ASILO INFANTILE "AUGUSTO ED ERMINIA MORONI" di BOSCO VALTRAVAGLIA (VA) - VIA AUGUSTO MORONI, 5

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ASILO INFANTILE "AUGUSTO ED ERMINIA MORONI" di BOSCO VALTRAVAGLIA (VA) - VIA AUGUSTO MORONI, 5
ASILO INFANTILE “AUGUSTO ED ERMINIA MORONI”
          di BOSCO VALTRAVAGLIA (VA)
             VIA AUGUSTO MORONI, 5

          SCUOLA MATERNA PARITARIA
Piano triennale dell’offerta formativa                                    2019/2022
Premessa

“ Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento espressivo dell’identità della scuola che declina
operativamente le scelte antropologiche ed educative di fondo descritte nei documenti costitutivi quali lo
Statuto dell’Ente e il Progetto educativo.

La sua redazione si richiama alle norme rappresentate dal D.P.R. 8 Marzo 1999 n. 275, dalla Legge 10
Marzo 2000 n. 62 art. 3, dalla Legge 13 Luglio 2015 n. 107 art. 1 comma 1, 2, 3 e 14, dal Decreto del MIUR
16 Novembre 2012 n. 254 Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione , a norma dell’articolo 1 comma 4 del decreto del Presidente
della Repubblica 20 Marzo 1999 n. 89.

Il PTOF contiene le scelte relative al metodo educativo e all’offerta formativa esplicitate attraverso la
progettazione curricolare, extracurricolare ed organizzativa.

Il PTOF è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola ed
è strutturato in maniera da adeguarsi nel tempo, attraverso l’aggiornamento delle sue parti in relazione
all’esplicitarsi di nuove esigenze educative e formative, di nuove esigenze del contesto e di nuove normative.

L’attuale stesura del P.T.O.F. è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente e ha valore
triennale per il periodo 2019/2022.”

La pubblicazione del documento è fatta attraverso la pubblicazione all’Albo della scuola, la presentazione ai
genitori nell’assemblea di inizio anno scolastico, consegna ai genitori all’atto dell’iscrizione, sul portale della
scuola multimediale e internet.

   1. La comunità e i tratti della sua storia
La scuola dell’infanzia “Asilo infantile Augusto ed Erminia Moroni” è stata istituita nell’anno 1935, ed eretta
in ENTE MORALE con D.P.R. n° 901 del 11/09/1950. Nel 1982 è stata inserita nell’elenco delle I.P.A.B.
Nel 2001 è diventata scuola materna paritaria, con decreto n° prot. 488/3300 del 28/02/2001 del Ministero
della Pubblica Istruzione.

In data 10/02/2003 viene iscritta nel Registro Persone Giuridiche Private, tenuto da Regione Lombardia, con
il numero 1546.

E’stata iscritta presso la Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Varese con il numero di Repertorio
Economico Amministrativo 284680 in data11/02/2003.

Nell’approccio educativo e nella progettazione didattica si attiene ai principi fondamentali contenuti negli
articoli 3, 30, 33, 34 della Costituzione Italiana; nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia (1989), nel
valore culturale e formativo della Religione Cattolica: il senso profondo della vita, l’educazione alla
convivenza in una comunità.
Il pensiero educativo cattolico indirizza l’azione dell’insegnante durante tutto il momento di condivisione
giornaliera con il bambino, non solo nei momenti di preghiera mattutina e prima del pranzo ma in ogni gesto
sia in rapporto adulto/bambino sia tra bambini.

La scuola dell’infanzia “Augusto ed Erminia Moroni” è inserita in un contesto in un certo modo definibile
come familiare in quanto ambiente piccolo e attento alle esigenze personali del singolo bambino. La
vicinanza ai boschi e prati, inoltre, è ideale per la crescita a contatto con l’ambiente naturale, dove è possibile
osservare l’evolversi delle stagioni e scoprire le infinite forme in cui la natura si manifesta. Inoltre, avendo a
disposizione un ampio giardino, è possibile passare all’aperto parte del tempo scolastico, sia per il gioco, sia
per la conoscenza e partecipazione diretta (preparazione e cura di un orto, aiuole con fiori, casette per gli
uccellini).

La scuola collabora con le iniziative della Federazione Italiana Scuole Materne (F.I.S.M) cui aderisce tramite
l’Associazione Provinciale Scuole Materne (A.V.A.S.M.), con l’Associazione Maestri Cattolici e con gli Enti
presenti sul territorio, Comune, Parrocchia, ASL.

    2. I pilastri dell’azione educativa (soggetti, contenuti, metodo)

La scuola dell’infanzia in cui noi crediamo è una scuola del fare e del condividere , per cui la crescita del
bambino è basata sull’esperienza e sulla relazione con gli altri. Il bambino è prima di tutto una persona che
viene accompagnata e stimolata, educata alla libertà, alla condivisione delle emozioni, alla conoscenza come
occasione straordinaria di contatto col mondo e chi lo abita. Un luogo in cui costruire una relazione coi
bambini e le loro famiglie, in nome della collaborazione, della fiducia, del dialogo aperto e costruttivo. Si
dedica quotidianamente spazio all’accoglienza, all’ascolto, all’attenzione individuale.

L’esperienza educativa inizia, si sviluppa e si compie dentro e attraverso una trama di relazioni significative
che caratterizza l’ambiente di vita della persona. Gli adulti coinvolti in questa trama relazionale si offrono
come “guida attenta e discreta” nel cammino di crescita. L’insegnante con competenza e professionalità
traduce l’ideale educativo in percorsi formativi e didattici. I bambini si aprono in quella che può essere la
loro prima avventura fuori dall’esperienza familiare, “all’avventura della conoscenza” di sé e del mondo.

I genitori sono considerati parte integrante del progetto educativo di ogni bambino, la collaborazione e la
condivisione con le famiglie è un perno fondante di tutto il percorso di crescita.

Si pone particolare attenzione alle forme tipiche della cultura congruenti con l’età dei bambini frequentanti la
scuola dell’infanzia e rispettando i tempi di sviluppo di ognuno di essi:

   o   Il gioco
   o   Il corpo e i linguaggi
   o   La sensorialità
   o   L’azione diretta di trasformazione della realtà
   o   L’immaginazione e l’intuizione
   o   La fabulazione
   o   L’inizio della simbolizzazione
Attraverso questi percorsi, ordinati e individualizzati, il bambino raggiungerà dei precisi traguardi di
sviluppo, come Indicati nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo” per essere poi:

   o Introdotto nella realtà e alla scoperta del suo significato
   o Aiutato a scoprire tutte le strutture e le potenzialità che caratterizzano il suo io, la sua personalità e a
     realizzare integralmente
   o Sostenuto nella scoperta di tutte le possibilità di connessione attiva delle sue strutture e potenzialità
     con tutta la realtà, attraverso i processi di osservazione (stupore, attenzione e attesa), scoperta (ricerca
     determinata della certezza) e la trasformazione (creatività).

La realizzazione di questi percorsi passerà attraverso un metodo attivo fondato su cinque principi:

       1.   La qualità della relazione educativa fondamentale
       2.   La centralità del bambino nel suo ambiente di vita originale
       3.   La “ricchezza formativa” della vita quotidiana
       4.   L’ambiente intenzionalmente organizzato e finalizzato
       5.   L’apertura alla realtà secondo la totalità dei suoi elementi costitutivi.

Per quanto riguarda la programmazione, si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali concetto introdotto già
dal 1991 dagli Orientamenti per delineare settori specifici di competenza dell’agire del bambino e aggiornati
negli anni fino al 2012, ultimo aggiornamento legislativo:
    - Il sé e l’altro
    - Il corpo e il movimento
    - Immagini, suoni, colori
    - I discorsi e le parole
    - La conoscenza del mondo

   3. La proposta formativa della scuola (modalità organizzative).
Per la progettazione del programma didattico e la stesura del progetto educativo si fa riferimento a principi
fondamentali che seguono l’evoluzione della scuola dagli anni settanta ad oggi. L’insegnante è un regista
educativo che costruisce contesti facilitanti l’integrazione e favorenti lo sviluppo e l’evoluzione delle varie
originalità, dei Bisogni Specifici dei bambini, delle disabilità e delle diversità culturali se presenti. Collabora
con figure professionali specifiche anche esterne alla scuola se vi è necessità e con programmazioni mirate
alle necessità del singolo alunno. L’insegnante è un operatore teso alla costruzione di una centralità del
soggetto in quanto bambino. L’alunno è la persona posta al centro delle attività, che nel passaggio dallo
stupore alle discipline è coinvolto cognitivamente ed affettivamente nell’apprendimento; è un soggetto che
nel processo di apprendimento segue un cammino che dà senso al proprio operato.

La scuola è il contesto in cui ci si incontra e confronta, in cui si fa e si sperimenta; è il centro della ricerca
pratica ed emozionale, è il luogo che concorre al progressivo raggiungimento dell’autonomia del soggetto.
Particolare attenzione viene posta: all’osservazione del bambino durante il gioco libero e durante le attività
strutturate, alla costruzione della relazione, al valore dell’esperienza, alla compilazione di una
documentazione per ciascun bambino che tenga traccia del percorso personale.
Fondamentale per noi è la costruzione della relazione insegnante/bambino. L’insegnante cerca di creare un
clima il più sereno possibile di accoglienza affinché il bambino si senta sicuro anche in un ambiente estraneo
al clima familiare, si possa muovere con sicurezza e affronti con serenità il distacco dal genitore.

La scuola dell’infanzia è prima di tutto la scuola del fare, per questo diamo grande importanza all’esperienza
diretta del bambino, al contatto con la realtà che lo circonda nel suo aspetto di quotidianità vissuta e di
concretezza vissuta.

Per quanto riguarda i contenuti didattici, l’insegnante pone particolare attenzione nel proporre ai bambini
argomenti che possano provocare stupore e curiosità, che stimolino la loro innata curiosità per i fenomeni
naturali e artificiali, che siano concreti cioè il più vicino possibile alla realtà.

Una parte fondamentale della giornata viene dedicata al momento dell’accoglienza mattutina che culmina
con il momento del buongiorno in cui viene fatto l’appello e si cantano delle canzoni, è un momento molto
sentito dai bambini, crea un clima di unione comunitaria.

Le proposte didattiche dell’insegnante tengono sempre conto delle esigenze e delle proposte che partono
spesso dagli stessi bambini.

La realtà di una sezione eterogenea permette inoltre di:

       ampliare le opportunità di confronto e di arricchimento tramite occasioni di aiuto reciproco
       favorire il gioco simbolico in cui i bambini e le bambine possano immedesimarsi in ruoli differenti
       favorire lo scambio di esperienze e di comunicazione
       promuovere il piacere di dare e ricevere dai compagni spiegazioni efficaci e convincenti su eventi o
    azioni da compiere
       ricercare insieme la migliore strategia per la soluzione di problemi comuni e individuali
       agevolare lo svolgimento di attività ludiche in cui i bambini possono assumere una funzione specifica
       sviluppare capacità e competenze nelle attività ricorrenti di vita quotidiana e nelle attività di routine,
    che consentono esperienze educative di relazione non solo rivolte ai rapporti umani ma anche alla realtà
    circostante.

Tra i percorsi specifici proposti trova grande rilievo l’insegnamento della Religione che, non avviene
solamente in precisi momenti ma durante tutta la giornata, lo stesso gesto educativo dell’insegnante è fondato
su valori cristiani.

    4. Le condizioni per la realizzazione della proposta formativa
La gestione della scuola è affidata ad un Consiglio di Amministrazione (eletto ogni 5 anni e formato da
persone che mettono gratuitamente a disposizione le loro capacità e il loro amore per i bambini e le famiglie)
che si avvale dei seguenti organi collegiali: consiglio di scuola, assemblea dei genitori.

L’azione educativa emerge dalla sinergia di diversi soggetti che concorrono a realizzare lo scopo comune
attraverso una differenziazione funzionale dei compiti. Il Presidente (Marini Alberto), i Consiglieri eletti e il
Segretario (Moroni Giovanni) sono responsabili dell’Ente. L’Organico è composto da una docente di sezione
(Broggi Serena Andrea) e dal personale ausiliario (inserviente ed addetta alle pulizie). Alle risorse interne si
aggiungono le risorse esterne: F.I.S.M., Asl, parrocchia, comune.
L’insegnante e la Direttrice/coordinatrice (Formentini Mariangela) si riuniscono una volta al mese per la
verifica della programmazione didattica. La valutazione dei bambini avviene attraverso osservazioni
sistematiche da parte dell’insegnante, compilazione di schede e formazione di un portfolio per ciascun
bambino in cui vengono raccolti gli elaborati più significativi, il tutto tenendo conto dei differenti livelli. Ai
bambini dell’ultimo anno viene proposto il pacchetto di “segni e disegni” un lavoro strutturato per valutare le
competenze grafiche e orientative nel foglio del bambino e un percorso annuale più specifico di pre-grafismo.

Si prevede un colloquio con i genitori al momento dell’inserimento e alla chiusura del percorso scolastico.
Al fine di costruire un percorso di lavoro armonico, basato sulla continuità e sulla collaborazione, vengono
programmati periodici incontri durante l’anno scolastico. Durante l’anno sono organizzate diverse occasioni
che possano mettere in rapporto armonico i genitori tra di loro e con la scuola, vivendo momenti di svago coi
propri figli in un contesto vissuto come creativo e costruttivo.

La scuola è costituita da diversi ambienti: al piano terra si trovano l’aula per le attività didattiche, lo spazio
per l’accoglienza, i servizi igienici secondo le normative vigenti; al primo piano si trova il refettorio, la
cucina, i servizi del personale, il ripostiglio, l’ufficio/sala riunioni ed un’altra aula. La scuola, al piano terra, è
dotata di una palestra attrezzata per l’attività motoria e psicomotoria (attrezzi vari, strumenti musicali,
materassi..) e dei relativi servizi igienici.

La scuola usufruisce per i pasti di un servizio catering ( ditta Sodexo) che segue un menù approvato
dall’A.S.L. della provincia di Varese. L’educazione alimentare fa parte di una crescita sana e consapevole, i
bambini vengono coinvolti nella conoscenza degli alimenti, nella loro trasformazione, attraverso il gioco e la
sperimentazione.

La scuola è aperta da settembre a fine giugno, dal lunedì al venerdì con orario dalle 9 alle 16 con pre-scuola
dalle 8 alle 9.

La sicurezza relativa agli ambienti e del personale ( R.S.P.P.) è affidata alla ditta Gestione s.a.s. il cui
responsabile è il Signor Banchini Mauro, sia nella manutenzione generale sia nell’aggiornamento
dell’insegnante (Corso di Primo Intervento e Corso Antincendio) e del personale ausiliario.

La scuola è collegata con le Scuole Primarie cui verranno iscritti gli alunni dell’ultimo anno per permettere
una fattiva continuità verticale, le insegnanti collaborano attraverso un progetto di continuità in cui i bambini
vengono accompagnati dall’insegnante una mattina a conoscere il nuovo ambiente.

L’insegnante ha conseguito la Laurea Magistrale presso l’Università Cattolica di Milano ad indirizzo Scienze
della Formazione Primaria con abilitazione anche per quanto riguarda il sostegno degli alunni con disabilità e
ha conseguito il Diploma di Master di secondo livello per quanto riguarda l’insegnamento della Religione
Cattolica presso l’ istituto Superiore di Scienze Religione a Milano. Personalmente cura la propria
formazione professionale in modo continuo e attento, segue corsi di formazione proposti dalla F.I.S.M.,
dall’associazione Maestri Cattolici ed è responsabile per quanto riguarda Antincendio, Sicurezza e Pronto
Soccorso.

Il Progetto Triennale Offerta Formativa è stato redatto, rivisto in sede di Collegio Docenti e approvato in data
05/12/2018

È stato approvato dal Consiglio di Scuola nella seduta del 07/12/2018.

È stato approvato dal      Consiglio di Amministrazione dell’Ente con Deliberazione n° 07/2018 in data
28/12/2018.
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