A Vetralla e Viterbo un focus sul termalismo e l'olio d'oliva - New Media Press
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A Vetralla e Viterbo un focus sul termalismo e l’olio d’oliva Le reti d’Impresa di Marta e Capodimonte per l’incremento del turismo in Tuscia Si è da poco conclusa la X edizione di VisiTuscia, la Borsa del Turismo e dell’Agroalimentare della provincia di Viterbo promossa dal Centro Assistenza Tecnica Sviluppo Imprese di Viterbo in partenariato con la Provincia di Viterbo e la locale Camera di Commercio. Nel corso della manifestazione si è svolto un Workshop itinerante per favorire l’incontro di circa 30 buyers nazionali ed esteri con le aziende impegnate nel turismo e nell’agroalimentare. Per Vincenzo Peparello, Presidente del Cat-Confeesercenti Viterbo: «La manifestazione si sta confermando sempre più il veicolo di promozione turistica più efficace del territorio. Non è un caso se in dieci anni, tanti quanti ne conta l’evento, il turismo nella provincia di Viterbo sia aumentato del 30%. E non è un caso se produzioni di qualità, come l’Olio extra vergine di oliva, sia nella DOP “Canino” che in quella “Tuscia”, abbiano acquistato una popolarità sui mercati
nazionali ed esteri sconosciuta fino a non molti anni fa, come dimostra la presenza alla manifestazione, oltre che di buyer italiani, di rappresentanti del mercato cinese, inglese, romeno e albanese». Nell’ambito dell’evento “Sì..V’Olio – Festa dell’Olio”, ideato dalla Pro Loco e dal Comune di Vetralla, è stato possibile fare un salto indietro nella storia giungendo nel medioevo di Vetralla grazie a ricostruzioni storiche teatralizzate, narrazioni, racconti, canti e musiche medievali e tradizionali. L’olio d’oliva locale è stato il protagonista delle tre giornate di festa, insieme ai vini della Via Francigena ed ai prodotti tipici. Grande soddisfazione è stata espressa da Carlo Postiglioni, Assessore all’Agricoltura del Comune di Vetralla, secondo il quale: «la cittadinanza ha cominciato a prendere coscienza del valore dell’Olio Extravergine di Oliva nella cultura di Vetralla. L’economia locale non può prescindere da questo prodotto che deve essere presente in ogni nostro agire». Il Sindaco di Vetralla, Francesco Coppari, ha sottolineato come: «la mostra-mercato fra gli operatori, è una costante della nostra manifestazione “Sì…V’olio” che, malgrado sia soltanto alla terza edizione, grazie alla collaborazione con VisiTuscia si è già affermata a livello regionale, nazionale e, oserei dire, perfino internazionale per la costante presenza di operatori che vengono anche dall’estero. Noi abbiamo bisogno di questi contatti per proiettare la nostra città nell’orbita di quelle che “contano” nella produzione agroalimentare di qualità». Pietro Carloni, presidente di una delle due Cooperative Vetrallesi ha riferito che: «complessivamente nei cinque
frantoi presenti sul territorio comunale, vengono conferiti oltre 75 mila quintali di frutto, prevalentemente nella qualità “canino”, che generano un prodotto di bassa acidità (4%), di piacevolissimo gusto e molto apprezzato soprattutto sui mercati dell’Italia nord- orientale dove abbiamo i nostri maggiori estimatori». Nel corso dell’incontro di Vetralla, sono state gettate anche le basi per un prossimo gemellaggio della città con una località romena. Ad annunciarlo il Sindaco, Francesco Coppari e l’Addetto Culturale dell’Ambasciata di Romania a Roma, Octavian Haragos. Vincenzo Peparello, ha chiarito gli obiettivi che si pone l’evento: «ogni anno VisiTuscia punta le proprie attenzioni su un aspetto particolare del turismo e dell’agroalimentare viterbese. Quest’anno, anche per sensibilizzare politici ed imprenditori su un tema di grande interesse per l’economia locale, abbiamo puntato sul termalismo». Le Terme della Tuscia erano già note agli Etruschi e poi ai Romani, che sfruttarono le numerose sorgenti di acqua calda per edificare ben quattordici terme. Durante il medioevo il complesso termale viterbese attirò numerosi pontefici: Papa Gregorio IX, Papa Niccolò V e Papa Bonifacio IX. I centri termali aperti al pubblico sono oggi quelli del Parco del Bullicame, del Bagnaccio e le Piscine Carletti a cui si aggiungono i due stabilimenti delle “Terme dei Papi” e del “Pianeta Benessere”. In un sistema termale come quello viterbese, che può contare oggi solo su due strutture alberghiere sia pure di ottime qualità, come l’Hotel Salus e le Terme dei Papi, classificate entrambe con 4 stelle, ma dalle disponibilità limitate (un centinaio di camere la prima e solo 23 la seconda), si auspica che possano riaprire le Terme ex Inps che insistono su una superficie di ben sette ettari.
Nel corso del convegno “Il rilancio del sistema termale viterbese” il Senatore Umberto Fusco, Responsabile Nazionale per il Termalismo della Lega, ha detto: «in un momento topico per il turismo termale a Viterbo, l’apertura di nuove strutture ricettive non può che far bene al settore oltre ché all’intero territorio e all’imprenditoria privata che va aiutata e supportata. Viterbo, deve investire nel termalismo perché le sue potenzialità non sono seconde a nessuna altra località nazionale soprattutto se si considera il contesto territoriale». E nell’augurarsi che possa presto essere attuato un piano regolatore delle acque termali, il senatore Fusco ha annunciato che da gennaio il Parlamento inizierà a lavorare per cambiare la legge che regola il settore del termalismo in Italia. Secondo il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, «Ci stiamo muovendo per ripristinare la struttura ex Inps da affiancare alle Terme dei Papi e alle Terme Salus. Ma ci stiamo occupando anche della struttura sulla Cassia Nord e sull’intero sistema”. Gli fa da contraltare l’Assessore al Termalismo, Claudia Nunzi, la quale ha annunciato che in soli cinque mesi sono state già attuate la sorveglianza del Bullicame e la riqualificazione del sito del Galletti ed ha aggiunto: «in collaborazione con l’Assessore ai Servizi Sociali, Antonella Sberna, e l’Università della Tuscia, stiamo portando avanti un progetto che a breve trasformerà il sito del Galletti, in una struttura accessibile anche ai disabili che ci porterà ad acquisire non solo la bandiera lilla, ma soprattutto a segnalarci nel panorama del sistema termale nazionale come una destinazione all’avanguardia. I nostri progetti tuttavia non si fermeranno qui perché particolare attenzione è stata riposta, come ha detto il Sindaco, anche al progetto di riqualificazione delle Terme ex Inps e delle strutture situate sia a sud che a nord della Cassia».
Oltre alla componente politica, ha portato il proprio contributo al dibattito il Prof. Stefano Landi, presidente di SL&A e già componente della Consulta Regionale per il Turismo Termale, secondo cui «allo storico termalismo terapeutico del dopoguerra, praticato con cicli di cura di 14-21 giorni, si sono sostituite forme più moderne che hanno portato anche ad una radicale trasformazione degli impianti. Il futuro va verso impatti meno traumatici e alle cure vecchia maniera debbono sostituirsi prestazioni wellness a più ampio respiro. Sono queste che oggi debbono prevalere per una economia turistica integrata. Per avere il massimo risultato occorrono però strutture adeguate in grado di offrire non solo la prestazione ma anche il soggiorno: basti solo pensare che se una persona passa la giornata in un territorio, spende mediamente 6 euro, se vi trascorre anche la notte la spesa sale a 88 euro».
Susanna Cherchi e Francesca Ferri, rispettivamente presidente di “Visit Marta” e vice presidente di “Naturalmente Capodimonte”, nel corso di una visita alle cittadine rivierasche del lago di Bolsena, hanno illustrato i progetti delle quattro “Reti d’Impresa su Strada” coordinate da VisiTuscia, vincitrici del bando della Regione Lazio. Harry di Prisco Un Natale d’Amore per i piccoli ricoverati, con #InsiemeperilTerritorio a La Baita del Re
Manca una manciata di giorni al prossimo evento solidale nella rassegna itinerante d’eccellenza “Salute, Alimentazione e Bellezza: tutto quello che molti non sanno”, firmata dalla giornalista Teresa Lucianelli: dal titolo “#InsiemeperilTerritorio: Natale d’Amore”, dedicato al Natale dei bambini ricoverati nel reparto di Oncologia del Pausilipon e di Pediatria del Policlinico Nuovo. Momento clou della prestigiosa manifestazione benefica, sarà l’atteso cenone/spettacolo stellatissimo prenatalizio a cura della Squadra di #InsiemeperilTerritorio, all’opera giovedì 20 dicembre, nel suggestivo e panoramicissimo contesto della Baita del Re Resort, del patron Nunzio Illuminato, coorganizzatore con Teresa Lucianelli dell’evento, unitamente allo chef Luca Grande – che coordina la grande Brigata solidale – con il supporto fondamentale degli animatori specializzati della Onlus “Diamo una mano” di Ottaviano. Sarà un mega evento d’Eccellenza con show cooking bisellato e aperitivo (ore 19), gala con cenone stellatissimo (ore 20). Inoltre, dalle ore 15, mercatini solidali con le primarie e secondarie di Ottaviano e Castellammare di Stabia (IC 2 Panzini) che saranno presenti con i loro manufatti realizzati con la guida degli insegnanti; ancora, produttori con le specialità locali e artigiani del fertile territorio e con i loro manufatti in vendita solidale. In calendario incontri (a partire dalle ore 17,30) su sana alimentazione e l’importanza dell’acqua, elemento vitale eppure fin troppo spesso trascurato, a cura di Biofonte, esperti e specialisti universitari e ospedalieri: prof Maurizio Fraticelli cattedratici e consulente di vari Atenei europei e Centri altamente specializzati in Alimentazione quali Camerino e Atene; dott. Giuseppe Vitiello, dirigente medico UOS Microbiologia ASL NAPOLI 3 Sud; con la supervisione della dott. Rosalia Ciorciaro, nutrizionista, esperta in Scienze erboristiche e Idrologia alimentare.
Appuntamento dunque giovedì 20 dicembre a La Baita del Re Resort. Ore 19 aperitivo con showcooking del bistellato chef Francesco Sposito, (Taverna Estia, Brusciano), e a seguire (ore 20) gran gala con cenone/spettacolo prenatalizio (servito a tavola) con chef stellati e d’Eccellenza, maestri pizzaioli, panificatori e pasticcieri, guidati dallo chef stellato Pasquale Palamaro, (Indaco, Regina Isabella Ischia) uniti per donare un Natale gioioso ai piccoli pazienti dei reparti di Oncologia del Pausilipon e di Pediatria del Nuovo Policlinico di Napoli con gli animatori specializzati in ambito ospedaliero della Onlus “Diamo una mano”. Parteciperanno tanti noti ed apprezzato artisti solidali: Ilva Primavera, Maria S. Movchan, Gennaro De Crescenzo, Armando Celentano, Zakì Kairoli, Enzo Savarese, ecc. Saranno presenti giornalisti, fotoreporter, teleoperatori, blogger e influenzer; inoltre, produttori e artigiani del territorio; scuole della Campania e porteranno i lavoretti dei loro alunni che saranno in vendita nei mercatini solidali allestiti all’interno, in assoluto comfort per i visitatori: si potranno acquistare per qualche euro e utilizzare come graziosissimi regalini da mettere sotto l’albero. Poi, ci saranno i pittori protagonisti della collettiva in esposizione (Paola Fiorentino, Luca Carnevale, Giuseppina Passerotti ecc), gli specialisti medici ed esperti dell’Alimentazione e del Benessere, impegnati negli incontri che si terranno dalle ore 17,30, sempre alla Baita del Re Resort, una delle più belle tenute della Campania dalla quale si gode un panorama di incomparabile bellezza. Per l’occasione ancora più bella, grazie alle spettacolari Luci d’Artista della Lucifesta di Antonio Criscuolo, azienda accreditata e certificata, di livello superiore. La grande Brigata solidale: Nunzio Spagnuolo (Cieddi, Portici), Paola Fiorentino (Villa Fiorentino e Villa dei Fisici, Positano) con Vincenzo Ferro (Country house l’antica fraconia), il personal chef Marco Di Martino, Michele Cuomo
(Cerasé, Vico Equense), campione mondiale Pizza in Pala e presidente Associazione Pizza a Vico, Ciro Scarpato (Pasticceria Angela, San Sebastiano al Vesuvio), presidente Associazione Pasticcieri Napoletani, Gennaro Langellotti, chef pâtissier plurivincitore di concorsi nazionali di settore (Nola), Aniello e Nicola Falanga (Haccademia, Terzigno), Francesco Lastra e Gennaro Peluso (Equipe Eccellenze Italiane), Pasquale Pesce (Antica Pasticceria Pesce, Avella), Antonio Battipaglia (Ruah, Nola); Carmela Iorio (Pizzeria Carmine Iorio, Melito) vice campionessa mondiale Pizza Fritta, Gennaro Galeotafiore (Sapori di Napoli, Cimitile), Vincenzo Toppi, (Amor Mio, Brusciano), Maddalena Tessitore (Dogana Golosa, San Leucio), ecc ecc ecc Alla fine, grande e soprattutto ricca Pesca benefica a cura dei supporter solidali. In palio un gioiello in oro, argento, perle e corallo; un viaggio; quadri; cofanetti di cura corpo e viso, trattamenti estetici, make up; accessori, ecc Sostenitori: AIS, Associazione Italiana Sommelier Campania – Delegazione Comuni Vesuviani, responsabile Ernesto Lamatta; Azienda Altavigna di Gaetano Sepe, Cantine Taurasi Avellino; Azienda Agricola Diana, Caserta; Fattoria Alpega, Sarno; Fratelli Merolla; Gelati Vesuvio, Somma Vesuviana; Oleificio F.Lli Punzo, Pollena Trocchia; Antica Maccheroneria; Soleo, Terzigno – Peppe Imperatore; Il Fornaio, Pane ai Grani Antichi e Panini, Somma Vesuviana; Eurograf, Palma Campania Prodotti per Pasticceria; Prelibatezze di Nonno Luigi, di PierFrancesco Ammirati; Spizzé Di Adele Lentano, Centro Commerciale La Cartiera, Pompei Braceria L’Antico Portone, Qualiano, di Francesco Palma; Lucifesta istallazioni artistiche luminose, di Antonio Criscuolo, Luci d’Artista; Goeldlin, Cis Nola (is 2) IC 2 Panzini, Castellammare di Stabia dir. Donatella Ambrosio; Ileana Mandile Estetica e Benessere, via Pio XII, Casoria, di Ileana Mandile; Luca Carnevale, pittore, Napoli; Icaro Le Gioie, Castellammare di Stabia, di Irma Carosella; Paola Fiorentino, chef pittrice, Positano; Biofonte, sez. Campania
dott. Rosalia Ciorciaro; Accademia Aseo, Napoli, di Rosa Bennio; Helen Passerotti, Positano, di Giuseppina Passerotti; Happy Holiday Onlus, Napoli; Therapoint, Grafica e Stampa della manifestazione; Rino D’Antonio, Fotografia dell’evento. Baita del re Resort, Ottaviano, via Valle delle Delizie, 13. Prenotazioni e info: 081 8270793 (Segreteria: resp. Roberta Alinei) Teresa Lucianelli Il Sebeto: Il mito di un fiume scomparso
La fontana del Sebeto, che intende simboleggiare l’antico corso d’acqua che bagnava Napoli Tra i misteri della città di Napoli mai risolti, c’è quello del Fiume Sebeto, un lungo corso d’acqua che divideva in due la città nuova Neapolis dalla città vecchia Palepolis e del quale oggi resta solo il ricordo. Le acque del Sebeto un tempo erano abbondanti e alimentavano i mulini e le fertilissime paludi napoletane della zona orientale di Napoli dove broccoli, friarielli, insalate, basilico e prezzemolo, rucola e cicoria erano prodotte in gran quantità insieme a una varietà di ortaggi e frutta. Fino a quaranta anni fa nelle acque del Sebeto si pescava e si poteva bere; trattorie e “pagliarelle” offrivano ristoro e specialità locali ai carrettieri e agli abitanti di Napoli e dei comuni vicini che, senza doversi spostare di molto, trovavano insieme al cibo anche frescura ed allegria a buon mercato. Oggi il paesaggio della zona orientale di Napoli e dei suoi comuni limitrofi è uno dei più devastati dalle selvagge trasformazioni dell’uomo. Azioni che hanno reso il territorio irriconoscibile si sono susseguite nel tempo. Progressivamente si è assistito ad un impoverimento e all’avvelenamento delle acque, quindi alla
conseguente riduzione dell’agricoltura e alla scomparsa dei mulini. Oggi il territorio porta ancora le ferite di scelte avventate e sconsiderate partorite dall’insano desiderio di speculatori e di affaristi che hanno reso ormai sterile una terra generosa e opulenta. Ora rischia di sparire per sempre, anche la memoria di questi luoghi e all’uopo si parla di un Parco del Sebeto che dovrebbe salvaguardare almeno la memoria e le ultime testimonianze di un fiume la cui storia è avvolta nell’aura del mito. Infatti, la leggenda lo voleva sposo della sirena Partenope, dalla loro unione nacque la ninfa Sebetide che andò in sposa al re di Capri: Telone. Proseguendo nella genealogi,a dai due nacque Ebalo, primo re di Partenope. A largo Sermoneta a Mergellina, c’è una bella fontana, opera di Cosimo Fanzago, raffigurante un uomo barbuto tra due tritoni con vari riferimenti acquatici: è la fontana del Sebeto e si racconta che quando due innamorati dichiarano il loro amore davanti alla fontana la loro unione rimarrà salda per sempre come lo fu quella tra il Dio Sebeto e la Sirena Partenope. La fama del fiume resta forte anche grazie alla citazione di autori come Virgilio, Polibio, Tito Livio, Strabone, Papinio Stazio, Petrarca e Boccaccio. Il nome Sebeto, risalente all’età umanistica, si deve proprio a Boccaccio (ma anche a Pontano e a Sannazzaro) fino ad allora, infatti, il fiume era chiamato Rubeolo. Da alcuni documenti emerge che nelle sue acque fu bagnato anche Masaniello, ormai cadavere che “quivi lo rizzarono, e lavato che l’ebbero al Sebeto, lo portarono a Port’Alba“. Per quanto riguarda le fonti del fiume, è possibile immaginare che esse fossero sul Monte Somma poi attraverso Tavernanova di Casalnuovo e Volla, il corso d’acqua seguitava verso Ponticelli ed entrava in città all’altezza dell’incontro fra Poggioreale e Via Traccia, infine s’inoltrava verso il Ponte della Maddalena e di lì verso Piazza Borsa, dove fin dai tempi greco – romani, si trovava l’Aquarium, cioè l’acquedotto che ha dissetato Napoli per tanti secoli. È triste sapere che laddove un tempo scorreva il Sebeto c’è solo una massa di rifiuti e detriti, anche se l’acqua è tornata a scorrere la sera del terremoto del 1980;
analizzata è risultata essere di buone qualità organolettiche, solo leggermente ferrosa. Oggi, in questa zona una famiglia di contadini coltiva amorevolmente un orto alimentato dalla piccola sorgente del Sebeto, così in piena zona industriale esiste un pezzo di paesaggio agreste con galline, broccoli e acqua sorgente. Maria Palma Gramaglia Gioco d’azzardo: tra boom della raccolta e stop alla pubblicità, l’esempio positivo dell’offerta online Con un raccolta complessiva giunta a 101,8 miliardi di euro nel 2017 ed una spesa degli italiani – al netto di quanto restituito con le vincite – giunta a ben 20,5 miliardi di euro, l’industria dell’azzardo si conferma uno dei settori dell’economia nazionale caratterizzati dalla crescita più significativa negli ultimi anni.
I numeri dell’industria del gioco Le imprese italiane coinvolte a vario titolo nel settore del gioco ammontano a circa 6.600, con un impatto a livello occupazionale che, a seconda delle stime, oscilla tra i 100mila e i 300mila posti. A questi dati va aggiunto quello forse più significativo: sempre nel 2017, l’Erario incassava ben 10,3 miliardi di euro di tasse sul gioco. Insomma, i numeri sembrano descrivere un comparto economico in piena salute, fonte di occupazione e di un congruo gettito fiscale. Tuttavia, come noto, al mondo dell’azzardo si accompagna anche lo stigma di attività ludiche da sempre oggetto di polemiche e, oggi, fulcro della crescente diffusione di forme di dipendenza in alcuni casi molto gravi. Lo stop alla pubblicità e le novità per slot e VLT In estate, dopo aver dato adito ad un acceso dibattito, il Decreto Dignità varato dal Governo giallo-verde ha sancito lo stop alla pubblicità sull’azzardo di qualunque forma e tipologia, ponendo come limite temporale massimo il 1° gennaio 2019 (fatta eccezione per i contratti già in essere al momento dell’approvazione della legge). A questa iniziativa, salutata con entusiasmo da molte associazioni che si battono contro l’azzardo e le dipendenze dal gioco (e con molte critiche da parte dei player del settore), si aggiunge poi quella relativa all’obbligo di introduzione di slot machine dotate di lettore di tessera sanitaria, in sostituzione di quelle tradizionali, a partire dal 1° gennaio 2020. L’operazione, in questo caso, si pone come obiettivo quello di rendere impossibile l’accesso al gioco per gli under 18. Le criticità del mondo dell’azzardo Anche se le nuove norme introdotte dal Governo si muovono
nella direzione di un più diretto contrasto alle ludopatie, occorre sottolineare che gli strumenti adottati rischiano di rivelarsi efficaci solo parzialmente nel prevenire eccessi da parte dei giocatori a rischio. Come più volte sottolineato dai gestori legali italiani, le azioni del Governo dovrebbero concentrarsi anche su una più attiva repressione del gioco clandestino e sull’adozione di sistemi di tutela delle persone che già oggi vivono un rapporto poco equilibrato con il gioco o che, in ogni caso, rischiano di svilupparlo anche senza essere esposti alla pubblicità. La diffusione della passione per scommesse e casinò game nel Bel Paese Lo studio pubblicato dal Cnr di Pisa lo scorso maggio indicava che nel 2017 ben 17 milioni di italiani avevano scelto, almeno in un’occasione, di tentare la fortuna con un Gratta&Vinci, una giocata al Lotto o al Superenalotto, una scommessa sportiva o, ancora, dilettandosi con un gioco da casinò. Il numero dei giocatori negli ultimi anni è cresciuto sensibilmente: basta considerare che solo 7 anni fa la stima era di “appena” 10 milioni di giocatori presenti sul suolo nazionale. Attualmente, la spesa media dei giocatori italiani si attesta attorno ai 10 euro. In più, la passione per l’azzardo risulta essere maggiormente diffusa tra gli uomini (gioca 1 su 2 contro il 34,4% delle donne) e più radicata nelle regioni del sud Italia. Se da un lato va sottolineato che, fortunatamente, il numero dei giocatori minorenni risulta in calo (nel 2010 erano 1,4 milioni mentre oggi un milione circa), la dipendenza da gioco risulta in netta crescita, con un passaggio dai 100mila casi del 2007 ai quasi 400mila stimati attualmente.
Come il comparto online fa fronte alla dipendenza dal gioco La notizia più interessante sta nel fatto che il settore nel quale vigilanza e normative stringenti sembrerebbero aver prodotto i risultati migliori per quanto riguarda la dipendenza dal gioco è anche quello frequentemente tacciato di aver reso troppo agevole l’accesso all’azzardo: il comparto dell’online. Nell’annuale report sull’azzardo sul web dell’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano emerge che gli italiani che giocano online lo scorso anno raggiungevano quota 2,2 milioni. Naturalmente, anche la raccolta registrata nel 2017 (pari a 1,38 miliardi di euro) risulta in crescita rispetto ai 12 mesi precedenti (per l’esattezza del 34%). Le caratteristiche dell’offerta di casinò e sale scommessa virtuali Il boom dell’online è dovuto senza dubbio alla repentina crescita dell’offerta. I portali dedicati al betting sportivo coprono ormai decine di eventi ogni giorno, offrendo quote e possibilità di puntata sui più disparati tornei e campionati italiani, stranieri ed internazionali. Altrettanto vasta è poi l’offerta dei cosiddetti casinò game, ovvero di tutti quei giochi ispirati ai grandi classici del casinò (roulette, poker, baccarat e, naturalmente, slot machine): i giochi attualmente proposti sulle maggiori piattaforme di gambling online si distinguono per una sempre più curata qualità grafica ed esperienza utente, ma anche per l’innumerevole quantità di declinazioni dal punto di vista del tema. L’espansione del gioco via app Notevole anche l’impatto del comparto mobile: nel 2017 le applicazioni per smartphone e tablet dedicate al gioco
registravano una crescita del giro di affari superiore al 50%, anche grazie al successo crescente della proposta in formula live, ovvero delle scommesse realizzate durante lo svolgimento degli eventi e dei giochi da casinò con video dirette streaming da vere sale da gioco (con tanto di croupier in carne ed ossa). L’incremento della raccolta si spiega anche tenendo conto dell’incessante lavoro dell’ADM e delle Forze dell’Ordine, costantemente attivi nella repressione dell’offerta irregolare presente sul web. A ciò, si somma poi il costante ingresso di nuovi player internazionali nel mercato del gioco italiano. Sicurezza, tutela del giocatore e promozione del gioco responsabile Come accennato, le piattaforme di gioco online autorizzate dall’ADM rappresentano un ottimo esempio di come azzardo e tutela della salute del giocatore possano tranquillamente svilupparsi di pari passo. In primis, il rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli risulta subordinata a tutta una serie di complessi requisiti, relativi a sicurezza dei sistemi informatici, garanzia di equità degli intrattenimenti proposti, chiarezza e trasparenza delle informazioni di gioco e attenta promozione di un approccio sano ed equilibrato all’azzardo da parte degli utenti. In particolare, molti gestori online offrono la possibilità di divertirsi con i giochi da casinò proposti in versione gratuita, cioè senza spendere denaro reale. Tuttavia, per accedere al gioco con veri premi in denaro occorre obbligatoriamente sottoscrivere un conto gioco. L’apertura di questo speciale conto online (al massimo uno per gestore) passa attraverso una scrupolosa procedura di verifica dell’identità dell’utente (e della sua maggiore età).
Oltre che ad inviare una copia di un proprio documento personale, il nuovo utente è tenuto ad indicare un limite di spesa settimanale, ovvero un cifra raggiunta la quale l’accesso alle giocate viene inibito. Questo meccanismo, detto di autolimitazione, nasce come strumento di prevenzione per i giocatori patologici, che non rischiano di dilapidare somme ingenti di denaro presi dalla foga del momento. Infine, è interessante ricordare che quando il rapporto con il gioco risulta compromesso, l’utente (o un suo tutore) può attivare l’autoesclusione del conto gioco inoltrandone richiesta al gestore. In automatico, grazie all’Anagrafe Centralizzata dei Conti Gioco e al Registro Unico delle Autoesclusioni, qualunque conto gioco attivo intestato a quel giocatore viene bloccato. Allo stesso modo, l’utente non avrà più la possibilità di aprirne di nuovi, se non una volta scaduto l’intervallo temporale stabilito. “Natale in casa Pesce” si
dedica a Telethon Avella. Dolcezze solidali domenica 9 dicembre dalle ore 20,30 alla pasticceria Pesce di Avella con “Natale in casa Pesce”. Il consueto appuntamento con i dolci della tradizione natalizia realizzati dal maestro pasticciere Pasquale Pesce stavolta è dedicato alla raccolta fondi per Telethon. Quarta generazione di una famiglia che tramanda l’arte dolciaria da oltre 120 anni, Pasquale rappresenta uno dei massimi esponenti della tradizione dolciaria campana ed erede dell’arte pasticciera avellana. Dopo il successo della prima edizione della manifestazione golosa, questa seconda è dunque mirata alla solidarietà. La famiglia Pesce ha infatti voluto abbinare la degustazione a una finalità benefica: il ticket per la degustazione è di 5 euro e l’intero incasso verrà donato alla Fondazione Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche, grazie alla collaborazione con l’Associazione socioculturale Glocal Trunk. Tante le specialità che i visitatori potranno provare durante la serata: oltre alla caratteristica cassata avellana, squisita golosità della pasticceria Pesce, diverse tipologie di panettoni, in primis l’ultimo arrivato: il Panettone Oro realizzato con cioccolato e pasta di mandorle di Avola e col rinomato zafferano irpino dell’azienda Agripiantel di
Lacedonia che dona un bel colore dorato all’impasto, rendendolo ancora più prezioso alla vista. Più, le altre specialità dolciarie tipiche delle imminenti festività natalizie come mustacciuoli, roccocò e l’altra novità 2018 rappresentata dalla pasta di mandorle di Avola, non pelate e con confettura di fichi per un sapore a tutto tondo. Ci sarà pure uno spazio dedicato al salato, curato dallo chef Francesco Fusco del ristorante-orto Il: nel menu della stata che una deliziosa vellutata di zucca e fonduta di parmigiano e trofie al pesto di nocciole e tartufo. In abbinamento, vini irpini e liquori della Distilleria Amato. Smau Napoli 2018 torna quest’anno alla Mostra
d’Oltremare NAPOLI – Smau Napoli 2018 torna quest’anno alla Mostra d’Oltremare sarà una due giorni interamente dedicata all’innovazione, al networking e alla creazione di nuove occasioni di business tra ecosistema dell’innovazione e sistema imprenditoriale. Per la sua edizione partenopea, allestito presso la Mostra d’Oltremare, l’appuntamento è fissato per il 13 e 14 dicembre 2018. Protagonisti della due giorni saranno il mondo dell’innovazione, i migliori Partner del mondo digital ma anche PMI e amministrazioni locali che potranno incontrarsi e confrontarsi sulle principali tematiche , Commercio e Turismo, Smart Communities, Fatturazione elettronica, Internazionalizzazione e Agrifood. Il calendario di Napoli è quindi volto a massimizzare le opportunità a beneficio di imprese ed enti locali con l’obiettivo di supportarle nella crescita e nella competitività. Imprenditori, manager, professionisti e dirigenti sono e saranno sempre di più i protagonisti chiamati ad affrontare questa sfida e Smau vuole essere vicino a loro per aiutarli a raggiungere gli obiettivie valorizzare il fare impresa italiano. Smau Napoli 2018 dal 13 al 14 dicembre 2018 dalle 9.30 alle 18: per info, www.smau.it. Luigi Borrone
Ecco il nuovo dispositivo salvavita “anti-colpo di sonno” Il colpo di sonno è causa ogni anno, nel Mondo, di “6 milioni di incidenti stradali con 11 milioni di feriti e 350 mila morti”ed è responsabile di un incidente stradale su cinque, spesso fatale. Si calcola che superano i mille miliardi di euro, i costi sociali per il colpo di sonno derivanti da questi incidenti stradali che causano decessi; invalidità permanenti e temporanee; sofferenze fisiche ed affettive derivanti dagli incidenti; perdita di produttività delle persone coinvolte; danni agli autoveicoli ed alle infrastrutture; costi giudiziari ed amministrativi; costi per le Forze dell’Ordine, per i servizi di emergenza che devono intervenire.
Molti sistemi “sentinella” sono stati realizzati negli ultimi anni per combattere il colpo di sonno, a partire da quelli che rilevano il battito delle palpebre; i segnalatori di stanchezza che si basano su dei software; i rilevatori della pressione delle mani sul volante; ancora, il cappello che segnala la sonnolenza dai movimenti della testa; le telecamere che controllano il movimenti degli occhi; i sistemi che con sofisticati algoritmi analizzano la qualità di guida; gli occhiali che percepiscono la chiusura delle palpebre e le oscillazioni della testa; gli suricolari che allertano con forti suoni quando si inclina la testa di oltre 30 gradi; i sensori che monitorano i cambiamenti della frequenza cardiaca e della respirazione; poi c’è il collare che quando ci si abbassa di oltre 30 gradi emette forti suoni acustici; c’è pure un sistema che rileva la stanchezza e rilascia una fragranza dall’immediati effetto energizzante in grado di stimolare il risveglio. E non finisce qui: c’è l’anello da infilare su due dita che misura l’attività elettrica della pelle; i bracciali che individuano la stanchezza dalla frequenza cardiaca e dal calore della pelle; le videocamere che allertano se l’occhio rimane chiuso per qualche secondo; poi, il dispositivo da inserire nell’accendisigari che ogni tre minuti emette forti segnali sonori. Vanno però considerati i limiti di tali sistemi. A detta degli esperti, “i sensori che trillano, le applicazioni per smartphone e altri sistemi integrati o meno a bordo degli automezzi, sono sostanzialmente inefficaci in quanto avvertono con forti segnali rumorosi soltanto inclinando la testa in avanti oltre i 30 gradi; inquietano l’utente e le persone a lui prossime; sono costruiti con sensori di equilibrio al mercurio (sostanza dannosa per la salute, vietata dalla legge); tutti indistintamente allertano il conducente in ritardo con stressanti falsi allarmi, senza considerare il reale stato di stanchezza e dei rischi ad esso associati”.
È quanto risulta da un approfondito e realistico studio condotto dsll’Istituto VIAS, pubblicato in data 8 gennaio 2018. Da ulteriori studi, è stato inventato il dispositivo elettromeccanico NesDor, ultimo nato di questa lunga serie di sistemi “salvavita”, con l’intento di sopperire a questa inefficacia e per aiutare a salvare tante vite umane, combattendo in maniera efficace il temutissimo colpo di sonno che continua a mietere vittime. A differenza dei vari sistemi in commercio, può essere usato da tutti in qualsiasi situazione di tempo e luogo senza infastidire nessuno (conducenti, marinai, aviatori, parlamentari, congressisti, giudici, giurati, insegnanti, studenti, telespettatori, radioascoltatori, operatori di mezzi agricoli, edili, ecc.); È in grado di fornire un aiuto pure per combattere il tabagismo, grazie all’energia magnetica generata dai due magneti (1-3-G) in un punto specifico dell’orecchio (1-F); Combatte innanzitutto il colpo di sonno, con una vibrazione calibrata, che immediatamente allerta l’utente non appena inclina il capo (meno di 10 gradi) in avanti o indietro, a sinistra o a destra; Una volta applicato, muovendo o meno la testa, la forza di attrazione dei due magneti (1-3-G) genera un’appropriata compressione progressiva in un punto dell’orecchio (1-F) che può indurre il conducente a fermarsi e fare un sonnellino prima di ripartire. Indipendentemente da qualsivoglia considerazione, il dispositivo eletromecanico NesDor combatte il colpo di sonno e può veramente contribuire a salvare tante vite umane.
Il dispositivo è composto da (A): 1) magnete sferico esterno mobile; 2) magnete cilindrico interno; 3) magnete sferico interno; 4) generatore di vibrazioni; 5) interruttore On/Off; 6) sistema di equilibrio; 7) corpo anallergico 8) batterie a bottone; 9) molla per contatto batterie. Queste le indicazioni. In primo luogo, va applicato all’orecchio (B); deve essere rimosso il magnete (1-C); quindi, va seguita la sequenza (D-E); bisogna posizionare il magnete (1-F) in corrispondenza dell’altro magnete (3-G); attivare l’interruttore da “Off” a “On” (G). Prodotto con componenti meccanici, elettrici, magnetici e con materiale anallergico; esso risulta facilmente posizionabile e si blocca altrettanto semplicemente all’orecchio tramite l’attrazione dei due magneti (1-3-G); Sarebbe auspicabile che, per diverse ragioni socioeconomiche, per la propria e altrui incolumità, i Ministeri della Salute, delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Compagnie assicurative, collaborassero con i produttori di dispositivi efficaci e sicuri, affinché ogni cittadino che possiede la patente di guida possa disporre gratuitamente di un efficace sistema per combattere il colpo di sonno e quindi anche per tutelare la propria salute e la propria vita è quelle altrui, con le potenzialità almeno pari a quelle del NesDor, che – tra l’altro – costa poche decine di euro, detraibili dai costi di esercizio. Armando Giuseppe Mandile
Al Sannazaro brilla L’Arcobaleno napoletano Splendida serata nel teatro di via Chiaia: musica, cultura, tradizione, sport, istituzioni ed imprenditoria per le eccellenze della Campania Napoli. Al Teatro Sannazaro, mercoledì 5 dicembre, alle ore 20: “L’Arcobaleno napoletano”, settima edizione dell’ormai famoso premio ideato dall’attrice e cantante Anna Capasso e diretto artisticamente da Diego Paura, coppia affiatata nell’impegno sociale quanto nella vita. Una serata dedicata alla memoria di Ileana Bagnaro, scomparsa a 54 anni per un male incurabile: musica, cultura, tradizione,
sport, istituzioni ed imprenditoria per le eccellenze della Campania. L’evento viene organizzata, come ormai consueto dagli esordi, in collaborazione con la Fondazione Melanoma onlus diretta dal prof. Paolo Ascierto, oncologo e medico ricercatore dell’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli; patrocinio morale del Comune di Napoli. Nel corso della manifestazione verranno consegnati riconoscimenti a personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, della società civile e dell’imprenditoria che si sono maggiormente distinti per il loro impegno anche fuori dai confini regionali. A condurre, Fatima Trotta, con le divertenti incursioni di Enzo Calabrese, per la regia di Maurizio Palumbo. Grande partecipazione di giornalisti, fotoreporter, teleoperatori, blogger e influenzer alla presentazione della manifestazione con conferenza stampa che si è svolta nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo; tra gli intervenuti, l’assessore Alessandra Clemente. Armando Giuseppe Mandile
Un Panettone da Re! Re Panettone® Napoli 2018, seconda giornata degustativa del grande lievitato del Nord reinterpretati con enorme successo al Sud dai pasticcieri rinomati. Dopo il successo di, anche oggi fino alle ore 19, assaggi gratuiti di tanti panettoni di qualità nei lussuosi ed accoglienti saloni del Grand Hotel Parker’s di Napoli (Corso Vittorio Emanuele 135) . Ingresso libero con possibilità di acquistare squisiti panettoni a prezzo facilitato. Manifestazione invitante per chi ama provare, conoscere e acquistare tra una vasta scelta dei migliori panettoni artigianali d’Italia e della Campania quelli che più gradisce. Il prezzo concordato è di 25 euro al kg. Re Panettone® Napoli 2018 oltre alla grande esposizione negli ampi e lussuosi saloni del Grand Hotel Parker’s, promuove approfondimento, show cooking e incontri con i pasticcieri a disposizione dei visitatori per fornire ogni spiegazione. È collegato alla grande manifestazione Re Panettone in programma a Milano da un’idea di Stanislao Porzio, dal 2008.
Per questa edizione, partecipano al Parker’s venti maestri pasticcieri prevalentemente campani ma non soltanto: sono infatti giunti a Napoli e da varie parti d’Italia. Spicca tra i panettoni maggiormente graditi al pubblico campano dei golosi e degli intenditori, quelli le proposte dolciarie tradizionali e innovative della storica Pasticceria Pesce di Avella, con una serie di deliziose versioni al banco assaggi, in svariate combinazioni. Tante proposte per ogni palato, alcune particolarmente interessanti dal Molise, da Salerno, da Marano, dal Nord: le tradizionali d’impronta milanese, le frittate meridionali con profumatissimi limoni della Costiera sorrentino-amalfitana ed anche con con squisite rape rosse candite. Il Wine bar dell’evento è a cura di Wine&Thecity e Associazione Italiana Sommelier, in particolare della dinamica Delegazione di Napoli sempre presente in tutti gli eventi di qualità: in abbinamento ai panettoni, una selezione di vini dolci, passiti e di bollicine. C’è poi il Premio Re Panettone® Napoli che verrà assegnato ai migliori panettoni innovativi. Oltre al classico, tante le proposte creative, sia dolci che salate, così come ormai di tradizione ogni anno. Oggi, domenica 2 Dicembre, fino alle ore 19, al Grand Hotel Parker’s, Corso Vittorio Emanuele 135, seconda ed ultima giornata. Ingresso gratuito. Teresa Lucianelli
Campania Terra Felix: seconda edizione a Pozzuoli Pozzuoli. Sabato 1 dicembre, alle ore 10, nei saloni di Palazzo Migliaresi, il via alla seconda edizione del Premio Giornalistico Internazionale “Campania Terra Felix”. Lo splendido panorama che si gode dal Rione Terra farà da spettacolare cornice alla consegna dei riconoscimenti. Frutto dell’impegno costante e determinato dell’Associazione Stampa Campana “Giornalisti Flegrei” e patrocinato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, il riconoscimento è specificamente indirizzato ai giornalisti stranieri e italiani iscritti all’albo dei professionisti, dei pubblicisti e dei praticanti, che cn la loro attività promuovono il turismo, la cultura, l’ambiente, la storia, l’archeologia, i beni culturali, l’enogastronomia, il sociale, lo sport, la legalità, la scienza e il lavoro svolti nei Campi Flegrei, attraverso servizi video-giornalistici, radiofonici, su carta stampata, articoli pubblicati su testate giornalistiche regolarmente registrate o la pubblicazione di libri; ancora, i giornalisti che operano esclusivamente attraverso internet con il premio speciale “Campania Terra Felix – Web”; inoltre gli studenti degli istituti dell’Area flegrea con il premio riservato alle scuole di ogni ordine e grado; infine, con i premi speciali, quali tributi alle personalità che si sono distinte sul territorio a vario
titolo. I giornalisti partecipanti premiati quest’anno saranno: Paola Mauro (video); Gennaro Del Giudice (carta stampata); Angela Fabozzi (ufficio stampa), Patrizia Capuano (carta stampata), Antonio Cangiano (foto), Marco Perillo (libro), Giuseppe Petrarca (libro), Umberto Milazzo (tv), Gildo De Stefano (carta stampata); ad Eleonora Iasevoli il “Campania Terra Felix – Web”. I premi alla carriera giornalistica verranno assegnati a colleghi che si sono distinti in maniera continuativa nell’esercizio della professione: Tony Capuozzo, Paolo Graldi, Procolo Mirabella, Pino Taormina, Gennaro Guida e Vito Scisci. Premi speciali: per la Sanità a Gerardo Botti, direttore scientifico Istituto Nazionale Tumori Fondazione IRCCS “Fondazione G. Pascale”; per la Giustizia Nicola Ciccarelli, sostituto procuratore del Tribunale per i Minorenni di Napoli, Maria Luisa Iavarone, presidente associazione “Artù”; Luigi Cuomo, presidente associazione Antiracket, categoria Legalità. Premiati per le Forze dell’Ordine: Maria Antonietta Ferrara vicequestore Polizia di Stato, luogotenente C.S. Antonio Galletta, luogotenente C.S. Carmine Napolitano, luogotenente Antonio Flore, maresciallo maggiore Antonio d’Oca, maresciallo maggiore Carmelo Susino, maresciallo maggiore Rocco di Marco, maresciallo maggiore Angelo Mazzagatti, maresciallo capo Antonio Spiridone, maresciallo capo Letterio Amedeo Bonaccorso, vicebrigadiere Pasquale di Vaio, appuntato scelto Q.S. Antonio Vitolo, appuntato scelto Nicola Basile; Bruno Capuano, vicecomandante della Polizia Municipale di Napoli. Per la Religione, Don Ciro Sarnataro, vicario dei Padri Vocazionisti di Don Giustino Russolillo. Per il Teatro, la compagnia “Gli artisti Innamorati”. Per lo Spettacolo, l’attore Francesco Maccarinelli. Per la Musica, il maestro Gianfranco Caliendo. Per l’Enogastronomia, lo chef Luca Pipolo della Onlus “Monelli tra i fornelli”.
Per quanto riguarda le scuole che hanno aderito numerose, saranno premiate: l’“Andrea Doria” e l’istituto “Saverio Nitti” di Fuorigrotta; il “Paolo di Tarso” di Bacoli; l’“Amerigo Vespucci” di Monte di Procida; il “I Circolo Didattico” e “Di Giacomo – Santa Chiara”, di Qualiano; il “78 Cariteo Italico” di Napoli; il “Giovanni Falcone” di Pozzuoli; gli Istituti “Padula”, “Palasciano”, “Giovanni Falcone” e “Russo”, nonché “Il Cigno”, “Le Villette” e la “Scuola Madre Russolillo” di Pianura; e il “Rita Levi Montalcini” di Quarto Flegreo. Conclusa la cerimonia di premiazione, verranno presentati al pubblico i soci fondatori del Centro Studi “Franco Mancusi”. L’organizzazione del Premio fa parte dell’attività istituzionale dell’Associazione Stampa Campana “Giornalisti Flegrei”: svolgere iniziative per la promozione della cultura giornalistica e attività di sensibilizzazione e informazione del pubblico in collaborazione con i vari organi istituzionali. Il Premio ha ricevuto per tali motivi il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, sezione Campania, del Lions Club Napoli Host; i patrocini del Comune di Napoli e delle Municipalità 9 e 10, dei Comuni di Bacoli, Capri, Giugliano, Ischia, Monte di Procida, Pozzuoli, Procida, Qualiano, Quarto Flegreo e Villaricca. Il valore morale e professionale della seconda edizione del Premio è valso alla candidatura all’Alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Valerio Giuseppe Mandile
Cenando sotto un Cielo Diverso on the road Torna con l’edizione invernale “Cenando sotto un Cielo diverso”, con i suoi padrini Michele De Leo, Danilo Di Vuolo e Francesco Albanese, in un’unione solidale Food & Spettacolo. L’appuntamento è per domenica 2 dicembre alle ore 19,30 al “Tiberius” di Pompei. Successivamente, venerdì 7 dicembre, secondo evento a Capua nella Tenuta San Domenico. Saranno coinvolti ai fornelli 100 addetti al settore, capitanati appunto dallo chef stellato Michele De Leo con Danilo di Vuolo, che proporranno degustazioni deliziose su presenti. Per il 7 dicembre è in programma un gala con diversi chef noti ex apprezzati, anche stellati. Entrambi gli appuntamenti sono organizzati a sostegno dei bambini ricoverati nell’ospedale Santobono di Napoli dall’Associazione “Tra cielo e mare” di Alfonsina Longobardi –
psicologa Impegnata nel campo del food & beverage – che si occupa di soggetti con disagi, soprattutto psichici, e per avvicinare le persone cosiddette “normali” a coloro che vivono situazioni di disagio. Inoltre, l’Associazione intende valorizzare il territorio campano, con le sue bellezze e il suo potenziale umano. Spiegano gli organizzatori: “l’evento ha una triplice finalità: beneficenza, valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti”. Sono coinvolti cuochi, pasticceri, produttori prevalentemente del territorio campano, aziende, personaggi del mondo dello spettacolo sensibili alla solidarietà così come il pubblico ormai abituale. L’evento che viene ripresentato con cadenza annuale, rientra in quelli promossi in Campania nell’ambito della beneficenza e dell’enogastronomia, prevalentemente in formula stretto food di ampie dimensioni. Stavolta ai fornelli ci saranno: Nunzio Spagnuolo – Ristorante Cieddi (Portici); Gianmarco Carli – ristorante Il Principe (Pompei); Vincenzo Toppi – ristorante Amor Mio (Brusciano); Franca Di Mauro – Il Cellaio di Don Gennaro (Vico Equense); Francesco Vorraro – ristorante Mamma Elena (San Giuseppe Vesuviano); Luigi Russo e Consiglia Caliendo – La Lanterna (Somma Vesuviana); Marco Del Sorbo – Terrazza Fiorella – Massa Lubrense; Paolo Iovieno – ristorante La Terra (Positano); Gustavo Milione – Via Porto cunina e shop (Salerno); Luigi Di Martino – Villa Magia (Positano); Valentino Buonincontri – Bertie’s Bistrot (Nola); Nando Melileo – Emozionando (Salerno); Roberto Lepre – Blu Stone (C.Mare di Stabia); Vincenzo Piacente – Hotel Parco dei Principi (Sorrento); Giuseppe Fasulo – ristorante Eccellenze Nolane (Nola); Maurizio De Riggi – ristorante Markus (San Paolo Belsito); Antonino Esposito e Ciro Leone – I Dottori del Fritto in
Eccellenze Campane (Napoli); Francesco Maiorano e Pamela Vigiano – Trattoria San Fransisco (Tramonti); Vincenzo Noviello – Le Lune Bistrot (Pompei); Andrea Amodio – Dr. Slim e Mr. Fat (C.Mare Stabia); Alessio Galati – Dueggi (Pollenatrocchia); Antonio Borrelli – Salotto Comfort-Food (Nocera Inf); Vincenzo Ferro – Country House L’antica Franconia (Taurano); Antonio Tecchia – San Cristoforo (Ercolano); Davide Mea – La Taverna del Mozzo (Marina di Camerota); Fabio Ometo – Villa Trabucco (Torre del Greco); Francesco Piscopo – Leone ristobracepizza (Casandrino); Francesco Restivo – Area Varlese (Napoli); Gennaro Rotella – Le lampare (C.mare Stabia); Giorgio Vitiello – Acqua & Sale (Scafati); Giuseppe Zaccaria – Il Pescatore (Vietri Sul Mare); Lorenzo Principe – Osteria Famiglia Principe 1968 (Nocera Superiore); Alberto Fortunato – La bettola del Gusto (Pompei); Nunzio Annunziata – ristorante Marea/Hotel Delfino (Massalubrense); Pietro Cuomo – Hostaria di Bacco (Furore); Roberto Verducci – Strairs Diner (Napoli); Michele Perrotta – Villa Perrotta (Roccarainola); Domenico D’Aniello e Luigi Longobardi – C’è posto per te (Cmare Stabia); Salvatore Scognamiglio – Ristorante Putea (Cava dei Tirreni); Antiony Di Lieto – Tavernetta 58 (Meta di Sorrento); Lombardo Vincenzo – Tiberius (Pompei); Rosario Consalvo e Gianluca Centomani – Villa Imperiale (Posillipo); Alberto Vaccaro – Il casale del mirto (Vico Equense); Antonio Morinelli – Sustettibile Food.Rooms.Art (Pioppi); Yuri Buono – Vincanto (Pompei); Dario De Gaetano – La Fescina (Quarto); Vincenzo Vaccaro – Cucina 82 (Gragnano); Iovine Fioravante Garum (Pompei); Antonio Mauro – Massè Pizza e Fritti (Torre Annunziata); Vincenzo Cimbali, Gabriele Martinelli, Enrico Ruggiero – personal chef Pizzaioli: Aniello Falanga – Haccademia (Terzigno); Massimo Gargiulo – Pizza e Buoi (S. Maria Carità); Claudio De Siena – Magma Piscine Sakura (Torre del Greco); Isabella De Cham – Pizza Frittà (Napoli) Pasticceri: Carlo Cuofano – Svizzera (Salerno); Graziano
Notarnicola – Madamoiselle Charlotte (Cava Dei Tirreni); Gennaro Peluso – La Goccia (Pompei); Raffaele Caldarelli – Caldarelli (Nola); Francesco Palladino – Palladino (C.Mare Stabia); Salvatore Tortora Tortora; Antonella D’Amora – La fata delle Torte (C.Mare di Stabia); Teresa Ruocco – cake design; Carmine D’Amora – Di Nocera (C.Mare di Stabia). Panificatori: Carmelo Esposito – panificio Esposito (Pompei); Filippo Cascone – Cascone (Lettere); Gianluigi Caccioppoli – Il Buongustaio (Sant’Antonio Abate); Massimiliano Malafronte – Malafronte (Gragnano); Domenico Fioretti – Fioretti (Carinaro – Caserta); Luigi D’Auria – L’università del pane (S.Antonio Abate) Latterie: Caseificio Aurora; Gargiulo Frantoi: De Ruosi Bartender: Francesco Varnelli – Varnelli (Pompei); Giacomo Prisco – f.lli Prisco (Boscotrecase) Pastifici: dei Campi, Liguori, Arte e Pasta, D’Aniello Produttori: Agrolegumi Vini: Tenuta delle Ginestre, Poggio delle Baccanti, Poggio Ridente, Casa Rocca, Barone, I due principati, I Lauranti, Abbazia, Capri Moonlight, Fattoria Pagano, Orneta, Fiore Romano Birrifici: I Monaci Vesuviani; Valsugana Distillati: Terre pompeiane, Amaro del Rosso Enoteca: Masseria delle grazie, Grappolo Blu,Caffe Caruso Sigaro Toscano Partnership: Slow Food Alleanza cuochi, Condotta Vesuvio, Condotta Monti Lattari
Sponsor: Agrolegumi Goeldline Collection; Atelier MerSì di Maria Longobardi Info: 3333455623 alfonsinalongobardi Teresa Lucianelli Boscoreale propone Il Mercato della Terra Boscoreale. Il Mercato della Terra, iniziativa Slow Food Vesuvio, su terrà domenica 2 dicembre in piazza Vargas. Riunisce i piccoli agricoltori impegnati nel sostenere l’agricoltura storica del territorio, custodi delle varietà orticole e frutticole che vanno tutelate in quanto rischiano di scomparire a causa del sopravvento del sistema di agricoltura globale ormai particolarmente diffuso Questo mercato precede il Natale. Alle ore 12 ci sarà il Laboratorio del Gusto dedicato al pomodorino del piennolo del Vesuvio, particolarmente tutelato da Slow Food, secondo i principi dell’associazione della chiocciola; a condurlo saranno Cristina Leardi, presidente del
Consorzio di Tutela del Pomodorino del Vesuvio, e Patrizia Spigno, agronoma e referente dei presidi Slow Food Campania. Nell’occasione, si parlerà pure del fagiolo cannellino dente di morto di Acerra presidio Slow Food. Nel mercato saranno in vendita tanti tipi di verdure e di ortaggi stagionali, tradizionali protagonisti dei piatti della caratteristici di questi periodi da secoli, in ossequio alla tipica gastronomia natalizia napoletana, come la celebre ed antica minestra maritata, antica ricetta partenopea, nella quale le verdure si “maritano” con la carne. In essa troviamo come protagoniste le squisite torzelle sostenute nei campi vesuviani da Slow Food Vesuvio. A Boscoreale si potranno acquistare dai contadini che saranno presenti, ai quali si potranno chiedere informazioni e curiosità sulla loro coltivazione. I contadini del Mercato della Terra seguono i principi dell’agricoltura sostenibile, nella tutela dell’ambiente, così come quelli contro lo spreco dell’acqua e del cibo. Potranno essere acquistati broccoli, papaccelle, legumi storici dei territori campani, pani da grani antichi, formaggi, salumi, confetture, miele ecc. Il Mercato della Terra è particolarmente indirizzato a coloro che preferiscono prodotti autentici nell’ottica di un consumo consapevole, nel rispetto dell’ambiente e nella scelta di seguire una dieta sana che tuteli benessere e gusto. Il Mercato della Terra Vesuvio si svolgerà ogni prima domenica del mese fino a luglio, con ripresa poi ad ottobre. Info sulla pagina FB Slow Food Vesuvio. Teresa Lucianelli
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