, allo stato originale. La casa natale, quella di residenza e anche le cappelle sono aperte al pubblico.
6 7 8 6 Il Ranft Il toponimo «Ranft» sta per «Rand», che significa «bordo, margine», e indica il luogo dove la scarpata scivola verso l’avvallamento scavato dal fiume Melchaa. Il Ranft ha conservato la sua antica ed inconfondibile natura come ai tempi di Nicolao della Flüe: un luogo di silenzio e pace – indissolubil- mente congiunto alla presenza di Bruder Klaus. 7 La cappella superiore del Ranft Quattro raggi luminosi indicarono a Nicolao della Flüe la via verso il Ranft, dove si ritirò da eremita nel 1467. Amici e compaesani gli costruirono dap- prima una cappella e poi una modesta e disadorna cella. Nel 1469 il vescovo ausiliare di Costanza Thomas consacrò la cappella. A causa della spinta esercitata dal terreno a monte, alla fine del 17° secolo la cappella fu ricostruita e nuovamente consacrata. Nell’ambito del restauro del 1986/87 Alois Spichtig ha creato un semplice e lineare presbiterio. La cappella ospita un espressivo ciclo pittorico rappresentante la vita di Nicolao della Flüe, realiz- zato nel 1821 da Balz Heymann. 8 La cella dell‘eremo La cella di fianco alla cappella, si è conservata, per forma e materiali, in larga misura allo stato originale. Qui Nicolao della Flüe trascorse vent’anni da eremita fino alla sua morte, sopraggiunta il
9 10 21 marzo 1487. La sua cella ha due finestre: una che dà sull’altare e l’altra rivolta verso l’esterno, aperta alla gente. Durante il suo ritiro nel Ranft Bruder Klaus divenne consigliere, mediatore e operatore di pace, molto ricercato. 9 La cappella inferiore del Ranft Dopo la morte di Bruder Klaus il flusso dei pellegrini aumentò. Così, nel 1501, fu costruita questa cappella più grande e – come la cappella superiore – dedicata alla Madonna, a Maria Maddalena, alla S. Croce e ai 10.000 martiri. La cappella rappresenta uno dei più pregevoli esem- pi di architettura tardo gotica e all’interno ospita ricchi affreschi decorativi. Le pitture nel coro risalgono all’epoca della costruzione. Gli affreschi sulle pareti laterali, datati all’inizio del 16° secolo, rappresentano scene tratte dalla vita di Bruder Klaus e della passione di Cristo. 10 La cappella del Mösli La cappella Mösli si trova sull’altro versante del fiume Melchaa, di fronte al Ranft. Questa cappella fu costruita nel 1484 da Fratel Ulrich da Memmingen e più tardi dedicata ai Santi IT: 3000, 9. settembre 2019 Bartolomeo, Michele e Anna. All’interno un ciclo di tavole illustra scene di vita di Fratel Ulrich, compagno di viaggio di Bruder Klaus. Su una del- le tavole vediamo una delle (probabilmente) più antiche raffigurazioni di Dorotea Wyss, moglie di Bruder Klaus.
11 12 14 13 Sachseln sul lago di Sarnen Sachseln si affaccia sul lago di Sarnen ed è, assieme a Flüeli-Ranft, una rinomata meta di pellegrinag- gio e di riposanti vacanze. Su territorio comunale, sopra il villaggio, si trova il centro geografico della Svizzera, l’alpe di Älggi. Grazie alla sua posizione centrale, Sachseln è un ideale punto di partenza per escursioni sulle montagne obvaldesi, oltre il Passo del Brünig, fino a Interlaken, a Lucerna e la regione del Lago dei Quattro Cantoni. Sachseln è il comune nativo di Nicolao della Flüe; la sua tomba si trova nella chiesa parrocchiale che richiama pellegrini e viaggiatori da tutto il mondo. Il «Museum Bruder Klaus» è un museo d’arte e centro di documentazione su Nicolao della Flüe. L’esposizione di base «Nicolao della Flüe – media- tore tra mondi» presenta un rittratto sfaccettato di Bruder Klaus e Dorotea ne segue le tracce fino ai nostri giorni. 11 Il sentiero delle visioni «Weg der Visionen» Il percorso «Weg der Visionen» porta da Flüeli- Ranft a Sachseln, seguendo il «Bruderklausenweg». Sei sculture in metallo, opera dell’artista André Bucher, collocate lungo il sentiero, invitano alla contemplazione. Il percorso inizia in prossimità della casa natale di Nicolao e termina presso la tomba del Santo nella chiesa parrocchiale di Sachseln.
11 12 Il segretariato per i pellegrini Fulcro dei servizi sul posto Il segretariato per i pellegrini, situato a sinistra della chiesa, è il punto informativo per i visitatori. Qui possono registrarsi per la celebrazione delle messe, ricevere informazioni sui luoghi di pellegri- naggio, prenotare visite guidate e attività, trovare letteratura e materiali multimediali su Nicolao e Dorotea ed acquistare oggetti ricordo. Qui posso- no prendere contatto con il cappellano responsa- bile per i pellegrinaggi. Segretariato per i pellegrini, Pilatusstrasse 12, 6072 Sachseln, Svizzera Telefono +41 (0)41 660 44 18 kontakt@bruderklaus.com, www.bruderklaus.com Prenotazione delle visite guidate presso il segretariato Le visite permettono di conoscere Nicolao e Dorotea attraverso i luoghi dove vissero e opera- rono e di informarsi su questo importante luogo di pellegrinaggio. Visite al Flüeli-Ranft, alla chiesa parrocchiale e alla cappella funeraria, alla cappella del Flüeli, al museo; escursione storico–culturale da St. Niklausen al Ranft, passando dal Mösli; passeggiata guidata lungo il «sentiero delle visioni»; visita guidata, focalizzata su Nicolao della Flüe, a Stans e Lucerna. Le visite guidate sono proposte nelle seguenti lingue: de, fr, it, en, es.
13 14 13 Chiesa parrocchiale e di pellegrinaggio di Sachseln Questa chiesa rappresenta un monumento architettonico di importanza nazionale. Fu edifica- ta tra il 1772 e il 1784 nello stile del primo barocco svizzero dopo la beatificazione di Bruder Klaus nel 1649 e poi consacrata il 7 ottobre 1684 dal vescovo ausiliare Georg Sigismund di Costanza. Tra il 1974 e il 1976 è stata comple- tamente restaurata. Dal 1679 la chiesa custodisce la tomba di Bruder Klaus, il saio da eremita e la copia, conforme all’ori- ginale, della tavola di meditazione di Bruder Klaus. La torre campanara del 13° secolo, che sorge isolata dalla chiesa, fu alzata nel 1672 e poi nel 1742 e dotata di una cupola a bulbo. La cappella funeraria, di fianco alla torre, è stata modificata più volte. 14 Il «Museum Bruder Klaus» a Sachseln Il «Museum Bruder Klaus» è costruito intorno alle figure di Nicolao della Flüe e di Dorotea Wyss. Audiovisivi, frammenti musicali, sequenze filmate e oggetti storici esposti introducono, in modo differenziato e multiforme, alla conoscenza di queste due significative ed influenti personalità. Dal 1976 il museo è allestito in una delle più belle case patrizie dell’Obvaldo, nella dimora Peter- Ignaz-von-Flüe, situata di fronte alla chiesa. www.museumbruderklaus.ch
Soffermarsi e riflettere nella chiesa parrocchiale di Sachseln G F B D C E A A
B E A Le immagini presso il portale principale I mosaici sotto il porticato furono realizzati nel 1941 seguendo dipinti di Anton Stockmann. A sinistra è raffigurata Maria che appare a Bruder Klaus nel Ranft e a destra la Dieta di Stans. B La tomba di San Nicolao Dal 1934 un reliquario d’argento, opera di Meinrad Burch-Korrodi, accoglie le spoglie del Santo. Durante la riattazione della chiesa le reliquie furono posate nell’altare celebrativo creato da Alois Spichtig. C Il saio dell’eremita Bruder Klaus Il saio indossato da Bruder Klaus alla sua morte, avvenuta nel 1487, viene custodito nella chiesa parrocchiale fin dal 1610 in una vetrina posta nella navata destra. Nel 1976, il saio, gravemente danneggiato, è stato restaurato. Un altro abito si trova nella chiesa dei Gesuiti a Lucerna. D La tavola di meditazione Tra i due altari laterali a sinistra è appesa una copia, conforme all’originale, della tavola di meditazione di Bruder Klaus. La struttura di base della tavola è la ruota. Il cerchio interno e quello esterno sono uniti fra loro da tre raggi che parto- no dal centro e tre che partono dall’esterno. I sei medaglioni rappresentano episodi della storia della Salvezza. La tavola fu realizzata intorno al 1475/80 e donata a Bruder Klaus nel Ranft.
F G E Il bassorilievo in bronzo «Dorotea e Bruder Klaus» Il bassorilievo fu creato da Alois Spichtig nel 1984, in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II. Rappresenta Nicolao e Dorotea sposi, uniti dal raggio divino: quando nel 1467 Nicolao parte in pellegri- naggio, la custodia delle chiavi passa a Dorotea. Il 14 giugno 1984 Papa Giovanni Paolo II visita la tomba di Bruder Klaus e riconosce in Dorotea una «santa donna». F La cappella funeraria Nicolao della Flüe fu sepolto nella navata della chiesa medioevale e la sua tomba coperta da una lastra di arenaria con la sua effigie. Nel 1518 le sue spoglie furono collocate in un sarcofago di pietra, sistemato nello stesso luogo in posizione più ele- vata. La sua tomba divenne in seguito monumento religioso e mèta di pellegrinaggio. Il sarcofago si trova nella cappella funeraria. L’effigie sulla sotto- stante prima lastra tombale è appena riconoscibile. Nel 1679 le spoglie furono trasferite nella nuova chiesa. Il crocefisso gotico del 14° secolo proviene proba- bilmente dalla chiesa antica. G La statua di Dorotea Dorotea Wyss morì presumibilmente intorno agli anni 1494/95. La sua statua, realizzata dallo scultore Rolf Brem di Lucerna nel 1991 e finanziata dalle contadine cattoliche, si trova presso il campanile, vicino al presunto luogo della tomba.
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