Ricostruzione della serie storica delle temperature registrate alla stazione del Collegio Romano (Rm) (1782-2018)
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Dipartimento di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in “Ingegneria per la Protezione dai rischi naturali” Ricostruzione della serie storica delle temperature registrate alla stazione del Collegio Romano (Rm) (1782-2018) Relazione di fine tirocinio anno accademico 2018/2019 Tutor: Tirocinante: Prof. Elena Volpi Stefano Cipollini Matricola: 461441
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Serie storica delle Osservazioni di Temperatura (1782-2018) Stazione Di Misura del Collegio Romano (Rm) 1. Introduzione Il lavoro descritto dalla seguente relazione è stato svolto presso l’Università degli studi di Roma3 durante lo svolgimento di un’attività formativa prevista dall’art. 10, comma5 lettere d) e e) della Legge D.M. 270/04 obbligatoria ai fini del conseguimento del titolo di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali. L’attività svolta, in conformità a quanto previsto dal decreto ministeriale, ha avuto il riconoscimento di 6 CFU. L’obbiettivo del seguente lavoro è stato quello di ricostruire la serie storica delle temperature della Stazione del Collegio Romano (RM), le cui osservazioni sono disponibili dal 1782 al 2018. La serie ricostruita rappresenta il dato input per un lavoro di Tesi Magistrale, che ha invece l’obbiettivo di eseguire un’analisi climatica tramite l’analisi statistica approfondita dei dati. Inizialmente è stata attuata una procedura informativa, in cui sono state reperite, grazie alle diverse fonti disponibili (e.g., [3,12]), le notizie riguardo alla posizione e alla storia della Stazione del Collegio Romano. In un secondo momento, attraverso l’analisi di alcune fonti (e.g., [3,6,7,8,10,11,12,13]), sono stati reperiti i dati di temperatura e le informazioni relative agli strumenti adottati per la registrazione, all’ubicazione di tali strumenti e agli orari di osservazione. Le fonti consultate coprono un periodo temporale di più di 200 anni (1782 – 2018), e si riferiscono a tre stazioni di registrazione che hanno effettuato le osservazioni: una stazione collocata nell’Osservatorio del Collegio, in funzione dal 1782, una stazione del Servizio Idrografico, le cui osservazioni sono disponibili dal 1927, e una stazione della Rete Agrometeorologica Nazionale (RAN), collocata anch’essa nell’osservatorio, i cui dati sono reperibili dal 2004. I diversi dati ottenuti sono stati analizzati e messi assieme per la ricostruzione conclusiva della serie. 2. La stazione del Collegio Romano a sud il Campidoglio, distante circa 700 m (quota massima di 48 m s.l.m). Il Collegio Romano (Figura 1) è situato nella città di Roma, nella parte più depressa della vallata del Tevere, ad una quota di circa 66,4 m s.l.m e alle seguenti coordinate: latitudine 41°53’54’’ N longitudine 12°28’46’’ E Le alture limitrofe al Collegio sono: a levante il Quirinale, distante circa 650 m (quota massima 50,9 m s.l.m); a nord il Pincio, distante circa 1000 m (quota media 55 m s.l.m) e Monte Mario, Figura 1 Il Collegio Romano (2019) distante circa 3500 m (quota massima 139 m s.l.m); Uno dei punti principali della struttura è la torre ad ovest il Gianicolo, distante circa 1500 Calandrelli (Figura 2), il cui balcone (Figura 3) è m (quota massima di 88 m s.l.m); stato uno dei luoghi principali utilizzati per lo 1
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini svolgimento delle registrazioni delle grandezze fine di generare delle serie temporali di elevata meteorologiche durante il periodo di riferimento. qualità. 3. L’Osservatorio del Collegio Romano Il Collegio Romano è sede di un Osservatorio, in cui le osservazioni iniziarono nel gennaio del 1782 sotto la direzione dell’abate Giuseppe Calandrelli. L’inizio di queste osservazioni fu reso possibile grazie all’istituzione nel 1780 della “Società Meteorologica Palatina”, che inviò strumenti di misura in 30 città europee, tra cui Roma. I primi dati raccolti da Calandrelli vennero pubblicati nelle “Effemeridi della Società Meteorologica Palatina”. Figura 2 Il Collegio Romano, Torre Calandrelli (fine ‘800) Nel 1803 Calandrelli pubblicò una sintesi delle osservazioni contenute nelle Effemeridi della Società Meteorologica Palatina fino al 1801, e dal 1802 al 1810 le misure furono molto limitate con pubblicazioni di soli dati di pioggia. Le osservazioni ricominciarono con regolarità nel 1811 e proseguirono fino al 1824 sotto la direzione di Calandrelli. Nei successivi anni, e fino al 1848, ci furono diversi cambiamenti nella direzione dell’Osservatorio, ma le osservazioni vennero eseguite in maniera abbastanza continua. In Figura 3 Vista dal balcone della Torre Calandrelli, in direzione particolare, nel 1824, il Collegio Romano venne della Chiesa di Sant’Ignazio (NW) (1852) restituito alla Compagnia dei Gesuiti, sotto la Recentemente è uscito un articolo sul Corriere direzione di Padre Dumouchel fino al 1842 e di della Sera [14] in cui la stazione del Collegio Padre De Vico fino al 1848. A questi eventi Romano, il cui responsabile oggi è Luigi Iafrate, è seguitò l’espulsione dei Gesuiti dal Collegio, dove stata riconosciuta tra le stazioni centenarie della invece fu trasferito il Seminario Romano che World Meteorological Organization1 (WMO), continuò con le registrazioni sotto la direzione del organizzazione che svolge l’attività di analisi delle Prof. Ignazio Calandrelli, nipote di Giuseppe osservazioni meteorologiche a lungo termine. Tale Calandrelli. Organizzazione promuove inoltre degli standard e Nel 1849 rientrò nel Collegio la Compagnia dei delle pratiche, da attuare nell’attività di Gesuiti, e le osservazioni svolte nell’Osservatorio registrazione delle grandezze meteorologiche, al continuarono sotto la direzione di P. A. Secchi. Nel 1862 ebbe inizio la pubblicazione del 1 La World Meteorological Organization delle Nazioni “Bullettino Meteorologico dell’Osservatorio del Unite è un’organizzazione specializzata per la Collegio Romano” e successivamente del cooperazione internazionale e il coordinamento sullo “Bollettino Decadico”. stato e sul comportamento dell’atmosfera terrestre, sulla sua interazione con la terra e gli oceani, sulle Nel 1876 l’Osservatorio divenne statale sotto la condizioni meteo e sul clima da essa prodotto, e sulla direzione dell’Ufficio Centrale di Meteorologia conseguente distribuzione della risorsa idrica. (UCM) con direttore Pietro Tacchini, astronomo 2
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini geofisico e meteorologo, e da quel momento le 1999-2008 Ufficio Centrale di Ecologia registrazioni furono abbastanza continue. Agraria, con direttore Domenico Vento; 2008-2015 Unità di Climatologia e Il 30 novembre del 1879 l’Ufficio iniziò a Meteorologia applicate all’Agricoltura pubblicare il primo “Bollettino Meteorico (CMA), con direttore Domenico Vento giornaliero”, ancora sotto la direzione di Pietro fino al 2009 e Luigi Perini fino al 2015. Tacchini, primo direttore dell’Ufficio. Le informazioni più recenti della direzione della Il 26 novembre del 1879 il governo italiano aveva struttura dell’Ufficio, dopo il 2015 fino ad oggi, istituito anche il “Regio Ufficio Centrale di non sono state reperite, ma l’articolo di Virtuani Meteorologia”, considerato come il primo P. del Corriere della Sera ha messo in luce che tentativo di attuare un unico servizio attualmente il direttore è Luigi Iafrate, e l’Ufficio meteorologico nazionale. si chiama CREA-CMA. L’Ufficio si è occupato anche della pubblicazione di Bollettini Meteorologici dal 1993 al 2012 contenenti le osservazioni meteorologiche [1] 4. Dati dell’Osservatorio L’Ufficio Centrale di Meteorologia, dal 1876 in I dati di temperatura provenienti cui è stato istituito fino ad oggi, ha subito diversi dall’Osservatorio, e i loro sistemi di misura, sono cambiamenti nella direzione e nel nome che sono stati forniti da tre fonti: riportati di seguito in ordine cronologico: “Il Clima di Roma – Esame delle 1876-1887 Ufficio Centrale di osservazioni Meteorologiche eseguite dal Meteorologia (UCM) con direttore il Prof. 1782 al 1910”, studio a cura del Dott. Pietro Tacchini; Filippo Eredia (1911) [3] 1887-1923 Ufficio Centrale di “Meteorologia Romana, la serie storica Meteorologia e di Geodinamica con delle osservazioni al Collegio Romano direttore il Prof. Pietro Tacchini, fino al 1782-1978” di Vittorio Trevisan (1981) 1900, e successivamente il Prof. Luigi [12] Palazzo; Bollettini pubblicati dall’Osservatorio del 1923-1937 Ufficio Centrale di Collegio Romano (1993-2011) [13] Meteorologia e di Geofisica, con direttore il Prof. Luigi Palazzo fino al 1931, Emilio Fonti [3] e [4] Oddone fino al 1935 e successivamente Lo studio del Dott. Filippo Eredia rappresenta una Pericle Gamba; raccolta di dati meteorologici, la cui realizzazione 1937-1941 Ufficio Centrale di fu possibile grazie alla consultazione di documenti Meteorologia e di Climatologia, con originali e non (Tabella 1). direttore Pericle Gamba fino al 1940 e successivamente Girolamo Azzi; Fonti “Il Clima di Roma” di Filippo Eredia 1941-1957 Regio Ufficio Centrale di Effemeridi della Società Meteorologica Palatina Meteorologia e di Ecologia Agraria, con 1782-1792 (Osservatorio Astronomico di direttore Girolamo Azzi fino al 1956 e Bologna) successivamente Giorgio Roncali; 1793-1803 - 1957-1999 Ufficio Centrale di Ecologia Copie delle Osservazioni Agraria di Difesa delle Piante coltivate 1811-1823 Originali (Osservatorio del Collegio Romano) dalle Avversità Meteoriche (UCEA), con 1824 - direttore Giorgio Roncali fino al 1968, Documenti Originali Ottavio Sarrica fino al 1970, Ezio Rosini 1825-1910 (Osservatorio del Collegio fino al 1979, Luisa Fera fino al 1988, e Romano) successivamente Domenico Vento; Tabella 1 Fonti utilizzate nel lavoro del Dott. Filippo Eredia (1911) 3
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Le registrazioni di temperatura ottenute dallo Temperature medie minime mensili per studio del dottor Filippo Eredia sono: l’intervallo 1831-1978 Temperature medie massime mensili per Temperature medie mensili per gli l’intervallo 1831-1978 intervalli 1782-1792, 1811-1823, 1825- 1910. In Trevisan è anche riportato il numero dei giorni Temperature medie minime mensili per nei quali la temperatura media diurna, determinata l’intervallo 1831-1910 come media delle temperature massima e minima Temperature medie massime mensili per registrate giornalmente, è stata uguale o inferiore l’intervallo 1831-1910 ai 15°C. Temperature minime assolute mensili per Per avere una visione chiara e completa dei dati l’intervallo 1831-1910 forniti da questi primi due documenti, sono state Temperature massime assolute mensili di seguito messe in evidenza le caratteristiche per l’intervallo 1831-1910 degli strumenti utilizzati nei diversi periodi, la Le temperature medie mensili in Eredia F. (1911) loro ubicazione, e gli orari in cui sono state sono state determinate come media delle eseguite le osservazioni. temperature medie giornaliere, a loro volta Strumenti e loro Ubicazione ottenute mediando i valori di temperatura registrati giornalmente in determinati orari. Le notizie relative agli strumenti di misura e alla loro ubicazione sono confermate sia in Trevisan Il Volume di Vittorio Trevisan fu realizzato V. (1981) che in Eredia F. (1911), a meno di invece a fronte della necessità in Italia, negli anni qualche piccola divergenza sulla quota di 70’, di creare un archivio di dati meteorologici posizione degli strumenti ritenuta trascurabile. facilmente accessibili e utilizzabili a fini scientifici e utilitaristici. Nel 1976 il Consiglio Le osservazioni termometriche iniziarono nel Nazionale delle Ricerche (CNR) approvò, 1782 mediante il termometro Rèaumur (18,84 m nell’ambito del progetto “Promozione della s.p.c – 38,98 m s.l.m), inviato dalla Società Qualità dell’ambiente”, una ricerca per la Meteorologica Palatina, esposto all’aria libera creazione di un archivio prototipo su supporto verso tramontana in modo da non venir mai meccanografico di una serie storica di colpito dai raggi solari. osservazioni meteorologiche. La serie analizzata fu proprio quella registrata all’Osservatorio del Nel 1788 il termometro fu spostato (52,9 m s.l.m), Collegio Romano, e il volume di Trevisan e venne esposto al Nord in un luogo più ventilato. rappresenta esattamente l’archivio ricostruito delle Nel 1826 iniziarono le osservazioni della osservazioni dal 1782 al 1978. Tale ricostruzione temperatura massima e minima mediante il venne fatta attraverso la consultazione e l’analisi termometrografo di Bellani, le quali, secondo lo critica di opuscoli astronomici, memorie, studi studioso Secchi, risultano essere attendibili dal climatici specifici, bollettini giornalieri, decadici 1831. mensili, annali, volumi, riviste e schede decadiche manoscritte. Tra le diverse fonti utilizzate da Il 25 Ottobre del 1854 gli strumenti vennero Trevisan è presente anche lo studio del Dottor spostati nel nuovo Osservatorio (Figura 4) Filippo Eredia. costruito al di sopra della chiesa di Sant’Ignazio (poco al di sotto di 58,5 m s.l.m, 41 m s.p.c), ed in Le registrazioni di temperatura fornite dal volume particolare i termometri furono messi al Nord, di Trevisan sono: preservati la mattina dall’azione del sole con una Temperature minime assolute mensili per persiana e la sera con una porta aprentesi sul l’intervallo 1782-1978 balcone. Temperature massime assolute mensili per l’intervallo 1782-1978 4
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Orari di Osservazione In un primo periodo compreso tra il 1782 e il 1824, secondo le indicazioni fornite dall’Accademia Meteorologica Palatina, le registrazioni venivano eseguite alle ore 7 antimeridiane, alle 14 e alle 21 pomeridiane. Dal 1825 a maggio del 1828 venivano aggiunte alle precedenti osservazioni altre due registrazioni ad orari non prefissati (5 misure totali). Nel mese di giugno del 1828 e fino al 21 settembre del 1830 Figura 4 Veduta dell’Osservatorio sopra la Chiesa di secondo Trevisan fino al 21 settembre del 1828, le Sant’Ignazio (prima metà del ‘900) osservazioni vennero eseguite regolarmente alle ore 5,7,12,15,21 e talvolta alle 19. Il 21 settembre Nell’agosto del 1857 fu sostituito il termometro del 1830 venne soppressa la misura alle 5, e dal centigrado all’ottantigrado, e il primo febbraio del 12 gennaio del 1851 fu inserita l’osservazione alle 1859 i termometri vennero trasportati in una ore 9 antimeridiane (5 misure totali alle ore gabbia meteorica collocata su un balcone a Nord, 7,9,12,15,21). Nel 1862 l’osservazione delle 9 a circa 48,37 m s.l.m. Inoltre quello stesso giorno venne di nuovo soppressa, riportando il numero iniziarono anche le registrazioni con il delle registrazioni totali a 4, ma venne Meteorografo Secchi. nuovamente inserita nel gennaio del 1879. Da Nel 1891, e fino al 1921, la collocazione degli quest’ultima data però l’osservazione alle ore 7 strumenti fu portata a 50,6 m s.l.m. veniva eseguita solo da aprile a settembre, e nei restanti mesi venivano registrati i valori alle 8 Dal 1922 al 10 Luglio 1942 la strumentazione fu (7,9,12,15,21 da aprile a settembre e 8,9,12,15,21 disposta alla quota di 45,5 m s.l.m. nei restanti mesi). Secondo lo studio di Trevisan, In quest’ultima data, inoltre, gli strumenti furono dal 1879 le registrazioni furono sempre alle riportati nell’originaria Specola della torre 8,9,12,15,21. Infine dal 1933 le osservazioni Calandrelli, ovvero il luogo di osservazione nella furono ridotte a 3 al giorno, ovvero alle 8,14,19 torre, e disposti in una finestra meteorica volta a solari. Nella tabella che segue è riportata una Nord e situata a 58,6 m s.l.m. Le informazioni sintesi degli orari di osservazione sopra descritti circa la strumentazione e la sua ubicazione sono (Tabella 2) riassunte in Tabella 3. Anni Orari di Osservazione 1782 - 1824 7,14,21 7,14,21,X,Y (X e Y non 1825 - maggio 1828 prefissate) giugno 1828 - 21 settembre 1830 (secondo Trevisan 21 5,7,12,15,21 e talvolta 19 settembre 1828) 21 settembre 1830 (secondo Trevisan 21 7,12,15,21 settembre 1828) -12 gennaio 1851 12 gennaio 1851 - 1862 7,9,12,15,21 1862 - gennaio 1879 7,12,15,21 7,9,12,15,21 da aprile a settembre gennaio 1879 - 1932 8,9,12,15,21 nei restanti mesi (secondo Trevisan sempre 8,9,12,15,21) 1933-1978 8,14,19 Tabella 2 Orari di Osservazione (1782-1978) – Dalle informazioni di [3][12] 5
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Anni Strumento Quota s.l.m [m] Quota s.p.c [m] Esposizione Esposto all’aria libera verso 1782-1788 Termometro Rèaumur 38,98 18,84 tramontata preservato dall’azione dei raggi solari 1789-25 Termometro Rèaumur Esposti a Nord in un luogo più ottobre 1854 e Termometrografo di 52,9 - ventilato Bellani (dal 1831) Poco al di sotto di 26 ottobre Termometro Rèaumur 58,5 (Osservatorio Poco al di sotto di Esposti al Nord preservati 1854-agosto e Termometrografo di sopra la chiesa di 41 dall’azione del sole 1857 Bellani sant’Ignazio) settembre Termometro Poco al di sotto di 1857- Centigrado e 58,5 (Osservatorio Poco al di sotto di Esposti al Nord preservati 01/febbraio Termometrografo di sopra la chiesa di 41 dall’azione del sole 1859 Bellani sant’Ignazio) Termometro Centigrado 48,37 (Gabbia 02/febbraio Termometrografo di Meteorica su un - Esposti al Nord 1859-1891 Bellani Meteorografo balcone a Nord) Secchi Termometro Centigrado 1892-1921 Termometrografo di 50,6 - - Bellani Meteorografo Secchi Termometro Centigrado 1922-10 Termometrografo di 45,5 - - luglio 1942 Bellani Meteorografo Secchi Termometro 58,6 (Finestra Centigrado meteorica volta a 11 luglio Termometrografo di Nord nell’originaria - Esposti al Nord 1942-1978 Bellani Meteorografo Specola della torre Secchi Calandrelli) Tabella 3 Configurazione della stazione di misura ubicata presso l’Osservatorio dal 1782 al 1978 [3][12] Fonte [1] Temperature medie massime mensili per Oltre alle due fonti sopra descritte, sono stati l’intervallo 1993-2012 reperiti i dati di temperatura registrati presso Temperature medie minime mensili per l’Osservatorio del Collegio Romano, pubblicati l’intervallo 1993-2012 sui Bollettini Meteorologici, dal 1993 al 2012 [1]. Temperature medie giornaliere 1993-2012 I documenti contenenti queste registrazioni sono Temperature medie mensili 1993-2012 facilmente scaricabili dal sito del CMA “Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia Dal 1993 al 1999 le misure estreme di temperatura applicate all’agricoltura”, ex UCEA [13]. giornaliera, rilevate dalle 00:00 alle 24:00, sono state eseguite con un termometro a massima a Le osservazioni che sono state estratte dai mercurio e con un termometro a minima ad bollettini sono: alcool, entrambi con una precisione di 0,2°C. Le Temperature minime assolute giornaliere per altre misure giornaliere erano eseguite invece alle l’intervallo 1993-2012 8, alle 14 e alle 19 da un termometro a mercurio, Temperature massime assolute giornaliere per con una precisione di 0,2°C. Le temperature l’intervallo 1993-2012 medie giornaliere sono state determinate come media delle temperature minima e massima 6
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini misurate alle 8 e alle 19. Gli strumenti erano Orari di Quota Anni Strumento collocati nella torre Calandrelli, che ha una quota Osservazione s.l.m [m] di 66,4 m s.l.m. Dal 2000 invece le osservazioni Termometro a sono state elaborate attraverso una stazione massima a 66,4 (torre meteorologica automatica, i cui sensori erano 1993- mercurio 8,14,19 Calandrelli) 1999 Termometro a posizionati nella stessa locazione degli strumenti 57 (ipotesi) minima ad precedenti, in modo da ottenere dati omogenei. alcool Tale stazione è stata configurata secondo le stesse Stazione norme tecniche e modalità di acquisizione stabilite automatica 66,4 (torre 2000- Media dei per le stazioni meteorologiche della Rete (+0,5°C Calandrelli) 2010 valori orari Agrometeorologica Nazionale (RAN). La stazione TMax ; 57 (ipotesi) -0,5°C TMin) istallata è anche conforme ai requisiti standard Stazione raccomandati dall’Organizzazione Meteorologica Media dei automatica Mondiale (WMO/OMM). Inoltre la stazione era 2011- valori (+0,5°C 57 2012 istantanei stata accuratamente testata nei due anni precedenti TMax ; ogni 60 min (1998-1999) attraverso il confronto dei dati -0,5°C TMin) ottenuti dai dispositivi meccanici e da quelli Tabella 4 Strumenti e loro Ubicazione (1993-2011) – Dalle informazioni di [13] automatici. Questi ultimi strumenti comportano però una leggera variazione dei valori di temperatura rispetto ai precedenti: le temperature massime registrate dalla stazione automatica 5. Il Servizio Idrografico (SI) sovrastimano le temperature massime giornaliere Il Servizio Idrografico Italiano per l’Italia con una differenza dell’ordine di 0,5°C, e peninsulare e per le isole di Sicilia e Sardegna, fu sottostimano quelle minime con una differenza istituito con i Decreti Luogotenenziali del 17 dell’ordine di 0,5°C. Tale differenza, secondo Giugno e del 25 Ottobre 1917. Tale Servizio quanto è riportato nel Bollettino del 2000, è nacque a fronte della necessità di istituire un dovuta alla posizione del sensore esterno alla servizio a carattere nazionale, che provvedesse al capannina di misura, come accade per tutte le rilevamento delle caratteristiche dei corsi d’acqua. stazioni della rete RAN. Le temperature medie L’organizzazione del Servizio fu studiata dal giornaliere, sempre dal 2000, sono state invece Consiglio Superiore delle Acque e dall’ing. determinate mediando i valori medi orari delle 24 Gaudenzio Fantoli, docente dal 1919 al 1927 di ore. Idraulica Industriale e Generale presso il Dal 2011 nel Bollettino viene specificata Politecnico di Milano. In particolare, il territorio l’elevazione dei sensori per le registrazioni, che è fu diviso in 8 compartimenti tra cui il di 57 m, che si ritiene essere stata l’elevazione dei compartimento di Roma per il dominio del litorale dispositivi dal 1993 (66,4 m era la quota della del Lazio. Il Servizio Idrografico fu inizialmente torre Calandrelli). Inoltre, dal 2011, le posto sotto il controllo del Consiglio Superiore temperature medie giornaliere sono state delle Acque, organo consultivo presso il Ministero determinate come media dei valori orari istantanei dei Lavori Pubblici. Nel 1942 era stato istituito nelle 24 ore. Nel 2012 si hanno a disposizione anche il Servizio Mareografico Nazionale, e in esclusivamente i dati di temperatura, senza altre seguito quest’ultimo e il Servizio Idrografico informazioni, ma si ritiene che le caratteristiche vennero unificati nel Servizio Idrografico e degli strumenti, degli orari di misura e della quota Mareografico Nazionale (SIMN). La legge della strumentazione sia rimasta la stessa dei 183/1989 stabilì che tale organo (SIMN) precedenti. Questa ipotesi si basa sul fatto che dal confluisse, insieme ad altri servizi tecnici 2000 le caratteristiche della stazione, conformi (sismico, geologico) già esistenti presso i alle norme dettate dalla RAN, sono rimaste le Ministeri dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente, nei stesse fino ad oggi. La Tabella 4 riporta in sintesi Servizi Tecnici Nazionali della Presidenza del le informazioni fornite dai Bollettini Consiglio dei Ministri. Nel 2002 fu disciplinato il Meteorologici dal 1993 al 2012. trasferimento delle competenze del Servizio 7
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Idrografico e Mareografico (SIMN) e del Temperature medie mensili e annue delle Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionali temperature diurne (1927-2004) (DSTN) alle regioni. Le temperature diurne sono determinate come Infine l’Istituto Superiore per la Protezione e la media delle temperature massima e minima Ricerca Ambientale (ISPRA), ente pubblico di registrate nello stesso giorno. ricerca istituito nel 2008, ha ereditato alcuni dei Gli strumenti utilizzati per le osservazioni compiti del Servizio Idrografico e Mareografico (Tabella 5) sono stati genericamente termometri a Nazionale (SIMN), e ha così realizzato una serie massima e a minima fino al 1988, un termografo di attività di carattere conoscitivo, di ricerca e dal 1989 al 1993, un termometro elettronico dal supporto tecnico-scientifico sugli aspetti quali- 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004, un termometro quantitativi della risorsa idrica e del rischio di in telemisura solo nel 2000, e un termometro alluvioni. senza specifiche caratteristiche per i restanti anni. 6. Dati del Servizio Idrografico (SI) La quota degli strumenti risulta essere quasi sempre di 51 m s.l.m, e in alcuni periodi viene Una delle attività del Servizio idrografico specificata la quota rispetto al livello del suolo: Nazionale, poi divenuto SIMN, era la nei periodi 1951-1988 e 1994-2004 tale quota pubblicazione di Bollettini Idrografici, iniziata nel risulta essere di 33m mentre nel periodo 1989- 1918, allo scopo di pubblicare le osservazioni 1993 è di 2m. Si è ipotizzato che quest’ultima pluviometriche e idrometriche. A partire dal 1927 quota di 2m si riferisca al pavimento dell’ufficio i Bollettini, che presero il nome di Annali di registrazione. Idrologici, comprendevano anche ulteriori osservazioni, tra cui quelle termometriche. Quota Quota Anni Strumento s.l.m s.p.c [m] Le informazioni relative alla stazione del Servizio [m] idrografico installata negli edifici del Collegio e i Termometro dati termometrici relativi sono stati reperiti dai 1927- a massima 33 (dal 51 1988 Termometro 1951) suddetti Annali Idrologici, disponibili in forma a minima cartacea o online, e da tabelle disponibili online 1989- 2 (sul sul sito del Centro Funzionale della Regione Termografo 51 1993 pavimento) Lazio. Di seguito si riporta il riferimento delle 1994- Termometro 51 33 fonti per ogni periodo esaminato. 1999 elettronico Termometro Osservazioni Termometriche 1927-1985, 2000 in 51 33 Annali Idrologici [6][7] telemisura Osservazioni Termometriche 1986-2000, 2001- Termometro 51 33 2004 elettronico Annali Idrologici [11] Tabella 5 Strumenti e loro ubicazione (1927-2004) – Dalle Osservazioni Termometriche 2001-2004, informazioni di [6][7][11][8] Annali Idrologici [8] Osservazioni Termometriche 2003-2018, Dal 1927 viene specificato che le osservazioni di Tabelle (Online, Regione Lazio) [9] temperatura massima e minima vengono fatte alle 9 antimeridiane, ed il valore di temperatura Le registrazioni di temperatura di tali fonti sono: massima viene assegnato al giorno stesso, mentre Temperature massime giornaliere (1927- quello di temperatura minima viene assegnato al 2018) giorno precedente. Inoltre dal 1993 viene Temperature minime giornaliere (1927- segnalato che le stazioni di misura automatiche 2018) che registrano gli estremi di temperatura con Temperature medie massime mensili termografo, termometro elettronico e termometro (1927-2018) in telemisura, registrano i dati dalle ore 00:00 alle Temperature medie minime mensili ore 24:00 di ogni giorno. Si è ipotizzato che (1927-2018) 8
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini quest’ultima metodologia fosse applicata già dal 7. La Rete Agrometeorologica Nazionale 1989 con l’inizio dell’utilizzo del termografo. (RAN) È assolutamente necessario evidenziare una La Banca Dati Agrometeorologica del Servizio questione rispetto ai dati reperiti da [9]. Tale Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) fonte, come già accennato, è disponibile in forma rappresenta l’archivio dei dati rilevati dalla Rete tabellare online sul sito della Regione Lazio, e Agrometeorologica Nazionale (RAN). Tale Rete è non offre nessun tipo di indicazione rispetto alla costituita da centraline automatiche che rilevano configurazione della stazione (strumentazione e grandezze utilizzate prevalentemente per la quota). La ricerca di informazioni più dettagliate ricostruzione degli eventi meteorologici su questi dati è confluita nella scoperta di una (temperatura, precipitazione, umidità, ecc.) e il discussione online sul Forum del Centro monitoraggio della stagione agraria. Meteorologico Romano (2010) [4], in cui diversi studiosi hanno messo in evidenza numerose La fase progettuale della RAN è iniziata nel 1988 incongruenze tra le temperature offerte dalle con la definizione degli standard progettuali per la tabelle online del Servizio Idrografico (2003- sua realizzazione. In questa fase è stato ritenuto 2018) e quelle registrate dalle stazioni vicine necessario: (Osservatorio del Collegio Romano). In valutare la distribuzione ottimale dei particolare nel forum viene messo in evidenza punti di rilevazione; come la stazione del Servizio Idrografico garantire la massima omogeneità dal (denominata Stazione CAE), che si trova al di punto di vista informatico e delle sotto della stazione ubicata nell’Osservatorio di 20 metodologie di acquisizione; m (40 m in linea d’aria), registra delle temperature realizzare strutture che contenessero la massime e minime più elevate rispetto a quelle massima integrazione con reti nazionali e registrate dall’Osservatorio. locali già operative; Altre informazioni dedotte dal forum evidenziano realizzare i controlli statistici di qualità che il motivo vero e proprio della sovrastima delle dei dati acquisiti mediante procedure temperature non sembra legato ad un problema di automatiche. strumentazione, bensì ad una sua errata Inizialmente le principali scelte di base nella collocazione: gli strumenti della Stazione del definizione dell’architettura della RAN hanno Servizio Idrografico CAE infatti non sono riguardato: installati su terreno erboso ma su una pavimentazione a mattonelle bianche con macchie la realizzazione di un unico sistema nerastre. Questo giustifica il fatto che le centrale capace di controllare e gestire temperature massime registrate dalla stazione del numerosi punti di rilevazione; SI sono maggiori di circa 2-3°C rispetto a quelle l’automazione di tutte le operazioni di registrate all’Osservatorio, e le temperature rilevamento mediante l’impiego di minime sono maggiori di 1-2°C. Tali differenze si dispositivi e sensori elettronici; riducono di molto nelle giornate piovose e la capacità di espansione del sistema con ventose. particolare riferimento alla possibilità di stabilire collegamenti automatici anche Alla luce di questa questione, i dati offerti online con altre strutture informative esterne dalle tabelle del Servizio Idrografico (2003-2018) (interconnessione con altre reti, banche sono stati considerati nella ricostruzione della dati, ecc.). serie con le dovute attenzioni. In definitiva la realizzazione della RAN ha avuto inizio nel 1990 con l’installazione delle prime quattro stazioni in due zone dell’area padana e pugliese, ed è proseguita ad un ritmo di circa 5 stazioni all’anno. Attualmente la RAN è costituita da 47 stazioni. Da un punto di vista pratico le 9
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini stazioni della Rete Agrometeorologica Nazionale In Tabella 6 è riportata una sintesi delle sono di tipo automatico e svolgono caratteristiche dei dati forniti dal SIAN. principalmente: Quota Anni Strumento Fonte la funzione di misura, ovvero di s.l.m [m] rilevazione delle diverse grandezze fisiche Strumenti 2004- attraverso specifici sensori; digitali e 57 [6] 2017 la funzione di controllo, effettuata analogici Tabella 6 Strumenti e loro ubicazione (2004-2017) – Dalle sull’acquisizione dei dati misurati, sulle informazioni di [10] linee di telecomunicazione e alimentazione elettrica; Confronto tra i dati del SIAN e quelli dei la funzione di telecomunicazione, per Bollettini Meteorologici (2004-2012) l’acquisizione dei dati e la loro trasmissione verso un elaboratore esterno. È interessante evidenziare che è presente una corrispondenza tra le osservazioni fornite dal SIAN e quelle presenti nei bollettini meteorologici dal 2000 al 2012. Nel Bollettino del 2000 viene 8. Dati della RAN forniti dal Servizio specificato che, da quello stesso anno, le Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) registrazioni sono state eseguite da una stazione Nelle stazioni della RAN le altezze dei sensori dal meteorologica automatica che ha le stesse livello del suolo sono conformi a quelle dettate caratteristiche della stazione della RAN. Inoltre, dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale nello stesso Bollettino, viene anche specificato (WMO). La stazione di misura del Collegio che tale stazione è entrata in funzione dal 1998. Romano è entrata a far parte della RAN il Dunque, alla luce di queste informazioni, si è 03/08/1998, ed è situata ad una quota di 57 m desunto che i dati forniti dal SIAN e quelli forniti s.l.m. Tale stazione misura diverse grandezze, tra dai Bollettini Meteorologici, nel periodo di cui i valori estremi giornalieri e orari di registrazione comune, sono relativi ad una stessa temperatura dell’aria ad una quota di 2 m rispetto stazione di misura ubicata a 57 m s.l.m e al pavimento sopra il quale sono ubicati i sensori. conforme alle norme dettate dalla WMO. Questo aspetto trova conferma nel fatto che quando venne Le osservazioni di temperatura reperite dal SIAN realizzata la Rete Agrometeorologica Nazionale e inserite nel seguente lavoro sono: (RAN) uno degli standard progettuali era quello di Temperature massime giornaliere (2 m) realizzare strutture che contenessero la massima (2004-2017) integrazione con le reti nazionali e locali già Temperature minime giornaliere (2 m) operative, in questo caso con la stazione CMA, ex (2004-2017) UCEA. Temperature medie massime mensili (2 m) (2004-2017) Temperature medie minime mensili (2 m) (2004-2017) Temperature medie giornaliere (2 m) (2004-2017) Le temperature medie giornaliere fornite dal SIAN sono state determinate come media delle temperature massima e minima registrate nel medesimo giorno. 10
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini 9. Ricostruzione della Serie Storica delle Quality Check osservazioni di Temperatura al Collegio Inizialmente è stato necessario verificare se le Romano serie di valori, prese singolarmente, contenessero In definitiva si hanno a disposizione una o meno anomalie (outliers) dovute ad esempio ad molteplicità di osservazioni, e per alcuni periodi si errori puntuali di registrazione, trascrizione o hanno anche osservazioni provenienti digitalizzazione. A questo scopo, come suggerito contemporaneamente da più fonti d’informazione. ad esempio in Boccolari e Malmusi (2012) o nei Manuali e Linee Guida dell’Ispra (2013), è stato Nel seguente lavoro è stato scelto di ricostruire eseguito un quality check in cui si è verificato che due serie di temperatura a scala mensile: una serie i valori delle serie di temperatura ricadessero di temperature medie massime mensili e una serie all’interno di un range pari a quattro volte la di temperature medie minime mensili. Tali deviazione standard campionaria. Se gli outliers osservazioni di temperatura sono disponibili in individuati erano dovuti ad errori di maniera abbastanza continua dal 1830 e si digitalizzazione, questi sono stati sostituiti con i riferiscono in particolare alle seguenti fonti: valori corretti, altrimenti sono stati evidenziati e Temperature medie massime e minime se ne è tenuto conto nella procedura di confronto mensili 1831-1910 (Eredia F. 1911); tra le serie. In Eredia F. (1911) sono stati Temperature medie massime e minime individuati due outliers nelle temperature minime, mensili 1831-1978 (Trevisan V. 1978); molto vicini al limite del range, e nessun dato Temperature massime e minime anomalo nelle massime; i valori anomali rilevati giornaliere 1993-2012 (Bollettini di temperatura media minima mensile si Meteorologici); riferiscono ai mesi di Temperature massime e minime luglio 1848; giornaliere 1927-2004 (Annali Idrologici agosto 1852. del Servizio Idrografico); Temperature massime e minime In Trevisan V. (1978) sono presenti invece giornaliere 2003-2018 (tabelle online del un’anomalia nelle temperature massime e due Servizio Idrografico); anomalie nelle minime, ma in tutti i casi i valori Temperature medie massime e minime sono estremamente vicini ai limiti del range: mensili 2004-2017 (Banca Dati del febbraio 1929 (Tmin); SIAN); luglio 1938 (Tmax); La ricostruzione della serie è stata eseguita febbraio 1956 (Tmax). attraverso i seguenti passaggi: Negli Annali Idrologici del Servizio Idrografico quality check dei dati forniti dalle fonti, sono state rilevate le seguenti anomalie: per individuare eventuali anomalie febbraio 1929 (Tmin); presenti; febbraio 1956 (Tmin); confronto dei dati provenienti agosto 2003 (Tmin); contemporaneamente da più fonti e scelta febbraio 1956 (Tmax). di quelli da inserire nella serie ricostruita; rilevazione e riempimento di eventuali Le osservazioni presenti nei Bollettini missing value nelle osservazioni; Meteorologici (1993-2012), nelle tabelle online ricostruzione definitiva delle serie di del Servizio Idrografico (2003-2018) e nella temperatura media massima e minima Banca Dati del SIAN (2004-2017), non mensile. presentano valori anomali (outliers) al di fuori del range. 11
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Confronto dei dati e ricostruzione della serie Per ricostruire la serie sono state confrontate le osservazioni di temperatura media minima e massima mensile provenienti da più di una fonte nel medesimo periodo, e sono state messe in evidenza eventuali discordanze presenti. Tale confronto è stato valutato da un punto di vista grafico, attraverso lo scatterplot e l’istogramma degli scarti dei valori, ed è stato quantificato attraverso il coefficiente di correlazione, la cui equazione è: ∑( − ̅ )( − ) ( , ) = ∑( − ̅ ) ( − ̅ ) Figura 5 1831-1861 Nel periodo compreso tra il 1831 e il 1861 si hanno a disposizione i dati di Eredia F. (1911) e di Trevisan V. (1978), e i valori di temperatura forniti dai due documenti sono esattamente identici. Un’unica eccezione riguarda gli ultimi mesi del 1854, in cui sono disponibili solo i dati di Trevisan, che sono dunque stati considerati direttamente nella serie ricostruita. La ricostruzione della serie in questo periodo è dunque univocamente determinata. 1862-1910 Anche nel periodo 1862-1910 si conoscono i dati Figura 6 di Eredia F. (1911) e quelli di Trevisan V. (1978) Per mettere in evidenza maggiormente gli scarti che, al contrario del caso precedente, presentano presenti si sono riportati due istogrammi (Figura delle piccole divergenze nonostante le stazioni di 7; Figura 8) che descrivono in termini di misura sono configurate nello stesso modo. frequenza le differenze presenti. Inizialmente è stato determinato il coefficiente di correlazione (Tabella 4), che mostra una forte similitudine tra le due serie esaminate. Temperature Temperature Coeff. Di Medie Medie Correlazione Minime Massime Trev-Eredia Trev-Eredia 0,99 0,99 Tabella 7 È stato poi determinato lo scatterplot (Figura 5; Figura 6) che mostra come le osservazioni di temperatura massima sono praticamente identiche nelle due fonti, mentre quelle di temperatura minima, seppur sono anch’esse praticamente Figura 7 uguali, presentano delle piccole divergenze. 12
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Nell’istogramma delle temperature massime mediati tra quelli presenti in Eredia F. (1911) e (Figura 7) si verifica uno scostamento massimo di quelli in Trevisan V. (1978). 0,8°C, mentre il 99% delle osservazioni (581/588) 1911-1926 hanno delle differenze comprese tra 0°C e 0,4°C, e sono dunque da ritenersi trascurabili. Inoltre le In questo periodo le uniche osservazioni a differenze di 0,1°C spesso sono da attribuirsi ad disposizione sono quelle in Trevisan V. (1978), errori di approssimazione. che sono state quindi interamente considerate per la ricostruzione della serie. 1927-1978 In questi 51 anni le osservazioni disponibili sono quelle di Trevisan V. (1978) e quelle negli Annali Idrologici del Servizio Idrografico. Le due serie di dati, seppure riferite a strumenti e quota di rilevazione differenti (Tabella 3; Tabella 5), sono molto simili tra loro. Anche qui, dal confronto, sono state rilevate delle divergenze, che sono state messe in evidenza con le stesse modalità utilizzate nel periodo precedente. Figura 8 Temperature Temperature Coeff. Di Medie Medie Nell’istogramma in Figura 8 si possono notare 5 Correlazione Minime Massime casi in cui, nelle temperature minime, le Trev-Annali Trev-Annali divergenze sono abbastanza elevate, ed in 0,99 0,99 particolare le temperature fornite da Eredia F. Tabella 8 (1911) sovrastimano quelle di Trevisan V. (1978) (valori di scarto negativi). Tali differenze si misurano nei seguenti periodi: gennaio 1864 , = 1,4° gennaio 1869 , = 1° marzo 1873 , = 1° ottobre 1885 , = 3,7° settembre 1908 , = 3,4° I mesi in cui si verificano le discordanze non corrispondono ai dati anomali che sono stati individuati con il quality check eseguito e descritto nel paragrafo precedente, e dunque le osservazioni sono da ritenersi valide in entrambi le fonti. Non esistono dunque delle informazioni Figura 9 che permettono di dare più fiducia ad una fonte che all’altra, e dunque, per tener conto di entrambi i documenti disponibili, si è deciso di eseguire una media tra i dati di temperatura. Inoltre in questo periodo non sono presenti valori mancanti in nessuna delle due fonti. La serie ricostruita, nel periodo 1862-1910, è dunque composta dai valori di temperatura media massima e minima mensile 13
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Figura 12 Figura 10 L’istogramma in Figura 11 conferma la correlazione nelle temperature massime tra le I coefficienti di correlazione tra i dati di Trevisan fonti, ed infatti risulta che il 93% (580/624) delle V. (1978) e quelli degli Annali Idrologici (Tabella osservazioni sono praticamente identiche tra loro 8) sono molto vicini ad uno, e dunque le e presentano un delta massimo di 0,1°C. Sono osservazioni delle due fonti sono quasi uguali tra presenti poi 5 casi in cui le differenze nelle loro. Questo aspetto è confermato dagli scatterplot temperature massime hanno delle entità maggiori in Figura 7 e 8, in cui i dati mostrano una buona di 1°C, ed in particolare si verificano nei seguenti correlazione e sono infatti quasi sempre periodi: coincidenti con la bisettrice del primo quadrante. Gli scatterplot mettono anche in evidenza la Giugno 1933 , = 1,1° presenza di alcune divergenze tra le fonti, che Ottobre 1978 , = 2,3° sono state meglio rappresentate negli istogrammi Giugno 1977 , = 3° in Figura 11 e 12. Agosto 1977 = 3,2° , Ottobre 1954 , = 3,3° I mesi in cui si verificano tali differenze non coincidono con i periodi in cui si verificano gli outliers, e dunque le registrazioni di temperatura media mensile massima sono da ritenersi valide in entrambe le fonti. In Figura 12 viene rappresentato l’istogramma delle temperature medie minime mensili, in cui l’83% delle osservazioni presentano uno scostamento massimo di 0,1°C, mentre il 14% presentano uno scostamento massimo di 0,3°C. Anche qui, come nel caso delle temperature Figura 11 massime, sono presenti 4 casi in cui gli scostamenti sono maggiori di 1°C, e dove le osservazioni degli Annali Idrologici sovrastimano quelle di Trevisan V. (1911). I periodi in cui si verificano tali discordanze sono: Febbraio 1978 , = 2,1° Settembre 1977 , = 3,1° Agosto 1977 , = 3,3° 14
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Ottobre 1954 , = 3,3° evidenza se i valori mancanti sono consecutivi o meno. I valori risultanti sono quindi portatori di Anche in questo caso i mesi in cui si sono un grado di incertezza di cui si dovrà tener conto verificate tali anomalie non corrispondono a quelli negli studi successivi. In definitiva la serie in cui si sono verificati gli outliers, e dunque i dati ricostruita nel periodo 1979-1992 è costituita solo delle due fonti sono da ritenersi entrambi validi. dai dati degli Annali Idrologici. In generale non sono presenti delle informazioni 1993-1999 che permettono di dare più fiducia alle osservazioni di temperatura media mensile degli Nel periodo 1993-1999 sono stati messi a Annali Idrologici più che a quelli di Trevisan V. confronto i dati forniti dagli Annali del Servizio (1911), e dunque, grazie alla buona correlazione Idrografico e quelli dei Bollettini Meteorologici. presente tra i dati, nella serie ricostruita si è Anche qui è stato eseguito lo stesso iter dei casi considerata la media delle registrazioni precedenti di cui sono di seguito riportati i provenienti dalle due fonti. Inoltre, in entrambe le risultati. fonti considerate nel periodo 1927-1978 non sono Temperature Temperature presenti valori mancanti. Coeff. Di Medie Medie 1979-1992 Correlazione Minime Massime Annali-Bollet Annali-Bollet In questo caso i dati sono forniti solo dagli Annali 0,99 0,99 Idrologici che costituiscono dunque direttamente Tabella 9 la serie ricostruita. Nel periodo 1979-1992 sono però presenti dei mesi in cui le temperature medie In Tabella 4 si può osservare come i coefficienti massime e minime mensili, che nel caso degli di correlazione sono molto vicini ad 1, e dunque è Annali Idrologici sono state calcolate come media presente sicuramente una buona correlazione tra le rispettivamente delle temperature massime due fonti disponibili. Gli scatterplot in Figura 13 e giornaliere e di quelle minime giornaliere, 14 confermano la correlazione presente ed in presentano delle incertezze. Tali incertezze sono particolare si può dedurre, dalla posizione dei dati dovute al fatto che sono presenti dei giorni in rispetto alla bisettrice del primo quadrante, come alcuni mesi in cui i valori di temperatura non sono a disposizione. Nello specifico si ha che tali missing value si presentano giornalmente, sia nelle massime che nelle minime, nei seguenti periodi: novembre 1989 (15 missing value con.2); settembre 1990 (10 missing value con.); ottobre 1990 (11 missing value n.c.3); novembre 1990 (1 missing value); dicembre 1992 (14 missing value con.). Alla luce di questi aspetti si è deciso di riempire i buchi della serie considerando un semplice Figura 13 criterio di interpolazione lineare, che fornisce una buona approssimazione nei casi in cui le i Bollettini Meteorologici sottostimano le discontinuità sono brevi e un’approssimazione temperature massime e sovrastimano quelle meno buona nei casi in cui le discontinuità minime rispetto agli Annali Idrologici. Questa riguardano più giorni consecutivi. A tal proposito differenza si ritiene sia dovuta principalmente alla nell’elenco sopra riportato è stato messo in differente configurazione delle stazioni a cui sono riferite le osservazioni. 2 con. valori mancanti “consecutivi” 3 n.c. valori mancanti “non consecutivi” 15
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini ottobre 1995 , = 1,6° gennaio 1996 , = 1,1° ottobre 1996 , = 1,2° novembre 1996 , = 1,1° marzo 1997 , = 1,1° settembre 1997 , = 1,5° ottobre 1997 , = 1,2° gennaio 1998 , = 1,1° febbraio 1998 , = 1,2° Figura 14 Gli istogrammi in Figura 15 e 16 confermano quanto precedentemente affermato, ovvero che i dati dei Bollettini tendono a sottostimare le temperature medie massime mensili, mentre tendono a sovrastimare quelle medie minime mensili. Figura 16 Anche nel caso seguente i mesi in cui si verificano gli outliers non coincidono con i mesi in cui si presentano gli scostamenti maggiori. Inoltre nei dati forniti da entrambe le fonti non si verificano valori mancanti. In definitiva si è scelto di considerare nella serie ricostruita solamente i dati resi disponibili dagli Annali Idrologici che garantiscono una maggiore omogeneità e continuità con i dati Figura 15 precedentemente utilizzati per la ricostruzione Si può inoltre osservare che solo il 45% (38/84) della serie. delle temperature massime presentano uno 2000-2018 scostamento inferiore a 0,6°C, e quasi il 20% uno scostamento maggiore di 1°C. Lo scostamento In questo periodo si hanno a disposizione i dati massimo nel caso delle temperature massime è di degli Annali Idrologici del Servizio Idrografico 2°C. Nelle temperature minime invece la (2000-2004), quelli dei Bollettini Meteorologici situazione è leggermente diversa. Il 100% dei dati (2000-2012), quelli della Banca Dati del SIAN presenta uno scostamento inferiore a 0,9°C, e (2004-2017) e quelli delle tabelle online del l’89% (75/84) dei dati ha una differenza compresa Servizio Idrografico (2003-2018). Rispetto a tra 0,1°C e 0,7°C. In particolare i periodi in cui si questa ricchezza di osservazioni si vogliono fare verificano gli scostamenti maggiori sono: delle precisazioni. In particolare, come è stato detto in precedenza, i dati del SIAN e quelli dei gennaio 1993 , = 1,3° Bollettini Meteorologici si riferiscono alla stessa febbraio 1993 , = 2° stazione di misura, configurata in accordo alle marzo 1993 , = 1,1° norme previste per le stazioni facenti parte della agosto 1993 , = 1,4° Rete Agrometeorologica Nazionale (RAN) e alle novembre 1994 , = 1,1° norme dettate dalla World Meteorological 16
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini Organization (WMO). In questo periodo dunque, dunque nel periodo 2004-2012, tra i dati del SIAN nella ricostruzione della serie, si è deciso di dare e quelli dei Bollettini, possono considerarsi maggior fiducia ai dati forniti dal SIAN e a quelli direttamente quelli dei Bollettini Meteorologici, i provenienti dai Bollettini Meteorologici. I motivi quali non presentano buchi nella serie. di questa scelta sono essenzialmente due: i dati del Nel periodo 2000-2004 è stato eseguito un SIAN e quelli dei Bollettini seguono delle norme confronto tra i dati dei Bollettini Meteorologici e ben precise e omogenee rispetto anche ad altre quelli degli Annali Idrologici, al fine di valutarne stazioni di misura e sono disponibili fino al 2017. lo scostamento. I dati dei Bollettini, come già Di contro i dati degli Annali Idrologici sono accennato, sono sempre disponibili a scala accompagnati da un livello di informazione non giornaliera, mentre gli Annali Idrologici dettagliato, non hanno delle particolari norme a presentano dei valori giornalieri mancanti nei cui riferirsi e sono forniti solamente fino al 2004. I mesi di maggio e giugno del 2004. Questi ultimi dati invece provenienti dalle tabelle online del dunque presentano dei valori mancanti mensili in Servizio Idrografico sono disponili dal 2003 al due mesi del 2004, dei quali non si è tenuto conto 2018, ma presentano degli errori [2], non sono nel confronto. accompagnati da informazioni riguardo la configurazione della stazione di misura e sono Temperature Temperature dunque molto poco affidabili. Alla luce di questi Coeff. Di Medie Medie aspetti, nella ricostruzione della serie in questo Correlazione Minime Massime ultimo periodo, si è preferito dare una maggior Annali-Bollet Annali-Bollet fiducia ai dati del SIAN e dei Bollettini 0,99 0,99 Meteorologici, al fine di garantire una continuità e Tabella 10 omogeneità delle osservazioni fino almeno al I coefficienti di correlazione tra le due fonti, 2017. Il 2000, comunque, rappresenterà nella serie calcolati e riportati in Tabella 10, mostrano come un anno di cambiamento, un “change point”, in sia presente una buona correlazione tra le quanto si passa da osservazioni riferite alla registrazioni. Gli scatterplot in Figura 15 e 16 stazione del Servizio Idrografico a osservazioni confermano tale correlazione, ed infatti i valori di riferite alla stazione RAN. temperatura media massima e minima mensile Un primo confronto è stato dunque eseguito tra i sono quasi completamente coincidenti con la dati del SIAN e quelli dei Bollettini Meteorologici bisettrice del primo quadrante. Si può anche nel periodo 2004-2012 in cui si hanno a osservare, sempre dai grafici in Figura 17 e 18, disposizione i dati di entrambe le fonti. I dati di come i valori di temperatura media massima temperatura media massima e minima mensile mensile tendono a disperdersi maggiormente relativi al SIAN sono stati calcolati considerando rispetto alla bisettrice, e dunque presentano delle la media dei valori massimi o minimi giornalieri. divergenze maggiori rispetto ai dati di temperatura Il punto è che le osservazioni giornaliere media minima mensile. Gli Istogrammi in Figura presentano dei buchi nella serie, e dunque in 19 e 20 confermano un maggiore scostamento tra qualche modo il valore di temperatura medio le fonti nelle temperature massime, il cui massimo o minimo mensile risulta falsificato. Al istogramma si disperde maggiormente. contrario i dati giornalieri di temperatura massima e minima dei Bollettini sono sempre presenti, e dunque il calcolo delle temperature medie massime e minime mensili con questi dati fornisce dei valori veritieri. Il confronto tra le due fonti è stato fatto solo in relazione ai valori medi mensili per cui si ha un’informazione completa delle temperature giornaliere, ovvero sul 60% (64/108) delle temperature medie massime mensili e sul 65% (70/108) di quelle medie minime mensili. In questo caso è risultato che i valori sono identici, e 17
Relazione Tirocinio - Anno accademico 2018/2019 Stefano Cipollini maggiore di 1°C. I periodi in cui si verificano tali scostamenti sono: luglio 2004 , = 1,8° ; agosto 2004 , = 1,9° ; settembre 2004 , = 1,6° ; ottobre 2004 , = 1,3° . I periodi sopra riportati non corrispondono agli outliers individuati in precedenza, e dunque le osservazioni di entrambe le fonti meritano fiducia. È interessante osservare come i maggiori scostamenti si presentano in maniera continua tra luglio e ottobre del 2004, per cui probabilmente Figura 17 sono dovuti ad errori sistematici o particolari condizioni meteorologiche che si sono verificate in quel periodo. In generale si può anche dedurre dall’istogramma in Figura 19 come i valori dei Bollettini Meteorologici sottostimano le temperature massime medie mensili fornite dagli Annali. Figura 18 Figura 20 L’istogramma in Figura 20 mostra come le temperature minime medie mensili delle due fonti confrontate sono molto simili. In particolare il 100% dei dati presenta uno scostamento inferiore ai 0,6°C. Inoltre si può osservare come, analogamente al caso delle temperature massime, le misure di temperatura media minima mensile dei Bollettini Meteorologici sottostimano quelle degli Annali Idrologici. Figura 19 In definitiva comunque nel periodo 2000-2004 si è comunque deciso di considerare nella serie In particolare l’istogramma in Figura 19 mostra ricostruita unicamente i dati dei Bollettini come quasi il 90% (52/58) dei dati presenta uno Meteorologici, sempre al fine di garantire scostamento uguale o inferiore a 0,5°C, e solo 4 un’omogeneità e continuità con i dati successivi e valori su 58 totali presentano uno scostamento una maggiore affidabilità e controllo dei dati. È importante anche fare una considerazione rispetto 18
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