Andamento dei traffici nel Porto di Ravenna - Gennaio 2022
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a cura dell’U FFICIO P ROGRAMMAZIONE E S VILUPPO dell’A UTORITÀ DIS ISTEMA P ORTUALE DEL M ARE A DRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE (AdSP MAcs) chiuso il 01.03.22 Le statistiche mensili dei traffici nel Porto di Ravenna, complete di commenti e grafici, sono disponibili all’indirizzo: http://www.port.ravenna.it/category/portoravenna/statistiche/
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 3 SOMMARIO I. Movimentazione complessiva Gennaio 2022 ................. 5 II. FOCUS principali Categorie Merceologiche .................... 9 1. COMPARTO AGROALIMENTARE.................................... 10 2. MATERIALI DA COSTRUZIONE ....................................... 14 3. PRODOTTI METALLURGICI ............................................. 17 4. ALTRE MERCEOLOGIE .................................................... 22 INDICE DELLE FIGURE FIGURA 1 ‐ MOVIMENTAZIONE COMPLESSIVA GENNAIO E ANNO INTERO ................. 5 FIGURA 2 – PORTO DI RAVENNA: TRAFFICO 2021 CON I PAESI DEL MAR NERO . 8 FIGURA 3 ‐ MOVIMENTAZIONE PER CATEGORIA MERCEOLOGICA: GENNAIO 2022 .... 9 FIGURA 4 ‐ CONFRONTO GENNAIO 2022 VS GENNAIO 2021 ............................... 9 FIGURA 5 ‐ IMPORT DI CEREALI VIA FERROVIA – SERIE STORICA .......................... 10 INDICE DELLE TABELLE ALLEGATE T ABELLA N . 1 R IEPILOGO M OVIMENTAZIONE T ABELLA N . 2 M ERCI ( CATEGORIE MERCEOLOGICHE ) T ABELLA N . 3 FOCUS PRINCIPALI MERCI MOVIMENTATE T ABELLA N . 4 C ONTAINER T ABELLA N . 5 T RAILER E R OTABILI T ABELLA N . 6 P ASSEGGERI
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 5 I. Movimentazione complessiva Gennaio 2022 Il mese di G E N N A I O 2022 ha registrato una M O V I M E N T A Z I O N E C O M P L E S S I V A pari a 2.187.792 TONNELLATE , in crescita del 14,2% (272.524 TONNELLATE in più) rispetto allo stesso mese del 2021 e superiore del 14,9% ai volumi di G E N N A I O 2019 (1.903.321 TONNELLATE ), ante pandemia. Gli S B A R C H I e gli I M B A R C H I sono stati, rispettivamente, pari a 1.941.421 e a 246.371 TONNELLATE (+19,8% e ‐16,3% rispetto a G E N N A I O 2021; +16,28% e +5,44% rispetto a G E N N A I O 2019). FIGURA 1 ‐ MOVIMENTAZIONE COMPLESSIVA GENNAIO E ANNO INTERO (cfr. in allegato la Tabella n. 1: “RIEPILOGO MOVIMENTAZIONE”) Analizzando le M E R C I P E R C O N D I Z I O N A M E N T O si evince che le M E R C I S E C C H E (rinfuse solide, merci varie e unitizzate) ‐ con una movimentazione pari a 1.833.019 TONNELLATE ‐ sono cresciute del 18,1% (280.331 MILA TONNELLATE in più) rispetto al mese di G E N N A I O 2021 e del 14% rispetto al mese di G E N N A I O 2019.
6 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 Nell’ambito delle stesse, rispetto al mese di G E N N A I O 2021, le M E R C I U N I T I Z Z A T E I N C O N T A I N E R , con 164.530 TONNELLATE , sono in calo del 3,2% (‐12,4% rispetto al 2019) mentre le M E R C I S U R O T A B I L I , con 114.790 TONNELLATE , sono in crescita del 3,0% . I PRODOTTI ‐ con una movimentazione pari a 354.774 LIQUIDI TONNELLATE ‐ hanno registrato un calo del 2,2% (7.807 TONNELLATE in più) rispetto al mese di G E N N A I O 2021 ma restano comunque superiori del 20% rispetto al mese di G E N N A I O 2019. Dalle prime stime sulla movimentazione complessiva nel P O R T O D I R A V E N N A a tutto F E B B R A I O 2022, i traffici sembrano in crescita di circa il 19% rispetto allo stesso periodo del 2021 e di oltre il 13,5% rispetto ai primi due mesi del 2019. Tutte le più importanti categorie merceologiche dovrebbero registrare un saldo positivo per tonnellaggio sia rispetto ai primi due mesi del 2021 che a quelli del 2019, fatta eccezione per i C O N C I M I (‐42% sul 2021 e ‐32% sul 2019) e i P E T R O L I F E R I (‐11% sul 2021 , ma +8% sul 2019). Molto buono, in particolare, il dato degli AGROALIMENTARI (+103% rispetto ai primi due mesi del 2021 e oltre il 40% in più rispetto a quelli del 2019 ), dei C H I M I C I (+47% sul 2021 e oltre il 33% in più sul 2019 ) e dei M E T A L L U R G I C I (+36% sul 2021 e quasi il 19% in più sul 2019 ). I C O N T A I N E R dovrebbero chiudere i primi due mesi del 2022 in crescita dello 0,4% per numero TEU S e dello 0,9% per TONNELLATE di merce sullo stesso periodo del 2021. I T R A I L E R dovrebbero, invece, crescere a tutto F E B B R A I O 2022 di oltre il 4% in numero di pezzi e di oltre il 9% per quanto riguarda la merce rispetto al 2021. Il numero di pezzi, inoltre, è superiore di quasi il 13% rispetto al 2019. Nel solo mese di F E B B R A I O 2022 i C O N T A I N E R hanno registrato un +6% per i TEUs e un +4,5% per la merce, mentre i T R A I L E R un +8% per i pezzi e un +15% per la merce.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 7 Nella notte del 24 febbraio il presidente russo Putin ha lanciato contro l’U C R A I N A "un'operazione militare speciale", che sta già costando centinaia, se non migliaia, di vittime. Che cosa accadrà ora è solo in parte intuibile e prevedibile. Gli Stati membri dell’U N I O N E E U R O P E A dovranno fare singolarmente i conti con la dipendenza dal G A S R U S S O (l'I T A L I A è particolarmente esposta), con la Bce in procinto di alzare i tassi e con il rischio che la guerra inneschi una crescita inflazionistica pericolosa per la crescita, tanto che le stime di JP Morgan sul PIL dell'E U R O Z O N A hanno ridimensionato le prospettive di crescita del primo semestre dal +1,5% al +1% . Per l'U N I O N E E U R O P E A e per l'I T A L I A sia l'U C R A I N A sia la R U S S I A sono importanti partner commerciali e a preoccupare è il fatto che il conflitto possa danneggiare le infrastrutture, bloccando le spedizioni dai P O R TI D E L M A R N E R O , con un crollo delle disponibilità sui mercati mondiali di molte materie prime e il rischio concreto di carestie, tensioni sociali e compromissione per la tenuta dell’’economia mondiale, già pesantemente compromessa dalla Pandemia da COVID‐19. Nel 2021 il traffico del P O R T O D I R A V E N N A con i paesi del M A R N E R O ha raggiunto le 4.276.198 TONNELLATE (il 15,8% del traffico complessivo del Porto), di cui 2.909.011 TONNELLATE (il 10,7% del traffico complessivo del Porto) con l'U C R A I N A e 774.742 TONNELLATE (il 2,9% del traffico complessivo del Porto) con la R U S S I A . In particolare, nel 2021 il traffico del P O R T O D I R A VE N N A da/per i P A E S I D E L M A R N E R O ha coinvolto: 2.063.521 TONNELLATE di M I N E R A L I GREGGI, il 36,3% di quelli totali movimentati nel Porto; 1.277.756 TONNELLATE di P R O D O T T I A G R O A L I M E N T A R I (cereali, oli vegetali, derrate alimentari e mangimi), il 27,1% di quelli totali movimentati nel Porto; 242.489 TONNELLATE DI CONCIMI, il 15% di quelli totali movimentati nel Porto; 139.879 TONNELLATE di C O M B U S T I B I L I MINERALI, il 53,7% di quelli totali movimentati nel Porto.
8 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 FIGURA 2 – PORTO DI RAVENNA: TRAFFICO 2021 CON I PAESI DEL MAR NERO dati in tonnellate 2021 Paese % % su traffico num. su toccate sbarchi imbarchi totale generale NAVI totali Porto RA Porto RA BULGARIA 143.866 22.850 166.716 0,62% 23 0,85% GEORGIA 43.346 43.346 0,16% 7 0,26% MOLDAVIA 18.542 18.542 0,07% 3 0,11% ROMANIA 248.331 70.295 318.626 1,18% 42 1,55% RUSSIA 774.561 181 774.742 2,86% 162 6,00% TURCHIA 45.215 45.215 0,17% 9 0,33% UCRAINA 2.888.766 20.245 2.909.011 10,73% 200 7,40% TOT. Mar Nero 4.162.627 113.571 4.276.198 15,78% 446 16,51% Tot. Porto di Ravenna 23.296.181 3.803.870 27.100.051 100,00% 2.702 100,00% Incidenza Mar Nero 17,87% 2,99% 15,78% 16,51% su Totale Porto RA Incidenza Russia + Ucraina 15,73% 0,54% 13,59% 13,40% su Totale Porto RA Il N U M E R O D I T O C C A T E D E L L E N A VI da/per il M A R N E R O nel 2021 è stato pari a 446 (il 16,5% delle toccate totali nel Porto di Ravenna), di cui 200 navi riguardano i traffici con l’U C R A I N A e 162 NAVI quelli con la R U S S I A ).
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 9 II. FOCUS principali Categorie Merceologiche FIGURA 3 ‐ MOVIMENTAZIONE PER CATEGORIA MERCEOLOGICA: GENNAIO 2022 ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 2: “MERCI ( C A T E G O R I E M E R C E O L O G I C H E )”) FIGURA 4 ‐ CONFRONTO GENNAIO 2022 VS GENNAIO 2021 ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 3: “FOCUS PRINCIPALI MERCI MOVIMENTATE” )
10 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 1. COMPARTO AGROALIMENTARE Il COMPARTO AGROALIMENTARE (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 518.708 TONNELLATE di merce, ha registrato nel mese di G E N N A I O 2022 un sostenuto aumento, pari al 71,6% (oltre 216 MILA TONNELLATE in più) rispetto a G E N N A I O 2021, con volumi superiori del 48,1 % rispetto a quelli di G E N N A I O 2019. Incide l’espansione della movimentazione delle F A R I N E , in aumento del 51,2% (32 MILA TONNELLATE in più) rispetto a G E N N A I O 2021 ‐ e con volumi superiori del 62% rispetto a quelli di G E N N A I O 2019 ‐ ma soprattutto la ripresa dei C E R E A L I , grazie all’arrivo di 224.096 TONNELLATE , contro le 8.966 TONNELLATE dello scorso anno (+2.399,4%) e le 154.942 TONNELLATE del 2019 (+44,6%) . Di queste, oltre 125 MILA TONNELLATE sono rappresentate da M A I S proveniente dai porti ucraini di O D E S S A e N I K O L A Y E V . FIGURA 5 ‐ IMPORT DI CEREALI VIA FERROVIA – SERIE STORICA
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 11 Negli ultimi mesi del 2021, infatti, si sono avvertiti i primi segnali di ripresa dei traffici marittimi del P O R T O D I R A V E N N A con l'U C R A I N A , dopo che negli ultimi due anni il M A I S e il G R A N O erano arrivati principalmente via treno dall'U N G H E R I A , dalla R O M A N I A e dai P A E S I B A L C A N I C I . Viceversa, alla ripresa degli A R R I V I D I C E R E A L I V I A M A R E si è assistito all’energico calo degli A R R I V I V I A T R E N O : nel mese di G E N N A I O 2022, infatti, i quantitativi arrivati in porto via treno dai P A E S I D E L L ’ E S T E U R O P A sono stati appena 3 TRENI e poco meno di 4.000 TONNELLATE di C E R E A L I . Andamento in calo, invece, per lo sbarco dei S E M I O L E O S I che erano stati quasi 84,5 MILA TONNELLATE a G E N N A I O 2021, mentre a G E N N A I O 2022 sono stati pari a circa 75 MILA TONNELLATE (‐11,9% ), che restano comunque superiori del 18,2% a quelli sbarcati a G E N N A I O 2019. Negativo anche l’andamento degli O L I A N I M A L I E V E G E T A L I che perdono il 10,2% (8.133 TONNELLATE in meno) rispetto al mese di G E N N A I O 2021 , ma restano comunque superiori del 13,6% rispetto al G E N N A I O 2019. Per l'U N I O N E E U R O P E A e per l'I T A L I A c'è il nodo dell'I M P O R T D I C E R E A L I , per il quale che tanto l'U C R A I N A quanto la R U S S I A sono degli importanti partner commerciali. Solo per effetto dell'embargo imposto dall'U N I O N E E U R O P E A alla R U S S I A e le conseguenti contromisure con i divieti all'E X P O R T A G R O A L I M E N T A R E C O M U N I T A R I O – segnala Coldiretti ‐ le esportazioni made in Italy hanno PERSO 1,5 MILIARDI negli ultimi sette anni e mezzo. È prevedibile, ora, un rialzo pressoché immediato di molte materie prime (il greggio è schizzato sopra i 100 DOLLARI al barile, non accadeva dal 2014, all'epoca dell'invasione russa della C R I M E A ), non soltanto gas e cereali, ed è ipotizzabile che le stime fin qui elaborate debbano essere riviste. Intanto, il rublo è crollato e le Borse Mondiali sono nel caos.
12 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 Secondo le elaborazioni di Ismea "le esportazioni agroalimentari dell'Ucraina verso la Ue‐27 sono state pari a 5,4 MILIARDI di euro nel 2020, facendo del mercato comunitario ‐ con una quota del 28% ‐ una delle principali destinazioni delle derrate provenienti da Kiev". L'I T A L I A acquista dall'U C R A I N A soprattutto O L I G R E Z Z I D I G I R A S O L E , M A I S E F R U M E N T O T E N E R O . "Relativamente al mais, l'U C R A I N A è il nostro secondo fornitore dopo l'U N G H E R IA , con una quota di poco superiore al 20% sia in volume che in valore; una situazione, questa, che suscita qualche preoccupazione vista la consistente riduzione della produzione interna di M A I S (‐30% negli ultimi dieci anni) e la ormai strutturale dipendenza degli allevamenti dal prodotto di provenienza estera (tasso autoapprovvigionamento italiano pari al 53% contro il 79% nel 2011) (…) Nei primi dieci mesi del 2021, le importazioni complessive italiane di mais si sono ridotte in volume del 13% annuo, per un totale di circa 4 milioni di tonnellate, con una flessione del 15% per quello di provenienza ucraina (466mila tonnellate)”, prosegue il comunicato di Ismea. Gli effetti sui prezzi non si sono fatti attendere e il rischio è che a farne le spese, in questa fase, siano soprattutto le S T A L L E , come ricorda la Coldiretti: "Il mais è la componente principale dell'alimentazione degli animali negli allevamenti con l'I T A L I A che è costretta ad importare oltre la metà del fabbisogno (53%) a seguito della riduzione di quasi un terzo della produzione interna negli ultimi dieci anni a causa delle speculazioni a danno degli agricoltori. (…) In L O M B A R D I A la riduzione in un decennio è stata di oltre il 40% , in un territorio dove si allevano oltre la metà dei maiali italiani e viene munto più del 44% di tutto il latte made in Italy". La crisi in atto, rimarca Cia Agricoltori Italiani, "andrebbe a pesare su un prodotto che ha già subìto nell'ultimo biennio un forte rialzo dei prezzi, che attualmente si attestano sui 186 euro alla tonnellata, in aumento del 24,35% rispetto al 2021.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 13 Per frenare il trend, Cia auspica un maggior impegno da parte del Governo ad incentivare i contratti di filiera per un mais di filiera italiana certificata". Per quanto riguarda l’esposizione del P O R T O D I R A V E N N A , nel 2021 il traffico da/per i P A E S I D E L M A R N E R O ha coinvolto 1.277.756 TONNELLATE di P R O D O T T I A G R O A L I M E N T A R I (cereali, oli vegetali, derrate alimentari e mangimi), il 27,1% di quelli totali movimentati nel Porto; Tenendo comunque conto che gli approvvigionamenti dei cereali si giocano su un mercato mondiale e, quindi, le forniture potrebbero arrivare anche da altre zone, potrebbe essere riavviata come per il periodo 2020 – 2021 la soluzione trasportistica “V I A T R E N O ” per l’importazione dei C E R E A L I da altri paesi rispetto R U S S I A e U C R A I N A . Occorre precisare che, alla data odierna, il livello di scorte di M A I S E G R A N O nei magazzini del P O R T O D I R A V E N N A è al massimo, in grado di coprire il fabbisogno per un paio di mesi. La principale minaccia appare, piuttosto, l’esplosione delle tensioni sui prezzi. Alla gravità delle tensioni innescate dal conflitto tra R U S S I A e U C R A I N A , si aggiunge quella in alcune zone dell’I T A L I A causata il B L O C C O D E I T R A S P O R T I P E R I R I N C A R I D E L G A S O L I O , che rischia di complicare ancora di più la situazione di molte aziende alimentari, come denuncia il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio. "La conseguenza di questi blocchi potrebbe essere molto seria se non si trova un accordo tra i trasportatori e il Governo, il pericolo è che la materia prima non arrivi più alle aziende alimentari che devono lavorarla e che, quindi, torni la paura degli scaffali vuoti nei supermercati. È necessario che i blocchi lascino passare chi trasporta i prodotti alimentari deperibili e indispensabili per alimentare le famiglie".
14 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 2. MATERIALI DA COSTRUZIONE I M A T E R I A L I D A C O S T R U Z I O N E , con 388.467 TONNELLATE movimentate in G E N N A I O 2022, hanno registrato un aumento del 9,6% rispetto alla movimentazione di G E N N A I O 2021, con un volume che supera dell’11% anche quello di G E N N A I O 2019. In crescita le I M P O R T A Z I O N I D I M A T E R I E P R I M E ) per la produzione di ceramiche del D I S T R E T T O D I S A S S U O L O , pari a 344.884 TONNELLATE (l’8,7% in più rispetto a G E N N A I O 2021 e il 9% in più rispetto a G E N N A I O 2019). Come sottolinea con preoccupazione la CCIAA di Modena, al forte aumento dei costi energetici registrato negli ultimi mesi, destinato «a proseguire e a rinforzarsi, con pesanti conseguenze sulle famiglie e sulle imprese, rendendo ancora più complicata la ripresa a chi è già stato fortemente colpito dalla pandemia», si aggiunge ora la crisi tra R U S S I A e U C R A I N A , degenerata nell’invasione russa, che «sta avendo forti ripercussioni sull’economia modenese». Vi sono infatti 40 imprese che hanno investito sul mercato russo e ucraino, acquisendo il controllo di società estere, e altre 1.300 stanno commercializzando i loro prodotti su quei mercati oppure stanno acquistando da partner russi e ucraini materie prime e semilavorati. Complessivamente, le E S P O R T A Z I O N I verso U C R A I N A e R U S S I A valgono circa 300 MILIONI su base annua, poco più del 2% di quanto commercializzato sui mercati esteri da M O D E N A . Le I M P O R T A Z I O N I si attestano a circa 100 MILIONI , l’1,6% del totale modenese. Il prodotto maggiormente esportato è la C E R A M I C A , con una quota sul totale export che sfiora il 20% , mentre quello maggiormente importato (83%) è rappresentato dagli I N E R T I (sabbia, argilla, ecc.).
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 15 Per quanto riguarda l’esposizione del P O R T O D I R A V E N N A , nel 2021 il traffico da/per i P A E S I D E L M A R N E R O ha coinvolto 2.063.521 TONNELLATE di M I N E R A L I G R E G G I , il 36,3% di quelli totali movimentati nel Porto; Circa 2 MILIONI DI TONNELLATE (il 7,6% del traffico complessivo del Porto) provengono dall'U C R A I N A e sono A R G I L L E destinate all'alimentazione del D I S T R E T T O D E L L E C E R A M I C H E D I S A S S U O L O , per il quale la situazione che si concretizzerebbe in caso di blocco /rallentamento delle forniture di argilla è gravissima. Allo stato attuale, le singole aziende produttrici dovrebbero avere scorte di materie prime per meno di un mese di produzione mentre le aziende importatrici di materie prime dovrebbero disporre di scorte ‐ direttamente in azienda e presso il P O R T O D I R A V E N N A ‐ non superiori 2 mesi. LA CERAMICA EMILIANA E L’IDROGENO VERDE (FONTE: “IL SOLE 24 ORE”) Nonostante sia una sfida costosa e di nicchia, i costruttori di tecnologie stanno lanciando i primi forni alimentabili da combustibile pulito con M I C R O C E N T R A L I F O T O V O L T A I C H E : le nuove norme comunitarie sulla transizione energetica “Fit for 55”, con la tassazione delle emissioni di CO2 per le industrie energivore (qual è la ceramica), e i rincari del gas fuori controllo stanno mettendo infatti a serio rischio la sopravvivenza del comparto. Iris Ceramica Group e Snam (partner del progetto pilota sull’idrogeno) hanno annunciato che la prima fabbrica ceramica al mondo alimentata a I D R O G E N O V E R D E sorgerà nel 2022 a CASTELLARANO DI REGGIO EMILIA. Oltre al più noto D I S TR E T T O D I S A S S U O L O , che concentra oltre l'80% della produzione nazionale di piastrelle, si sta muovendo sulle soluzioni a basso consumo e impatto ambientale – idrogeno in primis – il C L U S TE R D E L L E M A C C H I N E P E R C E R A M I C A , altra industria leader mondiale concentrata in E M I L I A , una nicchia della meccanica strumentale italiana di 140 AZIENDE E 7 MILA ADDETTI .
16 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 Sulla scia di un'annata 2021 d'oro – con i fatturati schizzati oltre quota 2 MILIARDI DI EURO , dopo tre anni di calo ‐ e di uno scenario pieno d'ordini fino a metà del 2022 , i costruttori sono tornati a investire oltre il 5% del fatturato in ricerca e sviluppo ‐ almeno 100 MILIONI DI EURO quest'anno – e stanno presentando al mercato le prime proposte di F O R N I , A T O M I Z Z A T O R I E D E S S I C A T O I (gli impianti più energivori lungo la linea ceramica) alimentabili A I D R O G E N O V E R D E , vicino ai quali installare M I C R O C E N T R A L I F O T O V O L T A I C H E , ELETTROLIZZATORE E ACCUMULATORE. Poiché la tecnologia è costosa e non ha ritorno economico per i ceramisti, senza il contributo pubblico difficilmente potrà soppiantare il gas naturale, l'unico combustibile con cui realisticamente si potrà realizzare la transizione energetica, a meno che non si decida di mettere l'idrogeno in rete, rimarca il presidente di Acimac (la Confindustria dei costruttori di macchine ceramiche) e di Sacmi, numero uno del settore (OLTRE 1,3 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO E 4.600 DIPENDENTI ), che ha debuttato con il primo forno a tecnologia ibrida metano‐idrogeno, come quello che sarà acceso entro l’anno dal gruppo Iris. Ma secondo l'altro big del settore, SITI B&T, che a F O R M I G I N E (M O D E N A ) ha il cuore dell'innovazione ‐ quattro linee pilota per le diverse tecnologie green, tra cui quella a idrogeno, in fase di sperimentazione ‐ entro tre anni i forni totalmente a idrogeno saranno una soluzione competitiva; le macchine termiche SITI già oggi sono pronte per i primi livelli di mix di idrogeno e combustibile tradizionale dalla rete di distribuzione, ma l’obiettivo è arrivare gradualmente a eliminare la parte fossile. Il PNRR sicuramente contribuirà nel rendere accessibili su larga scala le soluzioni a idrogeno. «Ma l’idrogeno, va ricordato, ha un minore potere calorifero rispetto al gas e la versione verde, quella in cui l'elettrolisi è alimentata da energia pulita solare, richiederebbe una tale quantità di pannelli
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 17 3. PRODOTTI METALLURGICI I P R O D O T T I M E T A L L U R G I C I nel P O R T O D I R A V E N N A , con 583.232 TONNELLATE nel mese di G E N N A I O 2022, risultano in crescita, rispetto a G E N N A I O 2021, del 22,2% (quasi 106 MILA TONNELLATE in più) oltre che del 17,2% rispetto a G E N N A I O 2019. Analizzando i singoli Paesi di importazione, l’arrivo di prodotti metallurgici da P A E S I E X T R A ‐UE, pari a 356.433 TONNELLATE (il 66,6% del totale), è in aumento del 232,0% rispetto allo stesso periodo del 2021. I Paesi dai quali l’import è stato più significativo sono la C I N A con 76 MILA TONNELLATE (nel 2021 non erano arrivati prodotti da questo Paese), la T U R C H I A con 64 MILA TONNELLATE (+73,3% ), la C O R E A D E L S U D con oltre 39 MILA TONNELLATE (+116,5% ), l’E G I T T O con quasi 38 MILA TONNELLATE (+170,3% ), e la R U S S I A con quasi 32 MILA TONNELLATE (+858,6% ). Considerevoli gli aumenti anche per M E S S I C O , G I A P P O N E , V I E T N A M e I N D O N E S I A da cui sono arrivati, complessivamente, oltre 68 MILA TONNELLATE di prodotti metallurgici in più rispetto al 2021. Per quanto riguarda l’import dai P A E S I C O M U N I T A R I (+13,2% ), i principali Paesi di riferimento sono stati la G E R M A N I A con oltre 67 MILA TONNELLATE (+24,6% ) e la S P A G N A con 22 MILA TONNELLATE (+613,9% ). Gli sbarchi provenienti da TARANTO (ex ILVA) nel M E S E D I G E N N A I O 2022, pari a 61.892 TONNELLATE , sono IN CALO del 47,1% rispetto allo stesso periodo del 2021. Quella dell’E X I L V A D I T A R A N T O è una questione particolarmente delicata anche per il Governo, che ha convocato il presidente di Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè nell’imminenza della scadenza di M A G G I O 2022, quando lo Stato assumerà la maggioranza della società.
18 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 L’accordo dell’A P R I L E 2021 aveva portato all’acquisizione da parte di Invitalia del 38% delle quote societarie della ex AM Investco Italy Holding ‐ rinominata Acciaierie d’Italia Holding ‐ ereditando tutti gli affitti delle società presenti nei contratti di ramo d’azienda in essere tra Mittal e Ilva in Amministrazione Straordinaria, oltre al pieno controllo della società di gestione ribattezzata Acciaierie d’Italia S.p.a., gestita però direttamente da manager aziendali senza la presenza statale. Entro M A G G I O 2022 la compagine pubblica dovrà salire al 60% delle quote azionarie, ma a due condizioni: la presentazione alle parti sociali del nuovo piano industriale e ambientale e il dissequestro degli impianti in uso. Proprio il rispetto di questa seconda clausola appare particolarmente ostico dal momento che il sequestro, al termine del processo “Ambiente svenduto”, potrebbe diventare confisca se gli ultimi due gradi di giudizio confermeranno la sentenza emanata il 31.05.21. Nel caso l’intesa salti, la società in oggetto e probabilmente le sue controllate dovrebbero essere messe in liquidazione, con le note conseguenze economiche e sociali che porterebbe lo stop completo del polo siderurgico. Inoltre, dal momento che Acciaierie d’Italia non è proprietaria degli impianti che restano in capo a Ilva in Amministrazione Straordinaria, se dovessero rimanere pendenze verso i fornitori all’atto della messa in liquidazione, probabilmente non vi sarebbero le risorse o il patrimonio per saldare i debiti, con ricadute particolarmente intense anche sull’indotto.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 19 RUSSIA E UCRAINA: GLI IMPATTI PER L’ACCIAIO (FONTE: SIDERWEB) I M P O R T E U R O P E O D A L L A R U S S I A – L’import di materie prime, semilavorati e prodotti finiti in acciaio dalla R U S S I A , nel triennio 2019‐2021 , ammonta in media a 13,04 MILIONI DI TONN . annue. Il grosso dei traffici tra M O S C A e l’UE riguarda i semilavorati (4,25 MILIONI DI TONN . medie annue) e le materie prime (3,86 MILIONI DI TONN . ) che, sommati, contano per il 62,2% del totale dell’export russo in Europa. Seguono i piani (2,59 MILIONI DI TONN . ), i lunghi (1,85 MILIONI DI TONN . ) e i tubi (480 MILA TONN . ). I M P O R T E U R O P E O D A L L ’U C R A I N A – L’import di materie prime, semilavorati e prodotti finiti in acciaio dall’U C R A I N A , nel triennio 2019‐2021 , ammonta in media a 7,98 MILIONI DI TONN . annue, di cui il 46,4% è composto da semilavorati, il 24,7% da PIANI, il 16,0% da MATERIE PRIME, il 9,1% da LUNGHi e il 3,8% da TUBI.
20 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 I M P O R T I TA L I A N O D A L L A R U S S I A – L’import italiano di A C C I A I O russo nel triennio 2019‐2021 ammonta in media a 3,25 MILIONI DI TONN . Annue, di cui per la maggioranza materie prime (1,88 MILIONI DI TONN . annue, pari al 57,7% del totale degli arrivi da M O S C A ). Tra queste si segnala, in particolare, l’incidenza della ghisa (757 MILA TONN . ANNUE ) e del DRI‐HBI (1,12 MILIONI DI T TONN . annue). Da segnalare anche i volumi di semilavorati, sebbene in diminuzione (894 MILA TONN . annue) e dei piani (431 MILA TONN . annue), mentre a lunghi e tubi (50 MILA TONN . nel complesso) è riservato un ruolo marginale. I M P O R T I T A L I A N O D A L L ’U C R A I N A – L’import italiano di materie prime, semilavorati e prodotti finiti in acciaio dall’U C R A I N A nel triennio 2019‐2021 ammonta in media a 3,69 MILIONI DI TONN . . Sono i semilavorati i protagonisti del commercio siderurgico italo‐ ucraino, con volumi medi di 2,81 MILIONI DI TONN . annue, pari al 76,1% del totale degli arrivi da K I E V . Le materie prime sono pari a 653 MILA TONN . (17,7% ), i piani a 16 MILA TONN . , i tubi a 32 MILA TONNELLATE ed i lunghi a 29 MILA TONN . .
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 21 L’ I M P A T T O D E L B L O C C O D E L C O M M E R C I O T R A U E , R U S S I A E U C R A I N A – Considerando il "worst case scenario", ovvero il blocco del commercio tra UE , R U S S I A e U C R A I N A , per la siderurgia europea si aprirebbe un fronte di crisi. Il totale delle importazioni europee dai P A E S I E X T R A C O M U N I T A R I ammonta infatti a circa 51,37 MILIONI DI TONNELLATE annue (sempre nel triennio 2019‐2021 ), e gli arrivi da R U S S I A e U C R A I N A , combinati, rappresentano circa il 41% del totale dei volumi. In particolare, la concentrazione degli acquisti su materie prime (ghisa con 1,88 MILIONI DI TONNELLATE annue, DRI con 2,23 MILIONI DI TONNELLATE annue e ferroleghe con 543 MILA TONNELLATE annue) e semilavorati (circa 8 MILIONI DI TONNELLATE annue) rendono difficile la sostituzione nel breve di questi prodotti, fondamentali sia per i produttori sia per i rilaminatori. Quindi, in caso di blocco all’export di questi Paesi si creerebbero in E U R O P A grossi problemi soprattutto nel comparto della rilaminazione, che dipende in maniera molto massiccia dagli arrivi di semilavorati russi o ucraini. Per quanto concerne i prodotti finiti, i volumi nel comparto dei piani sono notevoli, ma più sostituibili, mentre per i lunghi ed i tubi l’impatto appare più contenuto. Per l’I T A L I A – che acquista il 24,9% del totale dell’acciaio russo ed il 46,2% dell’acciaio ucraino importati dall’UE, risultando uno dei principali clienti dei due Stati – la situazione è più delicata, Per quanto riguarda la R U S S I A , l’I T A L I A importa il 48,6% del totale europeo di materie prime, il 21,0% di semilavorati e il 16,6% di piani, mentre per quanto riguarda l’U C R A I N A la quota più alta degli acquisti italiani sul totale degli acquisti europei è per i semilavorati (75,7% ), seguiti dalle materie prime (51,2% ). Per l’I T A L I A – dove le importazioni da R U S S I A ed U C R A I N A rappresentano il 51,6% del totale delle importazioni dai P A E S I TE R Z I ‐ le problematiche in caso di blocco all’export potrebbero coinvolgere sia la produzione di acciaio sia la rilaminazione, per i quali le forniture dell’area M A R N E R O sono fondamentali. Sul versante dell’export, invece, i flussi europei verso R U S S I A (930 MILA TONNELLATE annue, delle quali 515 MILA di piani) e U C R A I N A (403 MILA TONNELLATE annue) sarebbero più facilmente sostituibili. Anche per l’I T A L I A l’impatto sarebbe tutto sommato molto contenuto: 48 MILA TONNELLATE verso la R U S S I A e 12 MILA verso l’U C R A I N A .
22 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 4. ALTRE MERCEOLOGIE In aumento a G E N N A I O 2022 i P R O D O T T I C H I M I C I (+41,8%), ma in calo i P R O D O T T I P E T R O L I F E R I (‐12,8%) rispetto lo stesso mese del 2021 . Rispetto a G E N N A I O 2019 i P R O D O T T I C HI M I C I crescono del +27,3% ma i P R O D O T T I P E T R O L I F E R I calano del ‐2,6%. Al netto della possibile tragedia umanitaria e delle conseguenze sul piano militare, l'invasione dell'U C R A I N A da parte della R U S S I A ha già provocato un autentico cataclisma sui mercati finanziari mondiali, con inevitabili tensioni sulle materie prime. Il P E T R O L I O E U R O P E O (B R E N T ) ha fatto registrare un aumento del 7% , toccando quota 103 DOLLARI , mentre per quello T E X A N O (W T I ) l’incremento è stato del 6% a 98 DOLLARI . Drammatica, per i rischi connessi alle forniture russe, appare la situazione relativa al prezzo del G A S in E U R O P A : ad A M S T E R D A M i futures hanno toccato un rialzo massimo del 41% , a 125 EURO AL MEGAWATTORA , per poi fare una leggera marcia indietro e posizionarsi a quota 113 EURO (+27%) . I C O N C I M I nel P O R T O D I R A V E N N A , con 134.747 TONNELLATE nel mese di G E N N A I O 2022, risultano in calo, rispetto a G E N N A I O 2021, del 21,1% (oltre 36 MILA TONNELLATE in meno) ma restano comunque superiori del 10,8% rispetto a G E N N A I O 2019. Come segnala l'analisi della Coldiretti, incide senz’altro il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole, strozzate da aumenti dei costi di produzione non compensati da prezzi di vendita adeguati: “Per le operazioni colturali gli agricoltori sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l'estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 23 Inoltre l'impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l'alto i prezzi dei concimi, con l'urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico DAP raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata. In aumento anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch'essi una forte impennata (+60%)” “Serve – conclude la Coldiretti – responsabilità da parte dell'intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle”. Per i C O N T E N I T O R I , pari a 14.888 TEU S nel M E S E D I G E N N A I O , si sono registrati 893 TEUs in meno rispetto a gennaio del 2021 (‐5,7%), un volume inferiore anche dell’10,1% rispetto a G E N N A I O 2019 . Il N U M E R O D E L L E T O C C A T E delle navi portacontainer, in particolare, è stato pari a 34 contro le 38 del G E N N A I O 2021. ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 4: “C O N T A I N E R ”) . Le difficoltà del trasporto via mare e via aria dall’O R I E N T E verso l’E U R O P A stanno richiamando in causa l’alternativa rappresentata dalla ferrovia. Commenta Matteo Somma, resp. divisione Oceanfreight di Dhl Global Forwarding: “Il treno in questo momento è molto più affidabile del trasporto marittimo. La sua attrattività non è legata tanto a una questione di costo quanto di maggiore puntualità rispetto a quella delle navi”. Di rimando, le tariffe attuali del T R A S P O R T O M E R C I F E R R O V I A R I O dall’O R I E N T E restano più elevate di quelle V I A M A R E (dove un nolo per il viaggio S H A N G H A I – G E N O V A di un container da 40′ è da qualche tempo stabile intorno ai 12.700 DOLLARI ).
24 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 Tra i vantaggi offerti dal treno, c’è anche quello della maggiore tracciabilità. “Con questa modalità, tramite Gps, è possibile tracciare ogni singolo container in ogni momento, cosa che non possibile con il trasporto marittimo, in particolare in mezzo all’oceano” prosegue Somma. Anche la modalità ferroviaria tuttavia non è esente da rischi, rappresentati principalmente in inverno dal fattore meteo (neve e ghiacci che possono fermare o rallentare le operazioni) e, in questa fase storica, anche dal Covid, che pure può “bloccare le attività di terminal o controlli transfrontalieri”. Ad oggi, comunque, il traffico ferroviario di merci dalla C I N A A L L ’E U R O P A si stima sia stato pari a 1,5 MILIONI DI TEU nel 2021, in aumento del 29‐30% sul dato del 2020. T R A I L E R e R O T A B I L I nel mese di G E N N A I O 2022 hanno fatto registrare complessivamente 6.627 PEZZI MOVIMENTATI (+3,5% rispetto allo stesso mese del 2021 e +8,4% rispetto a G E N N A I O 2019) e, in termini di merce movimentata (114.790 TONNELLATE ) un aumento del 3,0% rispetto a G E N N A I O 2021, anche se ancora inferiore dell’11,2% rispetto a G E N N A I O 2019 . Per quanto riguarda i T R A I L E R , continua anche nel 2022 l’andamento positivo della linea R A V E N N A – B R I N D I S I – CATANIA. Nel mese di G E N N A I O , infatti, i PEZZI movimentati, sono stati pari a 5.324, in leggerissima crescita (+0,2%) rispetto al 2021 (8 PEZZI in più) ma comunque solida (+4%, 205 PEZZ i in più) rispetto a G E N N A I O 2019. ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 5: “T R A I L E R E R O T A B I L I ”) Il Gruppo Grimaldi, pioniere della S O S T E N I B I L I T À A M B I E N T A L E , da anni lavora per affrontare il problema della crescente quantità di microplastiche presenti nei mari del mondo.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | GENNAIO 2022 | 25 Il risultato è un sistema ‐ testato, recentemente brevettato e pronto per la commercializzazione ‐ capace di filtrare l’acqua di lavaggio dei sistemi di depurazione dei gas di scarico (conosciuti anche come scrubber) installati a bordo delle navi durante la navigazione, trasformando le navi in “aspirapolvere del mare”. Gli scrubber di tipo open loop, già installati su decine di navi del Gruppo Grimaldi per permettere la depurazione dei gas di scarico, prelevano ogni giorno enormi quantità di acqua per poi immetterla nuovamente in mare; prima di farlo, i nuovi sistemi filtrano l’acqua e trattengono le microplastiche, evitando che vengano ingerite da pesci ed altri organismi marini ed entrino nella catena alimentare. Molto positivo il risultato nel mese di G E N N A I O 2022 D E L P O R T O D I R A V E N N A per le A U T O M O T I V E , pari a 1.129 pezzi , contro i 972 dello scorso anno (+16,2%) e gli 886 del G E N N A I O 2019 (+27,4%), anche se – come rende noto Acea, l’Associazione europea dei costruttori di auto ‐ «le immatricolazioni di autovetture nell'UE hanno continuato a diminuire. Anche se nel 2021 è stato stabilito un nuovo record per il totale più basso di gennaio (in termini di volume), quest'anno le immatricolazioni di auto si sono contratte di un ulteriore 6% , fermandosi a 682.596 UNITÀ , segnando un nuovo minimo storico nelle vendite di auto nell'UE per il primo mese dell'anno». Nell’E U R O P A O C C I D E N T A L E , spiega Acea, quasi tutti i paesi hanno registrato risultati negativi. Guardando ai quattro principali mercati automobilistici, le perdite a due cifre sono state osservate in I T A L I A (‐19,7%) e F R A N C I A (‐18,6%) , mentre la G E R M A N I A ha registrato una solida crescita (+8,5%) e la S P A G N A ha registrato un modesto guadagno (+1,0%) . Nell'E U R O P A C E N T R A L E , invece, il mese scorso hanno registrato guadagni la S L O V A C C H I A (+72,6%) e la R O M A N I A (+55,5%) .
TABELLA 1 RIEPILOGO MOVIMENTAZIONE PERIODO gennaio-21 gennaio-22 Differenza progressivo Gennaio IN OUT TOTALE IN OUT TOTALE TOTALE % Numero toccate 213 205 -8 -3,8% TOTALE MERCI (tonnellate) di cui: 1.620.808 294.460 1.915.268 1.941.421 246.371 2.187.792 272.524 14,2% Prodotti petroliferi 189.900 9.300 199.200 173.682 0 173.682 ‐25.518 -12,8% Rinfuse liquide non petrolifere 137.096 26.285 163.381 157.992 23.100 181.092 17.711 10,8% Rinfuse solide 716.579 69.096 785.675 934.828 30.095 964.923 179.248 22,8% Merci varie 457.202 28.349 485.551 546.383 42.392 588.775 103.224 21,3% Merci in container 82.242 87.741 169.983 79.726 84.804 164.530 ‐5.453 -3,2% Merci su trailer/rotabili 37.789 73.689 111.478 48.810 65.980 114.790 3.312 3,0% CONTAINER (TEU) 8.722 7.059 15.781 7.817 7.071 14.888 -893 -5,7% Numero toccate navi portacontainer 37 34 -3 -8,1% TRAILER/ROTABILI (pezzi) di cui: 3.514 2.890 6.404 3.784 2.843 6.627 223 3,5% Trailer 2.532 2.784 5.316 2.582 2.742 5.324 8 0,2% Automotive 972 0 972 1.129 0 1.129 157 16,2% Auto e altri veicoli 10 106 116 73 101 174 58 50,0% PASSEGGERI (numero) di cui: 13 20 33 9 7 16 -17 -51,5% su traghetti 13 20 33 9 7 16 ‐17 -51,5% su navi da crociera 0 0 0 01_Report Gennaio 2022_con portacontainer.xlsx / riepilogo
TABELLA 2 MERCI (categorie merceologiche) PERIODO gennaio-21 gennaio-22 Differenza mese di Gennaio IN OUT TOTALE IN OUT TOTALE TOTALE % TOTALE MERCI (tonnellate) di cui: 1.620.808 294.460 1.915.268 1.941.421 246.371 2.187.792 272.524 14,2% RINFUSE LIQUIDE (tonnellate) di cui: 326.996 35.585 362.581 331.674 23.100 354.774 -7.807 -2,2% Prodotti petroliferi 189.900 9.300 199.200 173.682 0 173.682 ‐25.518 ‐12,8% Prodotti chimici 35.177 14.800 49.977 56.646 18.600 75.246 25.269 50,6% Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 97.070 11.485 108.555 96.866 4.500 101.366 ‐7.189 ‐6,6% Concimi 4.849 0 4.849 4.480 0 4.480 ‐369 ‐7,6% MERCI SECCHE (tonnellate) di cui: 1.293.812 258.875 1.552.687 1.609.747 223.271 1.833.018 280.331 18,1% Prodotti agricoli e animali 8.966 3.000 11.966 236.573 0 236.573 224.607 1877,0% Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 143.647 38.083 181.730 180.769 0 180.769 ‐961 ‐0,5% Combustibili minerali 57.050 0 57.050 27.205 0 27.205 ‐29.845 ‐52,3% Minerali e cascami per la metallurgia 12.931 0 12.931 1.600 0 1.600 ‐11.331 ‐87,6% Prodotti metallurgici 457.973 19.487 477.460 541.079 42.153 583.232 105.772 22,2% Minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione 346.211 8.265 354.476 380.437 8.030 388.467 33.991 9,6% Concimi 140.726 25.259 165.985 108.202 22.065 130.267 ‐35.718 ‐21,5% Prodotti chimici 6.277 0 6.277 4.500 0 4.500 ‐1.777 ‐28,3% Prodotti Diversi 0 3.351 3.351 846 239 1.085 ‐2.266 ‐67,6% Merci in container 82.242 87.741 169.983 79.726 84.804 164.530 ‐5.453 ‐3,2% Merci su trailer/rotabili 37.789 73.689 111.478 48.810 65.980 114.790 3.312 3,0% 01_Report Gennaio 2022_con portacontainer.xlsx / merci (categorie)
TABELLA 3 FOCUS SULLE PRINCIPALI MERCI MOVIMENTATE (tonnellate) PERIODO gennaio-21 gennaio-22 Differenza mese di Gennaio IN OUT TOTALE IN OUT TOTALE TOTALE % Prodotti agricoli e animali di cui: 8.966 3.000 11.966 236.573 0 236.573 224.607 1877,0% Cereali 8.966 0 8.966 224.096 0 224.096 215.130 2399,4% Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi di cui: 240.717 49.568 290.285 277.635 4.500 282.135 -8.150 -2,8% Farine di semi e frutti oleosi 59.148 3.426 62.574 94.599 0 94.599 32.025 51,2% Semi e frutti oleosi 84.499 0 84.499 74.479 0 74.479 ‐10.020 -11,9% Oli e grassi animali e vegetali 67.863 11.485 79.348 66.715 4.500 71.215 ‐8.133 -10,2% Prodotti metallurgici di cui: 457.973 19.487 477.460 541.079 42.153 583.232 105.772 22,2% Coils 455.044 9.013 464.057 517.830 24.723 542.553 78.496 16,9% Minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione di c 346.211 8.265 354.476 380.437 8.030 388.467 33.991 9,6% Materie prime per l'industria ceramica 317.159 0 317.159 339.754 5.130 344.884 27.725 8,7% Clinker 0 8.265 8.265 0 2.900 2.900 ‐5.365 -64,9% 01_Report Gennaio 2022_con portacontainer.xlsx / merci (focus)
TABELLA 4 CONTAINER PERIODO gennaio-21 gennaio-22 Differenza mese di Gennaio (TEU) (TEU) (TEU) % CONTAINER SBARCATI di cui: 8.722 7.817 -905 -10,4% pieni 5.214 5.314 100 1,9% vuoti 3.508 2.503 ‐1.005 -28,6% CONTAINER IMBARCATI di cui 7.059 7.071 12 0,2% pieni 6.168 6.540 372 6,0% vuoti 891 531 ‐360 -40,4% CONTAINER TOTALI di cui 15.781 14.888 -893 -5,7% pieni 11.382 11.854 472 4,1% vuoti 4.399 3.034 ‐1.365 -31,0% 01_Report Gennaio 2022_con portacontainer.xlsx / teu
TABELLA 5 TRAILER E ROTABILI PERIODO gennaio-21 gennaio-22 Differenza mese di Gennaio (PEZZI) (PEZZI) (PEZZI) % TRAILER/ROTABILI SBARCATI di cui: 3.514 3.784 270 7,7% Trailer 2.532 2.582 50 2,0% Automotive 972 1.129 157 16,2% Auto e altri veicoli 10 73 63 630,0% TRAILER/ROTABILI IMBARCATI di cui: 2.890 2.843 -47 -1,6% Trailer 2.784 2.742 ‐42 -1,5% Automotive 0 0 0 n.d. Auto e altri veicoli 106 101 ‐5 -4,7% TRAILER/ROTABILI TOTALI di cui 6.404 6.627 223 3,5% Trailer 5.316 5.324 8 0,2% Automotive 972 1.129 157 16,2% Auto e altri veicoli 116 174 58 50,0% 01_Report Gennaio 2022_con portacontainer.xlsx / trailer
TABELLA 6 PASSEGGERI PERIODO gennaio-21 gennaio-22 Differenza mese di Gennaio (NUMERO) (NUMERO) (NUMERO) % su TRAGHETTI di cui: 33 16 -17 -51,5% in sbarco 13 9 ‐4 -30,8% in imbarco 20 7 ‐13 -65,0% su NAVI DA CROCIERA di cui: 0 0 0 n.d. in transito 0 0 0 n.d. in sbarco/imbarco 0 0 0 n.d. homeport 0 0 0 n.d. Numero toccate navi da crociera 0 0 0 n.d. TOTALE PASSEGGERI 33 16 -17 -51,5% 01_Report Gennaio 2022_con portacontainer.xlsx / passeggeri
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