ATASSIA PROGRESSIVA: CHE COSA NON "FUNZIONA"? - CHIARA ROGANTINI CLINICAL ROUND - 22 SETTEMBRE 2020 - Fondazione Mondino
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ATASSIA PROGRESSIVA: CHE COSA NON «FUNZIONA»? CLINICAL ROUND – 22 SETTEMBRE 2020 CHIARA ROGANTINI SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - UNIVERSITÀ DI PAVIA UNITÀ DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - IRCCS FONDAZIONE MONDINO - PAVIA
CASO CLINICO J. – 13 anni • Anamnesi gravidica, perinatale e sviluppo psicomotorio: nella norma. • Anamnesi familiare: - polineuropatia (zio) - SLA (nonna) - recente decesso della zia materna per tumore Frequenti episodi di infezioni a carico delle alte vie aeree. Descritto dai genitori come da sempre «vivace, solare, scherzoso»; buone relazioni con i pari, ottimo rendimento scolastico.
ESORDIO DEI SINTOMI Marzo 2019: episodio di otite media acuta orecchio destro Cefixima per os per 7 giorni al domicilio + Betametasone per os Dal secondo giorno di terapia antibiotica comparsa • Deficit di forza e tremori a carico degli arti inferiori • Instabilità posturale ingravescente con cadute a terra (senza perdita di coscienza) « Mi sono svegliato alla mattina e non mi reggevano le gambe, non riuscivo ad alzarmi dal letto»
Compaiono in concomitanza: • Cefalea in regione sovra-occipitale e frontale • Vertigine ingravescente con associata nausea • Diplopia • Disturbo della marcia (atassia) in netto peggioramento SOSPETTO DIAGNOSTICO: cerebellite Eseguiti: TC encefalo senza mdc Esami ematochimici (EBV, HSV) NELLA NORMA Visita otorinolaringoiatrica
RICOVERO IN PEDIATRIA SOSPETTO DIAGNOSTICO: CEREBELLITE Trattamento iniziale con Beclometasone Dipropionato per via aerosolica per quadro infiammatorio delle vie aeree Miglioramento della vertigine e della deambulazione! Accertamenti eseguiti: Consulenza NPI: possibile sindrome cerebellare per cui consigliata RMN encefalo per escludere processi infiammatori a livello encefalico/radicolare RMN encefalo e rachide cervicale con mdc: lieve aumento solchi cerebellari emisferici e vermiani Consulenza NPI: consigliato esame liquorale per escludere infezione/infiammazione Esame liquorale (chimico fisico, anticorpi anti CMV, EBV, HVV6, VZV, enterovirus, anti corpi anti acquaporina, anti-mog): nella norma EMG, ENG: nella norma EEG: nella norma Esami ematochimici (ANA, ENA, ANCA) negativi Visita oculistica: nella norma
Consulenza neurologica: • ipotonia diffusa 4 arti, maggiore a sinistra; • ipostenia maggiore a sinistra • prove di coordinazione dismetriche a sinistra • ROT vivaci arti inferiori, clono rotuleo e achilleo a sinistra • Iperestesia da D12 in giù • Deambulazione parapareto-atassica prevalente a sinistra Compare assenza di stimolo minzionale SOSPETTO DIAGNOSTICO: malattia infiammatoria demielinizzante encefalo e midollo RMN encefalo e midollo con mdc: abnorme distensione vescica, aspetto degenerativo spigoli somatici dei corpi vertebrali, protrusione dischi L4-L5-S1 Proposto ricovero in NPI presso il Nostro Istituto: i genitori rifiutano.
Ulteriore peggioramento: franca ATASSIA Compaiono «sobbalzi» a carico di AAII SOSPETTO DIAGNOSTICO: SOSPETTO DIAGNOSTICO: atassia opsoclono-mioclono sindrome opsoclono-mioclono Vengono eseguiti: •Esami ematochimici con dosaggio catecolammine urinaria e acido vanillico/omovanillico urinario: nella norma •Ecografia addome (logge surrenaliche e gangli simpatici paraspinali): nella norma •RMN torace: nella norma Proposto ricovero NPI presso l’Istituto Gaslini – Genova
NEL FRATTEMPO… J. PERDE LA DEAMBULAZIONE: utilizza una carrozzina a spinta manuale per gli spostamenti Necessita di aiuto per lavarsi, vestirsi e alimentarsi Nuovo sintomo: difficoltà nella deglutizione con episodi di tosse; non vomito, non scialorrea. Intraprende un percorso di fisioterapia due volte alla settimana
RICOVERO NPI - ISTITUTO GASLINI Accertamenti eseguiti: Consulenza oculistica: diplopia per vicino da insufficienza di convergenza. Faringoscopia, otoscopia, rinoscopia, fibrolaringoscopia: nella norma. PESS arti inferiori, PEV: nella norma. RMN encefalo – rachide: sovrapponibile alla precedente. EEG e polisonnografia: nella norma Esame urodinamico: in fase di riempimento capacità vescicale aumentata; fase di svuotamento non eseguibile in quanto M. riferiva di non avvertire lo stimolo nonostante riempimento di 550 ml. Si consiglia svuotamento vescicale ad orari per evitare IVU
Valutazione psicodiagnostica o Valutazione cognitiva (WISC IV): QI 110, nella norma; particolari abilità nelle competenze verbali. o Subtest NEPSY II inerenti la teoria della mente e il riconoscimento delle emozioni: riconoscimento delle emozioni deficitario; apparente rifiuto di entrare in contatto con il proprio mondo interno. o Valutazioni testali (CDI, MASC) e colloqui: sintomatologia ansiosa (ansia somatica, da separazione e tratti di evitamento) non apparentemente percepita. Consigliato percorso di supporto psicologico e introduzione di Sertralina 25 mg/die e Quetidia 5 ml/die
NEL FRATTEMPO… J. abbandona la scuola Trascorre le giornate sulla carrozzina o a letto Necessita di aiuto per lavarsi, vestirsi e alimentarsi Peggioramento della disfagia Peggioramento dei tremori (anche AASS) Peggioramento della cefalea e diplopia Compaiono crisi tonico cloniche generalizzate
ACCESSO IN P.S. - VOGHERA Episodio convulsivo di 2-3 minuti caratterizzato da scosse tonico-cloniche ai 4 arti e scialorrea, preceduto da sensazione di stordimento e seguito da cefalea A seguire ulteriori 3 episodi simili della durata di 20-30 secondi Ricovero presso il reparto di Pediatria e successivo trasferimento presso il nostro reparto NPI
PRESENTAZIONE CLINICA ALL’INGRESSO ESAME OBIETTIVO NEUROLOGICO Capo: inseguimento visivo discontinuo, diplopia in posizione primaria di sguardo e nell’inseguimento verso destra AASS: ipostenia globale, tremore intenzionale distale e dismetria alla prova I-N AAII: ipostenia > sx, accenna a sollevare entrambi gli arti, tremori a grosse scosse, RT scattanti Organizzazione posturo-motoria: passa dalla posizione supina a seduta in autonomia, non appare in grado di verticalizzare. Sensibilità superficiale: ipostesia distale arto inferiore destro, anestesia distale arto inferiore sx e ipostesia prossimale arto inferiore sx.
Durante la degenza episodi pluriquotidiani di perdita del contatto, caduta a terra, movimenti incoordinati ai 4 arti, scialorrea e incontinenza urinaria a risoluzione spontanea «Io non mi ricordo mai cosa faccio durante la crisi, se non mi dicessero che ne ho avuta una non lo saprei, mi ritroverei solo con la bava alla bocca» episodi di cefalea occipitale e frontale gravativa quotidiana Accertamenti strumentali eseguiti EEG con videoregistrazione e poligrafia: numerosi episodi di scosse incoordinate del tronco senza corrispettivo elettroencefalografico test con placebo Esami ematochimici: nella norma Valutazione oculistica e ortottica: nella norma Valutazione neuromotoria: suggerito programma riabilitativo
IPOTESI DIAGNOSTICHE ATASSIA TREMORI DISFAGIA ? IPOSTENIA ASSENZA DI DISMETRIA STIMOLO DIPLOPIA MINZIONALE VERTIGINI MIOCLONO CEFALEA CRISI NAUSEA CONVULSIVE Cerebellite (pregressa infezione, esordio acuto, atassia, dismetria, tremori, cefalea, nausea, vertigini, disfagia) ► liquor, esami ematici, TC e RM encefalo NEGATIVI Encefalomielite acuta disseminata (pregressa infezione, esordio acuto, nausea, diplopia, ipostenia con cadute a terra, disfagia, convulsioni) ► RM encefalo e midollo, liquor NEGATIVI Sindrome opsoclono-mioclono (atassia, mioclono) ► esami ematici, RM torace, ECO addome NEGATIVI Crisi epilettiche (mioclono, movimenti incoordinati arti) ► EEG nella norma
DIAGNOSI ??????? CEREBELLITE MALATTIA DEMIELINIZZANTE O INFIAMMATORIA ENCEFALO/MIDOLLO SINDROME OPSOCLONO-MIOCLONO EPILESSIA INCOMPATIBILITA’ tra i segni e sintomi presentati e le condizioni neurologiche o mediche conosciute DISTURBO DA SINTOMI SOMATICI (Disturbo da sintomi neurologici funzionali)
PSICODIAGNOSI Colloqui individuali e di sostegno alla genitorialità Intervista K-SADS alla madre e al paziente: disturbo d’ansia di separazione e disturbo d’ansia generalizzato sottosoglia; Blacky picture test: relazione simbiotica con l’oggetto d’amore, aggressività latente. Meccanismi psichici tipici di fasi evolutive precedenti; Test di Rorschach: assetto difeso rispetto alle emozioni, forte investimento narcisistico rispetto alle capacità cognitive; Seduta di disegno: immaturo per età. Esecuzione lenta, eccessiva meticolosità e precisione, coartazione emotiva.
CONCLUSIONI PSICODIAGNOSTICHE Non disturbi dell’umore, del pensiero o della sensopercezione Lamentele somatiche e tratti d’ansia di separazione Apparente IMPERTURBABILITA’ EMOTIVA rispetto alla gravità dei segni e sintomi Difficoltà rispetto ai compiti evolutivi: scarsa mentalizzazione del corpo pubere, difficoltà nel processo di separazione-individuazione dalla figura genitoriale
DISTURBO DA SINTOMI DISTURBO FITTIZZIO DISTURBO DA SINTOMI NEUROLOGICI (provocato a sé) SOMATICI FUNZIONALI Uno o più sintomi di Falsificazione di segni o Sintomi somatici che alterazione della funzione sintomi fisici o psicologici, o procurano disagio o motoria volontaria o autoinduzione di un portano ad alterazioni sensoriale infortunio o di una significative della vita (es. tremore, paralisi, malattia, associato ad un quotidiana (es. cefalea, attacchi epilettiformi) inganno accertato. dolore addominale) Incompatibilità del Il comportamento Nella maggior parte dei sintomo con le condizioni ingannevole è palese anche casi NON può essere neurologiche o mediche in assenza di evidenti dimostrata conosciute vantaggi esterni. l’incompatibilità con la fisiopatologia «belle indifférence»: L’individuo presenta se Pensieri, sentimenti o mancanza di stesso agli altri come comportamenti eccessivi preoccupazione rispetto malato, menomato o ferito. correlati ai sintomi alla natura e alle somatici/preoccupazioni implicazioni del sintomo. Si parla di simulazione di relative alla salute Vantaggio secondario malattia vi è la prova certa INCONSCIO di un vantaggio personale Tipica la «compiacenza I segni e sintomi NON evidente (es. denaro, somatica» sono intenzionalmente congedo per malattia). prodotti
DISTURBI NEUROLOGICI FUNZIONALI Nel corso degli anni sono stati usati diversi termini per indicare lo stesso disturbo: «isteria», «conversione», «funzionale» (perdita di FUNZIONE di un arto), «psicogeno». «Conversione» = trasformazione di conflitti psichici irrisolti e emozioni non mentalizzate in manifestazioni corporee (Freud) Epidemiologia in età pediatrica Picco d’esordio in età peri-puberale, con una media intorno agli 11,8 anni; Più colpito il sesso femminile (71%); Prevalenza 2-4 per 100.000. (Bolger et al. 2018; Mink et al. 2013)
Presentazione clinica Frequente evento trigger (62% dei casi) (per es. trauma fisico o psicologico, malattia ecc) Esordio tipicamente ACUTO Più della metà dei pazienti presenta sintomi multipli; Prevalenza di sintomi motori (deficit di forza, paralisi, deambulazione anomala, disturbi del movimento) Frequente comorbidità con disturbi dell’umore e dell’affettività (per es. depressione, disturbo d’ansia), sintomi dissociativi all’insorgenza dei sintomi Storia antecedente di sintomi somatici simili Familiare con disabilità che fa da «modello» (Bolger et al. 2018; Mink et al. 2013; DSM 5)
Diagnosi • Tempo intercorso in media dall’esordio alla diagnosi: 2 anni Eccesso di accertamenti diagnostico strumentali e plurimi ricoveri per diagnosi di «esclusione» VISIONE SCORRETTA NECESSARIA UNA DIAGNOSI DI «INCLUSIONE» (Anderson et al.2019; Mink et al. 2013) Fondamentale individuare sin dal primo accesso in P.S. eventuali segni/sintomi indicativi di disturbo neurologico funzionale (Anderson et al.2019; Mink et al. 2013)
TRATTAMENTO
TRATTAMENTO MULTIDISCIPLINARE Riabilitazione fisioterapica e/o terapia occupazionale + Psicoterapia individuale e familiare + Follow up neurologico/neuropsichiatrico infantile IMPORTANTE: favorire il ritorno a scuola Decorso: • Frequente risoluzione completa a 3 mesi dalla diagnosi; • Rare le ricadute Fattori prognostici positivi: • breve durata di malattia (< 2 settimane) • accettazione della diagnosi • presenza di un fattore trigger identificabile • assenza di altre patologie in comorbidità (DSM 5; Mink et al. 2013; Bolger et al, 2019)
TORNANDO A J. .. Ricovero riabilitativo: - supporto psicologico individuale e supporto alla genitorialità; - percorso riabilitativo fisioterapico; - attività ludico-ricreative ed educative di gruppo; - frequenza alla scuola di reparto. Miglioramenti: - netta riduzione in frequenza delle pseudocrisi convulsive - maggiore capacità di separazione dalla madre - graduale ripresa di alcune autonomie della vita quotidiana - maggiore contatto con il proprio mondo interno parallelamente ad una graduale accettazione della diagnosi
E OGGI? Invio per presa in carico presso la UONPIA di Voghera Psicoterapia familiare Psicoterapia individuale Monitoraggio NPI NON EFFETTUATE
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