Argomentario Votazione del 13.2.2022 - NO all'iniziativa popolare "Sì alla prote-zione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il ...
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Argomentario NO all’iniziativa popolare «Sì alla prote- zione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco (Fanciulli e adole- scenti senza pubblicità per il tabacco)» Votazione del 13.2.2022
Contenuto In breve Di cosa si tratta? In breve 3 L’iniziativa popolare «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il ta- L’oggetto nel suo insieme 5 bacco” intende vietare “ogni tipo di pubblicità per prodotti derivati dal tabacco che possano rag- giungere fanciulli e adolescenti”. Quindi non vieta solo la pubblicità indirizzata ai minorenni. Sotto Argomenti 8 il divieto rigido vi finisce anche quella pubblicità che ha quale target gli adulti. La pubblicità che si indirizza ai fanciulli e agli adolescenti in Svizzera è vietata già dal 1995. Sotto il divieto rigido richie- I divieti estremi di pubblicità sono sproporzionati 8 sto dall’iniziativa, finisce anche la pubblicità dedicata agli adulti. Visto che non esistono spazi nei quali non ci sono anche giovani e mezzi d’informazione che non possano essere letti anche da giovani, questa I divieti estremi di pubblicità valgono anche per gli insaccati e per i dolciumi 9 iniziativa nella pratica porta ad un divieto totale della pubblicità. Per questo l’iniziativa popolare in verità non è altro che un’iniziativa che vieta la pubblicità tout court! I divieti estremi di pubblicità danneggiano le PMI, la cultura e i media 11 I divieti estremi di pubblicità costeranno caro a tutti noi 13 1. No a divieti della pubblicità estremi e sproporzionati Consiglio federale e parlamento respingono decisamente l’iniziativa «Per la protezione dalla pub- blicità del tabacco». Si spinge troppo oltre. La protezione dei giovani è importante, ma l’iniziativa è sproporzionata ed estrema. L’iniziativa è praticamente un divieto totale di pubblicità per il tabacco. Essa intende vietare completamente ogni tipo di pubblicità per i prodotti del tabacco che possa raggiungere in una qualsiasi forma i giovani. Lo stesso divieto totale, secondo l’iniziativa, deve valere anche per quei prodotti alternativi meno dannosi come le sigarette elettroniche oppure prodotti di tabacco da riscaldare. Con la nuova legge sui prodotti del tabacco il parlamento ha trovato un buon compromesso. Essa bilancia gli interessi che da una parte sono in favore di una protezione dei giovani e dall’altra lasciano una libertà economica. La tutela da parte dello Stato non viene esasper- ata. La nuova legge vieta a livello nazionale la vendita di prodotti del tabacco e di prodotti alternativi ai minori. La pubblicità da affissione e la pubblicità nei cinema per prodotti del tabacco tradizionali e alternativi è vietata negli spazi pubblici. Quando la pubblicità su giornali, riviste o anche su internet si indirizza espressamente agli adulti, essa è autorizzata anche in futuro. Infatti, ogni cittadino adul- to deve assumersi la responsabilità per la propria salute. 2. NO ad ulteriori divieti come esempio per gli insaccati o per i dolciumi La nostra economia di mercato ha bisogno della pubblicità. Fa parte della libertà dell’economia e dell’artigianato, che prodotti legali possano essere pubblicizzati. Gli adulti devono poter decidere di sua spontanea volontà cosa vuole consumare e cosa no. Divieti estremi per prodotti del tabac- co sono paternalistici. E non sono che il primo passo: se arriva un divieto totale per il tabacco, altri divieti minacciano di arrivare come quelli per gli insaccati, per l’alcol, per i dolciumi per alimenti che contengono troppi grassi o per le automobili. La lista di ulteriori limitazioni è lunga. Una tutela totale da parte dello Stato sarebbe alle porte. Divieti di pubblicità estremi hanno come presupposto cittadini deboli, che non vogliono assumersi la responsabilità per i propri consumi. La libertà viene Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 2 www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 3
calpestata. L’oggetto nel suo insieme 3. NO a divieti di pubblicità pericolosi per Consiglio federale e Parlamento respingono PMI, cultura e media l’iniziativa popolare «Sì alla protezione Divieti di pubblicità estremi arrecano un grave danno economico. Ne sono toccati molte piccole e medie imprese, eventi culturali ma anche i media. L’esistenza stessa di molte aziende con posti di contro la pubblicità del tabacco». lavoro di valore è messa in pericolo. Un concetto fondamentale viene buttato al vento: la libertà Secondo il Consiglio federale l’iniziativa si spinge troppo oltre. In pratica l’iniziativa introdurrebbe un economica e artigianale ha il diritto di pubblicizzare prodotti legali. Divieti di pubblicità impediscono divieto totale per la pubblicità di prodotti del tabacco. E’ una via troppo estrema. Nega l’autodetermi- lo sviluppo. Essi vietano infatti ai produttori di parlare di prodotti nuovi, migliori e potenzialmente nazione delle consumatrici e dei consumatori. Inoltre, lede gli interessi legittimi dell’economia e della meno inquinanti. E’ assurdo, e alla fine a pagare saranno i consumatori e le consumatrici. cultura, visto che dipendono dagli introiti di pubblicità e sponsoring. Al contrario dell’iniziativa, la legge sui prodotti del tabacco offre una soluzione pragmatica. La nuova legge rappresenta il controprogetto 4. NO a divieti di pubblicità che rincarano la all’iniziativa e, nel caso l’iniziativa venisse respinta, entrerebbe automaticamente in vigore. nostra vita Antefatto Con i divieti di pubblicità saranno i consumatori ad essere chiamati a pagare. Perché la pubblicità Il Consiglio federale intende meglio salvaguardare fanciulli e adolescenti in Svizzera dai pericolo del ta- contribuisce a finanziare importanti servizi e beni. Senza la pubblicità i giornali e i periodici nonché bacco. Già nel 2015 con la prima bozza della nuova legge sui prodotti del tabacco, il governo prevedeva gli eventi culturali diventeranno più cari. A pagare saremo noi tutti. Molti non potranno più per- divieti più severi per la pubblicità. Il progetto di legge, tuttavia fu respinto dal Parlamento. Perciò il Con- mettersi di andare ad un open-air o ad un evento culturale. Anche i giornali non sarebbero più alla siglio federale nel novembre del 2018 licenziò un secondo progetto di legge. Ma prima ancora che l’iter portata di tutti. parlamentare fosse concluso, rappresentanti del settore sanitario presentarono nel settembre del 2019 l’iniziativa «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco». L’iniziativa 5. NO all’inutile iniziativa contro la pubblicità chiede che Confederazione e Cantoni promuovano la salute di fanciulli e adolescenti. In pratica però l’iniziativa non è altro che un divieto generalizzato di pubblicità. Sotto il titolo della protezione della gioventù, gli iniziativisti vogliono ancorare nella Costituzione un divieto totale per i prodotti del tabac- L’iniziativa popolare non è solo estrema e pericola bensì anche inutile! Il Parlamento nella sua ses- co e quelli alternativi. La protezione della gioventù è importante e deve essere fatta, l’iniziativa però è sione autunnale del 2021 ha proposto una legge sui prodotti del tabacco con nuove direttive per assolutamente sproporzionata, estrema e vuole decidere al posto di consumatrici e consumatori adulti. la pubblicità e lo sponsoring. Con la nuova legge la protezione dei giovani dai prodotti del tabacco viene fissata giuridicamente. Al contrario dell’iniziativa popolare estrema, la nuova legge sui prodot- ti del tabacco è proporzionata: la pubblicità del tabacco nella stampa e sulla rete in futuro non viene L’iniziativa semplicemente vietata. La nuova legge sui prodotti del tabacco contiene un divieto di pubblicità per quei giornali, quelle riviste e quelle pagine internet che sono «dedicate agli adolescenti». Vieta la L’iniziativa “Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco” intende pubblicità di prodotti del tabacco e di sigarette elettroniche sui manifesti nonché la pubblicità nei «vietare ogni forma di pubblicità per prodotti del tabacco che potrebbe in qualsiasi modo giungere ai cinema, nei mezzi pubblici, negli stabili pubblici e sui campi sportivi. Inoltre, viene vietato lo spon- minori». La pubblicità, dunque dovrebbe essere proibita, appena c’è la minima possibilità che possa soring di eventi in Svizzera, se questi hanno un carattere internazionale e hanno quale pubblico gli essere vista e recepita dai minorenni. Visto che non esistono spazi nei quali non ci sono anche giovani adolescenti. e mezzi d’informazione che non possano essere letti anche da giovani, questa iniziativa nella pratica porta ad un divieto totale della pubblicità. Gli iniziativisti mettono nel mirino la pubblicità nel senso lato del termine. Ne sarebbe toccata la pubblicità sulla stampa, nella rete, sui social media, sui manifesti, nei cinema, nei punti vendita e negli eventi. Anche la promozione delle vendite con sconti – per esempio «3 x 2» – oppure lo sponsoring di eventi pubblici e privati che sono accessibili ai minorenni, non sarebbero più permessi. Per i prodotti alternativi meno nocivi varrebbero le stesse regole che per i prodotti del tabacco tradizionali. L’iniziativa «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco» prevede un divieto totale della pubblicità. Il che rappresenta un’ingerenza massiccia nella libertà economica. La pur giustificata protezione della gioventù non deve essere il pretesto per introdurre un divieto di pubblicità generale per prodotti legali. Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 4 www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 5
«Il Consiglio federale è dell’opinione che l’iniziativa, che Testo dell’iniziativa Iniziativa popolare federale «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il avrebbe quale conseguenza ampie limitazioni alla pubblicità, tabacco (Fanciulli e adolescenti senza pubblicità per il tabacco)» si spinga troppo oltre» La Costituzione federale1 è modificata come segue: Messaggio sull’iniziativa popolare Art. 41 cpv. 1 lett. g 1 Anche i due rami del Parlamento hanno tratto le stesse conclusioni. Il Consiglio nazionale ha respinto A complemento della responsabilità e dell’iniziativa private, la Confederazione e i Cantoni si adoperano l’iniziativa con 101 contro 88 voti e sette astenuti. Anche il Consiglio degli Stati con 29 voti a favore, 14 affinché: g. i fanciulli e gli adolescenti siano aiutati nel loro sviluppo, cosicché diventino persone indipen- contrari e un astenuto, ha respinto l’iniziativa. Il dibattito nei consigli può essere riassunto come un du- denti e socialmente responsabili, e sostenuti nella loro integrazione sociale, culturale e politica, e ne sia ello tra la destra e la sinistra. I partiti borghesi hanno difeso la libertà economica sancita dalla Costituz- promossa la salute. ione: prodotti legali, che sono stati acquistati legalmente e che possono essere consumati legalmente, non devono sottostare ad un divieto generalizzato di pubblicità. I partiti di sinistra dal canto loro hanno Art. 118 cpv. 2 lett. b 2 messo al centro della discussione i valori morali e la protezione della gioventù. Di fatto però il fulcro Emana prescrizioni su: b. la lotta contro malattie trasmissibili, fortemente diffuse o maligne dell’uomo e dell’impegno dei fautori dell’iniziativa non è la protezione della gioventù, bensì un divieto totale della degli animali; vieta in particolare ogni forma di pubblicità per i prodotti del tabacco che raggiunge fanci- pubblicità del tabacco. La minoranza di sinistra ha portato come argomenti le conseguenze sanitarie ulli e adolescenti; dovute al consumo di tabacco, dimenticando tuttavia che un divieto sproporzionato di pubblicità non farebbe diventare la Svizzera un paese di non fumatori. Al contrario. In Francia, per esempio, dove vige Art. 197 n. 122 12. un ampio divieto di pubblicità per prodotti del tabacco, ci sono molto più fumatori che in Svizzera. Disposizione transitoria dell’art. 118 cpv. 2 lett. b (Protezione della salute) Larga alleanza contro l’iniziativa estrema contro la pubblicità L’iniziativa viene respinta da: L’Assemblea federale adotta le disposizioni legislative di esecuzione entro tre anni dall’accettazione dell’articolo 118 capoverso 2 lettera b da parte del Popolo e dei Cantoni. • Consiglio federale • Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati • PLR, I liberali, Frazioni: UDC, Frazione del Centro nonché parte dei Verdi liberali • Partiti borghesi dei giovani, Giovani UDC e Giovani liberaliradicali Consiglio federale e Parlamento • Associazioni patronali • Diverse associazioni di categoria Il Consiglio federale respinge un divieto generalizzato della pubblicità. Nel suo messaggio all’iniziativa • Sezioni cantonali dell’USAM – Unione Svizzera Arti e Mestieri «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco» del 26 agosto 2020 dimostra comprensione per l’intento degli iniziativisti di volere mettere mano ad un problema della sanità pubblica. Tuttavia, il Consiglio federale è dell’avviso che l’iniziativa è troppo estrema. Il Consiglio federale si esprime dunque contro l’iniziativa e raccomanda al popolo e ai Cantoni di respingerla. Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 6 www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 7
Argomenti • Gli aspetti economici vengono tenuti in considerazione. Il divieto di fatto di pubblicità per i pro- dotti del tabacco avrebbe conseguenze economiche pesanti. Direttamente o indirettamente in 1. NO ai divieti di pubblicità estremi Svizzera sarebbero a rischio 11’500 posti di lavoro, vale a dire che andrebbe perso un valore aggi- unto di 6,3 miliardi di franchi. Senza pubblicità e sponsoring eventi culturali e mezzi d’informazione e sproporzionati svizzeri sono a rischio. I consumatori dovranno sborsare più soldi. I proventi delle imposte sul tabac- co sono utilizzati per finanziare l’AVS/AI. Nel 2020 sono stati 2,1 miliardi di franchi, vale a dire il 5% Consiglio federale e parlamento respingono decisamente l’iniziativa «Per la protezione dalla pub- di tutti gli introiti dell’AVS. blicità del tabacco». Si spinge troppo oltre. La protezione dei giovani è importante ma l’iniziativa è sproporzionata ed estrema. L’iniziativa è praticamente un divieto totale di pubblicità per il tabacco. Essa intende vietare completamente ogni tipo di pubblicità per i prodotti derivati dal tabacco che L’iniziativa fa perdere del tempo prezioso per la protezione della gioventù possa raggiungere in una qualsiasi forma i giovani. Lo stesso divieto totale, secondo l’iniziativa, deve valere anche per i prodotti alternativi meno dannosi. Il Parlamento ha presentato un ottimo controprogetto all’iniziativa. La nuova legge sui prodotti del tabacco limita in modo importante la pubblicità con l’obiettivo di proteggere i fanciulli e gli adolescenti. Con la nuova legge sui prodotti del tabacco il parlamento ha trovato un buon compromesso. Bilan- Essa sparisce completamente dagli spazi pubblici. Tutta la pubblicità che si indirizza ai giovani è vietata. cia gli interessi che da una parte sono in favore di una protezione dei giovani e dall’altra lasciano una E’ un peccato che l’iniziativa non sia stata ritirata. L’iniziativa modifica la Costituzione e quindi la leg- libertà economica. La tutela da parte dello Stato non viene esasperata. La pubblicità da affissione e ge sui prodotti del tabacco dovrebbe essere adeguata ancora una volta. La conseguenza sarebbe un la pubblicità nei cinema per prodotti del tabacco tradizionali e alternativi è vietata negli spazi pubb- ritardo di almeno due anni. La testardaggine di impuntarsi sull’iniziativa è una deviazione improduttiva. lici. Quando la pubblicità su giornali, riviste o anche su internet si indirizza espressamente agli adulti, Invece di accettare la soluzione pragmatica del Parlamento gli iniziativisti si ostinano a mantenere le essa è autorizzata anche in futuro. Infatti, ogni cittadino adulto deve assumersi la responsabilità per loro pretese massime. Questa è testardaggine e costa del tempo. la propria salute. Ciò vale per tutti i prodotti legali di consumo e di piacere. La legge sui prodotti del tabacco è un buon compromesso. Garantisce la protezione dei giovani, senza un divieto estremo e generale. L’iniziativa invece intende decidere al posto di altri. Essa causa un danno economico e i consumatori e le consumatrici, nonché i contribuenti dovranno «Che un divieto severo di pubblicità del tabacco abbia come sborsare più soldi. conseguenza una diminuzione del consumo è tutto da di- mostrare. La spinta fondamentale presso i giovani sono 2. NO ad ulteriori divieti sugli insaccati infatti piuttosto la curiosità e la pressione del gruppo» Matthias Jauslin, Consigliere nazionale, PLR BL e sui dolciumi La nostra economia di mercato ha bisogno della pubblicità. Fa parte della libertà economica e commerciale poter pubblicizzare prodotti legali. Gli adulti devono poter decidere liberamente cosa Con la nuova legge sui prodotti del tabacco la Confederazione ha trovato una via pragmatica vogliono consumare e cosa no. I divieti estremi di pubblicità sono paternalistici. E non sono che il per rafforzare la protezione dei giovani, senza un divieto totale di pubblicità. primo passo: se arriva il divieto totale di pubblicità del tabacco, altri divieti di pubblicità non tarder- anno ad arrivare – sui prodotti di carne, come gli insaccati, sull’alcol, sui dolciumi, sugli alimenti con • La protezione dei giovani è garantita. La vendita di prodotti del tabacco e di prodotti alternativi alto contenuto di grassi oppure sulle automobili. La lista di limitazioni possibili è lunga. Ci aspetta a fanciulli e adolescenti sotto i 18 anni è proibita. L’applicazione del divieto è controllata attraverso una tutela statale generalizzata. Divieti di pubblicità estremi presuppongono cittadini deboli, che acquisti di copertura. La non osservanza della legge è punita con multe. La pubblicità che si indirizza non vogliono assumersi la responsabilità di ciò che consumano. La libertà viene calpestata. ai giovani è vietata. Anche la pubblicità sui manifesti e nei cinema è proibita. Eventi internazionali che hanno quale pubblico i giovani non possono essere sponsorizzati da fabbricanti di prodotti del Un divieto estremo di pubblicità come lo prevede questa iniziativa apre il vaso di Pandora. tabacco. La domanda sorge spontanea: qual è il prossimo prodotto per il quale la pubblicità sarà vietata? Già c’è chi chiede a gran voce il divieto di pubblicità per i SUV e per prodotti di carne. Ci si chiede se è • La Confederazione confida nel fatto che i consumatori siano responsabili. Se un adulto vuole giusto lasciare fare ancora pubblicità per le automobili. Le macchine con motore a scoppio non solo fumare o no resta una sua libera scelta. I prodotti del tabacco sono e resteranno legali. Di conseg- producono CO2 ma causano anche incidenti, si dice. Ma c’è anche chi chiede un divieto di pubblicità uenza la legge sui prodotti del tabacco permetterà anche in futuro la pubblicità nei giornali e nelle per dolciumi e bevande dolci, perché contengono zucchero. Quindi non si potrebbe più fare pubblic- riviste nonché online, se questa non si indirizza ai giovani, bensì agli adulti. La soluzione coniuga ità per il cioccolato svizzero. protezione della gioventù e responsabilità propria. 1 https://www.bag.admin.ch/bag/de/home/strategie-und-politik/politische-auftraege-und-aktionsplaene/politische-auf- traege-zur-tabakpraevention/tabakpolitik-schweiz/tabaksteuer.html Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 8 www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 9
Ne sarebbero toccati anche prodotti agricoli svizzeri, come carne, latte e formaggio. Possibile La politica di prevenzione esistente in Svizzera ha dato i suoi frutti, soprattutto per quanto con- motivazione: le emissioni di CO2 provenienti dall’agricoltura devono essere abbassate. Oppure cerne la protezione dei giovani. Secondo i dati di «Dipendenze Svizzera» il numero dei giovani sotto i prodotti lattieri contengono troppi grassi. Anche patatine fritte e chips potrebbero entrare nel i 15 anni che fuma regolarmente è sceso negli ultimi 8 anni del 49,7%. I minorenni non devono con- mirino degli avversari della pubblicità – o in generale prodotti che contengono grassi. Senza parlare sumare prodotti del tabacco o alternativi. La legge sui prodotti del tabacco tratta questo problema poi di vino e birra. Molti comportamenti possono essere indesiderati dal punto di vista della salute, seriamente, vietando la vendita e la pubblicità di questi prodotti destinata ai giovani. dell’ecologia o della società. Perché è un dato di fatto che molti prodotti possono mettere in perico- lo la salute pubblica. Ma per questo richiedere divieti di pubblicità assoluti non è la via giusta. La pubblicità non è un acceleratore del consumo di tabacco presso i giovani. In ultima analisi ad influire maggiormente sul comportamento dei giovani sono molto di più fattori sociali che non la pubblicità. Le ragioni per cominciare a fumare prodotti tradizionali del tabacco oppure quelli alter- Limitazione dei diritti fondamentali nativi sono, secondo “Dipendenze Svizzera”, la curiosità di provare qualcosa di nuovo, pressione da parte del gruppo e l’ambiente in cui si vive. Coni il pretesto di un divieto di pubblicità l’iniziativa esige limitazioni di diritti fondamentali che sono ancorati nella Costituzione federale Svizzera. Un divieto totale di pubblicità è un attacco frontale alla La pubblicità del tabacco già oggi non si indirizza ai giovani, bensì a fumatori e fumatrici adulti. Tras- libertà economica. Scalfisce la libera economia di mercato. Ma sono proprio queste libertà che definis- mette a consumatori e consumatrici adulti informazioni importanti sui prodotti e sulle loro qualità. cono la nostra democrazia. In una democrazia cittadini e cittadine maggiorenni decidono di propria È un aiuto ad orientarsi e fa sì che si possano fare delle comparazioni di prezzo e di prestazioni. volontà. Se sono in grado di prendere decisioni politiche, allora in qualità di consumatori e consumatrici Anche per questo un divieto generalizzato è sproporzionato. L’utilità dei divieti estremi non è as- sono anche capaci di decidere liberamente cosa vogliono consumare. La limitazione di importanti diritti solutamente dimostrata – anche se gli iniziativisti non si stancano di affermare il contrario. Non c’è fondamentali attraverso divieti di pubblicità estremi, che superano ampiamente gli interessi di protezi- bisogno di divieti generali di pubblicità. Grazie al controprogetto la protezione dei giovani è raffor- one, è sproporzionata. zata sufficientemente. 3. NO a divieti di pubblicità pericoli per PMI, Divieti di pubblicità estremi suggeriscono che ci vuole lo Stato per far ragionare le persone. Non c’è posto per la responsabilità in questo tipo di pensiero. I divieti di pubblicità statali sono paternalistici. Partono dal presupposto che i cittadini e le cittadine siano deboli, che la pubblicità spinge ad agire in modo non desiderato. La maggioranza degli svizzeri però la pensa diversamente. Le persone ven- cultura e media gono considerate responsabili e in grado di pensare alla propria salute da sole, senza l’aiuto da parte dello Stato. Gli adulti sono responsabili essi stessi della propria salute e devono essere lasciati liberi I divieti estremi di pubblicità arrecano un grave danno all’economia. Ne sono toccati molte PMI, di decidere da soli quali prodotti di piacere consumare. Di questi prodotti fanno parte il tabacco, eventi culturali e anche i media svizzeri. Alcune imprese con posti di lavoro di valore vedono addirit- l’alcol, lo zucchero o anche alimenti che contengono grassi. tura messa in pericolo la loro esistenza. Pensiamo per esempio ai gestori di chioschi o ai proprietari degli shop all’interno dei distributori di benzina. Un importante diritto fondamentale viene calpesta- to: fare pubblicità per prodotti legali fa parte della libertà economica e commerciale. Divieti di pub- blicità sono anche divieti di fare innovazione. Infatti, vietano ai produttori di pubblicizzare prodotti «Lo Stato non ha il compito di educare» nuovi, migliori e meno dannosi. È assurdo e alla fine danneggia i consumatori e le consumatrici. Consigliere nazionale UDC ZH I prodotti del tabacco possono essere acquistati legalmente da persone adulte. Finché questa resta così, il divieto generale richiesto dall’iniziativa non è giustificabile. Un divieto di fatto della pubblicità E’ giusto proteggere fanciulli e adolescenti. Ed è giusto metterli in guardia dai pericoli derivanti che vieta ogni forma di pubblicità, danneggia tutte le aziende che dipendono dalla vendita di pro- dal consumo di tabacco. È tuttavia ingenuo pensare che la pubblicità sia la madre di tutti i mali. Lo dotti del tabacco. Danneggia però anche eventi culturali e open air che coprono parte dei loro costi dimostrano anche i dati. In paesi come la Francia o l’Italia, che già oggi hanno divieti di pubblicità del grazie allo sponsoring. Allo stesso tempo ne è toccata anche la stampa. tabacco molto più severi della Svizzera, fumano più giovani che non nella più liberale Svizzera. Uno studio internazionale dell’OMS mostra quanti quindicenni nell’ultimo mese hanno fumato almeno Già oggi i media svizzeri lottano per la sopravvivenza. Se con un divieto di fatto di pubblicità per i una sigaretta. In Italia il 33% delle ragazze di 15 anni e il 24% dei ragazzi della stessa età hanno detto prodotti del tabacco vengono loro tolte entrate supplementari, la loro esistenza è davvero minac- di aver fumato almeno una sigaretta nell’ultimo mese. In Francia lo hanno fatto il 16% dei ragazzi e il ciata. La protezione dei giovani è importante, ma termina laddove lo Stato vuole la tutela per gli 19% delle ragazze. In Svizzera la percentuale scende al 14% nelle ragazze e al 16% nei ragazzi. Ques- adulti. Il divieto estremo di pubblicità che richiede l’iniziativa è assolutamente sproporzionato. I to dimostra che divieti estremi influiscono poco sulla lotta al fumo presso i giovani. Non sono la danni economici che ne risulterebbero sono assolutamente troppo alti. soluzione del problema. 3 Addiction Suisse: «La consummation de substances psychoactives des 11 à 15 ans den Suisse – Situation en 2018 et évolutions depuis 1986» (2019). 4 Addiction Suisse: «La consummation de substances psychoactives des 11 à 15 ans den Suisse – Situation en 2018 et évolutions 2 World Health Organization: «Spotlight on adolescent health and well-being» (2020). depuis 1986» (2019). Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 10 www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 11
I media hanno bisogno degli introiti pubblicitari 4. NO a divieti di pubblicità, che rincarano Nel 2018 sono stati spesi 5,8 milioni di franchi per la pubblicità di prodotti del tabacco. La maggior parte è finita nella pubblicità sulla stampa. Già oggi i media lottano per la loro sopravvivenza. Essi hanno la nostra vita assolutamente bisogno dei soldi provenienti dalla pubblicità. Alla fine, i divieti estremi di pubblicità vanno a carico dei consumatori e delle consumatrici. Infatti, la pubblicità contribuisce a finanziare importanti beni e servizi. Senza la pubblicità giornali e riviste nonché eventi culturali rincareranno. Un conto che pagheremo tutti noi. Molti non potranno più Internet 11% permettersi di andare ad un evento culturale o a un open air. E anche i giornali non saranno più alla portata di tutti. Divieti estremi di pubblicità presuppongono cittadini e cittadine deboli che non si assumono la responsabilità per ciò che consumano. La libertà viene calpestata. Stampa 47% Manifesti 42% Il conto per divieti di pubblicità estremi lo pagheranno i consumatori e le consumatrici. Molto servizi rincareranno. Anche lo Stato e l’AVS approfittano degli introiti provenienti dalle imposte sul ta- bacco. Perché gli introiti provenienti dalla tassazione del tabacco finanziano l’AVS e l’AI. Nel 2021 questi introiti hanno toccato i 2,1 miliardi di franchi, che rappresentano circa il 5% di tutti gli introiti dell’AVS. È un dato di fatto: i fumatori finanziano una parte delle assicurazioni sociali. Se questi introiti non ci sono, i contributi e le tasse salgono per tutti. Oppure diminuiscono le prestazioni per Fonte: Media Focus – sintesi UFSP, agosto 2019 i pensionati e le pensionate. Se lo sponsoring sarà proibito, molti open air ed eventi culturali cos- teranno di più. A pagare saranno i visitatori e le visitatrici di questi eventi. Non è giusto. Non tutti Il divieto estremo di pubblicità dell’iniziativa frena anche l’innovazione. Le aziende produttrici di possono permettersi prezzi più alti. tabacco in Svizzera hanno investito tantissimo in prodotti nuovi, innovativi e meno dannosi. Un di- vieto estremo di pubblicità per prodotti nuovi e innovativi è insensato. Se i produttori non possono Perciò una cosa è chiara: i divieti estremi di pubblicità costano cari a tutti noi. I costi salgono e le pubblicizzare le loro innovazioni non hanno possibilità di poter affermarsi sul mercato. L’iniziativa prestazioni statali diminuiscono. Eventi culturali o mezzi d’informazione spariscono. Le offerte si è nemica dell’innovazione. Mette tutti i prodotti nello stesso calderone. La commercializzazione di assottigliano. La causa: l’iniziativa vuole un divieto generalizzato. La protezione della gioventù, in sé nuovi prodotti diventa impossibile, anche se sono meno dannosi. È assurdo. una cosa giusta, diventa assoluta. Gli interessi economici vengono negati. Ciò ha delle conseguenze che alla fine dovremmo tutti pagare di tasca nostra. Divieti estremi di pubblicità presuppongono cittadini deboli che non si assumono la responsabilità del proprio consumo. La libertà è calpestata. Al contrario il controprogetto sotto forma della nuova legge sui prodotti del tabacco è pragmatico. Tiene conto di tutti gli interessi. Visto che i divieti per il tabacco non sono che l’inizio, i costi per la società saliranno ad ogni nuovo divieto di pubblicità. Nello stesso tempo viene a mancare la libertà d’informazione. Lo Stato tutore decide ciò che è giusto per ogni singolo cittadino. La libertà viene «Mi impegno per una politica economica liberale. Questa calpestata e il conto lo paghiamo tutti noi. prevede che fabbricanti di prodotti legali possano pubbli- cizzarli.» Consigliere nazionale Philipp Kutter, PPD ZH Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 12 www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 13
5. NO all’inutile iniziativa contro la pubblicità Da anni la quota di pubblicità del tabacco nel mercato pubblicitario globale è fortemente in diminuzione Nella sessione autunnale 2021 il Parlamento ha trovato l’accordo per una nuova legge sui prodotti Da più di 20 anni in Svizzera la quota delle spese pubblicitarie per i prodotti del tabacco è in calo. del tabacco che prevede nuove direttive per la pubblicità e lo sponsoring. È una soluzione prag- matica. La nuova legge è il controprogetto all’iniziativa e nel caso di un NO all’iniziativa entra au- tomaticamente in vigore. Con questa legge sui prodotti del tabacco il Parlamento si focalizza sulla protezione della gioventù: i prodotti del tabacco vengono tolti dalla legislazione sugli alimentari e la protezione della gioventù nell’ambito dei prodotti del tabacco viene ancorata in una nuova legge federale propria. Al contrario dell’iniziativa estrema, tuttavia la nuova legge è proporzionata. Per esempio, non vieta a prescindere la pubblicità del tabacco nella stampa e su internet. Invece, essa contiene un divieto di pubblicità per quei giornali, quelle riviste e quelle pagine internet che «sono destinati ai minorenni». Proibisce la pubblicità sui manifesti dei prodotti del tabacco e delle siga- rette elettroniche nonché la pubblicità nei cinema, sui mezzi pubblici e negli edifici pubblici e sui campi sportivi. Inoltre, vieta lo sponsoring di manifestazioni in Svizzera se queste hanno un carat- tere internazionale oppure sono indirizzate ai minorenni. Così facendo il Parlamento fa sì che siano garantiti sia gli interessi della protezione dei giovani che quelli economici. Il controprogetto prevede più protezione della gioventù % della pubblicità del tabacco nella pubblicità globale La legge sui prodotti del tabacco è molto ampia, senza però esagerare con la tutela da parte dello Stato. La nuova legge bandisce la pubblicità per i prodotti del tabacco e alternativi dagli spazi pub- Fonte: Media Focus – sintesi UFSP, agosto 2019 blici. Inoltre, i giovani non possono essere un target mirato della pubblicità del tabacco. La nuova legge sui prodotti del tabacco è il controprogetto del Parlamento all’iniziativa estrema. La protezione della gioventù come è richiesta dall’iniziativa viene così applicata. Malgrado ciò gli ini- ziativisti non hanno ritirato il loro progetto. Vogliono mantenere le loro pretese massime, che hanno quale fulcro non la protezione dei giovani, bensì un divieto totale della pubblicità del tabacco. Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 14 www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 15
Così votate bene il 13 febbraio 2022: 2 i m Sceda di voto per la votazione azione F a c s popolare del 13 febbraio 2022 Risposta Volete accettare l’iniziativa popolare del 12 settembre 2019 «Sì alla protezione dei No fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco (Fanciulli e adolescenti senza pubblicità per il tabacco)»? Comitato interpartitico «contro i divieti di pubblicità», Casella postale, 1408 Zurigo www.divietipubblicita-no.ch / campagna@divietipubblicita-no.ch 16
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