Amendola Fabiola 3AOSA 2020-2021 - 3A OSA ARTE
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Ravenna Bizantina Il passaggio al periodo bizantino è segnato dalla riconquista dell’Italia per opera di Giustiniano; ma già dall’inizio del V secolo, dopo la divisione dell’Impero , l’influsso bizantino si manifesta in Italia. Ravenna in particolare, capitale fin dal 404 dell’Impero d’Occidente, fu in frequenti relazioni con Bisanzio, e perciò foggiò il suo stile( Bizantino ) ancora prima della venuta dei bizantini in Italia.
Le chiese Le caratteristiche dell’arte cristiana d’Oriente si manifestano con chiarezza nella chiese di Ravenna. Gli edifici religiosi bizantini sono semplici all’esterno, in mattoni, ma riccamente decorati all’interno, con mosaici che rivestono intere pareti. La superficie curva della cupola è protetta all’esterno da una muratura poligonale: il tiburio. All’interno le colonne sono collegate da archi: i capitelli non sono più decorati secondo gli ordini classici, ma con motivi a traforo (consiste in modelli geometrici ad intreccio dove la pietra viene completamente spezzata per formarne uno scheletro). Tra il capitello e l’arco può essere collocato il pulvino, una specie di doppio capitello a forma di piramide tronca rovesciata. Accanto all’abside (parte finale di forma semicircolare della navata centrale ma anche laterale) vengono aperti due ambienti, destinati ad accogliere i paramenti sacri e che nel tempo si trasformeranno nelle sacrestie. All’esterno, accanto alla chiesa, viene eretta una Torre Campanaria.
I mosaici I mosaici hanno una grande importanza perché vogliono far conoscere ai fedeli episodi e figure del vecchio e del nuovo testamento. Il mosaico consiste nel combinare insieme tanti pezzetti ( tessere ) di pietre colorate, marmi, vetri, gemme, ecc.. in modo da formare le figure. Tre erano gli esecutori: il Pictor Imaginarius, che tracciava il disegno; il Pictor Parietarius che trasportava il disegno sul muro; il Musearius che fissava le tessere sul muro usando uno speciale cemento di malto.
I mosaici di Ravenna Gli interni delle Chiese di Ravenna sono rivestiti di mosaici che, in un primo periodo hanno il fondo azzurro scuro, sul quale, come nel Mausoleo di Galla Placidia ( V sec. ) , spiccano miriadi di fiori e di stelle. In seguito il fondo azzurro viene sostituito da un fondo d’oro che, con la sua luminosità crea un’atmosfera irreale, per suggerire che il regno dei cieli è al di sopra dello spazio e del tempo, in una dimensione eterna e immutabile. Il fondo d’oro significa «luce pura e divina». Su questo sfondo, che nega qualsiasi effetto di profondità, le figure appaiono appiattite, immobili e frontali; i volti sono senza espressione alla stessa altezza; i piedi, disposti ad angolo, e i corpi sono tutti simili tra loro « Sant’Apollinare Nuovo».
..Mosaici L’abilità de grandi mosaicisti bizantini si evidenzia soprattutto nella capacità di realizzare figure sulle superfici curve delle alte cupole. Si comincia con il definire i contorni, circondando la figura con una o due file di tessere dello stesso colore, per staccare meglio la figura dallo sfondo, e poi si fissano le tessere dell’interno. Le tessere d’oro di ottengono stendendo una lamina sottilissima di metallo sopra una lastra di vetro. Nel mosaico notiamo la ripetitività dei gesti, la preziosità degli abiti, la mancanza di volume ( figure appiattite e frontali ), gli sguardi fissi; la monocromia degli Corteo delle vergini, Basilica di Sant’Apollinare sfondi nei quali prevale l’oro; l’uso di elementi Nuovo VI sec. vegetali a scopo riempitivo e ornamentale; la mancanza di un piano d’appoggio per le figure che appaiono come sospese nello spazio.
Mosaico del Mausoleo di Galla Placidia La cupola copre il vano centrale, all’intersezione con il transetto con un mantello blu notte seminato da stelle dorate. Le stelle sono sistemate in modo concentrico e sembrano essere generate direttamente dalla splendente croce gemmata che ne occupa la sommità. I simboli apocalittici degli EVANGELISTI di dispongono nei quattro pennacchi fluttuando su nuvole rosso-celesti. Al di sotto della cupola c’è una coppia di santi, mentre le volte a botte, simmetricamente, presentano ornamenti a spirali vegetali o ricami geometrici. Tra i santi c’è una fontana con uno zampillo verso il quale si avvicinano due colombe per bere. Al di sopra della scena c’è una conchiglia rovesciata quasi a formare un catino absidale. Nella lunetta sottostante viene raffigurata una stanza con un armadio dalle ante aperte dentro il quale ci sono i quattro vangeli e una graticola sotto la quale arde un fuoco. Il Santo martire Lorenzo, tenendo sulla spalla destra una croce e un libro nella mano sinistra si dirige svelto verso la graticola a testimoniare la sua fede ardente in Cristo
Mausoleo di Galla Placidia Il mausoleo risale alla metà del V sec. e appartiene al periodo imperiale. E’ dedicato alla figlia dell’Imperatore Teodosio il Grande. La pianta è a croce latina, con i bracci coperti con volta a botte: nell’incrocio s’innalza una cupola emisferica su pennacchi. All’esterno l’edificio è molto grande e spoglio, costruito di soli mattoni a vista. Gli unici motivi decorativi sono gli archetti ciechi che lo percorrono tutt’intorno e i classici timpani dentellati. La cupola non è visibile dall’esterno perché è chiusa dentro murature verticali sovrastate da una copertura piramidale di protezione: il tiburio, che in questo caso ha la forma di un parallelepipedo. L’interno, invece, è riccamente ornato, quasi a sottolineare il contrasto simbolico tra il corpo ( esterno povero e semplice ) e lo spirito ( interno ricco e appariscente ). Ogni spazio è rivestito di marmi preziosi o di mosaici splendenti, fra le cui tessere variopinte spiccano in particolare quelle blu e verde smeraldo.
Basilica di Sant’Apollinare in Classe Appartiene al periodo bizantino del VI sec. Chiamata così perché costruita in onore del santo nella città di Classe, allora porto di Ravenna. Ha la forma della basilica romana a tre navate, colonne con pulvino, abside circolare all’interno e poligonale all’esterno, alto campanile rotondo. Particolarmente interessante è l’abside, massima espressione del simbolismo; sopra di essa è rappresentata la trasfigurazione in cui Cristo è rappresentato da una croce e i discepoli da tre agnelli; in basso si trova S.Apollinare con paramenti solenni, in atto di benedire, circondato dai dodici apostoli ancora rappresentati da agnelli.
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