2022 PROGRAMMA GITE CAI Missaglia
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Bellavite Editore, sempre più in alto. Tutta “L’alta editoria” di montagna a portata di click! www.bellavite.it EDITORE www.bellavite.it
In copertina: in cammino verso il Ruton, sullo sfondo il Monte Bianco M ISSA GLIA MONTAGNA stampato su carta naturale senza aggiunta di patina IN LETTERATURA L’arrivo ad un rifugio di alta montagna è una delle più dolci emozioni della vita alpina; la vista delle esili pareti, del fragile tetto in mezzo alla durezza delle rupi, ispira un senso infinito di sicurezza e di pace: s’acqueta l’ansia della salita, ed è sospesa l’inquietudine per il giorno a venire. Guido Rey Il Monte Cervino Fritillaria tubaeformis SEZIONE MISSAGLIA CAI via Garibaldi, 109 23873 Missaglia (Lecco) www.caimissaglia.it info@caimissaglia.it GITE 2022 | 03 ←
SALUTO DEL PRESIDENTE M ISSA GLIA Cari soci ed amici, aumentati, avvicinandosi di molto ai numeri pre-Covid, la montagna rappresenta, per noi che la frequentiamo, il vero obiettivo per questo 2022 è quello di migliorare libertà di movimento, fatica che ricompensa il corpo il grado di confidenza personale per quanto riguarda la e la mente al raggiungimento della vetta, silenzio dai sicurezza delle escursioni di gruppo: una negativa con- rumori della civiltà, piacere per gli occhi in qualunque seguenza visibile della pandemia, per quanto riguarda periodo dell’anno, in sintesi, un intero mondo dove le la nostra sezione, è stata una maggiore frequentazione percezioni ampliate liberano i nostri pensieri. individuale della montagna a scapito di quella di grup- Ancora vogliamo vivere queste emozioni, non solo per po, nonostante quest’ultima sia più divertente e sicura. noi stessi, ma dando concrete opportunità a coloro che Infine, l’attenzione all’ambiente deve aumentare sia tra desiderano avvicinarsi alle Terre Alte. i singoli soci che nelle attività sociali. Eccoci, quindi, con un nuovo Programma annuale che Permettetemi una riflessione, semplice, ma dalle forti ci auguriamo possa essere da stimolo grazie, soprat- implicazioni: se i deterioramenti del territorio dovuti tutto, alla varietà delle iniziative. Le modalità di ritrovo ai cambiamenti climatici sempre più visibili non inte- e frequentazione della montagna sono ancora con- ressano gli escursionisti che vedono con i loro occhi i dizionate dalle precauzioni anti Covid; tuttavia, i pro- ghiacciai velocemente ridursi, fino anche a scompari- grammi sono tutti confermati e non più limitati, nella re, chi altro alzerà la voce per sensibilizzare tutti verso durata e nelle distanze, come avvenuto lo scorso anno. un concreto cambio di rotta? Escursioni di varia difficoltà e indirizzate a tutti, dai ra- Se non per noi, per i nostri figli e nipoti? gazzi ai seniores, attività culturali e per l’ambiente, la Vorrei concludere con una risposta del nostro Presi- Festa CAI sezionale che sarà nuovamente organizzata dente Torti durante una intervista. nel piazzale di fronte alle Scuole Medie dopo l’esito po- Ci dica in tre parole cos’è per lei la montagna. sitivo dell’edizione dello scorso ottobre, ricca di tante “La fatica che insegna che con la costanza, passo dopo novità. passo, si arriva dalla valle alla vetta. L’onestà nel rico- Un’altra bella iniziativa dello scorso anno è stata la noscere i propri limiti perché la parete non fa sconti. La “40 cime per 40 anni”: questa ricorrenza è la somma solidarietà di quando ci si lega in cordata e ci si affida dell’attività sociale di CAI e GSA e un sentito ringra- l’un l’altro”. ziamento va sia ai gruppi che a coloro che sono saliti Buona montagna a tutti! individualmente: il traguardo è stato raggiunto! Se, dopo la diminuzione del 2020 a causa dell’ attività Il Presidente inevitabilmente limitata, i soci sezionali sono di nuovo Luigi Brambilla TESSERAMENTO Ordinario Socio Giovane* 2022 € 45,00 (età fino ai 18 anni) € 16,00 Socio Familiare Soci Giovani (dal 2° figlio)* € 23,00 € 9,00 Socio Giovane Supplemento nuovo socio** (età dai 18 ai 25 anni) € 22,00 € 5,00 * nati dopo il 01/01/2004 Per ulteriori informazioni ed iscrizioni, convivente con socio ordinario vieni a trovarci nelle serate di martedì ** serve anche una foto-tessera o venerdì, via Garibaldi 109, dalle ore 21.00 alle ore 23.00, o contattaci per e-mail: info@caimissaglia.it GITE 2022 | 05 ←
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PROGRAMMA ESCURSIONISTICO 2022 M ISSA GLIA 12 FEBBRAIO Facile Grado di difficoltà A Ciaspolata Alpe di Paglio EAI 6 MARZO Facile A Rifugio Calvi E ...E POI 10 APRILE Elementare 31 LUGLIO AB Lavagna-Sestri E Ricordando Giacomo Grigna 24 APRILE Facile/Impegnativa A Ferrata Sacra San Michele E/EEA 18 SETTEMBRE Zac Up Valsassina, Pasturo 8 MAGGIO Facile A Sasso di Musso E 25 SETTEMBRE Festa della sezione 22 MAGGIO Facile Sede sezionale A Biciclettata Colico-Chiavenna 17 DICEMBRE Camminata in notturna 5 GIUGNO Facile/Impegnativa nel Parco A Pizzo Arera-Sentiero dei fiori EE 12 GIUGNO Media MANUTENZIONE A Angelo delle Cadelle E SENTIERO DEI ROCCOLI 2-3 LUGLIO Impegnativa Ecco le date: A Rifugio degli Angeli al Morion EE/PD 26 FEBBRAIO 14 MAGGIO 17 LUGLIO Facile 9 LUGLIO A Pian dei Cavalli E 15 OTTOBRE 11 SETTEMBRE Impegnativa A Pizzo Zembrasca EE SCUOLA 6 BLEC 9 OTTOBRE Facile 6 FEBBRAIO Escursione intersezionale A Alpe Granda E al lago Palù in Valmalenco Legenda Grado di difficoltà Piedi T Turistico A Auto E Escursionistico EE Escursionisti esperti AB Pullman EEA Escursionisti esperti attrezzati EAI Escursioni in ambiente innevato PD Alpinistico poco difficile GITE 2022 | 07 ←
12 FEBBRAIO 2022 Ciaspolata Alpe Paglio in notturna - Valsassina DURATA PERCORSO PARTENZA 2,5 ore per l’anello ore 15.00 dal parcheggio Baita DISLIVELLO INIZIO ESCURSIONE 400 m circa Alpe Paglio (Lc) DIFFICOLTÀ ACCOMPAGNATORI facile Silvano Beretta, Laura Milani ATTREZZATURA PER INFORMAZIONI ciaspole, pila frontale, 3354585012 abbigliamento per neve Note storico-naturalistiche L’Alpe di Paglio si trova nel territorio di Casargo in Alta Valsassina, ai piedi del Cimone di Margno, con bellissima vista sulle montagne del Lago di Como. È raggiungibile in 15 minuti di auto da Casargo. Arrivati all’Alpe si può lasciare l’auto in un ampio parcheggio a pagamento. È un luogo frequentato in tutte le stagioni, in quanto offre molte opportunità di escursionismo, sia estivo che invernale. In inverno l’Alpe di Paglio è un luogo ideale per escursioni con le ciaspole. → 08 | GITE 2022
M ISSA GLIA Si raggiunge in auto l’Alpe di Paglio posta circa a quota 1400 metri grazie ad una strada asfaltata che si incontra sulla destra qualche centinaio di metri dopo essere usciti dall’abitato di Casargo, in direzione Premana. Al termine della strada si lascia l’auto in un grosso parcheggio. Percorso Indossate le ciaspole, risaliamo il pratone innevato mantenendoci sulla sinistra, inizialmente con una pendenza moderata che aumenta sempre più man mano che si sale. Durante la salita troviamo alcuni cartelli indicatori. Alle nostre spalle possiamo ammirare la mole del Monte Legnone e alla nostra sinistra le cime che sovrastano l’abitato di Premana. Il percorso entra ora in un bel bosco di larici e abeti bianchi con pendenza costante e, usciti da esso, con un ultimo strappo, raggiungiamo la vetta del Cimone di Margno. Qui è posta una croce e il tipico cerchio di ferro con le indicazioni delle innumerevoli cime che possiamo ammirare. Ora iniziamo la discesa seguendo la dorsale che ci condurrà sino al Lares Brusaa (tavoli e palina in loco). Qui incontreremo la strada sterrata che, mantenendo la destra, ci porterà a Pian delle Betulle. Transitati davanti alla caratteristica chiesetta dedicata agli alpini del battaglione Morbegno, proseguiamo poi sulla carrareccia nel bosco, che in breve ci riporterà all’Alpe di Paglio. Gite 2013:Gite 2006 5-02-2013 17:51 Pagina 50 DOTDOTSYSTEM SYSTEMS.r.l. S.r.l. 23871 Lomagna 23871 (Lc) (Lc) Lomagna - Via- Marco Biagi, Via Marco 34 - 34 Biagi, Tel.- 039 9225911/039 Tel. 039 92259210922591 Fax Fax039 03992259290 92259290- -E-mail: E-mail:info@dotsystem.it info@dotsystem.it Costruisce e vende direttamente
6 MARZO 2022 Rifugio Calvi Val Brembana, m. 2006 DURATA PERCORSO PARTENZA 3 ore andata, 2 ritorno ore 6.30 dal parcheggio Baita DISLIVELLO INIZIO ESCURSIONE 780 m circa Carona (Bg) DIFFICOLTÀ ACCOMPAGNATORI facile Silvia Nava, Stefano Cazzaniga, Valerio Colombo ATTREZZATURA PER INFORMAZIONI per escursioni 3453355854 Note storico-naturalistiche Il rifugio è situato in una magnifica conca circondata da bellissimi laghetti alpini. Dalla terrazza del rifugio si possono ammirare il Pizzo del Diavolo, il Diavolino, il Pizzo Poris, il Grabiasca, il Madonnino e il Cabianca. → 10 | GITE 2022
M ISSA GLIA Il sentiero 210 parte in fondo al paese a quota 1150 m circa e sale quasi interamente lungo la strada di servizio (ENEL) in gran parte sterrata. Generalmente si preferisce partire dal tornante (1222 m - possibilità di parcheggio), posto lungo la strada che passa sopra il paese (svoltare subito a sinistra dopo il cimitero e salire per circa 1,5 km). Dopo aver parcheggiato la macchina avrà inizio la nostra escursione. La parte iniziale del percorso ha una buona pendenza e raggiunge dopo poco l’abitato di Pagliari (1314 m – dove troviamo un bel gruppetto di case in pietra). Dopo aver superato il Borgo di Pagliari, il tratto asfaltato termina e si prosegue lungo il sentiero a tratti sterrato, in mezzo al bosco; dopo una rampa troveremo alla nostra destra la cascata di Val Sambuzza, che superiamo percorrendo un ponte. Con percorso più dolce si prosegue fino al lago del Prato (1654 m). Superato il lago si rientra per poco nel bosco mentre la pendenza del sentiero aumenta e si raggiunge la Baita della Mersa (1896 mt). Qui la pendenza cala e ci si avvicina alla murata della diga di Fregabolgia. Salita la scalinata che porta alla sommità della diga percorriamo la sponda settentrionale del Lago di Fregabolgia con percorso quasi pianeggiante; in fondo al lago è ben visibile il Rifugio Calvi (2006 m), che raggiungiamo in circa quindici minuti dalla murata della diga.
10 APRILE 2022 Lavagna-Sestri Levante Golfo del Tigullio DURATA PERCORSO QUOTA AUTOBUS 3,15 ore soci 25€, non soci 32€, DISLIVELLO fino a 14 anni 10€ (15€ se non soci). 300 m Attenersi alle disposizioni anticovid per il viaggio Inizio prenotazioni 29/03/2022 DIFFICOLTÀ elementare INIZIO ESCURSIONE Lavagna (Ge) ATTREZZATURA per escursioni leggere ACCOMPAGNATORI PARTENZA Ascanio Cicogna, Luigi Brambilla ore 6.00 dal PER INFORMAZIONI parcheggio Baita 3397346920 Cenni escursionistici Escursione non lunga ma molto interessante con panorami stupendi sul golfo del Tigullio, da Sestri Levante al Promontorio di Portofino. Si attraversano nel primo tratto, fino al Chiesa di Santa Giulia, uliveti e orti: dal Santaurio la vista è eccezionale. La discesa è ariosa e attraversa anche agrumeti dove si osservano, oltre a arance e limoni, anche piante di pompelmo. Dopo la sosta alla spiaggia di Cavi, la meta, attraversando tratti con numerose piante di corbezzolo, sono i ruderi di S. Anna, la vecchia Aurelia e infine la discesa al borgo e alla spiaggia di Sestri. → 12 | GITE 2022
M ISSA GLIA L’escursione inizia nei pressi della stazione ferroviaria di Lavagna. Attraversando Piazza della Libertà si percorre il caratteristico “Carrobbio” centrale di Lavagna. In fondo si vede la bianca facciata della chiesa di Santo Stefano. All’incrocio con via Dante si osserva la pittoresca piazza con pavimento a pietra e ciottoli. Si gira a destra in via Dante, dagli antichi portici, valicando poi il torrente Fravèga e continuando per circa 60 metri fino ad una carrareccia a sinistra in salita, con indicazione “Pedonale per S. Giulia” e il bollo rosso di segnavia. La salita è piuttosto ripida, spesso delimitata da muri e vegetazione. Attraversata poi una strada asfaltata si riprende il percorso, ora più bello, fra ampi uliveti e scorci sul mare. Qua e là si incontrano gruppi di case e si osserva da vicino uno splendido fico d’india. In località Rigone, un piccolo tabernacolo ricorda un furto sacrilego nella chiesa parrocchiale della “insigne reliqua di Santa Giulia”. Siamo vicini alla meta: una piazzetta si apre con notevole vista verso il Golfo del Tigullio, dal Monte di Portofino a Punta Manara. La discesa è molto panoramica attraversando uliveti, piante di agrumi e godendo dell’azzurro mare ligure. In poco tempo si è a Cavi di Lavagna, piccolo e caratteristico borgo ligure. Oltrepassando la via Aurelia siamo alla spiaggia di sabbia, dove c’è tempo per rifocillarsi e tentare qualche approccio all’acqua del mare. (2h) La seconda tappa dell’escursione inizia poco lontano, attraversando la copertura del torrente Barassi per prendere a sinistra la strada in salita “pedonale per S. Anna”. La salita è leggera e numerosi Gite 2013:Gite 2006corbezzoli ( rossi 5-02-2013 frutti commestibili 17:51 Pagina 37 autunnali ) sono a fianco del sentiero. La vista a picco sul mare ci fa rituffare nel piacere dell’escusione ligure, mentre ci avviciniamo alla vista di Sestri. Appare la cappella diroccata di S. Anna. Un cartello informa che questo è il tracciato della vecchia via Aurelia, la via romana, che, al tempo, nel tratto Sestri-Lavagna risaliva la Gite 2013:Gite 2006 5-02-2013 17:51 Pagina 37 costa. Poco più avanti la strada inizia a scendere e in poco tempo ci porta all’abitato di Sestri e poi sul lungomare. Qui l’escursione termina (1h 15’) anche se sarà possibile passare un pò di tempo sulla ampia spiaggia locale. 23873 Missaglia (Lc) - Via Desiderata, 7 Tel./Fax 0399.200.363 23873 Missaglia (Lc) - Via Desiderata, 7 Tel./Fax 0399.200.363
24 APRILE 2022 Ferrata Sacra di S. Michele S. Ambrogio-Val di Susa (To), m. 962 DURATA PERCORSO ATTREZZATURA 4,5 ore la ferrata per escursioni. Per la ferrata munirsi di casco, 1,5 ore il sentiero imbracatura, kit ferrata omologato DISLIVELLO PARTENZA 612 m ore 6.00 dal parcheggio Baita DIFFICOLTÀ INIZIO ESCURSIONE FERRATA Chiusa di S. Michele, S. Ambrogio escursionisti esperti SENTIERO ACCOMPAGNATORI PER INFORMAZIONI facile, poco faticoso Fabio Arrizza, Marco Scarabelli 3494661889 Cenni escursionistici Già in epoca romana esisteva un presidio militare per il controllo della strada verso le Gallie, successivamente i Longobardi ne fecero un baluardo contro i Franchi, infine intorno all’anno 1000 nacque l’Abbazia affidata ai Benedettini. L’Abate Ermengardo fece realizzare l’opera più ardita della già imponente costruzione, l’impressionante basamento che, partendo dalla base del picco del monte, raggiunse la vetta e costituì il livello di partenza per la costruzione della nuova chiesa. Questo basamento è alto 26 metri ed è sovrastato dalle absidi che portano la cima della costruzione a sfiorare i 1.000 metri di altitudine rispetto ai 962 del monte Pirchiriano. Proprio la punta del monte costituisce la base di una delle colonne portanti della chiesa ed è tutt’ora visibile e riconoscibile grazie alla presenza di una targa “culmine vertiginosamente santo”. Possibilità di visita dell’Abbazia in autonomia, a pagamento (€ 8.00). → 14 | GITE 2022
M ISSA GLIA Sentiero: da S. Ambogio si segue la strada che supera la piccola chiesa di S. Rocco e porta alla mulattiera per la Sacra. Il percorso si presenta come un’ampia mulattiera acciottolata dove si incontrano 14 croci rappresentanti le stazioni della”Via Crucis”. Il percorso termina nei pressi del parcheggio nell’abitato di S. Pietro (m. 750). Attraversato il paese, si percorre uno stretto viottolo e si passa a fianco della chiesetta dedicata a S. Anna, dopodichè si imbocca il sentiero che entra nel bosco di castagni e che porta al piazzale della Sacra di S. Michele (m. 962). Ferrata Carlo Giorda: dal parcheggio macchine un pannello indica il percorso e la relativa direzione. Si sviluppa sul versante Nord Ovest del monte Pirchiriano. La salita si presenta abbastanza lunga, utilizza un cavo metallico di sicurezza rivestito di plastica, alcuni gradini sono posti nei punti più esposti. La prima parte risale lo sperone che costeggia una cava in disuso e arriva a “Pian Cestlet”, da qui si traversa a destra, verso ovest andando a prendere lo sperone più imponente che scende dalla cima. Si arriva al “Saut du Cin”. Ancora qualche tratto su roccia poi attraversando un ponte “Tibetano”, si giunge in breve alla sommità del monte “Pirchiriano” (m. 962) cioè al termine della ferrata che finisce proprio contro le mura dei ruderi del Monastero. La ferrata su tracciato articolato e discontinuo che presenta anche tratti verticali ed esposti, e 2013:Gite 2006 5-02-2013 17:51 Pagina 41 richiede attenzione nella progressione e un uso corretto del dispositivo di protezione personale. AGENZIA ASSICURAZIONI CAZZANIGA 23873 Missaglia (Lc) - Via Garibaldi, 83 - Tel. 039.9240342 Cell. 348.7022325 - assicurazioni@studiocazzaniga.com 23873 Missaglia (Lc) - Via Garibaldi, 83 - Tel. 0399.240.342 Fax 039. 8942429 - assicurazioni@studiocazzaniga.com
8 MAGGIO 2022 Sasso di Musso Prealpi Lepontine, m. 1140 DURATA PERCORSO PARTENZA 2,5 ore andata ore 7.00 dal parcheggio Baita DISLIVELLO INIZIO ESCURSIONE 930 m circa Musso (Co) DIFFICOLTÀ ACCOMPAGNATORI facile Mariella Dell’Orto, Sergio Casiraghi, Angela Barcella ATTREZZATURA PER INFORMAZIONI per escursioni 3496064218 Note storico-naturalistiche Il territorio di Dongo e di Musso è dominato da un imponente sperone roccioso calcareo, il Sasso di Musso, uno splendido balcone sul lago di Como e le cime che lo circondano. Montagna semisconosciuta, sentieri poco battuti, segnaletica evanescente, ma forse è proprio questo che cercavamo nell’andare per monti! L’escursione andrà alla scoperta dei bellissimi panorami e delle graziose chiesette di San Bernardo e Sant’Eufemia. → 16 | GITE 2022
M ISSA GLIA Da Como si prosegue lungo la Strada statale 340 Regina fino a Musso. La macchina la si può lasciare nel parcheggio sulla destra adiacente alla chiesa di San Biagio del XIV sec. (210 m). Si segue la strada asfaltata adiacente alla chiesa e subito dopo il semaforo si scende a destra raggiungendo la caratteristica piazzetta con il porticciolo. Alla fine della piazzetta si risale una scalinata e incrociata nuovamente la strada la si segue verso destra, fino a raggiungere sulla sinistra una grande cappella dedicata a San Carlo Borromeo. Si inizia a seguire la vecchia mulattiera verso le frazioni Genico e Croda. Da Croda si segue fedelmente la carrareccia (a tratti cementata), con indicazioni “San Bernardo” e “Agriturismo”. Oltrepassando numerosissime baite si perviene al termine della strada (1 ora e 30 minuti), imboccando sulla destra un sentiero (indicazioni per San Bernardo su cartello in legno). In breve si giunge alla sella ove sorge la chiesa di San Bernardo e il suo panorama mozzafiato. Poco oltre, sulla destra, seguendo la cresta erbosa senza percorso obbligato (numerose tracce ovine) si giunge al vertice del Sasso di Musso, proprio di fronte al Monte Legnone, sopra la Valle Albano ed alle spalle del più noto e maestoso Bregagno. Lasciamo alle spalle la chiesa e scendiamo per la dorsale del lago: ci voltiamo a salutare la chiesetta e da lontano la vediamo bellissima con la sua cupola rossa. Siamo ogni volta sorpresi dalla varietà del panorama e dagli scorci del lago di Como: guardandoci attorno la discesa si fa più veloce e meno noiosa. Da sentiero nel bosco, in prossimità dell’agriturismo la via diventa strada carrozzabile e con ampi tornanti arriva fino in prossimità di Cremia. Preferiamo rimanere in quota e non scendere fino al lago e raggiungiamo attraverso una ripida salita la chiesa di Sant’Eufemia, situata proprio sulla dorsale del monte che separa Dongo dal basso lago. M A G N I D A R I O & C . s . r. l . MAGNI DARIO & C. s.r.l. 23873 Missaglia (Lc) - Via Puccini, 11 Tel. 039 9241191 / 039 9241112 Fax 039 9200751 www.magnidario.com - edilizia@magnidario.com
22 MAGGIO 2022 Biciclettata Colico-Chiavenna Valtellina DURATA PERCORSO PARTENZA 3 ore andata, 2 ritorno ore 6.30 dal parcheggio Baita DIFFICOLTÀ INIZIO ESCURSIONE facile Colico (Lc) ACCOMPAGNATORI ATTREZZATURA casco, guanti, Fabio Arrizza, Angelo Rovelli abbigliamento alta PER INFORMAZIONI visibilità 3494661889 Note storico-naturalistiche Si parte dal lungo lago di Colico e si seguono le indicazioni della Ciclo-pedonale della Valtellina. Si tratta di un percorso Turistico, semplice adatto a tutti purché si abbia un buon allenamento con la bicicletta. Si attraverseranno zone di particolare pregio ambientale, come il lago di Mezzola e la riserva del Pian di Spagna arrivando infine nel centro storico di Chiavenna. Il percorso è quasi interamente pianeggiante su pista ciclabile con tratti sterrati e strade locali a basso traffico. Ritorno dallo stesso percorso. → 18 | GITE 2022
M ISSA GLIA L’escursione si svolgerà unicamente con tempo favorevole. Spostamento con auto propria fino a Colico al parcheggio della stazione FS. Approntamento, ritiro biciclette e inizio percorso ciclabile. Lunghezza del percorso circa 50Km fra andata e ritorno. Condizioni di partecipazione: - all’atto dell’iscrizione è necessario indicare la statura personale per consentirci di prenotare la corretta taglia della bicicletta (le bici sono a noleggio, vale la regola del “chi rompe paga”) - casco da bici obbligatorio (fornito dall’organizzazione) - consigliato abbigliamento HV alta visibilità - l’iscrizione, in sede CAI, è consentita fino a venerdì 20 maggio, fino al raggiungimento di 30 partecipanti, e si intende confermata solo a pagamento avvenuto - non è una gara di velocità , pertanto si intende percorrere la ciclabile con andatura moderata rispettando gli altri ciclisti (frequenti e numerosi) e le necessità del gruppo - anche se il percorso si sviluppa su ciclabile valgono le stesse regole vigenti del codice della Qualità e Passione strada: l’organizzazione declina ogni responsabilità per comportamenti inappropriati - pranzo al sacco - tempo permettendo da oltre un secolo è prevista la visita in autonomia del centro di Chiavenna - il partecipante si impegna a rispettare le indicazioni del capogruppo Qualità e Passione - è proibito allontanarsi senza autorizzazione del capogruppo da oltre Nota bene: le biciclette per l’escursione sono a noleggio al costo di €un25,00/persona. secolo Chi intendesse partecipare con la propria bicicletta deve provvedere in autonomia al trasporto fino al punto di partenza. dal 1912 Qualità e Passione Via Cavour 16 - tel.039 9241252 dal 1912 da oltre un secolo Missaglia Via Cavour 16 - tel.039 9241252 Missaglia dal 1912 Via Cavour 16 - tel.039 9241252 Missaglia
5 GIUGNO 2022 Pizzo Arera - Sentiero dei Fiori Prealpi Orobiche, m. 2512-1969 DURATA PERCORSO PARTENZA 1,5 ore itinerario A ore 6.30 dal parcheggio Baita 3 ore itinerario B INIZIO ESCURSIONE DISLIVELLO Roncobello-Baite di Mezzeno (Bg) 530 m itinerario A ACCOMPAGNATORI 910 m itinerario B Marco Acquati, Antonio Villa DIFFICOLTÀ PER INFORMAZIONI facile itinerario A 3358257334 esperti itinerario B ATTREZZATURA per escursioni Note storico-naturalistiche Il “monarca delle Prealpi bergamasche”, così è soprannominato il Pizzo Arera. Un imponente monte che con il roccioso versante nord (di conformazione quasi dolomitica) domina la Val Canale; mentre il versante meridionale degrada più dolcemente verso la Valle Brembana, nella conca prativa di Zambla Alta e Oltre il Colle. → 20 | GITE 2022
Gite 2013:Gite 2006 5-02-2013 17:51 Pagina 44 M ISSA GLIA SENTIERO DEI FIORI (Itinerario A) Dal parcheggio delle Baite di Mezzeno, imbocchiamo il sentiero CAI 219 e saliamo in circa 1 h al Passo Branchino. Qui iniziamo a percorrere il Sentiero dei Fiori che sale, nel suo primo tratto, sulle pendici, prima erbose, poi ghiaiose e sassose, della Corna Piana fino a raggiungere, dopo la salita di un vasto ghiaione, la Bocchetta di Corna Piana (2078 m.), il punto più alto del Sentiiero dei Fiori. Dalla Bocchetta di Corna Piana, entriamo nel vallone del Mandrone e percorriamo il sentiero, sempre in quota 2000, che sfiora alla base le imponenti pareti rocciose dell’Arera e, dopo l’attravesamento di ampio ghiaione, saliamo al Passo di Gabbia (2050 m) dove avremo modo di osservare le variopinte fioriture. Al Passo di Gabbia il panorama si allarga sulla sottostante Val Vedra e verso la conca di Oltre il Colle e verso i monti Grem, Alben e Menna. Proseguiamo per un tratto pianeggiante per poi abbassarci in Val d’Arera e raggiungere il Rifugio Capanna 2000. VETTA ARERA (Itinerario B) Dal parcheggio delle Baite di Mezzeno sino in prossimita’ del rifugio Capanna 2000 l’escursione è la stessa dell’itinerario A. Da qui inizia il sentiero per escursionisti eperti, che segue il crestone sud del Pizzo Arera. La traccia è molto ripida e sale zigzagando fino a giungere appena sotto l´anticima della montagna (quota circa 2400 m). Qui inizia la parte tecnicamente più difficile della salita: si raggiunge un ripido ghiaione da percorrere con attenzione in discesa per una ventina di metri. Poi si entra in una crepatura nella roccia che si risale utilizzando dei gradini metallici e alcune catene fisse. Superato questo tratto il percorso risale bruscamente a zig zag e in poco tempo si raggiunge la croce di vetta, aiutandosi in qualche tratto con le mani. FARINE INTEGRALI MACINATE A PIETRA Via ViaP.P.Giovanni GiovanniXXIII, XXIII,4040- 23873 - 23873MISSAGLIA MISSAGLIA(LC) (LC) Cell. Tel. 0393392984158 / 924.08.00 -/ Cell. 3341994475 3392984158 E-mail: E-mail:molinocazzaniga@libero.it molinocazzaniga@libero.it P.iva00699560132 P.iva 00699560132 LUNEDÌ CHIUSO CHIUSO LUNEDÌ ORARIO ORARIO DI DI APERTURA: APERTURA MAR, dalle MER, ore GIO,8.30 SABalle ore ore 9.00-12.30 12.30 e/dalle VEN ore 9.00-12.30 15.00 alle eore 15.00-18.00 19.00
12 GIUGNO 2022 Angelo delle Cadelle Val Tartaro, m. 2483 DURATA PERCORSO PARTENZA 3,5 ore ore 6.30 dal parcheggio Baita DISLIVELLO INIZIO ESCURSIONE 1000 m circa Arale (So) DIFFICOLTÀ ACCOMPAGNATORI media Fausto Gaiati, Sergio Casiraghi, Angela Barcella ATTREZZATURA PER INFORMAZIONI per escursioni 3391002106, 3387054104, 3475502487 Note storico-naturalistiche Il Monte Cadelle è una montagna che fa parte delle Alpi Retiche e si eleva dove si incontrano la Val Tartano, Val Madre e la Val Brembana. → 22 | GITE 2022
M ISSA GLIA Dal parcheggio si segue per un breve tratto la stradina che compie un ampio tornante ritornando ad Arale e proprio sulla curva, vicino ad una fontanella, si imbocca verso destra un sentiero segnalato con bandierine. Il sentiero si addentra nel bosco per un breve tratto quasi pianeggiante e poi esce all’aperto e prosegue, ora più ripido, sui pendii prativi. Dopo aver raggiunto due baite che vengono lasciate a destra, il sentiero prosegue in salita e si approssima ad una recinzione con muretti a secco, che rimane qualche metro più in alto sulla sinistra. Al termine di questa recinzione in sassi, si giunge in vista del ponte sul torrente che scende dalla Val Dordonella, poco a destra c’è la cascata del torrente Tartano. Attraversato il ponte in cemento, si prosegue sul sentiero che, con numerose svolte, risale il dosso a sinistra della cascata e poi immette nella piana della Casera Porcile (q. 1803 m). Guadato il torrente di questa valle, senza raggiungere le baite della casera citata, si prosegue verso SW di fianco ad un muretto in sassi. Poco sopra il sentiero segnalato entra in un rado bosco di larici e poi, all’aperto, si approssima ad una baita isolata a circa (q. 1900 m). Tralasciando alcune tracce verso sinistra, si supera questa baita sulla destra e si prosegue a monte, ancora per un centinaio di metri o poco meno. Ad un bivio, quando il sentiero segnalato supera la costa verso destra con un gradino roccioso, lo si abbandona e si segue il sentiero segnalato che traversa in piano verso sinistra. Al termine di questo traverso a semicerchio, si giunge in vista del primo dei Laghi di Porcile (q. 2005 m). Le tracce segnalate proseguono ora verso E e poco sopra si arriva al secondo lago (q. 2030 m). Qui il cartello indicatore può trarre in inganno, in quanto una freccia indica il Passo di Tartano in direzione SW, mentre un’altra freccia indica il Passo di Porcile poco a sinistra del precedente. In effetti il sentiero segnalato che prosegue a destra di questo lago, è uno solo e lo si segue fino a raggiungere un bivio. Tralasciando le tracce che verso destra portano al Passo di Tartano, si prosegue a sinistra e poco dopo si arriva al terzo dei laghi (q. 2095 m). Il sentiero, sempre segnalato con bandierine, prosegue sulla riva N di questo lago e poi si alza su dossi in parte erbosi e in parte rocciosi, in direzione SE, fino a raggiungere il Passo di Porcile (q. 2290 m). Appena sotto il passo, sul versante della Val Brembana, lasciamo il sentiero principale e prendiamo a sinistra, tagliando il ripido versante erboso, su traccia di sentiero non segnalata, stretta ma continua, che non presenta particolari problemi (se non quello di fare un po’ di attenzione tagliando un modesto dosso con roccette). Raggiunta una pianetta con un ometto, procediamo fino ad attraversare un valloncello, oltre il quale intercettiamo, ad una quota approssimativa di 2300 metri, un marcato sentiero che sale da destra; lo seguiamo trovando alcuni segnavia (bolli gialli e rossi) e saliamo sul versante a sud-ovest della cima, tagliando da destra a sinistra un corpo franoso. Il sentiero, ben visibile, punta ad uno sperone di rocce scure; prima di raggiungerlo, però, piega a sinistra e risale, zigzagando, il canalone erboso alla sua sinistra, proponendo per sei volte la sequenza di tornantini dx-sx. Al settimo tornante dx ci portiamo alla sommità arrotondata ed erbosa del salto roccioso (attenzione, in discesa, a ricordarsi di piegare, qui, a destra, evitando di proseguire diritti per non raggiungere il ciglio del salto). Pieghiamo, quindi, di nuovo a sinistra, salendo per un breve tratto, ed ancora leggermente a destra. Pochi tornanti ci permettono di superare un corpo franoso e di raggiungere il crinale fra Val Brembana e Val Tartano, in corrispondenza del punto di arrivo di un canalino che sale fin qui dal versante valtellinese. Pochi passi ancora sul crinale, e siamo alla cima delle Cadelle (m. 2483), con la statua dell’angelo trifronte.
2-3 LUGLIO 2022 Rifugio degli Angeli al Morion Ruthor Val d’Aosta, m. 3486 DURATA PERCORSO ATTREZZATURA 1 giorno 3,5 ore al rifugio alta montagna, imbraco, picozza e ramponi 2 giorno 3 ore alla vetta PARTENZA DISLIVELLO ore 7.00 dal parcheggio Baita 1 giorno 1300 m al rifugio 2 giorno 580 m alla vetta INIZIO ESCURSIONE La Bethaz in Valgrisenche DIFFICOLTÀ PER INFORMAZIONI 1 giorno escursionistica ACCOMPAGNATORI 3334588012 2 giorno alpinistica Silvano Beretta, Fabio Arrizza 3494661889 Note storico-naturalistiche Il rifugio degli Angeli al Morion è stato interamente costruito dai ragazzi dell’Operazione Mato Grosso. La costruzione è sorta sul luogo già occupato dal rifugio Scavarda distrutto in un incendio nei primi anni novanta. La gestione è curata da volontari e il ricavato è devoluto alle missioni dell’America Latina. Si trova su una cresta ai piedi del ghiacciaio di Morion e si affaccia sulle alte vette della Valle d’Aosta: Grand Combin, Cervino, Monte Rosa, Gran Paradiso, Gran Rousse. La Testa del Rutor è la cima più alta che sovrasta l’omonimo ghiacciaio, uno dei più grandi della Valle d’Aosta. È situato sullo spartiacque fra la Valgrisenche e la Valle di La Thuile e offre una spettacolare vista sulla catena del Monte Bianco. → 24 | GITE 2022
M ISSA GLIA 1° giorno Il sentiero che parte dal La Bethaz è il più lungo per raggiungere il rifugio degli Angeli al Morion ma è anche senza ombra di dubbio il più suggestivo. Il percorso si snoda tra stupendi boschi di conifere ricchi di mirtilli, costeggia pareti rocciose e laghetti alpini. Da La Bethaz si prosegue, in direzione nord, per la strada asfaltata che attraversa l’abitato, per poi inerpicarsi nei boschi dove diventa sterrata. Dopo un ponticello di legno si incontra il sentiero n. 18 che proviene da Planaval e si passa accanto ad una parete rocciosa attrezzata come palestra di roccia. Il sentiero svolta decisamente salendo verso ovest traversando a mezza costa sotto le bastionate rocciose fino ad arrivare ad un colle (Baite di Miollet 2000 m.). Passiamo ora da una zona di massi erratici e la pendenza aumenta sensibilmente fino ad un colletto erboso, proseguiamo avvicinandoci alla cresta rocciosa della Becca dell’Aouille, contorniamo una piccola conca con torbiera e ci dirigiamo verso delle rocce lisce alla sinistra di un canale di rocce franate. Si rimontano con qualche tornante e si sbuca su un piccolo pianoro dove sono situati i due piccoli laghetti glaciali del Morion. Proseguendo su una comoda mulattiera militare si giunge fino al Rifugio degli Angeli (2916 m.) 2° giorno Il secondo giorno per chi lo volesse e sotto la propria responsabilità è possibile salire al Rutor. Per raggiungere la vetta del Rutor bisogna attraversare la pietraia che conduce al ghiacciaio del Morion. Una volta giunti sul nevaio, si aggirano due o tre crepacci e ci si dirige a destra alla base di una scarpata rocciosa che porta ad un ampio canale. Si piega a sinistra e si prosegue fino alla vetta dove sono collocati il segnale IGM ed una statua della Madonna. Il punto più alto è però pochi metri più avanti e può essere raggiunto superando un breve tratto di semplice arrampicata. Pur essendo un’ascensione senza nessuna difficoltà tecnica è indispensabile avere una buona preparazione atletica. EDILCOLOMBO M I SSAGLIA www.edilcolombo.it telefono 039 924 1 1 03
17 LUGLIO 2022 Pian dei Cavalli Val Chiavenna, m. 2323 DURATA PERCORSO PARTENZA 3 ore andata, 2 ritorno ore 7.00 dal parcheggio Baita DISLIVELLO INIZIO ESCURSIONE 800 m circa Starleggia (So) DIFFICOLTÀ ACCOMPAGNATORI facile Valerio Colombo, Silvia Nava, Stefano Cazzaniga ATTREZZATURA PER INFORMAZIONI per escursioni 3913510680 Note storico-naturalistiche Il Pian dei Cavalli (piàn di cavài) è uno dei luoghi più belli e conosciuti della Valle Spluga (o Valle di San Giacomo), in quanto assomma in sé elementi di straordinario interesse naturalistico, panoramico e storico (anzi, preistorico). Si tratta di un ampio e luminoso altopiano di rocce calcaree che separa la Valle di Starleggia, a sud, dalla Val Febbraro, a nord. Vi sono stati aperti, infatti, una ventina di siti archeologici, dove sono state ritrovate numerose tracce (reperti di punte di frecce, coltelli ed utensili ricavati dalla pietra scheggiata ed addirittura residui dei fuochi di bivacco) della presenza di nuclei di cacciatori nel Mesolitico, cioè circa 10.000 anni fa. → 26 | GITE 2022
M ISSA GLIA Saliamo sulla ss 36 verso il passo dello Spluga, in uscita da Campodolcino, la lasciamo per prendere a sinistra la stradina che sale a Starleggia (m. 1560), dove parcheggiamo. Ci incamminiamo sulla mulattiera (direzione San Sisto) che alle spalle delle baite sale ripida tra i prati e poi entra in una pecceta, uscendone sul bordo della piana di San Sisto (m. 1769). Appena prima di entrare nel cuore delle baite, guardiamo a destra: vedremo un ponticello il legno, cui ci porta un sentierino che scende a superare una valletta. Dopo un pannello imbocchiamo il sentiero che sale con qualche tornante in un fresco bosco di larici, passando a sinistra di una baita isolata, per poi uscire ad una fascia di ripidi pascoli, che prelude al primo alpeggio, l’alpe Toiana (m. 1925). Ne raggiungiamo le baite dopo qualche tornante: lasciando alla nostra destra una cappelletta, prendiamo a sinistra (segnavia bianco-rosso) per breve tratto, poi di nuovo a destra e, dopo breve salita, siamo al limite meridionale dell’alpe Zocana (m. 2003). Qui oltrepassiamo una fontana, lasciamo alla nostra destra un crocifisso in legno ed una fontana e seguiamo le indicazioni di due cartelli il legno (a destra sono indicate Zocana ed Isola, a sinistra Pian dei Cavalli, Lago Bianco e Bocchetta Bardan), prendiamo a sinistra. Il largo sentiero, dopo una svolta a destra, sale al margine del Pian dei Cavalli. Cominciamo a salire sul lato sinistro, verso ovest, su debole traccia. Passiamo pozze. Qualche sosta ci permette di gustare il panorama alle nostre spalle, già bellissimo, con le cime del versante orientale della Valle di Spluga. Davanti a noi compare, sulla destra, una cascatella, che scende dalla soglia più alta dell’altipiano, la quale nasconde il lago Bianco (m. 2323). Pochi sforzi ancora e, dietro l’ultima balza erbosa siamo al lago Bianco. Possibilità di allungo al monte Bardan (1h 30m + 480m) Passiamo alla sinistra del lago Bianco e procediamo verso sud, puntando ad un evidente vallone e seguendo un sentiero segnalato che, tagliando il fianco a sinistra del vallone, porta ad una selletta (m. 2431), la quale separa la parte alta del Pian dei Cavalli dall’alta Val Fioretta. Qui lasciamo i segnavia alla nostra sinistra e pieghiamo a destra (ovest-nord-ovest), salendo sul largo crinale che culmina alla cima del monte Bardan. Raggiungiamo, così, una larga anticima erbosa, che immette in una specie di grande pianoro d’alta quota: piegando appena a destra, siamo alla pianetta della cima del monte Bardan (m. 2812). Procediamo verso ovest portandoci al crinale e seguendo il crestone che gradualmente si restringe, fino all’ultima rampa che fra alcuni semplici blocchi ci permette di accedere al ripiano della cima di Barna (m. 2862).
11 SETTEMBRE 2022 Pizzo Zembrasca Valdidentro, m. 3089 DURATA PERCORSO PARTENZA 3 ore per la salita ore 5.30 dal parcheggio Baita DISLIVELLO INIZIO ESCURSIONE 1000 m circa Val Viola Bormina P4 (So) DIFFICOLTÀ ACCOMPAGNATORI escursionisti esperti Silvano Beretta, Laura Milani ATTREZZATURA PER INFORMAZIONI per escursioni 3354588012 Note storico-naturalistiche Il Pizzo Zembrasca è un tremila che si erge nel punto di incontro tra le valli Cantone, delle Mine e Minestra, con accesso dalla Val Viola Bormina. La Val Viola costituisce per i visitatori un itinerario di straordinaria bellezza paesaggistica, incorniciata da una serie di cime oltre i tremila metri, che regalano panorami difficilmente dimenticabili. La luminosità che pervade la valle rende onore al nome originario di “Valle Bianca”. La Val Viola deve infatti il suo nome ad un errore dei cartografi dell’800. Il nome originario sarebbe Valle Bianca, secondo la corretta interpretazione dell’antica grafia “Albiola”, che deriverebbe dall’aggettivo latino “albus”, “bianco”. Nell’era tardoglaciale l’intera valle era occupata da un ghiacciaio che comunicava ad est, per i passi di Foscagno e di Trela, con quello di Livigno, e ad ovest, per il passo di Val Viola, con quello di Campo, nell’attuale Svizzera. La colata della Val Viola e del Livignasco confluiva, poi, nella piana di Bormio, dove si congiungeva con quelle della Valle dello Stelvio e della Valfurva. → 28 | GITE 2022
M ISSA GLIA Da Bormio verso Livigno fino al tornante di Arnoga; al tornante destrorso (16 km) si imbocca la stradina a pedaggio della Val Viola per 5 km fino al parcheggio P4 (2070 m). Scesi dall’auto si continua sulla stradina fino in vista del Rifugio Viola, quindi su pascoli e per le ripide pietraie che fanno da sipario alla selvaggia e desolata val Cantone, infine per cresta dietritica (passaggi di I grado) dalla selletta ad Ovest del pizzo Zembrasca alla vetta. valorizza i parchi del territorio
9 OTTOBRE 2022 Alpe Granda Val Masino, m. 1680 DURATA PERCORSO PARTENZA 3 ore ore 7.00 dal parcheggio Baita DISLIVELLO INIZIO ESCURSIONE 780 m circa Prati di Lotto, Biolo (So) DIFFICOLTÀ ACCOMPAGNATORI facile Stefano Cazzaniga, Valerio Colombo, Silvia Nava ATTREZZATURA PER INFORMAZIONI per escursioni 3427692257 Note storico-naturalistiche Percorrendolo in autunno l’itinerario offre la possibilità di ammirare i colori dell’autunno attraverso un percorso relativamente facile che riuscirà a soddisfare sia gli ecursionisti meno esperti sia quelli più esigenti grazie alla magnifica vista a nord delle vette del gruppo del Masino tra cui il pizzo Porcellizzo, il pizzo Cengalo, il Pizzo Badile e i pizzi del Ferro. A ovest possiamo invece ammirare la cima del Desenigo e la Cima di Cavislone. A est infine abbiamo il Pizzo Mercantelli e il monte Scermendone con alle loro spalle il monte Disgrazia. L’escursione si sviluppa lungo una strada forestale in ottime condizioni, è un percorso semplice e adatto anche alle famiglie, in grado di regalare uno splendido panorama. → 30 | GITE 2022
M ISSA GLIA Arrivati ad Ardenno, saliamo in Val Masino fino ad imboccare il bivio che porta a Biolo. Terminato l’ultimo tornante seguiamo le indicazioni per la frazione di Piazzalunga per poi arrivare, dopo una stradina panoramica, alla località Prati di Lotto, dove lasceremo la macchina alla fine della strada asfaltata. La nostra escursione inizia percorrendo una strada sterrata che affianca un bacino idroelettrico e che ci porta ad alcune baite situate sul limite nord ovest dei prati. Superate le baite prendiamo un sentiero sulla destra che in breve ci porta alla fonte del Poz Feràa du cui, seguendo le indicazioni, prendiamo un sentiero il quale ci conduce, dopo un ripido corridoio, al Sas del Tìi (m. 1280). Il sentiero prosegue sul crinale che separa la Valtellina dalla Val Masino e che, attraverso una fascia di roccette prima e una pineta poi, ci porta nei pressi del vecchio rifugio dell’Alpe Granda (m. 1630). Salendo oltre l’ex rifugio si raggiunge la cima di Granda (m. 1708) per poi scollinare fino al rifugio Alpe Granda (m. 1680), nostra destinazione finale. Qui la vista spazia dal gruppo della Val Masino, con il pizzo Porcellizzo, la cima del Cavalcorto, il pizzo Cengalo, i pizzi del Ferro e la cima di Zocca, fino al monte Disgrazia.
REGOLAMENTO M ISSA GLIA DELLE ESCURSIONI FESTIVE SEZIONALI La Sezione CAI di Missaglia propone ai propri soci l’attività delle escursioni sociali, per l’avvici- namento alla vita e alla cultura della montagna, attraverso la pratica in sicurezza del cammino in montagna e dell’alpinismo facile, da vivere con animo gioioso e spirito di amicizia, sviluppando la solidarietà fra i frequentatori della montagna. Le escursioni sono aperte anche ai non soci: anch’essi devono rispettare lo spirito del CAI e il regolamento qui sotto riportato. Il Programma escursionistico ha l’obiettivo di favorire la partecipazione di persone a diverso grado di preparazione fisica e tecnica. E’ quindi impostato con criteri di variabilità delle mete e delle difficoltà, e di gradualità nell’ inserirle a calendario: le più impegnative sono a stagione avanzata. 1. La Sezione adotta ogni precauzione per tutelare l’incolumità dei gitanti; questi, in consi- derazione dei rischi e pericoli inerenti allo svolgimento dell’attività alpinistica, esonerano il CAI, la Sezione di Missaglia, i suoi rappresentanti, nonché i capigita, da ogni responsabilità per incidenti e infortuni di qualsiasi natura che si verificassero prima, dopo e durante le gite. 2. Le iscrizioni alle escursioni si raccolgono presso la sede sociale entro il martedì antecedente la gita o altra data che potrà essere precisata nel programma. L’iscrizione deve essere di norma accompagnata dalla relativa quota. In modo particolare le gite con prenotazioni e pernottamento in rifugi o alberghi devono essere interamente pagate in anticipo presso la sede. L’iscritto che non si presentasse alla partenza, è tenuto all’integrale pagamento della relativa quota. 3. La disdetta dopo la chiusura delle iscrizioni o la mancata presenza alla partenza non dà diritto ad alcun rimborso. 4. La partenza avviene con qualunque condizione meteo, salvo avviso contrario. Il ritrovo è di norma fissato a Missaglia, presso il parcheggio Baita Alpina, in Via Papa Giovanni XXIII. 5. In caso di annullamento della gita, gli iscritti saranno tempestivamente informati. Per facilitare le comunicazioni, lasciare sempre un recapito telefonico all’ atto dell’iscrizione. Il rimborso degli anticipi verrà effettuato presso la sede. 6. Qualora il trasferimento avvenisse con auto private, la Sezione, la Commissione Gite e i capigi- ta, declinano ogni responsabilità per i trasferimenti stessi, intendendosi la gita iniziata e conclusa al punto di ritrovo ove si lasciano e si riprendono le auto. 7. Si raccomanda l’uso di calzature da montagna, di vestiario adeguato e l’utilizzo delle attrezzature che verranno di volta in volta eventualmente specificate in funzione del programma da svolgere. È facoltà del capogita escludere i partecipanti non ritenuti idonei o insufficientemente equi- paggiati. 8. Ogni partecipante è tenuto a collaborare con il capogita, ad adeguarsi alle sue decisioni e a prestare il proprio aiuto per la buona riuscita dell’escursione. Eventuali deviazioni dai percorsi stabiliti devono essere preventivamente comunicate al capogita. 9. La gita viene classificata secondo la scala delle difficoltà in condizioni normali in uso nel CAI: si evidenzia però che le stesse possono variare in funzione di particolari situazioni climatiche o ambientali, perciò ogni partecipante deve valutare le proprie condizioni fisiche e preparazione tecnica prima di iscriversi. 10. Nelle gite sociali con pernottamento nei rifugi, è obbligatorio l’uso del sacco-lenzuolo personale. 11. La sezione CAI di Missaglia accogliendo le raccomandazioni del CAI nazionale ha reso obbligatoria l’assicurazione per i partecipanti alle escursioni. Per i soci CAI, questa è già compresa nel costo annuale di iscrizione/rinnovo. I NON SOCI dovranno obbliga- toriamente contrarre la polizza di assicurazione prevista dal CAI a livello nazionale, con validità per il giorno/giorni dell’escursione scelta. Questa polizza compren- de la copertura per Invalidità permanente/morte/spese di cura, in seguito a possibili danni personali avvenuti durante le escursioni. I non Soci, che partecipano alle attività sociali, sono automaticamente assicurati per la responsabilità civile verso terzi. Il costo giornaliero è di € 7,50 da versare al momento della iscrizione alla escursione. → 32 | GITE 2022
24° EDIZIONE ESCURSIONISMO GIOVANILE 2022 (8-11 anni) NUMERI UTILI Marco Acquati Silvia Redaelli 335.8257334 380.7763652 marko.acquati@gmail.com syreda75@gmail.com 10° EDIZIONE ALPINISMO GIOVANILE 2022 (12-17 anni) NUMERI UTILI Luigi Casagrande Stefano Biffi 335.6168271 339.7714630 amicofragile64@gmail.com stefanobiffi66@gmail.com PROGRAMMA: 13 MARZO Osservare fotografando BOLLETTONE 3 APRILE Ornitologia MONTE BARRO 8 MAGGIO Spirito del bosco, geologia CORNI DI CANZO 29 MAGGIO Sulle tracce dei minatori MINIERA 4 OSSI (BG) 19 GIUGNO Quota 2000 ALBEN (SOLO AG) Si ricorda che per 3 LUGLIO Tra storia e monti partecipare alle SENTIERO DEL VIANDANTE (SOLO EG) escursioni è obbligatorio essere in regola con 18 SETTEMBRE Orienteering urbano il tesseramento CAI. BERGAMO ALTA 18 FEBBRAIO QUOTA ISCRIZIONE Iscrizioni 120 euro (online) 110 euro dal secondo fratello → 34 | GITE 2022
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PROGRAMMA G.S.V. 2022 GRUPPO SEMPRE VERDI Mercoledì 9 Marzo si effettua passando all’Alpe Gotta (m un tratto corre proprio a fianco del 1250), proseguendo per il monumen- bordo della falesia. Il sentiero corre MONTE GENEROSO tale Foo di Bait (sorgente), poi verso il poi nel bosco in media pendenza con Dislivello m 500 Foo di Parol, sulle orme dei contrab- alcuni tornanti ed arriva infine all’Al- Durata percorso ore 4.30 bandieri ed infine tornare a Valmara. pe del Vicerè. Si seguono le indicazio- Difficoltà E ni verso Capanna Mara. Dalla Mara Ritrovo in baita ore 6.30 si prosegue verso il Monte Palanzo- Accompagnatori Martedì 22 Marzo ne punto più alto del nostro itinera- Pietro Monti 3381925449 SCALA DI LEGNO rio per scendere poi verso il Rifugio Maura Viscardi 3482667214 Riella dove si può pranzare – chi vuo- E PALANZONE le può dirigersi direttamente verso il Il Monte Generoso (m 1701) è la cima Dislivello m 1077 rifugio Riella dalla Bocchetta di Pa- più alta della Valle d’Intelvi. Per la Durata percorso ore 6.00 lanzo. Si sale poi al Doss de l’Asen e sua posizione strategica ha avuto un Difficoltà EE ci si dirige verso il Monte Puscio per ruolo importante nei piani difensivi Ritrovo in baita ore 7.00 poi scendere verso la Croce di Pes- durante la prima Guerra Mondiale. sina. Si ritorna a Crevenna passando Accompagnatori La nostra meta si trova un po’ più in Mariella Dell’Orto 3496064218 dall’Eremo di San Salvatore. basso della cima. L’itinerario propo- Elena Cazzaniga 3333901588 ne un’escursione alla scoperta delle fortificazioni realizzate con mirabile Si lascia l’auto nei pressi del Risto- capacità tecnica da soldati e operai rante Cà Nova in via Balbor a Creven- Mercoledì 6 Aprile che seppero ben sfruttare le carat- na. Si prende la carrareccia e si igno- CORNI DI CANZO teristiche naturali del terreno per rano i bivi che conducono al buco del Dislivello m 1100 il posizionamento delle trincee. La Piombo e all’eremo di San Salvatore. Durata percorso ore 5.30 partenza è dalla Dogana di Valmara Continuiamo sul sentiero che segue Difficoltà EE (m 840) ed il percorso tocca dodici li- il corso del torrente e lo guadiamo Ritrovo in baita ore 7.00 velli di trincee, incontrando dapprima con attenzione. Quando la valle ini- Accompagnatori il Sasso Bovè (m 1015) con la trincea zia a stringersi ci si trova in un pra- Mariella Dell’Orto 3496064218 vicina al cippo di confine, poi il sito to circondato dalle imponenti pareti strapiombanti che si superano grazie Elena Cazzaniga 3333901588 militare delle Baracche (m 994) ed in alto la trincea n 8, il Posto di Co- alla scala di legno. Superata la scala Dalle fonti Gajum si sale con una mando, la più grande e importante si prosegue per un tratto su roccette bella stradina acciottolata alla terza dell’itinerario, toccando infine il Bar- aiutati da catene fisse e poi si conti- alpe Grasso (m 780) dove si piega a co dei Montoni (m 1350). La discesa nua su un normale sentiero che per sinistra per inoltrarsi in un folto bo-
schetto con un sentiero dalla pen- ta di San Bernardo. Qui si prende il Dislivello m 702 denza più marcata. In breve si è alla sentiero sulla sinistra fino al torrente Durata percorso ore 5.30 base della parete (m 1150) situata nei che si attraversa con un ponticello Difficoltà E pressi del sentiero che, in 15 minuti, giungendo ad una grande pozza, un Ritrovo in baita ore 7.00 porta facilmente ai bei prati di Pianez- punto di grande bellezza. Si prosegue Accompagnatori ze dove sorge il rifugio SEV (m 1125) lungo il Percorso nella Roccia dove Mariella Dell’Orto 3496064218 dove, chi vuole, può fermarsi. Alle sono presenti alcuni pannelli didatti- Gianni Villa 3392949258 spalle del rifugio, si risale brevemen- ci che illustrano le particolarità idro- Da Pizzino si raggiuge la frazione te un canale e poco oltre si affronta geologiche e le curiosità della zona. di Capo Foppa dove si lascia l’auto. il “Passo della Vacca” un delicato e Una volta attraversato nuovamente il Si prende a sinistra un sentiero ben un po’ esposto traverso di forcellino. torrente, si prosegue dolcemente e ci segnalato (n 153), si giunge ad un Quindi, senza ulteriori difficoltà, per si inoltra tra boschi e pareti calcaree bivio, noi prenderemo il sentiero di l’aerea cresta si raggiunge la croce fino ad arrivare all’Alpe Serte, dove destra - quello di sinistra lo faremo di vetta dalla quale, per traccia ripida sono presenti una fontana e un’area al ritorno - per il passo Baciamor- tra erba e roccette, si scende ad un attrezzata. Da qui in avanti si seguono ti. Si prosegue nel bosco con poca caminetto di una decina di metri. Si le indicazioni del Sentiero Faunistico pendenza fino a raggiungere la baita prosegue poi a destra aggirando un e, giunti ad un pianoro nel bosco, si Pratolungo . Aggirata la baita, ci si costone roccioso e, seguendo la linea prende il sentiero di destra che con- dirige verso il Passo ormai vicino (m di cresta, si giunge alla Forcella dei duce fino al Passo Stretto – storico 1540 ore 1,30). Ora non ci resta che Corni Per buona traccia, ci si porta transito fra la val Solda e la valle di salire la lunga cresta erbosa che ci sotto al roccioso castello sommitale Rezzo - dove poi si sale tenendo la porta alla cima del Pizzo Baciamorti del Corno Centrale e per le placchet- destra fino ad arrivare all’Alpe Pes- (m 2009 ore 1,15). Bellissimo il pa- te di sinistra o il canalino di destra, si sina (m 1240) il punto più alto dell’iti- norama. Per il ritorno seguiremo la raggiunge la vetta. Tenendosi legger- nerario. Poco oltre la metà del tratto breve cresta che ci porta sulla cima mente a destra del filo, per roccette tra passo Stretto e l’Alpe Pessina si dell’Aralalta (m 2006 ore 0,10). Da qui e ripide tracce si segue la Cresta E, incontra la grotta chiamata Tana del inizia la discesa per costone erboso, superando un tratto attrezzato con Lupo (m 1180). Da qui si scende fino si passa nei pressi della baita Cabre- cavo e altri saltini rocciosi, pervenen- all’Alpe Serte dominata dal monte tondo e si raggiunge la bocchetta di do cosi all’ultima difficoltà, un lungo Pradè (m 1607) e ci si ricongiunge Regadur (m 1863). Si gira a sinistra tratto di articolate roccette attrezza- con il primo tratto del sentiero. (sentiero n 120), si attraversano due te con cavi. La si discende arrivando valloni detritici e ormai quasi in pia- alla Bocchetta di Luera da dove ci si dirige facilmente al Corno Orientale. Mercoledì 4 Maggio no, si passa vicino all’ex rifugio Ce- sare Battisti; siamo ai piani d’Alben Dalla vetta di questo si ritorna alla MONTE BERLINGHERA e al rifugio Gherardi. Lasciato il rifu- Bocchetta di Luera da cui, a sinistra si scende lungo il ripido sentiero 4 Dislivello m 726 gio alle nostre spalle si scende dol- alla Fonte del Fò. Con blanda pen- Durata percorso ore 3.30 cemente per prati. Giunti nei pressi denza si risale alla Colma di Ravella Difficoltà E della baita di Foppalunga (m 1506) dalla quale, su comodo sentiero, si Ritrovo in baita ore 7.00 si tiene la sinistra e con un lungo rientra a Terz’Alpe. Traversando in- Accompagnatori diagonale in discesa raggiungiamo vece sotto la parete Fasana in circa Mariella Dell’Orto 3496064218 Capo Foppa dove si chiude questo 20’ si raggiunge il Rifugio SEV. Elena Cazzaniga 3333901588 fantastico giro. L’escursione inizia dalla chiesa di San Bartolomeo Montemezzo dove Mercoledì 20 Aprile si imbocca il sentiero in salita nel 28 Maggio / 4 Giugno PERCORSO bosco. Guadagnando rapidamente TREKKING GARGANO NELLA ROCCIA quota si raggiunge un’ampia valle. Sulla sinistra si trova l’Alpe di Mezzo 1° giorno - Volo di andata / Visita di Bari vecchia / Trasferimento in hotel Dislivello m 620 e sulla destra l’Alpe Pescedo. Si sale 2° giorno - Abazia di Monte Sant’An- Durata percorso ore 6.30 dritti seguendo l’elettrodotto fino alla gelo / Via Francigena Micaelica Difficoltà E / EE Bocchetta Chiaro (m 1660) raggiunta 3° giorno - Prima parte della Costa Ritrovo in baita ore 6.30 la quale si prende a destra e si risa- dei Trabucchi Accompagnatori le il crinale fino alla cima (m 1930). 4° giorno - Foresta umbra Pietro Monti 3381925449 Stupendo il panorama sul lago e sul- 5° giorno - Seconda parte della costa Maura Viscardi 3482667214 la piana di Spagna. Il ritorno per lo dei Trabucchi stesso itinerario o passando dall’Alpe Il Percorso nella Roccia è un itine- 6° giorno - Trasferimento alle Tre- Pescedo, richiede circa ore 1,45. rario alla scoperta della bellezza miti e panoramica dell’isola di San naturalistica della Riserva Naturale Domino Valsolda situata sul versante nord del 18 Maggio 7° giorno - Trekking dell’isola di San lago di Lugano al confine con la Sviz- Nicola zera. Si lascia l’auto a Dasio (frazione PIZZO BACIAMORTI 8° giorno - Partenza per Termoli / di Valsolda) nei pressi della chieset- MONTE ARALALTA Eventuale visita di Trani / Volo di rientro.
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