ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI DI CO2 TRAMITE RICERCA, SVI-LUPPO E PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
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GEOLOGI e TERRITORIO Periodico dell’Ordine dei Geologi della Puglia 217 n. 3-4/2007, pp. 217-223 ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI DI CO2 TRAMITE RICERCA, SVI- LUPPO E PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI Francesco Matteucci, Luigi Milella TRE - Tozzi Renewable Energy ,Via Zuccherificio 10 - 48010 Mezzano (Ravenna) 1. PREMESSA particolare, dalla combustione di fonti fossili per usi Ai fini dello sviluppo sostenibile, l’energia rap- energetici deriva circa il 90% delle emissioni di CO2 presenta al tempo stesso il problema e la soluzione. e circa il 75% del totale delle emissioni di tutti i gas Essa rende infatti possibile la crescita di un Paese, clima-alternati. Oltre a quanto sopra, se da un lato è ma è anche una delle principali cause di inquina- certo che i combustibili fossili non sono la soluzione mento atmosferico e di altri danni che vengono arre- definitiva né al problema ambientale - climatico né a cati alla salute dell’uomo e all’ambiente. D’altro quello della produzione di energia, è però difficile canto però le cause dell’innalzamento di gas serra stabilire con esattezza, o quanto meno con ragione- nell’atmosfera, che è una delle cause dei cambia- vole precisione, la tempistica di esaurimento di tali menti climatici, sono da attribuirsi (IPCC, 2006) per fonti e quindi l’obbligatorio ricorso alle fonti rinno- circa il 90% al fattore antropico. In questo pano- vabili. Ogni anno, infatti, di pari passo alla crescita rama, una delle soluzioni al problema delle emis- dei consumi di combustibili fossili, cresce anche la sioni di gas clima-alteranti, unita al mantenimento quantità di giacimenti fossili trovati e/o le risorse sti- degli standard di vita elevati è il ricorso alla produ- mate. La motivazione di tale dicotomia è spiegata sia zione di energia da fonte rinnovabile e lo sviluppo dal miglioramento delle tecnologie di prospezione e/o miglioramento della tecnologie atte a questo geologica e di estrazione del greggio, che dall’au- scopo. Obiettivo di questa pubblicazione è quello di mento del prezzo del greggio. Tale aumento, per- presentare i diversi progetti della Tozzi Renewable tanto, rende economicamente conveniente l’estra- Energy (TRE) che opera nel settore delle energie zione di petrolio e/o gas da siti dove fino a poco rinnovabili da oltre 15 anni tramite la creazione di tempo prima non lo era, determinando l’aumento impianti di produzione di energia da fonte rinnova- delle risorse stimate. In questo panorama, il primo bile. Inoltre, a partire dal 2006 TRE investe parte dei importante provvedimento internazionale atto a sal- proventi in ricerca e sviluppo nel settore delle tecno- vaguardare l’ambiente dalle emissioni di gas clima- logie per la produzione di energia da fonte rinnova- alterante è stato il protocollo di Kyoto. Tale proto- bile. collo, infatti, obbliga i paesi che lo hanno ratificato a diminuire le emissioni di sei gas ad effetto serra: 2. INTRODUZIONE biossido di carbonio (CO2); metano (CH4); protossido Il mantenimento degli alti livelli di qualità della di azoto (N2O); idrofluorocarburi (HFC); perfluoro- vita nei paesi maggiormente industrializzati ha por- carburi (PFC); esafluoro di zolfo (SF6). In dettaglio, tato, grazie al crescente consenso della popolazione, gli stati che vi hanno aderito si sono impegnati a al ricorso ad un massiccio impiego di tecnologie per ridurre le loro emissioni di gas ad effetto serra di la produzione di energia da fonte rinnovabile. In par- almeno il 6,5% rispetto ai livelli del 1990 nel periodo ticolare, vengono definite come fonti energetiche rin- 2008-2012. Recentemente, l’Unione Europea ha novabili quelle fonti che il pianeta fornisce senza varato una serie di provvedimenti che fissano in alterare i bilanci energetici e senza diminuirne le modo vincolante il percorso che si intende intrapren- risorse (Sorensen, 1979). Ad oggi, però, le risorse dere, da qui al 2020, per contrastare gli effetti sul energetiche impiegate derivano per circa l’80% da clima dell’attuale livello di consumo energetico. I combustibili fossili (petrolio, carbone, gas naturale) e provvedimenti prevedono che almeno il 20% del- per il resto da una quota più o meno paritaria di l’energia primaria dovrà essere prodotta con fonti energia nucleare, idraulica, eolica e delle rinnovabili rinnovabili, le emissioni in atmosfera dovranno in genere e dalle colture agro energetiche (i.e. bio- essere ridotte di un altro 20% e ancora un 20% è il masse). Come noto, la produzione di energia tramite risparmio di energia che si intende ottenere soprat- il ricorso a fonti fossili richiede un processo di com- tutto attraverso un ampio recupero di efficienza ener- bustione. Tale processo implica l’emissione di diversi getica. Come nel caso dei paesi che hanno aderito al composti tra cui i principali gas clima-alteranti. In protocollo di Kyoto, anche per gli stati membri del-
218 CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI GEOLOGICI IN PUGLIA CASTELLO DI SANNICANDRO DI BARI - 30 Novembre 2007 Tabella 1 - (Stime GSE su dati Enerdata, Eurostat) Tabella 2 - Produzione e della potenza degli impianti da fonte rinnovabile (fonte ENEL, GRTN, solare da stime ENEA) Tabella 3 –Emissioni in atmo- sfera (fonte ENEL, rapporto ambientale 2006) Tabella 4 – Elenco delle cen- trali mini-idroelettriche rea- lizzate e di proprietà di Tozzi Renewable Energy (TRE) F. MATTEUCCI, L. MILELLA
CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI GEOLOGICI IN PUGLIA 219 CASTELLO DI SANNICANDRO DI BARI - 30 Novembre 2007 l’Unione Europea tali misure incideranno notevol- bine eoliche, celle fotovoltaiche, tecnologie per la mente sul modo di produrre e consumare energia e produzione e l’impiego di idrogeno). costituiranno per diversi paesi dell’Unione, Italia compresa, una grande sfida per la competitività della 3. CENTRALI MINI-IDROELETTRICHE propria economia (ENEA, 2006). Fino al 1700, la principale fonte di energia era Ad oggi lo stato della UE15 è quello rappresen- costituita dalla forza muscolare, animale ed umana, tato nella tabella 1, con evidenza al rapporto tra la e dall’energia idrica. L’inizio della rivoluzione indu- Produzione Rinnovabile (PR) e il Consumo Interno striale ha segnato l’affermazione dell’uso delle fonti Lordo (CIL): di energia di origine fossile: in particolare, prima il In particolare, la realtà italiana della produzione carbone fossile per l’azionamento delle macchine a e della potenza degli impianti da fonte rinnovabile, vapore e poi il petrolio per il funzionamento del segue il trend rappresentato nella tabella 2. Per poter motore a combustione interna hanno rappresentato i apprezzare il valore ambientale della produzione di combustibili dell’evoluzione della attuale società. In energia da fonti rinnovabili, è utile riferire alla realtà questo sviluppo, però, anche la produzione di italiana la mancata emissione di gas clima-alteranti. energia tramite il ricorso al ciclo idrico ha rappre- Circa il 99% delle emissioni totali di CO2 del sentato un importante fattore; infatti, ad oggi, oltre il Gruppo Enel è dovuta alla combustione negli 20% della produzione mondiale di energia elettrica impianti termoelettrici. Per poter quantificare le deriva da centrali idroelettriche (potenza installata di emissioni di CO2 prodotte dalla combustione dei circa 750.000 MW). La TRE nel corso dei suoi 15 combustibili fossili sino al 2004 compreso, si sono anni di attività ha sviluppato il know-how necessario applicati i fattori di emissione raccomandati dal- a progettare, sviluppare, ottenere le autorizzazioni l’IPCC (International Panel on Climate Change), necessarie e, infine, mettere in esercizio 9 centrali con coefficiente correttivo che teneva conto della mini-idroelettriche (con potenza inferiore a 10 MW, frazione tipica di carbonio incombusto, mentre suc- vedi figura 1). cessivamente si sono applicati i criteri seguenti alla Come si può notare dalla tabella 4 la produzione direttiva 2003/87/CE (ENEL). Con riferimento alla annua di GWh di tali centrali è superiore a 80 GWh. produzione di energia elettrica, altrettanto significa- L’attività di TRE nella realizzazione di centrali mini- tive sono le emissioni specifiche in atmosfera ripor- idroelettriche prosegue e, al conseguimento, di tate in tabella 3, il cui valore indicato in tabella come nuove autorizzazioni iniziano i lavori che, general- totale netto esprime la quantità delle sostanze tipiche mente, entro 16 mesi dall’avvio dei lavori consen- e significative emesse in atmosfera per ogni kWh tono di mettere in esercizio un nuovo impianto. netto di energia elettrica prodotta, sia da fonti tradi- zionali – fossili che da fonti rinnovabili. 4. SOLARE FOTOVOLTAICO In questo contesto si inserisce l’attività della I pannelli fotovoltaici convertono l’energia solare TRE che progetta e realizza impianti di produzione direttamente in energia elettrica primaria e possono di energia da fonte rinnovabile (idroelettrico, eolico, essere distribuiti sul territorio in modo capillare per fotovoltaico e biomasse) e effettua ricerche nel set- rispondere all’aumento di domanda, da pochi watt a tore dello sviluppo di tecnologie in tale ambito (tur- decine di megawatt. Spinta dalle prime crisi petroli- a) b) Figura 1 - Immagine della centrale mini-idroelettrica del Bisolo (a) e della relativa opera di presa (b) F. MATTEUCCI, L. MILELLA
220 CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI GEOLOGICI IN PUGLIA CASTELLO DI SANNICANDRO DI BARI - 30 Novembre 2007 mentre per il 2008 è stimata intorno ai 4000 Mwp (De Lillo, 2006). Come si può notare dalla figura 2, oltre alla tecnologia del silicio monocristallino (mono c-Si e ribbon sheet), a quella del silicio poli- cristallino (multi c-Si) e a quella del silicio amorfo (a-Si) le altre tecnologie del mercato sono basate su altri materiali semiconduttori il cui costo di produ- zione e/o reperibilità ne limita l’uso rispetto alle tec- nologie basate sul silicio. La TRE ha messo in esercizio da luglio 2006 a Mezzano (Ravenna) un impianto fotovoltaico costi- tuito da 242 moduli tipo Sanyo HIP-205 NHE1 (pannelli in silicio monocristallino amovibili e semi- integrati nella copertura dell’edificio) per una potenza nominale installata di 49,61 kWp. Tale impianto ha prodotto nel 2007 circa 65 MWh. Inoltre, nel mese di febbraio 2008 è stato messo in esercizio l’impianto fotovoltaico nei pressi dello sta- Figura 2 – Diverse tecnologie di pannelli solari fotovoltaici bilimento della Tozzi Apparecchiature Elettriche di ad oggi commercializzati e relative quote di mercato Foggia (vedi figura 3) che ha potenza nominale di 650 kW. In particolare, onde testare l’efficacia della fere e dalle politiche ambientali, negli ultimi quin- tecnologia di inseguimento, l’impianto di Foggia è dici anni, la tecnologia del fotovoltaico è cresciuta costituito da circa 450 kW di pannelli in silicio globalmente di oltre il 30% (con un’impennata negli monocristallino amovibili e per circa 200 kW da ultimi cinque anni); a titolo di esempio la produ- pannelli al silicio monocristallino installati su inse- zione di pannelli nel 2007 è stata di circa 3000 Mwp, guitori solari biassiali. Figura 3 – Immagine dell’impianto fotovoltaico installato presso lo stabilimento della Tozzi Apparecchiature Elettriche a Foggia F. MATTEUCCI, L. MILELLA
CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI GEOLOGICI IN PUGLIA 221 CASTELLO DI SANNICANDRO DI BARI - 30 Novembre 2007 5. PARCHI EOLICI eolici offshore nel mare Mediterraneo. Come anche L’energia eolica ha ormai raggiunto un livello di nel settore idroelettrico e fotovoltaico, nello svi- sviluppo tale da garantire costi confrontabili con le luppo dei parchi eolici la TRE può avvalersi delle tecnologie termoelettriche tradizionali e, pertanto, si competenze elettriche sia in campo on- che off-shore candida per i prossimi 10-15 anni come l’unica alter- sviluppare dalla Tozzi Sud, società partecipata della nativa concreta, oltre al risparmio energetico, alla Tozzi Holding. Tale sinergia tra le diverse società fonte idroelettrica, per il raggiungimento degli partecipate della Tozzi Holding consente alla Tozzi impegni di Kyoto. Senza eolico l’apporto delle fonti Holding di realizzare impianti di energia rinnovabile rinnovabili diventerebbe, in questo intervallo di sia come progettista che come EPC contractor. tempo, quasi trascurabile. La realizzazione di parchi eolici richiede una complessa miscela di compe- 6. RICERCA E SVILUPPO tenze tecniche (sia di ingegneria ambientale che In un’ottica di diminuzione della quantità di CO2 meccanica ed elettrica) affiancate da una completa immessa nell’atmosfera, di risparmio energetico e di conoscenza dell’iter burocratico da seguire per il sensibilità per le questioni ambientali da parte delle rilascio delle autorizzazioni necessarie alla messa in autorità, ci si sta orientando verso le opportunità di esercizio dell’impianto. Ad oggi, TRE, con i 41.4 generare energia elettrica anche nelle aree urbane e MW (vedi figura 4) installati nel 2007 e con i circa suburbane. L’obiettivo dei progetti di ricerca condotti 130 MW che terminerà di installare nel 2008 si pone dalla TRE è quello di realizzare nei prossimi 5 anni come una società capace di seguire dalla fase di pro- un “sistema” prototipale” per l’autoproduzione di gettazione a quella di messe in esercizio la com- energia elettrica nelle abitazioni e nelle piccole plessa messa in marcia di un parco eolico. Inoltre, a imprese (utenze con potenze installate nell’intervallo fianco di tale attività di progettazione/realizzazione dei 3-20 kW). Infatti, come mostrato in figura 5, la di impianti eolici on-shore TRE continua a svolgere TRE mira a produrre turbine eoliche e pannelli foto- attività di valutazione della risorsa eolica in terri- voltaici in grado di produrre energia elettrica dalla torio italiano (conta oltre 80 torri anemometriche radiazione solare e dal vento e impiegarla anche nella installate) e di studio/progettazione di impianti produzione di H2 (elettrolizzatori da 5 kW). Il vettore Figura 4 – Immagine del Parco eolico di Troia Monte Calvello F. MATTEUCCI, L. MILELLA
222 CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI GEOLOGICI IN PUGLIA CASTELLO DI SANNICANDRO DI BARI - 30 Novembre 2007 Figura 5 - Schema dell’impianto di autoproduzione di energia elettrica totalmente alimentato da fonti rinnovabili energetico H2 verrà poi immagazzinato in appositi della risorsa eolica, alla produzione di energia elet- serbatoi o altri sistemi di stoccaggio e impiegato per trica da fonte rinnovabile diminuendo la richiesta di produrre energia elettrica tramite l’impiego delle energia dalla rete e di conseguenza le emissioni di celle a combustibile (fuel cell). Tale energia elettrica gas clima-alteranti. potrà poi rispondere al carico elettrico richiesto dalle abitazioni o dalle aziende o alimentare i veicoli e/o i Fotovoltaico mezzi di lavoro per l’autotrazione. Nel settore fotovoltaico, il progetto della TRE è indirizzato allo sviluppo di know-how per la realiz- Turbine Eoliche zazione di celle foto-elettrochimiche che impiegano In particolare, nelle aree urbane la produzione di materiali organici e inorganici diversi dal silicio energia da fonte rinnovabile sarà resa possibile dallo (presso il laboratorio congiunto del CNR-INFM- sviluppo di nuove turbine eoliche espressamente NNL di Lecce – Tozzi DauniaWind) (M. Grätzel - B. progettate per tali siti con caratteristiche peculiari tra O’Regan, 1991). La TRE ha puntato su tecnologie e cui la notevole turbolenza della risorsa eolica. In det- materiali alternativi al silicio, in quanto la tecnologia taglio, le nuove turbine sviluppate dalla Tozzi Nord per la produzione di celle al silicio richiede tecno- (società partecipata della TRE) sono ad asse verti- logie costose tipiche dell’elettronica e, ad oggi, non cale con potenza nominale compresa tra 1.5-5 kW e vi è una facile reperibilità della materia prima, verranno applicate principalmente sopra i tetti degli soprattutto per una società che sta entrando ora nel edifici. Un secondo progetto di ricerca nel campo mercato. Le recenti scoperte hanno, però, portato eolico è invece indirizzato a realizzare turbine ad alla ribalta nuove tecnologie per la realizzazione di asse orizzontale per siti poco ventosi (velocità media celle fotovoltaiche basate su materiali organici. La del vento inferiore a 5 m/s) e potenza nominale com- gamma di questo tipo di celle solari, che si trova in presa tra 6.5-100 kW per applicazioni in zone subur- diversi stadi di ricerca e di maturazione tecnologica, bane artigianali, industriali o agricole o nelle dar- è ampia e comprende, in sintesi, le celle organiche sene dei porti, etc.. Le due classi di turbine sopra (la cui parte attiva è totalmente organica o polime- presentate contribuiranno, ovviamente a seconda rica), quelle ibride organiche-inorganiche e le celle F. MATTEUCCI, L. MILELLA
CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI GEOLOGICI IN PUGLIA 223 CASTELLO DI SANNICANDRO DI BARI - 30 Novembre 2007 “dye sensitized” (la cui parte fotoelettricamente nali, garantendo una sensibile riduzione delle emis- attiva è costituita da un pigmento, da ossido di sioni di CO2. In particolare, a titolo di esempio un titanio e da un elettrolita). Il progetto della TRE pre- impianto per la produzione di energia elettrica ali- vede l’industrializzazione delle celle dye sensitized mentato da celle combustibile da 200 kW porta ad (dette anche DSSC o celle di Grätzel). In questo un risparmio, in termini di emissioni di CO2 di circa caso, i processi di preparazione delle celle sono 1000 ton/anno considerando un utilizzo medio di decisamente a basso costo, essendo prevalentemente 7000 ore/anno. associati a tecnologie di stampa tradizionale, e, la realizzazione di tali celle può essere ottenuta con un 7. CONCLUSIONI basso impatto ambientale. Efficienze massime del TRE Tozzi Renewable Energy SpA, coerente- 10%-12% e tempi di vita di vari anni, valori mente con quanto suggerito dal quadro legislativo comunque in costante aumento, sono stati misurati europeo e nazionale, è impegnata attivamente in in laboratorio per questo tipo di cella. diverse attività finalizzate all’abbattimento delle emissioni dei gas clima-alteranti. In particolare, con- Tecnologia Idrogeno tribuisce al raggiungimento degli obiettivi previsti Il progetto della TRE (presso il laboratorio con- dal protocollo di Kyoto e dai provvedimenti varati giunto del CNR-ITAE di Messina – TRE) nell’am- dall’Unione Europea, in termini di minore dipen- bito delle tecnologie ad idrogeno riguarda lo svi- denza dalle fonti fossili nonché all’abbattimento luppo di celle a combustibile, elettrolizzatori ed delle emissioni di CO2 equivalente attraverso i propri ingegneria di sistema (connessione fonte rinnova- programmi di produzione di energia da fonti rinno- bile, sistema di accumulo) per l’accumulo di energia vabili, e attraverso le attività del proprio settore basato su H2 come vettore energetico per applica- Ricerca e Sviluppo, per il perfezionamento o la ana- zione in campo stazionario-domestico (potenza lisi di nuove applicazioni (mini eolico per zone poco compresa tra 1-20 kW). ventose e micro eolico in ambiente urbano, fotovol- Ad oggi, la diffusione dei sistemi con elettroliz- taico su celle foto-elettrochimiche che impiegano zatori (sistemi in grado di produrre idrogeno dal- materiali organici e inorganici diversi dal silicio, tec- l’acqua tramite impiego di energia elettrica) e celle a nologia a idrogeno per celle a combustibile). combustibile (celle elettrochimiche in grado di pro- durre energia elettrica impiegando l’idrogeno come BIBLIOGRAFIA combustibile) richiede che vengano messi a punto DE LILLO A., (2006) - Dossier ENEA per il solare prodotti in grado di competere, per affidabilità, fotovoltaico. durata e costi con gli altri sistemi di generazione di ENEA - Energia e Ambiente 2006, www.enea.it. potenza disponibili sul mercato (turbine a gas e/o ENEL - Rapporto Ambientale 2006. vapore semplici o a ciclo combinato) che, nono- GSE - Statistiche sulle fonti rinnovabili in Italia, stante abbiano notevolmente incrementato l’effi- Anno 2006. cienza, non potranno mai competere con il livello di GRÄTZEL M. , O’REGAN B. (1991) - Nature 353 - accettabilità ambientale proprio del sistema celle a 737. combustibile. Infatti, le emissioni degli impianti a IPCC - International Panel on Climate Change, celle a combustibile, particolarmente adatti ai (2006), http://www.ipcc.ch. sistemi di generazione distribuita, si mantengono al PALLLABAZZER R., (2004) - Sistemi eolici, Rub- di sotto del 10% di un impianto convenzionale. bettino. Inoltre, un impianto a celle combustibile presenta un SORENSEN B. (1979) - Renewable Energy, Aca- efficienza energetica superiore a quelli convenzio- demic Press. F. MATTEUCCI, L. MILELLA
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