Aniasa: soddisfazione per i parcheggi per il car sharing a Roma
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Aniasa: soddisfazione per i parcheggi per il car sharing a Roma Aniasa, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, ha commentato con soddisfazione la decisione da parte del Comune di Roma. Ha realizzato oltre 100 parcheggi riservati alle auto del car sharing in luoghi strategici. Parliamo di stazioni, nodi di scambio, Lungotevere e nei pressi del Centro storico. Aniasa, dichiarazioni “Si tratta di segnali incoraggianti per la mobilità condivisa in un momento drammatico anche per questo settore. Oggi registra un calo del 60% delle proprie attività nelle principali città italiane”. Car sharing a Roma Si tratta di un importante risultato, frutto della collaborazione tra il Comune capitolino, l’Assessorato alla Città in Movimento, il Dipartimento della Mobilità e Trasporti, ANIASA e gli operatori Enjoy e SHARE NOW nell’ambito un progetto più ampio volto a supportare in modo strutturale lo sviluppo del car sharing a flusso libero. Coronavirus e smart working In questa fase di limitazioni alla circolazione e di consistente diffusione dello smart working, senza un adeguato supporto a livello nazionale e locale, gli operatori di sharing saranno inevitabilmente costretti a rivedere la propria presenza sul territorio. Iniziative come quella assunta dal Comune di Roma vanno nella giusta direzione di facilitare l’uso dell’auto condivisa. Come nei primi mesi di emergenza pandemica, gli operatori hanno mantenuto operativa l’intera flotta e i propri servizi per le improcrastinabili esigenze lavorative e di trasporto, fornendo una valida alternativa a quanti per
timore hanno scelto di non usufruire dei mezzi pubblici. Tutto seguendo i necessari standard di sicurezza per il contenimento dell’epidemia. Futuro L’auspicio è anche che le altre proposte, volte ad una sempre maggiore affermazione della mobilità condivisa, possano vedere la luce rapidamente. E’ forte il bisogno di tornare a vivere la Città in piena sicurezza.
NOLEGGIO Mercato Ottobre interlocutorio, ma è boom per i veicoli commerciali Alberto Vita Pubblicato il 17/11/2020 Auto giù, veicoli commerciali leggeri su. E con un notevole +47,19%. Il mese di ottobre vede il mondo del noleggio in chiaroscuro, con le auto a meno 7,75% e i veicoli commerciali in grande spolvero secondo i dati Dataforce. Numeri, questi, che portano il totale del cumulato da inizio anno a 169.887 contratti per le auto a noleggio, con una flessione del 28,1% (all’appello mancano oltre 66 mila vetture) e un meno 15,4% per i furgoni (5.500 veicoli in meno), e che avranno la prova del nove a novembre: un mese durante il quale sembra prefigurarsi un vero e proprio boom delle immatricolazioni (anche se peserà l’esaurimento degli incentivi, soprattutto nella fascia 91-110 gr/km), visto che i primi 15 giorni indicano già un +75% per le auto (+46,41% il noleggio a lungo, +37,48% le flotte di proprietà e +92,68% per i privati) e un +39% per i veicoli commerciali. Dopo un settembre positivo (+10,1%), anche ottobre vede un noleggio a breve termine in crescita sulle nuove immatricolazioni (+7,71%), per quanto da inizio anno si siano contratte del 51,59% (78.319 unità, 84 mila in meno sul 2019), con i veicoli commerciali che calano ma "solo" del 26,26% (2700 unità mancanti all’appello), grazie anche a un ottobre positivo (+9,35%). PUBBLICITÀ Previsioni Dataforce. Se la stima sulla chiusura d’anno a 1.350.000 auto rimane inalterato, cambia il mix dei canali: il noleggio a lungo termine chiuderà con 205.000 nuove immatricolazioni (15,2% del mercato), mentre il breve si attesterà su 95.000 (7% di market share), con un pesante -46,8%. Tra i Vcl si ipotizza una chiusura a 145.000 unità (-19,1%) coil Nlt a quota 35.000 (-16,8%) e il breve a 9.000 (-23,1%). "Il blocco del turismo e le restrizioni alla mobilità cittadina stanno continuando a determinare una drammatica contrazione dei volumi per il noleggio a breve termine e il car sharing, mentre nel lungo termine il ciclo economico negativo sta spingendo le aziende al prolungamento dei contratti in essere in attesa di tempi migliori", spiega il presidente Aniasa Massimiliano Archiapatti, il quale insiste sull'idea di estendere l’ecobonus alle vetture usate elettriche, ibride ed Euro 6. Le captive si consolidano. Tra i noleggiatori, in ottobre le top continuano a soffrire (-7,75%) salvo qualche fortunata eccezione, mentre le captive continuano a macinare immatricolazioni (anche se rallentano a ottobre, chiuso con un +0.97%). Boom, invece, per le immatricolazioni di Vcl, con le top a a +43,95% e le captive a +70,58%. Leasys continua a mantenere il vertice tra le auto con 35.563 vetture targate da gennaio a ottobre, per un -37,2% anno su anno (market share del 20,9%, con una flessione di 3 punti), seguita a una lunghezza da Arval a quota 35.371 vetture (a -18,4%, per 7.975 unità), con una quota di mercato del 20,8%, in crescita di due punti percentuali. Il gradino più basso del podio è solidamente nelle mani di Volkswagen Financial Services Leasing, che lo scorso mese aveva superato ALD, per una quota di mercato del 13,2% (a +2,3 punti anno su anno). In ottobre, i tedeschi hanno immatricolato 22.441 vetture, con un -12,7% rispetto al 2019. Per la controllata dal gruppo bancario francese Société Générale, che ha appena presentato il suo piano Move 2025, il calo inizia a diventare pesante, pari a circa il 40%, per sole 19.600 nuove vetture
immatricolate, con un market share dell'11,5% (-2,3%). Al quinto posto con 17.074 nuove targhe (- 38,3%) c’è LeasePlan, che mantiene una quota di mercato in doppia cifra di un nonnulla: 10,1%. La sua fetta di mercato è sempre poco al di sopra di quota 10,1% (-17%). Oltre ai tre colossi internazionali, ALD Automotive, LeasePlan e Leasys, tutti gli altri operatori registrano passivi importanti, a esclusione di Free2move Lease (al settimo posto e con un ottimo +57,7%), Sifà (al nono, con +33,8) e GFC (al quindicesimo, con +32,8%). In sesta posizione Alphabet mette a segno un -3,5%, mentre all’ottavo c'è UnipolRental (ex Car Server) a -23,7%. Seguono Mercedes-Benz Charterway (-13,9%), ES Mobility dell’alleanza Renault-Nissan (-47,2%), Athlon (-82,5%) e Toyota Fleet Mobility, che lo scorso anno non era presente nelle classifiche di Dataforce. La classifcia continua con Rent2Go (-46,2%), Program (-29,4%) e PAN (-32%). Diversi i noleggiatori in attivo per le immatricolazioni di Vcl, classifica ai vertici della quale si danno battaglia Leasys e Arval, seguite a distanza da LeasePlan. Proprio quest'ultima chiude il periodo in positivo (+20,1%) seguita da UnipolRental (+20,9%), Volkswagen Financial Services (+4,9), Free2Move Lease (+72,5%), Alphabet (+70%) e Rent2Go (+32,1%). Gli operatori del breve rialzano la testa. Passiamo ora alle società Top, ossia i noleggiatori più dimensionati, che rappresentano attualmente il 67,4% del mercato, una quota in flessione a vantaggio dei piccoli e delle società controllate dai concessionari (queste ultime con una quota di mercato del 23%). Nei primi 10 mesi del 2020 , le Top hanno immatricolato 78.319 vetture (ovvero 83.461 unità in meno): la classifica langue, guidata da Avis Budget Italia (a -51%), che precede Hertz Italiana (-64,7%). Europcar è al terzo posto e ormai tallona Hertz, con una flessione più contenuta, avendo targato nei 10 mesi 9.399 auto, con un decremento di sole 1.832 unità (-16,3%). Quarta è Sixt, con -52,1%. Al quinto posto c'è Locauto, che scende da 9.163 targhe a 5.788 (-36,8%). Sicily by Car (-76,3%) precede Autovia (-54,9%). Nelle posizioni successive troviamo Goldcar, Noleggiare e DeMontis. Modelli e motorizzazioni. Ottobre è sempre terreno di caccia per la Panda, che raddoppia le immatricolazioni rispetto a 12 mesi fa, con oltre 1.259 unità, seguita dalla Peugeot 3008 (n leggero calo), dalla Fiat 500 (a +58,46%), dall’Alfa Romeo Stelvio (-22,45%, scivolata dal terzo al quarto posto) e dalla Nissan Qashqai (-59,1%, in attesa della nuova generazione). Leggermente diversa la situazione sul cumulato annuo, dove la top 5 è composta nell’ordine da Fiat Panda, Peugeot 3008, Jeep Renegade, Volkswagen Tiguan e Fiat 500X. Tra le motorizzazioni l’elettrico e l’ibrido hanno fatto l’ennesimo balzo in avanti: +126% per le auto elettriche, +263% per le plug-in, +9% per le full e+352% per le mild. In flessione le immatricolazioni di tutti gli altri tipi di alimentazione: benzina a -35%, diesel a -26%, Gpl a -38%, metano a -9%. Nel cumulato annuo, la flessione delle benzina e delle diesel è similare (rispettivamente -40% e -37%). Positivo, invece, il saldo delle vetture di noleggio a lungo termine alimentate a metano (+13%). Raddoppiate le elettriche (+108%), triplicate le ibride plug-in (+230%) e quadruplicate le mild hybrid (+306%). In flessione, infine, le full hybrid (-13%).
Noleggiatori sempre all’avanguardia. Secondo i dati di una analisi Aniasa sulle immatricolazioni dei primi tre trimestri 2020 di nuovi autoveicoli, sono proprio le società di noleggio ad essere i neofiti dei veicoli elettrici o ibridi. Su cinque suto elettriche immatricolate, due finisco in orbita rent e NLT. Vediamo i numeri. Nei primi 9 mesi del 2020 le società di noleggio (lungo, breve e sharing) hanno immatricolato 5.229 vetture ibride plug-in (+225%, contro le 1.611 dello stesso periodo del 2019) e 6.132 elettriche (+125% vs 2019). Risultato eclatante, nonostante la pandemia ostacoli di fatto la fruizione di veicoli in condivisione: la crisi del turismo e le restrizioni alla mobilità cittadina hanno duramente impattato sull’auto condivisa e l’incerto quadro economico che ha frenato la mobilità aziendale. La quota di immatricolazioni delle noleggiate sale al 42% per le ibride plug-in e al 35% per le elettriche. Una percentuale che ha ancora margini di crescita, se si pensa che queste vetture rappresentano oggi il 5,2% del nuovo immatricolato a noleggio, percentuale che lo scorso anno era pari all’1% e che nel restante mercato automotive oggi è ferma al 2,4%. A queste si aggiungono le 22.287 vetture ibride elettriche (HEV) immatricolate sempre dagli operatori del renting nei primi 9 mesi di quest’anno, in crescita del 51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Il noleggio conferma, pur in una fase economica di forte criticità, la carica innovativa e il ruolo di volano per la diffusione delle vetture elettrificate nel nostro Paese. La svolta elettrica non può che passare da una più ampia diffusione della mobilità pay-per-use”, commenta Massimiliano Archiapatti, Presidente di ANIASA, “Le risorse del Recovery Fund costituiscono un’opportunità irripetibile per rendere la mobilità italiana più sostenibile, condivisa e sicura, accelerando la transizione dalla proprietà all’uso dell’auto e il rinnovo del nostro ormai datato parco circolante. Il noleggio costituisce un elemento strategico dell’economia circolare, grazie a una flotta composta oggi da veicoli tutti di ultima generazione e alla capacità di immettere ogni anno sul mercato dell’usato veicoli (a fine noleggio) sicuri e a basse emissioni, in grado di sostituire quelli più inquinanti”.
“Per accelerare la transizione verso un parco veicoli più sostenibile e sicuro”, conclude Archiapatti, “abbiamo chiesto all’Esecutivo di estendere l’ecobonus (oggi previsto solo per limitate fasce di veicoli) alle vetture usate elettriche, ibride e con standard di emissioni EURO6. Per venire incontro alle esigenze di cassa del Governo, il bonus potrebbe essere erogato tramite credito d’imposta o mediante esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche (IPT e tassa automobilistica regionale) e avrebbe il pregio di accelerare il processo di acquisto di vetture a basso impatto ambientale per le diverse fasce di utilizzo (ciclo cittadino o lunghe percorrenze), raggiungere classi sociali con minore capacità di spesa (quelle spesso in possesso di veicoli più inquinanti e che senza supporto non cambierebbero la propria auto), supportare le imprese nel ricollocare sul mercato dell’usato i prodotti a fine noleggio, evitando di bloccare il meccanismo virtuoso innescato”.
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