Neurobiologia dell'ADHD: modelli interpretativi e strategie operative Adriana Di Martino
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Neurobiologia dell’ADHD: modelli interpretativi e strategie operative Adriana Di Martino Leon Levy Research Assistant Professor Phyllis Green and Randolph Cōwen Institute for Pediatric Neuroscience NYU Child Study Center, USA Neuro Psichiatria Infantile Unita’ di Psicofarmacologia Universita’ degli studi di Cagliari
Agenda • Studi di fMRI sull’ attivita’ intrinseca cerebrale – L’ipotesi del default-mode network in ADHD • Circuito dACC/Precuneo-PCC in ADHD : nuovo candidato – Normalizzazione con stimolanti • I soliti sospetti: i circuiti fronto-striatali – Esame della connettivita’ funzionale dello striato e modulazione con L-DOPA sui controlli sani • Studi di fattibilita’ dell’ approccio – Relazione con misure dimensionali di psicopatologiche – Oscillazioni lente nel segnale BOLD (: segnale dipendente dai livelli di ossigenazione sanguigna)
Dal Task al “Rest” Un nuovo approccio per mappare le relazioni funzionali cerebrali Finger Tapping Rest Biswal et al, 1995
Variabitlita’ intra-individuale & ADHD • “Perhaps the most striking clinical characteristics of ADHD include the transient but frequent lapses of intention and attention, and the moment-to-moment variability and inconsistency in performance, which are described by parents, teachers, spouses and those who receive a diagnosis of ADHD…. Moreover, response variability is the one ubiquitous finding in ADHD research across a variety of speeded-reaction-time tasks, laboratories and cultures.” Castellanos & Tannock, 2001 Nature Review Neuroscience
Illustrazione della variabilita’ intra- individuale ADHD Controllo Di Martino et al 2008
Variabilita’ intra-individuale & ADHD • Intra-subject variability (ISV) in ADHD – Large effect size vs moderate for SSRT • Variability measures (SD, CV) >> mean/median on CPT, GNG, Stop, N-Back – Accounted for most between-group variance – Single principal component in patients – 67% of ISV variance • C. Klein et al., 2006; Biol. Psychiatry • Most heritable of neuropsychological measures – Responsible of 70% of the familiarity in ADHD • Kuntsi et al., 2001, 2006
p < 0.01, corrected Biol Psych, 2008
Alterata connettivita’ nel circuito cingulato anteriore-precuneo/PCC in ADHD
Alterata modulazione tra “task-positive” e “default-mode” network p = 3 x 10-11, corrected Nuovo candidato in ADHD: il circuito che connette cingolato anteriore dorsale con il precuneo/PCC Castellanos et al, 2008.
FC Response to Stimulant Treatment in ADHD • 14 adulti con ADHD (3 F; eta’ media 37.8 anni) • scan a 3 settimane di Adderall XR • scan con farmaco off • ordine controbilanciato • fMRI scan (3T; 197 volumi; TR=2000ms; TE=30ms; 33 slices; 3x3x3mm), + T1 scan. • Stesse acquisizioni per 14 controlli adulti (= sesso ed eta’) Kelly et al, in prep.
Circuito d’interesse • Misura della connettivita’ funzionale tra cingolato anteriore dorsale (x = 8, y = 7, z = 38) e l’area del precuneo/PCC con significativa differenza secondo il report originale (12760mm3) . • ADHD on OFF AMPH and control sample
Risultati • Off-AMPH: il gruppo ADHD ha minore connettivita’ negativa tra dACC e prec/PCC comparato ai contrtolli (p = 0.026, 1-tailed). • Il contrasto on and off AMPH: normalizzazione nei responders (p = 0.0007, 1-tailed), Kelly et al, in prep.
Agenda • Studi di fMRI sull’ attivita’ intrinseca cerebrale – L’ipotesi del default-mode network in ADHD • Circuito dACC/Precuneo-PCC in ADHD : nuovo candidato – Normalizzazione con stimolanti • I soliti sospetti: i circuiti fronto-striatali – Esame della connettivita’ funzionale dello striato e modulazione con L-DOPA • Studi di fattibilita’ dell’ approccio – Relazione con dimensioni psicopatologiche – Oscillazioni lente nel segnale BOLD (: segnale dipendente dai livelli di ossigenazione sanguigna)
Gangli della Base: Divisioni Funzionali Alexander, Strick, Delong model (1996) modified by Lawrence et al., 1998 Haber, 2003
Putamen Caudate 2006
Connetivita’ funzionale dello striato Caudate Putamen Di Martino et al, Cerebral Cortex; 2008
Caudate Putamen 35 adulti normali (28 ± 8 anni, 20 m) 191 EPI volumes, TR=2s, TE=30ms, flip angle=90,39 slices, matrix=64x64, FOV=192mm, voxel size= 3X3X3mm T1 weighted anatomical MPRAGE, TR=2.5s, TE=4.35ms, TI=900ms, flip angle=81, 176 slices, FOV=256mm
Segregazione funzionale del caudato x=5 z=-5 VSi VSs p
Putamen: Divisione Motoria e Cognitiva x=5 z=-5 VRP DRP p
• 19 controlli (8 F; eta’ media= 27.3yrs) rfMRI 7 min, ~45min dopo somministrazine di 100mg di LDOPA e placebo (double-blind). • Distinte regressioni multiple delle sei ROI dello striato • Mixed-effects analisi dei gruppi. Correzione per comparazioni multiple: Gaussian random field theory (Z > 2.3, cluster significance < 0.05, corretto). J Neuroscience 2009
• L-DOPA was associated with a striking reduction of connectivity between dorsal caudate and ventral striatum with default-mode network regions. Kelly et al, 2009
Change in VSs-PCC correlation Increase in VSs-PFC correlation is related to 0.3 decrease in VSs-PCC correlation 0.2 0.1 0 -0.1 r = -0.47 -0.2 p < 0.05 -0.3 -0.4 -0.5 -0.1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 Change in VSs-PFC correlation • Aumentata connettivita’ tra le regioni del caudato e regioni laterali prefrontali. • Consistente col report di diminuzione di tale connettivita’ durante un set-switching taks (Nagano-Saito et al., 2008). • Singificativa correlazione negativa tra connettivita’ del VsS e PFC e la connettivita’ tra caudato e PCC. Kelly et al, 2009
• L’ L-DOPA riduce la connettiva’ tra regioni del default mode network regions. – Speculatively, striatal DA circuits may provide a mechanism for the active suppression of the default mode network under conditions that require increased processing of external stimuli (signal) relative to internal, self-directed processing (noise). Kelly et al, 2009
Sommario e direzioni future- I • dACC & PCC/precuneus FC in ADHD • Modulazione dopaminergica di questi circuiti – Risultati degli studi L-DOPA in controlli e dell’ adderall XR in ADHD • Che significato hanno le differenze di connettivita’ funzionale nell’ ADHD? – Studi in corso su campioni piu’ grandi di adulti e bambini – Raccolta dati sulle performance cognitive e severita’ dei sintomi
Pregenual ACC-Insula & SRS Di Martino et al, 2009; AJP
Test Re-test Reliability of pgACC Network Di Martino et al., 2009; AJP
Agenda • Studi di fMRI sull’ attivita’ intrinseca cerebrale – L’ipotesi del default-mode network in ADHD • Circuito dACC/Precuneo-PCC in ADHD : nuovo candidato – Normalizzazione con stimolanti • I soliti sospetti: i circuiti fronto-striatali – Esame della connettivita’ funzionale dello striato e modulazione con L-DOPA • Altri studi di fattibilita’ dell’ approccio – Relazione con dimensioni psicopatologiche – Oscillazioni lente nel segnale BOLD (: segnale dipendente dai livelli di ossigenazione sanguigna)
Ampiezza delle onde a frequenza lenta (
• 26 adulti sani (20.5 + 4.8 yrs, 11 M) – Fa Shehzad, Kelly et al, 2009 • 3 fMRI scan: – Due scan a distanza di 30 min (intra-sessione) collezionati dopo 5-16 mesi da un primo scan (inter- session) – 3T; 197 volumes; TR=2000ms; 39 slices; 3x3x3mm + scan T1 • Dataset disponibile per la comunita’ scentifica su www.nitrc.org Neuroimage; in press
Test-Retest Reliability LH RH LH RH Intra‐session ALFF Inter‐session 0.5 Test‐Retest Reliability: ICC 1.0 Intra‐session fALFF Inter‐session Zuo et al, Neuroimage; in press
Neuronal Oscillations in Cortical Networks Buzsaki and Draguhn 2004 gamma 30-82 spindle 11-30 theta 4-11 delta 1.5-4 Hz slow-1 1-1.5 slow-2 0.2-0.6 slow-3 0.07-0.2 slow-4 0.03-0.07 slow-5 0.01-0.03 Penttonen M, Buzsaki G. Natural logarithmic relationship between brain oscillators. Thalamus & Related Systems; 2003; 2: 145-152
Le Slow & il segnale BOLD • Slow-2 & Slow-3 – White Matter fALFF SLOW4 > SLOW5 • Slow-4 & Slow-5 – Gray Matter • Slow-4 > Slow-5 – basal ganglia – thalamus – sensorimotor regions
Biological Psychiatry; 2008
Sommario e direzioni future 2 • fMRI cattura oscillazioni a frequenze lente – Cicili di ~25-50 sec; 0.02 – 0.04 Hz • Le misure dell’ ampiezza delle frequenze lente nel segnale BOLD sono affidabili perche’ stabili nel tempo e nello spazio (cerebrale) cosi come le misure di connettivita’ funzionale – Importante per applicazioni cliniche • ALFF: bypassa il bisogno di avere una ROI a priori • L’oscillazione nella banda Slow-4 “disegna” il caudato • Qual’e la relazione con la variabilita’ intraindividuale in Slow-4 osservata nell’ ADHD? – Studi in corso
Conlcusioni e implicazioni cliniche • 60-80% dell attivita’ cerebrale e’ intrinseca, spontanea • Lo studio di questo fenomeno sembra poter fornire marker biologici potenzialmente correlabili a misure comportamentali (severita’ dei sintomi e performance) • Potenziale per studi genetici • Utilita’per identificare diversi fenotipi all interno dell’ ADHD e prevenire e seguire la risposta ai trattamenti
Ringraziamenti • F. Xavier Castellanos & Michael P. Milham, Donald F. Klein • Clare Kelly NYU /CSC • Xi-Nian Zuo • Bharat Biswal • Len Adler, John Rotrosen • Daniel Margulies • Edmund Sonuga-Barke • Leon Levy Foundation • Stavros Niarchos Foundation • Alessandro Zuddas • Autism Speaks • Nicoletta Adamo • NIMH, NIDA, NICHD • NARSAD • Univerista’ degli studi di Cagliari
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