"Aprite anche voi il vostro cuore"-2Cor 6,13- Ordine Francescano Secolare
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FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DELL’OFS DEL VENETO E DEL FRIULI-VENEZIA GIULIA “Aprite anche voi Supplemento al numero 6 - Giugno 2021 della rivista FVS il vostro cuore” -2Cor 6,13-
pag. 3 EDITORIALE I primi passi con Mamma Rosa ASSISTENTI 4 Amm. XXVII: come la virtù allontana i vizi. Povertà, letizia, quiete e meditazione FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DELL’OFS DEL VENETO E DEL FRIULI-VENEZIA GIULIA 5 LETTERE IN REDAZIONE Messaggio di Luisa Sede regionale OFS Veneto Via San Massimo 27 35129 Padova EVENTI Per inviare servizi cartacei via posta: Elena Arena Via Svevo, 22/2 - 34145 - Trieste 6 La memoria di Egidio Bullesi in tempo di restrizioni tau@ofsveneto.it FRATELLI TUTTI www.ofsveneto.it www.ofs.fvg.it 8 Cap. IV: Un cuore aperto al mondo intero http://www.facebook.com/TAU.OFS.IT VITA DI FRATERNITÀ Abbonamento/Rinnovo TAU+FVS 12 euro 10 Testimonianze di vita fraterna in Friuli-Venezia Giulia CCP 001033863224 intestato a Fraternità Nazionale d’Italia dell’Ordine Francescano Secolare FVS, Viale delle Mura Aurelie 9 00165 - Roma 11 VITA FRANCESCANA Oltre il ponte arcobaleno Redazione IN RICORDO 12 Elena Arena - Coordinatore Silvana Cantiero - Ministro Veneto Un ricordo di Maria Luisa: la Nunziata Chinnici - Ministro Friuli Venezia Giulia festosa attività per le Missioni! Caterina Schiavinato - Consigliere Veneto Daniele Rissetto - Vice-Ministro Friuli Venezia Giulia Paolo Toni - Fraternità Santo (Padova) Antonio Bortoloso - Fraternità Schio (VI) f. Marco Moretto, ofmCapp. - Assistente 14 STRALCI DAL WEB Rimanere Copertina - Foto di form PxHere.com Impaginazione 15 Imprimenda snc info@imprimenda.it - www.imprimenda.it FRATERNITÀ DEL CIELO Stampa Romana Editrice srl
accompagna, protegge e corregge. Sa avere lo sguardo profetico sul figlio che, inesperto della vita, non può capi- re tutto, e mette in atto anche correzio- ni o potature o da' orientamenti diversi per il bene migliore del figlio. La sua intercessione ci è preziosa. Da subito ci affidammo a lei durante la celebrazione del 14 maggio, nel san- tuario di Marola, quando le porgemmo I primi passi con un cesto pieno di richieste di interces- sione, perché ad una mamma si chie- Mamma Rosa de subito aiuto, si chiede da subito un posto nel suo cuore e continuamente lo si reclama. a cura di Sono già passati 4 anni da quando La stiamo ancora conoscendo e sco- Silvana l’OFS del Veneto fu affidato alla pro- prendo, e ogni anno questo processo Cantiero Ministro tezione ed intercessione della Beata di conoscenza diviene più profondo. Regionale Mamma Rosa. Dalla semplice richiesta di intercessio- OFS Veneto ne stiamo passando ad una interioriz- Mi piace pensare alla sua gioia in zazione della sua spiritualità, accanto cielo, da quando il 14 maggio 2017 a quella del serafico padre San Fran- Editoriale le furono affidati nuovi figli, quelli cesco di Assisi. È questo un processo dell’Ordine Francescano Secolare molto importante, perché ci aiuta a de- del Veneto. finire il nostro cammino di conversione e di evangelizzazione all’interno della Mi piace pensare che in quella data Chiesa. la sua eroica compassione per le due bambine del vedovo Carlo scattò Mamma Rosa ci ha insegnato che prontamente anche per l’OFS, perché la minorità francescana, peculiari- la sua vocazione per la maternità era tà del carisma di S. Francesco, si speciale, ispirata da Dio come lei stes- esercita proprio nelle nostre case. sa disse. Una minorità che parte proprio dalla povertà, nel rinunciare a sentimenti di Una vocazione realizzata in Cristo di- cupidigia per se stessi, e per i propri venta grande ed arriva ad abbraccia- sogni di autorealizzazione. Ci inse- re cuori ed anime ben oltre i legami di gna che nella povertà e distacco dalle sangue e di carne. E così è avvenuto proprie ambizioni si realizza la grande per Mamma Rosa. Gesù Cristo, nella ricchezza del Regno di Dio, a partire sua sconfinata misericordia, le ha do- dal nostro quotidiano, a partire dai no- nato il centuplo, come da lui promesso stri cuori in ambito casalingo, pronto nelle sante parole del Vangelo: “Chiun- all’accoglienza e ai sacrifici, nella que ha lasciato o case, o fratelli, o so- certezza che Dio provvede sempre relle, o padre, o madre, o figli, o campi a tutto. per il mio nome riceverà cento volte tanto e riceverà la vita eterna”. Grazie Mamma Rosa, continua a Una mamma prende per mano, guida, proteggerci dal cielo! 3
letizia, che in fondo è quella libertà che solo Dio può dare, smaschera i sentimen- ti negativi e permette di debellare sia la cupidigia di ciò che non si possiede che l’avarizia di quel poco che si possiede e di cui ci si arroga diritto. Questi due vizi sono entrambi presenti nel Saluto alle vir- tù, confuse dalla povertà (11, FF. 258) che Ammonizione è definita santa perché è quella del San- to: solo seguendo Lui, si va sul sicuro: «E XXVII: come la aderendo totalmente a questa povertà, fratelli amatissimi, non vogliate possedere virtù allontana i niente altro in perpetuo sotto il cielo, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo» (Rb VI 6, FF. 90). Siamo dinanzi alla vera vizi - Povertà, povertà di spirito… letizia, quiete Dove è quiete e meditazione, ivi non è affanno né dissipazione e meditazione … vale a dire libertà nelle mani di Colui che è «il bene, ogni bene, il sommo bene» (LodAl 3, FF. 261). E così, tra le sue brac- Dove è povertà con letizia, ivi non è cupi- cia, conosciamo la quiete che non solo ci digia né avarizia. dona, ma che Lui stesso è (cfr. LodAl 4, a cura di FF. 261). In questa stretta, non ci si bea fra Ugo Secondin La povertà, signora santa (cfr. Testamen- soltanto, ma si vive la meditazione, ora- to di Siena 4, FF. 134; Salvir 2, FF. 256), zione profonda che investe l’intera vita, anzi santissima (Rb V 4, FF. 88), è, con l’intera esistenza. Chi invece vive non l’umiltà, virtù che rivela il Signore Gesù confidando in Dio, ma in se stesso, non Assistenti Cristo, «Lui, che era ricco sopra ogni al- trova riposo, ma si consegna agli affanni tra cosa, volle scegliere in questo mon- che, groviglio dopo groviglio, conducono do, insieme alla beatissima Vergine, sua alla perdita di orientamento e di senso madre, la povertà» (2Lf 5, FF. 182). Il frate fino alla dissipazione, che è disgregazione minore (e Chiara e le sorelle) è esortato ad di sé, mentre la meditazione conduce osservarla e seguirla; questa, infatti «è la all’unità, con Dio e se stessi. Questo sublimità di quell’altissima povertà, che ha vale anche per il nostro agire, che non è costituito voi, fratelli miei carissimi, eredi e mai efficace se non ha come punto fermo re del regno dei cieli, vi ha fatti poveri di la comunione con Dio, da ricercare nell’o- cose e vi ha innalzati con le virtù. Questa razione. Accogliamo e facciamo nostro, sia la vostra parte di eredità, che conduce allora, l’invito che Francesco fa ai suoi nella terra dei viventi» (Rb VI 4-5, FF. 90). fratelli: «allontanato ogni impedimento e Ma… la povertà può anche essere occa- messi da parte ogni preoccupazione e sione di vanto, solenne copertura di un ogni affanno, in qualunque modo meglio cuore che non ha, ma che vorrebbe ave- possono, si impegnino a servire, amare, re e possedere; dietro l’angolo quindi c’è onorare e adorare il Signore Iddio, con sempre il pericolo di apparire ed essere cuore mondo e con mente pura, ciò che ipocriti. Per non essere solo privazione egli stesso domanda sopra tutte le cose» intristente, è autentica se vissuta nella (Rnb XXII 26, FF. 60). 4
Messaggio mi impediva di lasciarmi andare. Mi hanno risvegliato 4 o 5 volte rendendo- di Luisa mi consapevole di cosa stavo vivendo, risparmiandomi però la gravità della mia situazione; motivandomi profondamente a reagire. Ad ogni risveglio, mi sorpren- devo per la forza ed energia, sentendomi orientata in modo sempre più incredibil- mente positivo. Già allora avevo capito che quella luce era la luce di Gesù e del- lo Spirito Santo, e che qualcuno pregava per me. Le vostre preghiere mi hanno sostenuto per molto tempo. Ora, 29 marzo 2021, foto di Free-Photos da Pixabay.com sono a casa, dopo 2 mesi e mezzo di degenza ospedaliera. L'esperienza della luce, come frutto, mi ha portato a sentirmi libera, com- pletamente libera. È bello fare esperien- za di libertà nel nome del Signore Gesù. Io l'ho assaporata. Ringrazio Gesù e lo Spirito Santo. La mia forza era così evidente che a San Donà di Piave (VE), altro reparto di rico- a cura di Ciao! vero, mi chiamavano “leoncino” dopo Luisa Sono Luisa, Viceministra della Fraternità la rianimazione. Ora ne esco con lesioni Marson di Loncon di Annone Veneto (VE), colpita alla mano sinistra e piede destro e con i dal Covid, per cui ho rischiato la vita per polmoni bucati. Ne avrò ancora per un 10 giorni. bel po' di tempo, ma confido nella fisio- Lettere Ti scrivo per ringraziarti per aver attivato terapia. in redazione in tutto il Veneto cenacoli di preghiera a In questa esperienza, ne esco incre- mio favore; e vorrei ringraziare di vero dibilmente legata al marito, e questo cuore i miei fratelli e sorelle france- reciprocamente; si sta apprestando a scani per aver pregato per me. La vo- lavarmi i piedi con tutto se stesso. Ne stra preghiera mi ha consentito di fare è capace spontaneamente con il cuore esperienza di preghiera. Vi assicuro che grande che ha. Ne abbiamo già parlato. si sono trasformate in autentica forza Non vuole essere ringraziato. Il suo la- e sostegno, disponendomi all'accet- varmi i piedi mi dà la forza e mi sostiene, tazione e accoglienza incondiziona- senza farmi sentire un peso, riempien- ta della mia sicuramente non facile domi di gratitudine. situazione, e permettendomi di offrirla Non finirò mai di ringraziare il Signo- al Signore Gesù, per la salvezza delle re per un dono così grande nella mia anime. vita: il marito Renzo. Ringrazio il Signore Gesù, che nella Ringrazio e rinnovo la mia gratitudi- mia malattia mi ha risparmiato i do- ne per la vostra preziosa attenzione lori tipici del Covid, evitandomi incubi e donatami. Ricambio affidandovi al Si- paure, assistendomi per i 20 giorni di gnore Gesù uno per uno. coma farmacologico, immergendomi in un bagno di luce che mi attraeva e Grazie ancora di cuore. 5
sta in parrocchia, Apostolo nelle aggre- gazioni laicali cattoliche. È senz’altro difficile raggiungere l’i- La memoria di sola di Barbana con il tradizionale pellegrinaggio nell’anniversario in que- sto aprile di restrizioni. Il Comitato “Vene- Egidio Bullesi rabile Egidio” non vuole tuttavia mancare di portarsi all’urna di Egidio: lo spera nel in tempo di prossimo ottobre, mese francescano, grazie anche alla disponibilità di grup- restrizioni pi, di varia provenienza dalle diocesi del Triveneto, dell’Apostolato della preghiera interessato a ricordare Egidio che prima di essi e santamente ha fatto l’offerta di “preghiere, azioni, gioie e sofferenze” al Cuore Sacratissimo di Gesù. Quest’anno perciò, seppure rinviata L’emergenza sanitaria rende comples- di necessità di qualche settimana, la A cura del sa di questi tempi, fattisi anche più commemorazione annuale si svolgerà Comitato Venerabile Egidio insidiosi, ogni organizzazione. È stato nella vicina Monfalcone, città dove il ve- per questo necessario un ripensamen- nerabile, negli anni 1927-28, lavorò e svol- to pure riguardo la memoria di Egidio se preziosa opera di evangelizzazione, Bullesi (Pola, 24 agosto 1905 - 25 aprile come catechista, e di servizio ai poveri, Eventi 1929), Terziario francescano, Catechi- vivendo nella canonica attigua al santua- foto di F.giusto da wikimedia commons 6
foto di Marghebar da wikimedia commons rio della “Marcelliana”. L’appuntamento a Trieste e Gorizia e sarà poi a disposi- (non possibile il 24/25 aprile) è fissato per zione dei conventi di Frati Minori. domenica 20 giugno, ore 18.30, con la Tenuti sempre conto i limiti vigenti e l’an- celebrazione eucaristica li dove, coor- damento della situazione sanitaria, il Co- dinati da padre Roberto Benvenuto, sono mitato sostenitore della causa di Egidio presenti i Frati Minori, ordine responsabile invita a Monfalcone-Marcelliana in parti- della causa per la beatificazione. colare le realtà associative cattoliche delle quali egli fu parte, tra cui l’Apostolatus Ma- Il Comitato farà dono alla chiesa del ri- ris, che anche qui - come altrove - assiste tratto di Egidio già collocato due anni fa, spiritualmente i marittimi ed ha celebrato 90° del transito, in altri luoghi a lui legati, nel 2020 il centenario dall'istituzione. la sua Pola compresa. Prima della tappa monfalconese, esatta- Sarà anche inaugurata e aperta una mente giovedì 13 maggio, un altro mo- mostra realizzata per il Comitato da mento è stato previsto a Trieste-Monte Mario Alberto Landri, del Centro Stella Grisa, santuario che ogni anno - in tale Maris. La mostra è intitolata “E. Bullesi”, data - accoglie il pellegrinaggio, dalle ed è supportata dall’Associazione "Libero diocesi del FVG, dell’AdP - Rete mon- Comune di Pola in esilio", che l'ha pensa- diale di preghiera del Papa. ta per ricordare il concittadino santo. Quest'anno la celebrazione ha previ- La serie di pannelli condensa, utilizzan- sto la Messa delle ore 18.30 celebrata do la lingua delle immagini, azioni, te- dall’Arcivescovo Mons. Crepaldi, Vesco- stimonianze e parole scritte da Egidio vo di Trieste, volta a commemorare i due nelle preziose lettere in cui egli comunicò accennati anniversari di questo 2021 - con grande maturità umana e spirituale con Egidio Bullesi: il 100° della consa- - il suo entusiasmo e convincimento di crazione familiare al Sacro Cuore e il 40° giovane apostolo. della morte del “suo” Mons. Santin. È volontà dell’arciprete, parroco di A Mons. Santin, già Vescovo di Trieste Monfalcone, don Flavio Zanetti, che la e Capodistria, è stato dedicato recen- mostra faccia poi tappa, con tempi e temente un monumento bronzeo po- calendario da definire, nelle altre comu- sto all’esterno del tempio mariano; la nità Cristiane della città. statua lo ritrae mentre guarda all’Istria, Girerà in seguito pure in alcune parroc- terra natale anche del nostro Egidio, chie vicine a Monfalcone, per arrivare poi oltre che sua. 7
Cap. IV: Un cuore aperto al mondo intero foto di un-perfekt da Pixabay Roma 27/3/2020 guaggio edulcorato, innocuo nel defi- a cura di Da una piazza solitamente gremita, du- nire le azioni negative e dannose per Vinicio, Fraternità OFS rante una preghiera solitaria di Papa il prossimo, sdrammatizzando gli effetti del Barana, Francesco che ci invita a renderci conto collaterali del proprio egoismo e sotto- Verona di trovarci sulla stessa barca, fragili e valutando il reale valore che determina- disorientati ma nello stesso tempo im- ti comportamenti hanno per se stessi portanti e necessari, e che siamo tutti e per gli altri: "Cosa vuoi che sia, così Fratelli tutti chiamati a remare assieme. fanno tutti, in fondo non sono stato io Dalla Guida alla lettura che precede l’En- ad aver causato questa situazione". ciclica “Fratelli Tutti”, è giusto chiederci: • Il secondo consiste nel convincere noi Che cosa posso fare io? stessi che chi stiamo evitando ha delle Io stesso, che faccio parte di un servizio colpe, svalutando in tal modo la vitti- volontario in un ambiente frequentato da ma: "Se si desse da fare e si mettesse persone bisognose di cure, cibo, ecc., tra a lavorare non sarebbe in questa con- la scelta di occuparmi dei problemi altrui dizione!". o girare lo sguardo altrove, mi chiedo: Indubbiamente, l’Enciclica ci spinge “Perché non riesco a realizzare il bene a superare questi atteggiamenti e a che voglio fare, mentre continuo a vivere prendere parte ad un processo che il serenamente, magari nell’indifferenza?” buon Samaritano ha solo messo in Secondo don Milani lo “sporcarsi le moto, intendendo che non è possibi- mani” equivale ad un impegno efficace le fare tutto da soli perché dietro c’è per aiutare ogni fratello che si trovasse sempre una “locanda” accogliente. nella difficoltà. Avere le mani pulite ed in Già circa nel 2015, un nostro Testo Gui- tasca equivale ad un disimpegno mora- da della Fraternità Nazionale d’Italia le. Anche attraverso la lettura di A. Ban- dell’OFS, intitolato “Per Dono” (impernia- dura sui processi di disimpegno morale, to sulla tematica del Perdono ed appro- si può cogliere come questo autore pon- fondita dal Papa nel cap. VII) ci invitava a ga l’attenzione in particolare su due tra i divenire ”Artigiani delle Relazioni” perciò più sottili atteggiamenti che consentono mettiamo a fuoco tre domande a cui cia- la giustificazione al disimpegno: scuno proverà a trovare quotidianamen- • Il primo consiste nell’utilizzare un lin- te delle risposte… 8
Ci aiuta ancora Papa Francesco: pace e il benessere per tanti nostri fratelli • FT 130 A che punto stiamo con i pro- e sorelle che incontreremo. grammi di accoglienza, ai processi di Nel raccontarci in forma di dialogo tra integrazione? ospiti, volontari, forze dell’ordine, sanita- • FT 133 Riusciamo, di fronte all’arrivo ri, vediamo come gestire al meglio una di persone diverse, a far emergere da mensa (che fornisce più di centinaia di noi stessi qualcosa di nuovo? colazioni, pasti caldi da asporto, docce, • FT 136/7 Dall’incontro fra queste di- ascolto, consulenza legale), una Casa verse realtà saremo impoveriti tutti? di accoglienza a Verona, come pure il Oppure sapremo aiutarci, scambian- Progetto Esodo in collaborazione con doci le specifiche ricchezze culturali la casa circondariale di Montorio, e e le specifiche conoscenze tecnico- proposte di accoglienza BABEL. scientifiche? Allora, sta proprio a noi stessi, alla no- stra volontà, allargare lo sguardo e dare il nostro contributo, per garanti- re una vita dignitosa a tutti gli uomini, evitando ciò che praticano i centri finan- ziari mondiali nei confronti dei singoli po- poli o delle singole comunità usando gli interventi politici con un metro diverso da Paese a Paese al solo fine di asseconda- re i loro interessi di ricchezza materiale. Un esempio concreto di discriminazio- ne praticata attraverso l’uso dei mezzi tecnologici potrebbe avvenire quando internet non è accessibile per studiare o lavorare, o non ci sono vaccini per tut- ti. E ancora potremmo dire: “Sei ricco o povero? Hai i documenti, il passaporto?” Realizzando questi intenti apprezze- remo in profondità la bellezza di Dio (FT 142) che Dio diffonde al di fuori dai confini che spesso limitano un arricchi- mento mentale ed umano. Tutte queste iniziative ci consentono di Infine cerchiamo di acuire tutti i sensi: affrontare bisogni di persone sole e di- la vista, l’udito, la manualità, il dono e la sagiate, parte di un tessuto sociale che parola dando, come fece il Buon Sama- spesso vuole reagire e realizzare i propri ritano, parte del nostro tempo al nostro sogni; persone che in alcuni casi, dopo prossimo malato o bisognoso, medi- avere usufruito di un servizio in una tando sulle voci verbali del noto brano Struttura in un momento difficile della evangelico: Vide - Non passò oltre - Si loro vita, saranno in grado a loro volta prese cura - Ne ebbe compassione di restituire con generosità un servi- - Estrasse denaro - Si fece vicino - Si zio di volontariato che sostiene le per- propose di rifondere - Fasciò le ferite - sone nella sofferenza e nel disagio. Versandovi… olio, vino - Al suo ritorno, Saremo così quella goccia che il buon meglio provvederà. Padre manda perchè ciascuno si senta Cerchiamo di metterne in pratica amato, viva, lavori e resti attivo. qualcuno che sicuramente porterà la PACE E BENE. 9
Testimonianze mo a vicenda. L'incontro si tiene il sabato pomeriggio. Ci sentiamo per telefono di vita fraterna molto spesso. La sera ci sono momenti di preghiera con la Compieta. Il mercole- dì sera la Fraternità si incontria per tenere in Friuli-Venezia strette le relazioni, anche se a distanza. A Gorizia ci sono stati casi di Covid Giulia ma ne siamo usciti bene. Noi non ab- biamo smesso di incontrarci, magari con WhatsApp. Il Consiglio si è visto anche più che mensilmente, per decide- In questo ultimo anno abbiamo impara- re il calendario in corso d'opera, senza a cura di to che le forme a cui eravamo abituati programmazione annuale. Gli incontri Elena Arena non si adattano ai tempi attuali; quindi, sono settimanali di martedì sera. L'as- molte Fraternità hanno fatto gli incontri sistente è f. Luigi Bertié, ofmCapp. Du- serali a distanza a causa del coprifuoco, rante la zona arancione non è stato pos- riuscendo tuttavia a mantenersi fedeli sibile animare le liturgie in chiesa perché Vita all'impegno periodico secondo il calen- i fratelli appartengono a comuni diversi. di fraternità dario fraterno previsto a inizio anno; a Gli incontri di formazione iniziano Trieste, la Fraternità di Madonna del colla preghiera guidata da f. Luigi Mare ha fatto incontri “a distanza” e seguendo il FVS. Ci sono persone ogni due settimane, più uno di pre- nuove, e la vita di Fraternità prosegue, ghiera; l'ultimo è stato animare la Via e la speranza non manca. Le relazioni Crucis in presenza, in chiesa; la Via davanti allo schermo non sono facili ma Crucis è stata realizzata visualizzando almeno meglio che niente. le stazioni attraverso segni concreti per A Cordenons è più difficile: gli anzia- visualizzare la passione di Gesù. Sono ni non ce la fanno a collegarsi con la intervenute alcune sorelle delle altre 5 tecnologia, mentre i più giovani fanno Fraternità triestine. tante cose. La Via Crucis in Quaresima Per la formazione la Fraternità segue l'hanno fatta a distanza, ma tante volte il FVS aggiungendo anche il tema del si deve scegliere tra diversi eventi anche pellegrinaggio, che non significa solo contemporanei. andare ma anche preparare il viaggio, Due terzi della Fraternità di Cividale usa anzitutto in senso spirituale. Le anziane le piattaforme ma le difficoltà ci sono. non possono seguire con internet, ma le Abbiamo formato però anche dei gruppi telefonate e la preghiera comune ci WhatsApp così almeno possiamo co- mantengono in contatto. municare anche più spesso. Anche a Udine gli incontri sono stati solo a distanza per evitare contatti. Tanti però han difficoltà a collegarsi; comunque sono stati realizzati 2 incontri al mese per la formazione, seguiti anche da Iniziandi e Ammessi; una volta al mese tutta la Fraternità si riunisce, sempre a distanza, compresi Iniziandi e Ammessi, coll'aiuto foto di form pxhere.com dell'Assistente f. Silvano dal Convento di Castelmonte. L'argomento prevalente è la Fratelli Tutti, fatta capitolo per capi- tolo. Non ci fermiamo, ci incoraggia- 10
Oltre il ponte non riuscivi a riconoscere. Tu hai scelto di scendere ed avvicinarti per guarda- arcobaleno re meglio. Lei ha scelto di salire con un balzo veloce, approfittando della portie- ra lasciata aperta. Entrambe, in qualche modo vi siete scelte, senza saperlo. Se il seme non si lascia aprire da sole, Fu così che, sul sedile accanto al tuo, terra, acqua, accogliendo il suo destino, quella cuccioletta smarrita, aveva trovato rimane sterile. Se invece trova la ragione lo stesso posto che avrebbe occupato per rompere il guscio, si lascia ferire ed per il resto della vita: al tuo fianco. entra nel mondo con la sua fioritura e si Oltre le dune bianche del deserto, dove a cura di sperimenta come dono di colori e sapori vagavate senza destinazione ma la- Silvia sciando alle spalle i vostri abbandoni, per gli altri. Il prezzo da pagare è un do- Scialandrone lore, una morte “apparente”, ma in realtà disorientata, avevi rimesso in moto la è “più vita”. macchina e il futuro. (Alessandro D’Avenia) In un istante che profumava di mirto e gi- Vita nepro, si sono fermati i francescana Non si è mai pronti per pensieri e ha ripreso a quel prezzo da pagare battere il cuore; tu che e non c’è una riserva di ancora non sapevi cosa tempo per prepararsi al fare del passato, ti tro- dolore. Lo sai bene tu, vavi ad accarezzare il Monica, che all’alba di musetto umido di un un lunedì di metà mar- presente che lasciava il zo, hai ricevuto la tele- suo pelo tra le tue dita. fonata che non avresti L’abitacolo di un’auto voluto: Briciola, fedele era diventato il tuo spa- tua compagna per qua- zio interiore e in quel si 12 anni, aveva segui- silenzio, in cui entrava to le stelle nella notte solo lo scirocco dai fi- ed aveva attraversato il nestrini aperti, hai sen- ponte arcobaleno. tito quella risposta che Un’ultima carezza a quel cercavi: ti saresti presa corpo bagnato dalle tue cura della fragilità di lacrime mentre, nell’o- quella creatura. recchio, le sussurravi il Non ci sarà più il suo tuo ultimo “Grazie” per abbaiare festoso allo averti restituito l’amore scampanellio del ci- che tu le hai donato: si impara sui banchi tofono nè il suo correrti incontro scon- del mondo quel che ci viene insegnato su dinzolando più forte quando rincaserai. quelli di scuola o di chiesa. La cerchi ancora, ripercorrendo con la Se in quel pomeriggio d’estate, non aves- memoria il sentiero fino al punto in cui le si accostato la tua Golf bianca su una orme si sono interrotte. Eccole, le intra- strada di Villasimius, non avresti il ricordo vedi; scruti meglio, ce ne sono altre. Le di quel legame che il destino, intrecciando tue, due, le sue, quattro; e altre due, ac- i suoi fili, ti ha permesso di stringere con canto. Accade, ad un tratto, che le sue quella creatura che, per quanto ti sforzas- quattro orme, s’arrestano, per riprendere si di osservare oltre il vetro della macchina un po’ più in là. E quelle orme, che non e attraverso le lenti degli occhiali da sole, sono le tue, le sono sempre di fianco. 11
hanno condiviso gioie e dolori ma, a cura di Walter Un ricordo di soprattutto, una vita dedicata total- Fiorot mente alle Missioni. Quanti indu- menti usati sono passati per le loro Maria Luisa: la mani: controllati, lavati, stirati e impac- chettati, grazie anche al contributo di In ricordo festosa attività un numeroso gruppo di volontari che hanno condiviso con loro il medesimo per le Missioni! spirito Missionario. Il tutto veniva poi inviato per mezzo di container nelle zone più povere del pianeta: dall’A- frica all’America Latina, all’Asia e in ogni situazione di necessità e di conflitto, anche nei vicini Paesi euro- pei. In un articolo pubblicato dal Dialo- go - mensile della Parrocchia di Oder- zo - del maggio 2014, si legge così: «I ragazzi dell’Istituto Obici di Oderzo ed alcuni loro coetanei provenienti da Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, hanno premiato le sorelle Maria Luisa e Doro- tea Artico di Rustignè per la continua attività di volontariato: lunga quanto la loro vita. Il dono per le sorelle Artico è stato del tutto originale: i ragazzi hanno confezionato 50 allegri mini-container costruiti col cartone, contrassegnati dai nomi di tutti i Paesi in cui le sorelle hanno spedito i materiali che loro stes- se hanno raccolto e sistemato. Sembra una storia di altri tempi, invece l’Istituto Obici ha organizzato una festa in onore delle sorelle Maria Luisa e Dorotea, di 83 e 87 anni, che da decenni sono im- pegnate nella raccolta di indumenti da dare in beneficienza. La casa a Rusti- gnè è il punto di raccolta di tanti vestiti, coperte, lenzuola, che personalmente Il 19 marzo è ritornata al Padre la cara lavano, sistemano e poi spediscono. sorella Maria Luisa Artico di 88 anni. Enormi quantità di materiali, frutto del Ha abbracciato l’Ordine Francescano passaparola, che poi le sorelle rego- Secolare nel lontano 1962 unendosi larmente inviano, tramite container, in così alla scelta francescana dell’amata tantissime missioni in Paesi del Terzo sorella Dorotea che aveva emesso la mondo. Quest’anno, in occasione del professione nell’OFS nel lontano 1947. cinquantesimo container riempito e spedito, su indicazione del dottor An- È doveroso ricordare la sorella Doro- tonio Neri, membro dell’Amministra- tea perché vivevano assieme a Rusti- zione comunale di Oderzo, l’Obici ha gnè, a due passi da Oderzo. Insieme deciso di dare un riconoscimento uf- 12
ficiale a Dorotea e Maria Luisa, condi- ti i prodotti necessari per cucinare. La videndone la storia con gli studenti dei sedia a rotelle era senza schienale per Servizi Socio-sanitari dell’ISIS Obici». potersi muovere più liberamente e tutte le cose che le servivano erano a por- Le due sorelle, Maria Luisa e Dorotea, tata di mano; era veramente geniale! da diversi anni non frequentavano più la Fraternità OFS di Motta di Livenza, Mi piace ricordare con quale entu- ma a tutti sono rimasti impressi i bei siasmo parlava del suo incontro av- ricordi di quando le due sorelle Artico venuto con Papa Francesco. A lui arrivavano agli incontri di Fraternità con raccontò del grande dispiacere di aver dolcetti e thermos pieni di tè o caffè, visto morire la sorella Dorotea, che ne- sempre cariche di grande entusiasmo gli ultimi tempi della sua vita era stata e di buon umore. temporaneamente ricoverata in casa di riposo, per poter permettere i lavori di Maria Luisa era una donna di carat- manutenzione nella loro casa. E così il tere forte, battagliero. Fin da giova- Papa, dopo aver ascoltato la sua sto- ne ha dovuto affrontare gravi difficoltà, ria, le diede degli ottimi consigli e le im- ma quando qualcuno andava a trovar- partì una speciale benedizione. Maria la nella vecchia casa colonica dove Luisa sorrideva mentre mi raccontava abitava, era come tuffarsi nel passato: tutto questo, perché diceva che il Papa un bel giardino pieno di alberi, orto, dovette chinarsi fino a sfiorare la sua galline e il “reparto” vestiti. A tutti spalla per poter ascoltare i suoi proble- riservava un’accoglienza festosa e mi e dispiaceri. premurosa; spesso offriva un buon bicchiere di vino con qualche dolcetto L’attività Missionaria delle sorelle Artico e il caffè. Quando fu costretta a stare ha sempre trovato il sostegno di sa- in sedia a rotelle per problemi alle gam- cerdoti e religiosi; in particolare va ri- be, si era organizzata in modo così cordata la vicinanza spirituale di Padre efficiente da non sembrare invalida. Placido Pozzobon, dei Frati Minori del In cucina c’erano sgabelli, un tavolino, Santuario della Madonna dei Miracoli un carrello della spesa con dentro tut- in Motta di Livenza. 13
Rimanere L’amore di Dio per noi è questione fon- damentale per la vita e pone domande decisive su chi è Dio e chi siamo noi. Be- nedetto XVI nella sua Enciclica Deus Ca- ritas Est afferma: “Al riguardo, ci ostacola innanzitutto un problema di linguaggio. Il termine amore è oggi diventato una delle parole più usate ed anche abusate, alla L’unico problema è accogliere il suo a cura di quale annettiamo accezioni del tutto dif- amore. Antonio Bortoloso ferenti. Ricordiamo in primo luogo il va- Il dono più grande per un figlio non sto campo semantico della parola amo- sono i soldi, né un avvenire sicuro; re: si parla di amor di patria, di amore vero dono sarà dargli ciò che abbia- per la professione, di amore tra amici, di mo dentro, la nostra parte più vera, più Stralci amore per il lavoro, di amore tra genitori profonda, più intima fatta di paure, dub- dal Web e figli, tra fratelli e familiari, dell’amore per bi, slanci. il prossimo e dell’amore per Dio”. Se non hai nessuna vitalità (psychein), Pochi sono coloro che sono disposti ad nessun ideale, se sei vuoto dentro, cosa un amore a perdere, a dare senza pre- puoi donare? Possiamo stare con una tendere di ricevere in cambio qualcosa persona tutta una vita donandoci corpo, di cui si avrebbe anche diritto, almeno tempo, cose, ma se non ci doniamo mai secondo una logica razionale. ciò che abbiamo dentro, rischiamo di L’amore di Dio differisce da ogni altro essere due estranei pur vivendo sotto lo tipo di amore proprio per questo. Egli dà stesso tetto. tutto se stesso senza pretendere nulla. L’amore autentico consiste nel dare L’unico invito che Gesù fa ai suoi è la propria vita per ciò che si ama. L’a- quello di rimanere. Chi rimane lo fa per more è tale quando dona. È questo che una sua scelta libera, nessuno è costret- ci aiuta a riconoscere l’amore quando to. è vero, cioè quando ci rende felici. Paolo Morocutti “Dare la vita”, lo ripeto, non è sacri- “Come il Padre ha amato me, ficarsi, ma tirare fuori il meglio di noi anche io ho amato voi” stessi proprio quando sembra che stia- mo rinunciando a qualcosa di grosso. Forse dovremmo fermarci e doman- L’amore cristiano non parte da uno sfor- darci “come” stiamo vivendo l’amore zo, da un impegno ma dallo stupore di nella nostra vita. un amore folle da cui mi trovo investito. Paolo De Martino La vita cristiana è l’esperienza di que- Commento al vangelo sto amore gratuito che mi raggiunge e di Domenica 9 Maggio 2021 rende feconda la mia vita e quella della comunità. Pace e bene! 14
Fraternità di Arcole (VR) a cura di Marilena Marchesin, Ministra GIANNA BORASCO IN PIZZOLO (n. 05.11.1941 - m. 19.11.2020) È tornata alla casa del Padre la nostra cara sorella Gianna. Fraternità del cielo Ha sposato il suo amato Giuliano, è diventata madre di quattro figli e nonna di nove nipoti. Gianna è stata una donna piena di interessi. Sapeva trasmettere entusiasmo e gioia in tutto ciò che faceva con umiltà e spirito di servizio, senza mai lamentarsi. È stata un'esemplare maestra di scuola primaria, insegnando con passione e avendo a cuore l'educazione dei bambini e la loro formazione umana. Nella Parrocchia ha donato tanto tempo prezioso per la catechesi, trasmettendo ai ragazzi la gioia della fede e dell'incontro con Gesù. È stata formatrice delle catechiste, ha preparato i percorsi e gli incontri settimanali con tanta generosità, umanità, pazienza e creatività, rendendoli interessanti a chiunque ascoltava. Per parecchi anni ha "costruito" con il Parroco gli incontri per i Centri d'ascolto nelle famiglie. Gianna è entrata nell'Ordine Francescano Secolare facendo la sua professione di vita evangelica il 14 giugno 1993. Nella Fraternità ha svolto servizio di Consigliera, poi Ministra, dal 17 febbraio 2000 al 14 aprile 2004 e poi come Maestra di Formazione, guidandoci con amore generoso, proprio come una madre fa con i propri figli, ricolma dello Spirito d'amore di Gesù, di S. Francesco e di S. Chiara. Trovava la rivista Francesco Il Volto Secolare preziosa e ricca di contenuti. Infatti appena arrivava la studiava e metteva le basi per la formazione. In più occasioni disse di amare la sua Fraternità, in cui aveva trovato le sorelle che non aveva mai avuto. Ha lottato e affrontato con coraggio la dolorosa malattia che l'ha colpita prima a 40 anni e poi dal 2007. Fino all'ultimo respiro la fede profonda e la preghiera sono state la sua forza: guardava sempre con speranza a Gesù e a Maria. Negli ultimi tempi diceva di aspettare l'incontro con Gesù a braccia aperte. Si è preparata ad affrontare "sorella morte" con la lettura di un libro, "La morte come pienezza di vita". Grazie carissima Gianna per la tua amicizia, per la tua calorosa accoglienza, per l'esempio di vita e di fede in Dio che ci hai donato. Arrivederci, Gianna! 15
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