World Architecture Festival 2014: The Chapel e' il World Building of the Year - Amazon S3
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World Architecture Festival 2014: The Chapel e’ il World Building of the Year The Chapel, vincitore dell’edizione 2014 del premio World Building of the Year al World Architecture Festival (Waf), tenutosi a Singapore dall’1 al 3 ottobre, è un piccolo spazio pubblico realizzato a Ho Chi Minh City (Vietnam) e progettato dai vietnamiti a21studio. The Chapel vuole infatti dare un luogo “di comunità” a un’area periferica della più grande città del Vietnam, dove la crisi immobiliare ha impedito la realizzazione di spazi pubblici da mettere a disposizione della popolazione del nuovo quartiere. Il progetto è tutto locale: dagli ideatori, che hanno sede in città, ai materiali utilizzati, tutti reperiti sul posto e riutilizzati. a21studio è una firma emergente dell’architettura vietnamita, autori di microinserimenti residenziali nel tessuto urbano di Ho Chi Minh City (come i 27 mq della casa 3×9, progetto del 2012), ma non nuovi alle esperienze di riciclo e utilizzo dei materiali locali nelle loro architetture (come nelle lamiere del The Nest a Thuận An o nelle rocce del Rock Office a Ho Chi Minh City). LEGGI ANCHE: Il World Architecture Festival 2013 premia l’Auckland Art Gallery. The Chapel: i dettagli del progetto Realizzato all’interno di un lotto di 10×20 m vuoto in un tessuto edilizio poco denso, il vincitore del World Building of the Year 2014 è un piccolo edificio (soli 140 mq di superficie totale) impostato in modo molto semplice ma al contempo efficace: un volume parallelepipedo totalmente aperto
sui due lati corti e chiuso superiormente da un tetto a falde, sul cui colmo nella parte centrale si apre un lucernario aperto che aumenta l’aerazione e dà luce dall’alto a tutto lo spazio. Queste scelte progettuali hanno fatto guadagnare all’intervento il nome di The Chapel (La cappella): un edificio che nelle intenzioni si apre agli utilizzatori, soprattutto giovani, per matrimoni, feste, piccole mostre o anche solo per momenti di pausa da passare in compagnia. Lo spazio interno, la cui ortogonalità è movimentata dalla presenza di un divisorio inclinato rispetto al rettangolo di base, distribuisce, al di là di un ingresso accennato dall’inclinazione della pavimentazione, una sala comune multifunzione, un’area di servizio chiusa con una piccola cucina e due bagni.
Essenziali i materiali: lamiera metallica ondulata dipinta di bianco, ferro, legno e tessuti colorati sono infatti la base del progetto completato nel 2014. La struttura, chiusa da pareti e soffitto realizzati con lamiera metallica ondulata, ha come elemento principale il ferro, che realizza un sistema impostato su un doppio portale le cui colonne sono nascoste dalle pareti e che si rende manifesto solo nelle due piccole travi orizzontali che attraversano le falde del tetto. L’unico elemento presente all’interno di un edificio dominato dal bianco, interrotto dal legno più scuro e rustico della pavimentazione, ha una doppia funzione: strutturale di
stabilizzazione del complesso e decorativa, che permette al contempo di avere la pavimentazione libera per le attività della comunità. Un albero stilizzato, anch’esso bianco e metallico, è infatti ben evidente ed è evocato da un’esile colonna e da travi inclinate, a richiamo del tronco e dei rami. Completano il tutto le leggere chiusure di tende multicolori che, posizionate agli ingressi, sono tese da una struttura composta da ferri di armatura per cemento armato e stemperano il freddo del metallo. Scopri tutti i vincitori del World Architecture Festival 2014 qui.
L’autore Laura Milan Architetto e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica, si laurea e si abilita all’esercizio della professione a Torino nel 2001. Iscritta all’Ordine degli architetti di Torino dal 2006, lavora per diversi studi professionali e per il Politecnico di Torino, come borsista e assegnista di ricerca. Ha seguito mostre internazionali e progetti su Carlo Mollino (mostre a Torino nel 2006 e Monaco di Baviera nel 2011 e ricerche per la Camera di Commercio di Torino nel 2008) e dal 2002 collabora con “Il Giornale dell’Architettura”, dove segue il settore dedicato alla formazione e all’esercizio della professione. Dal 2010 partecipa attivamente alle iniziative dell’Ordine degli architetti di Torino, come membro di due focus group (Professione creativa e qualità e promozione del progetto) e giurata nella nona e decima edizione del Premio architetture rivelate. Nel 2014 costituisce lo studio associato Comunicarch con Cristiana Chiorino e Giulietta Fassino.
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