A caccia di inquinanti nel cielo. Come rilevare il particolato atmosferico - Io Vivo Sano Inquinamento e Salute

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A caccia di inquinanti nel cielo. Come rilevare il particolato atmosferico - Io Vivo Sano Inquinamento e Salute
Io Vivo Sano Inquinamento e Salute

A caccia
di inquinanti
nel cielo.
Come rilevare
il particolato
atmosferico
A caccia di inquinanti nel cielo. Come rilevare il particolato atmosferico - Io Vivo Sano Inquinamento e Salute
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Fascia di età consigliata:
6 anni + (con supervisione di un adulto o di un insegnante)

Contesto scientifico
Con il termine “particolato” si intende un insieme di particelle, solide e liquide, sospese in atmosfera. Queste
particelle, come suggerisce il loro nome, rimangono sospese per qualche tempo in aria per poi depositarsi, e
possono essere inalate attraverso la respirazione polmonare con effetti dannosi sulla salute.
La maggior parte del particolato è di origine “naturale” ed è legata a: fenomeni di sollevamento del suolo (tempe-
ste di sabbia), spray marini, ceneri vulcaniche, materiale organico derivante da incendi di foreste, pollini e spore.
La componente antropica, cioè causata da azioni umane, tuttavia, è una componente importante soprattutto a
livello urbano, comprende emissioni dei motori a combustione, riscaldamento domestico, usura dei freni, degli
pneumatici e del manto stradale.
Queste particelle sospese vengono nominate usando il termine PM (dall’inglese Particulate Matter) seguito da
un numero che indica il diametro dei frammenti sospesi in aria: PM10 per il particolato con dimensioni minori di
10 µm, PM2,5 per il particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm, mentre con PM0,1 per il particolato ultrafi-
ne, più piccolo di 0,1 µm.
Per fare un confronto, un capello umano misura tra i 50 e i 70 µm: si tratta di particelle davvero piccole!
Come catturare e osservare questi inquinanti sospesi in aria e apparentemente invisibili?

Materiali
• Fogli di carta A4 (per stampante)
• Penna a sfera
• Righello
• Forbici
• Cucchiaino da cucina o spatolina
• Vaselina in tubetto
• Microscopio stereoscopico (se disponibile)
• Lenti macro per smartphone (in alternativa al microscopio, si possono acquistare anche online per pochi euro)

A caccia di inquinanti nel cielo. Come rilevare l’ozono troposferico
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Procedimento

• Ritaglia delle striscioline di carta (circa 2 cm di larghezza per 5 cm di lunghezza)
• Aiutandoti con un righello, su un lato di ogni striscia, crea tre quadrati grandi 0,8 cm per lato.

• Prendi le strisce di carte a fissale con dello scotch a una superficie solida che funzioni come supporto: puoi
  usare una scatola, un sasso, un mattone o un quaderno con una copertina rigida. Il lato dove sono disegnati i
  tre quadrati deve essere esposto all’aria.
• Applica la vaselina sulla superficie della strisciolina di carta, spremendola gentilmente dal tubetto. Ne occorre
  poca quantità per ognuno dei quadrati disegnati.

A caccia di inquinanti nel cielo. Come rilevare l’ozono troposferico
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• Dopo avere applicato la vaselina distribuiscila gentilmente su tutta la superficie di carta con una spatolina
  o un cucchiaino. In questo modo, il suo aspetto dovrebbe apparire uniforme.

• Ora il “sensore” per rilevare le polveri sottili è pronto: puoi crearne diversi, in base a quanti luoghi vuoi analizzare.
• Scegli un luogo all’aperto per effettuare la rilevazione: può essere il balcone della finestra di casa, una via
  trafficata, il cortile della scuola o un parco. Scegli un luogo dove lasciare il sensore e il suo supporto, appoggiarlo
  stabilmente, e lascialo fermo per 24 h.
• Dopo 1 giorno, puoi tornare e prelevare il tuo sensore. Di ritorno in laboratorio, o a casa, togli la carta dal
  supporto rimuovendo gentilmente lo scotch e facendo attenzione a non toccare la superficie con la vaselina,
  per non sporcarsi e alterare i risultati.
• Per visualizzare le polveri sottili depositate, si può osservare la carta sotto un microscopio stereoscopico,
  oppure usare uno smartphone con aggiunta una lente macro (che aiuta l’ingrandimento delle immagini).

A caccia di inquinanti nel cielo. Come rilevare l’ozono troposferico
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• Osservando un quadrato, sarà possibile contare le singole particelle di polvere catturate, alcune più grandi
  e altre più piccole. Conta le particelle dentro un quadrato, e poi ripeti l’operazione per gli altri due quadrati.
  Per avere una stima più precisa, fai la media dei 3 conteggi effettuati.

• Ora puoi confrontare diverse zone della tua città e ripetere l’esperimento, negli stessi luoghi, ma in giornate
  diverse. Su un quaderno di laboratorio, segna il nome della via o della zona, la temperatura, la presenza
  di vento e le condizioni atmosferiche in generale (pioggia, cielo nuvoloso o sereno) e le condizioni della zona
  in cui stai effettuando la rilevazione (presenza di fabbriche, via trafficata, presenza di alberi, case e così via).

A caccia di inquinanti nel cielo. Come rilevare l’ozono troposferico
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Osservazioni e conclusioni

Per effettuare delle rilevazioni, proprio come un vero scienziato ambientale, puoi ripetere l’esperimento in giorni
consecutivi per creare un vero e proprio grafico dell’inquinamento da polveri sottili. Sull’asse delle ordinate
(verticale) inserisci il numero medio di particelle contate, mentre su quello verticale i giorni della settimana in
cui effettui la rilevazione.

Prova rispondere a queste domande
1 Quali sono le aree più inquinate della tua città?

2 Ci sono differenze tra le vie più trafficate, in presenza o assenza di alberi?

3 In che modo le condizioni atmosferiche influiscono sulla quantità di polveri sottili?

4 Basandoti sulle informazioni che già conosci, credi che le polveri sottili siano un problema principalmente
  estivo o invernale?

Per ulteriori informazioni,
dai un’occhiata al video dell’esperimento a questo link!
                  www.youtube.com/watch?v=7B783ZpTEqc

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