Trekking nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
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Club Alpino Italiano Sezione di Esperia Trekking nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano 01-03 Maggio 2009 Itinerario di affascinante bellezza per cogliere in pieno le bellezze geologiche e botaniche del luogo, dove il Monte Cervati, “il gigante” domina da un lato il Vallo di Diano e dall’altro la costiera cilentana. Nei percorsi di trekking scelti si attraverseranno luoghi di suggestiva bellezza caratterizzati da boschi di faggio d’alto fusto, inoltre, si potranno osservare innumerevoli essenze botaniche (alcune molto rare) e gli interessanti fenomeni di carsismo. Programma Venerdi 1 maggio Ore 6,00 - partenza da Cassino, Piazza S. Benedetto (antistante Chiesa Madre), con auto proprie. Ore 9.30 - arrivo alla partenza dell’antico sentiero dei pellegrini da Novi Velia a Monte Gelbison/Monte Sacro. Nel pomeriggio sistemazione in camera e cena presso l’agriturismo La Fonte (www.agriturismofonte.com) in località Sala Consilina - Padula Sabato 2 maggio Ore 8.00 - Partenza dall’agriturismo La Fonte per l’escursione al Monte Cervati, nel pomeriggio rientro all’agriturismo Ore 20.00 Cena presso l’agriturismo La Fonte Domenica 3 maggio Ore 8.00 - Partenza dall’agriturismo La Fonte (con i bagagli) per l’escursione al Monte Panormo/Monte Alburno. Al termine dell’escursione rientro a Cassino con arrivo previsto alle ore 20.00. Costi: Il costo dell’escursione è di € 80,00 a persona. Tale quota comprende: - alloggio e colazione in stanza doppia per le notti del 01 e 02 maggio 2009; - le cene dei giorni 01 e 02 maggio 2009. E’ possibile richiedere di pernottare in stanze triple e/o quadruple riducendo la spesa. Informazioni e Prenotazioni Per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare i referenti dell’escursione: Alfredo Di Cunto tel. 340 2732073 email: alfredotrek@yahoo.it Claudia Morano tel 339 3300377 email: claudia.morano@tiscali.it Le prenotazioni devono pervenire entro il giorno 15 febbraio 2009. Non è garantita la partecipazione a prenotazioni oltre tale data. All’atto della prenotazione è obbligatorio versare l’acconto di euro 20,00.
Club Alpino Italiano Sezione di Esperia Trekking nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano 01-03 Maggio 2009 Note - Non sono previsti punti ristoro per i pranzi. - I tempi di percorrenza delle escursioni non tengono conto di eventuali soste. Si consiglia di affrontare le escursioni, solo se si è in buone condizioni di salute e discreto allenamento fisico. E’ indispensabile abbigliamento e attrezzatura da montagna per un trekking medio-impegnativo.
Club Alpino Italiano Sezione di Esperia Trekking nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano 01-03 Maggio 2009 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ESCURSIONI Antico sentiero dei pellegrini da Novi Velia a Monte Gelbison Lunghezza: 7 km andata e ritorno Tempo di andata: 4 ore Tempo di ritorno: 3,30 ore Dislivello: 800 m Quota massima: 1706 m Difficoltà: media alta (E+) All’ingresso del Paese di Novi Velia, una freccia indica a destra la strada che porta al Santuario costruito sulla vetta del Monte Gelbison. Si supera il ponte sul torrente Torna e si segue la sua riva sinistra. Nel fondovalle il Torna scorre tra ontani napoletani e grandi esemplari di castagno, mentre possenti massi stringono le rive del torrente dando vita a continui salti d’acqua. La via procede salendo sul fianco sinistro del vallone Caricaturo e, attraversato un castagneto, raggiunge un pianoro, dove si lascia l’auto. PERCORSO Si prende a sinistra lo stesso sentiero che anticamente percorrevano i pellegrini per salire al santuario. Di grande bellezza panoramica, è lastricato con pietre locali. Nel primo tratto attraversa un discutibile rimboschimento d’abeti, piantati all’interno dell’ontaneto con una densità eccessiva, che ha compromesso la vegetazione autoctona. Salendo gli abeti lasciano più spazio agli ontani napoletani e a piccole radure segnate da stupendi esemplari di corbezzolo. Verso i 1000 metri di altezza si entra nella faggeta, distesa di alberi maestosi con il tronco rivestito da licheni e le radici che allignano nella pietra, di cui assumono quasi il colore e la consistenza. Il sentiero, qui largo 2 mt, dopo gli ultimi tornanti si immette sulla strada asfaltata che conduce al santuario. La strada termina in uno spiazzo tra i faggi detto Croce di Rofrano, perché qui si congiungevano i due sentieri di pellegrinaggio che portavano al monte ( il primo proveniva da Novi, il secondo da Rofrano). Una breve salita conduce al belvedere, intorno al santuario della Madonna di Novi, da dove è possibile ammirare di fronte gli Alburni, il Monte Vivo e il Motola, la profonda incisione del vallone Scaloppitti che separa il Monte Rotondo dal faiatella, la piramide rocciosa della Raia del Pedale, il massiccio del Cervati e poi, più lontani, il Sirino, il Pollino e le vette dell’Orsomarso. Dal belvedere torniamo al punto di partenza.
Club Alpino Italiano Sezione di Esperia Trekking nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano 01-03 Maggio 2009 Monte Cervati (1898) da Monte San Giacomo Lunghezza: 6 km solo andata Tempo di andata: 3,30 ore Tempo di ritorno: 3 ore Dislivello: 700 m Quota massima: 1898 m Difficoltà: media alta (EE) Da Monte San Giacomo si raggiungerà la località Vallescura, ai piedi del Vallone dell’acqua che suona (mt. 1230) ove verranno parcheggiate le vetture. Da questo punto avrà inizio l’escursione. PERCORSO Si imbocca l’ampio sentiero nel vallone sormontato da costoni rocciosi, in un bosco di faggio d’altofusto. Dopo 40 minuti si prosegue tra due impluvi lungo un breve ed erto sentiero fino al Piano degli Zingari ove è situata una fontana (mt. 1436). Si prosegue lungo la traccia di una sterrata che conduce ad un’aperta vallata da cui imboccando la deviazione sulla sinistra, in pochi minuti si incontra una carrareccia proveniente da Piaggine che si percorre sul lato sinistro. La sterrata attraversa il bellissimo bosco dei Temponi e dopo circa un ora sbuca su un pianoro dal quale si scorge la vallata del Rifugio forestale (mt.1597), ai piedi delle pareti nord-est del Cervati. Attraversato il pianoro si risale su sentiero piegando a destra fino ad incontrare il sentiero dei Pellegrini che conduce al Santuario della Madonna della Neve.Il sentiero sale ripido a mezza costa e sbuca sulla cresta sommitale a quota 1844 mt.. Da questo punto si prosegue, con vista spettacolare verso la Cappella e, superata questa, seguendo una sterrata in direzione ovest proveniente da Sanza per circa 800 metri e prendendo all’altezza di un tornante un breve sentiero sulla destra, si raggiunge la zona della Nevera (mt.1783) ove è possibile trovare neve all’interno di un inghiottitoio carsico in tutti i periodi dell’anno.
Club Alpino Italiano Sezione di Esperia Trekking nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano 01-03 Maggio 2009 Monte Panormo o Alburno (1742) da Sicignano degli Alburni Lunghezza: 5 km solo andata Tempo di andata: 4 ore Tempo di ritorno: 3,30 ore Dislivello: 1100 m Quota massima: 1742 m Difficoltà: media alta (EE) Morfologicamente, gli Alburni sono un gruppo montuoso più unico che raro, si tratta di un altipiano calcareo con quota variabile da 1100 a 1700 m. Questa fascia rocciosa poggia su una lunga scarpata che si presenta uniformemente ripida e contribuisce ad esaltare l’imponenza della montagna. Va ricordato, inoltre che gli Alburni rappresentano uno dei sistemi carsici più interessanti del meridione, con 245 cavità naturali accatastate. PERCORSO Dal campo sportivo di Sicignano parte una tratta del Sentiero Italia che risale in direzione sud. Il primo Km del sentiero attraversa un castagneto, poi risaliamo su una strada sterrata fino a quota 935, dove possiamo riprendere l’antica mulattiera che collegava Sicignano a Castelcivita. Il sentiero serpeggia sul pendio ricoperto da faggi., la fascia rocciosa che cinge l’altipiano sommitale viene superata ingegnosamente con numerosi tornanti sostenuti da muretti a secco. Raggiunto l’altipiano sommitale in corrispondenza del Vuccolo dell’Arena, seguiamo le indicazioni per Monte Panormo. Proseguiamo, quindi su un sentiero più pianeggiante che costeggia numerose doline a imbuto e inghiottitoi. Proseguendo per le numerose essenze botaniche usciamo dal bosco per prendere la Cresta terminale che porta alla cima del monte dove possiamo ammirare la stupenda vista che si apre ai nostri occhi
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